CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 24 giugno 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 165

Audizione del dottor Luca Ramacci, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Venezia. ... 165

Seguito dell'esame della proposta di relazione relativa alle regioni Liguria e Piemonte (relatore senatore Roberto Lasagna). ... 167

Comunicazioni del Presidente. ... 167


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 24 giugno 1998


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Mercoledì 24 giugno 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del dottor Luca Ramacci, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Venezia.

Il Presidente Massimo SCALIA, dopo aver riassunto il contenuto dell'audizione del sostituto procuratore dottor Casson svoltasi il 12 maggio scorso, ritiene che sia ben presente alla Commissione la gravità della situazione connessa all'area di Porto Marghera, sia sotto il profilo ambientale che sotto quello sanitario, con notevole nocumento della salute della popolazione.
Invita il dottor Ramacci a prendere la parola, in particolare sulla richiesta di sequestro da lui avanzata in merito allo stabilimento dell'Enichem, con riferimento allo smaltimento delle scorie radioattive conseguenti alla lavorazione delle fosforiti. Insieme alle motivazioni legate al sequestro ed al successivo dissequestro dell'area, lo invita a far conoscere anche eventuali azioni dell'azienda per pervenire alla decontaminazione.

Il sostituto procuratore presso la pretura di Venezia, Luca RAMACCI, dopo aver ringraziato la Commissione per l'invito rivoltogli, fa presente che le indagini sull'inquinamento dell'area lagunare di cui è titolare sono iniziate nel 1995 e sono terminate nel marzo scorso.
In base ad esse, sono state effettuate molteplici analisi chimiche sulle varie tipologie della diossina, sui contaminanti ambientali e sui metalli pesanti presenti nel terreno e nelle acque: fornisce, a tale proposito, dati molto ampi sull'attività svolta dalla procura in accordo con gli uffici della Magistratura delle acque di Venezia.
Si sofferma poi, altrettanto ampiamente, sulla ricaduta nel terreno delle polveri derivanti dalle alte concentrazioni di fumi nell'atmosfera, affermando in particolare che, in presenza di tale situazione critica, è manifestamente pericoloso l'utilizzo alimentare delle specie ittiche pescate nell'area di Porto Marghera, soprattutto delle vongole, le quali sfuggendo in parte ai controlli sanitari vengono commerciate su gran parte del territorio nazionale.
Si sofferma successivamente, a lungo, sui confronti delle analisi chimiche degli


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agenti inquinanti relativi all'area di Porto Marghera e di quelli relativi ai valori medi dell'intero mare Adriatico.
Fa conoscere anche gli elementi tecnici contenuti nella sua richiesta di sequestro, precisando in particolare che le indagini della procura di Venezia si sono estese ad altre aree limitrofe, come ad esempio il controllo dei fumi prodotti dalle vetrerie di Murano.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede di far pervenire alla Commissione tutti i dati relativi alle analisi di laboratorio finora effettuate.

Il dottor Luca RAMACCI assicura il Presidente che i dati saranno disponibili per la Commissione.
In seguito fornisce notizie sui fanghi e sul bromoformio immessi nell'area lagunare, in particolare dall'Enichem e dalla società Ambiente. Si sofferma sulle vicende relative agli atti connessi al sequestro ed al dissequestro dello stabilimento SM 15, cui è seguita una consistente riduzione dell'attività inquinante; cita poi il caso del cosiddetto «scarico fantasma», da lui rilevato di recente, successivamente deviato e ricondotto all'interno del depuratore biologico.

Il Presidente Massimo SCALIA riassume i diversi aspetti, tecnici, giudiziari e sociali, contenuti nell'esposizione del dottor Ramacci, invitandolo a svolgere approfonditi controlli in futuro affinchè non si ripetano gli inquinamenti finora verificatisi.

Il dottor Luca RAMACCI esprime l'intenzione di continuare anche in futuro i controlli sulle attività inquinanti.

Il senatore Giovanni POLIDORO chiede se gli uffici giudiziari veneziani abbiano posseduto negli anni passati la documentazione e le notizie di reato utili per intervenire nella situazione prima richiamata; chiede anche di conoscere le ragioni del loro mancato intervento, ritenendo che insieme alle responsabilità dei vertici dell'Enichem vadano ricomprese anche quelle della magistratura e degli organismi pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario.

Il senatore Bruno CAZZARO, osservato che l'inquinamento dell'area di Porto Marghera è conosciuto da molti anni, si chiede se attualmente si proceda nella giusta direzione, essendo anzitutto necessario definire compiutamente un coordinamento fra gli organismi pubblici preposti al controllo. Ritiene che alcune affermazioni contenute nella predetta richiesta di sequestro non siano esatte e che in ogni caso il recente «decreto Ronchi-Costa» tende a rimediare alle storture del passato: si dichiara d'accordo sul risanamento di Porto Marghera ma anche sull'opportunità di tener conto delle esigenze espresse dal punto di vista economico e sociale.

Il senatore Giovanni LUBRANO di RICCO chiede di conoscere quali pene siano ipotizzabili nel caso di una condanna dei responsabili e se gli organismi abilitati abbiano esercitato l'azione di danno ambientale in relazione all'attività inquinante delle aziende operanti a Porto Marghera.

Il deputato Pierluigi COPERCINI chiede notizie sulle eventuali «pressioni» ricevute dai magistrati veneziani in ordine alle indagini ricordate e da quali soggetti siano pervenute; ritiene poi che lo Stato debba promuovere un'azione risarcitoria nei confronti dei pubblici ufficiali che non hanno effettuato i dovuti controlli a Porto Marghera.

Il senatore Giuseppe FIRRARELLO ringrazia il dottor Ramacci per l'ottimo lavoro svolto, che ha messo in evidenza i preoccupanti livelli di inquinamento raggiunti a Porto Marghera: in tale contesto, esprime alcune valutazioni circa la necessità di non pregiudicare ulteriormente i livelli occupazionali.

Il dottor Luca RAMACCI, dopo aver consegnato copia dei documenti giudiziari


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da lui predisposti, risponde ampiamente alle domande formulate, affermando in particolare che per il passato è stata evidenziata una condotta non immune da critiche da parte della magistratura veneziana e che i controlli degli organismi pubblici sono stati svolti in maniera non corretta; quanto alle «pressioni», precisa che in qualche caso è stato interessato il Consiglio superiore della magistratura.
Conclude ricordando che l'Enichem farà conoscere agli uffici della procura l'elenco delle aziende interessate ai provvedimenti di sequestro nell'area di Porto Marghera.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il dottor Ramacci e lo congeda, osservando che il diritto alla salute è tutelato in via primaria dalla Carta costituzionale e che altre esigenze di natura economica e sociale sono da considerare rispetto ad esso secondarie. In ogni caso, la Commissione ha deciso di ascoltare, su questa e su altre tematiche, il 7 luglio prossimo l'amministratore delegato dell'ENI.

Seguito dell'esame della proposta di relazione relativa alle regioni Liguria e Piemonte (relatore senatore Roberto Lasagna).

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che, nella seduta del 3 giugno scorso, il relatore ha illustrato il documento in titolo.
Nessuno chiedendo di parlare, ritiene che il termine ultimo per la presentazione di eventuali proposte emendative possa essere fissato alle ore 18 di martedì 30 giugno; nella seduta di giovedì 2 luglio, alle ore 14, tali proposte emendative potranno essere esaminate e si potrà in seguito procedere alla votazione finale del documento.

Il senatore Roberto LASAGNA, relatore, ricorda di aver presentato al Senato nella giornata di ieri, insieme al senatore La Loggia, un disegno di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta avente l'obiettivo di acquisire tutti gli elementi relativi alla discarica di Pitelli a La Spezia. Ritiene che si debba procedere per la completa bonifica ed il ripristino ambientale dell'area interessata, anche sulla scorta dell'esperienza acquisita a Bagnoli.

Il Presidente Massimo SCALIA non reputa opportuna l'istituzione di una specifica Commissione d'inchiesta in materia: potrà essere utilmente costituito un gruppo di lavoro nell'ambito della Commissione.

Il senatore Roberto LASAGNA, relatore, si dichiara d'accordo con tale impostazione.

Il deputato Pierluigi COPERCINI reputa opportuno inserire nel documento in titolo la citazione dell'incidente probatorio sollevato nei mesi scorsi dal sostituto procuratore di La Spezia dottor Franz, che ha ipotizzato il disastro ambientale in ordine alle vicende connesse alla discarica di Pitelli.

Il Presidente Massimo SCALIA invita il relatore a tener conto di tale osservazione.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che una delegazione della Commissione si recherà in Calabria e Basilicata nella terza settimana del mese di luglio per effettuare alcuni sopralluoghi e svolgere delle audizioni: invita i commissari a far pervenire agli uffici di segreteria le loro proposte e a far conoscere l'elenco dei partecipanti, specificando che nei prossimi giorni sarà disponibile la bozza del programma.
Avverte inoltre che giovedì 2 luglio 1998, alle ore 14, è prevista, oltre al seguito dell'esame del documento sulle regioni Liguria e Piemonte, anche l'audizione del dottor Luciano Padula, sostituto procuratore della Repubblica di Monza.

La seduta termina alle 15,20.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.