CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 19 maggio 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 213

Audizione del generale Salvatore Fenu, comandante regione carabinieri Campania, e del tenente colonnello Riccardo Amato, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta. ... 213

Comunicazioni del Presidente. ... 215


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 19 maggio 1998


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Martedì 19 maggio 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 12.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del generale Salvatore Fenu, comandante regione carabinieri Campania, e del tenente colonnello Riccardo Amato, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che l'odierna audizione trae origine dalle dichiarazioni del sostituto procuratore dottor Cafiero De Raho in Commissione, che ha parlato dell'esistenza di referenti delle organizzazioni camorristiche presso le stazioni dei carabinieri.
Invita, quindi, i rappresentanti dell'Arma a prendere la parola.

Il generale Salvatore FENU, comandante della regione carabinieri Campania, rifacendosi all'audizione del dottor Cafiero De Raho svoltasi il 16 dicembre scorso, precisa di aver espresso grande preoccupazione per la situazione in quella sede prospettata. Successivamente, nel febbraio scorso, ha chiesto maggiori informazioni al procuratore generale presso la corte d'appello di Napoli e, non essendo pervenuta risposta, ha ribadito tale richiesta pochi giorni orsono.
Osserva che, fin dall'inizio del suo insediamento avvenuto tre anni fa, si è sempre preoccupato di assicurare la massima funzionalità alla complessa organizzazione dell'Arma dei carabinieri nella regione Campania.
Per quanto riguarda i carabinieri inquisiti nel territorio della provincia di Caserta, cita i dati aggiornati, specificando che gli otto nominativi interessati, fra cui quattro comandanti di stazione, sono stati destinati ad altro incarico non appena avuta notizia della condotta illecita. Dà conto della situazione procedurale, della data della comunicazione e del reparto in cui si sono verificati i fatti, della posizione nel ruolo e degli articoli del codice penale interessati.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede se i fenomeni prima citati possano ritenersi limitati a quanto finora appurato.

Il generale Salvatore FENU dichiara di non essere a conoscenza di altri procedimenti oltre quelli testè citati.


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Il tenente colonnello Riccardo AMATO, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, ricorda che nella provincia secondo l'ultimo censimento vi sono 815 mila residenti, cui si aggiungono circa 25 mila extracomunitari ed altre decine di migliaia di persone formalmente residenti in altre province, raggiungendo quindi una densità abitativa tra le più alte d'Italia.
Nella provincia di Caserta è elevato il tasso di disoccupazione e vi sono difficoltà, come è noto, nel mantenere l'ordine pubblico: in particolare, si incontrano difficoltà nell'assicurare lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e vi sono organizzazioni malavitose che si occupano dello smaltimento in maniera illegale, con numerose cave dismesse che costituiscono i luoghi degli sversamenti. Peraltro, la regione Campania non ha finora formulato un piano generale in ordine alle cave, e anche da ciò nascono situazioni di precarietà riguardo l'attività delle amministrazioni locali: ammontano a cinque i consigli comunali attualmente sciolti per infiltrazioni camorristiche.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda, a tale proposito, l'audizione dei collaboratori di giustizia svoltasi nei mesi scorsi, le cui affermazioni non sembrano però complessivamente rispondenti alla realtà.

Il tenente colonnello Riccardo AMATO osserva che, con la riforma della legge per l'elezione dei sindaci, vi è stata un'inversione di tendenza in senso positivo, anche se, oltre i vertici delle amministrazioni comunali, deve essere considerata l'attività degli organismi di supporto.
Pur in una situazione di diffusione dei comportamenti illegali, ritiene che i risultati dell'azione dei carabinieri nel territorio provinciale sono evidenti e cita, a tale proposito, i dati aggiornati fino ad oggi. Sottolinea poi i comportamenti illegali che hanno configurato reati ambientali, cui ha fatto riscontro una continua attività dell'Arma che ha interessato fra l'altro il monitoraggio degli invasi e dei corsi d'acqua, servendosi di strumenti di indagine tecnologicamente assai avanzati; in tale contesto, può affermare che non è stata rilevata la presenza di rifiuti di origine radioattiva.

Il generale Salvatore FENU precisa che, su ottomila unità dell'Arma impegnate in Campania, dal 1990 in poi risultano inquisite per infiltrazioni camorristiche ventisei unità.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede se sia stata definita una metodologia di controllo in ordine all'operato del personale dislocato sul territorio.

Il generale Salvatore FENU risponde ampiamente, sottolineando che, giunta notizia di un qualche coinvolgimento ambientale, il personale interessato viene immediatamente trasferito.

Il tenente colonnello Riccardo AMATO integra quanto testè affermato, osservando che vengono svolte verifiche periodiche presso i reparti, con una capillare attività di controllo.
Dà conto poi dell'intensificazione del contrasto nei confronti della criminalità organizzata, precisando che sono state istituite di recente quattro nuove stazioni nell'agro aversano ed una sezione del nucleo operativo ecologico relativa alla sola provincia di Caserta.
Ritiene anche che l'aumento dei comportamenti illegali nel settore dello smaltimento dei rifiuti dipenda dalla sostanziale inefficacia della normativa penale vigente, di cui auspica una modifica.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO chiede delucidazioni su quanto in precedenza affermato, in particolare sulle procedure di allontanamento dal servizio dei militari inquisiti.

Il deputato Pierluigi COPERCINI chiede ulteriori informazioni sui criteri di rotazione del personale, nonché sui supporti tecnici a disposizione dell'Arma per il rilevamento degli smaltimenti illegali.


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Il generale Salvatore FENU risponde dettagliatamente, fornendo in particolare ampie notizie sulle metodologie adottate, in ordine all'utilizzo del personale, nel corso dei tre anni di permanenza nell'incarico.

Il Presidente Massimo SCALIA, valutando necessaria una specializzazione ed una maggiore capacità organizzativa di tutte le forze di polizia nel settore ambientale, ritiene che non sia sufficiente il coordinamento finora espresso sull'intero territorio campano; è anche necessaria una risposta maggiormente incisiva, sotto il profilo del coordinamento, da parte degli organismi giudiziari.

Il generale Salvatore FENU, assicurando la massima collaborazione all'attività della Commissione, precisa che mensilmente si riuniscono presso il comando regionale dei carabinieri i diversi corpi speciali, per fare il punto della situazione ed organizzare al meglio gli strumenti di contrasto dell'attività illegale.
Si sofferma poi sulla diversa organizzazione gerarchica della camorra rispetto alla mafia e sull'orario di servizio recentemente modificato.

Dopo un breve intervento del deputato Pierluigi COPERCINI, il quale giudica prioritaria la disponibilità di mezzi tecnici adeguati, interviene il Presidente Massimo SCALIA, il quale ringrazia gli intervenuti e li congeda, chiedendo di acquisire l'elenco dei militari implicati in vicende giudiziarie connesse alla criminalità organizzata, di cui si è fatto cenno in precedenza.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che la Commissione svolgerà, il 26 e 27 maggio prossimi, sopralluoghi ed audizioni in alcune province siciliane.

La seduta termina alle 13,20.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.