CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 12 maggio 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 243

Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Venezia, dottor Felice Casson. ... 243

Comunicazioni del Presidente. ... 245


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 12 maggio 1998


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Martedì 12 maggio 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 14,50.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Venezia, dottor Felice Casson.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il dottor Casson di essere intervenuto all'odierna seduta e lo invita a far conoscere alla Commissione gli elementi più importanti del procedimento giudiziario connesso allo smaltimento di rifiuti pericolosi derivanti dall'attività di alcune industrie, in particolare della Montecatini Edison, nei pressi di Venezia. Dalle indagini effettuate sembrano risultare inquinamenti di varia provenienza contenenti anche isotopi radioattivi: ciò ha determinato particolare allarme presso la popolazione, che ha lamentato un'aggressione all'ambiente di cui non si conoscono finora tutte le conseguenze.

Il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Venezia, dottor Felice CASSON, dopo essersi scusato per il ritardo dovuto ad impegni connessi al suo ufficio, ricorda che il procedimento giudiziario testè citato dal Presidente Scalia ha avuto inizio alla fine del 1994, a seguito di alcuni decessi verificatisi nella zona di Porto Marghera per fatti risalenti a molti anni addietro, all'incirca dal 1960 in poi.
Ricorda inoltre che l'attività delle industrie interessate agli smaltimenti conteneva diversi aspetti contra legem: in specie, la necessità di smaltire grandi quantità di rifiuti tossico-nocivi veniva affrontata anche procedendo ad interramenti, sia nei terreni degli stabilimenti, sia al di fuori di essi.
Fatto riferimento alle risultanze delle analisi di laboratorio svolte sui materiali inquinanti, ad esempio fosforiti naturali, acido fluoridrico e fluoriti, precisa che la fase delle indagini preliminari è terminata nel dicembre del 1996: da esse sono emersi scarichi «selvaggi» di materiale inquinante portati avanti nel corso di numerosi anni, con diciotto siti inquinati e con la probabilità che ne esistano altri.
Dopo tale fase, deve riconoscere che la situazione complessiva ha presentato un visibile miglioramento, anche a causa dell'intensificarsi


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dei controlli degli organismi a ciò preposti e dell'accresciuta sensibilità complessiva sulle problematiche ambientali: si augura, quindi, che in futuro si rendano impossibili gli smaltimenti «selvaggi» in passato verificatisi.
Dopo aver svolto alcune critiche puntuali all'operato degli organismi deputati al controllo ambientale, ricorda che anche gli enti territoriali hanno cominciato negli ultimi anni a recepire l'importanza di una diffusa conoscenza delle fonti inquinanti e delle necessità di salvaguardia della salute pubblica.
Passa in seguito ad illustrare le difficoltà procedurali e processuali per la contestazione dei reati in materia ambientale; ad esempio, avendo fin dal 1972 la Montedison conosciuto che il CVM presentava elementi cancerogeni, sotto il profilo della contestazione del reato è stato ritenuto dalla magistratura più praticabile contestare una condotta colposa con previsione dell'evento, anche per facilitare l'acquisizione delle prove.
Dopo il dicembre 1996, la fase dell'udienza preliminare è durata circa undici mesi e da essa è emersa anche la sicura esistenza di radioattività nei siti inquinati, anche se si deve considerare la non definitività degli studi finora svolti in materia.

Il Presidente Massimo SCALIA, facendo riferimento al decreto del Presidente della Repubblica n.915 del 1982 che ha iniziato a regolamentare lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, chiede notizie sui reati rilevati nel procedimento in corso e sui termini di prescrizione.

Il dottor Felice CASSON svolge una serie di considerazioni sui reati rilevati e sulle distinzioni operate in dottrina e nella giurisprudenza della Corte di cassazione fra reati permanenti e reati istantanei con effetti permanenti: ritiene, in ogni caso, urgente una modifica della normativa vigente.
Altro aspetto importante che si pone all'attenzione degli operatori è quello relativo all'estrema complessità e varietà delle fonti del diritto in materia ambientale, che genera difficoltà e disorientamento: per tali ragioni, potrebbe rivelarsi utile la redazione di un testo unico.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che la Commissione, nelle settimane scorse, ha approvato un documento predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Lubrano di Ricco che propone l'introduzione nel codice penale di un nuovo titolo relativo ai delitti contro l'ambiente ed all'attività dell'ecomafia.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO si sofferma ampiamente sui termini di prescrizione attualmente previsti e ritiene assolutamente necessaria una visione unitaria da parte del legislatore delle problematiche ambientali, osservando in particolare che non si tratta tanto e soltanto di redigere un testo unico ma di ridurre drasticamente la frammentazione delle competenze.
Ritiene che, nel caso particolare, debba trattarsi di un reato istantaneo con effetti permanenti, con le relative conseguenze giuridiche: potrebbero forse essere dilatati i termini della prescrizione, ma essa deve rimanere presente nel nostro ordinamento giuridico.

Il deputato Pierluigi COPERCINI, riferendosi ai fatti tragici verificatisi in Campania nei giorni scorsi, ritiene fondamentale il ripristino di condizioni sufficienti affinchè il territorio sia riportato al suo equilibrio: per far ciò devono essere predisposti ed attuati gli strumenti giuridici necessari al fine di perseguire i responsabili anche a distanza di tempo.
Chiede di conoscere se, a seguito del procedimento giudiziario in corso, siano state adottate le misure volte a porre un freno all'inquinamento ed un rimedio al verificarsi di effetti nocivi sull'ambiente complessivo. Chiede poi se la procura di Venezia abbia intrattenuto rapporti con le procure di quelle città dove si sono verificati fenomeni simili di inquinamento.


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Chiede infine se siano state intraprese azioni giudiziarie nei confronti di coloro che avrebbero dovuto controllare l'attività delle industrie inquinanti.

Il Presidente Massimo SCALIA, ricordato che il Ministero dell'ambiente ha previsto per Venezia procedure particolari al fine di accelerare il disinquinamento, osserva che devono essere i comuni in prima istanza a promuovere i passi necessari per procedere alla definizione di azioni di bonifica dei siti inquinati.
Chiede poi al dottor Casson se nelle indagini, oltre ad illeciti perpetrati da operatori del settore, siano state rilevate connessioni con la criminalità organizzata.

Il dottor Felice CASSON risponde diffusamente alle domande ed alle richieste di chiarimento testè espresse, precisando in particolare che gli accertamenti in materia ambientale sono estremamente complessi sotto il profilo tecnico e richiedono tempi molto lunghi: da ciò nasce l'esigenza di ipotizzare un allungamento dei tempi di prescrizione.
Riconosciuto che da alcuni anni si avverte una nuova sensibilità da parte degli operatori, della popolazione e degli organismi pubblici preposti al controllo, fornisce informazioni sui rapporti intercorsi con altri uffici giudiziari per la rilevazione di illeciti tendenti a manomettere l'ambiente.
Afferma poi di non aver rilevato collegamenti con la criminalità organizzata, ma unicamente intese con aziende straniere per lo smaltimento dei rifiuti tossico-nocivi.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO ritiene che anche nell'odierna seduta sia emersa la necessità di procedere con attenzione riguardo alla definizione dei reati in materia ambientale: si dichiara assolutamente contrario alla depenalizzazione di tali reati, come sembra emergere nel provvedimento di delega al Governo attualmente all'esame parlamentare.

Il Presidente Massimo SCALIA, svolte alcune osservazioni sull'attività delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, ringrazia il dottor Casson e lo congeda, con l'avvertenza che la Commissione potrà richiedergli informazioni ed integrazioni in ordine a quanto illustrato in precedenza, anche con riferimento agli illeciti connessi al trasporto dei rifiuti pericolosi in altri Paesi.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA comunica che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 30 aprile scorso, ha deliberato l'inclusione della dottoressa Valeria Sorci e del capitano Carlo Michele Di Giambattista nell'elenco dei collaboratori della Commissione.
Comunica inoltre che il sottosegretario Barberi non potrà partecipare all'audizione prevista per domani, mercoledì 13 maggio 1998, alle ore 13, a causa degli impegni connessi al suo incarico; rimane quindi fissata per domani soltanto l'audizione dei presidenti dell'ENEL, dell'ENEA e dell'ANPA.
Avverte che giovedì prossimo, 14 maggio 1998, alle ore 14, è previsto l'esame della relazione relativa alla regione Campania, di cui è relatore; successivamente, inizierà l'esame della relazione relativa alle regioni Piemonte e Liguria, di cui è relatore il senatore Lasagna.
Avverte inoltre che è disponibile negli uffici di segreteria la bozza del programma relativo alla missione che una delegazione della Commissione effettuerà in Sicilia il 26 e 27 maggio prossimi.
Avverte infine che rimane fissato al 15 maggio prossimo il termine per far conoscere i nominativi dei commissari che intendono partecipare alla missione in Spagna e Francia prevista nella seconda settimana di giugno.

La seduta termina alle 16,30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.