CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 18 marzo 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 139

Audizione del dottor Miller Ussani, direttore generale della Protex spa, dell'ingegner Massimo Ghezzi, direttore tecnico della Tecnologie industriali spa, e dell'ingegner Franco Sensi, direttore generale dell'AMA di Roma. ... 139

Audizione del dottor Giovanni Francesco Izzo, procuratore della Repubblica di Cassino, e del dottor Alberto Amodio, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Frosinone. ... 141

Comunicazioni del Presidente. ... 142


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 18 marzo 1998


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Mercoledì 18 marzo 1998. - Presidenza del Vicepresidente Franco GERARDINI, indi del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 12.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Franco GERARDINI avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del dottor Miller Ussani, direttore generale della Protex spa, dell'ingegner Massimo Ghezzi, direttore tecnico della Tecnologie industriali spa, e dell'ingegner Franco Sensi, direttore generale dell'AMA di Roma.

Il Presidente Franco GERARDINI ricorda che la Commissione ha insediato nei mesi scorsi alcuni gruppi di lavoro sui diversi temi rientranti nelle sue competenze: uno di essi è da lui coordinato e si occupa della normativa contenuta nel decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22, e del suo impatto sulla pubblica amministrazione, sugli operatori e sulle imprese ad esso interessate.
Osserva inoltre che dall'odierna audizione i commissari attendono di conoscere diversificate informazioni attinenti al complesso sistema delle bonifiche dei siti inquinati nonchè riguardo alla corretta applicazione delle normative vigenti e di quelle in via di predisposizione nel sistema della gestione dei rifiuti.

L'ingegner Massimo GHEZZI, direttore tecnico della Tecnologie industriali spa, ricorda che la sua società si occupa di bonifiche riguardanti il ciclo dell'amianto ed anche relative ai rottami provenienti dalla dismissione dei carri ferroviari e del naviglio di vario genere.
Può affermare che la normale operatività della società incontra una serie di ostacoli, più o meno superabili, dovuti alla difficoltà di contattare il notevole numero di organismi interessati al settore delle bonifiche e degli smaltimenti.
Vi è poi la difficoltà di non poter disporre di un certo numero di discariche abilitate allo smaltimento del materiale contenente amianto, oltre all'interpretazione non sempre agevole delle disposizioni contenute in materia nel decreto legislativo n.22 del 1997.
Si sofferma ampiamente sulle problematiche connesse alla bonifica delle aree dismesse nonchè alla normativa riguardante i rifiuti pericolosi, fornendo ancora notizie sull'attività della filiale della sua società operante in Francia e sulle discariche abilitate a ricevere i rifiuti pericolosi attive in quel Paese, nonchè sulla legislazione tedesca e francese relativa all'inertizzazione dell'amianto.


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Il Presidente Franco GERARDINI chiede ulteriori notizie sui temi testè illustrati nonchè sull'inertizzazione e sullo stoccaggio del rifiuto già trattato.
Chiede inoltre quali siano i siti di cui si serve l'ENEL in Francia per lo smaltimento dell'amianto e quali siano i dati complessivi sulle bonifiche effettuate e da effettuare relative ai materiali contenenti amianto ed eternit.

L'ingegner Massimo GHEZZI risponde dettagliatamente ai quesiti posti, precisando in particolare che in Francia la situazione si presenta sufficientemente sotto controllo, anche grazie ad una normativa di agevole applicazione da parte degli organismi preposti.
Rileva che, in materia, sarebbe opportuno in Italia disporre di discariche situate in aree non lontane dai luoghi di produzione dei rifiuti, nonchè di una normativa che permetta uno stoccaggio celere.

Il dottore Miller USSANI, direttore generale della Protex spa, osserva che la sua società si occupa, tra l'altro, delle bonifiche dei siti destinati a ricevere materiali contenenti amianto, oltre che dello smaltimento dei rifiuti di natura radioattiva.
Per quanto riguarda l'amianto, l'attività si svolge riguardo ai manufatti in cemento che negli anni passati venivano utilizzati per le coperture di edifici ed anche di capannoni industriali; inoltre, ci si occupa anche dell'amianto friabile, utilizzato ad esempio nelle coibentazioni dei veicoli.
Si sofferma successivamente sulle varie tipologie delle discariche atte a ricevere materiali contenenti amianto, in specie quelle situate in Piemonte, in Lombardia, a Ravenna, Vasto ed Augusta.

Il Presidente Franco GERARDINI chiede notizie sulla natura pubblica o privata delle predette discariche, sulle aziende che hanno incaricato la società Protex dello smaltimento e sui costi complessivi.

Il dottor Miller USSANI risponde citando diversi dati tecnici e specificando, in particolare, i costi che le aziende debbono sopportare per lo smaltimento e per il trasporto alle discariche, con l'avvertenza che nelle regioni settentrionali è possibile disporre di un maggior numero di siti che hanno, come effetto, una certa calmierazione del mercato.

Il Presidente Franco GERARDINI rivolge una serie di domande sui temi trattati, svolgendo in particolare una serie di osservazioni sulla normativa speciale esistente in Sicilia per l'inertizzazione dell'amianto.
Chiede poi di inviare alla Commissione nelle prossime settimane note integrative e tabelle comparative in ordine all'attività finora esercitata ed alle aziende interessate allo smaltimento.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA invita gli auditi a far conoscere quali siano in materia le modifiche da apportare alla normativa vigente.

Rispondono dettagliatamente il dottor Miller USSANI e l'ingegner Massimo GHEZZI, il quale fornisce ulteriori particolareggiate informazioni sull'appalto dato dall'Ente ferrovie alla società Tecnologie industriali, in vista della bonifica dei materiali contenenti amianto inseriti nei vagoni ferroviari, nonchè sui siti scelti per lo smaltimento.

L'ingegner Franco SENSI, direttore generale dell'AMA di Roma, precisa, in merito alle disposizioni del decreto legislativo n.22 connesse alla raccolta dei rifiuti urbani, che l'attività dell'AMA è inserita nell'azione complessiva portata avanti dalla Federambiente: in tale ambito, si è discusso a lungo se fosse possibile pervenire ad una valutazione che tenesse conto della pesatura del rifiuto prodotto.
Dà poi conto delle conclusioni cui è pervenuta Federambiente, che ha elaborato una tariffa «binomia», con una distinzione fra costi fissi gestionali e pesatura del rifiuto effettivamente prodotto. Per giungere all'applicazione di tale tariffa, si è rilevato da più parti che esistono alcune difficoltà: quindi, il Ministero


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dell'ambiente è giunto alla determinazione che si rivela opportuna una fase sperimentale di applicazione, procedendo per gradi presumibilmente nell'arco di due o tre anni.

Il Presidente Franco GERARDINI chiede alcune valutazioni sulle possibili ripercussioni di tale tariffa sulla pressione fiscale complessiva; chiede, inoltre, se sia possibile aumentare percentualmente la raccolta differenziata dei rifiuti e se sia raggiungibile l'obiettivo in materia del 35 per cento previsto dalla normativa vigente.

L'ingegner Franco SENSI fornisce risposte articolate, soffermandosi anche sugli investimenti necessari a sensibilizzare la popolazione circa l'opportunità di procedere alla differenziazione dei rifiuti nel momento del conferimento nei cassonetti situati lungo le strade. Ritiene raggiungibile la percentuale del 35 per cento, anche se tale obiettivo sarà il punto ultimo di una nuova concezione del riciclaggio e della struttura industriale ad esso sottesa.

Il Presidente Franco GERARDINI ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli ad inviare alla Commissione tutte quelle integrazioni che essi riterranno opportune.

Audizione del dottor Giovanni Francesco Izzo, procuratore della Repubblica di Cassino, e del dottor Alberto Amodio, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Frosinone.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che, dopo la visita effettuata dalla Commissione nell'ottobre scorso nella provincia di Frosinone, sono pervenute segnalazioni circa l'aumento degli smaltimenti illegali di rifiuti da parte di esponenti della malavita organizzata.
Invita quindi i magistrati presenti a far conoscere quali siano i procedimenti in corso in materia, anche nella considerazione che i fatti segnalati possono riguardare aree territoriali rientranti in ambedue i distretti di Cassino e di Frosinone.

Il deputato Cesidio CASINELLI sottolinea che, al momento della visita della Commissione nei mesi scorsi, la situazione relativa allo smaltimento illegale dei rifiuti sembrava sotto controllo. Successivamente, in particolare sugli organi di stampa, sono state riportate ripetutamente notizie connesse a smaltimenti impropri di rifiuti tossici, in parte probabilmente riferiti a fatti già conosciuti in passato.
Chiede in merito maggiori informazioni.

Il dottor Giovanni Francesco IZZO, procuratore della Repubblica di Cassino, si sofferma ampiamente sui tre procedimenti giudiziari in corso presso la sua procura in relazione a smaltimenti illegali, ed in particolare ad interramenti di rifiuti tossici, fatti che risalgono ad alcuni anni fa.
Riguardo al primo procedimento, fa sapere che è sorto in seguito ad indagini del Corpo forestale dello Stato di Vigevano in relazione a rifiuti prodotti da una società attiva nel comune di Bergamo, con un interramento rilevato in una cartiera dismessa situata ad Isoletta d'Arce: dalle analisi effettuate sui campioni di terreno in essa presenti risulta, fra l'altro, la persistenza in particolare di cadmio e mercurio.
Intende sottolineare, a seguito della sua esperienza, la necessità che si ponga mano legislativamente ad una nuova normativa in materia di delitti ambientali, essendo quella attuale di scarsa efficacia.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda, a tale proposito, che il gruppo di lavoro istituito nella Commissione e coordinato dal senatore Lubrano di Ricco ha elaborato un documento che prevede, appunto, l'introduzione nel codice penale di nuove figure di reati contro l'ambiente.
Chiede poi notizie sulla presenza di associazioni malavitose organizzate nello smaltimento illegale di rifiuti.

Il dottor Giovanni Francesco IZZO precisa che non è stata finora rilevata una gestione diretta dello smaltimento illegale da parte di associazioni malavitose, anche se deve sottolineare che l'azione contra legem di alcuni soggetti si presenta assai grave e preoccupante.


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Fatto riferimento ai troppo brevi termini di prescrizione per i reati contro l'ambiente, si sofferma ampiamente sul secondo procedimento in corso presso la sua procura, che riguarda fusti tossici smaltiti illegalmente, provenienti con quasi certezza dallo stabilimento della FIAT situato nella zona e poco distante dal sito di smaltimento di Pontecorvo.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede se siano state rilevate truffe o false certificazioni e se vi siano gli estremi per contestare il reato di avvelenamento della falda acquifera.

Il dottor Giovanni Francesco IZZO risponde dettagliatamente, soffermandosi in seguito sul terzo procedimento giudiziario in corso, relativo a smaltimenti effettuati nella zona di Castelliri.

Il dottor Alberto AMODIO, sostituto procuratore presso la pretura circondariale di Frosinone, ritiene che la situazione nel suo circondario sia meno preoccupante rispetto a quella del circondario di Cassino testè illustrata.
Per quanto riguarda le denunzie formulate in materia di smaltimento illegale di rifiuti, precisa che vi è una rilevanza penale soltanto in nove casi, in specie a causa di un'attività illecita di stoccaggio.
In ordine alle notizie connesse all'azione della società Consortium, può affermare che l'impianto di smaltimento non possiede le necessarie autorizzazioni.
Ricorda poi la visita di una delegazione della Commissione nell'ottobre scorso, svoltasi a seguito di segnalazioni connesse ad interramenti di rifiuti tossici negli sbancamenti di terreno conseguenti alla messa in opera della linea ferroviaria ad alta velocità: può garantire che la magistratura e gli organi di polizia pongono, a tale proposito, la massima attenzione a che non si verifichino fenomeni di smaltimenti illegali.

Il Presidente Massimo SCALIA, facendo anche riferimento alla missione svolta dalla Commissione a Frosinone nell'ottobre scorso, sottolinea la necessità di controlli il più possibile stringenti da parte della magistratura e delle forze di polizia sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi, essendo questa materia di grandissima rilevanza sociale e potendo interessare la potabilità delle acque e l'equilibrio dell'intero sistema ambientale.
Chiede di conoscere, oltre alla FIAT, quali siano le industrie operanti lungo il tratto autostradale situato nella provincia di Frosinone.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO chiede notizie sulla normativa concretamente applicata in materia ed il deputato Cesidio CASINELLI pone alcuni quesiti sulla società Consortium e sulla situazione relativa al comprensorio di Arpino. Il senatore Giovanni IULIANO chiede poi maggiori informazioni sugli interramenti di rifiuti tossici in aree falsamente destinate alla lombricoltura nonchè sulle cave utilizzate per gli smaltimenti illegali.

Rispondono diffusamente il dottor Giovanni Francesco IZZO ed il dottor Alberto AMODIO.

Il Presidente Massimo SCALIA fa presente che una rilevazione completa dei siti illegali presenti sul territorio sarà possibile con l'utilizzo generalizzato del sistema LARA, predisposto dal CNR.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che una delegazione della Commissione si recherà in Emilia-Romagna il 23 e 24 marzo prossimi.
Avverte inoltre che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì 26 marzo 1998, alle ore 15, per il seguito dell'esame del documento sui delitti contro l'ambiente e sull'ecomafia predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Lubrano di Ricco.

La seduta termina alle 15,10.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.