CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 27 gennaio 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 157

Audizione del presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, degli assessori all'ambiente della regione Lombardia, della provincia e del comune di Milano, nonché del presidente dell'AMSA di Milano. ... 157

Comunicazioni del Presidente. ... 160


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 27 gennaio 1998


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Martedì 27 gennaio 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 13,30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, degli assessori all'ambiente della regione Lombardia, della provincia e del comune di Milano, nonché del presidente dell'AMSA di Milano.

Il Presidente Massimo SCALIA dà la parola al presidente Squitieri, invitandolo a riferire alla Commissione sulla situazione e sulle prospettive dell'intero sistema dello smaltimento dei rifiuti nell'area milanese, anche a seguito della visita da lui effettuata il 19 dicembre scorso.

Il presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, Gianni SQUITIERI, dopo aver ricordato gli obiettivi e le modalità di funzionamento dell'organismo da lui presieduto, fa presente che la sua visita a Milano del dicembre scorso è originata dalla volontà del ministro dell'ambiente, Edo Ronchi, di disporre di un quadro complessivo dell'intero ciclo di smaltimento dei rifiuti, sia nella provincia che nella città di Milano.
Dà successivamente conto degli incontri avuti in quell'occasione con gli assessori, provinciale e comunale, all'ambiente e con i vertici dell'azienda municipalizzata della città di Milano.
In ordine alle notizie di stampa emerse nelle ultime settimane, secondo le quali si è verificata una vera e propria emergenza nell'intero ciclo dei rifiuti, può affermare che l'allarmismo diffuso si è rivelato alquanto eccessivo, anche se la chiusura di una discarica verificatasi nei mesi scorsi ha causato difficoltà rilevanti.
Osserva in seguito che la città e la provincia di Milano hanno anticipato in qualche misura quella che può essere definita «emergenza rifiuti» presente in altre aree del territorio nazionale: infatti, le problematiche di recente emerse potranno essere presenti anche in altre aree metropolitane nel momento in cui il cosiddetto «decreto Ronchi» avrà piena attuazione.


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Rileva che in passato non era possibile, in generale, produrre nell'area milanese il compost: anche quando ciò si rivelava possibile, la sua qualità appariva non di elevato livello. Circa le polemiche emerse sull'importo della tassa comunale sui rifiuti, precisa che a seguito di accertamenti è emerso che esso era rimasto fermo al 1992, nonostante un aumento rilevante del costo della vita e dei costi generali: ad esempio, il costo del trasporto ha subìto un'impennata considerevole.
Ritiene che la visita da lui effettuata a Milano abbia contribuito a lanciare un segnale di presenza degli organi centrali dello Stato in una realtà particolarmente delicata ed esemplare a livello nazionale, quale la realtà milanese.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede maggiori delucidazioni sull'impianto per la produzione del compost situato nell'area «ex Maserati».
Chiede inoltre informazioni sulle novità intervenute in materia di raccolta differenziata dei rifiuti.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA chiede ulteriori notizie sullo stato attuale dello smaltimento dei rifiuti nella città e nella provincia di Milano.

Il presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, Gianni SQUITIERI, fornisce risposte dettagliate, sottolineando che già nel corrente anno esistono le condizioni, tecniche ed operative, per un deciso miglioramento della situazione complessiva.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il dottor Squitieri e lo congeda.
Successivamente ricorda che nella scorsa legislatura la Commissione monocamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti incontrò gli amministratori locali dell'area milanese, valutando positivamente l'azione in corso e le esperienze fino ad allora maturate per un miglioramento dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti.
Invita quindi gli assessori all'ambiente della regione Lombardia, della provincia e del comune di Milano, nonchè il presidente dell'AMSA di Milano a fornire alla Commissione dati aggiornati sulla situazione attuale.

L'assessore all'ambiente della regione Lombardia, Franco NICOLI CRISTIANI, osserva che, in rapporto al recente passato, l'attuale situazione può definirsi sicuramente soddisfacente, riferendosi sia al breve che al medio-lungo periodo, considerando naturalmente che fra la fase della programmazione, quella dell'autorizzazione e quella dell'esercizio possono trascorrere tempi anche rilevanti.
Può affermare che, anche in base alla recente normativa, fra la regione Lombardia e le diverse province si è instaurata una collaborazione certamente fattiva, anche perchè a queste ultime è stata delegata gran parte dell'attività programmatoria complessiva.

L'assessore all'ambiente della provincia di Milano, Giulio FACCHI, si pone a disposizione dei commissari per rispondere a domande puntuali e di natura tecnica.
In generale, si sente di sottolineare che la situazione attuale si presenta complessivamente buona, mentre in passato sono emerse notevoli difficoltà a causa della non operatività di alcune discariche: in tale contesto, dà conto degli incontri avuti con esponenti di altre regioni, ed in particolare con l'assessore all'ambiente della regione Lazio in materia di smaltimento di rifiuti prodotti in Lombardia e rinvenuti in siti di quest'ultima regione.

Dopo un breve intervento del deputato Franco GERARDINI, che chiede notizie su alcuni impianti situati nel territorio lombardo, l'assessore Giulio FACCHI rileva che nella provincia di Milano 126 comuni su un totale di 188 praticano la raccolta differenziata dei rifiuti e precisa che la più rilevante difficoltà riscontrata è la collocazione della frazione umida, con l'avvertenza che nei mesi scorsi è stata autorizzata l'apertura di una discarica


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destinata alla frazione secca, sempre nel territorio provinciale.
Conclude precisando che, per il compost, è difficile raggiungere buoni livelli di qualità e che è in animo dell'amministrazione promuovere al massimo la raccolta differenziata, anche nell'area metropolitana.

L'assessore all'ambiente del comune di Milano, Domenico ZAMPAGLIONE, osserva che in passato la raccolta differenziata ha avuto un consistente lancio pubblicitario presso la popolazione, senza però che ad esso corrispondesse da parte dell'AMSA una disponibilità degli strumenti adeguati per utilizzarla anche nelle fasi finali dello smaltimento.
Ricorda che in passato, durante la fase commissariale, ha avuto inizio il funzionamento dell'impianto di Muggiano per il compost: si può considerare abbastanza avanzato dal punto di vista tecnologico, ma il prodotto non raggiunge un buon livello di qualità per un utilizzo commerciale. È da dire che la potenzialità massima di tale impianto è di circa 140 tonnellate al giorno, mentre l'area milanese richiede uno smaltimento di circa 300 tonnellate al giorno: è quindi indispensabile avviare un altro esercizio oppure altri esercizi che servano a colmare tale divario.
Quanto all'impianto situato nell'area «ex Maserati», si può ritenere che esso si è rivelato essenziale per superare la fase dell'emergenza, anche se sotto il profilo tecnologico e sotto quello operativo presenta notevoli limiti strutturali, con la conseguenza che deve ritenersi transitorio, permanendo anche motivazioni di carattere urbanistico, poichè si trova nelle vicinanze dell'abitato di Segrate.
Concludendo sottolinea che, come avviene nelle altre grandi città, anche a Milano non si possono raggiungere percentuali molto elevate nella raccolta differenziata dei rifiuti: nonostante ciò l'AMSA sta predisponendo e perfezionando tutti gli strumenti utili per ampliare tale percentuale.

Il presidente dell'AMSA, Claudio ROVEDA, fornisce diffusi elementi di conoscenza in ordine alla struttura gestionale ed organizzativa dell'azienda municipalizzata da lui presieduta, sottolineando che l'attuale situazione si presente certamente migliore rispetto al passato, quando per due anni consecutivi si è verificato uno squilibrio finanziario.
In seguito fornisce notizie specifiche sui due forni di incenerimento di proprietà dell'azienda, che definisce tecnologicamente superati, nonchè sull'impianto di vagliatura e di compostaggio situato nell'area della «ex Maserati».

Seguono brevi interventi di chiarimento della consulente della provincia di Milano, Sonia CANTONI, la quale si sofferma sulle caratteristiche tecniche dell'impianto testè citato, e degli assessori FACCHI e NICOLI CRISTIANI.

Il Presidente Massimo SCALIA, riguardo ai rifiuti pericolosi, fa presente che, secondo i dati riferiti all'intero territorio nazionale del 1993 e 1994, per il sessanta per cento di essi non è dato conoscere la destinazione finale. Poichè nella regione Lombardia sono presenti molte industrie produttrici di tali rifiuti, chiede di conoscere il loro esito finale.

L'assessore all'ambiente della regione Lombardia, Franco NICOLI CRISTIANI, ribadisce che attualmente ci si trova in una condizione abbastanza tranquilla, anche se in passato si sono verificati numerosissimi smaltimenti illegali di rifiuti pericolosi, cui sono necessariamente conseguite le bonifiche dei siti inquinati, per la maggior parte dei casi rimaste a carico del denaro pubblico.
È da dire però che le industrie, soprattutto quelle chimiche e farmaceutiche, sembrano aver recepito l'esigenza di provvedere in proprio allo smaltimento, che raggiunge ora circa il novanta per cento del totale.
Rileva che, per i rifiuti pericolosi inertizzati, la capienza della discarica di Montichiari, nei pressi di Brescia, dovrebbe


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essere sufficiente per le esigenze del territorio lombardo nell'arco dei prossimi dieci anni; circa i rifiuti speciali non pericolosi, ci si serve in gran parte delle discariche situate nella regione Veneto.

Il Presidente Massimo SCALIA invita l'assessore Nicoli Cristiani ad inviare alla Commissione il censimento regionale dei siti bisognosi di bonifica, in armonia con la normativa contenuta nel decreto legislativo n.22 del 1997.
Ringrazia gli intervenuti e li congeda.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì prossimo, 29 gennaio 1998, alle ore 13,30, per ascoltare il dottor Marco Marchetti, dell'Istituto nazionale di geofisica. Al termine della seduta, è prevista una riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 15,45.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.