CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse |
SOMMARIO
Giovedì 18 dicembre 1997
Sulla pubblicità dei lavori.
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Audizione del sottosegretario di Stato per la sanità, senatrice Monica Bettoni.
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Giovedì 18 dicembre 1997. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
La seduta comincia alle 14,30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Audizione del sottosegretario di Stato per la sanità, senatrice Monica Bettoni.
Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il sottosegretario Bettoni di essere presente all'odierna seduta, scusandosi per il ritardo sull'orario fissato nella convocazione, dovuto alle votazioni in corso alla Camera sui provvedimenti finanziari. Avendo la senatrice Bettoni ricevuto la delega dal ministro Bindi per le materie di interesse della Commissione, la invita a fornire risposta alle richieste avanzate nella sua lettera del 6 novembre scorso, in particolare sulla mancata emanazione della quasi totalità dei provvedimenti attuativi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.
Il sottosegretario di Stato per la sanità, Monica BETTONI, osserva innanzitutto che l'intera tematica dei rifiuti, in verità assai complessa, richiede un'attenzione particolare da parte di tutti gli organi istituzionali interessati, sia nella fase del varo delle normative, sia in quello dei controlli sui trasporti e sullo smaltimento dei materiali: è necessario, in definitiva, elaborare un'ottica nuova, in specie circa le azioni da porre in essere in futuro.
favorire la soluzione delle problematiche di natura ambientale, ad esempio riguardo ai rottami metallici prodotti negli stabilimenti siderurgici.
Il Presidente Massimo SCALIA chiede se sia stata valutata l'opportunità di emanare provvedimenti attuativi diversi dal decreto legislativo per il controllo del livello radiometrico, osservando inoltre che il controllo alle frontiere dei rottami metallici deve essere effettuato su una base tecnicamente idonea, al fine di attuare una reale prevenzione per possibili contaminazioni successive.
Il sottosegretario di Stato per la sanità, Monica BETTONI, consente con le osservazioni del Presidente Scalia sulla necessità di svolgere controlli tecnicamente idonei alle frontiere.
Il Presidente Massimo SCALIA invita il sottosegretario ad inviare il materiale informatico sugli aghi di radio disponibile presso l'Istituto superiore di sanità, ricordando che nella Commissione è stato istituito un gruppo di lavoro sui rifiuti radioattivi da lui coordinato.
Il sottosegretario di Stato per la sanità, Monica BETTONI, afferma che, riguardo al rischio chimico e biologico connesso ai rifiuti radioattivi, esiste un ritardo anche da parte del Ministero della sanità, precisando che una circolare ministeriale del novembre 1989 prevedeva la sterilizzazione di tali rifiuti.
Il senatore Giovanni POLIDORO chiede informazioni sul trattamento dei rottami metallici provenienti dai Paesi dell'est europeo, per i quali esistono fondati sospetti che sia presente una contaminazione radioattiva, anche perché fra essi è probabile che siano compresi anche rottami provenienti dalle produzioni belliche dismesse.
Il senatore Roberto LASAGNA chiede se esistano limiti di tempo fissati dalle istituzioni comunitarie per procedere allo smaltimento dei rifiuti radioattivi: ritiene che, a tale riguardo, potrebbe essere utile l'esperienza accumulata nei Paesi che hanno utilizzato le centrali nucleari su larga scala.
Il Presidente Massimo SCALIA è dell'opinione che, nonostante il ridotto numero delle centrali nucleari funzionanti in passato in Italia, esista il problema di procedere ad un corretto smaltimento dei rifiuti radioattivi a media e bassa attività, e sottolinea che gli organi centrali dello Stato devono continuare ad essere il punto di riferimento dell'intero settore dei controlli.
Il sottosegretario di Stato per la sanità, Monica BETTONI, risponde diffusamente ai quesiti testé formulati, precisando in particolare che è volontà del ministro della sanità superare al più presto le lungaggini burocratiche connesse all'attuazione del decreto legislativo n. 230 del 1995 e che saranno necessarie ingentissime risorse finanziarie nel prossimo futuro per procedere ad una reale e definitiva bonifica dei siti inquinati, di qualunque tipo essi siano.
Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia la senatrice Bettoni e la congeda, avvertendo che lunedì prossimo, 22 dicembre 1997, alle ore 10, è prevista una riunione del gruppo di lavoro sui delitti contro l'ambiente coordinato dal senatore Lubrano di Ricco e che martedì 13 gennaio 1998, alle ore 13,30, è convocato l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
La seduta termina alle 16.
N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.
Presenta alla Commissione uno schema assai dettagliato in ordine ai provvedimenti attuativi del decreto legislativo n. 230 del 1995, da adottare da parte del ministro della sanità, anche di concerto con altri dicasteri. Illustra poi i provvedimenti più importanti, precisando che il ritardo finora verificatosi non vuol dire assenza della normativa, essendo rimasto in vigore il decreto del Presidente della Repubblica n. 185 del 1964, che copre quasi interamente la materia trattata dal predetto decreto legislativo n. 230. Deve anche ricordare che il Parlamento europeo sta definendo una normativa sulla radioprotezione, che presenta molti aspetti innovativi anche rispetto al ridetto decreto legislativo n. 230.
Rileva che il Ministero della sanità ha effettuato alcune scelte di priorità, preoccupandosi innanzitutto di elaborare una normativa volta alla radioprotezione dei pazienti ed, in secondo luogo, volta a
Fornisce poi una serie di notizie sui controlli alle frontiere sui materiali metallici, ferrosi e non ferrosi, che danno luogo a fenomeni di contaminazione radioattiva, sottolineando la necessità di altri controlli da effettuare dopo il passaggio della frontiera.
Auspicando che il decreto legislativo sulle radiazioni ionizzanti sia emanato al più presto, si sofferma sulle diverse problematiche attinenti allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, che presenta aspetti di enorme complessità, rilevando che gli attuali depositi temporanei sono in via di esaurimento e che si sta valutando quale sia la soluzione più idonea.
Circa i rifiuti prodotti nel settore sanitario, precisa che il loro smaltimento presenta aspetti del tutto particolari e formula valutazioni sul contenuto delle normative finora emanate nonché sulle procedure seguite.
Quanto al regime dei controlli sulla radioattività ambientale, rileva che esso è passato quasi interamente all'Agenzia nazionale di protezione ambientale ed anche, per alcuni aspetti, al Ministero dell'industria. Non può non sottolineare che il controllo preventivo si presenta attualmente troppo dispersivo e frammentato tra le diverse istituzioni ad esso delegate, e ciò non può certo essere considerato un fatto positivo.
In conclusione, fornendo ulteriori dati tecnici, ritiene che il trattamento dei rifiuti ospedalieri debba preservare la salute della cittadinanza e dei lavoratori impiegati nel settore, e dovrebbe essere complessivamente riconsiderato: ad esempio, una sterilizzazione tecnicamente idonea permetterebbe l'assimilazione ai rifiuti solidi urbani, con una considerevole diminuzione dei costi per le aziende sanitarie locali.
Quanto ai controlli, osserva che il decentramento non può certo favorire un miglioramento della situazione attuale.
Chiede in seguito se siano in funzione e quale sia il livello di efficacia degli impianti di sterilizzazione dei rifiuti prodotti in campo sanitario.
Avverte infine che il 15 e 16 gennaio prossimi una delegazione della Commissione effettuerà un sopralluogo in Puglia per la verifica di alcuni siti e per procedere ad audizioni.