CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 18 novembre 1997


Sulla pubblicità dei lavori. ... 82

Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Pescara, dottor Pasquale Fimiani. ... 82

Comunicazioni del Presidente. ... 83


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 18 novembre 1997


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Martedì 18 novembre 1997. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.


Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Pescara, dottor Pasquale Fimiani.

Il Presidente Massimo SCALIA invita gli intervenuti a fornire informazioni in merito alle indagini connesse ad attività illecite in materia di smaltimento dei rifiuti.

Il sostituto procuratore della Repubblica, Pasquale FIMIANI, dà conto delle notizie relative all'indagine «Gambero», svolta nel recente passato riguardo ad attività illecite legate, in particolare, allo smaltimento dei rifiuti in alcune aree della regione Abruzzo.
Osservato che nel complesso sistema dello smaltimento appaiono assai carenti i controlli tecnico-amministrativi, rileva l'estrema pericolosità degli scarichi effettuati in maniera anomala, che determinano preoccupanti conseguenze nella popolazione residente nelle aree interessate, con effetti anche di natura sanitaria, come insonnia e difficoltà di natura digestiva.
Precisa che la sua attività di indagine si è avvalsa della collaborazione del nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri, che purtroppo non ha una sede distaccata né a Pescara né in altre località abruzzesi: tale collaborazione, assai positiva, ha dato modo di esaminare l'aspetto gestionale del depuratore operante nelle zone prima citate, permettendo di analizzare i dati connessi all'afflusso dei rifiuti tossico-nocivi sia nell'impianto che nelle fognature pubbliche.
Passa poi a fornire dettagliate notizie sul traffico di rifiuti proveniente da varie aree geografiche e sul centro di stoccaggio individuato nella città di Forlì, nonché sul «giro bolla» attraverso stoccaggi diversi e sulla falsificazione dei certificati di accompagnamento relativi al trasporto.
Sottolineato che esiste un patto di azione contra legem fra alcune imprese di smaltimento ed un certo numero di imprenditori delle regioni centrali e settentrionali produttori di rifiuti, ricorda le difficoltà esistenti per l'azione degli uffici


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di procura presso le preture in generale ed, in particolare, per l'individuazione dei reati connessi all'ambiente.
Concludendo ribadisce la carenza dei controlli sul territorio e ritiene che diversi segnali provenienti da più parti fanno intendere in atto un'intensificazione dell'attività della criminalità organizzata nel settore dello smaltimento: a tale proposito, invita la Commissione a recarsi in Abruzzo per verificare quali siano le problematiche esistenti e per dare un segnale tangibile della presenza delle istituzioni, al massimo livello, nella regione.

Il consulente della procura della Repubblica di Pescara, Lino PREZIOSO, integra le notizie testé fornite dal dottor Fimiani e svolge approfondite considerazioni di natura tecnica.

Successivamente vengono poste alcune domande.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede, in particolare, spiegazioni sui rapporti intercorrenti tra gli imprenditori produttori dei rifiuti e le aziende delegate allo smaltimento.
Il deputato Franco GERARDINI chiede, in particolare, se la regione Abruzzo debba ritenersi realmente a rischio riguardo l'attività della criminalità organizzata in materia ambientale e se, in ordine alla discarica di Colle Cese, in provincia di Pescara, possano rinvenirsi azioni di natura illecita.

Il deputato Domenico IZZO chiede, in particolare, quale sia la tipologia delle lavorazioni industriali da cui derivano i rifiuti individuati come pericolosi e quali siano le aree maggiormente interessate al traffico illegale di rifiuti.

Il dottor Pasquale FIMIANI e l'ingegner Lino PREZIOSO rispondono diffusamente alle domande testé formulate, auspicando che la Commissione effettui al più presto sopralluoghi in alcune località delle regioni Abruzzo e Molise, in cui è possibile rinvenire attività illecite.

Il Presidente Massimo SCALIA, congedando gli intervenuti, li ringrazia per le interessanti notizie fornite.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha deliberato, nella riunione del 5 novembre scorso, di avvalersi della collaborazione di un esperto, ai sensi dell'articolo 6 della legge istitutiva n. 97 del 1997 e dell'articolo 21 del regolamento interno della Commissione: fa conoscere successivamente il nominativo, con le cariche da esso rivestite.
Avverte che una delegazione della Commissione si recherà in alcune province piemontesi il 20 e 21 novembre prossimi, per effettuare alcuni sopralluoghi in impianti di smaltimento e per svolgere delle audizioni presso la prefettura di Torino.

La seduta termina alle 14,30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.