CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 5 novembre 1997


Sulla pubblicità dei lavori. ... 162

Audizione del presidente del CNR, professor Lucio Bianco, del responsabile del «progetto LARA» del CNR, professor Carlo Maria Marino, del direttore dei rapporti istituzionali dell'ENEA, dottor Gian Felice Clemente, del responsabile del «progetto Mediterraneo» dell'ENEA, dottor Vincenzo Ferrara, del responsabile dell'elaborazione delle immagini telerilevate dell'ENEA, dottor Antonio Bruno Della Rocca, nonché del direttore generale dell'Agenzia spaziale italiana, ingegner Giovanni Scerch. ... 162

Comunicazioni del Presidente. ... 164


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 5 novembre 1997


Pag. 162


Mercoledì 5 novembre 1997. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del presidente del CNR, professor Lucio Bianco, del responsabile del «progetto LARA» del CNR, professor Carlo Maria Marino, del direttore dei rapporti istituzionali dell'ENEA, dottor Gian Felice Clemente, del responsabile del «progetto Mediterraneo» dell'ENEA, dottor Vincenzo Ferrara, del responsabile dell'elaborazione delle immagini telerilevate dell'ENEA, dottor Antonio Bruno Della Rocca, nonché del direttore generale dell'Agenzia spaziale italiana, ingegner Giovanni Scerch.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia gli intervenuti e ricorda che nei giorni scorsi il dottor Giove, del Corpo forestale dello Stato, ha fatto conoscere all'Ufficio di Presidenza i risultati delle rilevazioni satellitari effettuate, in particolare, in Basilicata per la mappatura dei siti per lo smaltimento dei rifiuti.
Invita i rappresentanti del CNR, dell'ENEA e dell'ASI a rendere note le caratteristiche degli strumenti a disposizione per i telerilevamenti, nonché la possibile operatività in previsione di un servizio generalizzato, con i relativi costi.

Il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Lucio BIANCO, ricorda che fin dal 1990 il CNR ha posto particolare attenzione ai risultati ottenibili attraverso il telerilevamento, predisponendo un laboratorio aereo per le ricerche ambientali: tale struttura può essere utilmente utilizzata integrandola con i rilevamenti effettuati per via satellitare.
Dopo aver precisato che l'investimento nel settore ha raggiunto complessivamente circa venti miliardi, fornisce notizie sui paesi che dispongono di strumenti simili, in particolare sull'Agenzia spaziale tedesca e sulla NASA statunitense, nonché sull'analogo istituto giapponese.
Ritiene che l'utilizzo di una tale complessa strumentazione sia molto vasto: il monitoraggio per il controllo dei siti di smaltimento dei rifiuti costituisce una delle possibilità operative, poichè attraverso un continuo controllo del territorio


Pag. 163

è reso più facile l'ausilio a quelle istituzioni che si occupano in via principale della materia.

Il responsabile del «progetto LARA» del CNR, Carlo Maria MARINO, fornisce ampi ragguagli sull'apparato elettronico per il telerilevamento iperspettrale, denominato MIVIS, detto anche «cento occhi»: esso dispone infatti di oltre cento canali di ripresa simultanea nelle lunghezze d'onda che vanno dal visibile all'infrarosso termico.
L'aereo sul quale l'apparato è installato è un bimotore Casa C-212, vero e proprio laboratorio volante, con una capacità di osservazione enormemente superiore a quella degli analoghi apparecchi finora impiegati. Con questa piattaforma aerea, il CNR ha definito il «progetto LARA», i cui risultati sono stati richiesti anche da agenzie governative ed università statunitensi e giapponesi.
Dà conto successivamente di alcuni filoni di ricerca già avviati, come l'individuazione delle coperture in cemento amianto sugli edifici di Roma e le rilevazioni effettuate sul comprensorio della laguna di Venezia; mostra inoltre alcuni dati sulla lavagna luminosa riferiti, in particolare, all'uso delle tecnologie aeree e spaziali nel settore del controllo ambientale.
Ribaditi alcuni dati tecnici sulla struttura elettronica installata a bordo dell'aereo prima citato, precisa che nel telerilevamento satellitare l'esperienza del CNR può farsi risalire alla collaborazione con la NASA statunitense iniziata nel 1972: i due telerilevamenti sono certamente complementari, essendo importanti gli obiettivi da conseguire e non gli strumenti utilizzati. La scansione dà la possibilità di esaminare oggetti anche piccoli, potendo unire le caratteristiche della radiometria e della geometria.
Si diffonde poi sulle riprese effettuate in alcune aree-campione per l'individuazione dei siti di smaltimento dei rifiuti, in particolare in Abruzzo ed a Cerro Maggiore, in provincia di Milano.
Concludendo, con riferimento anche alle esperienze svolte insieme ad altri Paesi, ritiene che il CNR possegga le capacità tecniche per poter offrire un servizio di buon livello, per il quale però è necessaria la collaborazione di tutte le istituzioni interessate.

Il direttore dei rapporti istituzionali dell'ENEA, Gian Felice CLEMENTE, ricorda che fin dai primi anni ottanta l'ente si è occupato dei telerilevamenti, in collaborazione con la società Alenia; successivamente sono intervenute alcune difficoltà, anche tenendo conto dell'avvio della struttura prima citata predisposta dal Consiglio nazionale delle ricerche.
L'ENEA quindi si è concentrato su obiettivi specifici, ed in particolare sull'osservazione del bacino del Mediterraneo inteso in senso lato, dal punto di vista marino, da quello dell'interazione tra il mare e la costa e da quello tra il mare e l'atmosfera; si sono studiate nuove metodiche per il monitoraggio e per l'assimilazione dei dati, nonché per interpretare il comportamento di alcune variabili in un sistema assai complesso.
Quanto alle azioni dimostrative, ritiene che esse abbiano la duplice funzione di convalidare scientificamente e tecnologicamente i risultati nonché di confrontare la loro resa in relazione ai dati già disponibili, con l'obiettivo finale di rendere fruibili alcuni servizi agli utenti.
Deve purtroppo rilevare che i sistemi di telerilevamento in atto non sono coordinati fra le varie istituzioni operanti, essendo fondamentale in materia aver riguardo soprattutto al trattamento del dato disponibile.

Il responsabile del «progetto Mediterraneo» dell'ENEA, Vincenzo FERRARA, dà conto specificamente dell'oggetto del programma, delle caratteristiche tecniche ed operative del telerilevamento satellitare, nonché dei modelli di analisi operanti nelle diverse aeree di ricerca.

Il responsabile dell'elaborazione delle immagini telerilevate dell'ENEA, Antonio


Pag. 164

Bruno DELLA ROCCA, illustra alcuni dati sulla lavagna luminosa relativi ad applicazioni operative da parte dell'ENEA per quanto riguarda l'individuazione di alcuni siti di smaltimento di rifiuti, posti sia in ambiente terrestre che marino: tali ricerche sono state effettuate su specifica richiesta degli organi giudiziari, servendosi dell'ausilio degli strumenti operativi della Guardia di finanza.
Ritiene che i risultati, pur significativi, ottenuti possano essere migliorati con un impiego della scansione elettronica avente maggiori capacità di rilevamento.

Il Presidente Massimo SCALIA ritiene che sia interesse della Commissione conoscere approfonditamente le caratteristiche offerte dagli strumenti attualmente disponibili, circa la mappatura ed il monitoraggio dei siti di smaltimento nonché riguardo alle indagini da svolgere nel sottosuolo.

Il direttore generale dell'Agenzia spaziale italiana, Giovanni SCERCH, fornisce ulteriori ragguagli su alcune problematiche finora emerse, precisando in particolare gli aspetti relativi alle piattaforme di rilevamento e quelli connessi al posizionamento delle discariche, ritenendo che la tipologia delle piattaforme possa essere differenziata a seconda dell'obiettivo che si intende conseguire.

Il deputato Franco GERARDINI reputa assai interessanti i dati testé forniti per l'attività futura della Commissione. Chiede se, attraverso le espressioni cromatiche risultanti dal telerilevamento, possano essere dedotte anche le caratteristiche qualitative del rifiuto e se sia possibile individuare il contenuto dei mezzi di trasporto utilizzati per gli smaltimenti illeciti.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA, ritenendo che l'Italia sia in possesso di un patrimonio scientifico all'avanguardia nel settore del telerilevamento, chiede se tra il CNR, l'ENEA e l'ASI sia in corso una collaborazione continuativa.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede di conoscere le differenze esistenti fra le strumentazioni definite iperspettrali e quelle che dispongono di un minor numero di canali.

Rispondono diffusamente, facendo conoscere ulteriori dati tecnici, il professor Carlo Maria MARINO, il dottor Gian Felice CLEMENTE, il quale sottolinea una collaborazione organica fra i tre enti su temi programmatici ma non sulle strategie di più ampio respiro, ed il dottor Antonio Bruno DELLA ROCCA.

Il Presidente MASSIMO SCALIA rileva l'interesse della Commissione in ordine al monitoraggio sulle attività illegali in materia di smaltimento di rifiuti: chiede, quindi, al CNR di far pervenire, in tempi il più possibile brevi, una stima dei costi e degli aspetti operativi necessari a perfezionare tale monitoraggio.

Il presidente del CNR, Lucio BIANCO, assicura la Commissione che si attiverà al più presto per rispondere alla richiesta testé formulata dal Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia i presenti e li invita a far conoscere tutti i dati che rientrino nei settori di interesse della Commissione.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA, dopo avere avvertito che nella prossima settimana non sono previste sedute, rende noto che la missione in Piemonte sarà svolta presumibilmente nei giorni 20 e 21 novembre prossimi: invita i commissari ad avanzare eventualmente ulteriori suggerimenti sulle località da visitare, al fine di predisporre il programma definitivo.

La seduta termina alle 15,30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.