CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse |
SOMMARIO
Martedì 30 settembre 1997
Sulla pubblicità dei lavori.
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Audizione dei rappresentanti del Consorzio obbligatorio degli oli usati e dell'Assoambiente.
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La seduta comincia alle 18.
Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Audizione dei rappresentanti del Consorzio obbligatorio degli oli usati e dell'Assoambiente.
Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia gli intervenuti e li invita a svolgere una breve relazione introduttiva sui temi di interesse della Commissione, in particolare sui processi di smaltimento degli oli usati e, più in generale, dei rifiuti urbani ed industriali.
Il dottor Getulio CURZI, presidente del Consorzio obbligatorio degli oli usati, consegna alla Presidenza un documento sull'attività complessiva del Consorzio.
Pongono alcune domande e formulano numerose osservazioni i deputati Manlio COLLAVINI e Franco GERARDINI, seguiti dal PRESIDENTE, il quale chiede notizie sulla catena di smaltimento per gli oli con carattere di nocività per l'ambiente e quali siano le problematiche esistenti in materia.
Rispondono diffusamente, fornendo altresì dati tecnici, il dottor Getulio Curzi, presidente del Consorzio obbligatorio degli oli usati, ed il dottor Paolo STORELLI, consulente del Consorzio.
Il dottor Carlo PASINI, vicepresidente di Assoambiente, preannunzia la presentazione alla Presidenza di un documento sull'attività svolta di recente dall'associazione.
Il dottor Francesco TIRIOLO, direttore generale di Ausitra-Assoambiente, sottolinea che la maggior parte dei costi di un'impresa di smaltimento dei rifiuti urbani è da rinvenire nelle spese per il personale.
Pongono domande il PRESIDENTE, in particolare sui rifiuti tossico-nocivi, il senatore Giuseppe SPECCHIA, in particolare sulla presenza nel settore della criminalità organizzata, ed il deputato Franco GERARDINI, sulle aree territoriali interessate dalla presenza di impianti di smaltimento non operativi.
Rispondono dettagliatamente il dottor Carlo PASINI, vicepresidente di Assoambiente, ed il dottor Francesco TIRIOLO, direttore generale di Ausitra-Assoambiente.
Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia gli intervenuti e li invita ad integrare le notizie fornite alla Commissione con la documentazione che essi riterranno opportuno inviare nelle prossime settimane.
La seduta termina alle 19,35.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta per l'indagine conoscitiva è pubblicato in un fascicolo a parte.
Si sofferma, in particolare, sulla definizione recata dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.95, circa l'olio usato, industriale o lubrificante, a base minerale o sintetica, nonché sull'istituzione del Consorzio obbligatorio da parte del decreto del Presidente della Repubblica n.691 del 1982.
Enumera successivamente i compiti assegnati al Consorzio dall'articolo 11 del predetto decreto legislativo n.95 del 1992, rendendo note le caratteristiche dei sistemi di raccolta. Osservato che il ruolo primario del Consorzio consiste nella promozione della sensibilizzazione presso l'opinione pubblica circa le tematiche della raccolta e l'eliminazione degli oli usati, afferma che il frazionamento dei soggetti detentori rappresenta uno degli ostacoli principali da superare per addivenire ad una raccolta realmente efficace.
Premesse alcune considerazioni sui dati numerici relativi alla situazione italiana comparata con quella dei maggiori Paesi europei, rileva che sul mercato interno italiano vengono attualmente immesse al consumo circa 600 mila tonnellate di olio lubrificante ogni anno, con un residuo di poco più di 200 mila tonnellate di olio usato, la cui raccolta negli ultimi anni ha fatto registrare risultati costantemente crescenti.
Fornisce in seguito notizie sulla dispersione dell'olio usato e sul suo riutilizzo, anche facendo riferimento alle previsioni di cui al ridetto decreto legislativo n.95 del 1992.
Conclude soffermandosi brevemente sulle problematiche offerte dalla normativa attuale, anche in relazione alle direttive emanate in sede comunitaria, nonchè sugli obiettivi che il Consorzio si prefigge per il prossimo futuro.
Fornisce numerosi dati numerici e tecnici sugli impianti di termodistruzione dei rifiuti urbani censiti sul territorio nazionale, nonchè su quelli realmente in funzione; fa conoscere successivamente altrettanti dati concernenti i rifiuti industriali speciali, che considera difficilmente pianificabili sotto il profilo quantitativo e che possono subire anche un processo di autosmaltimento da parte delle imprese produttrici.
Si sofferma poi diffusamente sull'attività delle imprese associate, che si occupano dello smaltimento dei rifiuti, osservando che esiste certamente la possibilità per l'azienda di smaltire secondo la normativa esistente: viste le condizioni particolari in cui versano alcune zone del territorio nazionale, talvolta esiste invece la volontà di ricorrere al mercato illegale dello smaltimento, soprattutto quando vengono aggiudicati appalti a prezzi decisamente irrisori.
Ritiene che, riguardo alle imprese di smaltimento, esistano controlli generalmente poco efficaci, stentando peraltro a decollare l'attività delle Agenzie regionali di protezione ambientale: il controllo non deve vertere soltanto sui documenti cartacei ma deve «entrare» nel processo produttivo dell'azienda, per poter verificare la reale quantità dei rifiuti producibili e di quelli prodotti. È questa la strada per cambiare decisamente rotta e fare chiarezza nel settore.
Conclude facendo riferimento al decreto legislativo n.22 del 1997 ed alla nuova classificazione in esso prevista fra rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Sviluppando quanto detto dal dottor Pasini, fa conoscere le caratteristiche degli appalti aggiudicati al massimo ribasso ed osserva che le imprese associate si occupano dello smaltimento dei rifiuti in circa 3.500 comuni, principalmente di piccole dimensioni, in cui è peraltro molto alta l'evasione della relativa tassa comunale.
Rileva che in alcune realtà, per fattori concomitanti e negativi, si apre un ampio spazio per attività e per un mercato sostanzialmente senza regole, che presta il fianco a comportamenti contra legem.
Avverte che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì prossimo, 2 ottobre 1997, alle ore 17, per ascoltare il presidente dell'ENEL, dottor Enrico Testa.