PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 9,40. |
|
PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono centosette. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Amici, Artini, Boccia, Michele Bordo, Matteo Bragantini, Bueno, Carbone, Catania, Cicchitto, Dambruoso, Damiano, Dellai, Di Gioia, Epifani, Fedriga, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Garofani, Giorgis, Greco, Leva, Losacco, Mannino, Marazziti, Meta, Palladino, Pes, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato, Rossomando, Scotto, Tabacci, Valeria Valente, Velo e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
|
PAGINA: 0001 Seguito della discussione della proposta di legge: Zampa ed altri: Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati (A.C. 1658-A). (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Seguito della discussione della proposta di legge: Zampa ed altri: Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati (A.C. 1658-A) (ore 9,48). |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che nella seduta del 24 ottobre si è conclusa la discussione sulle linee generali. Avverte che la Commissione Bilancio ha espresso il prescritto parere.
|
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge n. 1658-A: Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
|
PAGINA: 0002 La seduta, sospesa alle 9,50 è ripresa alle 10,15. |
|
PAGINA: 0002 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI |
PAGINA: 0002 (Esame dell'articolo 1) (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 (Esame dell'articolo 1 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0002 Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 1 i deputati DANIELE CAPEZZONE (Misto-CR) (Vedi RS), MARIO MARAZZITI (DeS-CD) (Vedi RS), EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS) e PAOLO BENI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0002 DANIELE CAPEZZONE. Grazie, signora Presidente. Per una riflessione mi permetto di rivolgermi ai deputati di opposizione, ai deputati di maggioranza, a tutti, dimenticando le appartenenze di gruppo e di partito; per una riflessione, spero garbata, ma anche per un caveat rispetto a quello che si rischia di fare, anche con le migliori intenzioni. Anche con le migliori intenzioni, anche con la totale buona fede, anche con un impegno trasversale, si possono determinare esiti pericolosi, sbagliati, che a mio avviso vale la pena valutare e sui quali occorrerebbe, con animo libero, riflettere due, tre volte, prima che poi la cronaca si incarichi di smentire le buone intenzioni e di smentire la buona fede di tutti.
PAGINA: 0005 MARIO MARAZZITI. Grazie, Presidente. Vorrei, attraverso di lei, esprimere il compiacimento per l'eloquio sempre così garbato del collega Capezzone, che in genere apprezzo per l'equilibrio, ma mi corre l'obbligo di precisare che, in questo momento, noi stiamo per approvare una bella, buona, necessaria legge per i minori non accompagnati, minori stranieri, in cui i minori stranieri non accompagnati diventano persone, acquistano diritti in quanto minori, secondo i trattati internazionali che tutti noi abbiamo firmato e vogliamo implementare. Si crea un sistema per cui esisterà un tutore personalizzato e queste persone possono cominciare a vivere e non continuare a morire, come quando hanno preso una barca fuggendo, a differenza di quello che dice il collega Capezzone, da guerre, da massacri, da sfruttamento, da morte, da assenza di futuro.
PAGINA: 0007 EDMONDO CIRIELLI. Signora Presidente, colleghi, innanzitutto per segnalare che ritiriamo l'emendamento 1.50, che solo per un refuso è stato presentato. Poi per annunciare l'astensione sull'articolo e sugli emendamenti all'articolo, senza volere per questo ripercorrere una discussione generale sul provvedimento, ma nel merito specifico dell'articolo 1, che definisce l'ambito di applicazione soggettiva di questo provvedimento importante che cerca di dare una disciplina uniforme alle misure di protezione per i minori stranieri non accompagnati; infatti – voglio ricordarlo – l'Italia anche nel 2015, con un decreto legislativo, ha dato attuazione alle direttive dell'Unione europea su questo tema delicato, sul tema dell'accoglienza delle persone vulnerabili tra cui spiccano i minori. Ovviamente il nostro gruppo non può essere insensibile a questa tematica, per cui riteniamo che sicuramente la normativa sinora messa in campo, che pure era positiva e avanzata, necessita assolutamente di un maggiore aggiornamento, di una precisione più adeguata al fenomeno, fenomeno che si sta verificando in maniera incredibilmente ampia e su questo io volevo intervenire.
PAGINA: 0008 PAOLO BENI. Grazie, Presidente. Guardi, io vorrei dire anzitutto all'onorevole Capezzone, che apprezzo sempre per la sua pacatezza e per la sua paziente argomentazione, che mi ha un po’ meravigliato il fatto che il tema di cui stiamo parlando attiene a questioni che stanno scritte a caratteri cubitali nella Convenzione Onu dei diritti dell'infanzia. Quando parliamo del principio di non respingimento dei minori, sottolineiamo una cosa, in virtù della particolare situazione di fragilità di queste persone e di questi esseri umani, una cosa sancita dalla Convenzione di Ginevra del 1951. Quindi, bisognerebbe fare un attimo di attenzione a meno che non ci sia un grande equivoco. Questa proposta di legge affronta un tema che non riguarda le politiche dell'immigrazione: qui non stiamo parlando di un flusso di giovani trentenni che cercano lavoro nel nostro Paese. Le politiche dell'immigrazione sono una cosa e penso che il nostro Paese dovrebbe tornare a occuparsi di politica dell'immigrazione nel senso di pianificazione e di programmazione di flussi di ingresso, che nei prossimi decenni saranno importanti, anche per garantire crescita e stabilità al nostro Paese. Ma questo è un altro discorso. Qui stiamo parlando della crisi dei rifugiati, di un'emergenza data dall'afflusso nel nostro Paese, costante ormai da tre anni, di migliaia di persone –, è un problema europeo tra l'altro e non solo del nostro Paese – di migliaia di persone in fuga da guerre, in fuga da violenze, da persecuzioni etniche, religiose, sessuali, anche in fuga dalla fame, certo. Questo è il problema di cui stiamo parlando e, dentro questo problema, stiamo parlando del fatto che dal 2014 al 2016, sostanzialmente in costanza di un numero stazionario di arrivi nel complesso sulle nostre coste, abbiamo notato un incremento esponenziale del numero dei minori non accompagnati. Al 18 ottobre di quest'anno, rispetto alla stessa data dell'anno precedente, c’è soltanto un incremento del 5 per @pagina=0009@cento degli arrivi complessivi, mentre invece c’è un incremento del 60 per cento dei minori non accompagnati. Attualmente si sfiorano i 20.000 presenti sul territorio nazionale, quindi questa è una partita particolare dentro il problema della crisi dei rifugiati, che scarica enormi problemi sugli enti locali, come sappiamo, non soltanto sul piano della responsabilità economica e del peso economico ma sul piano delle responsabilità civili e penali. Dunque, quello che noi facciamo con questa proposta di legge è semplicemente la presa d'atto di un principio sacrosanto, di buonsenso vorrei dire. Non possiamo voltarci dall'altra parte di fronte a questa umanità disperata, di fronte a questi esseri umani che sono più deboli, più fragili e più indifesi perché senza tutele. Questa è una legge di civiltà, di buon senso, di grande valore umano e civile. Non c'entra niente il buonismo, c'entra il dovere civico che noi abbiamo di rispondere a queste persone: cosa offre questa proposta di legge ? Ribadisce alcuni principi fondamentali che per la prima volta vengono scritti in un testo di legge, cioè che i minori non tutelati non possono essere respinti, abbandonati a se stessi, che i minori non possono stare in strutture promiscue neanche nella prima accoglienza e soprattutto poi nella fase successiva del periodo che precede l'integrazione nella società italiana; devono stare in strutture dedicate, in strutture adeguatamente attrezzate e professionalizzate per l'assistenza dei minori. La proposta di legge afferma che tutti i minori, indipendentemente dalla richiesta di protezione internazionale, hanno diritto ad accedere al sistema SPRAR che tutti noi sappiamo è il sistema più virtuoso, il modello migliore che nel nostro Paese si è sperimentato per quanto riguarda l'accoglienza e l'integrazione delle persone straniere. Vogliamo che a questi minori siano date le stesse opportunità, le stesse possibilità, gli stessi diritti dei nostri ragazzi in termini di assistenza sanitaria, di tutela in termini di educazione. Vogliamo che a questi minori sia riconosciuto il diritto all'ascolto, il diritto ad essere protagonisti della loro crescita, della loro integrazione. Vedete, come si fa a pensare che tutto questo faccia parte di un qualche piano di qualcuno che vuole, attraverso l'invio dei minorenni, creare un'invasione del nostro Paese ?
|
PAGINA: 0002 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (Vedi RS) |
PAGINA: 0010 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (ore 11) |
PAGINA: 0002 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0010 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 1.1 Rondini. |
PAGINA: 0002 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0010 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Il Governo esprime parere conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0002 Interviene il deputato MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS) sul mantenimento dell'articolo 1. |
PAGINA: 0010 MARCO RONDINI. Sì, grazie Presidente. |
PAGINA: 0002 (Esame dell'articolo 2) (Vedi RS) |
PAGINA: 0011 (Esame dell'articolo 2 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0002 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0012 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Grazie, Presidente. Parere contrario. |
PAGINA: 0002 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0012 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Contrario, Presidente. |
PAGINA: 0003 Intervengono i deputati MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS) e MAURIZIO BIANCONI (Misto-CR) (Vedi RS) sull'emendamento 2.50 Rondini. |
PAGINA: 0012 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. Con questo emendamento noi chiediamo la soppressione dell'articolo 2, perché torniamo sul tema che già abbiamo affrontato motivando il voto sul nostro emendamento sull'articolo 1, con il quale, appunto, ne chiedevamo la soppressione. Vale la pena di leggere ai colleghi il testo dell'articolo 2, con cui si definisce quello che è il minore straniero di cui si occupa il provvedimento, e si dice: «Ai fini di cui alla presente legge, per minore straniero non accompagnato presente nel territorio dello Stato si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell'Unione europea che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori e di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell'ordinamento italiano».
PAGINA: 0013 MAURIZIO BIANCONI. Presidente, io non vorrei che in questo dibattito si creasse un grandissimo equivoco. Noi siamo un potere che è potere legislativo: si fanno le leggi per mandare avanti uno Stato, non si va a dottrina, non è che si fanno i capitolini per la dottrina, per cui ci sono i ragazzini buoni che patiscono la fame e quegli altri no, nei quali si parla dei cibi per cani per dire di una società opulenta, di questo denaro che puzza di sterco e che è insensibile ai bisogni degli altri ! |
PAGINA: 0003 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (Vedi RS) |
PAGINA: 0013 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (ore 11,15) |
PAGINA: 0003 Intervengono quindi i deputati ROCCO BUTTIGLIONE (AP) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS) e DANIELE CAPEZZONE (Misto-CR) (Vedi RS) sull'emendamento 2.50 Rondini. |
PAGINA: 0013 ROCCO BUTTIGLIONE. Signora Presidente, io sono un cittadino italiano, un deputato della Repubblica italiana eletto dal popolo italiano per esercitare la sua sovranità; e tengo a dire in questa occasione che sono grato a Papa Francesco perché ricorda ai cittadini italiani, ed anche ai rappresentati del popolo italiano, principi elementari di umanità. Mi dispiace che qualcuno che parla a nome della cultura laica italiana, parli come se alla grande cultura laica italiana questi principi di umanità fossero ignoti ! Sono stato anche un allievo di Norberto Bobbio, forse l'ultimo grande filosofo laico italiano, il quale riteneva che quei principi di umanità che oggi Papa Francesco ricorda, fossero il perno fondamentale della cultura laica, e che laici e cattolici differissero fra di loro perché i cattolici fondavano @pagina=0014@in modo trascendente, metafisico quei principi di umanità che i laici fondavano invece in modo immanente e storicistico.
PAGINA: 0014 FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Forza Italia non è che è dura, è durissima nei confronti delle politiche dell'immigrazione di questo Governo, e più volte ha avuto modo di manifestare il suo disappunto per delle scelte che pongono indubbiamente il Paese in gravissima difficoltà, anche nella discriminazione tra cittadini italiani e cittadini che invece vengono accolti, come d'accordo con le politiche europee, nella profonda differenza fa profughi e migranti economici. Su questo non si discute. Vi è una grande differenza, che va sancita, però è evidente che in questo caso il discrimine, la differenza è data dal fatto che si tratti di minori privi di assistenza e di rappresentanza @pagina=0015@da parte dei genitori o di altri adulti. Vi è un diritto dovere alla difesa dei soggetti indifesi, che giungono nel nostro Paese senza punti di riferimento. Questo è il motivo per cui noi, di fronte a questo articolo 2, voteremo per il mantenimento, perché questo è un provvedimento-deroga. Nessuno si illuda che possa essere questo un provvedimento-guida nell'ambito della immigrazione. È un provvedimento che per la particolare qualità dei soggetti particolarmente indifesi – abbiamo ragionato anche sulla videosorveglianza con la stessa logica, cioè la deroga in favore di soggetti indifesi – questo è il motivo per cui questo articolo 2 va mantenuto. E mi riallaccio ai profili valoriali, perché qui non c’è soltanto cultura cattolica o cultura laica, c’è la necessità di garantire un'assistenza ed una difesa a soggetti che comunque arrivano nel nostro Paese senza nessuna protezione. E se questo è vero, come è vero, è evidente che proprio in un emendamento, Presidente, che noi abbiamo successivamente formulato all'articolo 3, noi siamo contrari ad un accoglimento tout-court, cioè non siamo per l'accoglimento indiscriminato, perché questo ovviamente può dare origine a quegli abusi a cui correttamente si è fatto riferimento nella discussione. Attenzione, anche perché sull'identità e sull'identificazione dei minori vi è tutta una querelle ed è facilissimo nascondere la propria minore età, al fine di un accoglimento indiscriminato. Quindi noi proporremo fortemente e condizioneremo, ovviamente, quello che sarà il nostro atteggiamento ad una sorta di metratura di calibro nell'accoglimento, perché, se si tratta di minori che per ragioni economiche hanno la possibilità di essere rimpatriati, noi riteniamo che questa è una valutazione che debba essere lasciata nella discrezionalità di chi decide; cioè, la situazione di debolezza deve essere verificata, accertata e, se non accertata, non deve essere in qualche maniera, come posso dire, un escamotage per garantire comunque un ingresso nel nostro Paese. E qui tutti gli altri discorsi ovviamente vanno benissimo, perché questo sì sarebbe discriminante rispetto ai cittadini italiani. Allora noi, ripeto, voteremo per il mantenimento, Presidente, nel convincimento che garantire la difesa a chi non ce l'ha debba costituire un elemento valoriale, indipendentemente da quella che è la genesi di questi valori (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0015 DANIELE CAPEZZONE. Grazie, signora Presidente.
|
PAGINA: 0003 (Esame dell'articolo 3) (Vedi RS) |
PAGINA: 0016 (Esame dell'articolo 3 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0003 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0016 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Identici emendamenti 3.1 Rondini e 3.50 Cirielli parere contrario; emendamento 3.51 Gregorio Fontana, invito al ritiro o parere contrario. |
PAGINA: 0003 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0016 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Conforme alla relatrice, Presidente. |
PAGINA: 0003 Intervengono i deputati MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS), EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS), MAURIZIO BIANCONI (Misto-CR) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS), ROCCO BUTTIGLIONE (AP) (Vedi RS) e TERESA PICCIONE (PD) (Vedi RS) sugli identici emendamenti 3.1 Rondini e 3.50 Cirielli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0016 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. Siamo all'articolo che bene dà l'immagine della ratio dell'intero provvedimento. Con questo articolo, di fatto, si elimina la possibilità, oggi prevista, del respingimento dei minori non accompagnati. La cosa che innanzitutto ci sarebbe da chiedersi è: come si fa, non avendo ancora stabilito l'età, a capire se è possibile o meno respingere una persona sulla base delle dichiarazioni che questa persona rilascia. È chiaro che, sulla scorta di un provvedimento di questo tipo, il diciottenne o diciannovenne, del quale è difficile stabilire con esattezza l'età, anche attraverso esami medici, sarà tentato di dichiarare un'età che sicuramente è inferiore a quella dei 18 anni. E così, ancora una volta, anche con questo articolo spalanchiamo le porte ad un'immigrazione totalmente fuori controllo, garantendo poi, con le garanzie e i diritti previsti dalla normativa presente in questa proposta di legge, diritti e garanzie a chi diritti e garanzie non ne dovrebbe avere. Torniamo a dire che, per noi, l'accoglienza andrebbe riservata solo ed esclusivamente a coloro i quali si vedono riconosciuto lo status di protezione internazionale oppure sono riconosciuti come profughi. Ai migranti, ai cosiddetti migranti economici, a cui purtroppo voi, animati da quella cultura dell'accoglienza senza regole, vorreste spalancare le porte, noi riteniamo, invece, non si dovrebbero assolutamente aprire.
PAGINA: 0017 EDMONDO CIRIELLI. Questo è uno dei casi in cui noi voteremo contro la proposta di legge, abbiamo presentato un emendamento in tal senso. Vedete colleghi l'idea generale, in linea di principio accettabile, che comunque non è possibile da un lato respingere minori alla frontiera, dall'altro espellerli, è una cosa che va calata concretamente nella realtà.
PAGINA: 0017 MAURIZIO BIANCONI. Io quando sento parlare chi vorrebbe darci lezioni sulla umanità che noi non avremmo mi spavento perché è sempre la solita storia: si parla di minori e ci rinfacciano i bambini, si parla di bisogni prima nazionali e ci rinfacciano la fame nel mondo; non funziona così, non funziona assolutamente così. Ci sono delle situazioni di fatto già verificate nelle quali sedicenti minori hanno invaso paesi, paesetti e territori e @pagina=0018@scorrazzano liberi e fanno malavita. Potrei portare tutti gli esempi che voi conoscete perché li leggete sui giornali; il dire che al confine si devono fare entrare per forza, sulla semplice dichiarazione che hanno diciassette anni, significa aprire praticamente un cavallo di Troia senza fine. Queste sono cose che travalicano le elucubrazioni sempre apprezzabili del professor Buttiglione, al quale qualcuno prima o poi bisognerebbe che spiegasse che il mondo reale è una cosa e il mondo del sapere e della filosofia è altra cosa e bisogna metterli insieme, non possono stare uno di qua e uno di là.
PAGINA: 0018 FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Il voto di Forza Italia su questo emendamento sarà determinato da due situazioni: la prima è quella che noi confidiamo che ci sia un ripensamento sull'emendamento 3.51 Fontana, perché riteniamo che non si possa in alcun modo neanche immaginare un diritto all'accoglienza indiscriminato. In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati, è un assioma che, in quanto tale, non consente discrezionalità e, quindi, assolutamente inaccettabile. L'emendamento 3.51 Fontana lo renderà commestibile, salvo che – attendo la parola della relatrice sul punto – non vi sia, nell'ambito del provvedimento, qualche passaggio che consenta – ma diciamolo adesso in Aula perché costituisca patrimonio del nostro voto – di ritenere che non vi sia un divieto di respingimento assoluto e non discrezionalmente orientato a garantire il giusto diritto del minore indifeso. Perché questo non sarebbe, a mio avviso, in linea con lo spirito dalla legge, cioè la tutela di diritti effettivi e non una tutela di diritti indipendentemente dal contenuto del diritto.
PAGINA: 0019 ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signora Presidente. Solo per ricordare a me stesso e, magari, per il suo tramite anche all'onorevole Rondini, che gli amici di Papa Francesco, in modo particolare i deputati di Area Popolare, che si battono per un trattamento umano per i minori che arrivano sulle nostre spiagge sono anche quelli che hanno fatto la battaglia per mettere nella prossima legge finanziaria misure forti, misure vere di sostegno per i poveri dell'Italia e per i bambini poveri dell'Italia, per le famiglie povere dell'Italia. Non c’è nessuna contraddizione: noi siamo per il sostegno ai poveri italiani, ai bambini italiani e siamo anche per un trattamento umano dei bambini senza accompagnamento che arrivano sulle nostre spiagge. Mi spiace che qualcuno veda, invece, una contraddizione tra queste due posizioni: non dovrebbe essere così. PAGINA: 0019 TERESA PICCIONE. Grazie, Presidente. A proposito di questo emendamento dell'onorevole Fontana, di cui il presidente Sisto ha illustrato la centralità dal suo punto di vista – il Presidente sa che io, in particolare, lo ascolto sempre con grandissimo interesse –, vorrei spiegare la motivazione per cui non c’è più nel testo, mentre prima c'era, l'espressione «salvo non sia disposto nel loro superiore interesse il loro riaffidamento ai familiari», perché è solo spostata.
|
PAGINA: 0003 Intervengono il deputato FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS) e il Sottosegretario di Stato all'Interno DOMENICO MANZIONE (Vedi RS) sull'emendamento 3.51 Gregorio Fontana, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0019 FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, ho ascoltato con attenzione l'intervento della collega Piccione, che ha chiarito come, nell'ambito dell'articolo 6, al comma 7-quater, sia indicata una clausola di salvaguardia – vogliamo definirla così – che consentirebbe, di seguito però, a tutte le procedure e a tutte gli adempimenti – non pochi, per la verità –, di individuare familiare idonei a prendersi cura del minore straniero non accompagnato. È evidente che questa soluzione – è scritto – va preferita al collocamento in comunità.@pagina=0020@
PAGINA: 0020 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. Solo per tranquillizzare l'onorevole Sisto sul fatto che il Governo ha sufficientemente riflettuto su questo emendamento.
|
PAGINA: 0004 (Esame dell'articolo 4) (Vedi RS) |
PAGINA: 0021 (Esame dell'articolo 4 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0004 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0021 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 4.1 Rondini. |
PAGINA: 0004 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0021 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0004 Interviene sull'articolo 4 il deputato FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0021 FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, mi corre l'obbligo di informare l'Aula che Forza Italia, di seguito a quanto accaduto sull'articolo 3, ritenendo che la posizione su questo provvedimento abbia assunto il carattere della pura ideologia, senza nessun riferimento a quella che è la concretezza del problema, non si può neanche immaginare un'impossibilità di respingimento e un accoglimento tout court, è una posizione che noi riteniamo inaccettabile, da questo momento in poi si asterrà, su tutti gli emendamenti e su tutti gli articoli, così manifestando, anche dopo una fase di larga collaborazione, una difficoltà di approccio ad una scelta che appare eufemisticamente irragionevole, di cui ciascuno poi si assumerà le conseguenze. Non è un Paese, questo, che si possa permettere accoglimenti indiscriminati. @pagina=0022@È un Paese che deve fare dell'accoglimento, invece, una ragione anche di risposta ai cittadini italiani. |
PAGINA: 0004 (Esame dell'articolo 5) (Vedi RS) |
PAGINA: 0022 (Esame dell'articolo 5 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0004 Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate all'articolo 5 i deputati IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS), ELENA CARNEVALI (PD) (Vedi RS), PIERO LONGO (FI-PdL) (Vedi RS), ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0022 IGNAZIO LA RUSSA. Grazie, Presidente. Intervengo sull'articolo 5 relativo alla identificazione dei minori non accompagnati e spero che mi ascoltino anche gli amici di Forza Italia che, dopo l'annunzio dell'onorevole Sisto, fanno un po’ come nella canzone di De Andrè e Murolo, protestano, si indignano e poi gettano la spugna con gran dignità, visto che votare l'astensione non mi pare che sia un grande danno per la maggioranza. Forse qualcosa di più io mi sarei aspettato.
PAGINA: 0023 ELENA CARNEVALI. Grazie, signora Presidente. Io ci terrei, in particolare, a sottolineare come questa proposta di legge sia nata e sottoscritta, devo dire, in modo trasversale dalle rappresentanze politiche che siedono in quest'Aula e questo credo che sia un grande valore, un grande valore prima di tutto per il merito di ciò che stiamo andando a normare e quello che stiamo facendo lo stiamo facendo tenendo presenti le dichiarazioni universali dei diritti dell'uomo e la Convenzione dei diritti @pagina=0024@dell'infanzia e del fanciullo. Sono queste, come dire, le premesse sulle quali si è poi ragionato per arrivare a declinare gli articoli di legge.
PAGINA: 0024 PIERO LONGO. Grazie, signora Presidente. In tema di identificazione dei minori io noto, all'articolo 5, comma 3, una serie di indicazioni secondo le quali non si deve chiedere l'intervento della rappresentanza diplomatico-consolare se si chiede la protezione da parte del giovane o quando emerge un'esigenza di protezione internazionale. E, ancora, questo intervento non è altresì esperibile – l'intervento di cui parlavo – qualora da esso possano derivare pericoli di persecuzione, e questo va benissimo. Tuttavia, continua: «(...) e nei casi in cui il minore – dico il minore – dichiari di non volersi avvalere dell'intervento dell'autorità diplomatico-consolare». Ma non è il minore che chiede l'intervento dell'autorità diplomatico-consolare; è lo Stato, nella sua qualità di Stato amministrazione, che chiede l'intervento.
PAGINA: 0025 ANDREA MAESTRI. Grazie, Presidente. Intervengo su questo articolo 5 sollecitato, in qualche modo, dalle riflessioni e dalle osservazioni che ho appena ascoltato, sia del collega La Russa sia del collega Longo, che purtroppo mi paiono infarcite di inesattezze rispetto al tema dell'identificazione del minore straniero non accompagnato.
PAGINA: 0025 MARCO RONDINI. Presidente, l'articolo 5, come hanno sottolineato anche i colleghi che mi hanno preceduto, dispone in merito all'accertamento dell'età del minore: vengono elencate una serie di garanzie che puntano a tutelare comunque la sensibilità del minore, che non dovrebbe essere turbata dagli accertamenti che vengono svolti per verificare la vera età che il richiedente asilo (o qualunque immigrato, @pagina=0026@perché ormai voi avete spalancato e spalanchereste la porta a qualunque immigrato, che sia richiedente asilo o meno) denuncia.
|
PAGINA: 0004 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0026 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Emendamento Rondini 5.1, parere contrario. Emendamento Centemero 5.2, parere contrario. Emendamento Centemero 5.3, parere contrario. Emendamento 5.100 della Commissione, parere favorevole. Emendamento Cirielli 5.50, parere contrario. Emendamento 5.101 della Commissione, parere favorevole. Emendamento Cirielli 5.51, parere contrario. Emendamento Centemero 5.26, parere contrario. Emendamento Gregorio Fontana 5.53, parere favorevole. L'emendamento Santerini 5.27 mi risulta ritirato. |
PAGINA: 0004 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0027 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello della relatrice. |
PAGINA: 0005 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 5 il deputato EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0028 EDMONDO CIRIELLI. Signora Presidente, intervengo per la dichiarazione di voto contrario sull'articolo 5, ma anche per segnalare ai colleghi come, nonostante non ci sia e non ci possa essere su un tema così delicato un'opposizione pregiudiziale, anzi, al contrario, c’è pregiudizialmente, rispetto a un tema così delicato, una posizione favorevole. Tuttavia, questo articolo 5 dimostra chiaramente l'incongruità della norma; una norma cervellotica che peraltro poteva essere anche lasciata a una circolare ministeriale. Invece, si vuole disciplinare in maniera bizantina, burocratica, un accertamento del tutto tecnico che dovrebbero mettere in campo le autorità di pubblica sicurezza locale coadiuvate dalle ASL, dai servizi sociali dei comuni. Invece, si crea questa grande confusione.
|
PAGINA: 0005 (Esame dell'articolo 6) (Vedi RS) |
PAGINA: 0029 (Esame dell'articolo 6 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0005 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0029 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Signora Presidente, sono pronta: 6.1 Rondini parere contrario; 6.100 della Commissione parere favorevole; 6.13 Centemero parere contrario; 6.50 Costantino parere contrario; identici 6.18 Costantino e 6.51 Maestri parere contrario. |
PAGINA: 0005 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0029 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. Conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0005 Il deputato EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 6.1 Rondini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0029 EDMONDO CIRIELLI. Io volevo dire che noi ci asterremo, perché riteniamo, sostanzialmente, giusto questo articolo, però, oggettivamente, come al solito, è un articolo impegnativo sul piano burocratico, che prevede oneri importanti per la macchina dello Stato, senza un euro. Noi, solo per questo, dovremmo votare contro, ma, siccome cerchiamo di essere animati da buona volontà, ci asterremo. |
PAGINA: 0005 I deputati ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e TERESA PICCIONE (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 6.18 Costantino e 6.51 Andrea Maestri, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0030 ANDREA MAESTRI. Presidente, sono molto dispiaciuto che la relatrice abbia annunciato parere contrario su questi emendamenti che sono di assoluto buonsenso e direi necessari sul tema specifico trattato dal comma 7-quater; sono emendamenti peraltro suggeriti dalla più autorevole associazione italiana che si occupa di diritto dell'immigrazione, l'ASGI. Semplicemente l'articolo 6, comma 2, comma 7-quater, stabilisce che: qualora siano individuati familiari idonei a prendersi cura del minore straniero non accompagnato, tale soluzione deve essere preferita al collocamento in comunità. La disposizione da una parte non è necessaria e dall'altra parte è rischiosa. Non è necessaria perché ai minori stranieri non accompagnati devono applicarsi esattamente le stesse norme previste per i minori italiani e quindi, nella fattispecie, la legge n. 184 dell'83, come peraltro richiamato anche dal primo articolo del testo di legge che stiamo discutendo; dall'altro lato, poiché la norma non specifica qualora siano individuati familiari sul territorio nazionale, c’è il rischio che alcuni tribunali per i minorenni interpretino la norma nel senso che tutte le volte che siano individuati familiari idonei non in Italia ma nel Paese d'origine il riaffidamento ai familiari in tale Paese, a seguito di rimpatrio assistito, debba essere preferito al collocamento in comunità in Italia. Questa interpretazione violerebbe la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti del fanciullo che impone una valutazione complessiva ed olistica nel superiore interesse del minore. Vorremmo evitare quindi anche di alimentare un contenzioso. Purtroppo accadrà che, finché la Corte costituzionale non interverrà a dichiarare questa norma appunto in conflitto con la Costituzione perché in contrasto con la convenzione di New York sui diritti del fanciullo, ci troveremo ad avere interpretazioni divergenti da parte dei diversi tribunali della Repubblica con grave detrimento dei diritti fondamentali dei minori. PAGINA: 0030 TERESA PICCIONE. Vorrei chiarire il motivo per cui il parere a questi emendamenti è contrario. Perché, a nostro avviso, sono limitativi del comma 7-quater; nel comma 7-quater non si parla né di territorio né di familiari fino al quarto grado. Quindi, nell'ultimo caso, caso familiari, entrerebbe la definizione del codice civile che è molto più estensiva e aiuterebbe i minori a essere ricollocati anche presto, zii, cugini, eccetera. Nel caso del territorio noi non mettiamo limite dentro il territorio nazionale perché spesso l'esperienza ci dice che questi minori hanno invece parenti diffusi su territori stranieri rispetto al nostro, come in Germania, o in altre nazioni della nostra Europa, e che quindi questo impedirebbe invece la loro ricollocazione; ricongiungimenti che sono utili al loro interesse di minorenni. |
PAGINA: 0006 (Esame dell'articolo 7) (Vedi RS) |
PAGINA: 0031 (Esame dell'articolo 7 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0006 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0031 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Signora Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 7.1 Rondini. |
PAGINA: 0006 SESA AMICI, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0031 SESA AMICI, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Parere conforme. |
PAGINA: 0006 Il deputato MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 7.1 Rondini. |
PAGINA: 0031 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente, intervengo molto brevemente sul nostro emendamento, con il quale chiediamo la soppressione dell'articolo 7. Riteniamo, molto brevemente, che le campagne di sensibilizzazione ad accogliere stranieri nelle famiglie non hanno, secondo noi, prodotto nessun risultato e tanto meno riteniamo che, alla luce dei risultati ottenuti, si debba farne previsione in una norma di legge.
|
PAGINA: 0006 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (Vedi RS) |
PAGINA: 0031 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (ore 13) |
PAGINA: 0006 Intervengono altresì i deputati ELENA CENTEMERO (FI-PdL) (Vedi RS) e PIERO LONGO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0032 ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Voterò per il mantenimento di questo articolo e voterò per il mantenimento di questo articolo per una ragione molto semplice: stiamo parlando dell'affidamento familiare dei minori stranieri non accompagnati e qui si dice, con molta semplicità e molta chiarezza, che i nostri comuni, gli enti locali possono, appunto, promuovere la sensibilizzazione e la formazione di affidatari per favorire che cosa ? Per favorire semplicemente che i minori stranieri non accompagnati, anziché essere assegnati nelle strutture di accoglienza, possano venire, invece, inseriti all'interno di un contesto familiare, contesto familiare che è una – forse, l'unica, accanto alla scuola – realtà in cui veramente è possibile una integrazione per questi ragazzi che arrivano nel nostro Paese. Per cui voterò per il mantenimento di questo articolo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0032 PIERO LONGO. Presidente, io, contrariamente a quanto ho sentito dire, ritengo di dovermi astenere su questo articolo, che è pura fantasia, perché è scritto: «Gli enti locali promuovono la sensibilizzazione e la formazione»; non «possono promuovere», ma «promuovono». Quindi è un imperativo. E se gli enti locali non vogliono promuovere la sensibilizzazione o la formazione, cosa succede ? Assolutamente nulla. Cosa sarebbe necessario ? Che promuovano la sensibilizzazione e la formazione e, a questo fine, noi gli diamo 100 euro, 10 ero, un euro. Così l'articolo 7 non ha senso. È pura fantasia. |
PAGINA: 0006 (Esame dell'articolo 8) (Vedi RS) |
PAGINA: 0032 (Esame dell'articolo 8 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0006 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0032 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Presidente, sull'emendamento 8.1 Rondini, il parere è contrario, mentre sugli identici emendamenti 8.50 Costantino e 8.51 Andrea Maestri il parere è favorevole. |
PAGINA: 0006 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0032 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Presidente, il parere è conforme a quello della relatrice. |
PAGINA: 0006 Il deputato IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 8.1 Rondini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0033 IGNAZIO LA RUSSA. Grazie, Presidente. Ci guardi, ogni tanto. Vede, Presidente, questo articolo contiene, nella parte finale – lo sto cercando –, l'affermazione che, per questo articolo, non possono esserci costi riferiti alla finanza pubblica. La stessa affermazione è contenuta nell'ultimo articolo del provvedimento, identico.
|
PAGINA: 0007 (Esame dell'articolo 9) (Vedi RS) |
PAGINA: 0033 (Esame dell'articolo 9 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0007 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0034 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme a quello della Commissione. |
PAGINA: 0007 (Esame dell'articolo 10) (Vedi RS) |
PAGINA: 0034 (Esame dell'articolo 10 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0007 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0034 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 10.1 Rondini. |
PAGINA: 0007 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0034 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme a quello espresso dalla relatrice. |
PAGINA: 0007 (Esame dell'articolo 11) (Vedi RS) |
PAGINA: 0034 (Esame dell'articolo 11 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0007 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0034 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 11.1 Rondini, mentre esprime parere favorevole con riformulazione sull'emendamento 11.51 Fabbri. Favorevole con la seguente riformulazione: Al comma 1, terzo periodo, aggiungere, in fine, le parole «degli enti locali, dei consigli degli ordini professionali e delle università». |
PAGINA: 0007 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0034 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme a quello espresso dalla relatrice. |
PAGINA: 0008 Il deputato MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 11.1 Rondini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0034 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. Molto, molto brevemente per spiegare le motivazioni che ci hanno portato a presentare un emendamento con il quale chiediamo di sopprimere l'articolo 11. Noi riteniamo che quello dei tutori sia un problema reale. Sono pochi e spesso uno per un gran numero di minori, tanto da magari non potersene assolutamente prendere effettivamente cura. Il dubbio però che ci muove a presentare questo emendamento è che la formazione e la selezione di chi si iscrive in tali elenchi non viene specificata nel provvedimento, ad esempio l'incompatibilità o competenze, ma solo affidata ai garanti regionali per l'infanzia e l'adolescenza, senza alcuna altra indicazione; è questa in sostanza la @pagina=0035@motivazione che ci ha spinto a presentare l'emendamento con il quale chiediamo di sopprimere l'articolo 11. |
PAGINA: 0008 (Esame dell'articolo 12) (Vedi RS) |
PAGINA: 0035 (Esame dell'articolo 12 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0008 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0035 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Sull'emendamento 12.1 Rondini la Commissione esprime parere contrario. Sull'emendamento 12.200, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, il parere è favorevole. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 12.7 Centemero, e sugli identici emendamenti 12.50 Costantino e 12.51 Maestri. |
PAGINA: 0008 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0035 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0008 (Esame dell'articolo 13) (Vedi RS) |
PAGINA: 0036 (Esame dell'articolo 13 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0008 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0036 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sugli identici emendamenti 13.1 Rondini e 13.50 Cirielli e sugli emendamenti Cirielli 13.51 e 13.52. |
PAGINA: 0008 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0036 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Il Governo esprime parere conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0009 Il deputato EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS) interviene sugli identici emendamenti 13.1 Rondini e 13.50 Cirielli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0036 EDMONDO CIRIELLI. Intervengo sul complesso degli emendamenti all'articolo 13... |
PAGINA: 0009 I deputati IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS), CATERINA BINI (PD) (Vedi RS) ed EDMONDO CIRIELLI (FdI-AN) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 13.52 Cirielli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0038 IGNAZIO LA RUSSA. Avete problemi ? Avete fame ? Se avete fame, ditelo... PAGINA: 0038 CATERINA BINI. Presidente, solo per ricordare al collega La Russa che lui qui in Aula non c’è mai. Noi ci siamo sempre e, quindi, magari la fame forse l'ha lui (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0038 EDMONDO CIRIELLI. Presidente, solo per dire che mi sembra veramente scorretto, da parte di un collega, dire una cosa del genere e la invitiamo a farne riferimento anche all'Ufficio di Presidenza. |
PAGINA: 0009 Intervengono i deputati IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS) e FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0038 IGNAZIO LA RUSSA. Grazie, Presidente. All'avvenente collega che ha preso la parola (Commenti di deputati del Partito Democratico)... PAGINA: 0039 FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, intervengo nella prima parte per un richiamo al Regolamento e poi per quanto concerne il tema di cui ci stiamo occupando. Presidente, io penso che non sia consentito a nessuno inibire un intervento @pagina=0040@di un parlamentare, per quanto di idee opposte e sgradite, perché non frequenti l'Aula o perché, a giudizio di chi ha parlato, non frequenta l'Aula (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente). Io trovo questo un atteggiamento di assoluta gravità, tra l'altro in un provvedimento che mi sembra abbia avuto una dinamica parlamentare una volta tanto apprezzabile. Dire che un parlamentare non può intervenire – tra l'altro, si tratta di un presidente di Commissione, che quindi ha anche delle occupazioni diverse da quelle dell'Aula – può essere un'opinione gradita o sgradita, ma penso che questo diritto non ci sia. Quindi, invito la Presidenza ad evitare che qualcuno possa opporsi alle opinioni altrui soltanto in virtù di una condotta che reputa non consona alla presenza in Aula. Mi sembra che questo sia un atteggiamento che non va bene (e questo è per il richiamo al Regolamento). Per quanto concerne la seconda parte, devo dire che quanto si è verificato su questo provvedimento a me è molto dispiaciuto, perché sostanzialmente abbiamo avuto la prova che in parte quello che dice il presidente La Russa è fondato: quello che doveva essere un provvedimento in cui in qualche modo si consentiva una tutela dei minori, e l'ho detto all'inizio di questa seduta, cioè la necessità di prestare ai minori una tutela, corre il rischio di diventare un provvedimento a matrice puramente ideologica. A me questo davvero dispiace, perché lo voglio dire con molta franchezza: nei lavori di Commissione io e Forza Italia ci avevamo creduto. |
PAGINA: 0010 La seduta, sospesa alle 13,40 è ripresa alle 15. |
|
PAGINA: 0010 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0040 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI |
PAGINA: 0010 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. (Vedi RS) |
PAGINA: 0040 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. |
PAGINA: 0010 (Chiarimenti e iniziative in ordine alla requisizione di alcune strutture ricettive nelle province di Verona e di Ferrara ai fini dell'accoglienza di immigrati – n. 3-02577) (Vedi RS) |
PAGINA: 0040 (Chiarimenti e iniziative in ordine alla requisizione di alcune strutture ricettive nelle province di Verona e di Ferrara ai fini dell'accoglienza di immigrati – n. 3-02577) |
PAGINA: 0010 GIANLUCA PINI (LNA) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione Fedriga n. n. 3-02577 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0040 GIANLUCA PINI. Grazie, Presidente, signor Ministro. È di qualche giorno fa la notizia di una escalation – diciamo così – molto preoccupante in termini di gestione di quella che è l'immigrazione clandestina in questo Paese, escalation che ha portato un paio di prefetti, uno è quello di Verona, l'altro quello di Ferrara, a requisire per – @pagina=0041@leggo – «pubblica utilità alcune strutture private o comunque gestite da privati» per poi andare ad allocare dei sedicenti richiedenti asilo, ma a tutti gli effetti, immigrati clandestini.
|
PAGINA: 0010 ANGELINO ALFANO, Ministro dell'Interno. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0041 ANGELINO ALFANO, Ministro dell'Interno. Grazie. L'interrogante pone il problema delle requisizioni e del valore della proprietà privata. Rispondo senza giri di parole: le requisizioni avvengono quando i comuni non collaborano; se i comuni collaborano e si trovano altre soluzioni non c’è motivo alcuno per fare le requisizioni ed io stesso in una direttiva dei primi di ottobre ho chiesto ai nostri prefetti: prima parlate con i sindaci, nessun provvedimento deve arrivare dall'alto. Ma quando arrivano i migranti e vi è la necessità di collocare in condizioni civili questi migranti e i sindaci non danno risposte, i prefetti devono trovare una soluzione. Poi, dal punto di vista filosofico, non spieghi a me che cos’è la libertà privata. Io sono un profondo sostenitore dell'idea che la proprietà privata sia un carattere fondativo delle democrazie moderne e ne sono convinto, non solo dal punto di vista della linea politica e dell'idea politica, ma anche delle mie convinzioni giuridiche. Sui fatti di ieri, io ho visto anche un tentativo di giustificare. Io voglio essere molto chiaro: da Ministro dell'interno, mi sono sempre sforzato di trovare un punto di equilibrio tra il sacrosanto diritto alla protesta e la necessità di garantire l'ordine pubblico. Quanto accaduto ieri è legittimo dal punto di vista della idea di protesta, ma dal punto di vista pratico, bloccare la strada per non fare arrivare 12 donne di cui una incinta è un qualcosa che – lo ripeto; l'ho detto ieri e lo ripeto oggi – non è lo specchio dell'Italia. Ciascuno di noi può scegliere il modello in cui specchiarsi; se io dovessi sceglierne uno su questa materia sceglierei il dottor Bartolo, il medico di Lampedusa che non bada agli orari e che ha curato migliaia di bambini, di donne e di uomini a Lampedusa, o sceglierei i ragazzi del liceo di Napoli che, in un giorno non scolastico, domenica, sono andati sul molo ad aiutare i soccorritori mentre arrivavano i migranti e sbarcavano.
|
PAGINA: 0010 Replica il deputato GIANLUCA PINI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0041 GIANLUCA PINI. Grazie, Presidente. Vede, signor Ministro, le do due brutte notizie: una è che la ricerca del punto di equilibrio di cui lei parla purtroppo non ci è mai arrivata e i fatti di questi giorni, ma non solo di questi giorni, di questi mesi e di questi anni in cui lei è stato Ministro dell'interno, sono lì a dimostrarlo.
|
PAGINA: 0010 (Iniziative di competenza volte alla revisione della decisione di trasferire le risorse della Società per la gestione di attività s.p.a. (Sga) al fondo Atlante 2, in favore di interventi per lo sviluppo delle regioni meridionali – n. 3-02578) (Vedi RS) |
PAGINA: 0042 (Iniziative di competenza volte alla revisione della decisione di trasferire le risorse della Società per la gestione di attività s.p.a. (Sga) al fondo Atlante 2, in favore di interventi per lo sviluppo delle regioni meridionali – n. 3-02578) |
PAGINA: 0010 MARCELLO TAGLIALATELA (FdI-AN) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02578 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0042 MARCELLO TAGLIALATELA. Presidente, Ministro, lei conosce benissimo la situazione del Banco di Napoli, che nel 1997 fu di fatto svenduto alla BNL con la conseguente creazione di una vera e propria bad bank che ha come nome SGA. Il fatto nuovo è che nei mesi scorsi il Ministero dell'economia e delle finanze è divenuto unico proprietario della SGA esercitando un diritto, prelevando la società dal San Paolo di Torino. Ebbene, la prima azione che ha compiuto la nuova società con la nuova proprietà è quella di deliberare che gli utili ammontanti a circa 500 milioni di euro, utili di gestione, debbano essere utilizzati a favore del Fondo Atlante per ripianare i buchi di altre banche. Si tratta di una decisione folle, inverosimile tenendo conto che già il territorio meridionale ha dovuto subire un vero e proprio esproprio finanziario... |
PAGINA: 0010 PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'Economia e delle finanze. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0042 PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'Economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Ricordo innanzitutto che le risorse della SGA derivano fondamentalmente dal contributo pubblico, dal meccanismo cioè di ripianamento delle perdite di SGA previsto dal decreto-legge n. 497 del 1996. Solo le perdite ripianate con il detto meccanismo di ristoro ammontano a circa 3,8 miliardi mai rimborsati. La partecipazione della SGA al Fondo Atlante è strumentale alla strategia complessiva di rafforzamento del sistema bancario italiano, la cui principale area di debolezza è rappresentata dall'elevata incidenza dei crediti deteriorati, nella consapevolezza che solo un sistema bancario solido è in grado di sostenere in modo efficace e duraturo l'economia reale e le famiglie. Questo processo di assorbimento dei crediti deteriorati, che è all'attenzione del meccanismo di vigilanza unico, richiederà inevitabilmente del tempo e dovrà essere valutato in un orizzonte temporale di medio periodo. Le misure legislative adottate dal Parlamento sulle procedure fallimentari ed esecutive, le misure fiscali sulla svalutazione dei crediti unitamente allo @pagina=0043@schema di garanzia pubblica, il cosiddetto GaCS, adottate a partire dallo scorso anno, contribuiranno a riaccendere l'interesse ad investire nelle attività deteriorate delle banche italiane. Anche il fondo privato Atlante a cui parteciperà SGA contribuisce allo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati attraverso un più agevole accesso alle risorse finanziarie per l'acquisto dei crediti deteriorati e a un possibile aumento dei prezzi di vendita di tali attivi. La partecipazione di SGA al Fondo Atlante avviene a condizioni di mercato e sulla base della valutazione del ritorno dell'investimento. Non sarebbe invece possibile fare di SGA, che peraltro è un intermediario finanziario soggetto alle regole di vigilanza prudenziale, lo strumento per l'erogazione di finanziamenti analoghi a misure di supporto pubblico come sembrano suggerire gli interroganti, senza contare che misure del genere sarebbero soggette al vaglio della Commissione europea. |
PAGINA: 0011 Replica il deputato MARCELLO TAGLIALATELA (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 MARCELLO TAGLIALATELA. Ministro, lei sa bene che per situazioni analoghe – parlo del Monte dei Paschi di Siena – il Governo è intervenuto in maniera completamente diversa erogando prestiti miliardari per favorire una banca. Per quanto riguarda il Banco di Napoli, invece, la storia è diversa e quello che chiediamo non è semplicemente quello che potrebbe essere considerato un aiuto di Stato ma, viceversa, una occasione per migliorare la capacità di accesso al credito delle imprese meridionali, che lei sa benissimo costituire uno dei motivi principali che creano sofferenze nel sistema produttivo meridionale e ancora oggi creano anche una differenza economica di fatturato, di PIL, tra le regioni meridionali e quelle settentrionali. Noi in sintesi chiediamo che quei 500 milioni che sono un utile di gestione, che non sarà l'unico perché la sensazione che si ha leggendo i bilanci della SGA è che nel corso degli anni gli utili ci saranno ancora come già ci sono stati, possano essere utilizzati sul territorio meridionale. Era una vera propria beffa quella che il Governo all'epoca ha deciso, lo diventa ancora di più nel momento in cui il primo azionista del Fondo Atlante per coprire i debiti delle banche settentrionali diventa l'ex Banco di Napoli. Sono convinto che su questo tema il Parlamento debba e possa trovare una soluzione legislativa diversa, alla quale spero che il Governo si pieghi. |
PAGINA: 0011 (Iniziative volte a tutelare i cittadini e a salvaguardare l'economia del settore ortofrutticolo nelle zone interessate dall'invasione della cimice asiatica – n. 3-02579) (Vedi RS) |
PAGINA: 0043 (Iniziative volte a tutelare i cittadini e a salvaguardare l'economia del settore ortofrutticolo nelle zone interessate dall'invasione della cimice asiatica – n. 3-02579) |
PAGINA: 0011 LORENA MILANATO (FI-PdL) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione Sandra Savino n. 3-02579 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0043 LORENA MILANATO. Grazie, Presidente. Signor Ministro, come certo lei saprà, il nostro Paese è interessato in una vasta area, che va dall'Emilia Romagna comprendendo Veneto e Friuli-Venezia Giulia e quindi l'intero Nord Est, da un'invasione epocale di queste cimici provenienti dall'Africa. Purtroppo abbiamo importato le cimici, ma non abbiamo importato gli insetti antagonisti. Ora questi insetti fastidiosissimi anche per la popolazione, costretta a barricarsi dentro alle case per evitare l'ingresso di questi animali, stanno andando in letargo e si sveglieranno in primavera, annunciando quella che potrà essere una tragedia epocale per il mondo dell'agricoltura e in particolar modo per il settore ortofrutticolo, per il mais, per la soia e per l'orticoltura. Volevamo sapere, signor Ministro, cosa intende fare il Governo. Decidiamo di andare anche noi in letargo risvegliandoci a primavera ? |
PAGINA: 0011 MAURIZIO MARTINA, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0044 MAURIZIO MARTINA, Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Grazie, signor Presidente. Onorevoli deputati, no, non andiamo in letargo e non siamo mai andati in letargo. Siamo consapevoli del problema, che è stato evidenziato anche dall'interrogazione, in relazione alla diffusione di questa specie di cimice sul nostro territorio e nello specifico in alcune zone del Paese. Per rendere più efficace l'azione di contrasto soprattutto a tutela delle nostre colture, noi abbiamo avviato una stretta collaborazione operativa con i servizi fitosanitari regionali più interessati e con il Ministero della salute competente per una parte importante di questa materia. In particolare con le strutture tecniche territoriali sono state avviate sperimentazioni per individuare le sostanze attive più idonee in grado di controllare questo fenomeno. Il Ministero dalla salute poi, su parere del Servizio fitosanitario nazionale, ha autorizzato temporaneamente alcuni prodotti per il contenimento dell'insetto in oggetto. Può essere anche opportuno ricordare proprio in questa occasione l'approfondimento che già si sta sviluppando circa la possibilità di controllare questa specie mediante il ricorso proprio alla lotta biologica, alla quale faceva riferimento l'interrogante. Sempre in ottica di contrasto alla diffusione dell'insetto, proprio il 17 ottobre scorso il Servizio fitosanitario centrale ha sviluppato delle linee guida operative, approvate dal Comitato nazionale per l'applicazione di buone prassi per la movimentazione intracomunitaria e internazionale delle merci di natura non vegetale. Questo campo di azioni definisce già primi passi operativi a mio avviso utili. Naturalmente trattandosi di un fenomeno molto complesso sarà necessario andare avanti, approfondire e intensificare sempre di più l'attività di contrasto. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata SANDRA SAVINO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0044 SANDRA SAVINO. Grazie, Presidente. Ministro, sicuramente non possiamo essere soddisfatti della risposta che lei oggi ci ha dato. L'agricoltura ha già pagato dei prezzi altissimi – la mia collega diceva: «aspettiamo di andare in letargo» – rispetto, appunto, a fenomeni che hanno colpito in maniera durissima l'agricoltura, come la Xylella fastidiosa per gli ulivi o – la leggo, perché è difficile – il Cinipide galligeno per il castagno piuttosto che la Tristeza per gli agrumi, con il 30 per cento in meno di agrumi nelle zone di produzione. Quindi, evidentemente già ci sono dei precedenti che fanno notare che il Governo non è proprio prontissimo rispetto a questo tipo di calamità. Naturalmente, sento dalla sua risposta che lei un po’, se vogliamo, dà competenze alle regioni in merito a questo fenomeno, senza però mai citare quello che dovrebbe essere un fondo apposito che il Governo dovrebbe aver istituito proprio nel caso in cui si verifichino questi tipi di fenomeni. Naturalmente, come al solito questo Governo centralizza quello che più gli fa comodo e manda alle periferie quello che invece non è di suo gradimento. Quindi, non vorrei che anche questa volta ci fosse un atteggiamento del Governo tipico nello statalizzare gli utili e privatizzare le perdite, come si diceva una volta. Quindi, chiedo se fosse possibile di essere anche edotta sulla quantità di risorse finanziarie che il Governo intende mettere perché, al di là delle belle parole e di tutti i raccordi che ci possono essere con gli enti competenti, su questo argomento vorremmo capire anche questo fondo di quanto è dotato. |
PAGINA: 0011 (Elementi in merito all'attuazione del comma 622 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 in materia di destinazione di risorse a favore delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari – n. 3-02580) (Vedi RS) |
PAGINA: 0044 (Elementi in merito all'attuazione del comma 622 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 in materia di destinazione di risorse a favore delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari – n. 3-02580) |
PAGINA: 0011 RENATA BUENO (Misto-USEI-IDEA) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02580 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0044 RENATA BUENO. Caro Ministro, già all'inizio di questa legislatura abbiamo @pagina=0045@approvato una tassa di 300 euro per avviare la pratica di riconoscimento di cittadinanza nelle circoscrizioni e negli uffici consolari all'estero e, quindi, noi abbiamo già da quel momento avviato l'idea di creare un fondo consolare, di modo che ogni consolato potesse gestire questi soldi e lasciare partire questi finanziamenti. Non siamo riusciti ad approvare questo, ma inoltre abbiamo presentato per la legge di stabilità un'idea di stabilire un additivo del 20 per cento del budget già destinato agli uffici consolari. Quindi, siamo riusciti a trovare 2 milioni di euro da usare per i nostri consolati all'estero, per manutenzione dell'immobile, assistenza agli italiani residenti nelle circoscrizioni consolari e anche altre attività, come la contrattazione con i nuovi dipendenti. |
PAGINA: 0011 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0045 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Grazie, Presidente. Onorevole Bueno, la sua interrogazione innanzitutto mi dà l'occasione di sottolineare la straordinaria importanza, sebbene non se ne parli molto, della attività della nostra rete consolare. È una rete che assiste 5 milioni e 200 mila italiani iscritti alle nostre liste anagrafiche e, oltre a questi, tantissimi italiani che vivono all'estero o sono temporaneamente all'estero, pur non essendo iscritti in queste liste. È un'attività straordinaria che si svolge con risorse ridotte, negli ultimi anni soprattutto di spending review. Siamo riusciti, negli ultimi due anni, a far rimanere una parte dei ricavi delle nuove emissioni di documenti nelle reti consolari e siamo riusciti, anche grazie all'emendamento che lei ricordava, a rafforzare la nostra attività. È possibile che le risorse acquisite da ciascun consolato rimangano, tra virgolette, in casa, cioè che ogni consolato possa trattenerle ? È una discussione che abbiamo in corso con il Ministero dell'economia e delle finanze e credo sia una discussione sensata. Ricordo, infine, che oltre alla riduzione di disponibilità finanziarie da spending review, a cui l'emendamento che lei ricordava ha in parte posto rimedio, abbiamo una riduzione di risorse umane. Infatti, il blocco del turnover, soprattutto nelle qualifiche funzionali, fa sì che ci sia il 30 per cento in meno di personale del Ministero degli affari esteri impiegato in queste attività. Quindi, io ringrazio per l'interrogazione, ringrazio per il lavoro che gli eletti all'estero fanno in generale – e ricordo il lavoro della Bueno, in particolare su questa materia –, ricordando che si tratta di un'attività fondamentale con risorse, purtroppo, ancora limitate. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata RENATA BUENO (Misto-USEI-IDEA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0045 RENATA BUENO. Grazie, caro Ministro. Noi sappiamo che soprattutto in Sudamerica è molto grande il deficit nei nostri uffici consolari. Vogliamo inoltre ricordare che anche Matteo Renzi, il nostro Primo Ministro, è molto d'accordo nel rinforzare i lavori dei consolati, giustamente perché vogliamo investire sempre di più negli italiani all'estero. Perciò, vogliamo già da adesso chiedere di nuovo un'aggiunta per quest'anno, visto che l'abbiamo approvata l'anno scorso, per l'anno 2016, e volendo già da adesso preparare una nuova aggiunta per l'anno 2017. Però, l'idea sarebbe di creare questo fondo consolare perché così già sarebbe regolare questa permanenza dei finanziamenti consolari, parte almeno di questi finanziamenti consolari, negli stessi consolati gestiti da loro per le necessità locali. |
PAGINA: 0012 (Chiarimenti relativi alla posizione italiana in merito alla questione palestinese e al conflitto arabo-israeliano – n. 3-02581) (Vedi RS) |
PAGINA: 0045 (Chiarimenti relativi alla posizione italiana in merito alla questione palestinese e al conflitto arabo-israeliano – n. 3-02581) |
PAGINA: 0012 ERASMO PALAZZOTTO (SEL) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02581 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0046 ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, il 18 ottobre 2016 è stata approvata una risoluzione dal Comitato esecutivo all'UNESCO, con l'astensione dell'Italia, sulle restrizioni imposte allo Stato di Israele alla spianata delle moschee a Gerusalemme, perché queste restrizioni rischiano di minare anche l'integrità culturale di Gerusalemme quale punto di riferimento delle tre grandi religione monoteistiche, così come affermato nella stessa risoluzione dell'UNESCO. Le parole del Presidente del Consiglio, che ha definito allucinante tale decisione e che ha detto che avrebbe discusso anche con lei e rivisto questa posizione, ci dicono, appunto, che forse l'Italia ha cambiato la sua posizione. Le chiediamo se non intenda chiarire la posizione dell'Italia sulla questione palestinese e, soprattutto, quando e come intenda approvare e portare avanti gli impegni assunti da questo Parlamento rispetto al riconoscimento dello Stato palestinese. |
PAGINA: 0012 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0046 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Onorevole Palazzotto, io mi concentrerò soprattutto su quest'ultima parte, anche perché ci sono diverse interrogazioni sulla questione della risoluzione all'UNESCO.
|
PAGINA: 0012 Replica il deputato ERASMO PALAZZOTTO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0046 ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, faccio riferimento alle sue parole in merito al momento opportuno, che sono poi anche quelle riportate nella risoluzione di questo Parlamento. Il problema è che quel momento opportuno sembra non arrivare mai e l'opportunità è qualcosa che manca forse anche al nostro Presidente del Consiglio. Definire «allucinante» una risoluzione dell'UNESCO che critica Israele perché non permette ai tecnici dell'UNESCO di accedere alla Spianata delle Moschee @pagina=0047@per verificare ed eventualmente intervenire per il ripristino del patrimonio culturale, storico e architettonico di un luogo di culto così importante, mi sembra veramente assurdo, soprattutto quando il Presidente del Consiglio non ha mai trovato il momento opportuno per esprimere una critica nei confronti delle scelte politiche del Governo israeliano, nei confronti di un'occupazione militare sui territori palestinesi, nei confronti della negazione ai palestinesi del diritto ad avere uno Stato. Siccome dall'altra parte oggi c'era quell'occasione, il portavoce del Ministro degli esteri israeliano oggi ha dichiarato che la risoluzione dell'UNESCO va bene per la spazzatura e ha concluso la sua dichiarazione dicendo «viva Gerusalemme ebraica». È tutto qui il punto: il Governo israeliano vuole cacciare i palestinesi da Gerusalemme. Può questo Governo prendere una posizione chiara, una volta per tutte, dicendo che Gerusalemme è anche la capitale dei palestinesi, così come è riconosciuto dalle risoluzioni dell'ONU ? È possibile schierarsi dalla parte della legalità internazionale, della giustizia e dei diritti di un popolo che li ha, per troppo tempo, avuti negati ? |
PAGINA: 0012 (Iniziative di competenza volte ad una riconsiderazione della decisione assunta in sede Unesco con la recente approvazione di una risoluzione finalizzata «a tutelare il patrimonio culturale della Palestina e il carattere distintivo di Gerusalemme Est» – 3-02582) (Vedi RS) |
PAGINA: 0047 (Iniziative di competenza volte ad una riconsiderazione della decisione assunta in sede Unesco con la recente approvazione di una risoluzione finalizzata «a tutelare il patrimonio culturale della Palestina e il carattere distintivo di Gerusalemme Est» – n. 3-02582) |
PAGINA: 0012 MASSIMO PARISI (SCCI-MAIE) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02582 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0047 MASSIMO PARISI. Grazie Presidente. Signor Ministro, la nostra interrogazione torna su questi temi, come è di tutta evidenza, da un punto di vista completamente diverso, e ha per oggetto appunto quella risoluzione dell'UNESCO che noi troviamo sconcertante; sconcertante anche per il fatto che si è avvalsa in qualche modo del voto di astensione del nostro Paese. Ora però anziché illustrare la circostanza e l'interrogazione, devo dire che siamo superati dall'attualità, perché anche oggi l'UNESCO, proseguendo su questa linea, seppure in un comitato diverso che non vede l'Italia protagonista, e quindi che la esenta da responsabilità, ha di nuovo deliberato su questioni di analogo tenore. Allora, io credo che la riflessione la dobbiamo fare sì sulla nostra posizione, e credo che lei ci dirà qualcosa, ma anche sulla nostra posizione nei confronti dell'UNESCO a questo punto, perché che un organismo internazionale che dovrebbe fare della cultura un ponte, si metta ed intervenga a gamba tesa su questioni di questa complessità, lo trovo una negazione in radice del suo ruolo e della sua funzione. |
PAGINA: 0012 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0047 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Grazie Presidente. Ricordo innanzitutto agli interroganti che la risoluzione dell'UNESCO su Gerusalemme non è una novità di quest'anno, è una risoluzione che si ripropone due volte l'anno dal 2010 e l'Italia ha votato undici volte su questa risoluzione. Dal 2014 questa risoluzione contiene le formulazioni alle quali si fa riferimento, anche nelle interrogazioni, che negano addirittura le radici ebraiche del Monte del Tempio. Ora la diplomazia italiana non è mai stata indulgente con queste formulazioni e con queste posizioni, vorrei che questo sia chiaro, perché quale che sia la discussione su Gerusalemme, sulle tensioni per l'accesso ai luoghi Santi delle tre religioni monoteistiche, discussione che conosciamo bene ed a cui faceva riferimento prima l'onorevole Palazzotto, queste tensioni non giustificano in alcun modo l'utilizzo di quelle formulazioni che negano la storia e la realtà. In questi anni noi abbiamo lavorato per ridurre il consenso attorno a queste @pagina=0048@posizioni e, certo non per merito solo dell'Italia, questo consenso si è ridotto, nel senso che su 60, soltanto 23 sono state le opinioni favorevoli, 27 gli astenuti e 6 i contrari. Tuttavia dobbiamo riconoscere che la riduzione del consenso non porta a modificare queste posizioni e il voto di oggi in quel subcomitato a cui lei faceva riferimento conferma che purtroppo il consenso si riduce, ma le proposte restano con lo stesso linguaggio e senza mediazioni. Quindi, se queste proposte ci verranno di nuovo ripresentate nel mese di aprile, il Governo darà istruzioni alla nostra rappresentanza di passare dal voto di astensione al voto contrario. |
PAGINA: 0012 Replica il deputato MARIANO RABINO (SCCI-MAIE) (Vedi RS). |
PAGINA: 0048 MARIANO RABINO. Signor Ministro, noi la ringraziamo per la risposta che consideriamo soddisfacente. Conosciamo l'impegno, la linea del Governo italiano su questa questione così essenziale e fondamentale a livello di politica estera, e riteniamo che davvero vadano superati gli automatismi e certe forme così inerziali, burocratico-inerziali, che portano talvolta su alcuni temi, che magari a seconda del periodo storico non sono sulle prime pagine dei giornali, nei primi titoli dei telegiornali, a rappresentare posizioni che si ripetono nel tempo. Non può sfuggire l'attualità. Non può sfuggire che le risoluzioni sono comunque pretestuose, comunque portate avanti in modo strumentale da alcuni Paesi arabi con ostentazioni muscolari spesso strumentali, perché poi sono quegli stessi Paesi arabi che magari con Israele hanno anche diversi rapporti di affari e magari fanno queste operazioni per salvarsi la faccia. Io credo che il Governo italiano debba, da questo punto di vista, portare nell'UNESCO, come diceva bene il collega Parisi, la riflessione sull'opportunità che l'UNESCO si occupi di politica quando invece l'UNESCO, per definizione, dovrebbe essere un grande ente a favore della promozione della cultura e del dialogo tra i popoli e quindi non farsi strumentalizzare e intervenire in beghe che non le competono. |
PAGINA: 0013 (Iniziative volte a favorire un confronto, anche in sede Unesco, rispettoso di tutte le identità culturali e religiose radicate a Gerusalemme – n. 3-02583) (Vedi RS) |
PAGINA: 0048 (Iniziative volte a favorire un confronto, anche in sede Unesco, rispettoso di tutte le identità culturali e religiose radicate a Gerusalemme – n. 3-02583) |
PAGINA: 0013 EMANUELE FIANO (PD) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02583 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0048 EMANUELE FIANO. Grazie Presidente e grazie Ministro Gentiloni. Nessuna pace sarà mai aiutata dalla falsificazione della storia. Gerusalemme è sede delle radici di tre religioni, raccontare una storia falsa, falsare le origini di quei luoghi: non aiuterà nessuno. Per questo abbiamo apprezzato la presa di posizione del Ministro Gentiloni e del Presidente del Consiglio all'indomani del voto di astensione dell'Italia all'UNESCO. Bisogna continuare a lavorare e sono lieto dell'affermazione appena fatta dal Ministro sul prossimo voto contrario a simili affermazioni in futuri documenti dell'UNESCO. Bisogna impedire che la linea del colloquio e del dialogo, della vicinanza tra i popoli, possa passare dalla negazione della storia, così come è stata quella di dare nome non ebraico al Muro occidentale del Tempio di Gerusalemme. |
PAGINA: 0013 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0048 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Grazie Presidente. Ringrazio l'onorevole Fiano e mi concentrerò, avendo in parte già affrontato il tema del comportamento da tenere direttamente in sede UNESCO, su che cosa possiamo fare oltre a precisare il nostro atteggiamento su queste risoluzioni. Io credo che in primo luogo si debbano sostenere gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti in modo particolare, @pagina=0049@ma anche portarli avanti in prima persona, per cercare di rafforzare e per rendere effettive le intese tra la Giordania e Israele sulla gestione di quest'area.
|
PAGINA: 0013 Replica la deputata LIA QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0049 LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Presidente, ringrazio il Ministro, siamo soddisfatti della risposta. Subito dopo il voto, avevamo chiesto che venisse spiegato il nostro comportamento di voto. Ci riteniamo soddisfatti sia della risposta, che ha delineato le ragioni rispetto all'ampliamento del consenso alla contrarietà al contenuto della mozione che lei ha esposto, sia, in particolare, rispetto al futuro, sia il futuro del nostro comportamento in seno all'UNESCO che rispetto alla posizione che lei ha dettagliato. Cercare di cancellare il passato, di negare la storia è il modo peggiore per trovare una soluzione ai conflitti. Siamo certi che la posizione italiana, che lei ha dettagliato più ampiamente, rispetto al processo di pace e più specificatamente rispetto alla gestione di Gerusalemme, troverà negli atti successivi, sia in sede UNESCO che in sede diplomatica più ampia, un'attuazione vera, a partire anche dal viaggio del Presidente Mattarella. Quindi, grazie e buon lavoro. |
PAGINA: 0013 (Chiarimenti in merito all'effettiva autorizzazione del transito e dell'esportazione di armamenti dall'Italia verso l'Arabia Saudita – n. 3-02584) (Vedi RS) |
PAGINA: 0049 (Chiarimenti in merito all'effettiva autorizzazione del transito e dell'esportazione di armamenti dall'Italia verso l'Arabia Saudita – n. 3-02584) |
PAGINA: 0013 LUCA FRUSONE (M5S) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione Spadoni n. 3-02584 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0049 LUCA FRUSONE. Ministro, lei sa meglio di me che cosa sta accadendo in Yemen: sono più di venti mesi che ci sono dei bombardamenti a guida Arabia Saudita; sono più di 6.000 i civili morti, un terzo bambini, e in totale sono 10.000 le vittime; tre milioni sono gli sfollati. L'Italia partecipa a tutto questo: delle aziende italiane vendono bombe all'Arabia Saudita, e questa esportazione è autorizzata da voi. Anzi, dovrebbe essere autorizzata da voi, perché noi oggi siamo qui proprio per chiedervi se state autorizzando questo export, quando l'avete autorizzato, se l'avete autorizzato prima dell'inizio del conflitto e se vi è balenata in mente l'idea che magari queste autorizzazioni devono essere ritirate, perché oggi le cose sono cambiate. Questo oggi vi chiediamo, Ministro: smetterla con questa ipocrisia sporca di sangue, perché state partecipando ad un massacro. |
PAGINA: 0013 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0050 PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Presidente, naturalmente qui non stiamo facendo una discussione di natura culturale, sulle posizioni di principio – che io ovviamente rispetto – contrarie in generale al commercio delle armi, siamo discutendo – il tema posto dall'interrogazione – sul rispetto della normativa vigente. Come sapete, le esportazioni di armamenti sono regolate dalla legge n. 185 del 1990, e la risposta a ciascuna istanza di esportazione viene fornita dopo il parere di diversi Ministeri e dall'autorità nazionale UAMA. Nel caso specifico dell'Arabia Saudita, le richieste di imprese italiane per ottenere licenze di esportazione di armamenti sono valutate in modo particolarmente rigoroso ed articolato, caso per caso, sulla base delle norme italiane, europee ed internazionali. La legge, del resto, prevede che il Parlamento sia poi informato – come sapete –, con una relazione annuale, al fine di consentire l'attività di verifica e controllo. Come si evince dalle relazioni annuali sulle esportazioni di armamenti negli anni 2011-2015, l'Italia ha esportato in Arabia Saudita materiale da armamento e, così come chiarito di recente in quest'Aula dal Governo, la RWM, ditta italiana facente parte di un gruppo tedesco, ha esportato in Arabia Saudita in forza di licenze rilasciate in base alla normativa vigente. L'Arabia Saudita, a differenza di Paesi come la Libia o la Siria, ad esempio, non è infatti oggetto di alcuna forma di embargo, sanzione o restrizione internazionale nel settore delle vendite di armamenti. All'ultima riunione del 4 ottobre scorso a Bruxelles del gruppo di lavoro sull'esportazione delle armi, nessuna novità è emersa nelle politiche dei ventotto nei confronti dell'Arabia Saudita. Naturalmente, ove in sede Nazioni Unite o Unione europea fossero accertate eventuali violazioni, l'Italia si adeguerebbe immediatamente a prescrizioni o divieti. Conclusione: primo, l'Italia non può comunque essere presentata come un grande venditore di armi all'Arabia Saudita. Senza citare gli Stati Uniti, voglio ricordare che nel triennio ultimo disponibile, 2012-2014, la Francia ha venduto armi per 5 miliardi e 100 milioni, il Regno Unito per 2 miliardi e 200 milioni, la Germania per 1 miliardo e 900 milioni e l'Italia per 700 milioni. Secondo: la nostra diplomazia sta collaborando con le Nazioni Unite per perseguire l'unica soluzione possibile della crisi yemenita, che è una soluzione negoziale. |
PAGINA: 0013 Replica la deputata MARIA EDERA SPADONI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0050 MARIA EDERA SPADONI. Ministro, quindi sta dicendo che, visto che gli altri fanno un'esportazione più ampia, noi siamo autorizzati ad uccidere un po’ di meno, perché è questo fondamentalmente quello che ha detto. Prima di tutto, la legge n. 185 del 1990 dice anche che, se c’è un Paese che sta violando i diritti umani ed è in conflitto, bisogna rivedere assolutamente l’export delle armi, e questa revisione deve passare dal Parlamento, cosa che voi non avete assolutamente fatto. Io rimango basita quando lei dichiara che, se ci rendessimo conto che ci sono delle violazioni, a quel punto rivedremmo tutto. Ministro, è un anno e mezzo che ci sono violazioni ! Io le consiglio veramente, ogni tanto, di dare un'occhiata a quello che succede, di dare un'occhiata ai TG, quando parlano dei bombardamenti in Yemen, dei bombardamenti nell'ospedale di Medici Senza Frontiere. Lei non ha risposto alla domanda e io gliene faccio altre. La prima è: durante le visite di Stato in Arabia Saudita, i componenti del Governo italiano hanno espresso la protesta del popolo italiano per le atrocità commesse dai sauditi in Yemen ? Lei sa che tutte le organizzazioni umanitarie hanno accusato i sauditi di crimini di guerra ? Perché i transiti in Italia dei bombardieri venduti ai sauditi vengono mascherati da @pagina=0051@voli di Stato inglesi ? Perché non si dà il via all'embargo promosso dal Parlamento europeo ? Per quanto tempo l'Italia continuerà ad avere le mani sporche di sangue ? Queste sono le domande a cui probabilmente lei, Ministro, dovrebbe rispondere. Dovrebbe rispondere al Parlamento italiano, ma dovrebbe rispondere soprattutto ai cittadini italiani, dato che in questo momento ci sono migliaia di civili che stanno morendo sotto bombardamenti che uno Stato sta compiendo nei confronti di una popolazione. A questo stesso Stato lei è andato a fare visita a giugno, dicendo che andava tutto bene e che ci voleva cooperazione. Lei, Ministro, ha le mani sporche di sangue (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0014 (Orientamenti in ordine alle ipotesi di revisione progettuale dell'autostrada A33 Asti-Cuneo – n. 3-02585) (Vedi RS) |
PAGINA: 0051 (Orientamenti in ordine alle ipotesi di revisione progettuale dell'autostrada A33 Asti-Cuneo – n. 3-02585) |
PAGINA: 0014 GIOVANNI MONCHIERO (CI) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02585 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0051 GIOVANNI MONCHIERO. Grazie, Presidente. Signor Ministro, solo un brevissimo cenno al contenuto di questa interrogazione. Negli ultimi mesi, l'inerzia ormai pluriennale dell'avanzamento dei lavori dell'Asti-Cuneo ha suscitato l'interesse anche di stakeholder particolarmente rilevanti come quello dell'Unione industriale di Cuneo, il cui Presidente ha avanzato delle proposte alternative del tracciato. Risulta che queste proposte siano state illustrate presso gli uffici competenti del Ministero, i quali avrebbero fatto forse delle controproposte.
|
PAGINA: 0014 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0051 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie Presidente e grazie onorevole Monchiero, che dà l'occasione di rifare il punto sullo stato di approvazione del progetto della società Asti-Cuneo. In particolare, come lei ben sa, è il tronco, il lotto 2.6, che è necessario per la realizzazione completa dell'autostrada, che è già stato oggetto di precedenti interrogazioni. Come abbiamo già ripetutamente detto, il progetto originario è assolutamente insostenibile, perché richiederebbe un onere finanziario enorme e perché la riduzione del volume di traffico previsto, passato dai 35.000 ai 7-6.000 effettivi. Indica che vi sarebbe bisogno di incrementi tariffari dell'ordine del 40-50 per cento, il che significa che l'autostrada non sarebbe resa fruibile.
|
PAGINA: 0014 Replica il deputato GIOVANNI MONCHIERO (CI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0052 GIOVANNI MONCHIERO. Grazie signor Ministro per quest'ultima parte del suo intervento. Con altrettanta sincerità e franchezza le dico che sono assolutamente contrario all'ipotesi della canna unica sotto Verduno, perché è incompatibile con la definizione stessa di autostrada: un'autostrada non può avere un tunnel a canna unica, che sarebbe pericolosissimo e che quindi renderebbe davvero indecente, anche sotto l'aspetto estetico, la soluzione.
|
PAGINA: 0014 (Iniziative per l'inserimento del settore delle costruzioni nel Piano nazionale di Industria 4.0 e per un adeguato coinvolgimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'ambito della relativa struttura di governance – n. 3-02586) (Vedi RS) |
PAGINA: 0052 (Iniziative per l'inserimento del settore delle costruzioni nel Piano nazionale di Industria 4.0 e per un adeguato coinvolgimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'ambito della relativa struttura di governance – n. 3-02586) |
PAGINA: 0014 VINCENZO GAROFALO (AP) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-02586 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0052 VINCENZO GAROFALO. Grazie Presidente. Signor Ministro, lo scorso 21 settembre, a Milano, il Presidente del Consiglio ha illustrato il Piano Industria 4.0, una grande occasione di rilancio per l'economia italiana, dopo anni di politiche di rigore, anni nei quali si è guardato più ai bilanci e poco a una strategia Paese. Oggi il Piano Industria 4.0 può rappresentare un momento importante, il momento della svolta, il primo esempio di una nuova generazione di interventi pubblici, che nascono da una visione di insieme della nostra economia produttiva. Tale piano non può riguardare la sola manifattura, ovviamente, e neanche la sola industria: deve considerare, almeno a nostro parere, anche il settore delle costruzioni, che rappresenta il 10 per cento del nostro PIL ed ha una fitta rete di interdipendenza con gli altri settori.
|
PAGINA: 0014 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0052 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie Presidente e grazie onorevole Garofalo, ci dà l'occasione di puntualizzare su questo argomento, che riteniamo molto importante. Come lei ha giustamente sottolineato, la quota edilizia è una quota importantissima dell'economia del nostro Paese: sono 166 miliardi, dagli ultimi dati di fatturato, di cui, come lei ben sa, una parte importantissima è stimolata degli incentivi e dalle politiche di incentivazione alla riqualificazione che stiamo mettendo in campo e che abbiamo potenziato, anche con questa ultima proposta di legge finanziaria. Peraltro il settore, dopo 7 anni di crisi, per la prima volta nel 2016 farà un segno «più» in termini di investimenti e fatturato e di occupati; contiamo nel 2017 di avere una crescita degli investimenti nelle costruzioni superiore al 2 per cento e anche negli anni seguenti e quindi forse finalmente vediamo la luce di un tunnel lunghissimo e che purtroppo ha danneggiato in maniera seria l'economia del nostro Paese, essendo l'economia legata all'edilizia un'economia fortemente influente sul PIL, essendo tutte le materie prime di @pagina=0053@produzione italiana e così via. Quindi, lei pone un problema molto serio, però le posso garantire che quella presentazione era una iniziale presentazione. Il Ministro Calenda e il Presidente del Consiglio vogliono che l'edilizia... e quindi non è tanto importante il Ministero, insomma, comunque anche il Ministero sarà coinvolto nella cabina di regia e però certamente questa, che è nata come manifattura 4.0, deve trasformarsi sempre di più in impresa 4.0, tutti i tipi di impresa che devono essere incentivati a fare investimenti nell'ammodernamento dei loro macchinari, investimenti in tecnologia, in nuove tecnologie che consentano di essere più competitivi e creare così nuove occasioni di lavoro. Quindi la voglio rassicurare che questi contatti ci sono, sono presenti e fanno parte a pieno titolo del progetto con il settore edilizio, che speriamo davvero possa confermare le previsioni che anche recentemente il Cresme ha presentato. |
PAGINA: 0014 Replica il deputato VINCENZO GAROFALO (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0053 VINCENZO GAROFALO. Signor Ministro, sono contento allora di aver posto all'attenzione sua e anche di chi è presente in aula questo problema, perché immaginavo, come ho detto nella fine del mio intervento iniziale, una risposta in questa direzione, quindi sono contento e sono contento anche che lei abbia enunciato una serie di strumenti di vitalizzazione o di rivitalizzazione del settore, che come lei sa stanno molto a cuore al mio gruppo politico, perché puntiamo molto sul rilancio del Paese anche sui temi che riguardano le costruzioni e le opere pubbliche. Ricordo pure che in occasione dell'audizione, in X Commissione, da parte dell'ANCE, mi pare il 27 aprile dall'anno in corso, addirittura il Presidente De Albertis ci abbia parlato di edilizia 4.0, cioè il protagonismo di un settore così importante nell'ammodernamento del Paese credo che sia importante, soprattutto basandoci su due temi che loro hanno tirato in ballo: quello della sostenibilità, cioè l'intero ciclo di vita delle opere sia private che pubbliche e anche l'altro, relativo alla digitalizzazione e informatizzazione, quindi una collaborazione costante da parte della filiera dell'edilizia, che serve non solo a chi costruisce o a chi gestisce, ma soprattutto anche a chi produce componenti che vanno in quella direzione, tant’è vero che si parla di modello BIM, e lei sa bene di cosa si tratta, quindi una sinergia completa. Sul tema dell'edilizia 4.0 mi piace riflettere insieme a lei (che ormai rappresenta questo comparto da parecchio tempo e anche per le sue precedenti esperienze): guardare alle opere pubbliche che puntano di più al mantenimento piuttosto che alla sola costruzione, un nuovo modo di pensare e credo che l'edilizia sia già pronta ad andare in questa direzione, quindi la ringrazio anche per la sua risposta. |
PAGINA: 0015 La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,15. |
|
PAGINA: 0015 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (Vedi RS) |
PAGINA: 0053 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI |
PAGINA: 0015 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0053 Missioni. |
PAGINA: 0015 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono centododici. |
PAGINA: 0053 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Amici, Bindi, Boccia, Matteo Bragantini, Bratti, Cirielli, Dambruoso, Dellai, Epifani, Ferrara, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Fraccaro, Garofani, Giorgis, Lorenzo Guerini, La Russa, Losacco, Lupi, Marazziti, Giorgia Meloni, Rampelli, Realacci, Rosato, Sanga, Scotto, Speranza, Tabacci, Tofalo, Vignali e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
|
PAGINA: 0015 Si riprende il seguito della discussione della proposta di legge n. 1658-A. (Vedi RS) |
PAGINA: 0054 Si riprende la discussione della proposta di legge n. 1658-A. |
PAGINA: 0015 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che è stato presentato l'emendamento 15.100 della Commissione. |
PAGINA: 0054 PRESIDENTE. Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta è stato da ultimo approvato l'articolo 13.
|
PAGINA: 0015 (Esame dell'articolo 14) (Vedi RS) |
PAGINA: 0054 (Esame dell'articolo 14 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0015 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0054 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Grazie, signora Presidente. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 14.1 Rondini, parere favorevole sull'emendamento 14.50 Dadone e parere favorevole sull'emendamento 14.200, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento. |
PAGINA: 0015 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0054 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme alla relatrice. |
PAGINA: 0015 I deputati MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS) ed ELENA CENTEMERO (FI-PdL) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 14.1 Rondini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0054 MARCO RONDINI. Per spiegare che cosa ci ha spinto a presentare questo emendamento, con il quale chiediamo la soppressione dell'articolo 14. Tale articolo tratta, in sostanza, della possibilità dell'iscrizione al Servizio sanitario nazionale dei minori anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno. Noi riteniamo che sia una disposizione totalmente inutile, e spiego anche perché. Attualmente, l'articolo 34, comma 1, del decreto legislativo n. 286 del 1998, il testo unico, dispone che solo i minori stranieri titolari di un permesso di soggiorno per minore età, per affidamento, per motivi familiari, per protezione sociale, per richiesta di asilo o per asilo devono essere obbligatoriamente iscritti da chi ne esercita la tutela al Servizio sanitario nazionale, e quindi hanno pienamente diritto di accedere a tutte le prestazioni assicurate dal sistema sanitario. A prescindere, però, dalla regolarità del soggiorno, oggi è comunque garantita la tutela della salute del minore. Pertanto, i minori stranieri senza permesso di soggiorno non possono iscriversi al Servizio sanitario nazionale, ma hanno comunque diritto alle cure ambulatoriali e ospedaliere essenziali, a quelle urgenti, a quelle continuative, a quelle per malattie e infortunio e di medicina preventiva.
PAGINA: 0055 ELENA CENTEMERO. Grazie, signora Presidente. Intervengo per dire che voterò per il mantenimento, invece, di questo articolo, che reca nella rubrica il titolo «Diritto alla salute e all'istruzione». Mi soffermo soprattutto su questa seconda parte, perché in questo articolo si mette in luce, a mio giudizio, un aspetto importante, che è quello dell'integrazione dei ragazzi e delle ragazze straniere non accompagnati che arrivano sul nostro territorio nazionale, che è quello di inserirli all'interno – cosa che è già prevista, ovviamente – del nostro sistema nazionale di istruzione e di formazione, per permetterne, ovviamente, l'integrazione.
|
PAGINA: 0016 (Esame dell'articolo 15) (Vedi RS) |
PAGINA: 0056 (Esame dell'articolo 15 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0016 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0056 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Presidente, sull'emendamento 15.1 Rondini, il parere è contrario.
|
PAGINA: 0016 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0056 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Presidente, il parere è conforme a quello della relatrice. |
PAGINA: 0016 (Esame dell'articolo 16) (Vedi RS) |
PAGINA: 0056 (Esame dell'articolo 16 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0016 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0056 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Signora Presidente, sull'emendamento 16.1 Rondini il parere è contrario. |
PAGINA: 0016 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0056 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere contrario, Presidente. |
PAGINA: 0016 (Esame dell'articolo 17) (Vedi RS) |
PAGINA: 0057 (Esame dell'articolo 17 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0016 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0057 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Emendamento 17.1 Rondini, parere contrario. Emendamento 17.50 Cirielli, parere contrario. |
PAGINA: 0016 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0057 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Contrario, Presidente. |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 18) (Vedi RS) |
PAGINA: 0057 (Esame dell'articolo 18 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0017 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0057 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Emendamento 18.1 Rondini, parere contrario, Presidente. |
PAGINA: 0017 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0057 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme, Presidente. |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 19) (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 (Esame dell'articolo 19 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0017 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0058 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Emendamento 19.1 Rondini, parere contrario. |
PAGINA: 0017 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0058 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere conforme, Presidente. |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 20) (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 (Esame dell'articolo 20 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0017 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0058 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Emendamento 20.1 Rondini, parere contrario. |
PAGINA: 0017 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0058 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere contrario, Presidente. |
PAGINA: 0018 (Esame dell'articolo 21) (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 (Esame dell'articolo 21 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0018 (Esame dell'articolo 22) (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 (Esame dell'articolo 22 – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0018 Interviene il deputato ANDREA GIORGIS (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0058 ANDREA GIORGIS. Grazie, Presidente. Con il voto contro questo emendamento ci @pagina=0059@avviciniamo alla votazione finale e ci avviciniamo alla votazione finale su di un testo che enuncia alcuni principi che non sono solo principi di civiltà, né sono solo princìpi coerenti con i fondamenti culturali degli ordinamenti costituzionali del secondo dopoguerra. La proposta di legge che stiamo discutendo enuncia princìpi che traggono le loro ragioni d'essere anche da aspetti di fatto e da profili di realtà dai quali non si può prescindere; da un lato, il divario di reddito tra Paesi poveri e Paesi ricchi è diventato insostenibile, dall'altro, la ricerca di un'occasione per vivere, e vivere con dignità, è una ricerca naturale che spinge le persone, fin dagli albori dell'umanità, a emigrare. Di fronte a questa realtà, come scrive Bauman in uno straordinario e lucidissimo saggio sulle contraddizioni della modernità e sulle paure e sulle tensioni che le migrazioni sollevano, non ha alcun senso e alcuna utilità erigere muri. Se si vogliono costruire le condizioni per una convivenza pacifica e vantaggiosa per tutti, non c’è altra via che la solidarietà tra gli uomini, una solidarietà che con questa legge, per i minori, si fa regola certa, generale e astratta e, in tal modo, regola che cerca di prendere sul serio il carattere universale di alcuni diritti fondamentalissimi. |
PAGINA: 0018 BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), Relatrice. Esprime il parere sull'unica proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0059 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Signora Presidente, parere contrario. |
PAGINA: 0018 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0059 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Parere contrario. |
PAGINA: 0018 (Esame degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0059 (Esame degli ordini del giorno – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0018 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. (Vedi RS) Esprime il parere sugli ordini del giorno presentati. |
PAGINA: 0059 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. Con riferimento all'ordine del giorno n. 9/1658-A propongo una riformulazione... |
PAGINA: 0018 Il deputato PIERPAOLO VARGIU (CI) (Vedi RS) interviene sull'ordine del giorno n. 9/1658-A/7 (Vedi All. A) Vargiu, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0060 PIERPAOLO VARGIU. Grazie, Presidente. L'ordine del giorno, in realtà, dice una cosa che dovrebbe essere tenuta in considerazione dal Governo nelle sue riflessioni sulla identificazione dell'età dei minori. Perché è vero quello che hanno sostenuto in quest'Aula alcuni colleghi parlamentari: oggi non esiste un metodo certificato per l'identificazione della minore età; però, è altrettanto vero che esistono, nella comunità scientifica internazionale, una serie di protocolli che sono utilizzati con costanza, laddove la minore età debba essere identificata, che prevedono gli esami di accertamento radiologico. Tra questi, in particolar modo, l'esame ortopantomografico e quello del polso.
|
PAGINA: 0019 La deputata PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS) interviene sul suo ordine del giorno n. 9/1658-A/9 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0061 PAOLA BINETTI. L'ordine del giorno fa riferimento a un punto precipuo della legge in cui si dice che piuttosto che istituzionalizzare questi ragazzi è meglio un affidamento presso famiglie e comunque un accompagnamento attraverso la figura dei tutori. L'ordine del giorno parte dal punto di vista che non basta avere un tutore in ingresso, ma che se questo tutore non svolge una funzione reale di accompagnamento in itinere, cioè che permette a questi ragazzi anche di acquisire i titoli necessari e sufficienti per poter poi svolgere un lavoro e quindi rendersi autonomi (quello che si chiama poi il terzo momento tutoriale che è quello del placement cioè della collocazione professionale), noi finiremo con l'avere in casa una quantità di giovani che, dopo averli accolti con attenzione, si rivolteranno contro il Paese che li accoglie, come succede con le reazioni che abbiamo imparato a riconoscere con i giovani di seconda generazione, con gli immigrati di seconda generazione, in Francia, in Inghilterra, in Olanda, eccetera. O noi assumiamo che questi giovani hanno una tutela che li aiuta a diventare in qualche modo soggetti autonomi e responsabili sotto il profilo di quelle che sono le decisioni che riguardano la loro qualità di vita, o altrimenti tanta cura nell'ingresso, se non è accompagnata da altrettanta cura nell'accompagnamento fino all'autonomia personale, può sapere di poco.
|
PAGINA: 0019 Il deputato ARTURO SCOTTO (SI-SEL) (Vedi RS) interviene sul suo ordine del giorno n. 9/1658-A/17 (Vedi All. A) che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0062 ARTURO SCOTTO. Grazie, signora Presidente. Quello che voi state bocciando, l'ultimo capoverso del nostro ordine del giorno, è esattamente quello che ieri il Presidente del Consiglio in una delle sue tradizionali comparsate televisive, a «Porta a Porta», ha affermato: l'Italia è pronta a mettere anche il veto sul bilancio dell'Unione europea nel 2017 se i Paesi resistono alla ricollocazione dei profughi e non cambieranno atteggiamento. Ha aggiunto: se Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia ci fanno la morale sui nostri migranti e poi non ci danno una mano, e vogliono i nostri soldi, nel 2017 tutta l'Italia deve stare a fianco del Governo per dire non ce n’è, noi i soldi li mettiamo se contemporaneamente ci sono anche gli oneri da parte degli altri. I soldi non passano dai muri, se tiri su un muro i soldi degli italiani te li scordi. Signora Presidente, io la sottoscrivo questa dichiarazione rilasciata ieri da Renzi.
|
PAGINA: 0020 (Dichiarazioni di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0063 (Dichiarazioni di voto finale – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0020 Intervengono per dichiarazione di voto finale i deputati ANDREA MAESTRI (Misto -AL-P) (Vedi RS), MILENA SANTERINI (DeS-CD) (Vedi RS), DOMENICO MENORELLO (CI) (Vedi RS), DANIELE CAPEZZONE (Misto-CR) (Vedi RS) e MARIA VALENTINA VEZZALI (SCCI-MAIE) (Vedi RS). |
PAGINA: 0063 ANDREA MAESTRI. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Alternativa Libera-Possibile voterà a favore di questa legge, avendone condiviso in pieno la ratio, le motivazioni sottese ed avendo concretamente contribuito, con l'approvazione di uno dei nostri emendamenti, a rendere il testo anche più utile, nell'ottica della tutela dei minori stranieri non accompagnati.
PAGINA: 0065 MILENA SANTERINI. Grazie Presidente, questa è una legge utile ed è anche una legge importante, che abbiamo aspettato fin troppo e stupisce di dover difendere, in quest'Aula, come abbiamo fatto questa mattina, questi principi fondamentali, inviolabili, che sono quelli dei ragazzi, di tutti i rifugiati e in particolare dei minorenni.
PAGINA: 0067 DOMENICO MENORELLO. Signor Presidente, rappresentanti del Governo... PAGINA: 0068 DANIELE CAPEZZONE. Grazie, Presidente. Intervengo per motivare il voto di astensione su questo provvedimento della nostra componente dei Conservatori e Riformisti. Lo facciamo con grande serietà e anche con amarezza, perché riconosciamo i presupposti di buona intenzione e di buona fede con cui il provvedimento è stato voluto, immaginato e pensato.
PAGINA: 0070 MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie Presidente. Governo, colleghi, le dimensioni che ha assunto il fenomeno migratorio in Italia pongono diversi ordini di problemi, tra cui quello dei minori non accompagnati e dei minori non accompagnati che si rendono irreperibili.
|
PAGINA: 0020 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0070 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 17,45) |
PAGINA: 0020 Intervengono altresì per dichiarazioni di voto i deputati MARCO RONDINI (LNA), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), CELESTE COSTANTINO (SI-SEL) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI-PdL) (Vedi RS), VEGA COLONNESE (M5S) (Vedi RS), FABIANA DADONE (M5S) (Vedi RS), SANDRA ZAMPA (PD) (Vedi RS), DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (FI-PdL) (Vedi RS), nonché, per alcuni ringraziamenti la Relatrice, BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0073 PAOLA BINETTI. Presidente, membri del Governo, colleghi, è un po’ di giorni che stiamo parlando di questo grande tema, che non riguarda solo i minori che giungono in Italia non accompagnati, ma che è il grande problema dei flussi di migranti che ci sono e delle ripercussioni che questo ha all'interno del nostro Paese, delle reazioni che suscita, di quel misto di reazioni che sono in parte frutto della solidarietà, dell'accoglienza, che sono in parte frutto di una cultura che appartiene a quello che noi riteniamo davvero il senso dell'Italia e, dall'altro, sono frutto, invece, della paura e, quindi, anche di un respingimento che vede nel migrante che arriva l'aggressione e, in qualche modo, l'invasione barbarica. Sono due visioni che rappresentano due modi di sentire, due modi di vedere, che abbiamo visto riflessi anche nelle reazioni e, anche adesso, nelle dichiarazioni di voto dei colleghi. Ora, sembra un po’ stupefacente se partiamo semplicemente dal fatto di ieri, per cui, davanti a un gruppo di bambini e poche donne, una delle quali incinta, si sia sollevata una reazione così forte e così dura. È talmente sproporzionata la reazione, che bisogna proprio dire che, perché sia stata possibile, vuol dire che la paura aveva abitato i cuori di queste persone, di questi cittadini, in tutti questi giorni, in maniera veramente capillare, in maniera penetrante. E lo scenario apocalittico che ha descritto in questo momento il collega Rondini, ma anche il collega Capezzone, è come se ci facesse immaginare che, davanti a questo gruppo di bambini che arrivano, in realtà ci sia una pressione strumentale forte, oserei dire la teoria del complotto dei minori non accompagnati, cioè una sorta di organizzazione letale che proviene dai Paesi nord e centro africani, che spingono e mandano in Italia minori, perché in qualche modo possano anche sovvertire un po’ i nostri sistemi, possano sovvertire il nostro senso di sicurezza, possano minare quelle che sono le nostre convinzioni, i nostri affetti, i nostri valori. Mi rifiuto di credere alla teoria del complotto, mi rifiuto di credere che davanti ai minori che arrivano ci siano veramente delle macchinazioni che sono volte semplicemente a mettere in primo piano episodi di criminalità: criminalità di ogni tipo, dalla criminalità legata allo spaccio della droga, alla criminalità legata alla prostituzione, ai furti e, in qualche modo, anche alla perdita di quel senso di rispetto per il Paese che ti ospita, il Paese che ti accoglie. Non lo credo. Eppure c’è qualcuno che lo crede, c’è qualcuno che, ancora oggi, davanti a questo disegno di legge, mette avanti, come motivazione forte per non approvarlo, l'idea che non stiamo rispondendo ai bisogni di bambini, non stiamo rispondendo a bisogni di minori che chiedono soltanto che i loro diritti vengano accolti.
PAGINA: 0075 CELESTE COSTANTINO. Grazie Presidente. Arrivano in migliaia, quasi sempre attraverso la rotta che collega la Libia alla Sicilia. Sono bambini e adolescenti senza genitori, a volte perché hanno perso la madre o il padre durante la traversata in mare, altre volte perché i genitori, a fronte di enormi sacrifici, possono permettere a solo un componente della famiglia la possibilità di sperare in un futuro migliore. Nei primi sette mesi del 2016, 140 tra ragazzi e bambini hanno perso la vita lungo la rotta del Mediterraneo centrale, quella che arriva in Italia, mentre un rapporto di Save the children ci dice che in Italia sono arrivati via mare circa 16 mila bambini, più del 10 per cento degli ingressi totali. Di questi minori, più di 12 mila erano non accompagnati, quasi tutti tra i 15 e i 17 anni, ma molti anche i bambini di 11 o 12 anni. Quest'anno la tendenza dei numeri non è invertita, semmai è aumentata. Partono dall'Afghanistan, attraversano l'Iran, la Turchia, la Grecia e infine i Balcani. Altri vengono dai Paesi dell'Africa occidentale o centrale. Ognuno di loro si è rivolto o è stato messo nelle mani di un trafficante il quale controlla, a caro prezzo, le loro vite da prima della partenza fino all'arrivo in Europa e spesso anche dopo, come nel caso delle giovanissime nigeriane, le più colpite da tratta, schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Di buona parte di questi bambini si sono perse completamente le tracce. Si parla di 10 mila minori scomparsi, di cui almeno la metà in Italia, cifra considerata da molti ricercatori come un dato al ribasso. La situazione di difficoltà e di ricattabilità dei tanti giovanissimi arrivati sulle nostre coste, unita all'incapacità delle autorità europee di gestire il fenomeno, rende le associazioni criminali uno dei fattori più incisivi nella scomparsa o nella fuga di questi minori. L'inchiesta «mafia capitale», per esempio, ha delineato un quadro inquietante rispetto alla gestione dei centri di accoglienza, facendo emergere la capacità delle organizzazioni criminali di agganciare i migranti di tutte le età ben prima del loro arrivo e destinandoli alla prostituzione, allo spaccio di stupefacenti, allo sfruttamento nei campi, traendo profitti enormi. Un reportage de l'Espresso del febbraio di quest'anno ci ha consegnato uno spaccato di Roma da brivido: decine di minori non accompagnati vivono in cunicoli lerci e maleodoranti, arrotolati in cartoni o in sporche coperte, alla mercé dei pedofili, esponendosi al rischio di alcolismo e di tossicodipendenze. Questa purtroppo è la fotografia di un sistema normativo che vede i minori disperati in fuga da fame e guerre, che evoca protezione e tutela, diritti dell'infanzia, ma che rimane ferma e ammutolita davanti agli scenari di violenza quotidiana, come quelli che ho appena citato di Roma. Ecco perché una nuova legge era necessaria, perché abbiamo bisogno di sostanziare la parola «accoglienza» con mezzi, servizi, strumenti, regole e umanità, tutto quello che fino adesso è mancato con un colpevole ritardo da parte della politica e delle istituzioni tutte. Questa discussione l'avremmo potuta concludere già anni fa, la proposta di legge è stata bloccata per troppo tempo in Commissione bilancio e tanti dei problemi che conosciamo, e che abbiamo appena raccontato, si sarebbero potuti evitare proprio grazie a questa legge. Una legge che ha il merito di stabilire una disciplina unitaria ed organica, @pagina=0076@che rafforza gli strumenti di tutela già garantiti dal nostro ordinamento, ma che al contempo assicura maggiore omogeneità nell'applicazione delle sue disposizioni, ispirandosi a dei principi di sburocratizzazione utili per il nostro Paese. Una norma che, confermando i buoni principi di quella vigente, come il divieto di respingimento alla frontiera, integra promuovendo per esempio l'istituto dell'affidamento familiare, amplia finalmente la nozione di minore straniero non accompagnato facendovi rientrare anche il minore non accompagnato richiedente asilo, introduce nuove disposizioni sulle modalità di contatto e di informazione nei riguardi dei minori ai valichi di frontiera, nonché sul diritto ad un servizio di prima accoglienza e all'accompagnamento di strutture apposite, strutture che dovranno possedere requisiti specifici, introducendo una procedura unica di identificazione e dell'età del minore straniero non accompagnato.
PAGINA: 0076 FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie Presidente. È innegabile che non si tratta di un tema che può essere affrontato dal punto di vista della necessità di apprestare una disciplina sui minori non accompagnati, perché è evidente che nessuno potrebbe neanche immaginare che un minore (mi verrebbe da dire un bimbo, ma su questo credo che si debba essere un po’ più cauti) che giunga alla frontiera senza un punto di riferimento debba essere abbandonato a se stesso. Questo mi sembra ovvio e nessuno può sostenere che questo non sia un dovere da parte dello Stato. Ma ad un principio così pacifico, ma se mi è consentito astratto, bisogna rispondere con dei dati, perché questa è una legge che arriva in un momento molto @pagina=0077@particolare del nostro Paese. Io non posso dimenticare ciò che i fatti di Goro di queste ore ci consegnano: un paese evoluto dal punto di vista anche della locazione geografica, come si ritiene che possa essere quella zona, in cui vi è addirittura un sit-in senza soste per impedire a donne e a bambini, per usare un'espressione tipica della necessità di assistenza, di ricevere quell'assistenza. Il Ministro degli interni parla di un difetto di comunicazione, mi sembra un'espressione che si commenta da sé, assolutamente incapace di darci neanche una minima concausa di quello che è accaduto. È evidente che questo è successo perché l'immigrazione in questo Paese è vissuta in modo assolutamente negativo. Non vi è stata la possibilità, la capacità del Governo di trasmettere al Paese una lettura positiva, culturale, dell'immigrazione, perché è impensabile che donne e bambini possono essere respinti e se vengono respinti vuol dire che nell'anima o nell'animo dei cittadini italiani vi è una lettura dell'immigrazione completamente negativa. Il fenomeno è preoccupante per questo. Certo, è esecrabile, ma chi si permetterebbe di mandare indietro donne e bambini, se non avesse avuto dal Governo, per una politica che io non esito a definire inqualificabile, una percezione negativa del fenomeno della immigrazione, in cui l'immigrazione è vista come un rischio per il benessere, per la sopravvivenza dei cittadini italiani ? Questo è quello che giustifica e legittima. Poi, sbagliano, fanno male, vanno condannati, per carità, ma vi è un retropensiero di tipo politico: il fallimento in esclusiva del Governo sulle politiche dell'immigrazione. Infatti, non è pensabile, è troppo facile dire «hanno sbagliato»; io mi chiedo perché hanno sbagliato. E se questo è vero e questa legge si colloca in questo contesto, la cautela nell'affrontare questi temi deve essere massima, perché ha ragione l'onorevole Binetti: non è un dato di buonismo, bisogna essere umanitari nei confronti di questi bambini (li chiamo ancora bambini), ma è un problema proprio di calare questa legge in un contesto di realtà, di offrire ai cittadini italiani l'occasione per dire che questa è una legge che tiene conto dell'attualità del fenomeno dell'immigrazione. Così non è, Presidente. Così non è, perché nel 2016 noi abbiamo avuto 153.450 arrivi (un aumento del 10 per cento), con un incremento di 1.300 persone per lo stesso periodo del 2014, che è stato, con 170.000 presenze, l'anno col maggior numero di arrivi. I minori, al 7 ottobre, erano 19.429, a fronte dei 12.360 del 2015 e dei 3.026 del 2014: tragedia nella tragedia, in un sistema che oggi non è in condizioni di prevenire gli abusi. Infatti, il diritto è certamente una conquista importante, ma l'abuso del diritto va evitato; è il tema che Forza Italia si è posto, soprattutto dopo che l'Aula ha respinto taluni emendamenti che tendevano a non ratificare l'accoglienza tout-court, che non è – non è ! – accettabile in un momento del genere. Non possiamo imporre al Paese un'accoglienza tout-court indiscriminata. Il diritto all'accoglienza non vuol dire accoglienza di tutti, vuol dire accoglienza di coloro che hanno diritto ad essere accolti ! Il rapporto UNHCR del 2014 ci rimprovera una disomogeneità di prassi a livello nazionale e locale con riflessi sicuramente negativi sulle condizioni dei veri minori non accompagnati. Questa non è una critica dell'opposizione, è una critica di un report del 2014 sui temi dell'accertamento dell'età dei minori. Ma anche sotto il profilo del principio di legalità, che è stata un'altra critica: in un sistema vicino al collasso io credo che non sia indifferente un sistema di accertamento che cristallizzi l'effettività del diritto di essere accolti.
PAGINA: 0078 VEGA COLONNESE. Presidente, in realtà negli interventi si è parlato di tutto, ma una cosa che è anche emersa è il senso di responsabilità che noi abbiamo. L'abbiamo @pagina=0079@quando dobbiamo legiferare su cose che sono importanti. Infatti, se in un posto pacifico come Gorino succede che dodici donne causano addirittura una manifestazione con delle barricate, vuol dire che un messaggio è passato in maniera sbagliata, vuol dire che ci sono persone che hanno paura per la loro sicurezza, perché qualcuno non ha legiferato in maniera adeguata e non ha creato un sistema d'accoglienza tale che potesse rassicurare le persone. Di questi tempi c’è anche un'altra notizia piacevole: a Napoli sono sbarcati molti, molti migranti, tra cui un centinaio di minori non accompagnati, ragazzini di 17 anni o bambini, e si è creata una rete di solidarietà tale che queste persone hanno trovato del sostentamento per la prima accoglienza. È quello che noi abbiamo sempre detto in Commissione d'inchiesta. Quando in Commissione d'inchiesta sui migranti abbiamo affrontato il lavoro in maniera molto seria – noi del MoVimento 5 Stelle – abbiamo posto delle questioni: abbiamo chiesto appunto di fare delle inchieste, di capire come mai c'erano delle situazioni di disagio così forti; come mai ci fossero dei bambini e dei ragazzi di cui si erano perse ormai le tracce; come mai questi bambini e questi ragazzi non riuscivano ad integrarsi pur avendo un'età in cui facilmente ci si può integrare in una nuova realtà, e avevamo posto la prima questione con Giarre. Proponendo questa questione con Giarre, attraverso una denuncia di una nostra eurodeputata, accolta dall'ex presidente della Commissione migranti, siamo arrivati, dopo un'ispezione fatta sempre da tutte le forze politiche, alla chiusura di un centro che era vergognoso, in cui c'erano dei minori che sicuramente non venivano seguiti adeguatamente. Questo perché ? Perché la dimostrazione era che da questa inchiesta, quindi da una denuncia, doveva arrivare un atto parlamentare che ci permettesse di disciplinare. È arrivato, in ritardo come sempre, è arrivato in mezzo a un mare di luoghi comuni, a definizioni sbagliate, perché se continuiamo a parlare di migrante economico diamo una concezione sbagliata: stiamo parlando di persone che vengono per lavorare, per trovare un contesto di lavoro positivo, ma molti sono a lavoro nero. Abbiamo approvato con grossa fatica anche la legge sul caporalato, in cui il Movimento si è proposto e si è posto in maniera sempre di ascolto e propositiva, presentando degli emendamenti di valore, accontentandosi di quello che si poteva avere, aspettando poi di fare o di creare un sistema reale di accoglienza. E quando si parla di migrante economico non si parla e non si contesta una cosa: che ci sono alcuni Paesi, in cui vengono definiti erroneamente come migranti economici, ma non ha alcuna definizione giuridica il migrante economico, quindi è un'accezione che abbiamo creato noi per far digerire meglio la nostra incapacità nel gestire il sistema di accoglienza, nella nostra mancata volontà di fare in modo che i centri di accoglienza vengano gestiti in maniera legale, consapevole e con personale qualificato, perché se è pur vero che ci sono alcune zone che stanno accogliendo in maniera positiva, in quelle zone sono presenti dei centri di accoglienza che vengono gestiti da cooperative o da società che non hanno personale qualificato per questi ragazzi, questi bambini, queste persone che adesso sembrano essere un problema, che già sono sul territorio italiano, che già devono essere identificati e già devono trovare un modo per poter vivere in maniera adeguata e non sopravvivere come siamo abituati a vedere queste persone, perché poi ci dimentichiamo che sono delle persone e dopo, se tu a delle persone togli tutto, è normale che capitano quelle rivolte, è normale che io, se non ho niente da perdere e non riesco ad avere un'affezione al posto in cui mi trovo, io faccio di tutto, perché non ho niente da perdere, noi questo ce lo dimentichiamo. In più, parliamo di identificazione in maniera non pertinente. Perché ? Perché l'identificazione va fatta e si deve lavorare per riuscire a fare questa identificazione e noi, per riuscire ad arrivarci, come con la legge sui minori non accompagnati, come per il caporalato, abbiamo presentato degli atti ed era questo il nostro intento, quando @pagina=0080@abbiamo chiesto di finire il lavoro con la Commissione d'inchiesta, perché ormai avevamo aperto dei capitoli e li avevamo chiusi in maniera adeguata e avevamo ritenuto e pensiamo ancora che si debba spostare... PAGINA: 0080 FABIANA DADONE. Grazie Presidente, mi limiterò ad aggiungere alcuni dati rispetto a quanto detto dalla mia collega Colonnese: ci sono voluti più di due anni per riuscire ad arrivare in Aula con questo provvedimento che, almeno a vedere le firme, dovrebbe essere un disegno di legge condiviso; due anni in cui si è lavorato in maniera abbastanza costruttiva in Commissione; purtuttavia in Aula, oggi, ci sono stati numerosissimi interventi che – con molta franchezza lo dico – avrei preferito @pagina=0081@audire in Commissione, perché si sarebbe potuto lavorare in maniera magari meno demagogica, ma più sul testo. I dati sui minori: dal 2014 ad oggi ne sono arrivati 45.500 circa, che non hanno avuto un'accoglienza adeguata. Soltanto dal 1o gennaio al 20 ottobre 2016 – questi sono dati del Ministero dell'interno – 20.160 minori arrivati sulle nostre coste. Poco importa, poi, che siano minori che hanno meno di 16 anni o tra i 16 e i 18: restano minori. Io resto veramente basita quando sento dire: «No, non sono bambini, sono comunque persone tra i 16 e i 18 anni». Va bene, ma questi sono comunque minori e sono molto spesso vittime dei trafficanti di esseri umani, vittime di tratta, non solo di mero traffico, quindi vengono portati su questi territori per essere vittime di caporalato, di tratta di esseri umani e quindi costretti alla prostituzione oppure alla vendita degli organi o all'accattonaggio, quindi non è che parliamo di minori che vengono a divertirsi sul nostro territorio, nonostante abbiano un'età che è compresa tra i 16 e i 18 anni. E perché di quell'età lì poi (per chi segue gli argomenti) ? Perché è più difficile identificarli come minori e quindi si riesce a entrare in quella sezione-via di mezzo, per cui li si può far comodamente prostituire, facendo credere a chi ne usufruisce che siano maggiorenni. Bambini, e quindi parliamo prima di tutto di bambini – chiamateli minori se vi fa sentire più a posto con la coscienza, ma sono comunque, dal mio punto di vista, bambini, perché ritenuti minori dalla legge – che non vengono accolti in una maniera idonea – per cui questa legge era necessaria – minori che peraltro scompaiono sul nostro territorio, perché hanno un sistema di accoglienza che non è adeguato; la mia collega Colonnese l'ha detto benissimo nel suo intervento e i dati che lo dimostrano sono quelli del Ministero dell'interno. Io ho presentato mesi fa un'interrogazione al Ministero, proprio chiedendo dove siano andati a finire questi minori, insomma se potevano fornirci dei dati adeguati. 2012: 1.754; 2013: 2.142; 2014: 3707 fino ad aprile 2016, momento della risposta all'interrogazione: 6.136 minori giunti sul nostro territorio e scomparsi dai centri di accoglienza, andati chissà dove. Auspica il Ministero dell'interno, nella risposta, non nelle mani della criminalità organizzata, ma questo non è assolutamente detto, è un auspicio. Poi, che sia vero o no ce lo dovranno dire purtroppo le indagini e l'onore della cronaca. Perché questa legge è positiva ? Perché arriva sulla spinta di tantissime proposte: già nel 2009 la Commissione parlamentare dell'infanzia e adolescenza aveva approvato una risoluzione, con l'invito al Governo e Parlamento di attuare un piano d'azione con dei fondi – perché alla fine servono i soldi per fare queste cose – necessario per avere una legislazione adeguata all'accoglienza dei minori. Nel Parlamento europeo, il 12 settembre 2013, è stata approvata anche lì una risoluzione che chiedesse a tutti i Paesi membri e alla Commissione europea un rafforzamento delle tutele per garantire i minori non accompagnati di essere accolti in maniera adeguata. Noi lo abbiamo fatto con una risoluzione in Commissione affari costituzionali, a mia prima firma, che è stata prima citata, per risollecitare la maggioranza a riprendere il discorso sulla legge, che, peraltro, reca la loro prima firma. In Consiglio d'Europa è stata approvata anche una risoluzione del mio collega Manlio Di Stefano che proprio affronta il problema e tenta di dare un quadro di cooperazione internazionale in materia di minori non accompagnati, che prevede, sostanzialmente, quello che prevede questa legge, con l'aggiunta, però, di raccolte di base di dati che siano tutte collegate, in maniera che le polizie delle varie nazioni possano avere un'identificazione e una base dati che sia unita, e quindi il minore, nel momento in cui entra in uno Stato, possa essere riconoscibile anche negli altri, e non che si debba ricominciare tutte le volte da capo. Una tutela, delle norme uniformi di tutela per i rappresentanti legali, dei diritti del ricongiungimento familiare, ma, come previsto, non sulla base delle esigenze di pancia dei cittadini, ma di quello che prevede la Convenzione dei diritti del fanciullo, perché ci sono, e @pagina=0082@quindi vale la pena rispettarle. Che ci sia, nel caso in cui c’è un dubbio sulla minore età, un principio di presunzione della minore età, perché, fino a prova contraria, dovrebbero essere trattati come tali. Un incentivo anche all'accesso all'istruzione di questi bambini, perché ci sia una maggiore integrazione, e il principio, soprattutto, è che prima di tutto questi bambini vengano trattati come bambini. Andando al merito, questa legge, su cui, lo abbiamo già detto, siamo favorevoli, che cosa prevede, brevemente ? Un sistema di accoglienza in strutture separate rispetto a quelle dei maggiorenni, per evitare, purtroppo, quello a cui abbiamo dovuto assistere fino ad oggi; un rafforzamento degli strumenti dell'affidamento familiare e del tutore, che sicuramente sono preferibili rispetto ad una fredda e poco affettuosa struttura; un'armonizzazione delle procedure di accertamento dell'età del minore, affiancando sì dei tutori e dei mediatori culturali, perché vorrei vedere io i figli di qualcun altro, in un Paese estero, senza i genitori, a dover trattare con un medico senza capire nemmeno che razza di esami vanno a fargli, perché è comodo quando si parla dei figli degli altri, un po’ meno quando si parla dei propri. La presunzione della minore età: sì, va data, perché, lo dirò finché ho fiato nei polmoni, se questi minori sono vittime, sono già vittime della criminalità organizzata, e perché devono essere anche vittime di un mondo che non si sono scelti e di un sistema che non si sono scelti ? Quindi, perché devono essere presunti maggiorenni, con meno tutele ? No, presumiamo che siano minorenni, perché, probabilmente, non vengono qui di loro sponte, ma perché sono trascinati dalle organizzazioni criminali, ed è inutile che ci nascondiamo dietro un dito, che li sfruttano in maniera lampante, è sotto gli occhi di tutti. Assistenza legale all'istruzione: sì, perché limita anche la tensione sociale, e un divieto di respingimento; si parla di bambini, vorrei anche evitare di esprimermi su quanto ho sentito in precedenza. L'unica lacuna che mi lascia perplessa, riguardo a questa legge, è, come al solito, la clausola di invarianza finanziaria. È vero, si è arrivati dopo oltre due anni perché la Commissione bilancio aveva bloccato il provvedimento. Ad oggi sono i nostri sindaci che sul territorio tentano di dare una soluzione, ma, chiaramente, con le poche risorse, questo aumenta la tensione sociale tra i cittadini italiani e i profughi. Quindi, direi che è fondamentale che non siano sempre i cittadini e i nostri amministratori a pagare le spese, ma auspico che, invece, in stabilità, visto che qui non si è potuto fare, o, quanto meno, si è tentato di mettere una pezza, su questo fondo si riescano veramente a mettere delle risorse. Ecco perché ho presentato un ordine del giorno in quel senso e non ho accettato la riformulazione con il «salvo poi vediamo», perché mi aspetto che questa maggioranza, poi, in stabilità dei fondi li metta, perché i minori, volenti o nolenti, vanno, a nostro parere, tutelati.
PAGINA: 0082 SANDRA ZAMPA. Grazie, signor Presidente, care colleghe e cari colleghi, è stato scritto, con riferimento alle vicende drammatiche dei minori stranieri non accompagnati, che esse recano le impronte @pagina=0083@delle tragedie del mondo contemporaneo. Sono impronte impresse nel loro corpo e nell'anima, impresse nel corpo e nell'anima di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi in fuga dai Paesi dove l'umanità è più a rischio, in fuga da Paesi dove la guerra e la violenza sono più feroci, come la Somalia, l'Afghanistan, la Siria, dove la povertà è così acuta che non puoi temere nulla di più di quello che vivi, come la Nigeria, l'Eritrea, l'Egitto. Le loro storie sono entrate nelle nostre case e ormai fanno parte della nostra quotidianità. Le ultime l'altro ieri, in occasione di un nuovo sbarco in Sicilia. Tra le 17 salme, quelle di due bambini e di una bambina di otto anni. Le loro vicende hanno fatto irruzione dalle pagine dei giornali o dalla televisione, ci hanno colpito, ci hanno commosso, ma, soprattutto, ci hanno interrogato sul modello di civiltà che vogliamo per noi stessi e che vogliamo costruire per i nostri figli. Questi ragazzi sono profughi, sono richiedenti asilo, sono semplici migranti, ma, prima di qualunque altra cosa, sono soprattutto minorenni, ragazzi soli, senza famiglia, senza adulti di riferimento. Non è un caso che per loro sono state scritte e sottoscritte convenzioni internazionali, e, proprio in ragione della loro maggiore vulnerabilità, sono state scritte queste norme che oggi sottoponiamo all'attenzione del Parlamento e che arrivano con l'ambizione di rispondere a bisogni umanitari e alle nostre coscienze, ma anche con l'ambizione di rispettare e applicare i principi proclamati in quei trattati che noi abbiamo sottoscritto con l'ambizione di dare all'Italia un sistema stabile ed efficace di protezione, di aiutare i nostri sindaci, tutti i sindaci, di tutti i partiti, di tutte le forze politiche, che devono gestire il problema dell'accoglienza, di sostenere il lavoro delle associazioni, delle organizzazioni internazionali, senza cui affonderemmo anche noi in questo mare che ad un tempo stesso è un mare di disperazione e di speranza, di essere all'altezza della generosità di tanti italiani, con la volontà, soprattutto, di concorrere a costruire una risposta che guardi lontano. È questa la grandezza della politica. Noi vogliamo guardare al futuro: integrare un minorenne, un ragazzo, quando addirittura non un bambino, è più semplice e persino più gratificante, ma è soprattutto... PAGINA: 0084 DANIELA GARNERO SANTANCHÈ. Grazie Presidente. Vorrei semplicemente @pagina=0085@sottolineare alla collega Zampa, che forse non ha ascoltato la dichiarazione del collega Sisto, che non è per niente rammaricato per le questioni di Forza Italia. È molto rammaricato per il comportamento del Partito Democratico su questa questione. Io condivido pienamente quello che ha detto il collega Sisto nel merito. Assolutamente ha detto delle cose giuste. Ha sottolineato più volte che questa è una visione ideologica. Io sottolineo che questa non è la fotografia dell'immigrazione nel nostro Paese e che, su 20 mila minori, oltre la metà hanno dichiarato di avere più di diciassette anni e, quindi, molto probabilmente sono maggiorenni. Questo è semplicemente un modo per continuare e portare avanti questa vostra immigrazione selvaggia (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico), per non dividere tra migranti economici e profughi, e, quindi, questo è il vostro modo di far diventare... PAGINA: 0085 BARBARA POLLASTRINI, Relatrice. Signor Presidente, rubo due minuti solo per dire grazie. Io vorrei innanzitutto dire grazie, anche a nome del presidente Mazziotti Di Celso, agli uffici, per la loro professionalità e anche per la gentilezza con cui hanno accompagnati i nostri lavori, ma anche per esprimere la mia riconoscenza personale e la riconoscenza del presidente Mazziotti Di Celso alle colleghe e ai colleghi – ci tengo a dirlo – di vari gruppi, certamente del mio gruppo, che hanno permesso di scrivere quella che tanti di noi ritengono davvero una bella pagina di questo Parlamento. Ma, forse non userà, io esprimo anche un ringraziamento a quei gruppi che, pur in dissenso, hanno animato il nostro dibattito... |
PAGINA: 0020 (Coordinamento formale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0085 (Coordinamento formale – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0020 (Votazione finale ed approvazione) (Vedi RS) |
PAGINA: 0086 (Votazione finale ed approvazione – A.C. 1658-A) |
PAGINA: 0021 Seguito della discussione delle mozioni Fedriga ed altri n. 1-01287, Dadone ed altri n. 1-01401, Andrea Maestri ed altri n. 1-01405, Carnevali, Binetti, Monchiero ed altri n. 1-01406 e Rampelli ed altri n. 1-01409 concernenti iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dalla crisi economica, anche in relazione alle risorse attualmente destinate all'accoglienza dei migranti extracomunitari (Vedi RS) |
PAGINA: 0086 Seguito della discussione delle mozioni Fedriga ed altri n. 1-01287, Dadone ed altri n. 1-01401, Andrea Maestri ed altri n. 1-01405, Carnevali, Binetti, Monchiero ed altri n. 1-01406 e Rampelli ed altri n. 1-01409 concernenti iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dalla crisi economica, anche in relazione alle risorse attualmente destinate all'accoglienza dei migranti extracomunitari (ore 18,57). |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che nella seduta del 24 ottobre 2016 si è svolta la discussione sulle linee generali. Avverte che in data odierna è stata presentata l'ulteriore mozione Ravetto n. 1-01411 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0086 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle mozioni Fedriga ed altri n. 1-01287, Dadone ed altri n. 1-01401, Andrea Maestri ed altri n. 1-01405, Carnevali, Binetti, Monchiero ed altri n. 1-01406 e Rampelli ed altri n. 1-01409 concernenti iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dalla crisi economica, anche in relazione alle risorse attualmente destinate all'accoglienza dei migranti extracomunitari (Vedi l'allegato A – Mozioni).
|
PAGINA: 0021 (Parere del Governo) (Vedi RS) |
PAGINA: 0086 (Parere del Governo) |
PAGINA: 0021 MASSIMO CASSANO, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. (Vedi RS) Esprime il parere del Governo sulle mozioni presentate. |
PAGINA: 0086 MASSIMO CASSANO, Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle politiche sociali. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda la mozione Fedriga ed altri n. 1-01287, sulle premesse il parere è contrario e sull'impegno il parere è contrario.
|
PAGINA: 0021 (Dichiarazioni di voto) (Vedi RS) |
PAGINA: 0087 (Dichiarazioni di voto) |
PAGINA: 0021 Intervengono per dichiarazione di voto i deputati IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS), MILENA SANTERINI (DeS-CD) (Vedi RS), GIOVANNI MONCHIERO (CI) (Vedi RS), GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA (SCCI-MAIE) (Vedi RS), MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), ROBERTO OCCHIUTO (FI-PdL) (Vedi RS), DANIELE PESCO (M5S) (Vedi RS), GIUSEPPE GUERINI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0087 IGNAZIO LA RUSSA. Siccome non ci sono sempre in Aula... PAGINA: 0088 MILENA SANTERINI. Presidente, questa sera siamo qui per votare alcune mozioni. In particolare, quelle che hanno dato l'avvio a questa discussione propongono di stornare parte delle risorse destinate all'aiuto dei profughi per sostenere una categoria di cittadini definiti vittime della crisi economica. Non possiamo non notare i troppi punti deboli di questa tesi, quindi, dichiaro a nome del mio gruppo l'adesione solo a quelle mozioni che dicono il contrario di questa tesi e cioè che non vanno messi in concorrenza gli aiuti ai cittadini italiani e quelli a coloro che vengono da altri Paesi. È importante, lo sappiamo bene, creare, come è stato chiesto da tutti, un maggiore coordinamento tra i comuni che accolgono i profughi, a livello italiano, e, a livello europeo, naturalmente, richiamare l'Europa a una più grande responsabilità verso questo enorme onere che si è assunto l'Italia. Ma, allora, bisogna che davvero tutti i comuni diano disponibilità, anche quelli con giunte – penso, appunto, a giunte, magari, a guida della Lega – che invece rifiutano di accogliere i profughi. L'accoglienza diffusa funzionerà solo se tutti collaborano, ma se cominciamo, ad esempio, a mettere il veto a strutture già pronte, come quelle del campo base Expo di Milano, obbligheremo il Governo ad approntare altre sistemazioni più costose e, quindi, spenderemo di più. Dobbiamo poi ricordare che gran parte dei fondi usati per aiutare i profughi non sono stanziati direttamente dal Governo, ma vengono dai fondi europei e non possono essere usati altro che per chi fugge da guerre e da povertà, penso al Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi, al Fondo europeo per i rifugiati, quello per i rimpatri o per le frontiere esterne. Inoltre, vorrei dire che alcune politiche di integrazione andrebbero portate avanti anche senza l'arrivo di nuovi profughi, per integrare quelli che sono già sul territorio e una volta che queste politiche sono attive costa molto poco, vorrei dire ai colleghi, ampliarle per aggiungere altre persone, per accogliere altri. Numerosi comuni, inoltre, grazie ai fondi SPRAR, già promuovono la ristrutturazione di strutture, di immobili che, una volta che i profughi li lasceranno, resteranno come un valore aggiunto in città. Già ora, i fondi per i profughi, se usati appropriatamente, possono dare ricchezza anche ai cittadini italiani e, infatti, i comuni più attenti ai profughi sono anche quelli che promuovono maggiormente politiche che aiutano i cittadini italiani, ad esempio il comune di Milano che ha fatto un'accoglienza di circa 75.000 transitanti nelle strutture, ma ha fatto anche il bonus bebé, ha aiutato gli anziani con il bonus badante, i servizi per chi cerca lavoro e così via. Invece, sono i comuni che gestiscono male l'immigrazione che spesso abbinano anche cattivi servizi per gli italiani. Pensiamo alla pessima proposta dei cosiddetti medici spia, che avrebbero dovuto negare agli stranieri l'accesso ai servizi sanitari, li avrebbero quindi indotti a non andare al pronto soccorso e, quindi, con il rischio di diffondere malattie tra gli italiani. Più in generale, non si può continuare a ignorare che chi arriva in Italia da altri Paesi e si integra è, per il nostro Paese, una straordinaria risorsa, anzitutto sul piano demografico. È chiaro che dal punto di vista del welfare, in una prima fase l'immigrazione può creare una certa sofferenza, ma è sulla media e lunga durata una straordinaria ricchezza. Pensiamo alla ricchezza prodotta dagli stranieri in termini di valore aggiunto – 127 miliardi nel 2015 – e la produttività, perché il tasso di occupazione degli stranieri è nettamente maggiore di quello degli italiani; ai contributi pensionistici versati dagli stranieri occupati, perché nel 2014 i contributi previdenziali hanno raggiunto 10,9 miliardi. E naturalmente in questo senso la Fondazione Moressa ha calcolato che i contributi @pagina=0089@ai lavoratori stranieri equivalgono a 640 mila pensioni italiane. Concludo, Presidente, dicendo che non esistono due società, quella degli italiani e quella degli stranieri, con la prima che sostiene la seconda. Esiste un solo tessuto sociale di cui gli stranieri fanno parte. E come sappiamo, in questo momento, non è soltanto – lo abbiamo appena detto per i minori non accompagnati – una questione di civiltà, è anche un non mettere in contraddizione e in competizione queste due categorie di cittadini, è anche una questione di sviluppo. PAGINA: 0089 GIOVANNI MONCHIERO. Presidente, avendo noi sottoscritto la mozione di maggioranza che cerca di esprimere delle indicazioni positive, sia per quanto riguarda il miglioramento dell'accoglienza degli stranieri, sia per quanto riguarda le misure di sostegno ai nuovi poveri italiani, non posso che annunciare il voto favorevole a questa mozione. PAGINA: 0089 GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA. Chiedo di poter consegnare l'intervento. PAGINA: 0089 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. Vede, noi non ci aspettavamo un altro giudizio da parte del Governo, se non quello che abbiamo sentito rappresentato oggi... PAGINA: 0090 PAOLA BINETTI. Oggi sembra proprio che sia la giornata in cui siamo chiamati a riflettere sul problema dei migranti. Prima l'abbiamo fatto mettendoci dal punto di vista dei minori, ora lo facciamo mettendoci dal punto di vista degli italiani e, soprattutto, di quella fascia degli italiani che sembra che abbiano accusato più e più intensamente la crisi economica. La domanda di fondo che si cela dietro questa mozione è: la crisi che ha colpito l'Italia e il fenomeno migratorio rappresentano una congiuntura, che può trovare delle sinergie che vadano, vuoi a vantaggio del Paese, vuoi a vantaggio di persone che vengono da situazioni e da condizioni disastrate ? La risposta che noi diamo a questa domanda, volutamente breve, dato anche l'evento sismico che ci minaccia, è questa: la ripresa in Italia c’è, la crisi italiana sembra che stia avviandosi verso una mitigazione, ma questa ripresa è talmente rallentata che ogni tanto qualcuno fa fatica ad accorgersene. Davanti a questa misura, che è una misura di grande disagio e di grande sofferenza, bisogna riconoscere al Governo di aver fatto una serie di tentativi positivi per garantire le fasce più deboli, per ridurre il gap che c’è, il divario sociale e, in qualche modo, per aver cercato sempre di includere anche i migranti. Peccato che su questo l'Europa non abbia saputo mantenere le sue promesse, ci abbia lasciato troppo spesso soli. Con tutto ciò va dato atto al Governo, al Parlamento, ma anche all'intero Paese, di non aver mai rinunciato ad avere un atteggiamento positivo ed inclusivo. Poi che sulla nostra pelle ci siano i segni della crisi economica, è un fatto da cui speriamo di riuscire a venir fuori nel miglior @pagina=0091@modo possibile, anche grazie a una auspicabile legge di bilancio che possa davvero offrire risposte concrete a fasce deboli a tutto campo. PAGINA: 0091 ROBERTO OCCHIUTO. Il gruppo di Forza Italia chiede l'autorizzazione a consegnare la dichiarazione di voto. PAGINA: 0091 DANIELE PESCO. Grazie Presidente. Con questa mozione si intende intervenire in modo radicale su due problemi importanti che stanno riguardando la nostra nazione. Il primo è quello dell'immigrazione sul quale probabilmente si sta facendo molto poco. Il secondo è quello della povertà dilagante. Questi due problemi insieme rappresentano combustibile e comburente di un processo molto simile a quello di un incendio; il processo è quello dello scontro sociale e purtroppo vi è anche l'innesto, quella scintilla impazzita, rappresentata dalle scelte della maggioranza e del Governo. Questa scintilla impazzita sono le realizzazioni di interventi che nulla riescono a fare nel risolvere sia il problema dell'immigrazione, sia il problema della povertà. Noi abbiamo proposto più volte di risolvere entrambi i problemi con atti formali e concreti. Sull'immigrazione abbiamo proposto più volte l'assunzione di 15.000 persone, di mediatori sociali, in modo da riuscire a velocizzare il processo di identificazione e le richieste di asilo di chi arriva nel nostro Paese. Abbiamo chiesto più volte di rivedere i trattati internazionali, i regolamenti, soprattutto Dublino 3, sulla ripartizione in quote degli immigrati. Abbiamo più volte chiesto di intervenire sul fatto che attualmente l'immigrazione rappresenta un vero business per le cooperative, che attualmente si impegnano quasi esclusivamente nel reperire le risorse e poco fanno per riuscire a soddisfare i bisogni, le esigenze di queste persone che arrivano in Italia in cerca di una speranza. Ebbene, Presidente, questa è la situazione per quanto riguarda l'immigrazione.
PAGINA: 0092 GIUSEPPE GUERINI. Grazie Presidente. Ovviamente mi ero preparato una dichiarazione di voto diametralmente opposta a quella che mi appresto a fare, a riassumere. Quindi, mi limito semplicemente a dire che il nostro gruppo rifiuta questa contrapposizione artificiosa e sterile fra poveri italiani e migranti. Non sono solo parole, ma la testimonianza concreta di quello che sto dicendo sono gli stanziamenti nella prossima legge di bilancio per i comuni che ospitano migranti, che non saranno vincolati all'accoglienza dei migranti, ma che potranno utilizzare come meglio ritengono per il contrasto alla povertà. Detto questo, chiedo l'autorizzazione a consegnare il mio intervento. |
PAGINA: 0022 (Votazioni) (Vedi RS) |
PAGINA: 0092 (Votazioni) |
PAGINA: 0022 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che le mozioni saranno poste in votazione per le parti non assorbite e non precluse. |
PAGINA: 0092 PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
|
PAGINA: 0023 Interventi di fine seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0093 Interventi di fine seduta (ore 19,30). |
PAGINA: 0023 Interviene il deputato FEDERICO D'INCÀ (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0093 FEDERICO D'INCÀ. Presidente, lunedì 24 ottobre, gli studenti del Comelico del Cadore si sono ritrovati davanti all'Ufficio scolastico provinciale di Belluno per rivendicare il loro diritto allo studio; un diritto che sembra sempre più in pericolo in un'area, come quella montana, poco appetibile per i docenti. A un mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico, in alcune classi, soprattutto nella parte alta della provincia di Belluno, non sono state @pagina=0094@ancora coperte alcune cattedre. La protesta è partita venerdì scorso da Santo Stefano, con gli studenti dell'Istituto tecnico economico (ITE) e dell'IPSIA saliti in municipio per chiedere il supporto del sindaco Alessandra Buzzo. Lo stesso sindaco ha chiamato l'Ufficio scolastico e chiesto un incontro con il dirigente scolastico. Quindi, lunedì i giovani bellunesi hanno protestato chiedendo: dov’è la buona scuola ? In montagna la scuola è un diritto, fateci avere di professori. Queste le frasi scritte sugli striscioni e mostrate dai ragazzi per rivendicare i loro diritti. Presidente, lo ripeto, perché deve essere chiaro: in queste scuole di montagna, da quasi due mesi dall'inizio delle lezioni, non sono ancora presenti i docenti. All'ITE mancano i professori di economia aziendale, di matematica, di fisica, di diritto ed economia politica. In questo momento gli studenti sono occupati guardando film e seguendo le materie dei docenti presenti. Voglio sottolineare la situazione di chi deve fare l'esame di Stato: questo ritardo è preoccupante e gli studenti si chiedono come faranno a recuperare il tempo perso. All'IPSIA vi sono sette docenti in meno nelle prime; al secondo anno la situazione non va meglio: mancano sei professori su un totale di dodici materie. Questa situazione deve essere risolta al più presto, non possiamo credere che un Paese come l'Italia non sia in grado di garantire il diritto allo studio ai nostri giovani. Chiedo che il Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, intervenga immediatamente. Grazie, Presidente. |
PAGINA: 0023 Ordine del giorno della prossima seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0094 Ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0023 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta: |
PAGINA: 0094 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0023 La seduta termina alle 19,35.
|