PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 11. |
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PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Preavviso di votazioni elettroniche (ore 11,02). |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono settantanove. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento. |
PAGINA: 0002 La seduta, sospesa alle 11,05, è ripresa alle 11,25. |
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PAGINA: 0002 Seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per il 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 e relative note di variazioni (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2680-B). (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 (e relative note di variazioni) (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (A.C 2680-B). |
PAGINA: 0002 |
PAGINA: 0002 (Esame degli articoli – A.C. 2680-B) |
PAGINA: 0002 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 1 il deputato GIAMPAOLO GALLI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0002 GIAMPAOLO GALLI. Signor Presidente, sull'articolo 1 riguardante il bilancio, io volevo solo ricordare punti essenziali di quanto già è stato discusso sia in Commissione bilancio sia in questa Camera, cioè sostanzialmente il fatto che nel passaggio che c’è stato al Senato sono stati fondamentalmente confermati le indicazioni, il testo e le tabelle che erano state approvate alla Camera e che, dunque, su questo punto ci sembra che non ci sia molto altro da aggiungere, se non forse ricordare che il progetto di bilancio è coerente con gli obiettivi che si sono dati questo Governo e questa maggioranza.
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PAGINA: 0002 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 2 il deputato LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0003 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, siamo all'articolo 2, abbiamo appena approvato l'articolo 1, che, di fatto, erano le entrate, le previsioni delle entrate.
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PAGINA: 0002 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 3 il deputato VINCENZO CASO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0004 VINCENZO CASO. Signor Presidente, lo stato di previsione del Mise è interessante, perché come abbiamo visto ci sono dei tagli un po’ a tutti i Ministeri, ma quello del Mise ha una particolarità, perché è legato a doppio filo al Ministero della difesa. È ovvio che far vedere che vi sono tagli a tutti i Ministeri ad esclusione di quello della difesa, che anzi incrementa i propri fondi, non era possibile.
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PAGINA: 0003 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 4 il deputato GIULIA GRILLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0005 GIULIA GRILLO. Signor Presidente, io intervengo sull'articolo 4, perché riguarda le politiche sociali di questo Paese.
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PAGINA: 0003 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 5 il deputato VITTORIO FERRARESI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0006 VITTORIO FERRARESI. Signor Presidente, in questa fase di bilancio al Ministero della giustizia è stata data l'opportunità di istituire un fondo per la giustizia civile e penale e per migliorare il processo telematico. Sicuramente è una cosa positiva, un'azione positiva che avrà influssi buoni in quest'anno, ma non tiene conto poi di tutti gli altri problemi, soprattutto quelli legati ai tribunali e allo stesso Ministero. Infatti, se per quest'anno noi mettiamo dei soldi nel sistema giustizia, nei tre anni che verranno, in questo triennio saranno tolti dalle casse della giustizia più di 300 milioni di euro.
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PAGINA: 0003 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 6 il deputato MANLIO DI STEFANO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0007 MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, ogni anno arrivando alla legge di stabilità e poi alla legge di bilancio, noi, che proviamo a masticare un po’ di politica estera, ci troviamo di fronte allo stesso scenario sconsolante. Dico «proviamo» perché in realtà l'Italia ha abbandonato la sua politica estera da qualche decennio. E ci troviamo sempre di fronte alle stesse sconfortanti realtà ovvero l'incapacità – io prima pensavo che voi foste in malafede, ora, a questo punto, penso che siete incapaci – di prevedere una reale programmazione del nostro Paese in termini di politica estera. Perché dico queste cose ? Perché la politica estera oggi – basterebbe accendere anche un telegiornale per capirlo – è strettamente legata a quello che noi facciamo come programmazione in termini di autosufficienza energetica e posizionamento internazionale, in termini di partecipazione ad attività belliche e alleanze strategiche.
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PAGINA: 0003 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 7 il deputato LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0009 LUIGI GALLO. Grazie Presidente. Al Senato, il Governo e la maggioranza hanno fatto una scelta: mentre tutta l'informazione parla di «Mafia capitale» e quindi delle connessioni tra le cooperative ed i politici, della presenza a determinate cene del Ministro Poletti, in legge di stabilità arrivano altri 130 milioni di euro a cooperative e ditte di pulizie che devono intervenire nelle nostre scuole. A chi vanno questi 130 milioni di euro ? Vanno in parte alla Manutencoop, della quale abbiamo il presidente indagato per gli scandali Expo. Dobbiamo anche ricordare all'Aula che queste ditte, queste cooperative, sono sotto indagine dell'Antitrust perché si suppone un cartello nella spartizione degli appalti di pulizie e manutenzione. Tanto per chiarirci, questo è il fantasmagorico piano di scuole belle del nostro Renzi, che finora non ha messo in sicurezza una sola scuola ma ha solo annunciato e fatto qualche tinteggiatura in qualche scuola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) sfruttando oltremodo i lavoratori. Perché, diciamolo, questa «mangiatoia» di Stato che oramai è presente da anni, si fa sulle spalle dei lavoratori; si utilizzano i lavoratori ex Appalti storici ed ex LSU per continuare a far lucrare la politica e il malaffare sulle spalle dei lavoratori. Arrivano centinaia di segnalazioni dai lavoratori allo stesso Ministro del lavoro e ci troviamo in una condizione in cui il problema sarebbe risolvibile a costi molto ridotti, semplicemente assumendo queste persone in maniera diretta, come previsto in una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle già depositata.
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PAGINA: 0003 Intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 8 i deputati EMANUELE COZZOLINO (M5S) (Vedi RS), ROBERTA LOMBARDI (M5S) (Vedi RS) e FRANCESCO CARIELLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0010 EMANUELE COZZOLINO. Signor Presidente, l'avevo ascoltata.
PAGINA: 0010 ROBERTA LOMBARDI. Presidente, ricollegandomi al fatto che questo Governo e la sua maggioranza sa dire solo no, in uno degli emendamenti che noi abbiamo presentato, in una legge di stabilità che quindi va a parlare di soldi, abbiamo chiesto una ricognizione degli immobili in uso o di proprietà al Ministero dell'interno. Perché siccome si parla di soldi, si parla di razionalizzazione, si parla di governo della spesa e governo delle risorse, abbiamo detto: vediamo di capire quanti immobili ci sono, chi li ha in uso, quanto costano, quanto costa prenderli in locazione, se sono come ci è stato segnalato molti vuoti e a creare praticamente sprechi, e ci è stato risposto di no, come sempre. PAGINA: 0011 FRANCESCO CARIELLO. Presidente, volevo segnalare che in questo articolo relativo al Ministero dell'interno si evince una evidente difficoltà di un Fondo, il Fondo edifici di culto, che il Governo ha più volte cercato di sostenere con diverse norme; nonché, ultima, una norma addirittura legata all'8 per mille, di cui grazie ad una nostra battaglia in Commissione abbiamo limitato l'uso improprio da parte appunto di questo ente, al quale in questa stabilità si destinano circa 10 milioni di risorse. |
PAGINA: 0004 Intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 9 i deputati CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS), PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS) e RICCARDO FRACCARO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0011 CLAUDIA MANNINO. Signor Presidente, intervengo perché appunto la Tabella 9, sull'ambiente, per noi è assolutamente insufficiente, perché vengono stanziati 45 milioni divisi per ogni anno del triennio e risultano assolutamente insufficienti, soprattutto alla luce della sentenza della Corte di giustizia europea che ci ha condannati a 40 milioni tout court per 218 discariche abusive sul territorio nazionale e ulteriori 42,8 milioni per ogni semestre in cui non si bonificano. Approfitto di questo intervento per rendere partecipe l'Aula – concludo – che abbiamo presentato un esposto per danno erariale alla Corte dei conti in cui sosteniamo l'inadempienza del Primo Ministro, dei Ministri dell'ambiente pro tempore, dei presidenti di regione pro tempore e dei sindaci in cui si trovano le discariche abusive responsabili di queste sanzioni. PAGINA: 0011 PATRIZIA TERZONI. Signor Presidente, anch'io mi voglio collegare alla mia collega, Claudia Mannino, anche per ricordare a tutti quanti la vicenda che è successa adesso in Abruzzo per quanto riguarda il sito di Bussi, quindi non stiamo parlando di cose che non sono reali, ma cose che avete visto tutti quanti, anche voi, in TV. Ormai sono... PAGINA: 0012 LUIGI GALLO. Signor Presidente, sono intervenuto sull'articolo 7. Io voglio denunciare il comportamento del Governo Renzi sul tema dell'acqua pubblica. Noi dobbiamo dire agli italiani che attraverso due norme piratesche, una nello «sblocca Italia» e una adesso in legge di stabilità, il signor Renzi sta consegnando la nostra acqua pubblica in mano ai privatizzatori, perché all'interno delle misure per il 2015 lui agisce con due leve: da una parte toglie i soldi ai comuni, dall'altra permetterà di aumentare l'ingresso dei privati nelle partecipate.
PAGINA: 0012 RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, io intervengo anche perché sono un po’ in disaccordo con il collega che mi ha preceduto, nel senso che il mio collega accusa esclusivamente il Governo Renzi per la sordità in tema di acqua pubblica. Io penso che il problema vero di questa sordità è l'incapacità teorica e pratica di quest'Aula di affrontare questi temi perché quest'Aula è purtroppo – e dico purtroppo – incapace di mettere davanti il bene pubblico ai propri interessi particolari perché è mossa dal vile denaro, dall'attaccamento alla poltrona. Per superare questa impasse, per far sì che anche in tema di acqua pubblica e di altri sistemi si trovi una soluzione dobbiamo togliere i soldi alla politica. Oggi abbiamo in Ufficio di Presidenza votato per la proroga del non adeguamento automatico dei vitalizi del Parlamento, degli ex parlamentari. Ecco, persone che prendono dieci, venti, trenta mila euro al mese di vitalizio non possono decidere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)... |
PAGINA: 0004 Intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 10 i deputati LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS) LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS), RICCARDO FRACCARO (M5S) (Vedi RS), DIEGO DE LORENZIS (M5S) (Vedi RS), FERDINANDO ALBERTI (M5S) (Vedi RS) e FABIANA DADONE (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0013 LUIGI GALLO. Signor Presidente, utilizzerò questo minuto solo per denunciare la marchetta al Senato rivolta verso gli armatori: 5 milioni per venti anni, senza alcun vincolo, mentre i lavoratori marittimi sono alla fame e sul lastrico in questo Paese in questo momento.
PAGINA: 0013 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, questo articolo 10 riguarda le infrastrutture e i trasporti. Io faccio questo intervento perché veramente non ho capito, visto anche quello che è successo l'anno scorso con riferimento al bilancio, qual è la linea che il Governo vuole tenere sul TAV. Non lo capisco perché l'anno scorso avete tolto una cifra, quest'anno l'avete rimessa ma non del tutto, alcuni vostri deputati dicono che il TAV non ha più senso.
PAGINA: 0013 RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, prima non sono riuscito a spiegarmi adeguatamente, per il breve tempo che avevo a disposizione. Vedere quest'Aula affrontare il bilancio dello Stato mi ricorda quei summit internazionali in cui i rappresentanti degli Stati più ricchi del mondo si trovano a un ricco buffet per risolvere il problema della fame nel mondo, per esempio. È assurdo pensare che quelle persone a quel buffet, quelle persone ricche e opulente risolvano il problema della fame nel mondo.
PAGINA: 0013 DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, io non mi stupisco del fatto che il Ministro Lupi non sia Aula. Una parte consistente del bilancio dello Stato riguarda i trasporti: abbiamo le vostre regioni, i vostri enti locali, amministrati da voi, dal PD, da Forza Italia, da Scelta Civica, che denunciano al Governo la mancanza, ormai strutturale, di un miliardo e mezzo per il trasporto pubblico locale. E il Governo cosa fa ? Continua a finanziare opere inutili, opere che riguardano, ad esempio, la Torino-Lione, l'alta velocità, piuttosto che altre opere.
PAGINA: 0014 FERDINANDO ALBERTI. Signor Presidente, parliamo di trasporti, quindi, come non citare la TAV, Brescia-Verona. Abbiamo proprio avuto un incontro, la settimana scorsa, con alcuni rappresentanti del territorio che sono venuti a dire cosa non andava di quel progetto. La posizione del PD non è chiara, tant’è che questi rappresentanti – non grillini, vi assicuro, non sono del MoVimento 5 Stelle – sono andati via da questo incontro con ancora più dubbi rispetto a prima. Loro chiedono l'abolizione, la cancellazione di un progetto che è stato scritto nel 2003, che non tiene conto assolutamente dei requisiti e delle peculiarità del territorio. La posizione del MoVimento 5 Stelle è chiara: è una posizione di abolizione e di contrarietà a questo progetto e di un sostegno al pendolarismo e al tratto esistente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0014 FABIANA DADONE. Signor Presidente, vorrei far presente al mio collega che il Ministro Lupi non può essere in Aula perché, in questo momento, sta visitando, come ho appreso dai giornali, il cantiere del TAV di Chiomonte. È un tema a noi piemontesi molto, molto caro, perché fare quell'opera significa bruciare un quantitativo di denaro impressionante per un'opera totalmente inutile, visto che c’è un'altra praticamente identica da lì a poca distanza, che, semplicemente, trasporterebbe gli ortaggi ad una velocità un pelino più rallentata.
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PAGINA: 0004 Intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 11 i deputati LUCA FRUSONE (M5S) (Vedi RS), GIANLUCA RIZZO (M5S) (Vedi RS) e TATIANA BASILIO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0015 LUCA FRUSONE. Signor Presidente, questo articolo 11 strappa un sorriso un po’ amaro, perché si parla di stato di previsione del Ministero della difesa: in realtà, questa è una contraddizione in termini, visto che, a livello di difesa, in questo Paese, previsioni assolutamente non se ne possono fare. Capisco che è un campo piuttosto difficile da prevedere, ma quello che vediamo in Commissione su questa materia assolutamente non ci lascia tranquilli.
PAGINA: 0015 GIANLUCA RIZZO. Signor Presidente, con l'approvazione dell'articolo 11 della legge di bilancio, il Governo si impegna a predisporre il pagamento delle somme di competenza del Ministero della difesa predisposte nella Tabella 11. Avevamo già chiesto, con la presentazione anche da parte mia di alcuni emendamenti, che alcune somme vincolate su capitoli di spesa troppo generici venissero destinate al mantenimento delle caserme, dei servizi di casermaggio e dei servizi di pulizia degli stessi.
PAGINA: 0015 TATIANA BASILIO. Signor Presidente, io voglio soffermarmi sull'articolo 11, sulla parola previsione del Ministero della difesa, ma io voglio chiedere a quest'Aula: ma di quale previsione stiamo parlando ? Chi lavora in Commissione difesa sa benissimo che questa parola è anacronistica, in quanto sono passati ben due «decreti missioni» con la Presidenza del Consiglio Renzi e, quindi, se parliamo di decretazione di urgenza, qui non si parla di nessuna previsione. Voglio anche, inoltre, ricordare che in Commissione difesa siamo sempre in attesa, sempre per @pagina=0016@quanto riguarda la parola previsione, della legge quadro sui «decreti missione» e, inoltre, del famoso libro bianco della difesa, famoso libro bianco che il nostro Ministro Pinotti ci sta promettendo ormai da mesi e mesi. Ma senza un libro bianco e senza una legge quadro di quale previsione stiamo parlando ? Assolutamente di nessuna. E voglio anche ricordare che abbiamo comunque delle missioni internazionali sulle quali si sta facendo, anche qui, del populismo; e poi chiedo a quest'Aula se i populisti in questo caso siamo noi o se i populisti in questo caso sono i Ministri, che hanno promesso che saremmo ritornati dall'Afghanistan e, invece, rimaniamo ancora là. |
PAGINA: 0004 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 12 il deputato PAOLO PARENTELA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0016 PAOLO PARENTELA. Signor Presidente, per quanto concerne il comparto primario, si osserva che lo stato di previsione del Mipaaf reca per il 2015 una dotazione di competenza di un miliardo 165,3 milioni di euro, in riduzione dell'8,2 per cento rispetto alle previsioni iniziali del bilancio 2014 e del 10,2 per cento rispetto alle previsioni assestate del 2014. L'incidenza della spesa finale del Mipaaf rispetto al totale delle spese finali dello Stato si mantiene quindi intorno allo 0,2 per cento.
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PAGINA: 0004 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 14 il deputato MASSIMO ENRICO BARONI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0017 MASSIMO ENRICO BARONI. Signor Presidente, faccio presente in merito all'articolo 14, che riguarda l'area della salute, del Ministero della salute, la prevenzione, che vi è una cosa gravissima che è successa nel passaggio al Senato. Voi sapete quanto sono attento in molte denunce, alcuni di voi, forse, mi seguiranno: riguarda la soppressione di un articolo relativo all'aumento del 5 per cento di tassazione in merito a un raccolto di 45 miliardi di euro, cioè lo Stato sta rinunciando ad un 5 per cento di tassazione su 45 miliardi di euro. È stato soppresso nel passaggio al Senato. Vorrei sapere se qualcuno ha la più pallida idea di che cosa sta avvenendo nei palazzi o all'interno del Governo con i concessionari, e ringrazio il Presidente del tempo aggiuntivo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0005 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 15 il deputato LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0017 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, l'articolo 15 parla delle spese generali, quelle totali, chiaramente. Ora, noi avremmo una domanda da fare a questo Governo: ci risulta che la Francia abbia sforato i vincoli al 4,4 per cento, quindi 1,4 più del 3 per cento, che è diventato il must dell'economia.
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PAGINA: 0005 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 16 il deputato LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0018 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, visto che stiamo qua, ci piacerebbe fare delle domande e avere delle risposte. Qui si parla chiaramente di competenza e cassa. A noi risultano molte disponibilità liquide all'interno del bilancio dello Stato, e non riusciamo a capire come mai, negli ultimi anni, si siano accumulate così tante disponibilità liquide, tanto da sembrare quasi anomale. Forse qualcuno sapeva che i mercati si sarebbero contratti, che le banche non avrebbero più concesso credito e, quindi, ha fatto incetta di liquidità, sì o no ? Oppure, li state tenendo perché avete in mente qualcosa di particolare ? Abbiamo fatto anche delle interrogazioni su questo tema, ci piacerebbe avere delle risposte. Pensiamo che non sia un tema banale, proprio perché le liquidità sono quei soldi nel cassetto che il Governo può spalmare a proprio piacimento. Quindi, per cortesia, spiegateci a che cosa servono queste disponibilità liquide. |
PAGINA: 0005 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che il seguito dell'esame del disegno di legge di bilancio avrà luogo dopo la conclusione dell'iter del disegno di legge di stabilità. |
PAGINA: 0018 PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
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PAGINA: 0006 Seguito della discussione del disegno di legge: Legge di stabilità 2015 (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2679-bis-B). (Vedi RS) |
PAGINA: 0019 Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2679-bis-B) (ore 12,35). |
PAGINA: 0006 (Esame dell'articolo unico) (Vedi RS) |
PAGINA: 0019 (Esame dell'articolo unico – A.C. 2679-bis-B) |
PAGINA: 0006 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principio o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare. I gruppi MoVimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia Libertà e Lega Nord e Autonomie sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione. |
PAGINA: 0019 PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge e degli emendamenti ad esso presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 2679-bis-B).
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PAGINA: 0006 Intervengono sul complesso degli emendamenti i deputati LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS) e MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0019 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, solo per sapere quanti minuti ho per l'intervento... PAGINA: 0020 MASSIMILIANO FEDRIGA. Signor Presidente, intervengo solamente per far presente a lei, che lo saprà ovviamente meglio che i parlamentari, ma anche ai colleghi – e chiederei un attimo di attenzione – che mi vorrei soffermare soltanto sui commi che vanno dal 618 al 620. Sono quelli che riguardano la sdemanializzazione e lo spostamento del punto franco internazionale del porto di Trieste. Questi tre commi sono stati messi nel maxiemendamento, derivanti da un emendamento... PAGINA: 0020 PRESIDENTE. Onorevole Fedriga, al di là del fatto che mi risparmierei la parola finale, volevo semplicemente significarle quello che lei sa perfettamente, e cioè che, in base all'autonomia degli organi costituzionali, noi non possiamo che prendere atto del testo che ci arriva dal Senato, sul quale la vigilanza è stata affidata alla Presidenza stessa del Senato.
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PAGINA: 0006 MAURO GUERRA (PD) (Vedi RS), Relatore per la maggioranza. Esprime il parere di competenza sugli emendamenti presentati. |
PAGINA: 0020 MAURO GUERRA, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, come preferisce lei, perché il parere della Commissione comunque è contrario su tutti gli emendamenti. |
PAGINA: 0006 GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS), Relatore di minoranza. Esprime il parere di competenza sugli emendamenti presentati. |
PAGINA: 0021 GIRGIS GIORGIO SORIAL, Relatore di minoranza. Signor Presidente, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Caso 1.3, Villarosa 1.4, Pellegrino 1.9, Luigi Gallo 1.11, essendo del mio collega, Cariello 1.13, Guidesi 1.16, Cariello 1.17, Caso 1.19, Cariello 1.20, 1.21, 1.22, 1.23, Crippa 1.24, Marcon 1.26, 1.27 e 1.28, Melilla 1.29, Simonetti 1.34, Dell'Orco 1.35, 1.36 e 1.37, Scotto 1.38, Dell'Orco 1.39 e 1.41, Castelli 1.42, Dell'Orco 1.46, Polverini 1.48, sugli identici emendamenti Tripiedi 1.49 e Fedriga 1.50, sugli emendamenti Simonetti 1.52, Placido 1.53, Castelli 1.60, Caso 1.61 e 1.62, Castelli 1.63 e Duranti 1.64, essendo una soppressione.
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PAGINA: 0006 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dal relatore per la maggioranza. |
PAGINA: 0021 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il Governo auspica che il disegno di legge di stabilità venga approvato nel testo che è uscito dall'esame del Senato. Per questa ragione, come ha fatto il relatore, il mio parere è contrario su tutti gli emendamenti presentati.
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PAGINA: 0006 PRESIDENTE (Vedi RS). Sospende brevemente la seduta per consentire ai gruppi un'ulteriore valutazione degli emendamenti. |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE. Ci sono alcuni colleghi di alcuni gruppi che mi chiedono una breve sospensione per una verifica sugli emendamenti e, quindi, sospendo la seduta che riprenderà alle ore 13. |
PAGINA: 0007 La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 13. |
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PAGINA: 0007 Interviene sull'emendamento Caso 1.3 il deputato VINCENZO CASO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0021 VINCENZO CASO. Grazie Presidente, questo emendamento è soppressivo di uno degli emendamenti approvati al Senato all'interno del vergognoso maxiemendamento. Tante volte vi abbiamo sentito parlare delle piccole e medie imprese, tantissime volte vi abbiamo sentito, appunto, disquisire dell'importanza delle piccole e medie imprese in Italia. Vedo che l'argomento interessa pochissimi, ma questo emendamento cerca di sopprimere una vergognosa scelta che avete fatto al Senato che riguarda il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. |
PAGINA: 0007 Interviene sull'emendamento Villarosa 1.4 il deputato ALESSIO MATTIA VILLAROSA (M5S) (Vedi RS) (Deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle siedono nei banchi del Governo). |
PAGINA: 0022 ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, questo Governo, su questa legge di stabilità, si è comportato in maniera indecente (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Indecente ! |
PAGINA: 0007 PRESIDENTE (Vedi RS). Sospende la seduta. |
PAGINA: 0023 PRESIDENTE. Onorevole Villarosa ! Ma che cosa fate ? Piantatela, per favore ! Vergognatevi ! Sospendo la seduta. |
PAGINA: 0007 La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 13,10. |
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PAGINA: 0007 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0023 GIRGIS GIORGIO SORIAL. Colleghi ! Colleghi, state calmi, come sempre. Avrei voluto vedervi così arrabbiati quando han fatto quello che han fatto al Senato, ma nessuno di voi ha mai parlato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti) ! Quindi tranquillizzatevi... |
PAGINA: 0008 Interviene sull'emendamento Villarosa 1.4 il deputato ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0024 ROCCO PALESE. Signor Presidente, a me spiace molto quello è successo, perché ho chiesto la parola perché vorrei parlare del merito di questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0008 Interviene sull'emendamento Luigi Gallo 1.11 il deputato LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0025 LUIGI GALLO. Signor Presidente, dopo i numerosi tagli, in questa legge di stabilità, al funzionamento della scuola, cosa troviamo ? Di ritorno dal Senato, una norma che dà 10 milioni all'Invalsi. Ricordo che l'Invalsi è il soggetto più odiato dal comparto scuola perché vuole trasformare la valutazione di una scuola in una valutazione aziendalistica, cioè in sostanza abbiamo test che devono valutare gli studenti e diventano test per valutare i docenti, test per valutare la scuola in un modo assolutamente non condivisibile. Ricordo che all'interno dell'Invalsi non c’è un soggetto che si occupa scientificamente di tematiche che riguardano la didattica, abbiamo avuto presidenti dell'Invalsi che erano ex presidenti della Banca d'Italia e questo dimostra come ci sia una visione del tutto scellerata di valutazione della scuola. Allora, mentre quindi la buona scuola è solo annunciata, troviamo invece tagli, e soldi per la valutazione, in questo modo, che offende tutto il comparto scuola, mentre troviamo 200 milioni da stabilizzare per sempre per le scuole private e la scuola è ridotta in uno stato di degrado incredibile, portata avanti solo dalla forza dei docenti, dei collaboratori scolastici e dei dirigenti che suppliscono alla politica. |
PAGINA: 0008 Interviene sull'emendamento Cariello 1.13 il deputato FRANCESCO CARIELLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0025 FRANCESCO CARIELLO. Signor Presidente, solo per annunciare il supporto a questo emendamento soppressivo di un comma, insieme a tanti altri emendamenti da me sottoscritti, per definire una serie di priorità diverse da quelle che questo Governo ha stabilito.@pagina=0026@
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PAGINA: 0009 Intervengono sull'emendamento Guidesi 1.16 il deputato GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS) ed il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS). |
PAGINA: 0026 GUIDO GUIDESI. Signor Presidente, questo è uno dei tanti emendamenti che avevamo presentato anche durante la prima discussione qui alla Camera, al primo passaggio qui alla Camera, della legge di stabilità. Noi chiediamo di sopprimere la compensazione, indi per cui il finanziamento dato a Poste per l'utilizzo della carta acquisti che veniva utilizzata poi anche diciamo in un tentativo che era stato fatto e poi stabilizzato, che era quello dell'utilizzo della carta acquisti anche per gli stranieri.
PAGINA: 0026 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, brevissimamente, soltanto per ricordare che il testo che qui si intende abrogare è semplicemente un testo che fa salvi gli effetti di un decreto-legge non convertito che riguarda il tema di cui ha parlato il presentatore dell'emendamento, ma si tratta – come sempre quando non si converte un decreto-legge – di farne salvi gli effetti. |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Rinvia il seguito dell'esame alla parte pomeridiana della seduta. |
PAGINA: 0027 Come preannunciato, interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà alle 14,30. |
PAGINA: 0009 Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. (Vedi RS) |
PAGINA: 0027 Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza la senatrice Mara Valdinosi, in sostituzione della senatrice Manuela Granaiola, dimissionaria. |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza la senatrice Mara Valdinosi in sostituzione della senatrice Manuela Granaiola, dimissionaria. |
PAGINA: 0009 Modifica nella composizione della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. (Vedi RS) |
PAGINA: 0027 Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il senatore Ciro Falanga, in sostituzione della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, dimissionaria. |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il senatore Ciro Falanga, in sostituzione della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, dimissionaria.
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PAGINA: 0010 La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 14,40. |
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PAGINA: 0010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (Vedi RS) |
PAGINA: 0027 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAURA BOLDRINI |
PAGINA: 0010 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0027 Missioni. |
PAGINA: 0010 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantuno. |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Alfreider, Amici, Baretta, Bindi, Bonifazi, Michele Bordo, Brambilla, Bratti, Brunetta, Caparini, Cicchitto, Dambruoso, De Girolamo, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Epifani, Gregorio Fontana, Fontanelli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scotto, Speranza, Tabacci e Valeria Valente sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
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PAGINA: 0010 Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2679-bis-B. (Vedi RS) |
PAGINA: 0027 Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2679-bis-B. |
PAGINA: 0010 Intervengono sull'emendamento Cariello 1.17 i deputati EMANUELE FIANO (PD) (Vedi RS) e LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0027 EMANUELE FIANO. Mi rivolgo ai proponenti di questo emendamento per chiarire @pagina=0028@cosa loro vogliono sopprimere con la soppressione del comma 162. I proponenti vogliono sopprimere il contributo dell'Italia, che, al pari degli altri Paesi europei che subirono le persecuzioni naziste nel corso della Seconda guerra mondiale, che videro la deportazione o l'uccisione di circa 6 milioni di ebrei, di 20 milioni di persone in totale, contribuisce al mantenimento e alla realizzazione dei padiglioni europei del Museo di Auschwitz-Birkenau, dove circa un milione di persone furono, prima, gasate e, poi, bruciate.
PAGINA: 0028 LAURA CASTELLI. Intervengo solo per sottolineare che nessuno entra nel merito del tema, che da noi è sempre stato sostenuto. Ma, collega Fiano, forse perché non sta in Commissione bilancio, secondo noi questa non è una di quelle azioni da sostenere con la legge di stabilità, assolutamente. È una cosa microsettoriale e, in quanto microsettoriale, la legge di contabilità dice di non inserirla all'interno della stabilità (Commenti dei deputati dei gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0010 Intervengono sull'emendamento Caso 1.19 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), GIAN LUIGI GIGLI (PI-CD) (Vedi RS), ILARIA CAPUA (SCpI) (Vedi RS) e LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0029 GIANLUCA VACCA. Presidente, questo emendamento è l'ennesima «marchettina» che viene fatta ai propri amici. In questo caso parliamo di amici molto influenti e potenti, perché parliamo principalmente dell'Opus Dei. Ora sappiamo tutti, quelli che comunque si occupano di università, che i collegi universitari paritari in Italia sono quasi tutti gestiti, appunto, da fondazioni riconducibili all’ Opus Dei. Con questi 4 milioni di euro che il Governo si sta preoccupando di dare ai collegi universitari, di fatto, stiamo dando soldi a fondazioni riconducibili all'Opus Dei. Questo è l'ennesimo regalo che viene fatto al sistema d'istruzione privato e paritario, dopo i 200 milioni di euro che sono stati aggiunti ai 270 milioni già stanziati alle scuole paritarie italiane e dopo tutte le agevolazioni che le scuole paritarie private continuano ad avere. Ricordiamoci che, se da una parte si regalano i soldi di tutti quanti i contribuenti a queste scuole private, dall'altra, lo Stato e il Governo continuano a tollerare un sistema di scuole paritarie illegali, i cosiddetti «diplomifici», che di fatto vendono nella più totale illegalità l'istruzione agli studenti che comprano, dietro il pagamento di una somma, diplomi. Lo Stato, il Governo, di fronte a questo fenomeno, a questa piaga sociale e culturale del nostro Paese, non fanno nulla, nonostante il MoVimento 5 Stelle, da mesi, da più di un anno, ormai solleciti un intervento urgente. Ecco questo è il piano del Governo Renzi: aiutare e continuare a finanziare la scuola privata, d'altronde il Ministro Giannini lo ha detto più volte che la strada da percorrere è quella, e continuare, invece, a tagliare i fondi al sistema di istruzione pubblico-statale, del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0029 PAOLA BINETTI. Presidente, evidentemente il collega non conosce il circuito dei collegi universitari. Sono collegi universitari di eccellenza, che fanno riferimento a diverse fondazioni.
PAGINA: 0030 GIAN LUIGI GIGLI. Grazie, Presidente. Il collega, purtroppo, ha ripetuto, ancora una volta, una serie di cose assurde, sulle quali il blog di Grillo aveva già richiamato la mia attenzione. L'emendamento che ha portato alla messa in sicurezza dei fondi per le scuole paritarie continua ad essere travisato dai colleghi del MoVimento 5 Stelle. L'emendamento prevede semplicemente che i fondi assegnati precedentemente alle regioni per le scuole paritarie vengano distribuiti direttamente dal MIUR. Non vi è stato alcun aumento di fondi; semmai, vi è stata una contrazione.
PAGINA: 0030 ILARIA CAPUA. Grazie, Presidente. Volevo intervenire sulle parole dell'onorevole Binetti, che sostengo pienamente. I collegi universitari sono collegi che, di fatto, danno la possibilità anche a ragazzi poco abbienti di poter andare a studiare fuorisede. Sono ragazzi che vengono scelti esclusivamente in base al merito e si danno a questi ragazzi delle possibilità che, altrimenti, non avrebbero. Quindi, è un intervento a sostegno di questi collegi, fra cui esiste il collegio femminile di Pavia, che è assolutamente da sostenere (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia). PAGINA: 0030 LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Solo per spiegare all'Aula come interverrebbe il MoVimento 5 Stelle. Qui stiamo affrontando il tema dal punto di vista strutturale.
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PAGINA: 0010 Interviene sull'emendamento Cariello 1.20 il deputato FRANCESCO CARIELLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0031 FRANCESCO CARIELLO. Signora Presidente, questo emendamento va a sopprimere in realtà una norma che mira all'autorizzazione di spesa destinata allo sviluppo tecnologico del Paese. Ma 3 milioni di euro ci sembrano intanto poca cosa e a nostro avviso così generica, senza specificare esattamente su quale capitolo andiamo ad agire. Perché dire: «Si investe sullo sviluppo tecnologico per l'alta formazione tecnologica» con soli 3 milioni di euro a noi sembra veramente una barzelletta.
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PAGINA: 0011 Interviene sull'emendamento Cariello 1.22 il deputato FRANCESCO CARIELLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0032 FRANCESCO CARIELLO. Presidente, questo emendamento sopprime il comma 188. Vorrei spiegare un po’ all'Aula di cosa si tratta. Si tratta di complessivi 65 milioni di euro in un quadriennio più, a seguire, altri 4 milioni di euro annui per realizzare una piattaforma o comunque dei sistemi informativi che aiutino la Ragioneria generale dello Stato nella riforma del bilancio dello Stato. La somma, intanto, ancora una volta ci sembra veramente eccessiva per un software che, a nostro avviso, non è stato forse opportunamente supportato con una relazione tecnica che spiegasse le varie motivazioni o, comunque, i dettagli di questa preventivazione. Soprattutto, auspicavamo anche un po’ un intervento della Consip nel valutare le migliori offerte di mercato per la gestione di questo eventuale software o sistema informativo in generale, anche nella gestione. Infatti, così si assicura un introito duraturo nel tempo che, poi, non pone una fine. In altre parole, significa che gestire anche tutto il sistema informativo della Ragioneria costerà 4 milioni di euro l'anno dal 2019 in poi. Questa, a nostro avviso, è una valutazione che si poteva fare eventualmente con un provvedimento dedicato e non in una fase di programmazione di bilancio. |
PAGINA: 0011 Intervengono sull'emendamento Crippa 1.24 i deputati MICHELE DELL'ORCO (M5S) (Vedi RS) e DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0033 MICHELE DELL'ORCO. Grazie Presidente, con questo emendamento noi andremo a sopprimere il comma 193 che è un primo passo verso la privatizzazione di Ferrovie dello Stato. Tanto per cambiare una politica originale del Governo Renzi. Per far cassa, quindi, vogliono vendere anche la rete elettrica, circa 8 mila chilometri. E il tutto a Terna, per far cassa, perché questo Governo vuol far cassa. Invece di tagliare su spese militari, grandi opere o tassare il gioco d'azzardo, vuole regalare la rete elettrica per prendere un miliardo di euro.
PAGINA: 0033 DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, questo punto è un nodo fondante di tutto l'ingarbugliamento all'interno del disegno di legge di stabilità. Andate a promuovere un taglia bollette che, di fatto, ha azzerato gli sgravi in bolletta per le reti ferroviarie e, quindi, prima pagavano meno la corrente ed oggi la pagano uguale e però passano nemmeno due mesi e magicamente riuscite a vendere la rete elettrica ferroviaria a Terna. Questa operazione @pagina=0034@valutata in circa un miliardo di euro che dovrà poi essere in qualche modo messa all'attenzione dell'Autorità verrà totalmente caricata in bolletta. Allora quale era il principio fondante del taglia bolletta ? Quello di abbassare le bollette alle microimprese e ai cittadini. Con questo sistema andate di nuovo a mettere sulle tasse dei cittadini degli investimenti di privati. In questo caso Terna, ahimè, oggi è a capitale pubblico ma presto vedrà gli occhi a mandorla. |
PAGINA: 0011 Interviene sull'emendamento Melilla 1.29 il deputato GIANNI MELILLA (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0035 GIANNI MELILLA. Grazie Presidente, pur conoscendo l'esito della votazione, comunque, vogliamo segnalare questo emendamento, perché prevede l'allentamento del Patto di stabilità e, quindi, la disponibilità di un miliardo e 200 milioni di euro per le regioni. Il presidente della Conferenza delle regioni Sergio Chiamparino ha spiegato che questa misura è molto positiva perché consentirebbe ai comuni maggiore flessibilità per liquidare i debiti pregressi alle aziende che hanno già lavorato per la pubblica amministrazione, in particolare per interventi relativi al dissesto idrogeologico e alla sicurezza delle scuole. È auspicabile poi che la finalizzazione per le regioni di tale intervento sia orientata alla riduzione del debito. |
PAGINA: 0011 Intervengono sull'emendamento Simonetti 1.34 il deputato FILIPPO BUSIN (LNA) (Vedi RS), il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS), nonché i deputati GIUSEPPE ROMELE (FI-PdL) (Vedi RS) e DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0035 FILIPPO BUSIN. Presidente, qui siamo di fronte ad un emendamento che cerca di far chiarezza su un'interpretazione autentica che il Governo ha dato, ma che, invece di risolvere la questione, la rimanda a una circolare dell'Agenzia delle entrate del 30 novembre 2012, che era essa stessa fonte di diverse interpretazioni, di ricorsi e contenzioso fra aziende e comuni. È veramente stupefacente che, dopo che un Viceministro e un sottosegretario del MEF si siano espressi a favore dell'eliminazione di questo assurdo balzello, che tassa praticamente i beni strumentali, i macchinari cosiddetti imbullonati, cioè quelli che hanno le caratteristiche dell'immobiliarità, pur essendosi espressi a favore dell'eliminazione, si esprimono in questo modo, facendo riferimento ad una fonte normativa secondaria come una circolare, già essa stessa poco chiara. È un paradosso, perché, anzi, il buonsenso direbbe che le aziende che decidono di investire e di @pagina=0036@rendere in qualche modo inamovibili i loro macchinari dovrebbero essere, al contrario, premiate proprio per la difficoltà che avrebbero a portare all'estero, quindi a spostare dal territorio italiano, la loro produzione.
PAGINA: 0036 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signora Presidente, intervengo soltanto per affermare in Aula, utilizzando l'occasione fornita da questo emendamento, quello che ho già detto anche in Commissione: il Governo afferma che la soluzione contenuta nella legge di stabilità, così come arriva alla Camera dal Senato, è già in grado di escludere, da adesso in poi, attraverso il ricorso alla fonte primaria, cioè alla legge, che qualsiasi tipo di macchinario «imbullonato» – detto tra virgolette, uso quest'espressione perché è quella che è stata usata –, cioè fisso al terreno, possa essere oggetto di pagamento dell'IMU. Secondo noi, l'obiettivo che l'emendamento vuole raggiungere è già raggiunto dalla norma così come è scritta. Ho voluto ripeterlo anche in Aula affinché, sotto il profilo delle fonti normative, appaia chiaro ciò che noi abbiamo ritenuto di dover ottenere con un consenso pressoché unanime della Commissione bilancio del Senato e, spero, oggi, nel respingere questo emendamento, perché non esiste più il problema anche della Camera. PAGINA: 0036 GIUSEPPE ROMELE. Presidente, sono soddisfatto dell'intervento del Viceministro, perché chiarisce in maniera inequivocabile quanto è stato detto. Però, alla stessa stregua, direi che ad abundantiam l'emendamento degli amici della Lega potrebbe costituire ulteriore testimonianza della volontà non tanto di essere i primi della classe, se Tizio o Caio, quanto a dimostrare con chiarezza l'inequivocabile volontà del Governo e del Parlamento, presumo all'unanimità, di chiusura, una volta per tutte, della questione dei bulloni. PAGINA: 0036 DAVIDE CRIPPA. Presidente, vorrei sollevare anche al presidente Boccia, per il suo tramite, una doverosa precisazione, perché quanto poco fa annunciato dal Viceministro Morando dovrebbe presupporre delle coperture. Ovvero, faccio un parallelismo.
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PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento Dell'Orco 1.35 il deputato MICHELE DELL'ORCO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0037 MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, questo emendamento è per sopprimere un comma che è sostanzialmente una norma ad personam, per Ercole Incalza, che io nomino di solito come il Berlusconi dei trasporti perché non so se ha più processi Berlusconi o lui; fatto sta che è stato processato 14 volte, poi non è mai stato condannato grazie naturalmente alla prescrizione. Con questo il Governo va a prorogare questo signore dei trasporti, che è un dirigente del Ministero a capo della struttura di missione tecnica, quindi quello che dà il via a tutte le grandi opere, quelle dove si sprecano miliardi e miliardi di euro. Questo personaggio è indagato in mezza Italia, da La Spezia a Firenze a Roma, dal Tav, di cui fu l'inventore, costato sei volte più di quello che era programmato, il terremoto dell'Aquila, al terzo valico in Liguria, al tunnel dell'alta velocità ferroviaria Firenze, sospettato di avere intascato una mazzetta di mezzo milione per comprare una casa da 1 milione e 100 mila euro per il genero. In una parola, per il Ministro Lupi è insostituibile, perché sicuramente non c’è una persona migliore di Ercole Incalza per rimanere lì, quindi lo vogliamo prorogare. Per noi, in un periodo dove c’è anche come contorno «mafia capitale», sarebbe un bel gesto mandarlo a casa per una volta un soggetto del genere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento Dell'Orco 1.36 il deputato MIRELLA LIUZZI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0038 MIRELLA LIUZZI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è il primo di una lunga serie che chiede la soppressione di tutti quei commi che parlano di Poste italiane. Infatti, come è noto, è in atto da tempo un'opera di modernizzazione del gruppo di Poste in vista della sua privatizzazione, parziale o totale che sia.
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PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento Dell'Orco 1.37 il deputato DIEGO DE LORENZIS (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0038 DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, io vorrei rivolgere una domanda agli esponenti del Governo: che dignità avete ? Come fate a chiudere 500 sportelli che sono il presidio essenziale per tutte le fasce della popolazione più debole, gli anziani e i disabili, per un servizio universale che è stato già assegnato fino al 2026 ? Voi, soltanto con l'idea di fare @pagina=0039@cassa, state togliendo diritti agli italiani. Vergogna (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! |
PAGINA: 0012 Intervengono sull'emendamento Scotto 1.38 i deputati ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS), FRANCO BRUNO (Misto-Maie) (Vedi RS), il Viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS), i deputati DIEGO DE LORENZIS (M5S) (Vedi RS), FRANCO BORDO (SEL) (Vedi RS), MARCO DI LELLO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS) e IVAN CATALANO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0039 ARTURO SCOTTO. Grazie Presidente. Questo è un emendamento che si inserisce dentro la scia delle proposte avanzate dai colleghi che mi hanno preceduto, ma ovviamente prova a concentrarsi, dopo la prima lettura alla Camera, dove già ponemmo questa questione, sulla natura e sulla privatizzazione del processo delle Poste e, innanzitutto, rispetto al destino dei lavoratori di Poste SpA, rispetto alle tutele, alla protezione sociale, al mantenimento dei livelli occupazionali, con particolare riferimento a quelli operanti nel settore recapito delle poste.
PAGINA: 0039 FRANCO BRUNO. Grazie Presidente. Intervengo rapidamente per dire che c’è una serie di interventi in questo disegno di legge di stabilità che riguardano l'azienda Poste. Insomma, indubbiamente è un'azienda importante. Quando l'azienda è stata chiamata dal Governo ha risposto anche al di fuori del suo ambito. Però, oggettivamente, e lo dico ai sottosegretari conoscendo il loro rigore, in questo disegno di legge di stabilità un maggiore equilibrio fra le esigenze dell'utenza, le esigenze dei lavoratori e le esigenze dell'azienda forse si poteva ricercare.
PAGINA: 0040 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signora Presidente, volevo esplicitare di fronte all'Aula ciò che anche in Commissione ho già detto e, cioè, che la ristrutturazione di Poste SpA, anche in vista di una sua parziale privatizzazione, secondo il Governo deve avvenire in un contesto di perfetta tutela dei diritti e delle condizioni dei lavoratori.
PAGINA: 0040 DIEGO DE LORENZIS. Grazie Presidente. Intervengo soltanto per replicare, perché non hanno fatto alcun riferimento, invece, a quelli che sono i diritti dei cittadini. Mi chiedo come si faccia a fare un intervento con una carenza così !. PAGINA: 0040 FRANCO BORDO. Presidente, signor Viceministro, noi non possiamo andare a fiducia. Il problema è reale. Le Poste oggi già versano in condizioni penose nel nostro Paese.
PAGINA: 0040 MARCO DI LELLO. Signora Presidente, intervengo solo per chiedere al Viceministro Morando di darci garanzie, in sede di trasformazione di Poste, per i livelli occupazionali anche dei tanti precari dei motorecapiti express, che vivono settimane e mesi di assoluta incertezza rispetto al proprio futuro lavorativo. Quindi, mi auguro, conoscendo il suo rigore e la sua serietà, che l'impegno che si farà assumere a Poste sui livelli occupazionali ricomprenda anche i precari, che, se è possibile, sono ancora meno garantiti degli altri. PAGINA: 0040 IVAN CATALANO. Signora Presidente, approfitto dell'emendamento per invitare il Governo ad intervenire nel merito della gestione del personale di Poste italiane, in quanto sono ormai palesi i problemi che Poste Italiane ha nella gestione del personale, addirittura nella gestione delle ferie estive, il che causa il ricorso allo strumento della precarietà per far fronte a questa esigenza. Quindi, dato che il Ministero dell'economia e delle finanze è proprietario al 100 per cento di Poste, quindi per il momento è socio unico dell'azienda, la invito a farsi carico di questo controllo con l'amministratore delegato dell'azienda, al fine di risolvere questo problema, in quanto banalmente Poste non riesce a organizzare i turni e ci sono anche delle responsabilità sindacali in questo. Quindi, è un invito che rivolgo al Governo. |
PAGINA: 0012 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS) cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0041 GUIDO GUIDESI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori. PAGINA: 0041 PRESIDENTE. Ne ha facoltà. |
PAGINA: 0013 Interviene sull'emendamento Simonetti 1.52 il deputato ROBERTO SIMONETTI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0042 ROBERTO SIMONETTI. Signor Presidente, il tema dei commi 421 e 422 è legato ai dipendenti delle amministrazioni provinciali. Con questi commi state tentando di risolvere un enorme problema, che avete dato ai territori con delle riforme sbagliate, male orchestrate, male organizzate e che hanno dato enormi problemi ai territori, già a partire dal decreto Monti, che prevedeva la riorganizzazione degli enti provinciali fino alla loro fusione, attraverso appunto degli accorpamenti, decreto che poi non portò a nulla, perché nell'ultimo anno della passata legislatura il Senato non riuscì a convertire questo decreto-legge.
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PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Placido 1.53 i deputati ANTONIO PLACIDO (SEL) (Vedi RS), GIORGIO AIRAUDO (SEL) (Vedi RS), FRANCO BORDO (SEL) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS) e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali LUIGI BOBBA (Vedi RS). Intervengono quindi i deputati ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS) e ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 ANTONIO PLACIDO. Presidente, questo emendamento è abbastanza complesso, perché propone la sostituzione di nove commi, e quindi merita una discussione di dettaglio. In ogni caso, il tema è quello a cui ha accennato un minuto fa il collega della Lega Nord: riguarda le decine di migliaia di dipendenti di province e città metropolitane in questi giorni minacciati di essere espulsi e di perdere il loro lavoro, ragione per la quale è in corso una mobilitazione che merita rispetto e considerazione.
PAGINA: 0044 GIORGIO AIRAUDO. Signora Presidente, intervengo per chiedere a quest'Aula di avere uno scatto e per chiedere a questo Governo di recuperare un rapporto tra la politica ed i cittadini. Vi sono migliaia di lavoratori che stanno occupando in queste ore luoghi vicini alle istituzioni, le province, perché aspettavano un piano di ricollocazione che il vostro Governo non ha preparato, l'ha scaricato sulle regioni, regioni che, con i loro tagli, non sono in grado di soddisfare le richieste che la Delrio aveva previsto e le aspettative di questi lavoratori.
PAGINA: 0044 FRANCO BORDO. Signora Presidente, il peccato originale, in questa vicenda, sta senza dubbio nella legge Delrio, una riforma da azzeccagarbugli, perché non ha nessuna linearità, perché non parte dalle esigenze e dai problemi dei cittadini, dai servizi da erogare ai cittadini. È uno scalpo da portare ancora una volta in Europa e che non produrrà nessun beneficio sul versante europeo. E chi ci paga le conseguenze, appunto, sono i cittadini e, in questo caso da subito, lavoratori, lavoratori onesti in carne ed ossa come i dipendenti delle province.
PAGINA: 0045 ROCCO PALESE. Grazie Presidente, più il Governo e il Parlamento vanno avanti nell'attuazione della legge n. 56 del 2014, più si riscontrano tutte le motivazioni che hanno indotto il gruppo di Forza Italia a votare in maniera convinta contro quella riforma. Quella è un pasticcio, non è una riforma. È un pasticcio che aumenta i danni nei confronti delle istituzioni, nei confronti soprattutto dei cittadini, crea confusione e crea un aumento spaventoso della spesa. Non ci sarà sicuramente, quindi, nessun risparmio da questo punto di vista.
PAGINA: 0046 LUIGI BOBBA, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Grazie Presidente, solo per fare alcune precisazioni rispetto a questo tema, che ovviamente ha una particolare importanza, perché riguarda un numero rilevante di persone che lavorano nelle attuali amministrazioni provinciali. Diciamo subito che nessun dipendente perderà il posto di lavoro e il Governo, con questa norma speciale contenuta nel disegno di legge di stabilità, ha voluto aumentare le garanzie a difesa dei lavoratori delle province, rinviando in un tempo più lungo i processi di mobilità ordinari e garantendo il confronto costante con le organizzazioni sindacali. Quindi, dal 1o gennaio inizierà un processo piuttosto lungo, che durerà fino all'aprile del 2019 per completare il ricollocamento dei lavoratori per quelle funzioni che sono state cancellate, dismesse dalle province, per essere trasferite presso altre amministrazioni pubbliche, siano esse regioni o comuni. Il ricollocamento sarà anche favorito dalla norma di divieto per lo Stato, le regioni e gli enti locali di assumere personale al di fuori dalle liste di mobilità provenienti dalle province, eccezione fatta per i vincitori di concorso fino alla fine del 2016.
PAGINA: 0046 ROCCO PALESE. Presidente, proprio per precisione, perché è in parte vero quello che poco fa il sottosegretario ha approvato. Noi stiamo approvando che le regioni e gli enti locali per gli anni 2015 e 2016 destinano le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, all'immissione in ruolo dei vincitori di concorso collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge: altro che 2016 ! Cioè noi ammazziamo tutti quelli che sono vincitori o che sono idonei nelle graduatorie della pubblica amministrazione. Ammazziamo la meritocrazia a partire dal 1o gennaio 2015 fino al 2019: questo è (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e di deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) ! PAGINA: 0046 ARTURO SCOTTO. Vede, Presidente, ho ascoltato con grande attenzione le @pagina=0047@parole del sottosegretario Bobba, e trapelava un imbarazzo evidente. Quello di doversi confrontare con una riforma che è stata costruita in maniera frettolosa sull'onda di un'operazione propagandistica che ha prodotto due effetti: il primo che il lavoro verrà punito e pagherà di più attraverso il blocco del turnover nella pubblica amministrazione, e la guerra dei poveri tra coloro che vogliono entrare e quelli che debbono essere ricollocati.
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PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Castelli 1.60 il deputato LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS) ed il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS). |
PAGINA: 0047 LAURA CASTELLI. Grazie, Presidente, questo è quell'emendamento creato con una assoluta fantasia da questo Governo per mettere una toppa a quella che è stata la disastrosa gestione della regione Piemonte, una regione che ha avuto una relazione della Corte dei conti in cui c'era scritto palesemente che era stato fatto un falso in bilancio. Falso in bilancio, non stiamo parlando di...mi sono dimenticata una voce di bilancio...ma di falso in bilancio. È una regione che decide – perché abbiamo visto Chiamparino venire con il cappello in mano a pregare il Governo – di prendere la gestione commissariale per poter, senza nessun problema, aumentare le tasse ai cittadini, così, tranquillamente, come se nulla fosse, di fatto congelando il futuro dei cittadini piemontesi per circa trent'anni se andrà bene, su addizionali e tassazioni varie.
PAGINA: 0048 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signora Presidente, vorrei soltanto precisare che la norma di cui ci stiamo occupando è quella che nomina il presidente della regione, Sergio Chiamparino, commissario per l'operazione che riguarda il pagamento dei debiti pregressi. La situazione di bilancio della regione Piemonte è effettivamente molto difficile, ma non riguarda la norma di cui stiamo parlando. |
PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Duranti 1.64 i deputati DONATELLA DURANTI (SEL) (Vedi RS) e MAURO PILI (Misto) (Vedi RS), che lo sottoscrive. |
PAGINA: 0049 DONATELLA DURANTI. Signora Presidente, l'emendamento in oggetto chiede la soppressione dei commi 552, 553 e 554, che proseguono di fatto il via libera alle autorizzazioni per le trivellazioni e le infrastrutture energetiche strategiche avviato con lo «Sblocca Italia». Il testo della legge di stabilità in esame, così come modificato dall'inserimento dei tre commi, estende il regime di autorizzazione unica alle opere e infrastrutture necessarie per assicurare lo sfruttamento di titoli concessori relativi agli idrocarburi assimilando alle opere di interesse strategico, per quanto riguarda appunto il procedimento di autorizzazione, quelle necessarie al trasporto, stoccaggio e trasferimento degli idrocarburi in raffineria, le opere accessorie ai terminali costieri e alle infrastrutture portuali strumentali allo sfruttamento di titoli concessori, comprese quelle localizzate fuori dal perimetro delle concessioni di coltivazione degli idrocarburi.
PAGINA: 0049 MAURO PILI. Presidente, per sottoscrivere questo emendamento. |
PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Crippa 1.65 i deputati MIRELLA LIUZZI (M5S) (Vedi RS) e DIEGO DE LORENZIS (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0049 MIRELLA LIUZZI. Presidente, non ripeterò il contenuto dei commi, perché è stato già fatto precedentemente, vorrei sottolineare un paio di cose. Come in questa legge di stabilità è stato ulteriormente peggiorato lo «sblocca Italia» che era già un decreto partorito da questo Governo, che è un Governo fossile. Non solo viene peggiorata la possibilità da parte delle regioni di dire qualcosa sulle trivellazioni che interessano il proprio territorio, ma viene anche inserita addirittura la Conferenza unificata, che dovrebbe dare un parere sulle aree in cui sono consentite le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi. Poi, se tale intesa non viene raggiunta, guarda un po’, gli atti vengono rimessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
PAGINA: 0050 DIEGO DE LORENZIS. Presidente, siamo alla fiera dell'ipocrisia. Io voglio ricordare che il Partito Democratico governa la regione Basilicata, il Partito Democratico ha anche rappresentanti ovviamente nel Governo della regione Puglia, il Partito Democratico è quello che in qualche modo dirige gli enti locali della provincia e del comune di Taranto.
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PAGINA: 0014 Intervengono sull'emendamento Fedriga 1.73 i deputati MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS), SANDRA SAVINO (FI-PdL) (Vedi RS) e ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0051 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie Presidente, questo emendamento che abbiamo presentato come gruppo Lega Nord, è la soppressione dei commi 618, 619 e 620. Il Governo, in accordo con il Partito Democratico, sta violando trattati internazionali sottoscritti dal nostro Paese.
PAGINA: 0052 SANDRA SAVINO. Grazie Presidente. Intervengo solo per sottoscrivere l'emendamento Fedriga 1.73. PAGINA: 0052 ETTORE ROSATO. Presidente, ho troppa stima del collega Fedriga per non chiedere cortesemente ai colleghi un minuto. Le cose che diceva il collega Fedriga sono inesatte. Voglio tranquillizzare i colleghi: non stanno violando nessun trattato internazionale, non stanno facendo nulla di illegale, non stanno sostenendo una speculazione; stanno sostenendo solo una battaglia che il Governo ha inteso fare propria prendendo nel testo, nel suo maxiemendamento, una proposta che arrivava da anni dal Partito Democratico, proposta che consentirà alla città di fare un grande passo in avanti, recuperando una superficie e un pezzo di città finora abbandonata a un destino che non è giusto che abbia una grande città europea.
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PAGINA: 0014 Interviene sull'emendamento Baroni 1.78 il deputato ALBERTO ZOLEZZI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0053 ALBERTO ZOLEZZI. Grazie Presidente, introduciamo una serie di emendamenti che tentano di riportare davvero un po’ di logica e buon senso in questo testo vergognoso. In pratica, visto che l'Italia è la maglia nera del gioco d'azzardo – davvero siamo una nazione diventata un arrembaggio da parte di operatori esteri del settore del gioco d'azzardo – visto che già l'anno scorso è stato record mondiale con circa 104 miliardi di euro di raccolta, 85 tracciati e 19 non tracciati, secondo le forze dell'ordine, in questo testo si dà una sanatoria a dir poco schifosa del gioco d'azzardo: si consente alle società che non avevano alcun titolo per esercitare l'attività di raccolta o finanziaria legata alle scommesse di sanare con pochi spiccioli questa situazione di grave, gravissima, illegalità.
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PAGINA: 0014 Interviene sull'emendamento Baroni 1.80 il deputato GIROLAMO PISANO (M5S) (Vedi RS) (deputati del MoVimento 5 Stelle mostrano cartelli che il PRESIDENTE (Vedi RS) invita a rimuovere). Il PRESIDENTE (Vedi RS), dopo aver richiamato all'ordine il deputato Cominardi, dispone l'esclusione dall'Aula dei deputati responsabili dei disordini nei pressi dei banchi del Governo – vengono esclusi dall'Aula i deputati Cominardi, Ferraresi e Dell'Orco). |
PAGINA: 0054 GIROLAMO PISANO. Grazie Presidente, come membro della Commissione finanze voglio ricordare all'Aula che è in corso una legge delega al Governo, in particolare l'articolo 14 per la delega fiscale, in cui si parla del riordino complessivo di tutta la disciplina in materia di giochi in un modo decisamente approfondito, da tantissimi punti di vista, sia da un punto di vista fiscale ed erariale che da un punto di vista della regolamentazione complessiva, affinché la disciplina sia resa univoca ed omogenea sul territorio. Ci sono problemi sui processi autorizzativi, sul numero e sulla quantità di concessioni e di locali aperti nei territori comunali. È una disciplina molto ampia e su questo il Governo è decisamente in ritardo.
PAGINA: 0055 PRESIDENTE. Per favore, colleghi, togliete questi cartelli ! Chiedo ai commessi di intervenire (Deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle raggiungono i banchi del Governo, trattenuti dagli assistenti parlamentari). Deputato Cominardi, la richiamo all'ordine ! La espello, se ne vada, fuori ! Lasci l'Aula ! Ferraresi, deputato Ferraresi ! Dell'Orco ! Espello tutti i deputati che ho richiamato all'ordine (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Fuori dall'Aula ! Deputati, fuori ! Fuori dall'Aula ! Togliete i cartelli, per favore. I commessi intervengano per togliere quei cartelli, per favore, deputati (Gli assistenti parlamentari ottemperano all'invito del Presidente).
PAGINA: 0055 PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, passiamo ai voti.
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PAGINA: 0014 Interviene per un richiamo al Regolamento il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0055 DAVIDE CRIPPA. Presidente, vorrei capire cosa è successo poc'anzi, perché lei ha dato la parola al nostro deputato Pisano sull'emendamento Baroni 1.81, in realtà poi ha posto in votazione l'emendamento Baroni 1.80. Lui aveva già parlato sull'emendamento Baroni 1.80 e, quindi, gli ha ridato la parola per mettere poi in votazione l'emendamento 1.80 ?
PAGINA: 0056 PRESIDENTE. Credo che, dopo il caos che vi è stato in Aula, sia anche possibile immaginare un disguido. Me ne scuso, ma ritengo che sia anche la conseguenza di questi disordini (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). Quindi, adesso, certo che votiamo l'emendamento Baroni 1.81, è evidente.
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PAGINA: 0015 Intervengono sull'emendamento Baroni 1.83 i deputati DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), MASSIMO ENRICO CORSARO (FdI-AN) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS), GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS), GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS) MARCO CAUSI (PD) (Vedi RS), PIETRO LAFFRANCO (FI-PdL) (Vedi RS) e GIROLAMO PISANO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0056 DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Questi emendamenti vertono tutti sul gioco d'azzardo, per cui invito i colleghi che fanno parte della Commissione affari sociali, se non rivestono un abito di demagogia e ipocrisia totali, di provare a svegliarsi un attimino, perché quella che oggi è in discussione e in stato evidente di avanzamento, la proposta che riguarda la regolamentazione del settore, che, in qualche modo, sta aspettando un vaglio della Commissione bilancio, prevede una presa di coscienza del fatto che il Governo stia facendo una bella sanatoria verso i giochi non legalizzati attualmente.
PAGINA: 0056 PAOLA BINETTI. Come i colleghi del MoVimento 5 Stelle, ma anche gli altri colleghi dell'Aula, sanno, la nostra particolare attività di impegno sul piano sociale, e anche sul piano sanitario, nei confronti del gioco d'azzardo, riguarda la relazione di cura nei confronti dei pazienti affetti da dipendenza grave dal gioco d'azzardo. Quello che stiamo cercando di portare avanti attraverso un disegno di legge, ampiamente condiviso nella Commissione, ma, in qualche modo, in questo momento, in una fase di parcheggio, in una fase di stop, è la cura dei pazienti e la prevenzione dal gioco d'azzardo.
PAGINA: 0057 MASSIMO ENRICO CORSARO. Signora Presidente, come sa e come ha avuto modo di valutare, noi non abbiamo fatto alcun intervento nella giornata odierna, perché ci rendiamo conto che il percorso, alla terza lettura di una legge di stabilità (che, per evitare l'esercizio provvisorio, dovrà essere approvata dalla sua maggioranza nei tempi dovuti), sostanzialmente rende superfluo ogni percorso di approfondimento si voglia fare in quest'aula.
PAGINA: 0058 ROCCO PALESE. Grazie Presidente, per significare che noi riteniamo di votare a favore di tutti questi emendamenti proposti per un motivo molto semplice, ossia perché questo è un condono mascherato a costo zero. E noi riteniamo che debba esserci, sì, l'emersione rispetto all'illegalità sulla situazione del gioco d'azzardo, ma che, tuttavia, poteva certamente esserci qualche sanzione ed eventualmente anche con gli interessi. Invece, si vanifica tutto e si concede solo la possibilità di condonare tutto.
PAGINA: 0059 GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente, per dire che anche noi voteremo a favore di questa serie di emendamenti che ci permettono anche di ripercorrere in quest'Aula un pezzo di dibattito su una vicenda che francamente può essere definita come minimo incresciosa, se non surreale. Questo è uno Stato in cui non manca il gioco d'azzardo, non manca per via legale e probabilmente non manca nemmeno per via illegale. È uno Stato, come è stato detto, in cui è facile trovare la possibilità di giocare alle slot machine ad ogni angolo di strada. È uno Stato in cui si moltiplicano i giochi di giorno in giorno. È uno Stato in cui qualsiasi negozio di tabacchi è trasformato di fatto in una specie di succursale dell'amministrazione dei monopoli, ormai non del tabacco, bensì del gioco.
PAGINA: 0059 GUIDO GUIDESI. Presidente, noi voteremo a favore di questi emendamenti perché ci sono due questioni principali: una è questione di mercato. Tutti sanno e conoscono che il settore ha agenzie di gioco che rispettano le regole italiane riguardo all'autorizzazione dei monopoli di Stato e agenzie di gioco che assolutamente non rispettano la normativa italiana ma si rifanno ad una normativa di liberalizzazione europea, la quale praticamente gli consente tutto e, quando questi subiscono controlli da parte dell'Agenzia delle entrate, sono pienamente disposti, vista la forza economica che hanno, a denunciare, direttamente e personalmente, gli agenti che firmano i verbali. Questa è una prima condizione: chi rispetta le regole e chi non le rispetta. Oggi chi non le rispetta viene assolutamente tutelato e condonato, tra l'altro gratuitamente.
PAGINA: 0060 MARCO CAUSI. Grazie, Presidente, io penso che il Parlamento, quando discute di queste questioni, debba discuterne in modo serio e informato, ho sentito troppe inesattezze, Presidente, ed è per questo che ho chiesto la parola. Nell'Unione europea, care colleghe e cari colleghi, il gioco è considerato un servizio liberamente offerto sul mercato. L'Unione europea non ha mai accolto, finora, la richiesta italiana di assoggettare le attività di gioco a un regime concessorio e, quindi, a una regolamentazione pubblica. Ergo, in Italia ci sono due settori di gioco, uno quello regolamentato dallo Stato, e che agisce su concessione, e un secondo settore che è quello da cui, tra l'altro, nascono tanti dei problemi anche di allarme sociale, non soltanto sanitario, ma anche sociale, che si è molto sviluppato negli ultimi anni e che è un settore di gioco che si muove liberamente sulla base del principio di libertà di stabilimento.
PAGINA: 0061 PIETRO LAFFRANCO. Grazie Presidente, intervengo brevissimamente per dire che ascolto sempre con grande attenzione le dotte e competenti dissertazioni del collega Causi in materia di finanze e anche in materia di giochi; devo dire che le sue dotte dissertazioni non mi hanno convinto, nel senso che questo è e rimane un condono, neppure troppo mascherato. Ma le sue asserzioni mi inducono ad un'altra riflessione: se, come egli ha detto, ed è assolutamente vero, la battaglia deve essere fatta in Europa, credo che questi sei mesi di Presidenza italiana dell'Unione europea del Presidente Renzi abbiano prodotto un altro risultato positivo, ovvero che non ha portato a casa nulla anche su questa vicenda (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). PAGINA: 0061 GIROLAMO PISANO. Grazie Presidente, ringrazio il collega Causi per aver fatto notare come anche in questa occasione l'eurosistema delle lobby sia il vero danno per il sistema italiano. E ringrazio anche per aver richiamato una disciplina che attualmente ci trova in difficoltà proprio all'interno dell'eurosistema, per la quale, infatti, nella delega avevamo trovato soluzioni non tanto nella regolamentazione degli aspetti fiscali di questi soggetti che operano nel mercato complementare a quello del monopolio, quanto a restrizioni di carattere urbanistico comunale e in generale sociale riguardo all'apertura di sale all'interno delle città, con restrizioni forti anche riguardo alle distanza da luoghi sociali, la quantità di macchinette o comunque di locali ad uso dei giochi disponibili nell'ambito di un certo territorio. Quindi, avevamo trovato una soluzione, è chiaro che se attraverso una legge di stabilità la discussione in Parlamento in realtà non si può fare – perché non è stata fatta – e l'abbiamo dovuta anche delegare al Governo... |
PAGINA: 0016 Intervengono sull'emendamento Baroni 1.84 i deputati GIROLAMO PISANO (M5S) (Vedi RS), DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), MASSIMO ENRICO CORSARO (FdI-AN) (Vedi RS), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze PIER PAOLO BARETTA (Vedi RS) e il deputato MARCO DI LELLO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0061 GIROLAMO PISANO. Sì, ho finito. È chiaro che, nel momento in cui non si può fare, vengono a mancare tutte queste restrizioni, viene a mancare il divieto di pubblicità e ci ritroviamo soltanto con i condoni. PAGINA: 0062 DAVIDE CRIPPA. Signora Presidente, vorrei segnalare che gli emendamenti che stiamo trattando, a differenza di quanto ha detto il collega Causi, vanno – è scritto nel testo – a regolarizzare. A casa mia, se io devo regolarizzare qualcosa, vuol dire che sono irregolare e quindi devo applicare una norma per entrare nelle norme dello Stato, entrare nella misura corretta. Qui si parla di regolarizzazione. Quando dei giovani venivano presi magari con il motorino smarmittato, era irregolare perché non rispettava una norma. Allora, facendo un semplicissimo parallelismo, qui qualcuno oggi sta facendo qualcosa che è irregolare e lo scrive anche il Governo, perché altrimenti non andrei a regolarizzarlo. Per cui, non cerchiamo di nasconderci dietro delle parole, state facendo l'ennesimo condono. PAGINA: 0062 PAOLA BINETTI. Signora Presidente, questo dibattito che, come si vede, riesce a vivacizzare un po’ questa approvazione così veloce della legge di stabilità, evidentemente tocca un punto che è di interesse generale, tanto di interesse generale che forse la Presidente ricorderà che addirittura nel dicembre 2013 era stata calendarizzata in Aula la discussione su questa legge. Sicuramente la Commissione, la nostra stessa Commissione, non era pronta, poi era stata calendarizzata per la metà di novembre o i primi di dicembre, eppure non è stato possibile portarla in Aula. Quando il collega Causi chiede giustamente un dibattito ampio, profondo e articolato su tutti i punti, dovrebbe però nello stesso momento, per l'onestà intellettuale che lo caratterizza, dire che non è stato possibile portare in Aula la legge, tant’è vero che noi abbiamo accettato l'intervento legato appunto al riconoscimento in questo momento delle risorse messe, come una sorta di tappa intermedia per poter poi raggiungere l'obiettivo che ci sta a cuore, ben sapendo che lo spettro che c’è sullo sfondo è quello di non portarla in Aula, è quello di strozzare il dibattito sul gioco d'azzardo tra la legge di stabilità e il decreto fiscale. Come dire, l'obiettivo sembra quasi quello di fare di questo problema un problema di esclusiva competenza delle logiche economico-finanziarie, sottraendolo a quello che è lo specifico del suo dibattito che è tutto l'insieme delle implicazioni sul piano sicuramente sociale e poi per quello che riguarda la sua relazione con il mondo della giustizia, con il mondo dell'illegalità, il tema anche delle politiche per la giustizia. Ora io credo che questo dimostra che è urgente portare in Aula il disegno di legge, dimostra che è urgente farne oggetto di un dibattito che tocca anche le politiche per la pubblicità. Conosciamo tutti che è la stessa normativa che prevede che i concessionari e i gestori investano in pubblicità, che fa parte del loro contratto. Come dire, intanto hai una concessione in quanto poi tu investirai in pubblicità perché è parte della logica che tu debba operare attraverso la diversità dei giochi, attraverso la pluralità delle offerte, attraverso quello che noi tante volte abbiamo chiamato trattare i luoghi in cui si gioca come fossero dei punti di pronto soccorso, aperti ventiquattro ore su ventiquattro, tanto c’è scritto. Molto spesso alle fermate @pagina=0063@degli autobus trovi dei cartelli che ti dicono: a dieci metri di qui si gioca, si gioca ventiquattr'ore su ventiquattro. Noi stiamo parlando in questo caso di un gioco molto particolare, che è il gioco on line, con tutte le variabili che questo comporta, però è evidente che il tema ha un impatto sociale altissimo e io mi auguro che questo serva con i colleghi a mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza perché si possa discutere di questo tema e in modo omogeneo e armonico in tutte le sue implicazioni. PAGINA: 0063 MASSIMO ENRICO CORSARO. Grazie, Presidente. Io credo che la circostanza che questo argomento sia sostanzialmente l'unico che sta coinvolgendo tutte le forze politiche in una valutazione e in una discussione in Aula nel corso della terza lettura del provvedimento, dovrebbe già di per sé sensibilizzare l'attenzione della maggioranza e del Governo rispetto alla pericolosità che è contenuta in questo condono alleggerito, perché poi è troppo facile andare in campagna elettorale a gridare contro il dilagante problema della ludopatia, poi è troppo facile convincere questo o quel sindaco, questo o quell'assessore alle politiche sociali per farsi belli rispetto alla popolazione, per cercare di aumentare l'appetibilità elettorale del proprio simbolo, cercare di reclamizzare interventi, delibere di giunta, stanziamenti tendenzialmente poco coperti da un'assistenza finanziaria meritoria per combattere il fenomeno delle ludopatie. Francamente, mi ero rivolto ai colleghi del Partito Democratico in particolare, dai quali mi attendevo una risposta diversa che non il tentativo tecnico di arrampicamento sugli specchi da parte del collega Causi.
PAGINA: 0063 PIER PAOLO BARETTA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Grazie, Presidente. Credo che, a questo punto del dibattito, sia opportuno, in particolare con riferimento all'intervento dell'onorevole Binetti, fare alcune precisazioni, non tanto nel merito della discussione, perché quelle sono state fatte in sede opportuna, cioè ieri sera, a conclusione della discussione generale, nella quale mi sono intrattenuto abbastanza sulla questione dei giochi, perché aveva occupato un prezioso tempo della Commissione ed era stata oggetto di molte osservazioni, e quindi mi è parso opportuno già ieri sera rispondere. Mentre invece quello che emerge oggi – ed è opportuno precisarlo – è che il Governo non ha nessuna intenzione di considerare, con @pagina=0064@questa legge di stabilità, conclusa la discussione su questo tema, perché ci sono due appuntamenti che ci attendono nelle prossime settimane: uno di iniziativa del Governo, e cioè il decreto di applicazione dell'articolo 14 della delega, e uno di iniziativa parlamentare, che è quello del disegno di legge presente in Commissione.
PAGINA: 0064 MARCO DI LELLO. Grazie Presidente. Proprio per fare seguito alle parole del sottosegretario Baretta, che mi convincono, ricordo che la scorsa settimana noi abbiamo avuto in audizione, in Commissione antimafia, i vertici della DDA di Napoli, che ci hanno spiegato, dopo le confessioni di un noto camorrista, che le paghe per tre milioni e mezzo all'anno venivano fatte attraverso gli introiti del gioco d'azzardo telematico. Cioè, i clan della camorra ancora fino a qualche mese fa gestivano questo affare.
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PAGINA: 0016 Intervengono sull'emendamento Baroni 1.85 i deputati DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS) e PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0065 DAVIDE CRIPPA. Grazie Presidente, prima vorrei fare una precisazione al sottosegretario Baretta. Ricordo che in edilizia una irregolarità viene o sanata o condonata, per cui non ci sono molti concetti diversi. Quindi, qui o stiamo facendo una sanatoria o stiamo facendo un condono.
PAGINA: 0065 PAOLA BINETTI. Grazie Presidente, il punto vero è che la parola che ha utilizzato prima il sottosegretario Baretta, distinguendo tra illegale e irregolare, è un po’ la linea sottile che separa queste due forme di gioco. Ora a noi sembra che, fermo restando un approfondimento su questo aspetto tra irregolare e illegale, ciò significhi anche, a nostro avviso, un'operazione di contenimento alla diffusione del gioco. Non c’è dubbio, infatti, che comunque questa sorta di concessionari, che si sono dati un codice loro di autoregolamentazione, tutto al loro uso e consumo e al loro uso e vantaggio, ha contribuito a un'ulteriore diffusione del gioco.
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PAGINA: 0016 Interviene sull'emendamento Paglia 1.86 il deputato GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0066 GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente, una volta c'era una società che si chiamava Lottomatica ed era addirittura pubblica e gestiva il lotto. Poi la suddetta società divenne privata e assunse il nome di Gtech. Adesso si chiama Georgia Worldwide e risiede a Londra, da un mese a questa parte. Non risiede più in Italia, quindi, presumibilmente, anche le tasse le pagherà appunto in Inghilterra e il motivo essenzialmente del trasferimento pare sia quello.
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PAGINA: 0016 Interviene sull'emendamento Simonetti 1.90 il deputato GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0067 GUIDO GUIDESI. Presidente, nel disegno di legge di stabilità al Senato è stato inserito un finanziamento per 30 milioni di euro all'anno per tre anni, per un totale di 90 milioni di euro, a servire le aree terremotate della Sicilia di circa ventiquattro anni fa.
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PAGINA: 0016 Interviene sull'emendamento Paglia 1.91 il deputato ANTONIO PLACIDO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0068 ANTONIO PLACIDO. Presidente, quello in esame è un emendamento di buon senso che punta semplicemente a rendere trasparente l'effettiva destinazione delle maggiori entrate dei comuni derivanti dall'incremento delle aliquote della Tasi, attraverso un modello predisposto dal MEF e allegato ai bilanci consuntivi, sia per l'incremento di entrate canalizzate in direzione degli impieghi, sia per quelle canalizzate in direzione delle detrazioni.
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PAGINA: 0017 Intervengono sull'emendamento Simonetti 1.94 i deputati DAVIDE CAPARINI (LNA) (Vedi RS), DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), MAURO OTTOBRE (Misto-Min.Ling.) (Vedi RS), MAURIZIO BIANCONI (FI-PdL) (Vedi RS), ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), DANIELE FARINA (SEL) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS), GIUSEPPE ROMELE (FI-PdL) (Vedi RS), ADRIANO ZACCAGNINI (SEL) (Vedi RS), MASSIMO ENRICO CORSARO (FdI-AN) (Vedi RS), STEFANO ALLASIA (LNA) (Vedi RS), MAINO MARCHI (PD) (Vedi RS) e PAOLO TANCREDI (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0069 DAVIDE CAPARINI. Grazie, Presidente. Intervengo per sottolineare l'ennesima stangata del Governo, quella che è una vera e propria tassa sui poveri, ovvero l'incremento dell'IVA dal 10 al 22 per cento – quindi, più che il raddoppio dell'IVA – sul pellet. Nella vostra immensa sete di denaro, nel rastrellare nuove risorse per questo Stato che, oltre ad essere famelico, si rivela, una volta di più, Stato ladro, siete riusciti ad inventarvi questa misura, che non assimila più ciò che è legna alla legna, ovvero sappiamo tutti che la segatura è scarto di lavorazione della legna. Ecco, per la per legge di questo Stato italiano ladro, la segatura non è più legno.
PAGINA: 0069 DAVIDE CRIPPA. Signora Presidente, questo emendamento anticipa quello successivo @pagina=0070@del MoVimento 5 Stelle, che riguarda la medesima tematica.
PAGINA: 0070 MAURO OTTOBRE. Grazie Presidente, al di là di qualche piccolo slogan, possiamo dire che, nei territori di montagna, se passerà questa aliquota maggiorata, ci sarà il ritorno delle caldaie a gasolio, visto che è il gasolio è calato. Quindi, credo che sia proprio contrario a qualsiasi etica e politica ambientale introdurre questa proposta di aumentare la tassazione dell'IVA sul pellet. Questo proprio non è capito, perché, nei territori svantaggiati di montagna, non hanno la possibilità di avere il metano. Quindi, inviterei il Governo a rivedere questo punto e annuncio che ho depositato un ordine del giorno in questo senso. PAGINA: 0070 MAURIZIO BIANCONI. Signor Presidente, si fanno battute, ci si dilunga sul gioco ma questa norma, in un Paese in piena recessione dove i poveri aumentano a vista d'occhio, dove è accertato – non è una boutade pubblicitaria o di propaganda politica – che abbiamo 6 milioni di connazionali che domattina si alzeranno e non sapranno come mangiare cioè con problemi alimentari. Abbiamo questo tipo di società e l'infinita fantasia dello Stato occhiuto e tassatore non trova di meglio che gettare lo sconforto in milioni di famiglie che, con questo escamotage del pellet, si riscaldano ogni inverno. Questo è un atto di delinquenza e di criminalità sociale, semplicemente un atto di delinquenza e criminalità sociale. Io mi assumo la responsabilità di quello che dico: quel criminale che ha pensato questa norma si assuma la sua (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0070 ENRICO BORGHI. La ringrazio, signora Presidente, ma le questioni che sono state poste all'attenzione questa sera su questi aspetti meriterebbero la possibilità di potere entrare più nel merito, cercando di uscire da slogan o da battute semplicistiche perché, per rimanere al tema della @pagina=0071@questione dell'aumento dell'IVA, occorrerebbe considerare – e su questo noi come gruppo del Partito Democratico abbiamo predisposto uno specifico ordine del giorno che sarà portato all'attenzione del Governo – una distinzione tra quelle che possono essere le linee di approvvigionamento di mercato da quelle che, invece, sono funzionali ad attività di valorizzazione territoriale. Cosa intendo dire ? Questa è una tematica sulla quale l'approvvigionamento nazionale non è in grado da solo di garantire un percorso autonomo e, quindi, c’è un ricorso all'esterno del territorio nazionale attraverso un meccanismo di mercato che, in quanto tale, per alcuni aspetti, può anche essere non più in grado di dover essere agevolato dal punto di vista della spinta fiscale. Diverso, invece, è il percorso di quella realizzazione di materia prima connessa con la valorizzazione dei boschi autoctoni e con il lavoro delle filiere corte. Occorre, quindi, entrare più nel merito e più nel dettaglio, anche andando a vedere l'origine della materia prima perché è giusto, come hanno detto i colleghi, andare a prendere in considerazione materiale primo che arriva da territori particolari e da patrimoni forestali montani come quelli del nostro Paese ma ricordiamo anche che, rispetto a questo tema, ci sono pellet che arrivano da altre parti del territorio europeo o, addirittura, extraeuropeo e, quindi, occorre una norma più dettagliata, ricordando al Governo che questa è stata una copertura introdotta dall'altro ramo del Parlamento. Non vorremmo che fosse stata introdotta per andare a copertura di altre politiche e, quindi, a detrimento di attività di filiera che, come tali, dovrebbero essere maggiormente dettagliate. Quindi, in questo senso, chiediamo al Governo una particolare attenzione al nostro ordine del giorno. Per quanto riguarda le altre due questioni sollevate dai colleghi, il tema sullo sgravio del GPL è stato ripristinato anche per nostra iniziativa e sul tema dell'IMU per i terreni agricoli lo sforzo che è stato compiuto dal Partito Democratico ha condotto sin qui ad un rinvio e siamo certi che il Governo saprà aprire un'attenta interlocuzione con il Parlamento per poter risolvere strutturalmente tale questione. PAGINA: 0071 DANIELE FARINA. Grazie Presidente, intervengo su questo emendamento perché non credo che le arrampicate sugli specchi siano utili in questa fase. Questo è un emendamento che ha una sua importanza, perché, negli ultimi anni, nei diversi anni che ci hanno preceduto, abbiamo assistito a un grande, a un poderoso meccanismo di modificazione delle fonti di energia, soprattutto legate al riscaldamento domestico e soprattutto nelle aree montane, che ha visto un graduale diversificarsi, legando il micro idroelettrico piuttosto che il fotovoltaico ad uso termico o per la produzione diretta di energia. Anche sulle fonti di riscaldamento ormai abbiamo, su tutto l'arco alpino e appenninico, tantissime esperienze, esperienze molto diffuse e di massa della capacità di cogenerazione attraverso impianti a gas metano o GPL con il solare, sempre, e, appunto, le fonti da legno cippato piuttosto che pellet.
PAGINA: 0072 ROCCO PALESE. Grazie Presidente, l'intervento del collega Borghi non ha fatto nient'altro che confermare quelle che erano tutte le perplessità e le critiche. Sta di fatto che, da un lato, rimane l'amarezza e l'inopportunità che il Governo – in un momento in cui tutti noi sappiamo che occorre cercare di stimolare i consumi, nel momento in cui c’è questa grande domanda, al di là di come si sia innestata, c’è questa ricchezza che tira – immediatamente non ha trovato di meglio che tassarla. Attenzione, perché molti organi di stampa specializzati parlano di un aumento non dal 10 per cento al 22 per cento, ma addirittura dal 4 perché risulterebbe in certe zone essere classificata come IVA agevolata, quindi è anche peggio. Quindi, ritengo che la cosa principale da fare sia quella che il Governo provveda ad una correzione, non in questa sede, perché chiaramente la legge di stabilità bisogna approvarla per non andare all'esercizio provvisorio, ma al primo provvedimento utile dovrebbe essere approvata. Infatti, non è giusto che ciò sia accaduto perché avevano bisogno di un'entrata, per maggiori spese, stimata in 98 milioni di euro, denaro che sappiamo tutti dove è andato a finire, è andato a finire a Italia Lavoro, 12 milioni di euro, 10 milioni di euro a Invalsi e quant'altro, per fare, lo sanno tutti, assunzioni clientelari. La verità è questa e fa piacere che anche il PD dica chiaramente che deve essere corretta. PAGINA: 0072 GIUSEPPE ROMELE. La ringrazio, Presidente. Intervengo solo per replicare all'amico Borghi – magari se ascolta –, perché, oggettivamente, il suo intervento è stato magari completo dal punto di vista complessivo, però, il problema vero qual è ? È che domani mattina i nostri compaesani delle nostre montagne o delle cascine isolate dei piccoli paesini dove il gas non arriva e che abitualmente si riscaldano con il pellet, che sono milioni di famiglie, centinaia di migliaia di famiglie a basso reddito, si troveranno a pagare i sacchi classici da 15 chili 5,50 euro anziché 4,49-4,50. Questo è il dato vero, e mi auguro che, a questo punto, non vengano a sapere che, nel frattempo, oggi viene fatto il condono ai giocatori delle macchinette, ai «rubasoldi». Allora, bisogna mettersi d'accordo: usiamo, sì, un po’ d'intelligenza ed equilibrio, però non usiamo parole troppo grosse, schemi troppo grossi di pianificazione finanziaria complessiva, quando, in realtà, questa tassa sul macinato non possiamo immaginare, come Aula – mi rivolgo indistintamente a tutta l'Aula –, di scaricarla su milioni di persone, centinaia di migliaia di famiglie... PAGINA: 0073 ADRIANO ZACCAGNINI. Presidente, Farina ha spiegato bene perché le parole del collega Borghi non sono soddisfacenti. Ma il collega Borghi ha citato un'altra cosa: l'IMU. Questa deroga non basta, serve un altro criterio per la tassazione della terra. Non è possibile che soltanto l'altimetria sia il criterio con cui si va a tassare il patrimonio fondiario. Serve un altro criterio, che è quello legato alla produttività, alle economie di scala, o meglio, semmai, alla superficie, perché appunto si va a contrastare e non ad agevolare la concentrazione fondiaria. Si va nella direzione opposta riguardo all'articolo 44 della Costituzione, che tutela la piccola e media proprietà contadina e contrasta il latifondismo. In tempo di crisi, inoltre, un fazzoletto di terra aiuta ad integrare il reddito. Quindi, non è possibile tassare i piccoli proprietari terrieri e non tassare con un criterio riguardo alla superficie (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0073 MASSIMO ENRICO CORSARO. Onorevole Presidente, intervengo per segnalare al Governo, per il suo tramite, che mi vedrò costretto a citare in solido il Governo per danno biologico, giacché l'inserimento di questo provvedimento nella legge di stabilità e il conseguente dibattito che è emerso sull'emendamento che ci apprestiamo a votare mi induce ad essere d'accordo con quanto ha detto il collega Farina; circostanza questa alla quale non ero mai personalmente stato preparato. PAGINA: 0073 STEFANO ALLASIA. Presidente, mi vedo costretto ad intervenire anche dopo l'intervento dell'onorevole Caparini, del mio gruppo, perché le citazioni che sono state fatte da parte della maggioranza sono a dir poco stucchevoli. Infatti, sembra che l'altro ramo del Parlamento sia un'entità astratta, dove vi è una maggioranza diversa da quella attuale in cui l'onorevole Borghi siede comodamente. Non riconoscendo il danno, non biologico ma quello economico, che già altri colleghi hanno citato, calcolatrice alla mano, come diciamo noi, vi saranno enormi danni all'economia: si parla di 50, 100, 200 euro in un inverno; danni dei quali questa maggioranza si deve assumere la responsabilità. Perciò, noi dobbiamo solo ribadire il concetto che ogni ramo del Parlamento, anche quest'Aula, deve avere la propria autonomia, non legata solo esclusivamente a interessi della maggioranza. Ognuno di noi si deve assumere la responsabilità di quel che fa e di quel che vota. Voi della maggioranza state uccidendo la popolazione italiana, perciò dovete assumervene la responsabilità. PAGINA: 0073 MAINO MARCHI. Signor Presidente, solo perché mi pare che ci sia un po’ di memoria corta. La proposta su questo utilizzo di entrate non è avvenuta per la prima volta né da parte del Governo né da parte del Senato, è avvenuto qui alla Camera per ripristinare le agevolazioni @pagina=0074@per il GPL nelle zone svantaggiate di montagna e di altre zone, che non avvenne qui alla Camera ma che è stato fatto invece al Senato; c'erano diversi emendamenti di maggioranza e di opposizione che proponevano di utilizzare questa entrata e quelli dell'opposizione erano di SEL, l'emendamento Melilla 19.102, e di Forza Italia l'emendamento Palese 19.89. Quindi, l'onorevole Bianconi deve rivolgersi al suo capogruppo e anche l'onorevole Palese deve farsi tornare la memoria (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0074 PAOLO TANCREDI. Signor Presidente, indubbiamente ciò che dice il collega Marchi è oggettivamente vero e ci ricordiamo tutti quegli emendamenti, penso tra l'altro che il dibattito qui su questo tema sia stato troppo dai toni drammatici, così come credo che è giusto fare una riflessione sui pellet, sul loro utilizzo e sulla loro filiera, che per la maggior parte non viene dai Paesi dell'Unione europea, così come è vero che in questa legge di stabilità abbiamo agevolato il gasolio GPL per le aree montane svantaggiate. Detto tutto questo, Presidente, Viceministro Morando, penso che questa norma sia sbagliata, quindi c’è anche un ordine del giorno del nostro presidente De Girolamo per invitare il Governo a provvedere in futuri provvedimenti. Io ritengo che bisogna fare una riflessione sull'applicazione di questa norma e anche trovare dei palliativi, anche perché le risorse trovate da questa copertura sono marginali rispetto al complesso della manovra e nel dibattito pubblico rischiano invece di sembrare prevalenti e quasi hanno assorbito tutto il dibattito di questi giorni. |
PAGINA: 0017 Interviene sull'emendamento Crippa 1.95 il deputato FEDERICO D'INCÀ (M5S) (Vedi RS) (Deputati del MoVimento 5 Stelle espongono cartelli che il PRESIDENTE (Vedi RS) invita a rimuovere – Alcuni deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle raggiungano i banchi del Governo – Dopo aver richiamato i deputati Della Valle, Carinelli, Nesci e Vacca, il PRESIDENTE (Vedi RS) ne dispone l'esclusione dall'Aula). |
PAGINA: 0074 FEDERICO D'INCÀ. Signor Presidente, intanto vedo numerosi commessi in assetto antisommossa, spero che non vi sia una situazione di futura... PAGINA: 0074 PRESIDENTE. Non c’è nessun assetto antisommossa. Continui. PAGINA: 0075 PRESIDENTE. Per favore, togliete questi cartelli, per l'ennesima volta. I commessi intervengano. Per favore, intervengano i commessi per togliere questi cartelli (Gli assistenti parlamentari ottemperano all'invito del Presidente). Non è permesso in quest'Aula esporre cartelli. Magari se riuscite a toglierli, per favore, che dobbiamo continuare; siamo in votazione. Allora ! @pagina=0076@Che sta succedendo ? (Deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle raggiungono i banchi del Governo ed espongono cartelli recanti la scritta: «Ladri di pellet»). Della Valle, Carinelli, Nesci, Vacca. Allora, per favore, lasciate quest'Aula ! Nesci, lasciare l'Aula !
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PAGINA: 0017 Interviene il deputato LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0076 LAURA CASTELLI. Presidente, voglio dire che forse gli eroi siete voi, gli eroi del malaffare, gli eroi della mafia, gli eroi della corruzione (Proteste dei deputati del gruppo Partito Democratico)... |
PAGINA: 0018 Intervengono sull'emendamento Marcon Tab.A.1 i deputati GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS), MARIO MARAZZITI (PI-CD) (Vedi RS) e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali LUIGI BOBBA (Vedi RS). |
PAGINA: 0077 GIULIO MARCON. Grazie Presidente. Ho un minuto o qualche secondo in più ? PAGINA: 0078 MARIO MARAZZITI. Grazie Presidente, il nostro gruppo e io personalmente siamo firmatari di un disegno di legge sul servizio civile universale, anche per il lavoro utile in Italia e per ricostruire il concetto del servizio alla comunità e un momento di unità tra le giovani generazioni italiane, che è andato perduto. Noi in questo senso continueremo a lavorare su questo terreno ed eravamo comunque favorevoli ad un incremento delle risorse sul servizio civile anche nell'impegno dell'Italia all'estero. Pertanto, noi abbiamo sostenuto la necessità di trovare fondi quando qui, nella discussione alla Camera, non è stato possibile e, quindi, rileviamo con soddisfazione il fatto che il Governo abbia fatto, come si era impegnato, uno sforzo per aprire uno spazio con un incremento di 50 milioni, che è quello che noi andiamo ad approvare oggi.
PAGINA: 0078 LUIGI BOBBA, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Signor Presidente, mi preme informare brevemente l'Aula che il Governo non ha fatto alcuna marcia indietro. I giovani attualmente in servizio civile nell'anno 2014 e a cavallo in parte del 2015 sono poco più di 15 mila. Il prossimo anno ne avremo circa 46 mila, quindi il numero dei giovani che entreranno in servizio nel 2015 sarà triplicato. Questo in forza sia delle risorse disponibili sul Fondo nazionale per il servizio civile – ci sarà un bando nel mese di febbraio per 36 mila giovani – sia su una serie di bandi speciali, che hanno utilizzato una parte delle risorse del programma Garanzia giovani, considerando che il Ministro Poletti ha deciso di scegliere anche questa misura come misura attuativa del piano Garanzia giovani.@pagina=0079@
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PAGINA: 0018 PRESIDENTE (Vedi RS). Per consentire al Governo ed ai gruppi parlamentari di esaminare gli ordini del giorno presentati, sospende brevemente la seduta. |
PAGINA: 0079 PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
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PAGINA: 0018 La seduta, sospesa alle 18,35, è ripresa alle 18,50. |
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PAGINA: 0018 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0079 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI |
PAGINA: 0018 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che, consistendo il disegno di legge di un solo articolo, non si procederà alla votazione dell'articolo unico, ma, dopo l'esame degli ordini del giorno, si procederà direttamente alla votazione finale. |
PAGINA: 0079 PRESIDENTE. Avverto che, consistendo il disegno di legge di un solo articolo, non si procederà alla votazione dell'articolo unico, ma, dopo l'esame degli ordini del giorno, si procederà direttamente alla votazione finale, a norma dell'articolo 87, comma 5, del Regolamento. |
PAGINA: 0018 (Trattazione degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0079 (Esame degli ordini del giorno – A.C. 2679-bis-B) |
PAGINA: 0018 PRESIDENTE (Vedi RS). Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza. |
PAGINA: 0079 PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 2679-bis-B).
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PAGINA: 0019 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. (Vedi RS) Esprime il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati. |
PAGINA: 0080 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il parere del Governo è favorevole sugli ordini del giorno Zampa n. 9/2679-bis-B/1, Cenni n. 9/2679-bis-B/2, Pastorelli n. 9/2679-bis-B/3, Locatelli n. 9/2679-bis-B/4 e Fava n. 9/2679-bis-B/5. |
PAGINA: 0020 Intervengono i deputati CINZIA MARIA FONTANA (PD) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS) e DORINA BIANCHI (AP) (Vedi RS), che accettano le riformulazioni proposte dal Governo degli ordini del giorno presentati dai rispettivi gruppi. |
PAGINA: 0085 CINZIA MARIA FONTANA. Signor Presidente, accogliamo, come gruppo del Partito Democratico, tutte le raccomandazioni e le riformulazioni degli ordini del giorno e chiediamo di non porli in votazione. PAGINA: 0086 ROCCO PALESE. Signor Presidente, come gruppo di Forza Italia, per gli ordini del giorno con parere favorevole non chiediamo votazione, per quelli con parere contrario o accolti come raccomandazione solo se espressamente chiesta dai presentatori. PAGINA: 0086 DORINA BIANCHI. Signor Presidente, naturalmente anche noi non chiediamo di porre in votazione gli ordini del giorno sui quali vi è parere favorevole, accettiamo le raccomandazioni e anche la riformulazione dell'ordine del giorno Minardo n. 9/2679-bis-B/9, su cui chiedo di apporre anche la mia firma. |
PAGINA: 0020 Intervengono quindi i deputati MARCO DI LELLO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS) e FABIO RAMPELLI (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0086 MARCO DI LELLO. Signor Presidente, intervengo per chiedere un riesame sul mio ordine del giorno n. 9/2679-bis-B/6. PAGINA: 0086 FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, intervengo solo per dire che neanche noi chiederemo di porre in votazione gli ordini del giorno su cui c’è stato il parere favorevole da parte del Governo, grazie. |
PAGINA: 0020 Intervengono il deputato IVAN CATALANO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS) e il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS) che accoglie l'ordine del giorno Catalano n. 9/2679-bis-B/7 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0087 IVAN CATALANO. Signor Presidente, volevo chiedere al Viceministro se non fosse il caso di accoglierlo così com’è, senza raccomandazione, in quanto è da giugno che io pongo all'esame del Governo il problema dell'Agenzia nazionale della sicurezza al volo. PAGINA: 0087 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, mi rivolgo al presentatore. Io l'ho accolto come raccomandazione perché nel testo non c’è la formula dell'impegno al Governo. Si considera ad un certo punto improcrastinabile... È un'affermazione che io ho considerato come tale, ma non ho trovato l'impegnativa al Governo. Mi deve perdonare, ma... |
PAGINA: 0021 Intervengono i deputati CINZIA MARIA FONTANA (PD) (Vedi RS) e DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0089 CINZIA MARIA FONTANA. Signor Presidente, intervengo per dichiarazione di voto, per dire che su tutti gli ordini del giorno dei colleghi degli altri gruppi, che il Governo ha accolto e che vengono, però, posti in votazione, siccome evidentemente il merito non interessa ai colleghi del gruppo, a questo punto preannunzio che noi voteremo contro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0089 DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, vorrei ricordare ai colleghi che ci avete permesso 37 minuti di discussione sugli emendamenti, su 35 emendamenti, e sentirci @pagina=0090@dire queste cose è veramente vergognoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Dovete pensare se un minuto a emendamento è per voi una discussione vera, nel merito ? Fate il piacere almeno di tacere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0021 Intervengono i deputati GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS), COSIMO LATRONICO (FI-PdL) (Vedi RS) e ANGELO CERA (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0090 GIRGIS GIORGIO SORIAL. Grazie Presidente. Dato che per votazioni strumentali il PD ha appena praticamente votato contro il nostro ordine del giorno, che chiedeva al Governo di tornare all'esenzione dell'IMU sui terreni agricoli, e vista probabilmente oltre la strumentalità del loro voto e la loro fretta di andare a casa, descrivo l'ordine del giorno Brugnerotto n. 9/2679-bis-B/22.
PAGINA: 0091 COSIMO LATRONICO. Signor Presidente, intervengo per chiedere al Governo di valutare questa vicenda, che è stata oggetto di valutazione anche in altri ordini del giorno. Si tratta dell'IMU agricola non in generale, voglio dire al Governo, ma per le aree svantaggiate, per la quale situazione in altri provvedimenti, cioè in altre leggi di stabilità, si era stabilito che ci fosse un'area di esenzione, data la natura marginale di questi terreni che spesso sono terreni improduttivi e spesso si trovano nel Mezzogiorno e sono di proprietà magari di emigranti, che mantengono, per ragioni affettive, un rapporto di proprietà.
PAGINA: 0091 ANGELO CERA. Signor Presidente, Viceministro, il mio comune non ha ricevuto dallo Stato, che li ha decurtati, 350 mila euro per la tassa sui terreni montani. Bene, alle mazzate già avute precedentemente, si aggiungerà quest'altra mazzata, perché noi non sappiamo, soprattutto in zone montane, chi verrà, visto e considerato che in moltissimi casi sono terreni abbandonati, a versare ai comuni, per cui si continua a menare al buio senza sapere nemmeno quello che fate. |
PAGINA: 0021 Interviene il deputato FEDERICO D'INCÀ (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0092 FEDERICO D'INCÀ. Signor Presidente, intervengo per aggiungere alla vergogna di prima sui pellet questa vergogna sui terreni agricoli montani, inserita nei commi 692 e 693, che in pratica costringono al pagamento dell'IMU per i terreni agricoli montani. Vi è una proroga, ma comunque è condizionata al pagamento successivo. Porto un esempio di un comune montano, il comune di Lamon, che si trova sfortunatamente a 597 metri sul livello del mare; è un comune bellunese, famoso per un referendum che è ancora incagliato in I Commissione. In questo comune il sindaco desidera spostare al primo piano della sede, che si trova a 600 metri d'altezza, la sede del comune stesso, in modo tale da poter riuscire a far sì che i suoi cittadini abbiano praticamente tolta questa IMU sui terreni agricoli montani, che è un'assoluta vergogna di cui vi dovete prendere un'assoluta responsabilità. |
PAGINA: 0021 Intervengono i deputati DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS) e GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0092 DAVIDE CRIPPA. Questo ordine del giorno impegna il Governo a semplificare le procedure per il pagamento del canone RAI, prevedendo un inserimento del tributo dovuto nella dichiarazione dei redditi annuali. Mi sembrava qualcosa di sensato che quantomeno potesse limitare l'aggravio, che il canone RAI oggi ha all'interno delle spese di una famiglia, e potesse essere un modo per potere rendere chiaro e trasparente un meccanismo di pagamento del canone stesso. Vedo che non è stato accolto e lo mettiamo volentieri ai voti. PAGINA: 0093 GUIDO GUIDESI. Signor Presidente, noi voteremo contro questo ordine del giorno, perché noi non siamo per una rimodulazione del metodo di pagamento del canone RAI, ma per la sua abolizione. |
PAGINA: 0021 Interviene il deputato FEDERICA DIENI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0095 FEDERICA DIENI. Ciò che lascia perplessi nell'intervento del Governo è la scelta di ampliare il regime dei minimi ad una vasta platea di soggetti rispetto al passato, rendendolo meno vantaggioso rispetto @pagina=0096@a ciò che viene previsto da una normativa per poco ancora in vigore. Più specificatamente, dal mio punto di vista, ciò che risulta scarsamente lungimirante è abbassare la soglia per l'applicazione dell'aliquota agevolata a 15 mila euro per i professionisti, quota che rappresenta realmente un vincolo fin troppo stringente per tutti coloro che, pur godendo di un reddito esiguo, riescono tuttavia a sfondare questo tetto.
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PAGINA: 0022 Intervengono i deputati CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS), il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS) e il deputato ALBERTO ZOLEZZI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0099 CLAUDIA MANNINO. Presidente, chiedo al sottosegretario di ripetere la motivazione del suo parere. PAGINA: 0099 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, quando l'ho accolto come raccomandazione è perché la disposizione, punto per punto, dell'ordine del giorno non è accoglibile perché il Governo non intende impegnarsi così puntualmente come previsto nel dispositivo. PAGINA: 0099 ALBERTO ZOLEZZI. Sì, Presidente, velocemente, io penso che il Parlamento voterà contro questo ordine del giorno.
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PAGINA: 0022 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0102 DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori. |
PAGINA: 0022 Interviene il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0102 DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, visto che il Governo dà un parere favorevole e poi due esponenti del Governo votano contro seduti al banco del Governo, e visto che la maggior parte degli esponenti del Governo con una serietà superiore almeno si astengono dal votare, non capisco se devono prendere la diaria quotidiana, ma non credo, altrimenti potrebbero evitare magari anche gli altri due soggetti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0023 Interviene il deputato SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0105 SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, in realtà vorrei sapere, se possibile, come mai viene accolto solo come raccomandazione, dato che... |
PAGINA: 0023 Intervengono il deputato MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS), il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS) e nuovamente il deputato MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0106 MASSIMILIANO FEDRIGA. Signor Presidente, mi sorprende il parere contrario del Governo. Io nell'ordine del giorno chiedo di verificare semplicemente che sia rispettato quanto dicevo prima, ovvero gli accordi presi dal nostro Paese sulla zona franca del porto di Trieste, in quanto lo stesso onorevole Rosato, nell'intervento sulla relativa proposta emendativa ha assicurato ai colleghi che non c’è alcun problema con i trattati internazionali, nel rispettare i trattati internazionali da parte del nostro Paese. In questo ordine del giorno dico al Governo di verificare che siano rispettati i trattati internazionali e quindi di operare in seguito alla decisione che loro hanno preso, ma perlomeno che ci sia questa verifica preventiva. Adesso, quanto ha detto l'onorevole Rosato contraddice il parere contrario del Governo. Ci sorprende, perché noi semplicemente diciamo che deve...ho letto tutto, l'ho scritto... PAGINA: 0106 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il Governo intende intervenire per chiarire che la ragione del parere contrario sta nel fatto che nel dispositivo c’è scritto che si deve sospendere l'applicazione di quello che è contenuto nella legge di stabilità. Se ci fosse stato soltanto scritto di effettuare la verifica circa la coerenza con gli accordi internazionali, naturalmente sarebbe stato accolto. PAGINA: 0106 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie Presidente. Appunto: c’è scritto di sospendere fino a quando non si fa la verifica. Scusatemi, mi sembra una cosa basilare: voi vorreste agire senza fare la verifica che sono rispettati gli accordi ? Sembra una cosa alquanto particolare che il Governo sostenga una cosa del genere. Se sostiene questo, vuol dire che è in malafede, perché ha paura dopo, che la sospensione diventi definitiva, in quanto gli accordi non sono rispettati. O una o l'altra. Quindi, mi sembra che venga sottolineato per l'ennesima volta che questa è una presa in giro, un'opera sottobanco contro gli interessi della città di Trieste e per gli interessi di qualcuno in particolare, che non sono i cittadini triestini, né tantomeno del nostro Paese. |
PAGINA: 0023 Interviene il deputato GUIDO GUIDESI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0107 GUIDO GUIDESI. Signor Presidente, insisto per la votazione del mio ordine del giorno perché l'ordine del giorno è quello delle zone franche per le aree terremotate dell'Emilia e questa è una promessa fatta più volte dal Partito Democratico sul territorio. |
PAGINA: 0024 Interviene il deputato FABRIZIO DI STEFANO (FI-PDL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0109 FABRIZIO DI STEFANO. Signor Presidente, togliere la voce delle sanzioni dalla tassazione significa, come nel caso precedente, svilire completamente l'ordine del giorno. Per cui, preferisco che sia posto in votazione e magari bocciato. |
PAGINA: 0024 Interviene il deputato GIORGIO AIRAUDO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0110 GIORGIO AIRAUDO. Signor Presidente, mi è incomprensibile perché il Governo non dia seguito ad una sua dichiarazione di intenti. Qui si tratta, visto che non lo avete fatto nel disegno di legge di stabilità, semplicemente di rifare quello che avete fatto lo scorso anno, cioè di garantire che i contratti di solidarietà abbiano un'integrazione al 70 per cento. Se vogliamo, infatti, poi che lo strumento venga incentivato e venga utilizzato, non si può ridurne l'efficacia, perché se lo si riduce vuol dire che diventerà più utile adottare la cassa integrazione o altri strumenti. Non avete trovato i soldi, ma almeno, se nell'ordine del giorno vi impegnaste a riportarli al 70 per cento, avreste semplicemente dato forza a ciò che dice il Premier. Il Premier dice che il modello Electrolux è un buon modello, lo si porti al 70 per cento (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). |
PAGINA: 0024 Interviene il deputato ANTONIO PLACIDO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0111 ANTONIO PLACIDO. Signor Presidente, mi pare di capire che tutti ritengono che il problema ci sia, ovvero il rischio reale, dentro i meccanismi attuali, che diventi più incentivante licenziare nelle condizioni date, per effetto del combinato disposto di incentivi e modifiche dell'articolo 18.
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PAGINA: 0024 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che la Presidenza ritiene di riammettere all'esame e al voto dell'Assemblea l'ordine del giorno Di Lello n. 9/2679-bis-B/6 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0111 PRESIDENTE. Grazie, onorevole Placido, però il Governo non interviene.
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PAGINA: 0024 Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze ENRICO MORANDO (Vedi RS) e il deputato MARCO DI LELLO (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0112 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Di Lello n. 9/2679-bis-B/6. PAGINA: 0112 MARCO DI LELLO. Signor Presidente, accolgo positivamente lo sforzo della Presidenza, un po’ meno quello del Governo, ma va bene così. |
PAGINA: 0025 (Dichiarazione di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0112 (Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2679-bis-B) |
PAGINA: 0025 Intervengono per dichiarazione di voto finale i deputati DANIEL ALFREIDER (Misto-Min.Ling.) (Vedi RS), LELLO DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS), FABIO RAMPELLI (FdI-AN) (Vedi RS), FEDERICO FAUTTILLI (PI) (Vedi RS), ROBERTO SIMONETTI (LNA) (Vedi RS), GIANFRANCO LIBRANDI (SCpI) (Vedi RS) (nel corso dell'intervento il Presidente richiama all'ordine i deputati Paolo Russo e Romele). |
PAGINA: 0112 DANIEL ALFREIDER. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti) (Applausi). PAGINA: 0112 LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, considerando gli applausi anche da parte @pagina=0113@dell'opposizione, annuncio che noi voteremo ovviamente a favore, di questo provvedimento. (Applausi). PAGINA: 0113 FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, intervengo solo per annunciare che noi voteremo contro questo provvedimento e mi riservo eventualmente di consegnare il testo della mia dichiarazione di voto. PAGINA: 0113 FEDERICO FAUTTILLI. Signor Presidente, colleghi, rappresentanti del Governo, consegno anche io il testo (Applausi)... PAGINA: 0113 ROBERTO SIMONETTI. Signor Presidente, è chiaro che sarà un voto contrario. PAGINA: 0116 GIANFRANCO LIBRANDI. Signor Presidente, illustrissimi Ministri ed onorevoli colleghi, la legge di stabilità che ritorna oggi in quest'aula per la definitiva approvazione è un provvedimento... |
PAGINA: 0025 Intervengono quindi per dichiarazione di voto finale i deputati GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS), PAOLO TANCREDI (AP) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS) e GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle espongono un cartello che il Presidente invita a rimuovere – Il Presidente richiama all'ordine i deputati Tofalo, Saltamartini e Tancredi) (Vedi RS). |
PAGINA: 0119 GIULIO MARCON. Signor Presidente, signori del Governo, colleghe e colleghi, SEL voterà convintamente contro questo disegno di legge di stabilità, che non dà risposte alle sofferenze del nostro Paese: la disoccupazione e la mancanza di lavoro, la crescita della povertà, la depressione economica, la fuga delle grandi imprese all'estero e la chiusura di tanti piccoli stabilimenti nel nostro Paese. L'impoverimento del nostro sistema formativo e la ricchezza dei diritti del welfare. Questo è un disegno di legge di stabilità: tornando dal Senato non è tornata molto... PAGINA: 0121 PAOLO TANCREDI. Grazie Presidente. Noi del gruppo di Area popolare, invece, voteremo convintamente a favore di questa legge di stabilità, sia per il testo che si è presentato al Parlamento sia per il lavoro proficuo, intenso, che è stato fatto in Parlamento. Anzi, una delle cose che voglio qui apprezzare, in questa dichiarazione di voto finale, è l'atteggiamento del Governo che ha dato disponibilità al Parlamento per discutere sulle norme nelle loro formulazione e migliorarle, in molti casi. Pensiamo che questa sia una legge di stabilità innovativa rispetto anche alla dialettica che c’è stata con l'Europa, che io reputo una cosa positiva. C’è chi da una parte ci accusa di troppa sudditanza e da un'altra parte poi ci accusa, invece, di discutere e di ricevere rimbrotti. Né l'uno né l'altro: con l'Europa c’è una dialettica costruttiva che crediamo vada portata avanti, anche in maniera più forte, forse, nel prossimo futuro. Comunque, qualche anno fa, quando è iniziata questa legislatura, tutta l'opinione pubblica, tutto il dibattito pubblico era concentrato sull'abbattimento del cosiddetto cuneo fiscale. Questo è quello che nel corso di questi due anni ha assillato il legislatore e anche il Governo e la maggioranza. Ebbene, io credo che ci sia in questa legge di stabilità il più forte abbattimento di cuneo fiscale che si potesse realizzare, con la situazione contingente sul campo, sia dalla parte del lavoratore sia dalla parte dell'impresa. Oggi stabilizziamo dal 1o gennaio il bonus di 80 euro, lo rendiamo a regime e diamo una certezza anche ai dieci milioni di lavoratori italiani che percepiranno ancora il bonus degli 80. È un fatto importante che, ripeto, riduce il cuneo fiscale dalla parte del lavoratore.
PAGINA: 0122 ROCCO PALESE. Signor Presidente, rappresentate del Governo, onorevoli colleghi, io ieri, per conto del gruppo Forza Italia, nel corso della discussione sulle linee generali, ho fatto un intervento di 26 minuti. Chiaramente non ripeterò l'intervento e le motivazioni che sono state esplicitate ieri in quest'Aula, di contrarietà, di critica e di censura nei confronti di questa legge di stabilità, perché se lo dovessi fare, occorrerebbero 26 ore, e forse non sarebbero neanche sufficienti. PAGINA: 0123 GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, se ci fosse la possibilità di guardare il cielo in questo momento, vedremmo tutti che piove; piove, piove da mesi ormai, piovono tasse, piovano tasse, Governo d'azzardo. Governo d'azzardo perché queste tasse sono un vero azzardo e con l'azzardo ci continuate a giocare, ci avete giocato con Sisal e ci avete giocato con le norme che avete inserito. Quali norme e quali tasse, direte voi: dopo di noi, qualcuno avrà ancora il coraggio in quest'Aula di dire: 18 miliardi di tasse in meno, ma sono 25 miliardi di tasse in più. Potete giocare con la semantica, potete giocare con i numeri, ma poi le avete scritte nero su bianco. Vediamole insieme @pagina=0124@(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PAGINA: 0125 PRESIDENTE. Onorevole Sorial, onorevole Sorial, onorevole Sorial, prego, si fermi un secondo ! Onorevole Sorial, io non l'ho interrotta prima... |
PAGINA: 0025 Interviene infine per dichiarazione di voto finale il deputato MAINO MARCHI (PD) (Vedi RS) (Deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle espongono un cartello che il Presidente invita a rimuovere). |
PAGINA: 0126 MAINO MARCHI. Signor Presidente, colleghi deputati, rappresentanti del Governo, rinnovo i ringraziamenti al presidente Boccia e ai relatori Guerra e Tancredi, @pagina=0127@al Governo e a tutti i colleghi per il lavoro compiuto, che ci permette di arrivare oggi all'approvazione conclusiva del disegno di legge di stabilità, sul quale dichiaro il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.
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PAGINA: 0025 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0130 IGNAZIO LA RUSSA. Lo sto facendo, la ringrazio. Sull'ordine dei lavori: Presidente, ho assistito a tante leggi finanziarie, oggi leggi di stabilità. Mi pare di non ricordare mai un'assenza così costante e totale del Ministro dell'economia e delle finanze. Pregherei di avvisarlo, per essere presente almeno nel momento della votazione finale o in quello della votazione del disegno di legge di bilancio che seguirà dopo. |
PAGINA: 0026 (Trattazione dell'unico ordine del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0131 (Esame di un ordine del giorno – A.C. 2680-B) |
PAGINA: 0026 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. (Vedi RS) Accoglie l'ordine del giorno Oliverio n. 9/2680-B/1 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0131 ENRICO MORANDO, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il parere è favorevole. |
PAGINA: 0026 (Dichiarazione di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0131 (Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2680-B) |
PAGINA: 0026 Intervengono per dichiarazione di voto i deputati LAURA CASTELLI (M5S) (Vedi RS) e ROBERTO SPERANZA (PD) (Vedi RS) (Il deputato Grillo espone un cartello che il Presidente invita a rimuovere). |
PAGINA: 0131 LAURA CASTELLI. Signor Presidente, veramente la voglia mi è un po’ passata di fare questo discorso conclusivo (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0133 ROBERTO SPERANZA. Signor Presidente, ho ritenuto di prendere la parola perché penso che vada difesa la dignità di questo Parlamento e la dignità di tutte le persone che, con grande serietà, lavorano per difendere le istituzioni democratiche. E voglio dire con tutta la forza che ho che non basterà alzare un cartellone, non basterà aggredire i banchi del Governo... |
PAGINA: 0026 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0134 Sull'ordine dei lavori (ore 22,05). |
PAGINA: 0026 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIUSEPPE ROMELE (FI-PdL) (Vedi RS), VERONICA TENTORI (PD) (Vedi RS), GIUSEPPE D'AMBROSIO (M5S) (Vedi RS), ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) (Vedi RS), SIMONE BALDELLI (FI-PdL) (Vedi RS), ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS) e FRANCESCA BUSINAROLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0134 GIUSEPPE ROMELE. Signor Presidente, grazie della disponibilità, mi rivolgo in particolare al Viceministro Morando, se ha la bontà magari di ascoltarmi un attimo. Viceministro Morando, mi rivolgo a lei, se gentilmente mi può ascoltare. Lei ha avuto modo, e con correttezza, di rispondere avvisando che, per quanto attiene l'IMU sugli impianti bullonati nei capannoni, il problema è risolto, in quanto sono state date disposizioni affinché la questione venisse risolta. In realtà io spero, e mi auguro che qualcuno mi ascolti, dal territorio le associazioni imprenditoriali, la Confindustria e le associazioni degli artigiani e delle piccole e medie industrie all'unanimità, non più tardi di un'ora fa, hanno comunicato che disposizioni in tal senso loro non ne hanno raccolte, tutt'altro; hanno raccolto che se ancora quella disposizione del 2012 relativa alla competenza dei responsabili territoriali per quanto riguarda la raccolta delle tassazioni su queste opere qui... PAGINA: 0134 VERONICA TENTORI. Signor Presidente, intervengo oggi in quest'Aula per ricordare Vittorio Calvetti, parlamentare lecchese della Democrazia Cristiana per tredici anni, che domenica ci ha lasciato all'età di novantanove anni. Credo sia importante ricordare il suo impegno in questo luogo, nell'istituzione per cui ha lavorato con tanta dedizione e passione per lungo tempo. PAGINA: 0135 GIUSEPPE D'AMBROSIO. Grazie, Presidente, sabato a Trani sono stati arrestati il sindaco Riserbato, della Puglia prima di tutto, l'ex vice sindaco Di Marzio, di Forza Italia, l'ex consigliere comunale Musci, di Forza Italia, il consigliere comunale Damascelli, del movimento Schittulli, un dirigente comunale e un altro ex dirigente di una municipalizzata comunale. Sono stati arrestati per associazione a delinquere, corruzione, turbativa d'asta e concussione elettorale, il voto di scambio che magari a qualcuno dovrebbe ricordare la porcata fatta sul 416-ter.
PAGINA: 0136 ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, tanti auguri scomodi a chi è entrato in Parlamento parlando del taglio degli F-35 e poi vota a favore del programma per gli F-35, a chi non si vergogna di scegliere Denis Verdini, quattro volte rinviato a giudizio, due per corruzione, per riformare la Costituzione. Tanti auguri scomodi a chi pensa, ancora oggi, nel 2014, che l'unico modo per risolvere i conflitti nel mondo, in Iraq, in Siria o in Afghanistan, sia bombardare; tanti auguri scomodi a chi ha abbassato le pene sul reato di scambio politico-mafioso; tanti auguri scomodi a chi parla di olimpiadi di Roma 2024 per cancellare dalle teste di tanti italiani lo scandalo di «mafia capitale». Tanti auguri scomodi a chi guadagna 15 mila, 16 mila, 20 mila euro al mese e non prova la soddisfazione di tagliarsi lo stipendio e di restituirlo ai legittimi proprietari, i cittadini; tanti auguri scomodi a chi si vende al sistema, anche tra le file del MoVimento 5 Stelle, ma anche tanti auguri di cuore a chi non si vende al sistema tra le file del MoVimento 5 Stelle e non si venderà mai al sistema, a chi non molla, a chi crede che questo Paese si possa costruire sulla base della sovranità alimentare, energetica, dell'informazione, politica e sovranità monetaria. Al giudice Di Matteo e ai PM di Palermo che lottano contro la mafia nell'assoluto silenzio delle istituzioni e insistono nel parlare di trattativa Stato-mafia in un'Italia che vuole nasconderlo, ai comici che sono stati così folli da fare entrare qui in Parlamento decine e decine di deputati che neanche conoscevano e persone che non avevano nessun potere alle spalle. Tanti auguri ai miei fantastici colleghi con i quali condividiamo tante battaglie e a chi pensa, Presidente, che l'onestà tornerà di moda (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0136 SIMONE BALDELLI. Grazie, Presidente Giachetti. Sarebbe compito del decano dell'Assemblea, ma quest'usanza, ahimè, si è persa. Credibilmente oggi sarà l'ultima seduta di quest'anno, salvo qualche annuncio, forse, di un «decreto milleproroghe» o non so di cosa. Quindi, io approfitto, anche a nome del gruppo cui appartengo, per fare gli auguri, in un giorno in cui abbiamo assistito ad una seduta non propriamente edificante.
PAGINA: 0137 ETTORE ROSATO. Signor Presidente, colgo spunto dalle parole che bene ha detto il collega Baldelli per ringraziare anch'io tutto il personale della Camera, in quest'anno molto intenso che abbiamo vissuto, in cui certo non tutte le cose sono state condivise nei loro contenuti, ma credo che tutti i gruppi parlamentari prendano atto volentieri e ricordino volentieri che molto lavoro è stato fatto. Moltissimo lavoro è stato fatto, e se questo è stato possibile, è stato certo per l'impegno dei gruppi parlamentari tutti, maggioranza e opposizione, ma anche in particolare per il lavoro e il livello di grande collaborazione che tutto il personale della Camera ci ha riservato in questi intensi mesi di lavoro. Quindi, veramente un augurio e un ringraziamento a loro e a tutte le loro famiglie.
PAGINA: 0138 FRANCESCA BUSINAROLO. Signor Presidente, non è un intervento per fare gli auguri, ma per rilanciare la palla che ha lanciato prima il mio collega Giuseppe D'Ambrosio, e dalla Puglia passiamo in Veneto, dove oggi l'ex vicesindaco di Verona è stato condannato a cinque anni per corruzione. Non bastasse questo, anche l'ex dirigente di una partecipata importantissima del comune di Verona, Tartaglia, è stato condannato a tre anni per reati contro la pubblica amministrazione. Allora, corruzione è la condanna che è stata dedicata al vicesindaco Giacino, riguarda reati svolti durante il suo mandato. Lui svendeva il territorio veronese. Invece l'amministratore Tartaglia mal gestiva i servizi cimiteriali, i servizi delle farmacie e di tutto questo l'amministrazione Tosi se ne lava le mani. La giunta Tosi e Tosi in persona si devono dimettere, il prefetto deve prendere provvedimenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), il MoVimento 5 Stelle di Verona e provincia sarà tutto compatto per chiedere le dimissioni di Tosi, che oggi in un tweet mi risponde che lui non si dimette perché ha paura di mettersi davanti al giudice Rossi, perché ha paura di essere condannato. Bene, Tosi, dimettiti perché è ora che tu lo faccia, perché non sei in grado di fare il sindaco, perché non ti sei accorto che il tuo vicesindaco si stava facendo corrompere ed era un corruttore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0026 Ordine del giorno della prossima seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0138 Ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0026 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta: |
PAGINA: 0138 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0026 La seduta termina alle 22,20.
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