Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento agricoltura | ||||
Titolo: | Assestamento 2013 - Rendiconto 2012 - Profili di competenza della XIII Commissione Agricoltura | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 71 | ||||
Data: | 23/09/2013 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | XIII-Agricoltura |
Assestamento 2013 - Rendiconto 2012
23 settembre 2013
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Indice |
Assestamento|Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 - A.C. 1572 Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali| |
AssestamentoLo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'esercizio 2013, approvato con la L. 229/2012, prevede una dotazione di competenza iniziale per complessivi 1257,5 milioni di euro. L'autorizzazione di cassa, sempre sulla base delle previsioni iniziali, è quantificata in 1377,6 milioni di euro, mentre la consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2013 risulta nel progeto di bilancio presentato in Parlamento, pari a 269,3 milioni di euro, di cui 73,8 milioni per la parte corrente, e 195,5 per il conto capitale.
Le variazioni alle suindicate previsioni iniziali sono riconducibili a due ordini di fattori. Il primo riguarda tutte le variazioni introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2013. Il secondo si riferisce alle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame. Tutte le variazioni interessano le unità di voto approvate dal Parlamento con la predetta L. 229/2012 e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l'emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del ministro dell'economia e delle finanze 31 dicembre 2012, secondo quanto previsto dall'articolo 21, comma 17, della L. 196/2009.
Per quanto riguarda le variazioni per atto amministrativo tutte le modifiche interessano contemporaneamente competenza e cassa per un totale di 125,6 milioni di euro e derivano da intervenuti provvedimenti legislativi o da norme di carattere generale: riassegnazione ai capitoli di spesa delle somme versate all'entrata (16,5 milioni di euro); reiscrizione di residui passivi perenti (74,9 milioni di euro); storno di fondi da altri ministeri (1,3 milioni di euro); DL 35/2013 - convertito con modificazioni dalla L. 64/2013 - (32,9 milioni di euro), che ha disposto, tra l'altro, il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione.
Variazioni che si propopongono con il disegno di legge di assestamento in esame
Ai fini dell'assestamento vengono proposte le seguenti variazioni nette in milioni di euro.
Le variazioni ai residui trovano motivo nell'obbligo di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2012, tenendo conto delle variazioni eventuali intervenute a compensazione nel conto dei residui passivi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative. Rispetto alle previsioni iniziali, sommando le variazioni intervenute per atto amministrativo a quelle proposte dal presente ddl, vengono in definitiva a registrarsi le seguenti differenze:
Pertanto, le previsioni per il bilancio 2013 subiscono il seguente assestamento:
Le variazioni apportate alle previsioni iniziali già introdotte in bilancio sia in forza di atti amministrativi, che del ddl di assestamento, sono elencate nel dettaglio dalla "Nota illustrativa" della Tabella 12, i cui dati sono di seguito riportati in forma riepilogativa per titolo/categoria, ponendo in corsivo i dati dell'esercizio precedente.
(RS: residui; CP: competenza; CS: cassa)
Nella tabella di sintesi si evidenzia un incremento totale della competenza pari a 141,8 milioni di euro.
La variazione dei residui accertati al 1° gennaio 2013 è notevolmente contenuta in conseguenza della riduzione dei termini di perenzione amministrativa delle spese in conto capitale. Pertanto i residui correnti variano per 11,5 milioni di euro, mentre i residui in conto capitale variano in maniera più contenuta per 8,4 milioni. La contenuta crescita della competenza e l'aumento ridotto dei residui si traducono in un incremento moderato delle quantificazioni di cassa che vedono prevalere leggermente le attribuzioni riferite alle spese in conto capitale (77,4 dei 139,5 milioni totali).
L'incidenza delle variazioni proposte con il ddl su missioni, programmi e capitoli di spesa
Come già indicato sopra le variazioni proposte con il ddl di assestamento, al netto del trasferimento di risorse tra i diversi programmi, assumono i seguenti valori: per la competenza +16,3 milioni; per la cassa +14,0 milioni; e per i residui +19,9 milioni di euro.
Per la competenza l'incremento di maggior rilievo, pari a 9,458 milioni di euro, è destinato, come nello scorso anno, alla missione "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca" (missione 9). Le maggiori somme stanziate sono riservate quasi interamente al programma 9.6 (9,3 milioni di euro) dedicato alle "Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e mezzi tecnici di produzione".
Per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa i 1377,63 milioni stanziati inizialmente godono di un incremento pari a circa 14 milioni di euro. La variazione più consistente è proposta per la missione 8 "Soccorso civile" che distribuisce interamente la somma stanziata, pari a circa 4,4 milioni, al programma 8.1 "Interventi per soccorsi". |
Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 - A.C. 1572 Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali1. Gli aspetti finanziari della gestione
La dotazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel corso degli ultimi 4 anni ha subito una riduzione complessiva del 16,3 per cento.
In particolare, negli anni 2009-2012 tutte le principali missioni, ad eccezione della missione 18, mostrano una complessiva riduzione degli stanziamenti: missione 7 - Ordine pubblico e sicurezza (-7,9%); missione 8 - soccorso civile (-15,8%); missione 9 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (-17,6%); missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (+6,6%).Va sottolineato che la missione 9 ricomprende il 62.6 per cento degli stanziamenti complessivi del Ministero e che pertanto la riduzione in termini percentuali del 17,6 corrisponde a più di 200 milioni di euro, si è passati infatti dai 1.150 milioni del 2009 agli 857 milioni del 2011, per poi risalire a 947 milioni nello stanziamento definitivo del 2012.
La legge di bilancio per il 2012 (L. 184/11 del 12 novembre) prevedeva inizialmente per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una dotazione di competenza pari a 1.109,845 milioni di euro ( 1.320,3 esercizio precedente), che non mutava la netta prevalenza delle assegnazioni di parte corrente su quelle in conto capitale.
L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali, era invece quantificata in 1.285,927 milioni di euro.
Al contrario delle previsioni iniziali lo stanziamento definitivo di competenza è tuttavia risultato più elevato rispetto all'esercizio precedente, passando da 1.491 milioni del 2011 a 1.511 milioni di euro nel 2012 (+1,3%), mentre le somme impegnate o pagate sono passate da 1.427 milioni nel 2011 a 1.485 milioni nel 2012 (+4%). In relazione alla gestione finanziaria complessiva va rimarcato, però, come negli ultimi anni le risorse sia stanziate che impegnate abbiano mostrato una costante diminuzione.
2. Le valutazioni della Corte dei conti
La Corte dei conti, nella sua Relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 (Vol. II pag. 363 e ss.), sull'attività del MIPAAF esprime alcune considerazioni generali. Sotto il profilo organizzativo "il nuovo regolamento ha previsto una nuova assegnazione di competenze dei Dipartimenti, con un ridimensionamento (per una percentuale pari circa al 20 per cento) degli Uffici dirigenziali di livello non generale e delle stesse dotazioni organiche dei dirigenti di seconda fascia (da 77 a 62 dirigenti) e del personale non dirigente (da 1.896 nel 2009 alle attuali 1.539 unità)". La Corte dei conti nota come il "Ministero si avvale di alcuni Enti strumentali" e come questi possono essere sempre più considerati di supporto per le prprie competenze di programmazione e coordinamento. Nell'ambito di questi enti particolare rilievo assume certamente l'AGEA, che ha il compito di seguire e curare i rapporti finanziari con l'Unione europea: "Tra le questioni che interessano la politica agricola seguite dall'AGEA, devono ancora una volta essere evidenziati i problemi insoluti inerenti ai prelievi supplementari sul latte (le cosiddette quote latte), in ordine ai quali la Corte ha effettuato una specifica indagine", nell'ambito della quale si è precisato che l'importo dell'esposizione attribuibile al mancato versamento del prelievo, stante il contenzioso in atto, era pari al mese di febbraio 2012 a 1.693 milioni di euro. Si rileva come il Ministero destina una parte rilevante delle risorse agli "Enti strumentali (per una percentuale pari al 25,3 per cento) e le spese riguardano soprattutto quelle di parte corrente, mentre più esigua risulta essere quella in conto capitale". Degno di nota è che il "Ministero ha continuato a porre in essere gli adempimenti necessari all'attuazione delle norme che hanno disposto misure di razionalizzazione degli organismi vigilati, con particolare riferimento alla riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione ed al rinnovo degli organi vigilati. L'Amministrazione ha provveduto ad emanare il Sistema di misurazione e valutazione delle performance e ha approvato il Programma triennale per la trasparenza 2011/2013". La Corte rileva come gli stanziamenti definitivi di competenza per le spese del personale risultano ancora in diminuzione sulla scia del precedente esercizio, così come quelli relativi ai consumi intermedi, che flettono di 8,6 punti percentuali rispetto al 2011. La Corte nota come "l'esame complessivo dei dati finanziari evidenzia ancora la presenza di un elevato ammontare sia dei residui attivi che dei residui passivi perenti, mentre la situazione dei debiti pregressi non presenta fenomeni rilevanti. La formazione dei residui passivi e dei residui passivi perenti è influenzata dalla natura delle attività proprie del Ministero che consistono nel finanziare spese di investimento e trasferimenti a terzi, anche se è indubbio che esiste un elevato scostamento temporale tra programmazione di intervento in sede legislativa, impegno della spesa ed erogazione della stessa". Il Ministero cura anche la gestione di numerosi capitoli nei quali è prevista l'acquisizione di entrate extra tributarie, in merito ai quali "a fronte di previsioni iniziali di cassa per 35,6 milioni di euro (-76,8 per cento rispetto al 2011) e definitive per 103,7 milioni di euro (-69,9 per cento), si è realizzata una entrata pari a 120,7 milioni (+18,3 per cento)".
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