INTERROGAZIONI
A)
ASCIERTO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
agli appartenenti alle sezioni di polizia giudiziaria dell'Arma dei carabinieri non sono riconosciute le stesse funzioni che di solito vengono attribuite ai parigrado che svolgono analoghe attività in altri reparti;
il nucleo investigativo dell'Arma dei carabinieri, ad esempio, svolge su delega dell'autorità giudiziaria attività e indagini su procedimenti giudiziari e gli operatori nello svolgimento di tale attività si vedono riconosciuto il periodo di comando, percependo premi di produttività pari a quelli dei comandanti di stazione; invece, alle sezioni di polizia giudiziaria presso i tribunali non è riconosciuto nulla;
quindi, in tale situazione, pur svolgendo le medesime funzioni, si viene a determinare una disparità di trattamento economico tra gli operatori delle sezioni di polizia giudiziaria e gli appartenenti al nucleo investigativo –:
quali iniziative o provvedimenti il Ministro interrogato intenda adottare per parificare il ruolo degli appartenenti alle sezioni di polizia giudiziaria a quello degli appartenenti al nucleo investigativo, nonché per parificare il ruolo di responsabile delle sezioni di polizia giudiziaria a quello di comandante di stazione, riconoscendo, quindi, stesse funzioni e uguale trattamento economico. (3-01640)
(17 maggio 2011)
B)
GIORGIO MERLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
la situazione delle aziende riconducibili al gruppo Trombini – che conta due stabilimenti nel pinerolese – continua ad essere incerta, senza offrire precise garanzie per la tutela della occupazione;
lo stabilimento di Frossasco, specializzato in produzione di pannelli truciolati, conta oggi 180 dipendenti ed è presente nel pinerolese da oltre 30 anni, ma pesa l'incognita sul futuro produttivo di entrambi gli stabilimenti, compreso quello di Lusema San Giovanni;
purtroppo, crescono le preoccupazioni, manifestate a più riprese dalle maestranze e dai sindacati, sul futuro produttivo e, in particolare, sulla trasformazione della mission dell'azienda;
ora, alla luce della precarietà che caratterizza ormai da troppo tempo gli stabilimenti pinerolesi del gruppo Trombini ex Annovati – compresa la richiesta di cassa integrazione per tutti i dipendenti del gruppo –, diventa urgente conoscere quali sono le garanzie concrete che offrono i datori di lavoro e, soprattutto, quali sono le prospettive di investimento e di occupazione che intendono perseguire –:
considerato che questi elementi sono necessari ed indispensabili per il futuro stesso dei lavoratori, quali siano le iniziative concrete che il Ministro interrogato intenda attivare per chiarire il destino degli stabilimenti pinerolesi del gruppo Trombini ex Annovati e per salvaguardare i livelli occupazionali. (3-01724)
(29 giugno 2011)
C)
CARELLA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
come noto, in data 30 marzo 2010, il Ministero dello sviluppo economico e la Videocon Indiana, società controllante la VDCt di Anagni, hanno sottoscritto un'intesa avente i seguenti punti vincolanti:
a) la società VDCt si impegna attraverso un apposito memorandum alla cessione degli impianti e delle tecnologie alla multinazionale Ssim, realtà imprenditoriale individuata come la più idonea alla reindustrializzazione del sito;
b) si prevedono l'avvio della procedura ex articoli 182-bis e 182-ter della legge fallimentare e, per quanto necessario, l'impegno dei soci a sostenerla finanziariamente;
in data 17 dicembre 2010, nel corso di un apposito incontro presso il medesimo Ministero, tra le organizzazioni sindacali e la società VDCt, si conveniva che quest'ultima non fosse in grado di completare la procedura ex articolo 182-bis della legge fallimentare, a causa delle resistenze manifestate dai vertici di Banca Intesa, maggiore creditore di Videocon, ad accogliere una ragionevole transazione del debito in essere;
in data 3 febbraio 2011, presso la Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati, il Ministro interrogato ha assicurato che entro il mese di febbraio 2011 l'iter sarebbe stato completato;
nel frattempo, attraverso la contrattazione del debito dei creditori chirografari (aziende e società fornitrici del territorio) si sono trovate le intese di mediazione necessarie alla presentazione presso il tribunale di Frosinone della procedura ex articolo 182-bis e, a questo punto, il citato istituto di credito ha garantito l'intero debito, riservandosi, qualora non si trovino accordi con Videocon, di esercitare formale escussione presso la borsa di Bombay;
la permanenza di un presidio industriale della dimensione e delle caratteristiche tecnologiche di Videocon, con oltre 1.300 dipendenti, rappresenta un obiettivo irrinunciabile per un'area come quella del frusinate e per la zona meridionale della provincia di Roma, già pesantemente colpite dagli effetti della crisi economico-industriale di questi ultimi anni;
tra l'altro, per difendere il loro posto di lavoro e le prospettive economiche di tali aree, alcuni lavoratori sono stati colpiti da un provvedimento di condanna per aver occupato la sede dell'autostrada A1 –:
quali siano le ragioni che ostacolino tuttora la positiva conclusione di quanto definito nel citato accordo del 30 marzo 2010, soprattutto alla luce del positivo atteggiamento dei creditori locali e della necessità di evitare il collasso socio-economico della provincia di Frosinone e della zona sud della provincia di Roma, ponendo le basi per un futuro industriale e di lavoro per i 1.300 addetti della VDCt di Anagni. (3-01541)
(23 marzo 2011)