Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Riunione congiunta delle Commissioni Affari esteri della Camera dei deputati e del Consiglio grande e generale della Repubblica di San Marino | ||
Serie: | Documentazione e ricerche Numero: 94 | ||
Data: | 02/11/2009 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari | ||
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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Documentazione e ricerche |
Riunione congiunta delle Commissioni Affari esteri della
Camera dei deputati e del Consiglio grande e generale della Repubblica di San
Marino |
(4-5 novembre
2009) |
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n. 94 |
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2 novembre 2009 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Affari esteri ( 066760-4939 / 066760-4172 – * st_affari_esteri@camera.it |
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I dossier dei servizi e
degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione
interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La
Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale
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File: ES0312.doc |
INDICE
Programma della
riunione
La Convenzione
italo-sammarinese di amicizia e buon vicinato del 1939
Rapporti parlamentari
Italia-Repubblica di San Marino (a cura
del Servizio Rapporti internazionali)
Profili biografici (a cura del Servizio Rapporti internazionali)
Scheda paese. Repubblica
di San Marino (a cura del Ministero degli
Affari esteri)
Rassegna stampa sull’attualità sammarinese
Composizione della Commissione Affari esteri del Consiglio
grande e generale
La Convenzione di amicizia e buon vicinato tra Italia e San Marino, stipulata il 31 marzo 1939 e tuttora in vigore, è stata più volte modificata da successivi accordi tra i due Paesi.
Nel Capo I la Repubblica di San Marino riconferma la sua neutralità, nell’ambito del buon vicinato e della perpetua amicizia con la Repubblica italiana, con la quale intratterrà regolari consultazioni sui problemi di comune interesse. Si prevede poi l’istituzione di rappresentanze diplomatiche nei rispettivi territori dell’altra Parte, mentre l’Italia si farà cura di assistere i cittadini sanmarinesi che lo richiedano laddove non vi siano rappresentanze san marinesi.
E’ altredì previsto che i cittadini di ciascuno dei due Stati saranno ammessi nel territorio dell’altro ad esercitare qualsiasi industria, commercio o professione, come anche a qualsiasi impiego di carattere pubblico.
Il Capo II è dedicato all’assistenza giudiziaria in materia civile, e riguarda anzitutto le decisioni in materia civile, commerciale e amministrativa, pronunciate da autorità giurisdizionali di uno dei due Stati: esse avranno autorità di giudicato anche nel territorio dell’altra Parte contraente, subordinatamente ad alcune condizioni, tra le quali spicca l’assenza in esse di disposizioni contrarie all’ordine pubblico dello Stato nel quale ne è invocata l’attuazione.
Inoltre, le decisioni di cui in precedenza potranno costituire titolo per l’esecuzione forzata, tanto mobiliare quanto immobiliare, dal momento in cui siano state dichiarate esecutorie – beninteso sempre subordinatamente alle condizioni soprarichiamate. Contro il decreto che pronuncia l’esecutorietà, e contro l’eventuale decisione di appello, sono ammessi rispettivamente i ricorsi e le impugnazioni previste dalla legge.
Parimenti, le sentenze arbitrali e gli atti autentici pronunciati o perfezionati in uno dei due Stati e ivi dichiarate esecutive, lo saranno secondo le disposizioni precedenti anche nel territorio dell’altra parte contraente.
E’ prevista l’attività di rogatoria tra le autorità giurisdizionali dei due Stati, per l’esecuzione di atti istruttori o di qualsiasi altro atto procedurale in relazione a giudizi civili o commerciali. La rogatoria sarà condotta nelle forme previste dalla legislazione dello Stato in cui essa deve aver luogo.
Infine, ai cittadini di ciascuno dei due Stati è data facoltà di far valere i loro diritti e interessi innanzi alle autorità giurisdizionali dell’altro Stato alle medesime condizioni alle quali sono soggetti i residenti di quest’ultimo, incluso il diritto al gratuito patrocinio nei casi di indigenza.
Il Capo III, assai ampio, concerne l’assistenza giudiziaria in materia penale, e prevede anzitutto l’obbligo reciproco delle Parti a consegnare, a richiesta, gli individui perseguiti o condannati dalle autorità giudiziarie dello Stato richiedente quali autori o complici di alcune figure di reato precisamente elencate, nonché gli individui cui siano applicate misure di sicurezza restrittive della libertà personale.
Le Parti, inoltre, avranno facoltà di consegnarsi reciprocamente e a richiesta, individui perseguiti o condannati per altri reati. L’estradizione non verrà tuttavia concessa se non in relazione a fatti punibili in entrambi i Paesi, né tantomeno per reati contemplati nelle leggi sulla stampa o per quelli di carattere politico – e la valutazione in ordine alla natura dei fatti giudici prodotti e rimessa esclusivamente all’autorità dello Stato richiesto.
Sono di seguito elencati casi di possibile diniego dell’estradizione, tra i quali in particolare il caso di cittadini della Parte richiesta, salvo che essi non abbiano ottenuto tale cittadinanza dopo la commissione del reato in oggetto. Inoltre, se l’individuo interessato è un apolide domiciliato ininterrottamente per dieci anni nel territorio dello Stato richiesto prima della commissione del reato, l’estradizione potrà del pari essere rifiutata. Una delle ragioni di diniego dell’estradizione è inoltre l’applicazione del principio ne bis in idem. E’ altresì previsto che la persona estradata possa essere giudicata per ogni altra infrazione connessa a quella principale, ma non nei casi di asserite violazioni alle legge sulla stampa, come anche in relazione ai reati politici. Con l’assenso della Parte estradante, lo Stato richiedente l’estradizione potrà estenderne gli effetti anche a fatti non connessi a quello principale, e potrà anche consegnare l’estradato ad un terzo Stato – per un reato diverso da quello principale. Nel concorso di più richieste di estradizione sarà data la precedenza allo Stato nel cui territorio è stato commesso il reato più grave, in base alla legge della Parte estradante.
E’ anche previsto che ciascuna delle Parti contraenti proceda alla riscossione di multe, ammende o pene pecuniarie dovute all’altra Parte in risultanza di sentenze o altri provvedimenti giurisdizionali penali. Anche nel settore della cooperazione giudiziaria penale le autorità italiane e quelle di San Marino potranno scambiarsi rogatorie in ordine ad atti relativi a procedimenti penali, incluso il sequestro di oggetti costituenti corpo di reato. E’ anche contemplato lo scambio di documenti, con l’obbligo di restituzione nel più breve termine possibile.
Infine, la cooperazione giudiziaria penale prevede: la comparizione di testimoni o di periti nel territorio dell’altra parte contraente nell’ambito di procedimenti penali ivi in corso, con immunità completa del testimone o del perito; la consegna di detenuti ai fini del confronto con individui detenuti nell’altro Stato; la trasmissione reciproca di estratti del casellario giudiziale concernenti i cittadini dell’altro Stato; il riconoscimento dell’efficacia dei certificati penali, rilasciati dalla competente autorità dell’altro Stato.
La reciproca assistenza amministrativa (Capo IV) si estende tra l’altro alla notificazione di atti, alla comunicazione di notizie e all’esecuzione di accertamenti. Inoltre, ciascuno “dei due Stati potrà procedere nel proprio territorio alla riscossione dei crediti dell'altro Stato per imposte, tasse e tributi di ogni specie...come pure per pene pecuniarie inflitte da autorità amministrative, e per titoli analoghi”. L’Italia e San Marino si trasmetteranno senza bisogno di legalizzazione copie autentiche degli atti di nascita, matrimonio e morte riguardanti i cittadini dell’altro Stato. E’ anche previsto che i “documenti rilasciati dalle autorità che esercitano le funzioni di Ufficiale dello stato civile di uno dei due Stati contraenti sono esenti da qualsiasi legalizzazione per essere utilizzati dall'altro Stato”: sono qui inclusi documenti quali il certificato di cittadinanza, il certificato di residenza, il certificato di stato di famiglia e la copia dell'atto di riconoscimento di figlio naturale.
Si riportano di seguito disposizioni concernenti
l’assolvimento degli obblighi militari
e i casi di esenzione, nonché norme in ordine al perseguimento di disertori o
renitenti alla leva, rispetto a cui ciascuno “dei due Stati contraenti si
obbliga a vigilare perché non si introducano nel suo territorio individui che
abbiano disertato dalle Forze armate dell'altro Stato o che siano ivi renitenti
alla leva”, ovvero a procedere “anche senza esserne richiesto, alla loro
ricerca, al loro arresto e alla loro consegna all'altro Stato contraente, al
quale saranno egualmente consegnate le armi e gli altri oggetti di qualsiasi
specie ad esso appartenenti, che gli individui medesimi avessero asportato”. Tuttavia
tali obblighi di riconsegna “non si estendono agli individui che siano
cittadini dello Stato nel quale si rifugiano né agli apolidi” ivi soggiornanti
da almeno dieci anni.
Infine, ciascuna delle due Parti si impegna a fornire ai cittadini dell’altra Parte che si trovino sul proprio territorio in condizioni di bisogno tutte le forme di assistenza previste per i propri cittadini, salvo il diritto di rivalsa su privati dell’altra Parte che diano tenuti a obblighi verso la persona in questione.
Il Capo V riguarda la tutela dei diritti d’autore e delle privative industriali, e contiene l’obbligo reciproco delle Parti a impedirne la violazione: in particolare, San Marino consentirà alla SIAE di esercitare le proprie funzioni d’istituto nella Repubblica del Titano, mediante un proprio rappresentante in loco.
Il Capo VI riporta le disposizioni finanziarie della Convenzione, e prevede anzitutto la rinuncia da parte di San Marino all’esenzione dei dazi doganali per le merci ivi dirette e in transito nel territorio italiano, provenienti da Stati terzi: sono tuttavia previste alcune eccezioni riguardanti oggetti d’arte, materiali scientifici, prodotti e apparecchiature sanitari.
Inoltre la Repubblica di San Marino si impegna ad impedire sul proprio territorio la coltivazione del tabacco e di qualsiasi genere sottoposto o in procinto di essere sottoposto in Italia a imposta di fabbricazione – salvo l’energia elettrica per consumi locali. Le industrie relative a tali prodotti, in esercizio al momento dell’entrata in vigore della Convenzione, saranno ammesse a continuare nei medesimi limiti l’attività in essere.
Il Governo e gli abitanti di San Marino beneficeranno comunque di tutte le esenzioni e agevolazioni riconosciute in Italia in ordine a dazi doganali e imposte di fabbricazione.
D’altra parte il Governo di San Marino si impegna a non effettuare nuove coniazioni di monete – peraltro le monete sanmarinesi già coniate continueranno ad avere corso legale in Italia –, a non emettere biglietti di banca o surrogati monetari di altra specie, a non adottare provvedimenti finanziari con potenziale impatto sul regime tributario o sulla circolazione monetaria italiana, a non consentire sul proprio territorio l’esercizio di giochi d’azzardo, a non installarvi stazioni radio e televisive trasmittenti.
A fronte delle rinunce sopra dette, il Governo italiano si impegna a fornire a determinati prezzi quantitativi stabiliti di tabacco lavorato, di sigarette in confezione speciale, di sale bianco. Inoltre il Governo italiano si impegna alla corresponsione a San Marino di una somma annua da ultimo fissata (legge 13 dicembre 1972, n. 816) in due miliardi di lire a partire dal primo ottobre 1970. Il Governo italiano si impegna inoltre a ricostruire la ferrovia Rimini-San Marino, il tronco della quale ricompreso nel territorio sammarinese passerà alla Repubblica del Titano al termine di 13 anni di esercizio.
E’ prevista la libera circolazione delle merci tra i due Stati, con eccezione di quelle costituenti in uno dei due privativa statale. Le merci e i prodotti soggetti in Italia a imposta di fabbricazione non potranno essere introdotti a San Marino se non venga approvato l’assorbimento dell’obbligo fiscale in Italia; i medesimi generi, se introdotti da San Marino in Italia saranno considerati di contrabbando, salvo prova dell’assolvimento degli obblighi fiscali.
Tra le disposizioni finali rileva l’impegno delle due Parti ad adottare nei casi di urgenza tutte le misure necessarie alla protezione delle persone, e specialmente dei minori, cittadini di uno dei due Stati, che si trovino nell’altro Stato. E’ inoltre prevista la possibilità di libera circolazione dei cittadini di ciascuno dei due Stati nel territorio dell’altro senza obbligo di passaporto. Per quanto infine riguarda gli istituti ecclesiastici e gli enti di culto, le loro facoltà di acquistare e disporre di beni nell’altro Stato, saranno soggette alla legge dello Stato in cui siano eretti o riconosciuti, con obbligo però di osservanza delle disposizioni di ordine pubblico in vigore nel primo Stato.
maggio
2009
DATI GENERALI |
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Superficie |
61,2 Kmq |
Capitale |
San Marino
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Abitanti |
30.324 (età media 41 anni) |
Tasso di crescita della
popolazione |
1,1%
|
Aspettativa di vita |
82 anni
|
Tasso di emigrazione |
10 abitanti ogni 1000
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Religione |
cattolica romana
|
Lingua |
Italiano
|
Tasso di alfabetizzazione |
96%
|
PRINCIPALI
CARICHE DELLO STATO |
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Capitani reggenti |
S.E. Francesco Mussoni e S.E. Stefano Palmieri, dal 1° ottobre 2009 al 1°aprile 2010[2] |
Segretario di Stato per gli Affari
esteri, gli Affari politici, le Comunicazioni e i Trasporti |
Antonella MULARONI (Alleanza Popolare) |
Segretario di Stato per gli Affari
Interni e la Protezione Civile |
Valeria CIAVATTA (Alleanza Popolare) |
Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, i Rapporti con l'A.A.S.F.N. (Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica) |
Gabriele GATTI (Partito Democratico Cristiano Sanmarinese-Europopolari Per San Marino-Arengo e Libertà) |
QUADRO
ISTITUZIONALE |
San Marino è una Repubblica parlamentare. Non dispone di una Costituzione scritta: le fonti del diritto di rango costituzionale sono rappresentate dalle Antiche Consuetudini, dagli Statuti della Repubblica risalenti al XVII secolo e dalla legislazione successiva, entro cui si inserisce la “Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese” del 1974. Il quadro è completato in via sussidiaria e integrativa dalle consuetudini e dal diritto comune[3].
Eccellentissima Reggenza
I Capitani Reggenti sono i due Capi di Stato che esercitano collegialmente funzioni prevalentemente simboliche, promulgano le leggi, dirigono e coordinano le procedure che precedono la formazione del Congresso di Stato, presiedono il Consiglio Grande e Generale, il Congresso di Stato e il Consiglio dei XII. Rimangono in carica per soli sei mesi[4].
I Capitani siedono e agiscono per conto della Repubblica di San Marino tanto nei confronti degli Stati esteri, quanto nei confronti dei cittadini medesimi[5]. Spetta alla Reggenza la presidenza del Consiglio Grande e Generale, provvedendo così alla convocazione, all'apertura, al coordinamento, alla regolazione e all'ordinato svolgimento nel rispetto del regolamento delle sedute consiliari; essa inoltre determina l'ordine del giorno dei lavori consiliari laddove non si sia raggiunto un accordo in materia fra i membri dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale. Spetta alla Reggenza altresì la presidenza del Congresso di Stato, mediante la convocazione, la fissazione dell'ordine del giorno, sulla base delle proposte dei Segretari di Stato, e il coordinamento delle sedute.
I Capitani Reggenti hanno altresì il potere di presiedere il Consiglio dei XII e di convocare l'Arengo. Spetta alla Reggenza il compito di provvedere allo scioglimento del Consiglio Grande e Generale, laddove non riesca ad esprimere una maggioranza di governo, tanto ove ciò consegua al risultato elettorale, quanto a seguito di revoca dell'incarico al Congresso, dimissioni dello stesso, ovvero dimissioni della metà più uno dei Consiglieri. Nella fase di formazione dell'esecutivo, la Reggenza svolge le consultazioni con le diverse forze politiche e assegna i mandati esplorativi.
In riferimento all’attività legislativa, la Reggenza promulga le leggi e ne ordina la pubblicazione; può adottare decreti con forza di legge che saranno sottoposti alla ratifica del Consiglio Grande e Generale entro tre mesi, pena la loro decadenza.
Gli Statuti del 1600 prevedono che i Capitani Reggenti siano, al termine del loro mandato, sottoposti ad un giudizio, denominato "Sindacato della Reggenza". Esso ha ad oggetto commissioni ed omissioni poste in essere nello svolgimento dell'incarico, permanendo per gli altri accadimenti la normale responsabilità di diritto comune. I giudici - Sindacatori della Reggenza - sono nominati, per prassi costante dal 1906, fra i Consiglieri non appena viene a cessare il mandato reggenziale. Gli Statuti non indicano tassativamente le sanzioni applicabili: recentemente si è giunti fino all'interdizione dai pubblici uffici e alla privazione dei diritti politici, ferma restando la competenza del giudice penale per fatti che integrino altresì reati di diritto comune previsti dal Codice penale[6].
Consiglio Grande e Generale
Il Consiglio Grande e Generale è il
parlamento monocamerale di 60 membri eletti a suffragio universale diretto ogni
cinque anni con sistema proporzionale a
collegio unico.
La riforma elettorale del 2007
ha introdotto alcuni correttivi al sistema proporzionale puro facendo seguito
ad un dibattito istituzionale e politico durato alcuni anni. I correttivi, che
costituiscono la principale novità del sistema elettorale sanmarinese, sono
stati previsti con l’intento di valorizzare la volontà dei cittadini,
responsabilizzare le forze politiche di fronte all’elettore, contrastare la
frammentazione dei partiti, garantire la stabilità di Governo, favorire la
presenza delle donne in Consiglio Grande e Generale, avversare il voto di
scambio e la riconoscibilità del voto.
Tra le principali innovazioni apportate vi è quella che impone alle
forze politiche di dichiarare
preventivamente al voto con quali alleati si propongono di governare ed in base
a quale programma. Quindi è vietata, in caso di crisi di governo, la
formazione di nuove maggioranze con la partecipazione di forze politiche
diverse da quelle che hanno vinto le elezioni. Per tutta la legislatura,
pertanto, la composizione della maggioranza rispecchia fedelmente la volontà
del Corpo Elettorale e non può subire variazioni finché gli elettori non si
esprimeranno nuovamente con elezioni politiche anticipate.
E’ ora previsto il premio di
“stabilità” - che consiste nell’assegnazione aggiuntiva di seggi in favore
della lista o coalizione vincitrice - con l’obiettivo di garantire la tenuta
parlamentare della Maggioranza ed Esecutivi duraturi nel corso della
legislatura. Per contrastare la frammentazione politica la riforma del 2007 ha
istituito il cosiddetto “sbarramento”,
e cioè una soglia minima di voti che ciascuna lista deve aver conseguito per
poter entrare in Consiglio.
Sono state inoltre introdotte le seguenti novità: la “quota rosa” nelle
liste di candidati, la dichiarazione circa i redditi percepiti dai candidati,
ulteriori incompatibilità per gli eletti, gli uffici elettorali intersezionali,
norme penali per chi viola la libertà di voto.
Al Consiglio spetta la funzione di indirizzo politico e l’esercizio del potere legislativo ma, accanto a tali funzioni, esso detiene ed esercita importanti compiti amministrativi e giudiziari. Le competenze amministrative più significative possono essere così riassunte: atti di alienazione del patrimonio dello Stato; provvedimenti in materia di pubblico impiego; provvedimenti di organizzazione interna e di disciplina dei pubblici Uffici; organizzazione interna e gestione finanziaria degli Uffici direttamente collegati allo stesso Consiglio; nomina di membri in Enti parastatali e privati.
Il Consiglio Grande e Generale svolge poi un’insieme di attività genericamente attinenti all’amministrazione della giustizia ma non giurisdizionali, quali il potere di concedere amnistie, la concessione della grazia e della riabilitazione da condanne penali[7]. Funzione parzialmente e materialmente giurisdizionale è svolta allorché il Consiglio procede al controllo di legittimità costituzionale delle norme vigenti nell’ordinamento statale.
Il Consiglio esercita il controllo preventivo e successivo sulla gestione finanziaria del Governo, con l’autorizzazione del programma governativo di spesa sulla base delle pubbliche entrate previste dalle leggi finanziarie in vigore. Infine esso nomina i Capitani Reggenti, i membri del Congresso di Stato, i membri della Commissioni consiliari permanenti e delle Commissioni consiliari d’inchiesta e straordinarie, i membri del Consiglio dei XII, i rappresentanti diplomatici, i magistrati, i componenti Enti pubblici e privati[8].
Congresso di Stato
Il Congresso di Stato rappresenta l’organo pubblico cui in via principale è attribuita la funzione esecutiva ed amministrativa. Si compone di 10 Segretari di Stato posti a capo dei settori di intervento della pubblica amministrazione, che devono essere eletti dal Consiglio Grande e Generale, necessariamente tra i propri membri. Il Congresso è presieduto dai due Capitani Reggenti, ai quali non spetta diritto di voto ma svolgono unicamente funzione di coordinamento, direzione e impulso dei lavori e collegamento con l'organo legislativo.
Esso ha il compito di determinare collegialmente la politica generale dell’attività di governo, adottando i relativi provvedimenti; determinare collegialmente l’indirizzo di politica internazionale, deliberando in merito agli accordi e trattati internazionali e a questioni rilevanti per la sicurezza dello Stato; stabilire l’indirizzo dell’attività amministrativa particolare; proporre gli atti amministrativi di competenza del Consiglio Grande e Generale approvare il progetti di bilancio preventivo e rendiconto consuntivo della pubblica amministrazione e delle Aziende autonome; dirimere eventuali conflitti di attribuzione fra i singoli Segretari di Stato; esercitare il potere di iniziativa legislativa.
L’organo cessa dalle sue funzioni se la maggioranza dei membri rimette il mandato, oppure perché il Consiglio delibera la revoca dell’incarico a tutti i membri. La cessazione del Congresso non implica elezioni anticipate[9], ma si valuta la possibilità di formare un nuovo governo (attraverso consultazioni e mandati esplorativi), configurandosi così il ricorso al Corpo elettorale come soluzione ultima ed estrema. Nella decorrenza di tale periodo, i Capitani Reggenti assumono una veste di garanzia della correttezza costituzionale.
Consiglio dei XII
Il Consiglio dei XII è l’organo giudiziario che funge da Corte d'Appello di terzo grado, viene eletto dal Consiglio Grande e Generale al principio di ciascuna legislatura e deve essere composto necessariamente da 12 consiglieri. È presieduto dai Capitani Reggenti, che hanno diritto di voto soltanto se membri dello stesso; lo svolgimento dei lavori interni è consuetudinariamente basato sulla falsariga del regolamento del Consiglio Grande e Generale.
Istituti di democrazia diretta
Repubblica di San Marino si è dotata di significativi strumenti di democrazia diretta, prevedendo gli istituti del referendum - abrogativo, propositivo e confermativo - e dell'Arengo.
Referendum
La legge che regola il Referendum a San Marino è la n.101 del 28 novembre 1994: "Nuove norme in materia di referendum e iniziativa legislativa popolare". Il Referendum può essere:
- Abrogativo: può abrogare in toto o in parte leggi, atti, norme anche consuetudinarie, aventi forza di legge. La proposta di Referendum respinta dagli elettori non può essere riproposta se non dopo tre anni.
- Propositivo o d'indirizzo: intende determinare principi e criteri per disciplinare con una nuova legge la materia oggetto di referendum. In caso di approvazione della proposta, il Congresso di Stato ha sei mesi per redigere un progetto di legge che disciplini la materia. Il Collegio Giudicante ne valuta la rispondenza ai principi indicati nel referendum e indica eventuali emendamenti che il Congresso di Stato deve introdurre. Poi il progetto di legge passa all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale che lo inserisce nell'ordine del giorno della prima seduta utile.
- Confermativo: subordina al consenso popolare l'entrata in vigore di una legge. se favorevoli, la Reggenza con proprio decreto dichiara efficace la legge sottoposta a Referendum, se contrari, dichiara la decadenza della legge.
I referendum possono essere proposti da almeno l'1,5% del corpo elettorale o da almeno cinque Giunte di Castello. Il referendum confermativo può essere di iniziativa consiliare e deve essere previsto da un articolo della legge di cui si chiede conferma, approvato da almeno 31 consiglieri.
Partecipano al Referendum i cittadini iscritti nelle liste elettorali. La proposte Referendarie hanno effetto se ottengono la maggioranza dei voti validamente espressi e comunque non meno del 32% dei voti degli elettori iscritti nelle liste elettorali. Si intendono per voti validamente espressi i voti favorevoli o contrari alla proposta di referendum.
Arengo
L’istituto, di origine consuetudinaria, consente ai cittadini sanmarinesi di presentare alla Reggenza richieste di pubblico interesse la prima domenica dopo il 1° ottobre e la prima domenica dopo il 1° aprile (in coincidenza con l’elezione dei nuovi Capitani Reggenti). La Reggenza ha il dovere di sottoporla al Consiglio Grande e Generale, entro il termine del proprio mandato, previa valutazione della sua congruenza con l'interesse pubblico. Quest'ultimo può accogliere o respingere l'istanza attraverso l'adozione di "delibera" che viene messa a verbale e comunicata ai promotori. In caso di accoglimento, esso si impegna a darle seguito con i necessari provvedimenti di legge.
Rapporti parlamentari
|
Consiglio Grande e Generale (Parlamento monocamerale) |
Capitani reggenti S.E. Francesco Mussoni e S.E. Stefano Palmieri, dal 1° ottobre 2009 al 1°aprile 2010[10] |
RAPPRESENTANZE
DIPLOMATICHE |
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Ambasciatore italiano presso la Repubblica di San Marino: |
Ambasciatore della Repubblica di San Marino in Italia: |
S. E. Giorgio Marini, dal 23 ottobre 2009 |
S.E. Barbara Para, dal 30 novembre 1993 |
XVI Legislatura
Commissioni |
Il 27 maggio 2009 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Stefano Stefani, ha incontrato il Presidente della Commissione consiliare permanente Affari esteri della Repubblica di San Marino, Gian Franco Terenzi.
Cooperazione multilaterale |
San Marino partecipa con una
propria delegazione all'Assemblea
Parlamentare del Consiglio d'Europa e all'Assemblea Parlamentare dell'OSCE.
Il 1° ottobre 2008 il Presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, on. Riccardo Migliori, ha partecipato, su invito del Presidente della delegazione di San Marino, on. Giuseppe Morganti, alla cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti. Ha quindi incontrato i rappresentanti dei Gruppi politici del Parlamento di San Marino e l'Ambasciatore d'Italia a San Marino, S.E. Fabrizio Santurro.
La Repubblica di San Marino partecipa - insieme ad Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco e Montenegro - alla Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa, conferenza interparlamentare avviata nel 2006 dal Consiglio nazionale monegasco allo scopo di creare un’occasione periodica di confronto per individuare una posizione comune sui temi di attualità e per impostare una azione concertata in seno ai principali organismi internazionali che a vario titolo coinvolgono i piccoli Stati[11].
Unione Interparlamentare |
Nell’ambito dell’Unione interparlamentare opera una sezione di amicizia Italia-San Marino di cui è Presidente l’on. Mario Pepe (PdL).
Aggiornamento: 7 ottobre 2009
INDICE
POPOLAZIONE ED
INDICATORI SOCIALI
PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI
San Marino, ritenuta la più antica Repubblica del mondo, costituisce una piccola enclave nell’Italia centrale, tra l’Emilia Romagna e le Marche. E’ il più piccolo Stato in Europa dopo la Santa Sede e il Principato di Monaco.
Secondo la tradizione, San Marino fu fondata nel sec. IV (301) dallo scalpellino dalmata Marino, che, sfuggito con altri cristiani alle persecuzioni di Diocleziano, ricevette in dono della zona da una ricca proprietaria di Rimini.
Dopo il sec. XI, durante la lotta delle investiture, San Marino si eresse in comune con statuti e consoli propri (1263); il territorio rimase limitato al Monte Titano fino al 1462, quando, alleatosi con Papa Pio II contro i Malatesta di Rimini, ottenne alcuni ampliamenti.
Nonostante le insidie rappresentate dai vescovi limitrofi, dai Malatesta e dai Papi (Cesare Borgia occupò lo Stato nel 1503 per alcuni mesi; nel 1739 tentativo di annessione allo stato della chiesa da parte del Cardinale Alberini), la Repubblica mantenne la propria indipendenza, che fu riconosciuta nel 1740 da Papa Clemente XII, dalla Francia di Napoleone nel 1797 e dal Congresso di Vienna nel 1815.
Dopo l’Unità d’Italia, l’indipendenza della Repubblica del Titano, che nel 1849 aveva concesso asilo a Garibaldi in fuga da Roma dopo la vicenda della Repubblica Romana, venne ufficialmente confermata (Trattato di Amicizia con l’Italia nel 1862).
Dopo un lungo periodo di predominio delle famiglie aristocratiche, nel 1906 l’Arengo – Assemblea dei capofamiglia – avviò un processo di modernizzazione democratica del Paese.
Nella sua storia San Marino è stata occupata solo 3 volte: nel 1503 da Cesare Borgia, nel 1739 dal Cardinale Alberoni per lo Stato pontificio, e nel 1944, per qualche settimana, dagli Alleati.
Neutrale durante i due conflitti mondiali, dal 1945 al 1957 San Marino fu retta da una coalizione tra partito comunista e socialista, con rapporti molto tesi, in periodo di guerra fredda, con il Governo italiano. La situazione cambiò con la vittoria elettorale del partito democristiano nel 1957.
Passaggi essenziali nella storia del dopoguerra furono il voto alle donne (1960), la Dichiarazione dei diritti del 1974 (che funge da testo costituzionale), l’adesione al Consiglio d’Europa nel 1988 e all’ONU nel 1992.
Superficie: |
61 km2 |
Capitale: |
San Marino (4.407 ab. – marzo 06) |
Circoscrizioni: |
La Repubblica è divisa in nove Castelli, tra cui il più popoloso è Serravalle/Dogana (9.714 ab.) |
Nome Ufficiale: |
Serenissima Repubblica di San Marino |
Forma di Governo: |
Repubblica Parlamentare |
Capitani Reggenti: |
Carica di durata semestrale: Francesco Mussoni e Stefano Palmieri (dal 01.10.2009 al 01.03.2010) |
Esecutivo |
Non e’ prevista la figura di Capo del
Governo, ma il Segretario di Stato agli Esteri ha un ruolo di primus inter
pares |
Organo legislativo: |
Consiglio Grande e Generale, risalente al sec. XVII. Costituito da 60 Consiglieri |
Diritto vigente: |
Diritto comune |
Suffragio: |
Universale |
Partecipazione ad organizzazioni
internazionali |
ONU; BERS; Consiglio d’Europa, FMI, Banca Mondiale, OSCE, UNESCO, IOM, ITU, UNCTAD, WTO |
POPOLAZIONE ED INDICATORI SOCIALI
Popolazione residente: |
31.269 (dicembre 2008) – 17.000 all’estero |
Tasso di crescita: |
1,5% (giugno 2008) |
Aspettativa di vita alla nascita: |
maschi: 79,56 anni (stime 2006) femmine: 85,25 anni (stime 2006) |
Scolarizzazione: |
> 90% diploma, >60% università |
Tasso di disoccupazione: |
2,5 (giugno 2008) |
Principali gruppi etnici: |
Sammarinesi, Italiani |
Religione: |
Cattolica |
Lingua: |
Italiana |
Principali partiti e movimenti politici: |
Patto per San Marino, coalizione di centro-destra al governo, 35 seggi, costituita da: - Partito Democratico Cristiano Samm., Europopolari e Arengo & Libertà (22 seggi); - Alleanza Popolare (AP), 7 seggi - Lista della Libertà, 4 seggi - Unione dei Moderati, 2 seggi Opposizione: Riforme e Libertà, coalizione di centro-sinistra, 25 seggi, composta da: Partito dei Socialisti, 18 seggi - Sinistra Unita, 5 seggi - Democratici di Centro, 2 seggi
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Quadro
politico
1. Tenutesi sulla base di una nuova legge
elettorale che aveva favorito la costituzione di due coalizioni, le elezioni del 9 novembre 2008 hanno
visto l’affermazione del centro-destra, riunito nel Patto per San Marino.
Esso raggruppa il Partito Cristiano Democratico Sammarinese/PCDS, Euro Popolari Sammarinesi/EPS, Arengo e
Libertà/A&L, Alleanza Popolare/AP e lista della Libertà. Il “Patto per
San Marino” ha vinto con il 54,23% delle preferenze, pari a 11.375 voti,
aggiudicandosi 32 seggi che, per effetto del premio di maggioranza, hanno
portato a 35 consiglieri su 60 la sua rappresentanza parlamentare.
La coalizione
di centro-sinistra, “Riforme e Libertà”, raggruppa il Partito dei Socialisti e
dei Democratici/PSD, Sinistra Unita/SU e
Democratici di Centro/CdC e si è fermata
invece al 45,77%, 9602 voti, con 25 seggi.
I risultati per singolo partito
hanno peraltro confermato la maggioranza relativa al Partito dei Socialisti e
dei Democratici, con il 32% dei voti.
2. Il ricorso alle urne, a soli 2 anni dalle precedenti elezioni (giugno 2006), si era reso necessario dato il clima di forte instabilità politica, fenomeno del resto ricorrente nella Repubblica. Intervenivano in particolare alcuni scandali che coinvolgevano due istituti di credito sammarinesi (Banca del Titano e Asset Bank, con sede a Forlì) finchè nel giugno 2008 Alleanza Popolare si ritirava dalla coalizione di Governo, provocando le dimissioni dell’Esecutivo e quindi il ricorso alle elezioni anticipate.
3. Il Governo, in carica dal 3 dicembre 2008,
è così costituito:
On. ANTONELLA
MULARONI (A.P.) Affari
Esteri, Affari Politici,
Telecomunicazioni
e Trasporti
On. VALERIA CIAVATTA (A.P.) Affari
Interni e Protezione Civile
On. GABRIELE GATTI (P.D.C.S.) Finanze
e Bilancio, Rapporti con Azienda di Filatelica e Numismatica
On. ROMEO MORRI (U.S.M.) Istruzione e Cultura, Università
On.
CLAUDIO PODESCHI (P.D.C.S.) Sanità
e Sicurezza Sociale, Previdenza, Famiglia e Affari Sociali, Pari Opportunità
On. GIANCARLO
VENTURINI (PDCS) Territorio
e Ambiente, Agricoltura
On. GIAN
MARCO MARCUCCI (E.P.S.) Lavoro,
Cooperazione e Poste
On.
MARCO ARZILLI (N.S.) Industria,
Artigianato e Commercio
On.
AUGUSTO CASALI (N.P.S.) Giustizia,
Informazione, Ricerca e Rapporti con le Giunte di Castello
On.
FABIO BERARDI (A.eL.) Turismo,
Sport, Programmazione Economica
4. Al centro del dibattito politico interno
sammarinese sono tradizionalmente i rapporti con l’Italia, che negli ultimi
anni hanno attraversato fasi alterne, legate anzitutto all’andamento della
collaborazione nei settori finanziario e fiscale.
Il Paese vive oggi una complessa fase di
trasformazione, costretto a mettere in discussione alcune delle basi del
proprio sviluppo economico e benessere. Nei suoi rapporti con l’Italia, e nei
suoi rapporti internazionali più in generale, la Repubblica ha infatti avviato
un processo di riforma con l’obiettivo di assicurare trasparenza e introdurre
meccanismi di effettiva vigilanza sul proprio sistema bancario e finanziario,
cresciuto rapidamente nell’ultimo decennio in assenza di un valido sistema di
controlli. Questo processo è stato recentemente coronato dal successo
dell’uscita dalla lista grigia dell’OCSE e dalla procedura rafforzata del
Comitato Moneyval.
Si tratta di un processo che tocca
evidentemente interessi consolidati e in prospettiva impone una
diversificazione delle fonti di sviluppo economico.
Proprio in connessione con le questioni di
ordine finanziario, nell’ultimo biennio gli istituti bancari sammarinesi sono
stati ripetutamente oggetto di indagini avviate da parte di Procure italiane,
in particolare per violazione della normativa antiriciclaggio.
Una situazione sulla quale sussiste una crescente attenzione
dei media italiani, che in taluni casi hanno messo sotto accusa anche il
livello istituzionale della Repubblica; si segnala al riguardo una Nota
ufficiale del 12 maggio 2009 con la quale la Repubblica ha protestato per
l’”immagine volutamente distorta del sistema economico della Repubblica”
presentata dalla trasmissione “Report” della RAI. Una seconda Nota è stata
indirizzata all’Italia il 23 luglio u.s. per un blitz della Guardia di Finanza
al Consolato di San Marino a Rimini, nell’ambito di un’ampia operazione
condotta nei confronti di società operanti nel rilascio delle fideiussioni.
1. Il quadro congiunturale che ha caratterizzato la Repubblica di San Marino nel triennio 2005/07 è stato molto positivo. Tutti i maggiori indicatori macroeconomici avevano evidenziano una crescita generalizzata: PIL, occupazione e numero delle attività economiche mostravano che l’espansione dell’attività aveva carattere diffuso e generalizzato. Il dato di crescita relativo al 2007 è stato pari al 6,24%, il tasso di incremento medio dal 1994 del 2,74%.
Il trend positivo era stato confermato dall’assegnazione del rating a breve termine “AA”/”F1+” nel novembre 2008 da parte dell’Agenzia Fitch Ratings. Tale assegnazione confermava il successo ottenuto dal Governo nel tenere sotto controllo le finanze pubbliche, con un attivo finanziario nel 2007 per il terzo anno consecutivo. L’avanzo di bilancio passava infatti al 4,8% del PIL nel 2007 dal 2,8% del 2004; il rapporto debito/PIL si è ridotto al 2,1% alla fine del 2007 (4,2 nel 2004). Inoltre, lo stock dei depositi pubblici ha registrato un incremento di 80 milioni di euro, per un totale di 214 milioni (8% del PIL).
Il Bilancio per l’anno 2008 aveva consolidato l’obiettivo di pareggio senza ricorso ad accensione di mutuo. Il risultato definitivo (attivo di circa 400 mila Euro) è stato perseguito attraverso l’incremento delle entrate e con il contenimento della spesa corrente, ma in particolare con la riforma previdenziale che, aumentando la misura della contribuzione, ha alleggerito il peso sul Bilancio dello Stato dei trasferimenti ai vari fondi pensionistici.
Il bilancio per l’anno 2009
prevede invece il ricorso ad un’accensione di mutuo a pareggio per un ammontare
di 24 milioni, elevato poi a 50 milioni a fronte dell’aggravamento delle
difficoltà economiche (diminuzione delle entrate pari al 20%).
Il debito estero dello Stato (nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca di Sviluppo Sociale del Consiglio d’Europa) era passato da 13 milioni nel 2001 a 9,7 a fine 2008.
Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione è stato basso e stabile, nel 2007 al 3% e nel 2008 all’1,7%. Anche il tasso dell’inflazione risulta contenuto, con oscillazioni attorno al 2% (2006: 2% - 2007: 1,7; 2008: 3,32).
I settori principali dell’economia sono tradizionalmente: turismo, bancario e finanziario, manifatturiero, commercio, servizi, edilizia, agricoltura, pubblica amministrazione, assicurativo, telecomunicazioni, commercio elettronico.
In particolare il turismo contribuisce ad oltre la metà del PIL, dato che San Marino accoglie due milioni di turisti all’anno, con effetti positivi anche sulle correnti turistiche della Riviera Adriatica.
Occorre ricordare il
ruolo di assoluto rilievo del settore bancario e finanziario. Grazie ad
una fiscalità più leggera ed al segreto bancario, la piazza sammarinese ha
conosciuto un rapido sviluppo negli ultimi anni: a San Marino operano 12 banche
e 58 società finanziarie. I depositi dei non residenti sono circa il 60% del
totale. Sulla base dell’ultimo bollettino del maggio 2009, pubblicato dalla
Banca Centrale, la raccolta del sistema e’ risultata pari a 13,6 miliardi, dei
quali 9,4 di raccolta diretta e 4.2 di raccolta indiretta. Solo nel 2008 si era
registrata una crescita di oltre un miliardo in termini di raccolta diretta.
L’aggregato complessivo della raccolta è tuttavia diminuito, di 239
milioni, per effetto della contrazione
registrata da quella indiretta.
Ultimi sviluppi. Crisi
finanziaria internazionale
Anche se non sono ancora disponibili i dati
relativi al PIL ed al reddito nazionale riferiti all’anno 2008, si può comunque
rilevare che a partire dall’ultimo trimestre del 2008 si è avuto un radicale
cambiamento della situazione economica imputabile principalmente a due
fattori.
La crisi economica mondiale ha
prodotto ricadute negative anche sull’economia sammarinese data la contrazione
del suo mercato di riferimento, quello italiano. In particolare vi è stata una
riduzione della produzione industriale, con gravi effetti anche dal punto di
vista sociale e occupazionale. In calo anche il turismo: nel I semestre, con
800 mila visitatori, la diminuzione è stata del 7,4%.
Il secondo fattore ha riguardato invece le difficoltà
del mondo bancario e finanziario sammarinese nel processo di adeguamento
agli standars internazionali in materia finanziaria, specie per il contrasto al
riciclaggio, dopo l’inclusione di San Marino nella “grey list” dell’OCSE, tra
quelle giurisdizioni che hanno assunto l’impegno ad adottare gli standards OCSE
in materia di scambio di informazioni fiscali ma ancora non vi avevano ancora
dato seguito. Il 24 settembre u.s. San Marino è uscita dalla “grey list” e
dalla procedura rafforzata di Moneyval, avendo firmato dodici accordi di
collaborazione contro l’evasione fiscale (Malta, Austria, Lussemburgo,
Ungheria, Monaco, Belgio, Isole Faroer, Andorra, Francia, Groenlandia, Samoa e
Lichtenstein). Tuttavia sono ancora da valutarsi sul piano pratico gli effetti
di questo passo significativo verso una maggiore trasparenza.
In definitiva, si prevede per il 2009 una
contrazione del PIL, un aumento della spesa pubblica derivante dal costo degli
“ammortizzatori sociali” a causa dell’aumento della disoccupazione. La cassa
integrazione guadagni ha avuto infatti un’impennata, interessando 60 aziende
nel dicembre 2008 e 101 al febbraio 2009; il numero dei cassa-integrati è quasi
triplicato, arrivando a 1572 nel febbraio 2009.
Allo scoppiare della crisi si è verificato
che il fondo di garanzia per i risparmiatori, la cui costituzione era stata
deliberata 2 anni fa dal Consiglio Grande e Generale, in realtà non ha ancora
visto la luce.
In complesso il sistema bancario è peraltro
sano e solo in piccola parte è stato colpito dai “titoli tossici”. Permane
sullo sfondo la contraddizione di un sistema diviso e parcellizzato, affidato
per la sua rappresentatività a ben due associazioni bancarie ed ad una
associazione finanziaria. Il posto di Presidente della Banca Centrale, ora
affidato all'italiano Biagio Bossone, e' rimasto vacante per oltre un anno,
dopo una serie di candidature cadute nel vuoto.
Tra le misure anti-crisi si discute oggi di incentivi per favorire la
ripresa economica. Con la legge Bilancio 2009 sono stati stanziati 5 milioni
anche se ancora manca la legge di attuazione.
PRINCIPALI INDICATORI
MACROECONOMICI
|
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
|
|
|
|
|
|
|
PIL (Mln €) |
823,93 |
861,54 |
882 |
916,00 |
957,00 |
|
Variazione reale del PIL |
3,9% |
4,60% |
2,40% |
3,8% |
4,5% |
|
Composizione del PIL |
Industria manifatturiera
41,6% |
Industria manifatturiera
41,3% |
Industria manifatturiera 41,3% |
Industria manifatturiera
39,5% |
Industria manifatturiera
38,0% |
|
|
Agricoltura
0% |
Agricoltura 0% |
Agricoltura 0% |
Agricoltura 0% |
Agricoltura 0% |
|
|
Servizi 9,4% |
Servizi 9,4% |
Servizi 8,8% |
Servizi 9,4% |
Servizi 10,91% |
|
Reddito Nazionale Lordo pro-capite (migliaia €) |
21,80 |
22,29 |
22,63 |
23,13 |
23,65 |
|
Tasso occupazione |
95,85% |
96,34% |
97,48% |
97,47% |
99,31% |
101,44% |
Tasso disoccupazione (media) |
4,12% |
3,36% |
3,57% |
3,31% |
3,02% |
3,11% |
Tasso inflazione |
2,5% |
2,0% |
1,7% |
2,0% |
1,7% |
3,3% |
Valuta |
€ |
€ |
€ |
€ |
€ |
€ |
Esportazioni (Mln €) |
2055,32 |
2195,79 |
2297,84 |
2601,00 |
3414,00 |
|
Importazioni (Mln €) |
1846,55 |
2019,06 |
2075,62 |
2310,00 |
2747,00 |
|
Principali esportazioni |
Industria
manifatturiera |
Industria
manifatturiera (59,4%) |
Industria
manifatturiera (55,8%) |
Industria
manifatturiera (55,0%) |
Industria
manifatturiera (52,6%) |
|
|
Commercio |
Commercio
(15,7%) |
Commercio
(15,6%) |
Commercio
(17,0%) |
Commercio
(18,6%) |
|
|
Servizi |
Servizi
(17,6%) |
Servizi
(19,6%) |
Servizi
(19,6%) |
Servizi
(23,7%) |
|
Principali importazioni |
Industria
manifatturiera |
Industria
manifatturiera (49,7%) |
Industria
manifatturiera (47,9%) |
Industria
manifatturiera (48,0%) |
Industria
manifatturiera (45,0%) |
|
|
Commercio |
Commercio
(26%) |
Commercio
(26,6%) |
Commercio
(26,9%) |
Commercio
(29,0%) |
|
|
Servizi |
Servizi
(16,3%) |
Servizi (17%) |
Servizi
(16,3%) |
Servizi
(14,3%) |
|
Principali Paesi fornitori |
Italia |
Italia |
Italia |
Italia |
Italia |
|
Principali Paesi clienti |
Italia |
Italia |
Italia |
Italia |
Italia |
|
Fonte: Ambasciata d’Italia
La politica estera della Repubblica di San Marino è improntata ad una tradizionale neutralità che tuttavia, per l’impegno nei maggiori problemi della realtà internazionale, è definita “attiva”.
Nell’ultimo decennio San Marino ha fattivamente perseguito, con il favore del nostro Paese, una politica che ha accentuato il suo status di soggetto di diritto internazionale. Essa ha quindi notevolmente esteso e rafforzato le sue relazioni internazionali, aprendo anche una Missione permanente presso l’Unione Europea. Al contempo, ha aderito a pieno titolo a Nazioni Unite, Consiglio d’Europa (nel I semestre 2007 ha presieduto il Comitato dei Ministri), Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale ed a molti altri organismi specializzati, con la partecipazione ininterrotta alle attività dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).
Un’attenzione particolare viene riservata ai rapporti con gli altri “microStati”: nel novembre 2007 si è tenuta a San Marino la II Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dei Piccoli Stati d’Europa, cui hanno partecipato Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, e Montenegro.
Tra le principali visite ufficiali compiute all’estero dai Capitani Reggenti, si ricordano quella nel settembre 2003 in Croazia nonché a Strasburgo e quella in Libia il 21 febbraio 2005. La Reggenza ha inoltre partecipato al Summit del Consiglio d’Europa a Varsavia il 16 maggio 2005 e al Summit in occasione dell’Assemblea Generale dell’ONU a New York nel settembre 2005.
Tra le principali visite ufficiali effettuate da personalità straniere a San Marino si segnalano quella del Presidente rumeno Iliescu nel 2004, del Presidente croato Mesic il 18 ottobre 2004 e il 31 ottobre 2005 la visita del Ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos.
Nel corso degli anni più recenti il Governo sammarinese ha adottato diverse iniziative nell’ambito della lotta al terrorismo: ha concluso intese con gli Stati Uniti ed avviato controlli per verificare la presenza d’eventuali attività economiche e finanziarie attribuibili o riconducibili a terroristi nella Repubblica; ha ratificato varie pertinenti Convenzioni del Consiglio d’Europa. Con legge 26 febbraio 2004 n. 28, ha inoltre approvato specifiche disposizioni in materia di contrasto del terrorismo, del riciclaggio del denaro di provenienza illecita ed abuso di informazioni privilegiate, integrando la precedente legge del 1998.
San Marino è membro del Comitato di Esperti del Consiglio d’Europa per la valutazione delle misure antiriciclaggio (MONEYVAL), del Gruppo Egmont e del CTC delle Nazioni Unite. Da ultimo si è adeguata alle disposizioni del MONEYVAL, approvando le “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo” con la Legge 17 Giugno 2008 n. 92. Il 24 settembre u.s. San Marino è uscita dalla procedura di monitoraggio rafforzato di Moneyval.
San Marino, a partire dal 2003, ha avviato un’intensa attività di relazione per la stipula di Accordi contro le doppie imposizioni con altri Paesi. Con l’obiettivo di uscire dal novero dei “paradisi fiscali”, già nel 2000 la Repubblica si era impegnata ad adottare gli standards internazionali in materia di scambi di informazioni a fini fiscali. Dato che tale impegno non aveva avuto seguito, l’OCSE a fine marzo 2009 ha inserito San Marino nella “grey list” dei Paesi per i quali occorreva verificare l’effettiva attuazione degli impegni assunti (e, nel caso sammarinese, reiterati con 2 comunicazioni all’OCSE a fine marzo).
A seguito di tale
sviluppo, è stato aperto un negoziato con l’Italia per integrare la Convenzione
bilaterale contro le Doppie Imposizioni (sottoscritta nel 2002) e analogamente
si è proceduto per le analoghe Convenzioni sottoscritte con altri Paesi
europei. Il 24 settembre u.s. San Marino è uscita
dalla “grey list” e dalla procedura rafforzata di Moneyval,
avendo firmato dodici accordi di collaborazione contro l’evasione fiscale
(Malta, Austria, Lussemburgo, Ungheria, Monaco, Belgio, Isole Faroer, Andorra,
Francia, Groenlandia, Samoa e Lichtenstein).
Nel corso degli ultimi anni, sono stati, inoltre, sottoscritti un Accordo in materia di cooperazione economica con l’Ucraina ed uno con la Cina (consentirà a San Marino di beneficiare di tariffa doganale preferenziale). Sono stati anche sottoscritti Accordi per la promozione e protezione reciproca degli investimenti con Croazia, Cuba, Ucraina, Cipro e Bulgaria.
RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA
1. L’Unione Europea e San Marino intrattengono relazioni diplomatiche dal 1983. Dal 1° aprile 2002 è in vigore un Accordo di cooperazione ed unione doganale; esso impegna le parti ad avviare forme di collaborazione non solo in materia commerciale ma in vari altri settori, fra cui industria, ambiente, turismo, cultura e media.
E’
attualmente in vigore inoltre un Accordo monetario del 29.11.2000,
negoziato dall’Italia per conto dell’Unione Europea, mediante il quale San
Marino ha conseguito l’utilizzo dell’Euro quale moneta ufficiale e
l’autorizzazione a coniare monete metalliche entro le condizioni stabilite con
la Comunità.
Nel 2004 venne accolta la richiesta di San Marino per l’equiparazione dei propri cittadini a quelli comunitari per l’attraversamento delle frontiere esterne dell’Unione Europea, tramite l’utilizzo dei cosiddetti “corridoi UE” alle frontiere esterne degli Stati membri che applicano l’Accordo di Schengen, senza pregiudicare, peraltro, il regime dei controlli, che verrebbero meno solo in presenza di un accordo ad hoc.
San Marino ha altresì concluso con l’Unione un Accordo sulla tassazione dei redditi da risparmio, firmato il 7 dicembre 2004, basato sugli stessi elementi previsti per gli accordi con Svizzera, Andorra, Monaco e Liechtenstein. All’accordo è allegato un Memorandum d’intesa, che prevede “la conclusione di accordi fiscali con gli Stati membri dell’Unione Europea”, “e l’impegno di San Marino di prevedere, in tale contesto, lo scambio di informazioni secondo gli standard dell’OCSE, promovendo una più ampia cooperazione economica e fiscale”.
2. La posizione rispetto all’Unione Europea e’ oggetto di dibattito nel Paese e si inserisce nel più ampio dibattito sul modello di sviluppo economico, il possibile abbandono di condizioni da "paradiso fiscale" in cambio dell’accesso ad un mercato adeguatamente vasto, rinunciando in parte a barriere e tariffe differenziali.
In un “Aide Memoire” inviato nell’ottobre 2002 alle istituzioni comunitarie si constatava l’interdipendenza tra l’economia sammarinese e quella europea, evocandosi la possibilità di “nuove forme di collaborazione in aggiunta ed al di sopra” di quella avviata con l’Accordo del 2002. Esso precisava inoltre che San Marino doveva, quale microstato desideroso di mantenere la propria identità, valutare con particolare attenzione le implicazioni di una possibile adesione all’Unione, ma che la Convenzione Europea rappresentava una “preziosa opportunità” per una riflessione comune.
La linea verso l’avvicinamento all’UE era stata confermata dall’allora Segretario di Stato agli Esteri Berardi, che aveva evocato “l’impegno di promuovere un’azione di progressiva integrazione con l’Unione Europea, anche attraverso l’avvio di uno studio relativo all’opportunità di una eventuale adesione”, impegno concretizzato con una delibera del Congresso di Stato del gennaio 2005, che istituiva un Gruppo di lavoro per valutare la ricaduta sul sistema economico di un eventuale percorso di adesione all’Unione Europea.
In una riunione del settembre 2007 del
gruppo EFTA a Bruxelles era stata affrontata la questione dei rapporti tra UE e
San Marino, a seguito della lettera del Segretario di Stato Stolfi alla
Presidenza portoghese nella quale si prefigurava una possibile futura
candidatura all’adesione. Del resto, dato il livello delle relazioni tra
San Marino e l’UE risulta difficile immaginare una “maggiore integrazione con
l’UE”, come richiesto nella lettera di Stolfi, che non si traduca in
un’effettiva adesione.
In base all’articolo 47 del Trattato UE, la
Repubblica di San Marino soddisfa tutti i requisiti richiesti, ma, date le
dimensioni ridotte dello Stato, non potrebbe operare a pieno titolo come Stato
Membro all’interno dell’Unione (la cd. “full membership”), ma potrebbe
avvalersi di una sorta di adesione virtuale (“virtual membership”), come
proposto per tutti i “microstati” europei, come il Principato di Monaco,
Andorra e il Liechtenstein in futuro. In questo caso, la loro rappresentanza
presso le istituzioni europee sarebbe delegata ad un altro Stato membro, mentre
i “microstati” si impegnerebbero ad applicare per intero l’acquis communitaire
così come questo è applicato all’interno dell’ordinamento dello Stato membro di
riferimento.
L’attuale
coalizione di Governo, di centro-destra, sembra orientata a dare maggiore
impulso al processo di integrazione, come indicato nel programma di Governo,
attraverso un dialogo diretto con le Istituzioni Comunitarie, da avviare con il
concorso dei rappresentanti delle forze politiche e delle organizzazioni
sociali ed economiche.
Il Segretario agli Esteri Mularoni ha incontrato a Bruxelles il Commissario Ferrero-Waldner lo scorso luglio; nell’incontro è stata evocata la possibilità di un allargamento a San marino dello Spazio Economico Europeo.
I principali organi istituzionali di San Marino sono la Reggenza, il Consiglio Grande e Generale, il Congresso di Stato ed il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme.
L’ordinamento assegna alla Reggenza una posizione che da ultimo e’ stata anche formalmente equiparata a del Capo di Stato. Tale istituto si configura tuttavia come assolutamente peculiare, poiché la Reggenza assomma funzioni relative ai tre poteri statali. L’istituto ha natura costituzionale, collegiale ed a rappresentatività indiretta.
I due Capitani Reggenti sono designati semestralmente dal Consiglio Grande e Generale, che li sceglie tra i propri componenti. Risulta eletta la coppia che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. L'incarico dura 6 mesi, dal 1° aprile e dal 1° ottobre di ciascun anno. Requisiti richiesti per assumere la carica di Reggente sono: età non inferiore a 25 anni, cittadinanza sammarinese originaria (e cioè ottenuta dalla nascita), non aver ricoperto il medesimo incarico nei 3 anni precedenti.
Alla Reggenza compete in particolare:
- la convocazione e
la presidenza del Consiglio Grande e Generale,
(ai cui lavori partecipano senza diritto di voto);
- il coordinamento dei lavori del Congresso di Stato;
- la presidenza del Consiglio dei XII;
- lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale nei casi previsti dalla legge;
- la convocazione dei Comizi Elettorali per l’elezione del Consiglio Grande e Generale (elezioni politiche);
- lo svolgimento delle consultazioni e la promozione di tutte le iniziative utili ai fini della formazione del Governo;
- il ricevimento di istanze referendarie, progetti di iniziativa legislativa popolare e delle istanze d’Arengo;
- la fissazione della data di svolgimento dei referendum e delle elezioni dei Capitani di Castello e delle relative Giunte (elezioni amministrative);
- l’accredito dei rappresentanti diplomatici sammarinesi ed il ricevimento delle lettere credenziali dei rappresentanti diplomatici stranieri;
- il conferimento di onorificenze;
- la convocazione e la presidenza del Consiglio Giudiziario;
Alla Reggenza sono altresì conferiti i poteri di:
- promulgazione di leggi, decreti e regolamenti;
- rinviare al Consiglio Grande e Generale – onde promuoverne un ulteriore esame e deliberazione - quelle leggi che siano ritenute non conformi ai principi sanciti dalla Legge 8 luglio 1974 n. 59 - "Dichiarazione dei Diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese”;
- rinviare al Congresso di Stato i decreti d’urgenza (hanno di norma validità trimestrale, periodo entro cui – a pena di decadenza – devono conseguire la necessaria ratifica da parte del Consiglio Grande e Generale). È con tale facoltà di rinvio che la Reggenza ha visto esaltato il proprio ruolo di organismo super partes e di garanzia del corretto funzionamento delle istituzioni.
L’Istituto reggenziale è stato oggetto nel 2005 di interventi legislativi di riforma, tramite i quali si è formalizzato il conferimento del ruolo di Capi dello Stato, così come si è provveduto ad inserire un’ulteriore serie di attribuzioni, in un’ottica di garanzia super partes e configurate come autonome rispetto a quelle detenute dagli altri poteri dello Stato.
In particolare, compete ai Capitani Reggenti la titolarità dei poteri di rappresentanza dello Stato - nella sua unità - nonché del ruolo di supremi garanti dell’ordinamento costituzionale: nell’ambito di quest’ultima veste, la Reggenza si è vista conferire la funzione costituzionale di vigilanza sul funzionamento dei poteri pubblici nonché di verifica della conformità del relativo operato ai principi fondamentali dell’ordinamento. È poi alla luce di quest’ultima funzione che i Capitani Reggenti sono divenuti titolari del potere di inviare messaggi agli organi istituzionali onde assicurare il rispetto dell’ordinamento costituzionale nonché per garantire l’equilibrio tra gli organi.
A fine mandato i Reggenti sono sottoposti a una sorta di controllo costituzionale e amministrativo dal Sindacato della Reggenza. In ciò, l’istituto reggenziale rappresenta un’eccezione, essendo l’unico organo istituzionale che vede il proprio operato sottoposto ad una sorta di esame che, in base al disposto delle Leges Statutae, risulta finalizzato all’accertamento ed alla valutazione di eventuali responsabilità politico-giuridiche ricollegabili all’esercizio delle funzioni affidate alla Reggenza.
Il Consiglio Grande e Generale è l’organo legislativo, eletto ogni 5 anni, a suffragio universale dal 1906, cui spetta la funzione di indirizzo politico e l’esercizio del potere legislativo. E’ qualificabile quale organo parlamentare a natura costituzionale, collegiale e rappresentativo.
Il potere di indirizzo politico si esplica essenzialmente nella nomina del Congresso di Stato (Governo) e nell’esercizio di una serie di attività di controllo indirizzate espressamente nei confronti dell’operato dell’Esecutivo. L’esercizio del potere legislativo è, invece, sinteticamente traducibile nell’emanazione di norme vincolanti per l’intera comunità.
Le funzioni di controllo, infine, si indirizzano nei confronti dell’operato dell’Esecutivo e si esplicano tramite l’interrogazione, la mozione, l’ordine del giorno e la mozione di sfiducia (che può essere in forma individuale, o in forma collettiva, ossia indirizzata contro l’intero Congresso di Stato).
I membri del Consiglio Grande e Generale sono eletti ogni cinque anni, in numero pari a 60; è ammessa la rielezione senza limiti di mandato.
L’organo esecutivo della Repubblica è il Congresso di Stato o Governo, politicamente responsabile dinanzi al Consiglio Grande e Generale. Il numero dei suoi componenti è in linea di principio di dieci, denominati Segretari di Stato (corrispondenti ai Ministri). Il Congresso è convocato e coordinato dai Capitani Reggenti ed esercita le seguenti funzioni:
- determina la politica generale del Governo;
- in caso di necessità ed urgenza, adotta decreti con forza di legge, da sottoporre a ratifica del consiglio Grande entro 3 mesi;
- orienta l'attività amministrativa;
- presenta al Coniglio Grande e Generale il progetto di legge di previsione annuale ed i bilanci consuntivi;
- determina l'indirizzo della politica internazionale della Repubblica;
- ha potere di iniziativa legislativa;
- propone ai Capitani Reggenti l'adozione di Decreti d'urgenza, esprime parere sui Decreti che i Capi dello Stato devono promulgare in forza di legge o d'urgenza; emana regolamenti per disciplinare le modalità di esecuzione delle leggi, l’organizzazione e il funzionamento dei pubblici uffici.
I Segretari di Stato sono nominati dal Consiglio Grande e Generale al suo interno all'atto dell'approvazione del programma di governo (all'inizio di ogni legislatura, cioè ogni cinque anni salvo elezioni anticipate), ad eccezione dei casi di dimissione o di revoca del mandato. La riforma del 2005 ha introdotto la possibilità di un numero limitato di Segretari “tecnici” (non membri del Consiglio Grande).
L'incarico di Segretario di Stato non può protrarsi per più di dieci anni consecutivi e non può essere rinnovato prima che siano trascorsi cinque anni dalla conclusione. A ogni Segretario di Stato fanno capo alcuni settori della Pubblica Amministrazione. Il Congresso nella seduta di insediamento delibera l’attribuzione a ciascun Segretario di Stato delle deleghe e dei settori amministrativi di competenza. Il Segretario di Stato è titolare di una Segreteria di Stato nel cui ambito di attività ha responsabilità politica individuale.
Il Collegio Garante della Costituzionalità delle norme, istituito nel 2002, è il più “giovane” organo istituzionale dell’ordinamento sammarinese. Con funzioni equiparabili a quelle di una Corte Costituzionale, risulta composto da 3 membri effettivi e 3 supplenti, eletti dal Consiglio Grande e Generale tra Professori universitari, Magistrati, Laureati in Giurisprudenza.
Funzioni del Collegio sono:
- verificare, su richiesta di almeno 20 Consiglieri, del Congresso di Stato, di 5 Giunte di Castello, di un numero di Elettori rappresentanti almeno l'1,5% del corpo elettorale, nonché, nell'ambito di giudizi pendenti, su richiesta dei Giudici o delle parti in causa, la rispondenza delle leggi, degli atti aventi forza di legge nonché delle norme - anche consuetudinarie - aventi forza di legge, ai principi fondamentali contenuti nella Dichiarazione dei Diritti;
- decidere sull'ammissibilità dei referendum;
- decidere sui conflitti tra organi
istituzionali;
- esercitare il sindacato sui Capitani
Reggenti.
Anche il Consiglio dei XII rappresenta un’istituzione del tutto originale; la legge del 1923 lo definisce “organo giudiziario e di giustizia amministrativa". Viene eletto dal Consiglio Grande e Generale al principio di ciascuna legislatura, e deve essere composto necessariamente da dodici consiglieri. È presieduto dai Capitani Reggenti, che hanno diritto di voto soltanto se membri dello stesso.
L’apparato dell’ordinamento giudiziario si impernia su un Tribunale
Unico, articolato in due sezioni specializzate corrispondenti alla
giurisdizione ordinaria e a quella amministrativa.
La
giurisdizione ordinaria è suddivisa in relazione alle materie civile, penale,
della tutela dei minori e della famiglia, cui sono assegnati i singoli Commissari
della Legge dal Magistrato Dirigente.
L’attuale
organigramma del Tribunale Unico consta delle seguenti figure:
- un Magistrato Dirigente del Tribunale Unico
Sezione Ordinaria
Sezione Amministrativa
Azione di Responsabilità civile dei
Magistrati
·
un Magistrato per l’istruzione e il giudizio di
primo grado dell'azione di responsabilità civile dei Magistrati
·
un
Magistrato delle Appellazioni dell'azione di responsabilità civile dei
Magistrati
1. I secolari rapporti tra Italia e San Marino sono caratterizzati da una lunga tradizione di scambi in tutti i campi e dalla condivisione degli stessi valori. Le relazioni tra le due Repubbliche sono regolate dalla Convenzione di amicizia e buon vicinato del 1939 e successive integrazioni e modifiche.
I
rapporti tra i due Paesi potranno ulteriormente consolidarsi nell'ottica di una
costruzione europea alla quale San Marino è legata in base all’Accordo di
Cooperazione e di Unione doganale con la Comunità Economica Europea del 1991,
con un impegno che ha confermato adottando l'Euro.
L’Italia costituisce inoltre il partner di riferimento sul piano economico, dato il carattere di enclave di San Marino; sul piano dell’interscambio commerciale, si registra un lieve ma costante incremento, con saldo a favore di San Marino.
2. Sul piano internazionale, pur non esistendo una prassi sistematica di consultazioni bilaterali nell’ambito delle organizzazioni internazionali, si registra di fatto una pressoché completa consonanza di posizioni in tali fori, anche in virtù di una comunanza di interessi. Accade perciò molto di frequente che la Repubblica di San Marino adotti posizioni identiche a quelle italiane, su questioni procedurali ovvero in appoggio a nostre candidature.
In ambito Nazioni Unite, dove San Marino sostiene tradizionalmente gli interessi dei piccoli Stati, il Governo sammarinese aveva confermato già nel 1998 il sostegno alla proposta italiana di riforma del Consiglio di Sicurezza ed aveva partecipato attivamente ai lavori del “Coffee Club”. Anche nel corso dei più recenti dibattiti sulla riforma, sviluppati sulla base dell’iniziativa Uniting for Consensus, San Marino ha costantemente richiamato l'obiettivo di assicurare a tale organismo una maggiore rappresentatività, democraticità e trasparenza, perorando un suo ampliamento nella sola categoria dei seggi non permanenti.
Si segnala che San Marino intende presentare la propria candidatura ad un seggio del CdS per il 2021-22.
Praticamente in tutte le occasioni San Marino
ha appoggiato le candidature presentate
dall’Italia in sede internazionale.
3. I rapporti bilaterali avevano conosciuto una prima fase di forte rilancio nell’autunno 2005, con il negoziato di un Accordo di cooperazione economica e la firma dell’intesa sulla restituzione dei fondi di provenienza SISDE, esito di un lungo e complesso negoziato (con restituzione all’Erario italiano delle somme sequestrate, pari ad oltre 7 milioni di Euro).
Obiettivo della sottoscrizione dell’Accordo di Cooperazione Economica è quello di integrare la Repubblica nel tessuto economico italiano anche alla luce della volontà di abbandonare pratiche e comportamenti che in passato avevano fatto inserire la Repubblica nel novero dei cosiddetti “paradisi fiscali”. Rinviata su richiesta sammarinese, la firma prevista per il febbraio 2006, il dossier veniva ripreso dal Governo di centrosinistra che richiedeva tuttavia un “segno di discontinuità” rispetto al testo originario.
Nel corso del 2008 si registravano tuttavia
crescenti difficoltà connesse alle tematiche finanziarie e bancarie: in
gennaio, l’Asset Bank, insieme alla Banca di Credito e Risparmio di Romagna,
era al centro di un’operazione della polizia italiana che portava all’arresto
dei suoi organi direttivi, con le accuse di abusiva attività bancaria e
finanziaria e riciclaggio; coinvolto per presunte commistioni con i vertici
dell’Asset Bank anche il Presidente della Banca Centrale, Valentini, che
presentava le dimissioni. In un secondo
momento, a giugno, su disposizione del Tribunale di Forlì, la Guardia di
Finanza bloccava un furgone portavalori che stava trasportando 2 milioni di
Euro dalla sede di Forli della Banca d’Italia a San Marino; il tutto nel
contesto di un’inchiesta (caso “Re Nero”) per violazione della normativa italiana
in materia di antiriciclaggio. La vicenda provocava una Nota di protesta delle
Autorità sammarinesi, che ritenevano vi fosse stata una violazione della
Convenzione del 1991 in materia di rapporti finanziari.
Su
richiesta sammarinese, si conveniva di procedere ai necessari approfondimenti
nell’ambito della Commissione Mista prevista dalla suddetta Convenzione,
riunitasi più volte nel I semestre del 2009, e in numerosi incontri tecnici tra
Banche Centrali e organismi di vigilanza.
4. Va
rilevato come la costituzione del nuovo Governo sammarinese nel dicembre
2008 avesse consentito di avviare un forte rilancio nelle relazioni bilaterali,
portando alla ripresa dei negoziati già in corso; del resto, sottoposta ad una
forte pressione anche sul piano internazionale, San Marino manifesta ora piena
consapevolezza sulla necessità di avviare una convergenza della propria
normativa e prassi rispetto agli standards internazionali.
In
tale contesto è stato possibile portare a finalizzazione l’Accordo di
Cooperazione Economica, sottoscritto il 31 marzo scorso in occasione della visita
a San Marino dell’On. Ministro (nella ricorrenza del 70.mo anniversario del
Trattato di Amicizia). E’ stato contestualmente finalizzato uno Scambio di Note
che consentirà la messa in atto dell’Accordo sull’utilizzo dell’aeroporto di
Rimini.
I Ministri Frattini e Mularoni hanno inoltre
sottoscritto una Dichiarazione Congiunta che fissa importanti scadenze nel
breve termine:
- procedere alla sottoscrizione in tempi rapidi dell’Accordo in materia di collaborazione finanziaria;
-
procedere all’adeguamento in tempi brevi della Convenzione bilaterale contro le
Doppie Imposizioni fiscali, sottoscritta nel 2002, mediante l’inserimento
dell’art.26 del modello di Convenzione OCSE 2005;
- riunire il gruppo di lavoro previsto dal Protocollo del 2000 sull’utilizzazione dell’aeroporto di Rimini-San Marino, non appena entrato in vigore il Protocollo;
- riunire la Commissione Mista istituita dall’Accordo Culturale del 2002, con l’obiettivo tra l’altro di approfondire il progetto di istituzione di un Parco Tecnologico nel Montefeltro;
- favorire un rilancio della collaborazione nel settore del turismo, sulla base di quanto previsto nell’Accordo del 2004.
Va
segnalato che il giorno successivo l’On.Ministro è intervenuto quale “Oratore
Ufficiale” alla cerimonia di insediamento dei nuovi Capitani Reggenti.
5. Nelle settimane successive si è proceduto a dare attuazione a quanto previsto nella citata Dichiarazione congiunta del 31 marzo; in particolare a fine giugno sono stati finalizzati sia l’accordo in materia di rapporti finanziari che il Protocollo addizionale alla Convenzione sulle Doppie Imposizioni, per inserire lo scambio di informazioni fiscali secondo lo standard OCSE.
Si attende ora il consenso politico del MEF per procedere alla firma delle due intese.
La situazione è peraltro resa complessa dal contesto determinato dalle numerose inchieste avviate da Procure italiane per reati di riciclaggio e truffa, che coinvolgono enti creditizi sammarinesi; la Procura di Forlì sta ad esempio indagando sui ruolo della società italiana Delta, che risulta essere di fatto controllata dalla Cassa di Risparmio sammarinese, il principale istituto bancario del Paese. Una nuova indagine (“Miraggio”) è stata avviata a luglio dalla Procura di Roma nei confronti di un cittadino italiano accusato di truffa e riciclaggio utilizzando società di comodo sammarinesi (Sig. Toniolo); tale inchiesta ha portato ad un intervento della Guardia di finanza nel il Consolato sammarinese a Rimini, presso il quale erano domiciliate le società oggetto dell’indagine. Ne è conseguita una Nota di protesta della Repubblica. In ultima istanza l’inquisito, Sig. Toniolo, è stato estradato verso l’Italia.
Settore
consolare
A San Marino risiedono circa 3.500 italiani. Particolare rilievo riveste la presenza dei numerosi lavoratori italiani transfrontalieri, provenienti soprattutto dalle province limitrofe di Rimini e Pesaro ed occupati in tutti i settori produttivi (circa 6.500 persone, pari al 30% della popolazione attiva). Il loro lavoro costituisce, oltre che un importante contributo allo sviluppo di San Marino, una risorsa per l’economia delle vicine province italiane. Permane tuttavia, nel settore del diritto privato, sul piano della reciprocità, una forte compressione dei diritti degli Italiani (diritto ereditario, compravendita di immobili, permessi di soggiorno, ecc.), con recente estensione anche ai concorsi pubblici.
PRINCIPALI DOSSIER BILATERALI
Accordo
di cooperazione economica
Il negoziato era stato avviato nel febbraio 2003 dopo l’intesa intervenuta tra il Ministro degli Esteri Frattini e l’allora Segretario di Stato agli Esteri Stolfi ed aveva come scopo quello di definire un nuovo assetto bilaterale dei rapporti economici tra i due paesi.
Il testo era stato finalizzato a settembre 2005. Peraltro, da parte sammarinese veniva richiesta nel gennaio 2006 una modifica dell’art.1.2 (in particolare, l’eliminazione del riferimento alla “normativa italiana” in matteria di adeguamento della normativa finanziaria) per poter procedere alla firma in occasione della visita del Ministro Fini, prevista in febbraio; tale richiesta venne rifiutata dal MEF, considerato che avrebbe svuotato di significato l’intero accordo. Ne conseguiva l’annullamento della visita ed il rinvio della firma.
Dopo
l’insediamento del Governo Berlusconi, in occasione di un incontro tra
l’On.Ministro e il Segretario Stolfi nel giugno 2008 si concordava sul rilancio
del negoziato a tutto campo: in una nuova sessione a Roma il 19 giugno venivano
individuate possibili formulazioni per gli artt. 1 (rapporti finanziari) e 12
(fiscalità).
Dopo
la ripresa dei contatti con l’attuale Governo sammarinese a partire da dicembre
2008, il MEF aveva proposto un nuovo testo per l’art.1 sui rapporti finanziari.
Il testo è stato infine finalizzato con una prescrizione a carattere generale
in materia di rapporti finanziari (e rinvio ad una separata intesa specifica) e
lo stralcio della materia fiscale (da definire con l’inserimento nella
Convenzione sulle doppie Imposizioni dello scambio di informazioni secondo il
modello OCSE 2005).
L’Accordo
è stato quindi firmato a San Marino il 31 marzo 2009 dai Ministri Frattini e
Mularoni.
Accordo
sui lavoratori frontalieri
E’ da tempo in corso un negoziato per definire un Accordo che regoli i complessi aspetti del lavoro transfrontaliero tra l’Italia e San Marino. Pur registrando posizioni ancora distanti, un incontro negoziale svoltosi nel marzo 2002 aveva permesso di mettere a fuoco gli obiettivi di reciproco interesse, fra i quali da parte italiana emergeva la necessità di trovare una soluzione alla difficile situazione in cui versano i lavoratori frontalieri in relazione agli aspetti fiscali e più in generale alle condizioni contrattuali.
La questione coinvolge un gruppo numericamente rilevante di nostri connazionali (6.545 nel dicembre 2008), che prestano quotidianamente la propria opera a San Marino e risiedono nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino (i transfrontalieri sammarinesi sono 300).
Un secondo incontro negoziale si era tenuto a Roma il 9 luglio 2004 ed aveva permesso di approfondire gli aspetti basilari delle problematiche del lavoro transfrontaliero. In tale riunione la parte sammarinese si era riservata di produrre una nuova bozza di accordo, trasmessa infine solo nel gennaio 2006.
Dopo una lunga interruzione, il negoziato e’ ripreso con una riunione a San Marino il 9 febbraio 2007, in occasione della quale le due Parti si sono informate sugli ultimi sviluppi delle rispettive normative interne di settore. In particolare, veniva presentato l’Accordo locale sammarinese, relativo al rinnovo del “contratto unico generale di lavoro per le aziende industriali e la regolamentazione del mercato del lavoro e delle politiche al sostegno delle famiglie” sottoscritto l’11 luglio 2005, che ha introdotto le procedure per la graduale stabilizzazione dei lavoratori frontalieri del settore, con trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, per i lavoratori che abbiano lavorato ininterrottamente per dieci anni presso la stessa impresa.
Nell’ottica
sammarinese la questione va peraltro affrontata contestualmente alle
problematiche connesse al trattamento fiscale, oltre che agli aspetti sanitari
e previdenziali e a quelli relativi alle reciproche verifiche amministrative.
Tale e’ l’impostazione della controproposta di accordo presentata da parte
sammarinese a fine luglio 2007, e trasmessa per le valutazioni delle
Amministrazioni tecniche.
Il negoziato è peraltro sospeso, in attesa di
un chiarimento sulle più ampie intese bilaterali, inclusa la Convenzione del
2002 in materia di Doppie Imposizioni. Il previsto avvio a ratifica di
quest’ultima dovrebbe quindi portare al rilancio del negoziato.
Convenzione sulle doppie imposizioni
La Convenzione è stata firmata il 21 marzo 2002, e regola il complesso problema della fiscalità tra l’Italia e San Marino, affrontando le tematiche dell’elusione e dell’evasione tributarie.
Da parte italiana, l’accordo non è stato tuttavia avviato a ratifica; in un primo tempo il Ministero delle Finanze lo aveva “congelato” per verificare l’ammontare del mancato gettito erariale, calcolato in 27 milioni. E’ stata in un secondo tempo rilevata la necessità di rinegoziare il testo, sulla base dei più recenti parametri internazionali
In attesa della ratifica, a partire dal 2003 le successive Leggi Finanziarie hanno previsto per i lavoratori transfrontalieri una franchigia fiscale di 8.000 Euro.
In occasione della visita dell’On.Ministro a San Marino il 31 marzo è stato convenuto di integrare la Convenzione con l’inserimento dello scambio di informazioni secondo il modello OCSE 2005 e quindi avviarla a ratifica. Il relativo Protocollo addizionale è stato finalizzato a fine giugno a seguito degli incontri tecnici tenutisi nel primo semestre dell’anno.
Accordo relativo all’utilizzazione dell’aeroporto di Rimini - San
Marino
L’Accordo relativo all’utilizzazione dell’aeroporto di Rimini - San Marino, firmato a San Marino l’11 giugno 1990, rimanda la sua entrata in vigore al Protocollo applicativo del 31 marzo 2000. L’avvio a ratifica del Protocollo venne tuttavia rinviata, su richiesta del Ministero dei Trasporti italiano, per la necessità di procedere ad un contestuale Scambio di Note che tenga conto dei reciproci interessi e delle normative dell’Unione Europea in tale settore.
Detto Scambio è stato oggetto di successivi aggiornamenti ed è stato siglato dai Ministri Frattini e Mularoni a San Marino il 31 marzo 2009.
Accordo in materia radiotelevisiva
Nel febbraio 2005 si svolgeva a Roma un incontro bilaterale per l’avvio del confronto in materia di collaborazione radio-televisiva tra Italia e San Marino. In quell’occasione concordavano sulla necessità di un nuovo accordo che aggiornasse quello firmato a Roma il 23 ottobre 1987 (con durata di 15 anni), alla luce dei cambiamenti nel frattempo intervenuti, sia in campo tecnico e giuridico.
Si segnala che, all’interno di una convenzione tra RAI e SANMARINO RTV si prevedeva l’erogazione da parte italiana di un contributo di circa 3 milioni di Euro su base annuale e la nomina del Direttore Generale a cura della RAI. Nonostante la convenzione fosse scaduta a fine 2005, il contributo e’ stato erogato anche per il 2006, ma l’Accordo del 1987 e’ stato poi denunciato a fine del 2006, ed ha cessato quindi di avere efficacia dall’11 giugno 2007.
Riprendeva quindi il negoziato su un nuovo testo, con un primo incontro a San Marino il 10 dicembre 2007 ed uno successivo a Roma il 30 gennaio 2008. Quale esito di tali serrati negoziati, era possibile finalizzare un testo che è stato sottoscritto dal Ministro D’Alema e dal Segretario di Stato Stolfi a Roma il 5 febbraio 2008 (ratificato da San Marino in agosto).
La sua esecutività e la nuova convenzione attuativa con la RAI sono però sospese fino alla conclusione dell’iter di ratifica dei due Paesi contraenti. Si è pertanto ritenuto necessario prorogare al 31 dicembre 2009 la fornitura dei servizi previsti dall’apposita Convenzione.
L’Accordo
prevede in particolare:
-
la
prosecuzione della collaborazione tra i due servizi pubblici radiotelevisivi;
-
la
messa a disposizione dell’Italia di tre delle cinque frequenze assegnate a San
Marino dal piano di Ginevra 2006;
-
la
prospettiva di una programmazione mirata all’aerea Adriatico–Balcanica per la
promozione della lingua italiana e dell’immagine dei due Paesi;
-
l’istituzione
di una Commissione Mista incaricata di monitorare l’esecuzione dell’Accordo,
con compiti anche propositivi.
Rimborso
delle lire demonetizzate
In un incontro a Roma nel settembre 2005 la delegazione sammarinese era stata molto evasiva rispetto alle richieste del nostro MEF per il rimborso del controvalore delle lire demonetizzate dopo il passaggio all’Euro, riservandosi una controproposta fondata su diversi parametri di calcolo e proponendo in alternativa un’intesa temporanea. Nei successivi contatti e’ emerso come da parte sammarinese si ritiene non sussistere un sostanziale debito, posizione ritenuta inaccettabile dal MEF che, pur accettando abbattimenti forfetari, avanza una richiesta di circa 20 milioni di Euro.
Cooperazione in materia di turismo
Tra le priorità del Governo di San Marino figura il rilancio del settore turistico commerciale che, dopo i primi anni del 2000 marcati da un trend altalenante, sta registrando ora una sostanziale tenuta. In occasione del Convegno sul Turismo, tenuto nel 2003, da parte italiana si era evidenziata la disponibilità ad iniziative coordinate al fine di sviluppare circuiti turistici integrati con le realtà limitrofe della Romagna e del Montefeltro a vantaggio di entrambi i Paesi.
A tal fine veniva firmato a Roma il 28 aprile 2004 un Accordo di collaborazione turistica tra Italia e San Marino ed inoltre, negli stessi giorni, un Protocollo d’intesa tra ENIT e Ufficio di Stato per il Turismo sammarinese per la promozione congiunta di San Marino e Italia nelle fiere e nei mercati esteri.
Un rilancio della collaborazione nel settore è previsto nella Dichiarazione Congiunta sottoscritta il 31 marzo 2009.
Accordo di collaborazione culturale e
scientifica
L’Accordo di collaborazione culturale e scientifica è stato firmato a Roma il 21 marzo 2002 e dovrebbe attivare importanti linee di cooperazione nei diversi ambiti della cultura, del turismo, dell’educazione ed anche dell’istruzione universitaria e della cooperazione interuniversitaria. Al fine di divenire uno strumento fattivo per la promozione ed il potenziamento della cooperazione bilaterale in questi ambiti, all’art. 10, l’Accordo prevede la costituzione di una Commissione mista incaricata di esaminare e di formulare eventuali proposte da sottoporre ai rispettivi Governi. In tal senso sin dall’agosto 2005 la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri aveva inoltrato una Nota Verbale segnalando la necessità di convocare la Commissione al fine poter trovare soluzioni ad alcuni aspetti relativi all’utilizzo e alla chiamata, da parte dell’Università degli Studi di San Marino, di professori e ricercatori in servizio presso Università italiane.
Da parte italiana l’interesse principale riguarda il progetto di istituzione di un “Parco tecnologico del Montefeltro”.
La Dichiarazione Congiunta del 31 marzo 2009 prevede la convocazione della Commissione Mista.
Principali accordi bilaterali con l'Italia
Convenzione di amicizia e buon vicinato (31.03.1939)
Convenzione in materia di sicurezza sociale (10.07.1974)
Accordo sul riconoscimento reciproco dei titoli di
studio
(28.04.1983)
Scambio di Note per il reciproco riconoscimento del
titolo di dottorato, rilasciato dalla Scuola Superiore di Studi Storici
dell’Università di San Marino (31.05. 1990)
Accordo per l’utilizzazione da parte della
Repubblica di San Marino dell’aeroporto italiano di Rimini-Miramare per
l’esercizio di servizi aerei internazionali di linea
(11.06.1990)
Convenzione in materia di rapporti finanziari e
valutari (02.05.1991)
Convenzione monetaria (21.12.1991)
Convenzione per evitare le doppie imposizioni in
materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali (non ratificata
da Italia) (21.03.2002)
Accordo di collaborazione culturale e scientifica (21.03.2002)
Accordo di collaborazione tra la Repubblica di San
Marino e la Regione Veneto (20.07.2004)
Accordo sulla cooperazione in campo turistico (28.04.2004)
Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva
(5.2.2008)
Accordo di Cooperazione economica (31.3.2009)
PRINCIPALI INCONTRI BILATERALI NEGLI ULTIMI
ANNI
2004
5 e 27 aprile - Visita a Roma del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi e incontro con il Ministro per gli Affari Esteri, On.Frattini
15 aprile – Visita di lavoro del Ministro della Giustizia On. Castelli
26 agosto – incontro tra il Ministro per gli Affari Esteri, Frattini e il Segretario di Stato Berardi, a margine del Meeting di Rimini
11 dicembre – Visita non ufficiale del Presidente del Senato, Sen.Marcello Pera, su invito dei Capitani Reggenti
2005
17 febbraio – Incontro alla Farnesina tra il Ministro Fini e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi.
26 agosto – Incontro tra il Ministro Fini e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, a margine del Meeting di Rimini
17 settembre – Incontro tra il Ministro Fini e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Berardi a New York a margine dell’UNGA
23 settembre – Visita non ufficiale del Presidente della Camera, On. Pierferdinando Casini
2006
22 marzo – Visita del Presidente del Senato Sen. Marcello Pera
1 giugno – Visita non ufficiale del Segretario Berardi alla Farnesina
14 settembre – Visita del Vice Ministro Danieli
31 ottobre – Incontro dell’On.le Ministro con il Segretario di Stato Stolfi
30
novembre – Incontro del Pres.Consiglio Prodi con delegazione ministeriale
(Stolfi, Masi, Macina)
2007
26
febbraio - Partecipazione del Sottos. Crucianelli alla cerimonia di
inaugurazione della nuova Sede dell’Ambasciata italiana
24
settembre - Incontro On.Ministro – Segretario di Stato Stolfi a New York
17
ottobre – Incontro con il Ministro Bersani a Roma
7
novembre - Visita del Ministro per l’Ambiente A. Pecoraro Scanio
2008
5
febbraio – Visita del Segretario di Stato Stolfi; firma dell’Accordo TV
10
giugno – Incontro a Roma On. Ministro-Stolfi
5 dicembre – Incontro a Roma tra On. Ministro e nuovo Segretario agli Esteri, Mularoni
2009
7 gennaio - Visita del Sottosegretario alla Presidenza Consiglio, Giovanardi
Marzo – Visita
del Ministro della Giustizia, Alfano
31.3/1.4 – Visita ufficiale
dell’On.Ministro a San Marino
28 agosto - Incontro del Ministro Tremonti con il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, gli Affari Politici, le Telecomunicazioni e i Trasporti, Mularoni, ed il Segretario per l’Economia, Gatti, a margine del Meeting di Rimini
[1] Fonti:
CIA The World Factbook, fonti di stampa.
[2] Dato aggiornato ad ottobre 2009.
[3] La Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese nel preambolo riafferma le tradizioni di libertà e democrazia della Repubblica e ripudia ogni totalitarismo; successivamente istituisce gli organi preposti ai poteri dello Stato; infine, enuncia e sancisce i diritti di libertà dei cittadini. La modifica del 2002, tra l’altro, interviene sul preambolo, eliminando il riferimento al fascismo quale totalitarismo ripudiato, in particolare, afferma la prevalenza del diritto internazionale in materia di protezione delle libertà e dei diritti dell’uomo rispetto a quello domestico, dettaglia le funzioni degli organi dello Stato, istituisce il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme e prevede la tipologia di "legge costituzionale" per l’attuazione dei principi fondamentali della Dichiarazione. La Dichiarazione può essere modificata con la maggioranza qualificata dei due terzi dei membri del Consiglio Grande e Generale.
[4] La durata del mandato reggenziale si protrae dal 1° aprile al 1° ottobre, e dal 1° ottobre al 1° aprile di ciascun anno, e non può assolutamente essere prorogata. La brevità del mandato è storicamente derivata dalla volontà di impedire che gli eletti, grazie al protrarsi del loro ufficio, assumessero un potere personale molto forte, come nell'ultima epoca comunale era accaduto nelle vicine contrade italiane. L'efficacia della norma è poi completata dalla cosidetta "legge del divieto": non soltanto il mandato non può assolutamente superare i sei mesi, ma non sono eleggibili alla magistratura coloro che abbiano già rivestito la medesima nei tre anni precedenti.
[5] L'articolo 3, comma 1, della "Dichiarazione dei diritti" di cui alla legge 59/1974, dispone che "I Capitani Reggenti esercitano l'ufficio di Capo dello Stato secondo il principio della collegialità". A fronte dell'univocità della disposizione, la costituzione sammarinese assegna nei fatti alla Reggenza una posizione che, se nelle sue linee fondamentali può essere affiancata e paragonata a quella del Capo di Stato nei paesi repubblicani e parlamentari, tuttavia si distingue per significative particolarità che rendono quanto mai ardua una definizione rientrante negli schemi tradizionali elaborati dalla moderna teoria costituzionalistica. Anche tale istituto, pertanto, si configura come assolutamente originale e caratteristico della costituzione sammarinese.
[6] La sentenza dei sindacatori è inappellabile. In ragione di ciò, nonché delle scarse garanzie del contradittorio assicurate dal procedimento, l'istituto del Sindacato della Reggenza appare fondatamente censurabile dal punto di vista della legittimità costituzionale, soprattutto alla luce del diritto internazionale generalmente riconosciuto e introdotto nell'ordinamento sammarinese quale fonte sopraordinata alla legge dall'articolo 1 della "Dichiarazione dei Diritti", nonché in considerazione di diverse convenzioni internazionali sottoscritte dalla Repubblica.
[7] In questo caso si tratta di provvedimenti afferenti all’amministrazione della giustizia ma che, al contrario dell’amnistia e dell’indulto, non hanno quel carattere di generalità che ha permesso a sistemi costituzionali recenti di conservare questi ultimi in capo all’organo legislativo, e di attribuirli, invece, ad organi appartenenti al potere giurisdizionale o ad istituzioni di garanzia costituzionale (quali, ad esempio, il Presidente della Repubblica nell’ordinamento italiano). Per ciò che riguarda la riabilitazione da condanna penale, si tratta di un vero e proprio giudizio di legittimità e pertanto concreta una funzione formalmente e sostanzialmente giurisdizionale.
[8] La singolare ampiezza dei poteri del Consiglio Grande e Generale è forse l’elemento peculiare e tipico dell’ordinamento costituzionale sammarinese, che ne caratterizza la forma di Stato e di governo; la Repubblica è una democrazia rappresentativa che si differenzia dalle forme di governo parlamentare proprie dell’esperienza europea, britannica e continentale, da un canto per l’estensione dei poteri del Consiglio, che ci condurrebbero a ravvisarvi un regime di tipo assembleare, e d’altro canto per la speciale posizione fatta al Congresso di Stato, eletto bensì dal Consiglio, ma sottratto alle consuete forme di responsabilità e fiducia tipiche dei Governi in un sistema parlamentare.
[9] La moderna storia parlamentare sammarinese ha segnato, dal secondo dopoguerra, ben otto crisi di governo: 1951, 1957, 1966, 1973, 1975, 1977, 1986, 1992. Il ricorso alle elezioni anticipate si è avuto, tuttavia, solo con riferimento alle crisi governative del 1951 e del 1977.
[10]
I Capitani Reggenti sono Capi di Stato, sono Capi di Governo in
quanto presiedono il Congresso di Stato (l’equivalente del Consiglio dei
Ministri) e sono anche Presidenti del Parlamento in quanto regolano i
lavori del Consiglio Grande e Generale, l’organo legislativo dello Stato.
[11] San
Marino ha ospitato la 2^ edizione della Conferenza nel novembre 2007, ma non ha
partecipato alla 3^ edizione, che ha avuto luogo a Vaduz nel novembre 2008,
perché si erano appena tenute le elezioni del Consiglio Grande e Generale.
[12] FONTE: Ministero Affari Esteri
[13] FONTE: Ministero degli Affari esteri
[14] FONTE: Ministero degli Affari esteri