Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea | ||||||
Titolo: | Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'UE - I Commissione Affari costituzionali | ||||||
Serie: | Documentazione per le Commissioni - Attività dell'Unione europea Numero: 75 Progressivo: 1 | ||||||
Data: | 22/06/2009 | ||||||
Descrittori: |
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I Commissione Affari costituzionali
Il 21 maggio 2009 il Governo ha presentato al Parlamento la relazione annuale sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea (anno 2008), ai sensi dell’art. 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11.
In base a tale articolo, la relazione – in cui dovrebbero essere chiaramente distinti i resoconti delle attività svolte e gli orientamenti che il Governo intende assumere per l’anno in corso sulle politiche europee – dovrebbe riguardare:
· gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riferimento alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio dei ministri dell’Unione europea, alle questioni istituzionali, alle relazioni esterne dell’Unione europea, alla cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni e agli orientamenti generali delle politiche dell’Unione;
· la partecipazione dell’Italia al processo normativo comunitario con l’esposizione dei principi e delle linee caratterizzanti della politica italiana nei lavori preparatori in vista dell’emanazione degli atti normativi comunitari e, in particolare, degli indirizzi del Governo su ciascuna politica comunitaria, sui gruppi di atti normativi riguardanti la stessa materia e su singoli atti normativi che rivestono rilievo di politica generale;
· l’attuazione in Italia delle politiche di coesione economica e sociale, l’andamento dei flussi finanziari verso l’Italia e la loro utilizzazione, con riferimento anche alle relazioni della Corte dei conti delle Comunità europee per ciò che concerne l’Italia;
· i pareri, le osservazioni e gli atti di indirizzo delle Camere, nonché le osservazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza dei presidenti dell’Assemblea, dei Consigli regionali e delle province autonome, con l’indicazione delle iniziative assunte e dei provvedimenti conseguentemente adottati;
· l’elenco e i motivi delle impugnazioni delle decisioni adottate dal Consiglio o dalla Commissione delle Comunità europee ed esaminate dal Consiglio dei ministri.
Per le materie di interesse della Commissione, il presente bollettino dà conto degli orientamenti, qualora espressi nella relazione, che il Governo intende assumere per il 2009 rispetto alle diverse politiche dell’UE, e segnala, inoltre, le iniziative dell’Unione europea di particolare rilievo avviate sulle politiche oggetto della relazione. Nel bollettino si illustrano, infine, i contenuti principali degli atti di indirizzo approvati dalla Camera dei deputati su proposte e iniziative comunitarie, raffrontandoli con eventuali orientamenti indicati nella relazione dal Governo.
La relazione ribadisce il sostegno dell’Italia allo sviluppo di un approccio globale in materia di immigrazione che tenga conto della gestione dei flussi legali, del contrasto di quelli illegali e della integrazione degli stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio europeo, in un’ottica di partenariato con i Paesi di origine e di transito degli immigrati. Per quanto riguarda più in particolare la politica di asilo, la relazione rileva che il Ministero del’interno è fortemente determinato nell’azione tesa alla realizzazione di un sistema comune europeo in materia. La relazione sottolinea inoltre che nel corso del 2009 il Governo intende dedicare particolare impegno ai seguenti temi: la comunitarizzazione del Trattato di Prüm; la definizione del futuro di Europol; l’implementazione della strategia e del piano d’azione anti terrorismo; l’approvazione della direttiva sulle sanzioni a datori di lavoro di immigrati irregolari; la riconsiderazione del ruolo di Frontex; il dialogo UE-Libia in materia di immigrazione.
Si segnala che le proposte relative ad alcuni dei temi indicati hanno effettivamente concluso il loro iter di approvazione presso le istituzioni europee: l’inserimento nel quadro giuridico dell’UE del Trattato di Prüm sul potenziamento della cooperazione transfrontaliera, soprattutto nella lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera, è stata attuato attraverso la decisione 2008/615/GAI del Consiglio, del 23 giugno 2008; il 6 aprile 2009 il Consiglio ha definitivamente adottato la decisione volta a trasformare Europol in un’agenzia comunitaria, a partire dal 1° gennaio 2010; il 25 maggio 2009 si è concluso l’iter di approvazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'UE.
Il 10 giugno 2009 la Commissione europea ha presentato la comunicazione “Uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia al servizio dei cittadini” (COM(2009)262), contenente le proposte della Commissione relative al nuovo programma 2010-2014 (cd. Programma di Stoccolma), destinato a subentrare al programma dell’Aja. Il testo dovrà essere esaminato dal Consiglio giustizia e affari interni e dal Parlamento europeo, in vista dell'adozione definitiva da parte del Consiglio europeo, prevista per il 10 dicembre 2009.
Nella stessa data la Commissione europea ha presentato la comunicazione “Giustizia, libertà e sicurezza in Europa dal 2005: valutazione del programma e del piano d’azione dell’Aia” (COM(2009)263)
Il Consiglio giustizia e affari interni del 4-5 giugno 2009 ha svolto un dibattito sull’immigrazione clandestina nella regione mediterranea in cui si è auspicata la creazione di un meccanismo di solidarietà mirante a ripartire i beneficiari di protezione internazionale tra gli Stati membri. Il tema è stato affrontato dal Consiglio europeo del 19-20 giugno 2009 che ha sollecitato l’adozione di misure concrete, tra cui: il coordinamento delle misure volontarie per la ridistribuzione interna dei beneficiari di protezione internazionale presenti negli Stati membri esposti a pressioni specifiche e sproporzionate e delle persone altamente vulnerabili; il potenziamento delle operazioni di controllo alle frontiere coordinate da Frontex, la definizione di chiare regole d'ingaggio per il pattugliamento congiunto e lo sbarco delle persone soccorse in mare; un maggior ricorso a voli di rimpatrio congiunti; un forte intervento per lottare efficacemente contro la criminalità organizzata e le reti criminali dedite alla tratta di esseri umani; il rafforzamento dell’efficacia l’efficacia degli accordi di riammissione. Il Consiglio ritiene prioritaria la conclusione dei negoziati sugli accordi di riammissione con Libia e la Turchia e, nel frattempo, l’attuazione in maniera adeguata degli accordi bilaterali esistenti.
Per quanto riguarda le iniziative legislative tuttora in corso di esame da parte delle Istituzioni europee di segnala il pacchetto di proposte relative alla istituzione un Sistema europeo comune di asilo entro il 2012, basato su una procedura comune e di uno status uniforme. Si tratta dei seguenti documenti legislativi:
· proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/9/CE sulle norme relative all’accoglienza dei richiedenti asilo (COM(2008)815);
· proposta di regolamento che modifica il regolamento CE n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di asilo (COM(2008)820);
· proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 2725/2000, concernente l’istituzione del sistema “EURODAC” per il confronto delle impronte digitali per l'efficace applicazione della convenzione di Dublino (COM(2008)825);
· proposta di regolamento relativa alla creazione di un Ufficio europeo di sostegno in materia d'asilo (COM(2009)66);
· proposta di decisione che modifica la decisione n. 573/2007/CE che istituisce il Fondo europeo per i rifugiati per il periodo 2008-2013, sopprimendo il finanziamento di alcune azioni comunitarie e cambiando il limite di finanziamento delle stesse (COM(2009)67).
Il Consiglio giustizia e affari interni del 4-5 giugno 2009 ha preso atto dello stato di avanzamento dell’esame dei seguenti atti, presentati dalla Commissione europea il 25 aprile scorso:
· una proposta di decisione quadro (COM(2009)135) relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia. La proposta introduce fattispecie di reato non contemplate attualmente dalla normativa UE: l’organizzazione di viaggi a fini sessuali; l’”accesso consapevole” a materiale pedopornografico in rete; l’adescamento di minori in rete ("grooming"). Nuove disposizioni riguardano il perseguimento dei reati commessi all’estero, l’agevolazione delle indagini e dell’azione penale, la protezione delle vittime.
· una proposta di decisione quadro (COM(2009)136) concernente la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime; la proposta è volta ad adeguare la normativa UE alla Convenzione del Consiglio d’Europa del 2005.
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo è tuttora in corso l’esame della proposta di decisione quadro sull’uso dei dati contenuti nei sistemi di prenotazione e di controllo delle partenze delle compagnie aeree (Passenger Name Records – PNR), da parte delle autorità incaricate dell’applicazione della legge (COM(2007)654).
Si ricorda che nel corso della XVI legislatura, la Camera dei deputati ha finora svolto, ai sensi dell’articolo 127 del Regolamento, l’esame di tre proposte legislative dell’Unione europea nel settore giustizia e affari interni.
In particolare, il 6 novembre 2008 la Commissione affari costituzionali ha adottato un documento finale relativo allaproposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale (COM(2008)426), nel quale ha invitato il Governo ad adoperarsi nelle competenti sedi decisionali comunitarie, affinché sia introdotto nella direttiva un principio che si ponga l'obiettivo di stimolare politiche statali di promozione attiva della «non discriminazione», facilitando lo scambio delle buone prassi ed il confronto tra modelli di riferimento tra gli Stati membri e sia previsto che l'onere della prova della violazione del divieto di discriminazione, soprattutto nei casi di discriminazione indiretta, spetti alla parte attrice, anziché a quella convenuta.
La relazione ricorda che il Governo italiano ha partecipato ai negoziati e alle riunioni sulla proposta di direttiva svoltesi nell’ambito del Gruppo di lavoro “Affari sociali” durante il semestre di Presidenza francese.
La proposta è stata esaminata dal Parlamento europeo nell’ambito della procedura di consultazione il 2 aprile scorso. La decisione finale da parte del Consiglio è prevista nella riunione del 30 novembre 2009
Il 18 novembre le Commissioni riunite affari costituzionali e giustizia hanno adottato un documento finale sulla proposta di decisione-quadro del Consiglio che modifica la decisione-quadro 2002/745/GAI relativa alla lotta contro il terrorismo (COM(2007)650), nel quale, esprimendo una valutazione positiva, hanno impegnatoil Governo affinché in sede di Consiglio UE si specificasse che l'attuazione della decisione quadro da parte degli Stati membri deve avvenire nel rispetto dei diritti e principi giuridici fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, introducendo inoltre clausole di salvaguardia equivalenti alle disposizioni dell'articolo 12 della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione del terrorismo
La relazione ricorda l’avvenuta adozione della decisione quadro (decisione quadro 2008/919/GAI del Consiglio del 28 novembre 2008).
Il 26 novembre 2008 le Commissioni riunite affari costituzionali e giustizia hanno adottato un documento finale della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'UE (COM(2007)249). In particolare il documento finale, esprimendo parere favorevole sulla proposta, invitava il Governo a sostenere in sede di Consiglio i seguenti orientamenti: prevedere un sistema semplificato degli obblighi a carico dei datori di lavoro nel caso di singoli cittadini datori di lavoro nell'ambito di attività di collaborazione domestica e di servizi alla persona; prevedere l'obbligo, per il datore di lavoro, di versare, oltre a retribuzioni, imposte e contributi dovuti, anche ogni altra somma a qualunque titolo dovuta in ragione dell'impiego; garantire che l'entità delle sanzioni fosse proporzionata alla gravità del fatto contestato e comunque tale da evitare il rischio di pregiudicare la continuità dell'attività dell'impresa e la conseguente perdita di altri posti di lavoro regolari; introdurre la fattispecie dell'intermediazione abusiva tra quelle costituenti reato e suscettibili di sanzione penale; aggiungere alle fattispecie di reato una aggravante per il caso di impiego di un minore.
Nella relazione il Governo esprime l’intenzione di impegnarsi su questo dossier nel corso del 2009.
Come già ricordato, la direttiva è stata definitivamente adottata il 25 maggio 2009.
Si ricorda inoltre che il 20 novembre 2008 le Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia hanno adottato una risoluzione, ai sensi dell’art.125 del Regolamento, sulla risoluzione del Parlamento europeo del 25 settembre 2008 relativa al dibattito annuale sui progressi compiuti nel 2007 nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Il documento impegna il Governo ad adoperarsi a sostenere: il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nell’individuazione delle priorità da perseguire con riferimento al periodo 2010-2014, attraverso una stretta interlocuzione con il Parlamento europeo; l’integrale attuazione del programma dell’Aia; le iniziative volte a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra gli Stati membri nell’intervento contro i fenomeni criminali e di terrorismo (promozione della interconnessione dei casellari giudiziari; aggiornamento dello Statuto di Europol, Eurojust e della rete giudiziaria europea; misure dirette alla protezione delle frontiere, a partire dal pieno utilizzo di SIS II e dal rafforzamento dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex); le iniziative dirette a sviluppare il dialogo con i paesi di origine e di transito dei movimenti migratori al fine di realizzare con essi politiche di cooperazione a livello comunitario finalizzate al controllo delle frontiere e a favorire politiche di rimpatrio volontario.
La relazione cita brevemente il futuro programma pluriennale che sostituirà il programma dell’Aia, sottolineando che in esso continueranno ad essere concretizzati gli impegni del Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo adottato dal Consiglio europeo nell’ottobre 2008.
XVI legislatura –Documentazione per le Commissioni – Attività dell’Unione europea, n. 75/1, 22 giugno 2009
Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea (tel. 2145)