Allegato A
Seduta n. 158 del 16/5/2007

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(Sezione 5 - Orientamenti del Governo in relazione agli sbarchi di clandestini sulle coste italiane e al fenomeno dell'immigrazione clandestina)

MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie rilanciate dalle agenzie di stampa si apprende che nella giornata di lunedì 14 maggio 2007 è approdato sulle coste di Lampedusa un barcone con 205 clandestini a bordo;
l'imbarcazione ha attraversato il canale di Sicilia, superando tutti i controlli della Marina e delle forze dell'ordine, senza essere avvistato;
per effetto degli ultimi sbarchi il centro di accoglienza è al collasso, visto che può contenere soltanto 190 persone, e sino a questo momento sono oltre 400 gli extracomunitari arrivati a Lampedusa nelle giornate di domenica e lunedì, nel corso delle quali si sarebbero succeduti ben sette sbarchi;
negli ultimi mesi si sono ripetuti sulle coste di Lampedusa sbarchi quasi quotidiani di immigrati clandestini provenienti dal Nord Africa, che non accennano a diminuire, come mostrano anche le notizie degli ultimi giorni;
da settimane si registrano sbarchi di clandestini persino sulle coste della Sardegna, che in passato non era mai stata interessata da eventi di questo tipo e che anche nelle ultime ore ha dovuto affrontare l'arrivo di clandestini sulle coste sud occidentali nei pressi di Chia;
il numero e la frequenza di questi sbarchi di clandestini è uno dei sintomi che l'Italia viene percepita all'esterno come un Paese nel quale è possibile entrare anche irregolarmente e poi soggiornare,

confidando nella tolleranza delle autorità e nell'attesa di una regolarizzazione;
la percezione sopra illustrata è senza dubbio alimentata, ad avviso degli interroganti, dall'annuncio dell'approvazione da parte del Governo di un progetto di riforma della disciplina sull'immigrazione, che avrà l'effetto di eliminare il rigore della cosiddetta «legge Bossi-Fini»;
in particolare, la prospettata chiusura dei centri di permanenza temporanea e la promessa di incentivi anche di carattere economico ai clandestini che coopereranno al proprio rimpatrio rappresentano. Ad avviso degli interroganti, un vero e proprio incitamento per gli immigrati a raggiungere l'Italia, confidando poi in una possibilità di regolarizzazione o nella peggiore delle ipotesi di conseguire un vantaggio economico per il proprio rimpatrio;
nonostante la situazione di allarme determinata dall'entità e dalla frequenza degli sbarchi, il Governo non pare intenzionato a porre un freno al fenomeno, ma anzi le misure ventilate si muovono in una direzione opposta -:
quale sia la reale situazione degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane e quali gli indirizzi che il Governo intenda perseguire per contrastare il fenomeno crescente dell'immigrazione clandestina verso il nostro Paese. (3-00887)
(15 maggio 2007)