Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 136 del 28/3/2007
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(Iniziative per assicurare alla giustizia italiana i latitanti per reati di terrorismo compiuti negli «anni di piombo», che si trovano all'estero - n. 3-00749)

PRESIDENTE. Il deputato Volontè ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00749 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).

LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, onorevole ministro, onorevoli colleghi, con la nostra interrogazione s'intende conoscere quale sia il tipo di impegno del Governo in riferimento all'estradizione di Cesare Battisti, avvenuta in coincidenza della commemorazione della morte di Marco Biagi.
Inoltre, vorremmo conoscere l'impegno che le nostre forze di polizia stanno profondendo, insieme al ministro dell'interno e al ministro della giustizia, per scoprire quella rete di appoggio di cui hanno usufruito ben 160 latitanti legati alle Brigate rosse e soprattutto coinvolti in diversi omicidi politici di matrice rivoluzionaria comunista, che ancora oggi vivono in libertà, per ricondurli nelle carceri italiane. Grazie.

PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.

CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, dirò subito all'onorevole Volontè che ho disposto immediatamente, dopo l'arresto di Cesare Battisti in Brasile, l'attivazione delle procedure dirette a ottenerne l'estradizione.
Il Ministero della giustizia fa questo puntualmente: attiva le necessarie richieste di arresto ai fini extratradizionali e di consegna, e richiede l'inserimento dei latitanti nel sistema informativo Schengen, ovvero si avvale dei meccanismi Interpol nei paesi aderenti a tale organismo.
Assieme a noi, il ministro dell'interno coordina gli sforzi investigativi, d'intesa con le competenti autorità giudiziarie. Entrambi i Ministeri perseguono l'obiettivo di procedere alla cattura dei terroristi latitanti all'estero non lasciando mai nulla di intentato.
Al riguardo, posso riferire i dati che ci ha comunicato il Ministero dell'interno: attualmente risultano ricercati in campo internazionale per atti di associazione terroristica, banda armata o associazione sovversiva, 113 soggetti, di cui 59 appartenenti a gruppi terroristici considerati di estrema sinistra, 11 a gruppi considerati di estrema destra e 43 appartenenti a gruppi terroristici internazionali.
Posso assicurare che, sempre in collaborazione con il ministro dell'interno, continuerò ad agire con il massimo impegno per assicurare alla giustizia italiana i ricercati, rendendomi promotore in campo internazionale di ogni attività che dovesse rivelarsi utile per la cattura dei latitanti.
In proposito, desidero sottolineare che lo scorso mese di ottobre, incontrando a Napoli il ministro della giustizia francese, Pascal Clément, oltre ad affrontare il tema della ricerca di Cesare Battisti, gli rappresentai anche la necessità del massimo impegno del Governo francese per la cattura di numerosi latitanti italiani rifugiatisi in quel paese. Ripeto che il Ministero della giustizia, sulla base delle proprie competenze istituzionali, si attiva sistematicamente in stretta cooperazione col Ministero degli interni, per organizzare la ricerca dei latitanti sul piano internazionale. Nei confronti di tutti i soggetti fuggiti all'estero, resisi responsabili di atti eversivi e destinatari di ordine di esecuzione di pena, sono già in atto da tempo, nell'ambito della cooperazione internazionale di polizia, e con il coordinamento delle varie autorità giudiziarie, le indagini necessarie per la relativa individuazione. In virtù dell'impegno profuso, ci attendiamo di conseguire risultati sempre più soddisfacenti. Così, a nostro giudizio, è soddisfacente la cattura del latitante Cesare Battisti.

PRESIDENTE. Il deputato Volontè ha facoltà di replicare.


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LUCA VOLONTÈ. Onorevole ministro, la ringrazio del suo impegno pubblico e anche del rinnovato impegno che lei ha voluto manifestare rispondendo alla nostra interrogazione. È noto, tra l'altro, che uno dei terroristi arrestati qualche tempo, Alfredo D'Avanzo, veniva da un territorio specifico dell'Unione europea, e non dai Caraibi. Questo signore, pur potendo entrare in Italia, è rientrato in clandestinità per organizzare una nuova rete terroristica su cui, peraltro, si sta indagando (sono stati effettuati molti arresti nelle scorse settimane).
Anche noi teniamo molto alla estradizione di Cesare Battisti, perché riteniamo che a lui sia riconosciuto un valore simbolico dalle nuove cellule di delinquenti politici che sono presenti nel nostro territorio e che, mi permetto di dire qui pubblicamente, ricevono una forza corroborante da parte anche di questi cattivi maestri ambulanti per il territorio nazionale: ancora oggi vi è la notizia delle proteste suscitate dal signor Curcio Renato per la sua conferenza a Modena.
Scalzone non ha fatto mistero della tristezza in lui provocata dall'arresto di Cesare Battisti. Anche altri esponenti politici, presenti nell'altro ramo del Parlamento, si sono dispiaciuto di questo.
Molti di questi signori, onorevole ministro, non solo coltivano e spargono il loro concime nel territorio in cui la delinquenza partitica di origine rivoluzionaria comunista ancora oggi è presente nel nostro paese e minaccia tutti noi, ma dichiarano altresì pubblicamente di conoscere quali siano stati i rapporti di connivenza di cui questi signori hanno goduto e continuano a godere all'estero.
Mi permetto un larvato consiglio: sentire questi signori anche con riferimento alla loro conoscenza delle reti internazionali di appoggio agli ex terroristi. Ciò sarebbe una cosa utile, anche perché le loro affermazioni sono chiare in questa materia.
Grazie, e vada avanti con questo piglio e con questa determinazione!

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