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XIV Legislatura - Dossier di documentazione
Autore: Servizio Studi - Documentazione in materia regionale
Titolo: Calcolo della assegnazione dei 617 seggi della Camera dei deputati effettuato secondo il sistema proporzionale previsto dall'emendamento n. 1.500 (Palma ed altri) al disegno di legge C. n. 2620 e abbinati.
Serie: Note    Numero: 71
Data: 27/09/05
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni
Riferimenti:
AC n.2620/14     

 

Servizio studi

 

note

Calcolo della assegnazione dei 617 seggi della Camera dei deputati effettuato secondo il sistema proporzionale previsto dall’emendamento n. 1.500 (Palma ed altri) al disegno di legge C. n. 2620 e abbinati)

n. 71

 

 

xiv legislatura

27 settembre 2005

 

 


Camera dei deputati


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SIWEB

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.


Calcolo della

assegnazione dei 617 seggi della Camera dei deputati effettuato secondo il sistema proporzionale previsto dall’emendamento n. 1.500 (Palma ed altri) al disegno di legge C. n. 2620 e abbinati.

 

 

 

 

Q

uesta nota espone i risultati del calcolo effettuato simulando l’assegnazione dei 617 seggi della Camera dei deputati secondo il metodo di ripartizione e assegnazione previsto dall’emendamento n. 1.500 (Palma ed altri) al disegno di legge C. n. 2620 ed abbinati, «Modifiche alle norme per l’elezione della Camera e del Senato».

 

La proposta prevede che i seggi della Camera dei deputati – ad eccezione dei dodici spettanti alla circoscrizione Estero e del seggio riservato alla circoscrizione Valle d’Aosta - siano assegnati in sede nazionale a liste concorrenti e alle loro eventuali coalizioni secondo una ripartizione proporzionale effettuata con il metodo del quoziente naturale e dei più alti resti.

 

Alla ripartizione dei seggi accedono soltanto le (singole) liste che – in sede nazionale – hanno conseguito almeno il 4 per cento del totale dei voti validamente espressi. Tutte le altre liste sono escluse dalla assegnazione dei seggi. Non rilevano a questo fine i collegamenti che esse abbiano eventualmente dichiarato, né l’esito delle altre liste che partecipino alla medesima coalizione.

 

Il sistema stabilisce, in primo luogo, che deve considerarsi maggioritaria (con riferimento alla ‘vittoria’ delle elezioni, alla formazione del Governo e alla composizione della relativa maggioranza parlamentare) la lista, o la coalizione di liste, che ottiene il maggior numero di seggi dalla ripartizione proporzionale.

 

Per garantire la formazione di una maggioranza parlamentare pari almeno al 55 per cento dei seggi assegnati nelle circoscrizioni del territorio nazionale, se nella ripartizione meramente proporzionale il numero dei seggi ottenuti dalla lista, o dalla coalizione, ‘maggioritaria’, è inferiore a 340, ad essa è assegnato – ad incremento – un ulteriore numero di seggi pari alla differenza fra 340 ed il numero dei seggi conseguito nella ripartizione proporzionale.

 

Gli altri seggi restano assegnati a ciascuna lista se direttamente conseguiti nella ripartizione proporzionale, ovvero, nel caso dei 277 seggi corrispettivi della assegnazione del premio di maggioranza, sono ripartiti proporzionalmente in sede nazionale fra le liste che non appartengono alla coalizione maggioritaria.

 

L’assegnazione dei seggi nelle circoscrizioni è fatta ricorrendo alla formula già in uso per l’attuale ‘quota proporzionale’: una prima assegnazione in base ai quozienti circoscrizionali interi, l’integrazione dei seggi residuali in base alla graduatoria delle parti decimali del quoziente partendo dalla circoscrizione meno popolosa, il completamento delle assegnazioni in base ai resti che non hanno dato luogo all’assegnazione di seggio (T.U. per l’elezione della Camera, art. 83, comma 1, n. 4).

 

 

 

P

er mostrare nel dettaglio il funzionamento della formula e indicarne gli effetti è stato richiesto al Servizio Studi di simulare il calcolo per l’assegnazione dei seggi utilizzando sia i risultati elettorali più recenti, sia confrontando gli effetti della applicazione della formula sui dati della elezione della Camera avvenuta nel 2001.

 

Di seguito sono riportate alcune considerazioni di sintesi sul risultato di tali simulazioni di calcolo e, in dettaglio, le tavole che evidenziano i dati utilizzati, il procedimento seguito, le operazioni effettuate.

 

Il calcolo della formula è stato ripetuto per tre complessi di dati:

  1. Il risultato delle votazioni svoltesi il 12 e 13 giugno 2004 per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Si tratta, come è noto di una votazione che si svolge nell’ambito di un sistema interamente proporzionale che assegna i seggi in sede nazionale a candidati di liste concorrenti nell’ambito di cinque circoscrizioni. Nelle tavole che seguono questo calcolo è indicato come Calcolo “A” ed assume i dati esposti nel Quaderno n. 4 del Servizio Studi della Camera, Riaggregazione dei risultati delle elezioni europee 2004 secondo i voti espressi nei collegi uninominali per l’elezione della Camera, seconda edizione, gennaio 2005. Il calcolo non considera pertanto i voti espressi dai cittadini italiani negli altri stati che hanno partecipato alla elezione del Parlamento europeo.
  2. Il risultato delle votazioni svoltesi il 3 e 4 aprile 2005 nelle regioni a statuto ordinario per l’elezione dei consigli regionali e dei presidenti della giunta regionale. Si tratta di una votazione in cui l’elettore esprime due voti: uno in ambito circoscrizionale (il territorio delle province) scegliendo fra liste concorrenti ed il secondo in ambito regionale per la scelta del candidato alla carica di Presidente della giunta regionale. Per questa simulazione di calcolo è stato utilizzato il risultato del voto proporzionale alle liste, come esposto nel Quaderno n. 5 del Servizio Studi della Camera, Riaggregazione dei risultati delle elezioni regionali 2005 secondo i voti espressi nei collegi uninominali per l’elezione della Camera, seconda edizione, settembre 2005. Nelle tavole che seguono questo calcolo è indicato come Calcolo “B”. Poiché nell’aprile 2005 non sono stati rinnovati gli organi della regione Molise, né quelli delle cinque regioni a statuto speciale, e poiché il calcolo può essere effettuato soltanto disponendo di una base dati completa per l’intero territorio nazionale, si è ritenuto di poter integrare la base dati di questa simulazione  utilizzando per il Molise e le regioni a statuto speciale i voti espressi per le elezioni europee 2004. La simulazione mira infatti soltanto ad offrire elementi per conoscere e valutare il funzionamento della formula in presenza di più comportamenti elettorali.
  3. Il risultato della votazione per le liste concorrenti alla assegnazione dei seggi della quota proporzionale nell’elezione della Camera dei deputati svoltasi il 13 maggio 2001. Si tratta anche in questo caso del risultato di una votazione per l’assegnazione di seggi a liste concorrenti in ambito circoscrizionale (ma, sostanzialmente, nazionale) secondo un metodo di ripartizione interamente proporzionale. I dati utilizzati sono quelli esposti nel Quaderno n. 6 del Servizio Studi della Camera, Elezioni politiche del 13 maggio 2001, il voto espresso nei collegi uninominali della Camera dei deputati, prima edizione, luglio 2005. Le tavole relative a questo calcolo sono contrassegnate di seguito come Calcolo “C”. Si tratta per altro del calcolo nel quale il raffronto del funzionamento e degli effetti delle due formule è più immediato e diretto.

 

 

 

I

l dettaglio delle tre sequenze di calcolo mostra con evidenza che la formula ripartisce proporzionalmente i seggi fra le liste in sede nazionale e ‘corregge’ questa ripartizione con il ‘premio di maggioranza’ soltanto per quanto è necessario ad integrare la quota dei 340 seggi da assegnare alla lista o alla coalizione ‘vincente’ (rectius, che ha ottenuto il maggior numero di seggi). La scelta per la ripartizione in sede nazionale amplia sicuramente – per le liste ammesse – il grado di proporzionalità del sistema di ripartizione, almeno rispetto ad altre formule che prevedono la sede nazionale soltanto per ilrecupero dei resti’. La ‘correzione’ maggioritaria è per altro certa e univoca nella sua applicazione.

 

Quanto agli effetti della formula sull’esito della elezione, i calcoli effettuati pongono in evidenza – tra l’altro – tre aspetti rilevanti per il sistema politico al quale si applicano e per il funzionamento stesso della sequenza di assegnazione dei seggi.

 

In particolare:

 

a)      il funzionamento e gli effetti della soglia di sbarramento posta ai voti ottenuti da ciascuna lista singolarmente.

 

La soglia non tiene conto delle eventuali dichiarazioni di ‘collegamento’ (coalizioni) per stabilire il criterio di accesso alla ripartizione dei seggi, quando, invece, il sistema utilizza quei collegamenti fra liste per determinare la coalizione che ottiene il maggior numero di seggi dalla ripartizione proporzionale e, per questo risultato collettivo, ha diritto al premio di maggioranza. I calcoli effettuati pongono in evidenza l’effetto di esclusione che questo duplice sistema di computo determina sulle liste e sulle coalizioni secondo i voti utilizzati per le tre simulazioni;

 

Nella tabella che segue questi effetti sono mostrati in ciascuno dei tre calcoli effettuati:

 

Tabella n. 1

 

 

per memoria:

Calcolo “A” – risultati delle votazioni 2004 per l’elezione del Parlamento europeo,

Calcolo “B” – risultati delle votazioni 2005 per l’elezione dei Consigli regionali;

Calcolo “C” – risultati del voto proporzionale nell’elezione 2001 della Camera dei deputati.

 

b)      l’incertezza nel funzionamento dell’algoritmo utilizzato per la distribuzione nelle singole circoscrizioni dei seggi assegnati in sede nazionale alle varie liste.

 

La formula scelta può rivelarsi non applicabile quando è utilizzata per assegnare nelle circoscrizioni i seggi attribuiti a ciascuna lista dalla ripartizione che segue l’attribuzione del premio di maggioranza.

 

Essa prevede infatti che, in una prima assegnazione, ciascuna lista si veda attribuiti in ciascuna circoscrizione tanti seggi quante volte la sua cifra elettorale circoscrizionale è multiplo intero del quoziente circoscrizionale. L’assegnazione fatta in base ai quozienti circoscrizionali interi è assegnazione integralmente proporzionale (salvo i c.d.resti’ e le parti decimali) e, pertanto, effettuata su tutte le circoscrizioni determina un risultato che è conforme (salvo, appunto, i ‘resti’) a quello che in sede nazionale si determina prima della assegnazione del premio di maggioranza. L’assegnazione del premio di maggioranza fa diminuire – in misura variabile – i seggi assegnati a ciascuna di queste liste rispetto a quanti le sarebbero spettati dalla ripartizione meramente proporzionale. Può accadere dunque che il procedimento effettuato in base ai quozienti circoscrizionali interi possa assegnare ad una lista ‘minoritaria’ un numero di seggi maggiore di quelli che ad essa spettano a seguito della attivazione del premio di maggioranza.

 

Il Calcolo “B” mostra questo effetto del procedimento di assegnazione dei seggi alle circoscrizioni quando sia stato introdotto il premio di maggioranza. Nella Tabella n. 19 si vede come con l’assegnazione fatta in base al quoziente circoscrizionale risulterebbero assegnati alla lista Uniti nell’Ulivo 243 seggi in luogo dei 239 seggi ai quali essa ha diritto in base alla ripartizione proporzionale dei 277 seggi spettanti alle liste di minoranza (vedi Tabella n. 15). Infatti in base alla assegnazione meramente proporzionale alla lista Uniti nell’Ulivo sarebbero spettati 258 seggi (vedi Tabella n. 14).

 

L’algoritmo utilizzato non prevede il caso e, per questo, non è stato possibile proseguire il calcolo. Nei calcoli in cui l’assegnazione di seggi tramite il quoziente circoscrizionale non supera il numero dei seggi complessivamente spettanti (v. i calcoli “A” e “C”) la ‘correzione’ maggioritaria è effettuata tramite i vincoli posti al procedimento che assegna i seggi residuali in base alle parti decimali dei quozienti di lista e, successivamente, dei resti.

 

Occorrerebbe quindi implementare l’algoritmo con un criterio che ‘riproporzioni’ i voti di ciascuna lista in ciascuna circoscrizione sulla base della ‘distorsione’ del rapporto proporzionale fra cifra elettorale e quoziente operata dalla assegnazione del premio di maggioranza.

 

Mette poi conto segnalare che ilriproporzionamento’ delle cifre elettorali in base al numero dei seggi ‘nazionali’ spettanti a ciascuna lista consentirebbe di conservare un più alto grado di proporzionalità ‘verticale’ fra i voti ottenuti da una lista in ciascuna circoscrizione ed i seggi che essa vi ottiene.

 

c)      la diversa distribuzione dei seggi spettanti a ciascuna lista nelle circoscrizioni rispetto alla concentrazione sino ad ora determinata dagli esiti del voto maggioritario.

 

E’ di tutta evidenza come l’assegnazione del 75% dei seggi in 475 collegi uninominali abbia determinato la concentrazione della rappresentanza in molte delle attuali circoscrizioni. Il fenomeno si è verificato per entrambe le coalizioni; sino a prefigurare per talune di esse l’esito di un voto ‘monocolore’. La ripartizione proporzionale, se pure con le ‘distorsioni’ indicate al precedente punto b), redistribuisce proporzionalmente molti seggi fra le circoscrizioni e determinerebbe – nella sua prima applicazione – un consistente mutamento territoriale della rappresentanza.

 

La Tabella n. 2mostra le differenze che si verificano nella assegnazione dei seggi spettanti a ciascuna coalizione. Si evidenzia in primo luogo come in molte circoscrizioni – quelle che sono oggi maggiormente ‘monocolori’ – i seggi si ‘spostano’ da una coalizione all’altra. La differenza indicata per entrambe le coalizioni è calcolata rispetto alla assegnazione effettiva di seggi stabilitasi con il risultato delle elezioni del 2001.

 

Tabella n. 2


dettagli del calcolo.

 

 

 

L

e simulazioni di calcolo sono state effettuate considerando come seggi spettanti a ciascuna circoscrizione del territorio nazionale quelli che conseguono alla ripartizione di 618 seggi (art. 56, Cost.) in base alla popolazione rilevata dal censimento generale del 2001.

Per il rinnovo della Camera dei deputati nell’anno 2006 a ciascuna circoscrizione spettano:

 

Tabella n. 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Calcolo ‘A’

Assegnazione di 617 seggi in base ai voti conseguiti dalle liste nelle circoscrizioni del territorio nazionale nelle “ELEZIONI EUROPEE 2004”

 

La Tabella n. 4 riassume i voti conseguiti dalle liste nelle circoscrizioni del territorio nazionale:

 

Tabella n. 4

 

 

Nella colonna ‘liste ammessesono indicate le liste che superano la soglia nazionale del 4% dei voti validi e hanno diritto a partecipare alla assegnazione dei seggi.

 

La Tabella n.. 5 espone il calcolo ed il risultato della ripartizione dei 617 seggi fra le sei liste ammesse. La ripartizione è proporzionale secondo il metodo dei quozienti interi (con quoziente naturale) e dei maggiori resti.

 

Tabella n. 5

 

 

 

La ripartizione assegna 333 seggi alle quattro liste della coalizione CDL e 284 seggi alla coalizione l’Unione. Poiché le liste della coalizione CDL ottengono il maggior numero di seggi, ad esse devono essere assegnati (come premio di maggioranza) gli ulteriori 7 seggi che concorrono al conseguimento della maggioranza parlamentare del 55% dei 618 seggi (considerando anche quello assegnato nel collegio uninominale della Valle d’Aosta). Maggioranza che scende a circa il 54% se si aggiungono al computo i 12 deputati eletti dalla (e nella) Circoscrizione estero (340/290).

 

 

L’ulteriore ripartizione fra le liste dei seggi assegnati a ciascuna coalizione utilizzando il premio di maggioranza è effettuata anch’essa in sede nazionale con metodo proporzionale secondo la formula del quoziente naturale e dei maggiori resti. Il quoziente di ciascuna coalizione è determinato dividendo, rispettivamente, per 340 e 277 la somma delle cifre elettorali nazionali delle liste di ciascuna coalizione.

 

La Tabella n.. 6  mostra il risultato e le operazioni del calcolo effettuato per la duplice – e distinta - assegnazione.

 

Tabella n. 6

 

 

 

Con riferimento ai risultati esposti nella Tabella n.. 5, per rendere numericamente evidente gli effetti della scelta operata dall’emendamento in esame di individuare la lista o la coalizione ‘maggioritaria’ sulla base dei seggi conseguiti nella ripartizione proporzionale alla quale accedono soltanto le liste che abbiano superato la soglia di sbarramento, rispetto al diverso criterio del numero dei voti validi conseguiti, criterio utilizzato dalla legge per l’elezione del Presidente e dei consigli delle regioni a statuto ordinario, la Tabella n. 7 mostra i risultati di una ripartizione interamente proporzionale fra tutte le maggiori liste che – nella votazione per il Parlamento europeo – possono essere dichiaratamente ricondotte all’una o all’altra coalizione. A questa ripartizione esemplificativa potrebbe poi, eventualmente, essere applicata una soglia di accesso modellata secondo la duplice ‘soglia di coalizione’ operante nei sistemi per l’elezione del presidente della giunta regionale e dei consigli regionali.

 

La tabella ipotizza che delle due coalizioni facciano parte le liste che ‘tradizionalmente’ sono collegate a ciascuno dei due poli. L’esemplificazione  conserva tuttavia la propria validità anche includendo o escludendo dalle due coalizioni altre liste, sempre con riferimento ai dati della Tabella n. 4.

 

Tabella n. 7

 

 

Di seguito sono riportate le tavole di calcolo per l’assegnazione dei seggi nelle circoscrizioni.

 

Ferma infatti la ripartizione ‘maggioritaria’ fra le liste secondo quanto esposto nella Tabella n. 6, i seggi spettanti a ciascuna lista sono assegnati nelle circoscrizioni ancora in base ad un criterio proporzionale che tiene conto delle due variabili: i seggi spettanti a ciascuna lista (in ambito nazionale) ed i seggi spettanti a ciascuna circoscrizione (in ambito locale). L’emendamento PALMA ed altri assume come criterio di ripartizione fra le circoscrizioni quello cui ricorre il T.U. vigente per l’assegnazione dei seggi della quota proporzionale.

 

In ciascuna circoscrizione sono dapprima assegnati a ciascuna lista i seggi che essa consegue a quoziente intero e, successivamente, quelli che si attribuiscono con le parti decimali dei quozienti iniziando a svolgere le operazioni dalla circoscrizione meno popolosa e proseguendo, ad esaurimento dei seggi da assegnare, sino a quella con popolazione maggiore.

 

In successione sono riportate:

 

-          laTabella n. 8, che riporta le cifre elettorali circoscrizionali ed il calcolo dei relativi quozienti;

 

-          laTabella n. 9, che riporta i seggi spettanti a ciascuna lista in base alla assegnazione per quozienti interi ;

 

-          laTabella n. 10, con l’assegnazione dei seggi residuali in base alla graduatoria delle parti decimali e , eventualmente, secondo la successione dei resti che non hanno dato luogo alla assegnazione di seggio;

 

-          laTabella n. 11, che riassume il complesso della ripartizione dei seggi nella circoscrizione;

 

-          laTabella n. 12, che mostra gli effetti della diversa distribuzione dei seggi tra le circoscrizioni rispetto alle proclamazioni della elezione del 2001.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella n. 8

 

 


 

Tabella n. 9

 

 

 

 


Tabella n. 10

 

 

 

Legenda dei colori

 

 - numeri decimali che conseguono il seggio nella circoscrizione

 

 - numeri decimali delle liste che hanno esaurito i seggi cui hanno diritto

 

- numeri decimali corrispettivi dei maggiori resti che ottengono il seggio secondo la graduatoria dei resti che non hanno dato luogo ad assegnazione di seggi


Tabella n. 11

 

 


Tabella n. 12

 

Questa tabella espone a raffronto la distribuzione nelle circoscrizioni dei seggi ottenuti dalle due coalizioni nel 2001 rispetto a derivante dal calcolo qui effettuato.

 

Il raffronto è inteso a mostrare e ad apprezzare quantitativamente la diversa distribuzione territoriale dei seggi che consegue alla cessazione dell’effetto di concentrazione determinato dall’attribuzione del 75 per cento dei seggi con metodo maggioritario in altrettanti collegi uninominali.

 

Nella prima parte della tabella, sotto l’intestazione ‘CDL’ due colonne di dati: la prima riporta la ripartizione dei seggi ottenuti dalle liste e dai candidati uninominali della CDL nella assegnazione dei 368 seggi del 2001; nella seconda colonna è riportata la ripartizione dei seggi che si otterrebbe se a quei medesimi dati fosse applicata la formula dell’emendamento PALMA ed altri(calcolo “A”). Accanto a ciascuna colonna di dati è indicato il peso percentuale che quei seggi hanno rispetto al complesso dei seggi assegnati. La terza colonna, in neretto, mostra le differenze, positive o negative, delle due assegnazioni in ciascuna circoscrizione. Come si può notare i dati nelle due colonne delle differenze sono sostanzialmente ‘speculari’ fra CDL e Unione.

 

Si diceva ‘sostanzialmente speculari’ perché il raffronto è reso meno trasparente dai molti parametri che fanno diversi i due calcoli: principalmente, la riduzione del numero dei seggi da assegnare nel territorio nazionale e la loro diversa distribuzione nelle circoscrizioni, il diverso numero di seggi spettanti a ciascuna coalizione.

 

L’effetto di ‘riallocazione’ dei seggi è tuttavia evidente osservando la diversa distribuzione territoriale dei seggi (in valore percentuale). Gli effetti maggiori si notano significativamente nelle circoscrizioni ove è più alta la concentrazione dei voti ottenuti da ciascuna coalizione.

 

 

 

Calcolo ‘B’

Assegnazione di 617 seggi in base ai voti conseguiti dalle liste nelle circoscrizioni del territorio nazionale nelle “ELEZIONI REGIONALI 2005”.

 

Poiché nell’aprile 2005 non si sono svolte le lezioni nella regione Molise e nelle regioni a statuto speciale, come detto nella premessa, la base dati utilizzata in questo calcolo è stata completata facendo ricorso per queste ai risultati ottenuti dalle liste (liste per gran parte ‘diverse’) nelle elezioni svoltesi nel 2004 per l’elezione del Parlamento europeo.

 

Per l’obiettivo cui è intesa questa simulazione, il fatto che la base dati sia costruita artificialmente non impedisce al calcolo di evidenziare il funzionamento della formula elettorale prescelta e, in astratto, le conseguenze che essa determina nella assegnazione e distribuzione dei seggi. Nel caso di specie, la combinazione di dati qui utilizzata rende numericamente evidente il problema segnalato al punto b) delle osservazioni avanzate in premessa; come cioè la ‘sconnessione’ fra il numero dei seggi assegnati a ciascuna lista in sede nazionale e il quoziente circoscrizionale utilizzato per la ripartizione di questi in sede circoscrizionale possa rendere indecidibile l’assegnazione dei seggi.

 

La Tabella n. 13 riassume i voti conseguiti dalle liste nelle circoscrizioni del territorio nazionale ai quali si somma il complesso dei voti tratti dalle elezioni europee per le regioni nelle quali nell’aprile 2005 non sono stati rinnovati il Presidente ed il Consiglio regionale. Nel prospetto le liste sono raggruppate ‘per coalizioni’ con riferimento alla coalizione di ciascun candidato alla Presidenza della regione.

 

Tabella n. 13

 

la tabella segue alla pagina successiva

 

la tabella segue dalla pagina precedente

 

 

 

Le successive Tabella n. 14 e Tabella n. 15, con il calcolo per l’assegnazione dei seggi in sede nazionale, mostrano gli effetti della soglia di sbarramento applicata al risultato di ciascuna lista e la ripartizione che ne consegue applicando il premio di maggioranza.

 

 

Tabella n. 14

Tabella n. 15

 

Il calcolo mostra che in questo caso il premio di maggioranza ammonta a 23 seggi che, sottratti ai 300 che la ripartizione proporzionale assegnerebbe alle liste ‘minoritarie’ portano le due coalizioni alle ripartizioni dei 340 seggi della coalizione di maggioranza e dei 277 seggi spettanti alla coalizione di minoranza (v. la Tabella n. 15.)

 

Come segnalato nelle osservazioni della premessa, è questa la ‘correzione’ che non è ‘assorbita’ – in questo caso – dalla assegnazione dei seggi delle liste nelle circoscrizioni e che, in assenza di un diverso criterio per ripartire tra le circoscrizioni i seggi spettanti ad una lista , rende, improcedibile il prosieguo del calcolo.

 

Come già con la Tabella n.. 7 del Calcolo “A” la Tabella n.. 16 è intesa a rendere numericamente evidente gli effetti della combinazione fra la sogliaapplicata alla singola lista e la scelta della coalizione ‘vincente’ in base al numero dei seggi ottenuti dalle sole liste ammesse. In questo caso, considerando in ciascuna coalizione le principali liste collegate ai candidati alla presidenza delle Giunte, il rapporto numerico fra le due coalizioni si invertirebbe in voti e in seggi.

 

Tabella n. 16


Come si vede, in questo secondo caso diverrebbe ‘maggioritaria’ – otterrebbe cioè un maggior numero di seggi (321 contro 296) – la coalizione l’Unione; se le venissero assegnati gli ulteriori 19 seggi del premio di maggioranza previsti dall’emendamento 1.500, necessari a raggiungere la soglia di 340 seggi, la successiva ripartizione fra le liste sarebbe quella calcolata nella Tabella n. 16-bis. .

 

 

Tabella n. 16- bis

 

 

 

Le tabelle che seguono proseguono l’assegnazione dei seggi calcolati secondo la Tabella n. 15.

 


 

Tabella n. 17

 

 

Tabella n. 18

 

 

 

 

 

Tabella n. 19

 


Le Tabelle n.n. 17, 18 e 19 mostrano i dettagli di questo calcolo.

 

La Tabella n. 17 espone l’insieme delle cifre circoscrizionali di ciascuna delle liste ammesse, il totale dei voti validi rispetto ai quali si calcola il quoziente circoscrizionale, i seggi assegnati a ciascuna circoscrizione e il quoziente che ne deriva.

 

La Tabella n. 18 mostra il calcolo dei quozienti di ciascuna lista: interi e parti decimali.

 

Nella Tabella n. 19 sono elencati i seggi spettanti a ciascuna lista in base al calcolo dei quozienti interi. In calce alla tabella sono indicate le cifre dei seggi spettanti (in sede nazionale) a ciascuna lista secondo la ripartizione che segue alla attribuzione del premio di maggioranza (v. la Tabella n. 15) e i seggi spettanti in base alla mera ripartizione proporzionale (v. la Tabella n. 16).

 

Considerando la colonna dei seggi attribuiti alla lista Uniti nell’Ulivo  si vede come l’assegnazione proporzionale effettuata in base al quoziente circoscrizionale non tiene conto della correzione effettuata con l’attribuzione del premio di maggioranza. I 243 seggi che derivano dal calcolo superano i 239 spettanti in base alla ripartizione effettuata in base all’attribuzione del premio di maggioranza. L’assegnazione in base al numero dei quozienti circoscrizionali interi fa riferimento – per i parametri utilizzati dal calcolo – al numero di seggi spettanti a quella lista (258) secondo la ripartizione meramente proporzionale.

 

Nel caso di specie quest’occorrenza rende impossibile proseguire il calcolo in base alle parti decimali dei quozienti.

 

 

 

 

Calcolo ‘C’

Assegnazione di 617 seggi in base ai voti conseguiti dalle liste nel voto per l’assegnazione dei seggi della ‘quota proporzionale’ nella elezione della” Camera dei deputati 2001”

 

 

 

Secondo la medesima successione delle tabelle esposte per i calcoli “A” e “B” le tabelle che seguono espongono i dati e gli esiti del calcolo effettuato utilizzando i voti proporzionali della elezione 2001 della Camera dei deputati.

 

Come si è già segnalato nella premessa, questo calcolo, effettuato in base ai voti del 2001, consente di confrontare più direttamente ed immediatamente gli effetti che derivano dalla applicazione di due diverse formule ( e sistemi) di trasformazione dei voti in seggi.

 

Tabella n. 20

 

Tabella n. 21

Tabella n. 22

La Tabella n. 20 espone le cifre elettorali nazionali delle liste che nel 2001 hanno partecipato alla assegnazione dei seggi riservati alla ‘quota proporzionale’. Il valore di soglia al 4% è quello stesso che ha operato nella assegnazione dei 155 seggi proporzionali.

 

La Tabella n. 21 mostra il calcolo della ripartizione proporzionale dei seggi tra le sole liste ammesse.

 

Nella Tabella n. 22 il calcolo è effettuato secondo l’attribuzione del premio di maggioranza.

 

La Tabella n. 23 ripete l’intento e le modalità di calcolo della Tabella n.. 7 del Calcolo “A” e della Tabella n.. 16 del Calcolo “B”.

 

Tabella n. 23

 

 


 

Tabella n. 24

 

 

Tabella n. 25

 

 


 

 

La Tabella n. 24 espone l’insieme delle cifre circoscrizionali di ciascuna delle liste ammesse, il totale dei voti validi rispetto ai quali si calcola il quoziente circoscrizionale, i seggi assegnati a ciascuna circoscrizione e il quoziente che ne deriva.

 

La Tabella n. 25 mostra il calcolo dei quozienti di ciascuna lista: interi e parti decimali.

 

La Tabella n. 26 elenca i seggi spettanti a ciascuna lista in base al calcolo dei quozienti interi.

 

 

 

 

Tabella n. 26

 

 

 

 

 

Tabella n. 27

 

 

Legenda dei colori

 

 - numeri decimali che conseguono il seggio nella circoscrizione

 

 - numeri decimali delle liste che hanno esaurito i seggi cui hanno diritto

 

- numeri decimali corrispettivi dei maggiori resti che ottengono il seggio secondo la graduatoria dei resti che non hanno dato luogo ad assegnazione di seggi


 

Tabella n. 28

 

 

 

La Tabella n. 27 mostra il processo di assegnazione dei seggi residuali tramite la graduatoria delle parti decimali e, per la lista Alleanza Nazionale, l’assegnazione del seggio ulteriormente residuale tramite il primo dei resti che non hanno dato luogo alla assegnazione di seggio.

 

La Tabella n. 28 mostra l’elenco dei seggi assegnati secondo la Tabella n. 27.

 

La Tabella n. 29 elenca il totale dei seggi spettanti a ciascuna lista in base al calcolo dei quozienti interi e delle parti decimali e, per agevolare il raffronto effettuato dalla successiva Tabella n. 30,  assomma i seggi secondo le due coalizioni.

 

 

 

 

 

Tabella n. 29

 

 

 

 

 

 

 

Tabella n. 30