XIV Legislatura - Dossier di documentazione
Autore: Servizio Studi - Documentazione in materia regionale
Titolo: Le elezioni regionali dell'aprile 2005. Riaggregazione dei risultati nei collegi uninominali per l'elezione della Camera dei deputati. (seconda edizione).
Serie: Quaderni    Numero: 5
Data: 06/09/05
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

LE ELEZIONI REGIONALI DELL’APRILE 2005

 

 

CD

CAMERA DEI DEPUTATI

SERVIZIO STUDI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riaggregazione dei risultati nei collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati

 

 

Quaderni n. 5


Fonti


I dati presentati in questo volume sono relativi alle votazioni per l’elezione del Presidente della giunta regionale e del Consiglio regionale delle regioni a statuto ordinario, svoltesi il 3 e 4 aprile 2005 nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi, Campania, Puglia e Calabria, ed il 17 e 18 aprile 2005 nella regione Basilicata. Non sono stati rinnovati invece il Consiglio regionale ed il Presidente della giunta del Molise perché in questa regione la legislatura in corso termina nell’anno 2006.

 

I dati, aggregati per comune, sono stati forniti dal Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione centrale per i servizi elettorali. Ancora nel sito internet del Ministero dell’interno, all’indirizzo http://regionali.interno.it/ind_regio.htm sono riportati i risultati aggregati per provincia e per regione sia della votazione per le liste regionali (e per i candidati alla carica di Presidente della regione), sia per le liste circoscrizionali. Tra questi dati non sono presenti però i risultati delle votazioni svoltesi nelle regioni Toscana e Puglia. Queste due regioni hanno emanato una propria legge elettorale che differenzia per taluni aspetti il sistema di elezione del Presidente della giunta e del Consiglio regionale da quello della legge n. 108 del 1968, sostanzialmente confermato dalle altre regioni a statuto ordinario. I risultati delle votazioni svoltesi in queste due regioni sono consultabili rispettivamente agli indirizzi internet http://www.elezioni2005.toscana.it/  e  http://www.prefettura.bari.it/Jahia/site/utg.

 

Numerosi altri enti, regioni, province, uffici territoriali del Governo e comuni, hanno pubblicato sul proprio sito internet il risultato delle votazioni svoltesi nei rispettivi territori. Nella maggior parte dei casi queste ‘pubblicazioni’ riportano anche il risultato dei voti di preferenza espressi per i singoli candidati. Voti che non sono qui considerati

 

Per le 24 città suddivise in più collegi uninominali i dati, rilevati per sezione elettorale, sono stati acquisiti presso le amministrazioni comunali o, se disponibili, tratti direttamente dai siti internet delle medesime amministrazioni.

 

In taluni casi il complesso dei dati sezionali forniti dal comune non corrisponde ai valori indicati per l’intera città nei dati elaborati dal Ministero dell’Interno. Questi ultimi, in taluni limitati casi, presentano anch’essi alcune discordanze tra i voti registrati per le singole liste e i voti validi o i voti invalidi complessivamente considerati a livello di provincia o di comune.

 

Non è stato possibile confrontare i dati qui esposti con il risultato definitivo delle proclamazioni effettuate dagli uffici elettorali regionali; risultato trasmesso a ciascun Consiglio regionale e assunto dalle rispettive giunte al fine della verifica dei poteri.

 

Discrepanze ed incongruenze nelle e tra le fonti assunte sono tuttavia marginali e modificano in percentuali irrilevanti il risultato della ‘riaggregazione’ di quei dati secondo i collegi uninominali della Camera.

 

Sono stati assunti come valori di base i voti attribuiti a ciascuna lista circoscrizionale ed a ciascuna lista regionale nel comune, quando il territorio di questi non è diviso in più collegi uninominali, e nella singola sezione di voto, quando il territorio è ripartito in più collegi uninominali. Egualmente calcolati in base ai dati disponibili sono il numero degli elettori, il numero dei voti non validi e, all’interno di queste, il numero delle schede bianche. Nei casi in cui risultava un diverso numero di voti non validi e di schede bianche tra i voti alle liste regionali e quelli alle liste circoscrizionali, per il calcolo è stato assunto il valore maggiore. Il totale dei voti alle liste è stato calcolato come somma dei voti assegnati a ciascuna di esse (indipendentemente dall’eventuale valore diverso registrato nei dati assunti) ed i voti espressi soltanto in favore dei candidati Presidenti (complessivamente per tutti) è calcolato come differenza tra il totale dei voti alle liste regionali ed il totale dei voti alle liste circoscrizionali.

 

Differenze e incongruità dei dati sono indicate nella tabella, Discordanze tra le fonti, riportata alla fine del volume. La tabella indica, per ciascuna circoscrizione e città, il dato o i dati discordanti (elettori, votanti, voti validi....) e tra parentesi la differenza tra il dato sezionale del comune e il dato del Ministero, o il dato incongruente nella medesima fonte.

 

Laddove nei dati sezionali del comune non sono disponibili alcune informazioni (principalmente gli elettori), il dato relativo è omesso in tutti i collegi uninominali costituiti da parti di quel comune e nel totale della circoscrizione.

 


 


 

Seconda edizione  –  6 settembre 2005


 

 

 

Indice

 

 

Avvertenza                                                                    


 

Circoscrizioni

                          I             Piemonte 1                             2

                                 II            Piemonte 2                             6

                                 III           Lombardia 1                          10

                                 IV           Lombardia 2                          14

                                 V            Lombardia 3                          18

                                 VII          Veneto 1                                 20

                                 VIII         Veneto 2                                 24

                                 X            Liguria                                    28

                                 XI           Emilia Romagna                    32

                                 XII          Toscana                                 36

 

 

 

                                 XIII         Umbria                                    40

                                 XIV        Marche                                   42

                          XV         Lazio 1                                    44

                          XVI        Lazio 2                                    48

                          XVII       Abruzzi                                   50

                          XIX        Campania 1                            52

                          XX         Campania 2                            56

                          XXI        Puglia                                      60

                          XXII       Basilicata                               64

                          XXIII      Calabria                                  66



Appendice

                          Tabella delle discordanze tra le fonti                          73

Differenze tra prima e seconda
edizione                                                              74

                                       


 

 

 

 

 

Avvertenza

 

 

 

 

 


Questo fascicolo reca i risultati delle elezioni svoltesi il 3 ed il 4 aprile 2005 per  l’elezione del Presidente della giunta regionale e del Consiglio regionale delle regioni a statuto ordinario, con l’eccezione della regione Molise la cui legislatura corrente  termina nell’anno 2006. Per problemi insorti nella fase di presentazione delle liste e delle candidature, nella regione Basilicata le medesime votazioni si sono svolte il 17 ed il 18 aprile successivi.

 

Il sistema di elezione del Presidente della giunta e del Consiglio regionale delle regioni a statuto ordinario è stabilito dalle leggi (della Repubblica) n. 108 del 1968 e n. 43 del 1995 e dalla legge costituzionale n. 1 del 1999. Tuttavia, l’articolo 122 della Costituzione attribuisce alla regione la potestà di disciplinare il sistema di elezione dei propri organi «nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica». Alcune regioni  si sono avvalse di questa potestà ed hanno modificato, con una propria legge, la disciplina nazionale: Toscana e Puglia, per alcuni aspetti di sistema, Lazio, per alcune modalità di presentazione delle liste e per alcuni aspetti della disciplina delle candidature, Abruzzi, Calabria e Marche, prevalentemente per la disciplina delle candidature e per altri aspetti che non rilevano per la formula di attribuzione dei seggi.

 

Anche dopo quelle leggi il sistema di elezione è però rimasto sostanzialmente invariato nei suoi elementi fondamentali: elezione diretta e contestuale del Presidente della giunta e del Consiglio regionale con sistema proporzionale e premio di maggioranza.

 

I seggi spettanti alla regione sono suddivisi in due parti: una quota pari all’80 per cento è assegnata a liste concorrenti, con metodo proporzionale, in circoscrizioni coincidenti con il territorio delle province; il restante venti per cento dei seggi è assegnato, in tutto o in parte, quale premio di maggioranza alla lista, o alla coalizione di liste, che esprime il candidato proclamato Presidente della giunta regionale. L’elettore esprime due voti su di un’unica scheda e può esprimere una o più preferenze per i candidati della lista prescelta. L’elettore può esprimere anche un voto disgiunto: per uno dei candidati alla carica di Presidente e per una lista non collegata a quella candidatura.

 

Ai fini del computo qui effettuato per la riaggregazione del risultato secondo i collegi uninominali Camera, occorre avere presente che il voto espresso per una delle liste circoscrizionali è valido anche per la lista regionale (il c.d. ‘listino’), o per il candidato Presidente cui quella lista circoscrizionale è collegato; il voto espresso soltanto per il candidato Presidente, non si trasferisce anche ad una delle liste circoscrizionali a questo, eventualmente, collegate. Nella ‘riaggregazione’ non è considerato il voto di preferenza espresso per i candidati delle liste circoscrizionali.

 

Il fascicolo riporta due tavole per ciascuna delle 20 circoscrizioni nelle quali sono ripartite le 14 regioni a statuto ordinario nelle quali si è votato: la tavola dei risultati in valore assoluto (voti) e la tavola dei risultati in valore percentuale. Ciascuna delle tavole occupa due facciate adiacenti quando è alto il numero dei collegi uninominali della circoscrizione. In questo caso tavola dei voti e tavola dei valori percentuali seguono nell’ordine; altrimenti sono adiacenti e ‘a fronte’.

 

In ciascuna tavola sono elencati in successione i collegi uninominali della circoscrizione e per ciascuno di essi sono indicati – separatamente – i voti espressi per le liste circoscrizionali e i voti espressi per le liste regionali o i candidati alla Presidenza della regione (Toscana e Puglia, dove non è presente la lista regionale). Per rendere uniforme la lettura, in ciascuna circoscrizione sono raggruppate insieme e separate le liste circoscrizionali collegate a ciascuna delle candidature alla carica di Presidente della giunta. In ciascuna circoscrizione la successione dei candidati e delle liste ad essi collegate segue l’ordine decrescente di risultato.

 

Nell’ultima colonna di ciascuna tavola è posto il totale considerato per quella circoscrizione e, ove la regione è ripartita in più circoscrizioni per l’elezione della Camera, il totale di regione è posto all’ultimo posto dell’ultima circoscrizione.

 

Per rendere più completa la valutazione del voto espresso in ciascun collegio, dove disponibile è stato indicato il numero degli elettori, il numero complessivo dei votanti, il totale dei voti non validi (schede e voti nulli, schede contestate e non attribuite, schede bianche), e, ricompresso in questo primo numero, il numero delle schede bianche. Corrispettivamente, nella tavola dei valori percentuali, sono indicati la misura dell’astensionismo ed il valore percentuale dei voti validi sul totale dei voti espressi.

 

Sembra utile segnalare che, per via della possibilità del doppio voto e del voto disgiunto che è possibile esprimere, sebbene su di un’unica scheda, i diversi criteri e modalità di registrazione possono dar luogo a valori non coincidenti di voti invalidi tra le registrazioni del voto alle liste circoscrizionali e le registrazioni del voto al solo presidente, o lista regionale. Ai fini del calcolo qui effettuato si è ritenuto che il totale dei voti validi corrisponde al totale dei voti validi per le liste regionali (o i candidati alla carica di Presidente della giunta). Il voto validamente espresso per una lista circoscrizionale è computato infatti come voto validamente espresso anche per la lista regionale o per il candidato alla carica di Presidente della giunta. Nei casi in cui i dati assunti indicano una diversa registrazione di voti non validi per le due votazioni, per la formazione della tavola è stato assunto il valore complessivamente più alto.

 

Sia le tavole qui riprodotte, sia i dati disaggregati a livello di comune sono disponibili anche in formato elettronico. In entrambi i casi si tratta di files in formato EXCEL XP. Per le 24 città il cui territorio è diviso in più collegi uninominali sono disponibili i dati relativi a ciascuna sezione elettorale.

 

In questa seconda edizione i dati relativi alle due circoscrizioni della regione Piemonte, alle circoscrizioni Lombardia 1, Liguria, Marche, Abruzzi e Lazio 2 sono stati rivisti sulla base dei risultati definitivi pervenuti dal Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione centrale per i servizi elettorali. Le discrepanze più rilevanti tra i dati riportati in questo volume e quelli presenti nella prima edizione sono riportate in appendice.

 

La struttura del Quaderno consente infine un immediato raffronto – collegio per collegio – con i dati riportati nel Quaderno numero 4 – “Riaggregazione dei risultati delle votazioni svoltesi il 12 e 13 giugno 2004 per l’elezione del Parlamento europeo secondo i voti espressi nei collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati”. Il Quaderno numero 6 riporta, invece, secondo il medesimo schema i voti espressi in ciascun collegio uninominale nella votazione del 13 maggio 2001 per l’elezione della Camera dei deputati.


 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tavole per circoscrizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





 














 


 


 


 


 

 


 


 


 


 


 


























 


 


 


 


 


 


 


 








 


 


 


 


Appendice


Discordanze tra le fonti

 

 


Circoscrizione

Città

Dati del comune per sezione

3 – Lombardia 1

Milano

Voti validi alle liste provinciali (+2.025); voti validi alle liste regionali (+536); voti non validi ( +25) vedi nota a seguire; schede bianche: dato non disponibile.

7 – Veneto 1

Verona

Elettori: dato non disponibile; voti  non validi (-46).

 

Padova

Voti validi alle liste provinciali (-30); voti validi alle liste regionali (-75); voti non validi: liste provinciali (+85) e liste regionali (+75).

8 – Veneto 2

Venezia

Voti non validi (+67).

10 – Liguria

Genova

Voti validi alle liste provinciali (differenze in più e in meno di massimo 11 voti) e alle liste regionali (Burlando +112, Biasotti -110); voti non validi (+133).

11 – Emilia-Romagna

Bologna

Voti validi alle liste provinciali (196); voti validi alle liste regionali (25); voti non validi per le liste regionali (-25) vedi nota a seguire.

Ferrara

Schede bianche (+1475) risulta invece identico il numero complessivo dei voti non validi.

Rimini

Voti validi alle liste regionali: vedi nota a seguire.

13 – Umbria

Perugia

Elettori: dato non disponibile; voti validi alle liste provinciali (-56, differenze in più e in meno di massimo 38 voti -AN); voti validi alle liste regionali (-12); voti non validi (+12).

15 – Lazio 1

Roma

Voti validi alle liste provinciali (+565); voti validi alle liste regionali (+624); voti non validi: liste provinciali (+101) e liste regionali (+41) vedi nota a seguire.

20 – Campania 2

Salerno

Voti validi alle liste provinciali (+46); voti non validi (-162).

23 - Calabria

Reggio di Calabria

Voti validi alle liste provinciali (-519) e alle liste regionali (-16); voti non validi: per le liste provinciali +492, per liste regionali (+128) vedi nota a seguire.

 

 

 

 

Milano - I risultati relativi al comune di Milano per sezione elettorale sono tratti dal CD “Milano dati - Serie elezione 8 - Elezioni regionali 3 e 4 aprile 2005” a cura del Settore statistica del Comune di Milano. Per ciascuna lista provinciale il totale dei voti validi non corrisponde al dato complessivo fornito dal Ministero dell'interno. Nei dati del Comune ci sono complessivamente 2.025 voti validi in più. Risultano maggiori i voti (tra gli altri) di Uniti nell’Ulivo (+997), Forza Italia (+466), Lega Nord (+285), Alleanza Nazionale (+237), UDC (+118), Fed. Verdi (+106). Minori invece (tra gli altri) i voti di Part. Pensionati (-100), Rif.Comunista (-45), Nuovo PSI (-42). Per le liste regionali i voti in più sono complessivamente 536, così ripartiti: Sarfati +368, Formigoni +89, Invernizzi +53, Marsili +26. Non è disponibile il dato delle schede bianche (sono comprese nei voti non validi ma non è disponibile il dato scorporato).

 

Bologna - I risultati relativi al comune di Bologna per sezione elettorale sono stati forniti dall’amministrazione comunale – Servizio elettorale. Per ciascuna lista provinciale il totale dei voti validi non corrisponde al dato complessivo fornito dal Ministero dell'Interno. Nei dati del Comune risultano maggiori i voti per Uniti Nell’ulivo (202), Forza Italia (62), Alleanza Nazionale (51), Rifondazione Comunista (28) e altre liste per minori entità. Risultano invece minori i voti per Lista Consumatori (-143), Italia dei Valori (-34) e altre liste per minori entità. Le differenze nei voti validi alle liste regionali risultano irrisorie.

 

Rimini – Nei dati sezionali forniti dal Comune di Rimini, risultano le seguenti differenze, rispetto ai dati aggregati del Ministero dell’interno, nei voti validi alle liste regionali: Errani +364; Monaco + 205; Barbieri -364; Correggiari -205.

 

Roma - I risultati relativi al comune di Roma per sezione elettorale sono tratti dal sito del comune  http://www.servizi.comune.roma.it/elezioni/2005/regionali/e042005/menu.htm. Per ciascuna lista provinciale il totale dei voti validi non corrisponde al dato complessivo fornito dal Ministero dell'Interno. Nei dati del Comune si contano complessivamente 565 voti validi in più. Risultano maggiori i voti per Uniti Nell’ulivo (181), Rifondazione Comunista (101), Alleanza Nazionale (61), Forza Italia (48) e altre liste per minori entità. Minori invece solo i voti per Lista Consumatori (-11). Anche i voti validi alle liste regionali risultano maggiori nei dati del Comune: Marrazzo +438, Storace +167, Mussolini +19.

 

Reggio di Calabria - Nei dati sezionali del Comune, tratti dal sito  http://www.comune.reggio-calabria.it, per ciascuna lista provinciale il totale dei voti validi non corrisponde al dato complessivo fornito dal Ministero dell'Interno. Nei dati del Comune si contano complessivamente 519 voti validi in meno distribuiti, tutti in diminuzione, tra le liste (la differenza oscilla da -3 a -61 per l’UDEUR). Ancora più irrilevante la differenza nei voti alle liste regionali, complessivamente pari a -16.

 


 

Differenze tra prima e seconda edizione

 

 

 

 


Circoscrizione

 

 


2 – Piemonte 2

I dati forniti dal Ministero dell’Interno differiscono da quelli provvisori utilizzati nella precedente edizione tratti dal sito web del  Consiglio regionale, esclusivamente nel numero di voti non validi. Nel totale di circoscrizione si contano infatti 1.823 voti non validi in più (pari al 2,1% del dato attuale).

 

3 – Lombardia 1

Nella prima edizione sono stati utilizzati i dati tratti dal CD “Milano dati - Serie elezione 8 - Elezioni regionali 3 e 4 aprile 2005” a cura del Settore statistica del Comune di Milano, oltre che per la città di Milano, anche per gli altri comuni della provincia. I dati forniti dal Ministero dell’Interno differiscono da quelli usati nell’edizione precedente, principalmente nel dato degli elettori e in due collegi anche nei voti validi alle liste. Nella presente edizione risultano in tutta la circoscrizione 12.085 elettori in meno, pari allo 0,4 del valore (le differenze nei collegi variano con un massimo nel collegio di Sesto San Giovanni con +1,4%). Nei collegi n. 20 - Paderno Dugnano e 30 - Pioltello risultano maggiori i voti alla lista provinciale Alter.Soc.A.Mussolini rispettivamente di 126 e 143 voti. Tra le liste regionali invece, la differenza più rilevante è per la lista Liberaldemocratici con un incremento di 49 voti (+ 0,9%).

 

10 – Liguria

Le differenze più rilevanti della presente edizione sono relative ai voti non validi e ai voti di lista provinciale nel collegio n. 4 – Savona. Nell’intera circoscrizione si contano, con i dati del Ministero dell’Interno, 221 voti non validi in più (pari allo 0,5%).

Nel collegio n. 4 le variazioni riguardano tutte le liste in varia misura da +2% (Pens-Anima-Listi)a – 8% (Popolari-UDEUR).

 

11 – Emilia Romagna

Nella prima edizione sono stati scambiati i voti delle liste provinciali Lega Nord e UDC nei comuni della provincia di Modena (ad esclusione della città di Modena). I voti relativi alle due liste risultavano perciò errati nei collegi n. 21, 22, 23 e 24. Nel totale di regione corretto la differenza risulta pari a 4.140 voti in più per la lista Lega Nord (che passa dal 4,6 al 4,8% dei voti validi) e in meno per la lista UDC (che passa da 4,1 a 3,9%).

 

13 - Umbria

Nella prima edizione sono stati scambiati i voti delle liste provinciali Rifondazione Comunista e Comunisti italiani in tutti i comuni della regione, ad esclusione della città di Perugia. I voti relativi alle due liste risultavano perciò errati in tutti i collegi ad eccezione del collegio 1 - Perugia centro. Nel totale di regione corretto la lista Rifondazione Comunista ottiene il 9,3 % dei voti validi (contro il precedente 6% erroneamente attribuito) e la lista Comunisti italiani il 5,3% (contro il precedente 8,5% erroneamente attribuito).

I dati forniti dal Ministero dell’Interno differiscono da quelli utilizzati nella precedente edizione forniti dal Consiglio regionale. Le differenze più cospicue si riscontrano nel collegio n. 7 – Orvieto, in particolare per le liste Popolari-UDEUR con -57 voti (pari al 6,7% del dato corretto), Nuovo PSI con -35 voti (pari al 3,5% del dato corretto) e Alleanza Nazionale con +98 voti (pari allo 1,1% del dato corretto). Nei totali di regione l’unica differenza rilevante è nei voti non validi con +886 unità, pari al 3,5% del dato corretto.

 

16 – Lazio 2

I dati forniti dal Ministero dell’Interno contano un maggior numero di voti non validi. Nell’intera circoscrizione la differenza è solo dello 0,4%, ma in alcuni collegi è maggiore (con un massimo nel collegio n. 7 – Cassino con 1.314 voti non validi in più).

 

17 - Abruzzo

Nella presente edizione è stato sanato un errore nell’attribuzione di voti alle liste regionali nei comuni di Civitella Casanova (collegio 3) e Casalbordino (collegio 9).