XIV Legislatura - Dossier di documentazione | |
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento cultura |
Altri Autori: | Servizio Studi - Dipartimento cultura |
Titolo: | Fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo Schema di DPR n. 542 (art. 27, L. 448/1998) |
Serie: | Pareri al Governo Numero: 481 |
Data: | 18/10/05 |
Organi della Camera: | VII-Cultura, scienza e istruzione |
Servizio studi |
pareri al governo |
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Fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo Schema di regolamento n. 542 (art. 27, L. 448/1998)
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n. 481
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xiv legislatura 18 ottobre 2005 |
Camera dei deputati
Dipartimento Cultura
SIWEB
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File: CU0399.doc
INDICE
Scheda di sintesi per l'istruttoria legislativa
Elementi per l'istruttoria legislativa
§ Presupposti legislativi per l’emanazione del regolamento
§ Incidenza sull'ordinamento giuridico
§ Impatto sui destinatari delle norme
Testo dello schema di Regolamento
§ Testo e allegati
§ Relazione
§ Parere del Consiglio di Stato del 2 agosto 2005
§ Parere della Conferenza Stato-Regioni
Normativa di riferimento
§ D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109 Definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate, a norma dell'articolo 59, comma 51, della L. 27 dicembre 1997, n. 449
§ L. 23 dicembre 1998, n. 448 Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo (art. 27)
§ D.P.C.M. 5 agosto 1999, n. 320 Regolamento recante disposizioni di attuazione dell'articolo 27 della L. 23 dicembre 1998, n. 448, sulla fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo
§ L. 10 marzo 2000, n. 62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione
§ D.P.C.M. 4 luglio 2000, n. 226 Regolamento recante conferma con modificazioni del D.P.C.M. 5 agosto 1999, n. 320 concernente disposizioni di attuazione dell'art. 27 della L. 23 dicembre 1998, n. 448, sulla fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo
§ D.P.C.M. 18 maggio 2001 Approvazione dei modelli-tipo della dichiarazione sostitutiva unica e dell'attestazione, nonché delle relative istruzioni per la compilazione, a norma dell'art. 4, comma 6, del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109, come modificato dal D.Lgs. 3 maggio 2000, n. 130.
§ MIUR, Nota 30 agosto 2002, n. 2341 Fornitura gratuita o semigratuita libri di testo: D.P.C.M. 5 agosto 1999, n. 320, come modificato ed integrato dal D.P.C.M. 4 luglio 2000, n. 226 - Ripartizione finanziamenti tra Regioni e Province Autonome di Bolzano e Trento
§ L. 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
§ MIUR, Decreto Dipartimentale n. 20 del 16 luglio 2003 Prot. n. 1932-DIP-Segr Roma
§ MIUR, Decreto Dipartimentale n. 30, del 7 giugno 2004 Prot. n. 1242 -DIP-Segr
§ MIUR, Decreto Dipartimentale n. 8, del 22 marzo 2005 Prot. n. 571 - DIP-Segr.
Giurisprudenza
§ Corte Costituzionale Sent. 3 dicembre 2001, n. 419
Numero dello schema di regolamento |
N. 542 |
Titolo |
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento concernente integrazioni al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 agosto 1999, n. 320, in materia di fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo |
Ministro competente |
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca |
Norma di riferimento |
Art. 27 L. 23 dicembre 1998, n. 448 |
Settore d’intervento |
Istruzione |
Numero di articoli |
4 |
Date |
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§ presentazione |
29 settembre 2005 |
§ assegnazione |
3 ottobre 2005 |
§ termine per l’espressione del parere |
23 ottobre 2005 |
Commissione competente |
VII (Cultura) |
Lo schema di decreto in esame è volto a modificare la normativa secondaria (recata dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 320 del 1999[1] così come modificato dal successivo decreto n. 226 del 2000[2]) attuativa dell’articolo 27 della legge 23 dicembre 1998, n. 448[3], in materia di fornitura gratuita dei libri di testo degli alunni della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore.
Tale modifica si è resa necessaria a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 419 del 2001, che ha annullato l’articolo 3, comma 1, del DPCM n. 320 del 1999 e le tabelle ad esso allegate, nonché l’articolo 1, commi 1 e 2, del DPCM n. 226 del 2000, con cui si è proceduto - fra l’altro - a ripartire in apposite tabelle fra le regioni i contributi statali, in quanto in detto riparto non erano state incluse le province autonome di Trento e Bolzano.
L’articolo 27, comma 1, della legge n. 448 del 1998 ha previsto - con uno stanziamento di 200 miliardi di lire - che i comuni provvedessero a garantire, per l’anno scolastico 1999-2000, la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l'obbligo scolastico, nonché alla fornitura di libri di testo da dare anche in comodato agli studenti della scuola secondaria superiore. L’articolo rimetteva quindi ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della pubblica istruzione, previo parere della Conferenza Stato-regioni e delle competenti Commissioni parlamentari, l’individuazione delle categorie degli aventi diritto al beneficio. Il DPCM del 5 agosto 1999, n. 320 ha quindi ha indicato i criteri (reddito familiare fino a 30 milioni, salvo aumenti per situazioni particolari) per l'individuazione dei beneficiari della fornitura gratuita o semigratuita dei testi scolastici nella scuola dell’obbligo (in sostanza, a partire dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado, in quanto gli alunni delle elementari già beneficiavano della fornitura gratuita dei libri di testo) nonché della fornitura in comodato (prevista per gli studenti della scuola secondaria superiore) ed ha provveduto a ripartire tra le regioni le somme stanziate dall'articolo citato.
Successivamente l’articolo 53 della legge finanziaria 2000 (legge 488/1999) ha stabilito che le disposizioni introdotte dal summenzionato articolo 27 della legge 448/1998 continuassero ad applicarsi anche nell'anno scolastico 2000-2001, autorizzando a tal fine la spesa di lire 100 miliardi, finanziamento integrato con altri 100 miliardi dalla tabella D della stessa legge finanziaria.
Il DPCM del 4 luglio 2000, n. 226 ha confermato, con alcuni piccoli aggiustamenti, le disposizioni del DPCM n. 320 del 1999, rendendo però - pur in mancanza di un’esplicita previsione legislativa - permanenti i benefici, tramite un rinvio alle disponibilità di bilancio annuali ed una conferma del meccanismo di riparto dei fondi tra le regioni, da aggiornare con gli ultimi dati ISTAT disponibili.
La fornitura gratuita dei libri di testo è stata quindi rifinanziata per gli anni seguenti, sempre per l’importo di 200 miliardi di lire - divenuti 103,3 milioni di euro con l’introduzione della nuova moneta - con la tabella D di successive leggi finanziarie[4].
In questo quadro normativo, la citata sentenza della Corte costituzionale n. 419 del 2001 ha dichiarato che non spetta allo stato escludere le Province autonome di Trento e di Bolzano dalla ripartizione dei fondi destinati a garantire la gratuità totale o parziale dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico e a provvedere alla fornitura anche in comodato di libri di testo in favore degli studenti della scuola secondaria superiore, effettuata con i citati decreti, ed ha conseguentemente annullato l’art. 3, comma 1, del predetto DPCM n. 320 del 1999 e le tabelle ad esso allegate, nonché l’art. 1, commi 1 e 2, del predetto DPCM n. 226 del 2000.
A seguito di tale sentenza, e nelle more dell'approvazione dello schema in esame, il Ministero dell'istruzione aveva comunque adottato decreti dipartimentali con cadenza annuale, diretti a definire un riparto dei contributi per gli anni 2002, 2003, 2004 e 2005. Questi ultimi, da un lato, includevano nel riparto le Province autonome e, dall'altro, disponevano l'accantonamento precauzionale di una somma per il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d'Aosta che, pur non essendo direttamente chiamati in causa dalla Corte (in quanto il ricorso era stato sollevato dalle Province autonome), si trovavano in una situazione del tutto analoga a quella dei ricorrenti. Quanto alle altre regioni a statuto speciale, si ricorda che esse erano invece incluse sin dall'inizio nelle citate tabelle di riparto allegate al decreto n. 320 del 1999.
Lo schema di decreto si compone di quattro articoli.
L'articolo 1, introducendo una modifica all’articolo 3, comma 1-bis del DPCM n. 320 del 1999, demanda ad un decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione l’adozione dei provvedimenti di aggiornamento delle tabelle, che - a fronte dei dati annualmente forniti dall'ISTAT - definiscono il riparto delle somme stanziate.
L'articolo 2 prevede la sostituzione delle tabelle allegate al richiamato DPCM n. 320 del 1999 con quelle allegate al provvedimento in esame, in cui sono inserite le Province autonome, il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d'Aosta, secondo il dettato della citata sentenza della Corte costituzionale.
L'articolo 3 è volto a confermare la validità degli schemi di riparto recati dai decreti dipartimentali adottati per gli anni 2002- 2005; contestualmente, esso assegna al Friuli Venezia Giulia e alla Valle d'Aosta le somme accantonate in detti decreti.
L'articolo 4 dispone infine l'assegnazione alle due regioni a statuto speciale e alle province autonome delle somme arretrate relative alle annualità dal 1999 al 2001, secondo un piano di recupero triennale, utilizzando le risorse derivanti dalla riduzione proporzionale delle quote spettanti alle altre regioni.
Il provvedimento è accompagnato dalla relazione illustrativa, dal parere del Consiglio di stato, nonché dal parere della Conferenza Stato-regioni.
Si segnala che la Conferenza Stato-regioni ha raccomandato che per i prossimi esercizi finanziari, in considerazione della necessità di destinare alcune quote del finanziamento al pagamento delle somme arretrate dovute a seguito della sentenza della Corte costituzionale, venga disposto un aumento del fondo per le dotazioni dei libri di testo.
L’articolo 27 della legge 23 dicembre 1998, n. 448[5], ha previsto che i comuni provvedano a garantire la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l'obbligo scolastico, nonché alla fornitura di libri di testo da dare anche in comodato agli studenti della scuola secondaria superiore. L’articolo rimetteva quindi ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri l’individuazione delle categorie degli aventi diritto al beneficio.
La procedura prevede l’emanazione su proposta del Ministro della pubblica istruzione, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e delle competenti Commissioni parlamentari.
Il decreto interviene, con la tecnica della novella, sul DPCM n. 320 del 1999. Esso, inoltre, conferma la validità dei decreti dirigenziali adottati negli anni 2002-2005.
Il provvedimento è stato adotta previo parere della Conferenza Stat-regioni; in occasione dell’espressione del citato parere sono state concordate le procedure per la ridistribuzione dei finanziamenti in esame.
L'articolo 1 demanda a decreti dirigenziali l’aggiornamento delle tabelle, che - a fronte dei dati annualmente forniti dall'ISTAT - definiscono il riparto.
Il provvedimento incide sui finanziamenti statali alle regioni in materia di libri di testo, modificando le modalità di riparto.
[1] Regolamento recante disposizioni di attuazione dell'articolo 27 della L. 23 dicembre 1998, n. 448, sulla fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo
[2] Regolamento recante conferma con modificazioni del D.P.C.M. 5 agosto 1999, n. 320 concernente disposizioni di attuazione dell'art. 27 della L. 23 dicembre 1998, n. 448, sulla fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo
[3] Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo
[4] Più precisamente per l’esercizio 2001 dalla legge finanziaria per lo stesso anno (legge 388/2000), per gli esercizi 2002, 2003 e 2004 dalla legge finanziaria per il 2002 (legge 448/2001) e, da ultimo, per gli esercizi 2005 e 2006, dalla legge finanziaria per il 2005 (legge 311/2004).
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[5] Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo