XIV Legislatura - Dossier di documentazione | |
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea |
Titolo: | Attività dell'Unione europea - Strategia tematica sull'inquinamento atmosferico |
Serie: | Bollettino speciale Numero: 56 |
Data: | 06/10/05 |
Attività dell’Unione europea
strategia tematica sull’inquinamento atmosferico
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Camera dei deputati
Segreteria generaleUfficio rapporti con l’Unione europea |
Il 21 settembre 2005 la Commissione europea ha presentato una comunicazione relativa alla strategia tematica sull’inquinamento atmosferico (COM(2005)446), contestualmente ad una proposta di direttiva sulla qualità dell’aria (COM(2005)447). I temi dell’inquinamento atmosferico rientrano tra le priorità del programma operativo del Consiglio per il 2005. |
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Strategia |
Tappa cruciale per realizzare gli obiettivi a lungo termine del Sesto programma d’azione comunitaria per l’ambiente1, la strategia definisce obiettivi intermedi per ridurre le conseguenze dell’inquinamento atmosferico da qui al 2020, proponendo misure mirate a conseguirli. Raccomanda che la legislazione vigente sia modernizzata, che sia maggiormente centrata sugli inquinanti più nocivi2 e che siano intrapresi sforzi supplementari per integrare la dimensione ambientale nelle altre politiche e negli altri programmi. In particolare vengono definiti obiettivi in materia di salute e ambiente, nonché obiettivi di riduzione delle emissioni per i principali inquinanti. Nelle intenzioni della Commissione tali obiettivi saranno realizzati a tappe entro il 2020, e consentiranno la protezione degli abitanti dell’UE dall’esposizione alle polveri e all’ozono presenti nell’aria, nonché una maggiore protezione degli ecosistemi europei. Ciò implicherà concretamente una riduzione della concentrazione di PM2,5 (polveri sottili)del 75% e una riduzione della concentrazione dell’ozono troposferico del 60% entro il 2020. Inoltre, gli spazi naturali minacciati dall’acidificazione e dall’eutrofizzazione saranno ridotti del 55% entro la stessa data. |
La strategia rileva inoltre che tra i diversi settori dell’economia che contribuiscono all’inquinamento atmosferico sono coinvolti, in particolare: l’agricoltura (emissioni di ammoniaca); i trasporti (polveri, composti organici volatili, ossidi di azoto e anidride solforosa); l’industria (ossidi di azoto, polveri, composti organici volatili e anidride solforosa). |
Una parte della strategia sarà attuata per mezzo di una revisione della legislazione attuale sulla qualità dell’aria ambiente, attraverso: |
- la semplificazione delle disposizioni esistenti e la fusione di cinque strumenti giuridici in un’unica direttiva; |
- l’introduzione di nuove norme di qualità dell’ariaper le polveri fini presenti nell’atmosfera. |
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La comunicazione è accompagnata da un’analisi di impatto (SEC(2005)1133) che spiega come è stata predisposta la strategia, quali opzioni sono state effettuate ed il costo e i benefìci di ognuna di esse. Nelle conclusioni, il documento sottolinea che gli scenari studiati presentano benefìci molto superiori ai costi; rileva che la Commissione propone un approccio ambizioso, ma prudente, nello stabilire obiettivi per l’ambiente e la salute per il 2020, associati ad una revisione prevista cinque anni dopo l’adozione della strategia. |
Sottolinea inoltre che, benché non ci sia un metodo concordato per monetizzare i benefìci per l’ecosistema, quelli derivanti dalla riduzione dell’aria saranno significativi. Saranno inoltre ridotti i danni arrecati agli edifici e ai materiali. |
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(1) Il programma, adottato con decisione 1600/2002/CE, prevede che la Commissione elabori sette strategie tematiche: oltre a quella sull’inquinamento atmosferico, dovranno essere presentate le strategie su ambiente marino, prevenzione e riciclo dei rifiuti, utilizzo sostenibile delle risorse, suolo,pesticidi e ambiente urbano. |
(2) La strategia si concentra sulla riduzione delle emissioni di cinque inquinanti atmosferici primari (polveri, ammoniaca, ossidi di azoto, anidride solforosa, composti organici volatili) e di un inquinante secondario, l’ozono troposferico. |
Secondo l’analisi di impatto, il livello di ambizione scelto dalla strategia costituisce un ottimo equilibrio tra obiettivi economici e ambientali, contribuendo in tal modo agli obiettivi della Strategia di Lisbona ed a quelli della Strategia per lo sviluppo sostenibile. L’analisi evidenzia che la riduzione dei danni causati alla salute umana e all’ambiente potrebbe produrre un rafforzamento della competitività dell’UE, stimolando l’innovazione nel campo delle tecnologie meno inquinanti e utilizzando in maniera più efficace le risorse. Centrando la ricerca e lo sviluppo su tali tecnologie, l’UE può conseguire, secondo il documento, una posizione concorrenziale forte, in quanto anche gli altri paesi dovranno alla fine ricorrere ad esse. Secondo l’analisi di impatto, inoltre, i costi della strategia non dovrebbero avere ripercussioni sulla creazione di posti di lavoro; il calo di produttività derivante dai problemi di salute dei lavoratori diminuirebbe grazie al miglioramento della qualità dell’aria, ciò che significa un aumento della partecipazione di manodopera, che è uno degli obiettivi della strategia di Lisbona. |
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La strategia sarà riesaminata nel 2010 e i risultati ottenuti saranno integrati nella valutazione finale del sesto programma per l’ambiente (2002-2012). La Commissione intende integrarla con altre misure: entro la fine del 2005 è prevista la presentazione di una nuova proposta di direttiva volta a ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli nuovi, mentre per il 2006 è prevista una proposta sulle emissioni dei motori degli autobus e automezzi pesanti. Entro la fine del 2006 verranno sottoposte a revisione la direttiva sui valori limite nazionali di emissione e la direttiva sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento relativamente ai piccoli impianti di combustione. La Commissione, infine, intende intraprendere lavori di analisi sulle emissioni delle navi, da sottoporre nel 2006 all’OMI (organizzazione marittima internazionale). |
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Proposta di direttiva |
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La strategia è completata da una proposta di direttiva (COM(2005) 447) che fonde la direttiva quadro 96/62/CE (valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente) e le tre “direttive figlie”: 1999/30/CE (valori limite di qualità dell’aria ambiente per i biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo); 2000/69/CE, (valori limite per il benzene e il monossido di carbonio nell’aria ambiente), 2002/3/CE (ozono nell’aria), nonché la decisione 97/101/CE (scambio reciproco di informazioni e di dati provenienti dalle reti e dalle singole stazioni di misurazione dell’inquinamento atmosferico negli Stati membri). La quarta “direttiva figlia”, 2004/107/CE, adottata recentemente, sarà integrata ulteriormente attraverso una procedura di codifica semplificata. |
La nuova proposta è volta a chiarire e semplificare la legislazione vigente e ad introdurre nuove disposizioni sulle polveri sottili. In particolare la proposta intende aggiornare le disposizioni per riflettere i nuovi sviluppi scientifici e introdurre controlli sull’esposizione umana alle polveri sottili. |
La proposta di direttiva mira a: |
· definire e stabilire obiettivi per l’aria ambiente per evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi sulla salute umana e l’ambiente; |
· valutare la qualità dell’aria ambiente negli Stati membri sulla base di comuni metodi e criteri, e, in particolare, valutare le concentrazioni nell’aria di alcuni inquinanti; |
· fornire informazione sulla qualità dell’aria al fine di combattere l’inquinamento e monitorare le tendenze a lungo termine e i miglioramenti risultati da misure nazionali e comunitarie; |
· assicurare che le informazioni sulla qualità dell’aria siano rese disponibili al pubblico; |
· salvaguardare la qualità dell’aria quando è buona e migliorarla negli altri casi; |
· promuovere la cooperazione accresciuta tra gli Stati membri per ridurre l’inquinamento dell’aria. |
La proposta, inoltre, prevede, una revisione della direttiva 2001/81/CE sui limiti di emissione nazionali, al fine di garantire una riduzione delle emissioni di biossido di azoto, biossido di zolfo, composti organici volatili, ammoniaca e polveri primarie, in linea con gli obiettivi intermedi proposti per il 2020. |
Sulla scorta dei nuovi sviluppi scientifici, la Commissione propone un nuovo approccio per controllare le polveri sottili, considerate assai pericolose, stabilendo, in particolare, un tetto della concentrazione nell’aria ambiente, da raggiungere entro il 2010; questa misura dovrebbe essere affiancata da obiettivi non vincolanti di riduzione dell’esposizione umana alle polveri sottili tra il 2010 e il 2020 in ogni Stato membro. La proposta prevede inoltre che gli Stati membri stabiliscano piani e programmi per le zone in cui vengano superati i valori limite di concentrazione degli inquinanti. |
La proposta di direttiva sarà esaminata secondo la procedura di codecisione. |
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NOTA: Ulteriori informazioni e documenti possono essere richiesti all’Ufficio rapporti con l’Unione europea |
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XIV legislatura – Bollettino Speciale n. 56, 6 ottobre 2005 |