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E)
Costituzione, non ritenga opportuno promuovere un azione disciplinare nei confronti del magistrato Palombarini in relazione ai fatti esposti nelle premesse.
in data 14 gennaio 2006 in piazza Farnese a Roma si terrà una manifestazione provocatoria finalizzata alla pressoché totale equiparazione al matrimonio delle unioni di fatto, con particolare riferimento alle persone omosessuali. Si preannuncia la partecipazione anche di esponenti delle istituzioni;
la manifestazione si svolgerà attraverso un rito, che, ispirandosi mendacemente al matrimonio civile, sarà diretto a dare un'investitura formale all'unione di alcune coppie dello stesso sesso formate da personaggi noti;
stando a quanto riportato dagli organi di stampa, al fine di volere conferire solennità a questa palese messa in scena, interverrà nel ruolo di officiante il magistrato Giovanni Palombarini, già membro del Consiglio superiore della magistratura e attualmente avvocato generale presso la Corte di cassazione;
la normativa vigente sul diritto di famiglia fa capo al principio generale sancito ex articolo 29 della Costituzione: «la Repubblica riconosce i diritti della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio»;
è inaccettabile che un magistrato, con quello che, secondo gli interpellanti, è un abuso dell'esercizio delle proprie funzioni, si presti, pur se apparentemente in modo simbolico, ad una procedura apertamente in contrasto con le leggi dello Stato -:
se il Ministro interpellato, nell'esercizio delle proprie facoltà, secondo il disposto del comma 2 dell'articolo 107 della
(2-01784)«Francesca Martini, Gibelli».
(10 gennaio 2006)