Allegato A
Seduta n. 723 del 21/12/2005


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(A.C. 2436-B - Sezione 2)

ARTICOLO 30 DEL PROGETTO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

TITOLO V
MODIFICHE ALLA DISCIPLINA IN MATERIA DI SANZIONI PENALI E AMMINISTRATIVE

Art. 30.
(False comunicazioni sociali).

1. L'articolo 2621 del codice civile è sostituito dal seguente:
«Art. 2621. - (False comunicazioni sociali). - Salvo quanto previsto dall'articolo 2622, gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, i quali, con l'intenzione di ingannare i soci o il pubblico e al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, espongono fatti materiali non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni ovvero omettono informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene, in modo idoneo ad indurre in errore i destinatari sulla predetta situazione, sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni e con l'interdizione da uno a tre anni dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, componente del consiglio di sorveglianza, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con poteri di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.


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La punibilità è estesa anche al caso in cui le informazioni riguardino beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi.
La punibilità è esclusa se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene».

2. L'articolo 2622 del codice civile è sostituito dal seguente:
«Art. 2622. - (False comunicazioni sociali delle società che fanno appello al pubblico risparmio). - Gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori di società soggette alle disposizioni della parte IV, titolo III, del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, i quali, con l'intenzione di ingannare i soci o il pubblico e al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, espongono fatti materiali non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni ovvero omettono informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene, in modo idoneo ad indurre in errore i destinatari sulla predetta situazione, sono puniti con la reclusione da due a sei anni e con l'interdizione da uno a cinque anni dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, componente del consiglio di sorveglianza, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con poteri di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.
La punibilità è estesa anche al caso in cui le informazioni riguardano beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi.
La punibilità è esclusa se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 30 DEL PROGETTO DI LEGGE

TITOLO V
MODIFICHE ALLA DISCIPLINA IN MATERIA DI SANZIONI PENALI E AMMINISTRATIVE

ART. 30.
(False comunicazioni sociali).

All'emendamento 30.100, sostituire le parole: con l'arresto fino a due anni con le seguenti: con la reclusione da uno a quattro anni e con l'interdizione fino a tre anni dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, componente il consiglio di sorveglianza, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Conseguentemente, al primo capoverso della parte consequenziale, sostituire le parole da: del risultato fino alla fine del capoverso, con le seguenti: che non alteri in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale appartiene.
0. 30. 100. 2. Agostini, Pinza, Alfonso Gianni, Di Gioia, Zanella, Sgobio, Cusumano, Benvenuto, Gambini, Lettieri, Giacomelli, Russo Spena, Pistone, Quartiani, Santagata, Ruggeri, Giachetti, Crisci, Fluvi.


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All'emendamento 30.100, sostituire il comma 3 con il seguente:
3. Dopo il comma 2 aggiungere i seguenti:
«2-bis. È istituita senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato la Commissione per la tutela del risparmio, nominato dalle competenti Commissioni parlamentari a maggioranza qualificata.
2-ter. La Commissione è composta da 20 commissari, di cui 10 fra senatori e deputati e 10 fra esperti e rappresentanti delle associazioni dei consumatori, dei risparmiatori e degli utenti.
2-quater. La Commissione relaziona con cadenza semestrale sulla propria attività ai Presidenti delle Camere e alle Commissioni parlamentari competenti».
0. 30. 100. 1. Quartiani, Agostini, Pinza, Alfonso Gianni, Di Gioia, Zanella, Sgobio, Cusumano, Benvenuto, Gambini, Lettieri, Giacomelli, Russo Spena, Pistone, Santagata, Ruggeri, Giachetti, Crisci, Fluvi.

Al comma 1, capoverso Art. 2621, primo comma, sostituire le parole da: con la reclusione da uno a cinque anni fino alla fine del comma, con le seguenti: con l'arresto fino a due anni.

Conseguentemente:
al medesimo capoverso:
terzo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La punibilità è comunque esclusa se le falsità o le omissioni determinano una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5 per cento o una variazione del patrimonio netto non superiore all'1 per cento;
dopo il terzo comma, aggiungere i seguenti:
In ogni caso il fatto non è punibile se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10 per cento da quella corretta.
Nei casi previsti dai commi terzo e quarto, ai soggetti di cui al primo comma sono irrogate la sanzione amministrativa da dieci a cento quote e l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese da sei mesi a tre anni, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.;
al comma 2, capoverso Art. 2622:
primo comma:

sopprimere le parole: di società soggette alle disposizioni della parte IV del titolo III del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
sostituire la parola: espongono con la seguente: esponendo;
sostituire la parola: omettono con la seguente: omettendo;
dopo le parole: sulla predetta situazione aggiungere le seguenti: cagionano un danno patrimoniale alla società, ai soci o ai creditori;
dopo le parole: sono puniti aggiungere le seguenti: , a querela della persona offesa,;
sostituire le parole da: da due a sei anni fino alla fine del comma con le seguenti: da sei mesi a tre anni.;
dopo il primo comma, aggiungere i seguenti:
Si procede a querela anche se il fatto integra altro delitto, ancorché aggravato, a danno del patrimonio di soggetti diversi dai soci e dai creditori, salvo che sia commesso in danno dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee.
Nel caso di società soggette alle disposizioni della parte IV, titolo III, capo II, del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni,


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la pena per i fatti previsti al primo comma è da uno a quattro anni e il delitto è procedibile d'ufficio.
La pena è da due a sei anni se, nelle ipotesi di cui ai terzo comma, il fatto cagiona un grave nocumento ai risparmiatori.
Il nocumento si considera grave quando abbia riguardato un numero di risparmiatori superiore allo 0,1 per mille della popolazione risultante dall'ultimo censimento ISTAT, ovvero se sia consistito nella distruzione o nella riduzione del valore di titoli di entità complessiva superiore allo 0,1 per mille del prodotto interno lordo.;
al secondo comma:
dopo le parole: La punibilità aggiungere le seguenti: per i fatti previsti dal primo e terzo comma;
sostituire la parola: riguardano con la seguente: riguardino;
al terzo comma:
dopo le parole: La punibilità aggiungere le seguenti: per i fatti previsti dal primo e terzo comma;
aggiungere, in fine, il seguente periodo: La punibilità è comunque esclusa se le falsità o le omissioni determinano una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5 per cento o una variazione del patrimonio netto non superiore all'1 per cento.;
dopo il terzo comma, aggiungere i seguenti:
In ogni caso il fatto non è punibile se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10 per cento da quella corretta.
Nei casi previsti dai commi settimo e ottavo, ai soggetti di cui al primo comma sono irrogate la sanzione amministrativa da dieci a cento quote e l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese da sei mesi a tre anni, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.;
alla rubrica, sostituire le parole: delle società che fanno appello al pubblico risparmio con le seguenti: in danno delle società, dei soci o dei creditori.;
dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:
3. È istituita, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, la Commissione per la tutela del risparmio, di seguito denominata: «Commissione», alle dirette dipendenze funzionali del Presidente del Consiglio dei ministri.
4. La Commissione è organo collegiale, composta da un presidente e due commissari, nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica.
5. Il Governo adotta, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con Ministro dell'economia e delle finanze, un regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, volto a determinare i requisiti di nomina del presidente e dei membri della Commissione e le funzioni della Commissione, al fine di garantirne l'autonomia e l'efficacia operativa.
6. La Commissione:
a) svolge le proprie funzioni d'ufficio o su istanza dei risparmiatori;
b) relaziona con cadenza semestrale sulla propria attività al Presidente del Consiglio dei ministri, che riferisce periodicamente ai Presidenti delle Camere;
c) si avvale del supporto di un ufficio composto da dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in posizione di comando secondo i rispettivi ordinamenti, il cui servizio presso il medesimo ufficio è


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equiparato ad ogni effetto a quello prestato presso le amministrazioni di appartenenza;
d) ha l'obbligo di rendere rapporto all'autorità giudiziaria nei casi previsti dalla legge.;
30. 100. Governo.

Al comma 1, capoverso Art. 2621, primo comma, sostituire le parole da: con la reclusione da uno a cinque anni fino alla fine del comma, con le seguenti: con l'arresto fino a due anni.

Conseguentemente:
al medesimo capoverso:
terzo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La punibilità è comunque esclusa se le falsità o le omissioni determinano una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5 per cento o una variazione del patrimonio netto non superiore all'1 per cento.;
dopo il terzo comma, aggiungere i seguenti:
In ogni caso il fatto non è punibile se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10 per cento da quella corretta.
Nei casi previsti dai commi terzo e quarto, ai soggetti di cui al primo comma sono irrogate la sanzione amministrativa da dieci a cento quote e l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese da sei mesi a tre anni, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.;
al comma 2, capoverso Art. 2622:
primo comma:

sopprimere le parole: di società soggette alle disposizioni della parte IV del titolo III del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
sostituire la parola: espongono con la seguente: esponendo;
sostituire la parola: omettono con la seguente: omettendo;
dopo le parole: sulla predetta situazione aggiungere le seguenti: cagionano un danno patrimoniale alla società, ai soci o ai creditori;
dopo le parole: sono puniti aggiungere le seguenti: , a querela della persona offesa,;
sostituire le parole da: da due a sei anni fino alla fine del comma con le seguenti: da sei mesi a tre anni.
dopo il primo comma, aggiungere i seguenti:
Si procede a querela anche se il fatto integra altro delitto, ancorché aggravato, a danno del patrimonio di soggetti diversi dai soci e dai creditori, salvo che sia commesso in danno dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee.
Nel caso di società soggette alle disposizioni della parte IV, titolo III, capo II, del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni, la pena per i fatti previsti al primo comma è da uno a quattro anni e il delitto è procedibile d'ufficio.
La pena è da due a sei anni se, nelle ipotesi di cui ai terzo comma, il fatto cagiona un grave nocumento ai risparmiatori.
Il nocumento si considera grave quando abbia riguardato un numero di risparmiatori superiore allo 0,5 per mille della popolazione risultante dall'ultimo censimento ISTAT, ovvero se sia consistito nella distruzione o nella riduzione del valore di titoli di entità complessiva superiore allo 0,5 per mille del prodotto interno lordo.;
al secondo comma:
dopo le parole: La punibilità aggiungere le seguenti: per i fatti previsti dal primo e terzo comma;


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sostituire la parola: riguardano con la seguente: riguardino;
al terzo comma:
dopo le parole: La punibilità aggiungere le seguenti: per i fatti previsti dal primo e terzo comma;
aggiungere, in fine, il seguente periodo: La punibilità è comunque esclusa se le falsità o le omissioni determinano una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5 per cento o una variazione del patrimonio netto non superiore all'1 per cento.
dopo il terzo comma, aggiungere i seguenti:
In ogni caso il fatto non è punibile se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10 per cento da quella corretta.
Nei casi previsti dai commi settimo e ottavo, ai soggetti di cui al primo comma sono irrogate la sanzione amministrativa da dieci a cento quote e l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese da sei mesi a tre anni, dall'esercizio dell'ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell'impresa.;
alla rubrica, sostituire le parole: delle società che fanno appello al pubblico risparmio con le seguenti: in danno della società, dei soci o dei creditori.
30. 1. Viale.