Allegato A
Seduta n. 715 del 1/12/2005


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INTERPELLANZE URGENTI

(Sezione 1 - Iniziative per includere nell'assicurazione contro gli infortuni domestici i casi di infortunio mortale)

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:
con la legge 3 dicembre 1999, n. 493, recante «Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici», sono state introdotte misure per la tutela dal rischio infortunistico per invalidità permanente derivante dal lavoro domestico;
la legge prevede che l'assicurazione, gestita dall'Inail e rivolta a coloro che svolgono lavoro in ambito domestico, con età compresa tra i 18 ed i 65 anni, comprenda i casi di infortunio dai quali derivi inabilità permanente al lavoro non inferiore al 33 per cento;
negli oltre 4 anni di applicazione della legge, hanno sottoscritto l'assicurazione quasi tre milioni di persone, per la quasi totalità donne, delle quali poco più di 180.000 a carico dello Stato;
ad oggi, sono stati, però, liquidati solo 146 risarcimenti, nonostante l'aumento, accertato da recenti studi in materia, degli incidenti domestici, anche mortali, e questo a causa della ristrettezza dei parametri per l'accesso alle prestazioni assicurative;
è stata, quindi, sottolineata la necessità, anche da parte delle associazioni del settore, di apportare delle modifiche alla legge n. 493 del 1999, al fine di migliorare la tutela contro gli infortuni domestici e ampliare l'accesso alle prestazioni;
in questi anni sono state presentate alcune proposte di legge per la modifica della legge n. 493 del 1999, attualmente all'esame del Parlamento, che prevedono, in particolare l'innalzamento dell'età anagrafica per sottoscrivere l'assicurazione (da 65 a 70 anni), l'introduzione del risarcimento ai superstiti in caso di incidenti mortali e la diminuzione del limite percentuale di invalidità per la liquidazione del risarcimento;
il testo della legge n. 493 del 1999, proprio nel rispetto del carattere sperimentale dell'assicurazione, prevede la possibilità di un intervento diretto del Governo, che, con proprio decreto, può modificare la legge, dopo aver accertato l'equilibrio del fondo autonomo speciale. In particolare, è stato stabilito che le eventuali eccedenze del fondo possano essere utilizzate per modificare i parametri di accesso e migliorare le prestazioni, includendo nell'assicurazione i casi di infortunio mortale (articolo 7, comma 5) e la modifica dell'entità del premio assicurativo e dei limiti reddituali (articolo 11, comma 3);
l'Inail ha evidenziato, in una propria relazione del 26 gennaio 2005, come le condizioni poste dalla legge n. 493 del 1999 abbiano di fatto contenuto il numero ed il costo delle prestazioni erogate, in misura tale da determinare un forte squilibrio tra le entrate e le uscite ed il conseguente accumulo di consistenti avanzi economici di gestione, sicuramente non conciliabili con le finalità sociali di


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un'assicurazione, che non può e non deve perseguire scopi di lucro;
nonostante l'Inail abbia chiarito che il fondo dispone delle risorse necessarie per la copertura dell'ampliamento dei parametri di accesso ai benefici della legge n. 493 del 1999, derivanti dal divario tra i versamenti annui delle casalinghe ed il costo economico, compreso l'ammortamento per il pagamento delle rendite, e che vi sia un residuo di 90 milioni di euro di risorse stanziate dalla legge e non utilizzati, il Governo non ha, però, ritenuto di intervenire direttamente, così come previsto -:
se il Ministro interpellato, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (ai sensi dell'articolo 11, comma 3, della legge n. 493 del 1999), non ritenga giunto il momento di procedere con un decreto ministeriale, così come prevede la legge n. 493 del 1999, all'articolo 7, comma 5, per includere nell'assicurazione i casi di infortunio mortale.
(2-01676)
«Cordoni, Trupia, Bolognesi, Magnolfi, Abbondanzieri, Coluccini, Montecchi, Labate, Lucidi, Grignaffini, Sasso, Raffaella Mariani, Finocchiaro, Ottone, Manzini, Pinotti, Pennacchi, Gasperoni, Bellini, Guerzoni, Ruzzante, Paola Mariani, Michele Ventura, Nigra, Giacco, Franci, Susini, Maurandi, Fluvi, Lulli, Mazzarello».
(6 ottobre 2005)