...
E)
in una recente dichiarazione il Ministro interpellato si è detto favorevole all'ipotesi di un comando unificato sotto l'egida degli Usa della forza internazionale di pace Isaf, a guida Nato, e della missione Enduring freedom, sotto comando americano, ambedue operanti in Afghanistan: tale ipotesi è stata sollecitata dagli Stati Uniti in una recente riunione a Berlino;
in quella stessa sede la Germania e la Francia esprimevano la loro indisponibilità ad una simile operazione, per non esporre i propri soldati a pericoli supplementari nel caso di un collegamento tra i due mandati;
il Ministro interpellato, nel dirsi invece favorevole all'ipotesi del comando unificato, motivava la sua disponibilità argomentando che l'eventualità di una tale operazione era auspicabile, trattandosi di due forze operanti all'interno dello stesso Paese con missioni analoghe;
la natura delle due missioni - come risulta anche dal disegno di legge che le ha approvate - hanno, invece, una natura diversa, trattandosi l'Isaf di una missione di peace keeping, con finalità di controllo politico-militare sul territorio, e Enduring freedom di una missione ad intensa azione militare investita in azioni di guerra e, dunque con intendimenti e disponibilità militare assolutamente diversi;
secondo gli interpellanti, il comando unificato delle due missioni rischierebbe di imprimere a tale operazione la caratteristica prevalente della missione Enduring freedom, manifestatasi anche recentemente in ripetuti episodi di bombardamenti contro villaggi afgani in occasioni di feste locali, circostanze ovviamente non riferibili e giustificabili con operazioni di antiterrorismo e difesa del territorio;
né il Parlamento italiano, né la Commissione difesa della Camera dei deputati sono stati informati di questa disponibilità;
secondo gli interpellanti, tale materia dovrebbe, invece, essere affrontata e decisa nella sede più propria, che è quella dell'assemblea parlamentare -:
a quale titolo il Ministro interpellato abbia dato la sua disponibilità alla richiesta americana e se in questa direzione esista già una precisa scelta del Governo italiano, che prelude ad un eventuale accordo.
(2-01657) «Deiana, Giordano».
(20 settembre 2005)