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E)
Astaritam pubblicate entrambe su Il Corriere della Sera del 29 luglio 2005, corredate da risposta di Gian Antonio Stella), si è venuti a conoscenza della vicenda, secondo gli interpellanti, sempre più grave e sconcertante che ha per oggetto il nuovo servizio offerto dalle Poste Italiane, sulla base dell'accordo siglato con il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 9 giugno 2005, per offrire alle famiglie italiane la possibilità di prenotare i testi sia tramite internet che rete telefonica e di ottenerne la consegna a domicilio in contrassegno o previo pagamento effettuato con carta di credito, anche in forma rateale, con interessi al 7,50 per cento (taeg massimo 7,77 per cento);
oggetto del servizio in questione, violando così le norme comunitarie in materia di gare;
a seguito di notizie stampa (si vedano l'articolo su Il Corriere della Sera del 28 luglio 2005 dal titolo «I libri scolastici in conflitto d'interessi», a firma di Gian Antonio Stella, e le successive risposte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dottoressa Letizia Moratti, e del direttore di Poste Italiane, dottor Raimondo
a nulla sono valse le proteste, seguite da comunicazioni ufficiali e telegrammi scritti dalle maggiori associazioni di categoria degli editori e dei librai italiani al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e all'onorevole Gianni Letta, nella sua funzione di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con i quali si sollecitava una riconsiderazione dell'accordo e si chiedeva un incontro al fine di rappresentare i pericoli derivanti dall'applicazione dell'accordo tra il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Poste Italiane per l'intero comparto distributivo delle librerie italiane capillarmente diffuse sul territorio dello Stato;
l'attuazione dell'accordo comporterebbe una drastica riduzione dell'ambito operativo degli aderenti alle associazioni di categoria firmatarie del telegramma all'onorevole Gianni Letta, con gravi conseguenze economiche e occupazionali, e ancor più minerebbe la loro importante funzione a carattere socio-orientativo, che, da sempre, i librai, i promotori editoriali, le cartolerie e le cartolibrerie svolgono in favore degli studenti e delle famiglie italiane nell'acquisto dei libri scolastici e dei testi e del materiale di supporto scolastico, funzione questa, secondo gli interpellanti, non esercitatile tramite internet da Poste Italiane con la stessa attenzione ed efficacia del «libraio di fiducia», che è e resta una figura determinante a supporto e stimolo delle attività culturali, creative e di lettura extrascolastiche e che, spesso, già favorisce l'acquisto dei testi scolastici da parte delle famiglie meno abbienti, applicando una rateizzazione della spesa senza oneri aggiuntivi;
nonostante le proteste avanzate, il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha, secondo gli interpellanti, volutamente evitato di coinvolgere i rappresentanti delle categorie maggiormente rappresentative del settore di riferimento, in particolare l'Associazione dei librai italiani, che rischia di essere la più penalizzata dall'attuazione dell'accordo tra il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le Poste Italiane;
Poste Italiane acquisterà le copie dei testi adottati dalla società Bol, posseduta dai due grandi gruppi editoriali Bertelsmann e Mondadori, impresa quest'ultima controllata dal Presidente del Consiglio dei ministri, che richiama fortemente in gioco la questione del rispetto della legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi», e, in particolare, degli articoli 3 e 4, comma 3;
Poste Italiane ha ottenuto dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la lista delle adozioni dei testi con largo anticipo rispetto alle librerie e cartolibrerie che ne sono tuttora sprovviste e ciò, secondo gli interpellanti, oltre a rappresentare un indebito trattamento preferenziale di Poste Italiane da parte del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, configura una fortissima e grave distorsione strutturale del mercato, che, penalizzando le tradizionali librerie e cartolibrerie, limita la concorrenza e favorisce una concentrazione senza precedenti e tale da rendere possibili abusi di posizione dominante;
non risulta che né il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, né le Poste Italiane abbiano mai bandito alcuna gara per la fornitura dei volumi
il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sulla base dell'accordo stipulato con Poste italiane il 9 giugno 2005, si impegna a comunicare a circa 11.000 istituti scolastici, con una lettera di informativa congiunta, a firma Poste Italiane e ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il servizio offerto alle famiglie degli studenti -:
se il Governo sia stato informato dell'iniziativa e se l'abbia, seppur informalmente, approvata;
se il Ministro dell'economia e delle finanze, azionista di controllo di Poste Italiane e, dunque, titolare di un potere di indirizzo, non ritenga di chiedere agli organi direttivi della società di ridefinire i termini dell'operazione, in maniera che essa non possa favorire indebitamente un'impresa indirettamente partecipata, in maniera consistente, dal Presidente del Consiglio dei ministri;
se e come si intenda supportare gli esercizi commerciali tradizionali, che sino ad oggi hanno provveduto direttamente alla distribuzione e vendita dei libri scolastici, per far fronte alla nuova condizione di mercato e, nel contempo, salvaguardarne i livelli occupazionali;
se e come si intenda supportare gli esercizi commerciali tradizionali, al fine di offrire loro gli strumenti per adeguarsi ai nuovi canali distributivi di internet;
se e quali condizioni d'accesso all'accordo stipulato tra il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Poste Italiane saranno garantite in maniera paritaria a soggetti terzi, oggi esclusi dall'offerta dei servizi di cui all'accordo citato;
se il servizio di cui al protocollo d'intesa tra il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le Poste Italiane non sia da riconsiderare, anche alla luce di una possibile collaborazione coi tradizionali canali distributivi, ovvero con le librerie, le cartolerie e le cartolibrerie, tale da non annullare la funzione sociale dell'esercente, che è anche quella di orientare l'acquirente al meglio nella scelta tra più testi consigliati;
se e quali siano i limiti che hanno fatto sì che non venisse bandita una gara d'appalto pubblica dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, non solo per la ricerca del partner strategico, oggi identificato in Poste Italiane, per l'offerta del servizio, ma anche per l'identificazione congiunta della società incaricata di acquisire i testi scolastici, oggi identificata nella Bol, società partecipata dalla Mondadori e riconducibile al Presidente del Consiglio dei ministri.
(2-01670)
«Falanga, Mazzuca Poggiolini, Bogi, Boato».
(3 ottobre 2005)