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D)
Lanfranchi, dove oggi è ospitato il Museo di arte medioevale e moderna della Basilicata e che custodisce, tra l'altro, i quadri del '600/'700 napoletano, della raccolta d'Errico, una raffinata antologica di Carlo Levi, nella quale è presente il grande e noto pannello della Basilicata dipinto nelle ricorrenza di Italia '61;
ha suscitato sconcerto ed incredulità la notizia che il ministero per beni e le attività culturali starebbe predisponendo un provvedimento finalizzato ad accorpare la sede della soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico della Basilicata con sede in Matera alla sede dirigenziale della soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Potenza;
la paventata decisione non può che nascere da una scarsa conoscenza dell'origine dell'istituzione nel 1971 a Matera di una sede periferica del ministero per i beni e le attività culturali, che rappresentò non una gratificazione politica, bensì il giusto coronamento di un lungo, ricco ed articolato dibattito culturale, politico e parlamentare iniziato nel lontano aprile 1964;
Matera, per il suo straordinario patrimonio storico, artistico ed ambientale, oltre ad essere un eccezionale luogo del Mezzogiorno d'Italia, è patrimonio del mondo, proprio per la sua unica tessitura urbana. Il riconoscimento Unesco del 1993, infatti, non investe un singolo o isolato monumento, ma i trenta ettari dei «rioni Sassi» e l'intero altopiano murgico, dove la vicenda dell'uomo, da oltre ventimila anni, non ha subito interruzioni e pause storiche;
il comune di Matera ha ceduto in comodato al ministero per i beni e le attività culturali il grande ex monastero di S. Agostino, all'uopo perfettamente restaurato e che attualmente ospita la sede della soprintendenza e successivamente il palazzo
il comune di Matera ha messo gratuitamente a disposizione del ministero per i beni e le attività culturali due ettari di area infrastrutturata nella zona «paip» (area insediamenti artigianali), dove nel 1984 è stato costruito ed opera con grande competenza un laboratorio di restauro, dotato di ampi e moderni spazi, sia per gli operatori che per i depositi;
sempre il comune ha reso disponibile una preziosa area centrale della città, su cui il ministero per i beni e le attività culturali ha edificato l'ala nuova del Museo archeologico nazionale «Domenico Ridola», continuando e valorizzando una tradizione di leale rapporto tra la comunità locale e lo Stato, iniziata già nei primi anni del secolo scorso dall'archeologo Ridola, che donò all'Italia il 21 giugno 1910 la propria straordinaria collezione di reperti preistorici rinvenuti nel territorio materano, donazione accettata con legge 9 febbraio 1911 n. 100;
sono in corso di esecuzione numerosi progetti, alcuni dei quali facenti parte e finanziati dall'accordo di programma Stato-regione Basilicata, come il Museo dell'habitat rupestre, la galleria espositiva per le grandi mostre nell'ex convento di S. Giovanni, l'area espositiva dell'arte contemporanea, il Museo demoantropologico dei sassi, la «casa Ortega» (museo delle arti applicate intitolato al grande maestro da poco scomparso), il Museo della scultura contemporanea in palazzo Pomarici;
il territorio materano ospita manifestazioni di livello nazionale ed internazionale nel campo delle arti plastiche e figurative -:
alla luce di tutto quanto sopra richiamato, se non appaia al Ministro interpellato del tutto incomprensibile l'eventuale decisione di trasferire la sovrintendenza da Matera a Potenza, azzerando la grande ricchezza, accumulata per anni, che costituisce un patrimonio disponibile per ogni persona che voglia rintracciare le radici della nostra civiltà;
in particolare, quali iniziative il Ministro interpellato intenda assumere per scongiurare il paventato trasferimento.
(2-01714)
«Adduce, Luongo, Molinari, Potenza, Maran, Marone, Pisa, Filippeschi, Fluvi, Olivieri, Dorina Bianchi, Fanfani, Abbondanzieri, Zanotti, Pinotti, Montecchi, Vigni, Raffaella Mariani, Coluccini, Cialente, Nigra, Bottino, Raffaldini, Ruggeri, Sgarbi, Boccia, Lettieri, Galeazzi, Martella, Susini, Mariotti, De Luca, Buglio, Piglionica, Sandri, Vertone, Michele Ventura, Giacco, Maurandi, Nieddu, Merlo, Burtone, Valpiana, Trupia, Carli».
(8 novembre 2005)