Allegato A
Seduta n. 698 del 28/10/2005


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(Sezione 6 - Ritardi nella nomina del consiglio dell'istituto italiano di tecnologia)

F)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
con l'emanazione del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, è stata creata la fondazione Istituto italiano di tecnologia (I.i.t.). Come recita il comma 1 dell'articolo 4, la fondazione ha lo scopo di «promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese e l'alta formazione tecnologica, favorendo così lo sviluppo del sistema produttivo nazionale»;
lo statuto della fondazione Istituto italiano di tecnologia è stato approvato con decreto del Presidente della Repubblica in data 31 luglio 2005; in tale statuto sono definiti organi della fondazione: il consiglio, il presidente, il direttore scientifico, il comitato esecutivo e il collegio sindacale. In particolare, il consiglio deve assicurare l'eccellenza


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della fondazione e verificare l'utilizzo delle risorse, proporre linee di indirizzo strategico ed operativo e approvare i programmi pluriennali di attività, deliberando i regolamenti di funzionamento;
inizialmente il consiglio è composto di tre membri nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri e dai Ministri interpellati. Esso sceglie altri dodici membri tra persone provenienti dal settore economico, scientifico e dalla società civile;
secondo gli interpellanti, questo modello di governance dell'Istituto italiano di tecnologia si ispira, in particolare, alle fondazioni statunitensi, M.i.t. e altre, ed è assai lontano dalle modalità decisionali e di funzionamento dei principali istituti di ricerca europei, dove esistono meccanismi più democratici e partecipati per designare chi ha il compito di definire gli indirizzi; il modello scelto è evidentemente un modello di cooptazione progressiva. Non entrando ora nel merito di questa scelta, che non si condivide, si presupporrebbe che questa modalità sia stata scelta anche per garantire la rapidità di decisione;
l'ultimo board dell'Istituto italiano di tecnologia si è riunito in data 26 settembre 2005. Come previsto dalla legge istitutiva della fondazione, il 2 ottobre 2005 è terminata la fase di start up e congiuntamente sono decaduti gli organi della fondazione (commissario unico e board). Anche il direttore scientifico è decaduto dal 2 ottobre 2005; da tale data, l'istituto è totalmente privo di organi decisionali;
questa situazione sta creando gravi problemi;
la regione Liguria, che ha individuato un sito idoneo all'insediamento dell'Istituto italiano di tecnologia a Genova, sede prevista dalla legge istitutiva e dall'articolo 1 dello statuto, non sa con chi formalizzare la concessione dell'immobile;
al bando internazionale indetto per scegliere i capifila dei progetti di ricerca hanno partecipato 155 scienziati, presentando piattaforme scritte. Sulla base della valutazione scientifica dei progetti presentati ne sono stati scelti 20 attraverso un referaggio internazionale, che hanno sostenuto un colloquio con una commissione di esperti. A questo punto queste persone di alto profilo scientifico a livello internazionale stanno attendendo l'esito del colloquio mirato a selezionare i direttori di ricerca dell'Istituto italiano di tecnologia, ma non hanno più interlocutori titolati a rispondere;
da indiscrezioni giornalistiche risulterebbe che il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'economia e delle finanze abbiano già firmato il decreto di nomina dei tre membri del consiglio, ma risulterebbe ancora mancante la firma del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca -:
quale sia il motivo di questo grave ritardo nella nomina del consiglio dell'Istituto italiano di tecnologia.
(2-01694)
«Pinotti, Tocci, Rava, Zara, Rainisio, Giulietti, Benvenuto, Mazzarello, Nigra, Merlo, Luongo, Ruggeri, Carboni, Olivieri, Cennamo, Zunino, Buglio, Santagata, Pappaterra, Ruggieri, Meduri, Nannicini, Bellini, Pettinari, Labate, Diana, Nicola Rossi, Fioroni, Lolli, Michele Ventura, Lulli, Grandi, Sandri, Piglionica, Minniti, Agostini, Gambini, Tolotti, Bottino, Mantini, Bogi, Tidei, Petrella, Lucà, Bonito, Preda».