Allegato A
Seduta n. 656 del 14/7/2005


Pag. 19


...

(Sezione 10 - Situazione dell'ordine pubblico nell'area del Vallo di Lauro - Avellino)

L)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
da anni a Vallo di Lauro, in provincia di Avellino, vengono compiuti numerosi attentati e atti intimidatori nei confronti di amministratori locali, che hanno tentato, con diverse iniziative, di debellare le organizzazioni criminali;
negli ultimi mesi tali azioni hanno avuto una preoccupante escalation, sino ad arrivare nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2005 all'incendio dell'autovettura, nonché dell'abitazione dell'assessore comunale, già sindaco di Vallo di Lauro, dottor Antonio Bossone;
il dottor Bossone e la sua famiglia sono stati salvati solo grazie all'intervento dei vigili del fuoco;
già in passato l'assessore era stato fatto oggetto di atti intimidatori, in particolare l'invio, per ben due volte, a mezzo posta, di proiettili, stessa cosa era accaduta all'ex sindaco di Pago del Vallo di Lauro, dottor Casciello;
più volte le amministrazioni locali hanno richiesto una maggiore vigilanza e presenza delle istituzioni, ma, sino ad oggi, questi appelli sono caduti nel vuoto, creando un senso di frustrazione e sfiducia in tutta la popolazione, che, in larga maggioranza, vorrebbe opporsi alla prepotenza delle organizzazioni criminali;
non risulta agli interpellanti che l'attuale prefetto di Avellino, dottor Ippolito, né quello precedente, dottor Meoli, abbiano mai ritenuto opportuno convocare le amministrazioni così duramente colpite al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica;
il dottor Ippolito, in particolare, dopo gli ultimi avvenimenti, ha dichiarato ai giornali che la situazione è sotto controllo, cosa questa che appare agli interpellanti assurda, vista l'attuale escalation di atti criminali e la mancanza di qualsiasi rafforzamento dell'apparato di sicurezza nei territori interessati dal fenomeno;
i consigli comunali di Quindici, Taurano e Lauro hanno approvato ordini del giorno, in cui non solo esprimono la loro solidarietà agli amministratori locali presi di mira, ma invitano, con fermezza, lo Stato e le istituzioni ad intervenire con rapidità prima che sia troppo tardi -:
come si intenda tutelare l'incolumità agli amministratori ed ai cittadini in questo territorio della provincia di Avellino, al confine con l'area metropolitana di Napoli;
se non si ritenga necessario ed urgente rafforzare, in maniera qualificata, la presenza delle forze dell'ordine nel territorio, dando vita così ad iniziative più incisive di contrasto nei confronti del fenomeno criminale;
per quale motivo il prefetto di Avellino non abbia ancora ritenuto opportuno convocare gli amministratori coinvolti per definire, insieme con loro, all'interno del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, un'efficace azione di prevenzione e repressione dell'attività criminale e, in base a quali informazioni, lo stesso ritenga che la «situazione è sotto controllo»;


Pag. 20


se non ritenga necessario affrontare con più determinazione la lotta contro la criminalità, affinché non prevalga, nei cittadini tutti, una profonda sfiducia nei confronti delle istituzioni di ogni ordine e grado, elemento questo che favorirebbe il potere e la forza di quelle organizzazioni criminali, che intendono gestire e «governare» il territorio.
(2-01621)
«Ceremigna, Albertini, Villetti, Intini, Cento, Zanella, Cima, Mazzuca Poggiolini, Grotto, Di Gioia, Santulli, Mongiello, Collè, Buemi, Milana, Lettieri, Burtone, Minniti, Benvenuto, Grandi, Leoni, Gasperoni, Siniscalchi, Mancini, Angioni, Giacco, Giachetti, Boato, Mattarella, Boselli, Pistone, Cennamo, Ranieri, Magnolfi, Milioto, Pappaterra».