con una sorprendente incuria e inefficienza nella prevenzione dei blocchi stradali e nel soccorso ai viaggiatori; tali eventi furono considerati da tutti, compreso il Governo, come una lezione negativa che non avrebbe dovuto più ripetersi;
Banti, Boccia, Iannuzzi, Reduzzi, Villari, Carbonella, Cardinale, Gentiloni Silveri, Rosato, Tuccillo, Annunziata, D'Antoni, Gambale, Squeglia, Gerardo Bianco, Carra, De Mita, Maccanico, Lettieri, Molinari, Camo, Galante, Pistone, Pappaterra, Di Gioia, Albertini, Buemi, Ceremigna, Grotto, Villetti, Bulgarelli, Cento, Cima, Acquarone, De Franciscis, Ostillio, Luigi Pepe, Potenza».
premesso che:
quanto è successo nei giorni 26, 27, 28 gennaio sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria non è degno di un paese civile: automobilisti intrappolati nel gelo, lasciati senza assistenza e adeguati soccorsi;
si è trattato di un'odissea intollerabile dovuta all'incuria e all'incapacità di governo non solo di fronte alle emergenze ma anche per quanto riguarda gli interventi, non meno importanti, di carattere ordinario;
a causa di questa colpevole incuria qualsiasi evento metereologico può provocare situazioni drammatiche per intere regioni e migliaia di cittadini;
questi episodi pongono il nostro Paese tra i più arretrati sul versante della gestione di elementi fondamentali di un servizio pubblico: la sicurezza dei propri utenti;
il Ministro Lunardi continua a parlare di eventi imprevedibili, ma sin dal 23 gennaio il Dipartimento della protezione civile aveva informato tutti i soggetti previsti dalla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 delle previsioni di condizioni metereologiche avverse, segnalando pesanti nevicate sulle regioni Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna;
tra i destinatari dell'allertamento vi era in primo luogo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, titolare delle funzioni relative alla viabilità sulla rete stradale statale e soggetto vigilante sull'Anas spa, società responsabile della gestione della rete medesima, nonché concessionaria dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria;
il Ministro delle infrastrutture non solo non è stato in grado di garantire in modo adeguato e tempestivo gli interventi necessari, ma solo in data 27 gennaio, nel tardo pomeriggio, ha reso noto con comunicati stampa che stava «vigilando» sulla A3, dimostrando un lassismo di inaudita gravità;
è grave ed inaccettabile che in successive dichiarazioni il Ministro delle infrastrutture, anziché chiedere scusa come aveva fatto il Vicepresidente del Consiglio Follini, abbia in modo arrogante negato ogni responsabilità ed addirittura insultato gli italiani, definendoli «affetti da lamentite»;
proprio un anno fa sulla rete autostradale si erano verificati eventi analoghi,
la Camera dei deputati (Commissioni riunite VIII e IX), anche in seguito a tali gravi disfunzioni, ha approvato in data 13 luglio 2004 la risoluzione 8-00094, con la quale si impegnava il Governo ad adottare ogni possibile misura per la costituzione di un centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità, con il compito di disporre gli interventi operativi, anche di carattere preventivo, per fronteggiare le crisi connesse ad eventi metereologici, con particolare riferimento alla rete stradale ed autostradale, in grado di garantire, nelle occasioni segnalate, l'effettivo coordinamento di tutte le strutture interessate;
tale impegno non è stato ancora attuato;
il Ministro delle infrastrutture appare per l'ennesima volta privo di capacità di direzione e coordinamento adeguate alle importanti competenze del Ministero stesso;
in questi anni si sono anche verificati gravissimi incidenti nel settore ferroviario (da ultimo la tragedia di Crevalcore) e nel settore aereo (la tragedia di Linate), eventi che richiamano con forza il tema della sicurezza nel settore dei trasporti;
il Ministro delle infrastrutture afferma che prima di lui «nessuno ha fatto nulla» e che solo grazie al suo operato la situazione si è «trasformata radicalmente», appaltando tre maxi lotti della Salerno-Reggio Calabria; la verità, invece, è che dal 1997 al 2002 erano stati finanziati ed avviati lavori di ammodernamento su circa 200 km, mentre l'attuale Governo ha fino ad oggi appaltato lavori solo su 58 km (concretamente avviati solo su 28) e la promessa di concludere i lavori entro il 2005 appare clamorosamente disattesa;
a queste ripetute e gravi disfunzioni si accompagna un più generale fallimento delle politiche per i trasporti e le infrastrutture, come evidenziato dall'abbandono di una corretta programmazione, dalla inadeguatezza delle risorse e degli interventi per il trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, e per la riqualificazione della rete ferroviaria nazionale, dalla consistente riduzione degli investimenti pubblici per le infrastrutture, dalla mancata attuazione degli impegni annunciati per le «grandi opere», dal blocco dei finanziamenti per i porti, dalle inadempienze per quanto riguarda il rispetto degli accordi di programma sottoscritti con le Regioni, dai tagli delle risorse per il Piano nazionale della sicurezza stradale;
visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del regolamento della Camera dei deputati,
esprime sfiducia al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Pietro Lunardi e lo impegna a rassegnare le dimissioni.
(1-00420) «Violante, Castagnetti, Boato, Giordano, Sgobio, Intini, Zanella, Cusumano, Agostini, Innocenti, Montecchi, Bogi, Calzolaio, Magnolfi, Nicola Rossi, Ruzzante, Monaco, Loiero, Lusetti, Mascia, Russo Spena, Vigni, Duca, Leoni, Pasetto, Realacci, Bressa, Vendola, Lion, Nuvoli, Abbondanzieri, Bandoli, Chianale, Dameri, Raffaella Mariani, Piglionica, Sandri, Vianello, Zunino, Raffaldini, Albonetti, De Luca, Mazzarello, Panattoni, Rognoni, Susini, Tidei, Adduce, Luongo, Roberto Barbieri, Cennamo, Chiaromonte, Alberta De Simone, Diana, Marone, Petrella, Ranieri, Siniscalchi, Bova, Mancini, Minniti, Oliverio,
(31 gennaio 2005)