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C) Interrogazione
alcune compagnie telefoniche stanno procedendo all'attivazione di accessi a servizi telefonici, in modalità di preselezione automatica, senza il consenso esplicito e scritto dell'utente;
ciò costituisce una violazione palese della libera scelta dell'utente, il quale non può esercitare la facoltà di optare, a seconda della propria necessità, per una delle diverse offerte presenti sul mercato, facendone di volta in volta richiesta mediante la preventiva selezione di apposito prefisso;
in particolare, gli utenti della Wind Telecomunicazioni spa vengono a conoscenza dell'attivazione automatica del prefisso 1088, cosiddetta «opzione filo diretto», solo all'atto del recapito delle bollette telefoniche ad opera dell'operatore telefonico. In pratica, il cittadino si trova di fronte un conto da pagare per un servizio non richiesto;
anche la Telecom Italia spa sta attivando servizi opzionali di telefonia (quali segreteria, visualizzazione del numero chiamante ed altri) senza un esplicito consenso da parte dell'abbonato;
in Italia, secondo il rapporto Eurostat su dati della fine del 2001, sono attive 27 milioni di linee fisse. L'ingresso di nuovi operatori nel mercato della telefonia, sia fissa che mobile, con la conseguente offerta di nuovi e svariati servizi, ha portato ad un considerevole aumento delle controversie con le aziende del settore, aventi per lo più come oggetto l'attivazione di servizi non richiesti -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti;
se, per tutelare i consumatori, intenda adottare sollecite iniziative normative atte ad arginare il fenomeno in questione e a responsabilizzare in tale modo le compagnie telefoniche.(3-02398)
(18 giugno 2003)