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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Carli. Ne ha facoltà.
CARLO CARLI. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo su questo importante accordo, firmato a Parigi il 6 novembre 2000 dal ministro Melandri e dal ministro Tasca, che rinnova profondamente il precedente accordo del 1966. L'accordo rilancia fortemente la cinematografia europea e, in particolare, quella italiana e quella francese, sul piano culturale e sul piano commerciale, per rendere più competitiva la nostra produzione.
Peraltro, l'accordo tiene conto dell'evoluzione legislativa a livello nazionale ed internazionale nel settore della cinematografia e costituisce un importante quadro normativo per lo sviluppo delle relazioni culturali e commerciali tra i due paesi, tramite la facilitazione della produzione in comune di film, che, per la loro qualità artistica e tecnica, possano contribuire ad una maggiore conoscenza reciproca e siano competitivi - come dicevo prima - dal punto di vista commerciale, sia nei rispettivi territori nazionali che in quelli degli altri paesi.
Vorrei anche annunciare con questo mio intervento il voto favorevole ad un provvedimento successivo, relativo alla ratifica ed esecuzione dell'accordo firmato a Venezia il 31 agosto 2000 tra il Governo
italiano, nella figura del ministro Melandri, e il rappresentante della comunità francese in Belgio. Credo che questo impegno, peraltro assunto nuovamente da questo Governo - recentemente ho ascoltato il ministro Urbani -, sia molto importante per il rilancio della nostra produzione. Come sappiamo, la produzione cinematografica è una delle espressioni culturali più immediate per l'identità del nostro paese. Chiedo, quindi, un voto convintamente favorevole (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Carra. Ne ha facoltà.
ENZO CARRA. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole del gruppo della Margherita, DL-l'Ulivo all'accordo cinematografico con il Governo francese e anche a quello intervenuto con la comunità francese del Belgio in materia di coproduzione cinematografica. Si tratta di accordi, evidentemente, conclusi dal precedente Governo, ma questo non è il motivo per il quale noi, con qualche soddisfazione, votiamo a favore. Lo facciamo perché l'industria cinematografica europea deve ritornare alle sue origini, che sono state proprio quelle di grandi coproduzioni le quali hanno reso possibili grandi opere con grandi registi.
Quello che ci preoccupa in questo momento è che un paese come la Francia, che sta ancora discutendo dell'eccezione culturale francese, non debba vedere in Italia, invece, una cultura intesa come eccezione. Pertanto, siccome non vorremmo arrivare a questo, cerchiamo di avvicinarci ad altri paesi che con noi hanno la comune origine latina e tanti impegni presi in passato su opere importanti, per proseguire per quello che è possibile in Europa lo sviluppo di questa industria cinematografica che ha tanto bisogno di noi, perché alle parole seguano i fatti e per una eccezione culturale che sia effettivamente tale in Europa e verso gli altri paesi non europei.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
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