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PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Spini. Ne ha facoltà.
VALDO SPINI. Signor Presidente, per venire incontro ai lavori dell'Assemblea, esprimerò una dichiarazione di voto, ma anticiperò alcune considerazione anche con riferimento al successivo provvedimento, ugualmente relativo alla repressione e alla lotta del terrorismo.
Finalmente, si recepiscono alcune convenzioni delle Nazioni Unite dopo un ritardo indubbiamente negativo. L'atteggiamento del nostro gruppo è molto preciso: il terrorismo lo si combatte innanzitutto con la cooperazione giuridica e di polizia internazionale e l'ambito giusto entro cui ciò deve avvenire è rappresentato dalle Nazioni Unite.
Nel caso del primo disegno di legge di ratifica, siamo di fronte ad un provvedimento che ha già ottenuto la ratifica di un numero sufficiente di Stati per entrare in vigore. Quindi, è necessario ed estremamente importante che il Senato lo possa esaminare quanto prima, al fine di adeguare anche l'ordinamento dell'Italia ad uno strumento che ormai è stato ratificato da altri paesi.
Siamo convinti che, invece delle spedizioni militari unilaterali, sia molto meglio procedere alla cooperazione internazionale di magistratura e di polizia in questo ambito. Ecco anche perché abbiamo voluto che un nostro esponente, l'onorevole Folena, fosse uno dei relatori, in quanto la posizione molto netta del nostro gruppo e di tutto il centrosinistra è che, in materia, non si possa perdere tempo, ma si debba con molta tempestività rafforzare l'azione delle convenzioni e delle Nazioni Unite. Abbiamo anche corretto aspetti importanti, cercando di porre rimedio, come Camera, a quanto è avvenuto al Senato, che dovrà recepire tempestivamente tali modifiche.
Il successivo provvedimento, sul quale non sono stati presentati emendamenti, diventerà legge con la nostra approvazione. Questo disegno di legge, proprio perché volto alla repressione del finanziamento del terrorismo, ritengo sia un provvedimento molto importante.
Sappiamo che, diverse volte, nel nostro paese, ci sono state resistenze ed intralci
nei confronti della collaborazione sul piano finanziario e in ordine al riciclaggio e all'individuazione dei fondi neri connessi al terrorismo. Ebbene, su tali questioni non vi possono essere incertezze, pause o disattenzioni, non ci possono essere elementi che in qualche modo turbino una piena partecipazione dell'Italia alla repressione del finanziamento del terrorismo internazionale.
A volte, ci sono dichiarazioni molto strane, purtroppo svolte da autorevoli membri delle istituzioni, su giustificazionismi di fondi all'estero, che vengono sostenuti in nome delle pretese sottrazioni al fisco o quant'altro. Sia chiaro che, sul finanziamento del terrorismo e del crimine in genere, non ci possono essere esitazioni o oscillazioni, in quanto tali situazioni devono trovare il preciso sostegno del Parlamento italiano e del nostro paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fanfani. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE FANFANI. Signor Presidente, intervengo in maniera estremamente sintetica per annunciare il voto favorevole del gruppo della Margherita, DL-l'Ulivo su questo disegno di legge che, sostanzialmente, rappresenta un atto dovuto, in quanto recepisce nel nostro ordinamento un provvedimento che potremmo definire settoriale o di nicchia, perché la repressione del terrorismo internazionale trovava già corretta disciplina nelle linee generali nel capo II, del libro II, del nostro codice penale, cioè agli articoli 276, 280, 284 e 285.
Peraltro, il provvedimento è reso necessario perché colma una lacuna normativa che non trova piena esecuzione, quanto al disposto della Convenzione internazionale, nell'articolo 280 del nostro codice penale, in quanto esso concerne esclusivamente attentati per finalità di terrorismo e, pur prevedendo alla base della struttura dell'articolo la finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, individua, quanto alla modalità di esecuzione dell'attività delittuosa, la sola finalità di attentare alla vita e all'incolumità delle persone.
È ovvio che questo disegno di legge tende a colmare un aspetto non disciplinato nel nostro ordinamento e, soprattutto, tende a dare corpo, in una situazione particolarmente connotata da attentati terroristici a livello mondiale, alla necessità di fornire corretta esecuzione ad una Convenzione che ha la possibilità di rendere organica la disciplina della materia in tutti gli Stati che avranno la possibilità di recepirla.
Per questo, riservandomi una più compiuta valutazione del fenomeno durante l'esame del provvedimento che seguirà, annuncio il voto favorevole dei deputati del gruppo della Margherita.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
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