Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 140 dell'8/5/2002
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(Interventi volti a fronteggiare i danni subiti dal Nord Italia a causa della recente ondata di maltempo - n. 3-00924)

PRESIDENTE. L'onorevole Zacchera ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-00924, (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4), di cui è cofirmatario.

MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, signor ministro, la mia non vuole essere la solita litania di disgrazie ambientali. Non rappresento comunità di persone che piagnucolano in attesa che lo Stato faccia qualcosa, no, signor ministro. L'ennesima alluvione del Piemonte e della Lombardia, che purtroppo sta continuando, chiede sì, nell'immediato, la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale per le zone interessate, ma soprattutto interventi strutturali definitivi per strade statali come quelle del lago Maggiore o della valle Vigezzo, strade internazionali che si interrompono sempre per settimane, impedendo ai lavoratori frontalieri, a migliaia, di raggiungere i posti di lavoro, con alberghi ed attività commerciali che chiudono, ed isolando decine di migliaia di persone. Si tratta di problemi sottovalutati, secondo me, dai precedenti governi, ma questo Governo si rende conto dell'estrema gravità della situazione? Si rende conto che è necessario attivare veramente l'ANAS in tempi brevissimi per cercare di affrontare subito e risolvere delle situazioni che sono veramente insostenibili?

PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ha facoltà di rispondere.

PIETRO LUNARDI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, l'ondata di maltempo, che ha colpito le province di Novara, Verbania, Varese, Como e Milano degli scorsi giorni e che ha provocato danni e disagi, è stato un fenomeno difficilmente prevedibile data la stagione primaverile in corso.
Il dipartimento della protezione civile ha fatto conoscere che a seguito della grave situazione, la regione Piemonte ed alcune province hanno richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza. In data 7 maggio, il dipartimento ha predisposto il provvedimento richiesto che, su proposta del Ministero dell'interno, verrà deliberato dal Consiglio dei ministri. Contemporaneamente, l'ufficio territoriale di Governo di Novara ha richiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
Relativamente alle infrastrutture stradali interrotte, l'ANAS ha fatto conoscere la seguente situazione.
A seguito dell'imponente frana che ha provocato l'interruzione della strada statale n. 337 della valle Vigezzo vi è stata l'immediata attivazione dell'ANAS ma le


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condizioni di grave rischio per il perdurare del movimento franoso non hanno consentito le normali operazioni di sgombero dei materiali franati.
A causa dell'entità della frana, la particolare delicatezza dell'intervento da eseguire e per il perdurare delle condizioni meteorologiche avverse non è possibile azzardare previsioni di riapertura a breve termine.
L'intervento di sistemazione definitiva potrà essere delineato e quantificato solo dopo il necessario approfondimento progettuale della soluzione tecnica contenuta nella proposta della comunità montana valle Vigezzo.
Relativamente alla strada statale n. 394 del Verbano orientale, l'ANAS ha fatto conoscere di avere disposto un sopralluogo geologico al fine di verificare le condizioni di stabilità del versante e decidere l'eventuale riapertura al traffico sia pure limitata e con guardiania.
Per risolvere in via definitiva al problema, l'ANAS ha concordato con Ferrovie dello Stato una soluzione progettuale che prevede la costruzione nel tratto interessato di due gallerie artificiali, una sulla statale e una sulla linea ferroviaria. La relativa previsione finanziaria è stata inserita nella proposta di piano triennale 2002/2004 attualmente in via di definizione.
Per quanto attiene all'interruzione della statale n. 34 del lago Maggiore in comune di Cannero, causata dal riattivarsi di una imponente frana a monte, l'ANAS ha proceduto alle opere di rimozione e sistemazione operando sui due lati della frana con il dispiego di tutte le potenzialità tecniche necessarie per riaprire al transito la strada nei tempi minimi occorrenti.
La riapertura della strada, ha fatto conoscere l'ANAS di Torino, è comunque prevista per i prossimi giorni condizionatamente alla situazione meteorologica.
La progettazione della sistemazione definitiva della zona in frana a Cannero procederà con ogni speditezza con l'obiettivo di arrivare alle fasi finali della progettazione ed approvazione entro i prossimi mesi.
Relativamente alla situazione del bacino del fiume Olona, si deve osservare come questo sia caratterizzato da sezioni di deflusso insufficiente a smaltire piene anche di media consistenza. Gli interventi effettuati dagli organi del magistrato del Po a seguito dei recenti eventi hanno potuto risolvere solamente i danni provocati localmente alle sponde e alle difese del corso d'acqua.
Per eliminare definitivamente il problema causato dalle esondazioni per tracimazione è necessario provvedere alla realizzazione di quattro casse di espansione lungo il corso del fiume. La realizzazione di due di tali casse, quella sul ponte Gurone e quella di San Vittore Olona-Legnano, per un importo di 38 milioni di euro, è già stata inserita nel PS45 dell'autorità di bacino del fiume Po.

PRESIDENTE. L'onorevole Zacchera cofirmatario dell'interrogazione ha facoltà di replicare.

MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, signor ministro, la ringrazio. Sono parzialmente soddisfatto della sua risposta, perché mi rendo conto che la risposta è stata immediata. Il problema però si pone in termini strutturali per il futuro. Bisogna decidere in poche parole se non sia il caso di considerare, specialmente in queste zone e in tutto il bacino del Po, il discorso ambientale della sistemazione idrogeologica come una priorità, che ha i suoi costi, che ha i suoi tempi, ma che determina, se non viene realizzata, altri tempi ed altri costi, che saranno molto maggiori.
Questo è il vero punto! Per questo, chiedo che il Governo si ponga come priorità, non soltanto doverosa, la realizzazione anche in quelle zone di alcune grandi infrastrutture che siano sicure, altrimenti, ogni volta ci ritroveremo con situazioni più gravi.
Un giorno di chiusura per gli stabilimenti della Valle Olona, costa decine di


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miliardi. Si pensi alle migliaia di persone che ogni giorno non possono raggiungere il posto di lavoro o a quelle cittadine come Cannobio, sul lago Maggiore, isolate da tutte le parti. Vi sono poi linee ferroviarie che molto spesso, come nel caso dell'altro versante del lago Maggiore, devono sopportare compiti assolutamente straordinari.
Nutriamo fiducia nel fatto che questo Governo voglia intervenire subito, magari anche sollecitando maggiormente l'ANAS.
Si deve cercare di far capire che la burocrazia può e deve essere qualche volta superata in pieno coordinamento con le regioni interessate.
La ringrazio infine ancora per l'impegno preso dal Governo a dichiarare nel corso della sua prossima riunione lo stato di calamità e di emergenza.

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