XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 22 di Martedì 20 febbraio 2024
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Morrone Jacopo , Presidente ... 2 

Audizione del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini:
Morrone Jacopo , Presidente ... 2 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 3 
Morrone Jacopo , Presidente ... 9 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 9 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 12 
Morrone Jacopo , Presidente ... 12 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 12 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 14 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 14 
Fregolent Silvia  ... 16 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 16 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 17 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 17 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 17 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 17 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 17 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 18 
Auriemma Carmela (M5S)  ... 19 
Morrone Jacopo , Presidente ... 20 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 20 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 23 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 23 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 23 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 24 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 24 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 24 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 24 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 24 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 24 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 24 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 24 
Morrone Jacopo , Presidente ... 24 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 24 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 25 
Morrone Jacopo , Presidente ... 25 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 25 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 26 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 26 
Morrone Jacopo , Presidente ... 26 
Auriemma Carmela (M5S)  ... 26 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 27 
Morrone Jacopo , Presidente ... 27 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 28 
Morrone Jacopo , Presidente ... 28 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 28 
Morrone Jacopo , Presidente ... 29 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 29 
Auriemma Carmela (M5S)  ... 29 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 29 
Auriemma Carmela (M5S)  ... 29 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 29 
Borrelli Francesco Emilio (AVS)  ... 30 
Morrone Jacopo , Presidente ... 30 
Gambini Maurizio , sindaco di Urbino ... 30 
Morrone Jacopo , Presidente ... 30

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
JACOPO MORRONE

  La seduta comincia alle 9.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del sindaco di Urbino Maurizio Gambini, che ringrazio per la presenza. Il sindaco è accompagnato dalla sua assistente, dottoressa Valentina Bicchiarelli. Avverto il nostro ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che se lo riterrà opportuno, consentendo la Commissione, i lavori potranno proseguire in seduta segreta. Segnalo che, in tal caso, per la parte della seduta sottoposta a regime di segretezza, saranno sospesi tutti i collegamenti da remoto, che saranno tempestivamente riattivati alla ripresa della seduta libera. Al fine di assicurare il miglior svolgimento dei lavori, invito inoltre il nostro ospite a destinare, se possibile, illustrazioni di eventuali contenuti riservati alla parte finale della seduta. L'audizione odierna rientra nell'ambito dell'approfondimento, avviato per decisione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi del 20 dicembre scorso, sulla discarica di Riceci, nella provincia di Pesaro e Urbino. Ricordo che la Commissione è chiamata, in base alla relativa legge istitutiva, a svolgere indagini atte a far luce sulle attività illecite connesse al Pag. 3ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, anche con riguardo alla verifica di eventuali comportamenti illeciti nell'ambito della pubblica amministrazione centrale e periferica, ovvero dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti. La Commissione ha inoltre il compito di individuare eventuali connessioni tra tali attività illecite e altre attività economiche, con specifico riferimento al traffico dei rifiuti all'interno dei territori comunali e provinciali e tra le diverse regioni, anche tenendo conto del divario nella dotazione di impianti. In tale contesto, la Commissione intende acquisire elementi di conoscenza utili alla verifica della sussistenza di attività illecite relative alla gestione dei servizi di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti da parte di soggetti pubblici o privati, ai sistemi di affidamento dei citati servizi ovvero alle attività di bonifica dei siti inquinati a seguito del mancato rispetto della normativa vigente in materia ambientale. Cedo dunque la parola al sindaco Gambini per lo svolgimento della sua relazione introduttiva, al termine della quale i colleghi parlamentari potranno rivolgere eventuali domande o richieste di chiarimento.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Buongiorno a tutti. Signor presidente, mi scuso per il ritardo, ma non avevamo previsto un'ora e un quarto di coda in città. Sono qui e mi avete convocato per la vicenda di Riceci, tristemente nota, che, per quello che io conosco, non ha assolutamente – perlomeno a mia conoscenza – alcuna opacità o non linearità nei comportamenti della nostra società partecipata Marche Multiservizi. Chiaramente del socio privato non ho conoscenza del tipo di attività, anche se so che fa attività sempre nella gestione dei rifiuti, per conoscenze acquisite per voce degli amministratori di Marche Multiservizi. Di fatto, da quando sono venuto a conoscenza di questa vicenda, non ci sono state situazioni, come Pag. 4ho detto, di opacità. Chiaramente io l'ho saputo dall'amministratore delegato, che mi ha messo a conoscenza della cosa insieme al sindaco di Petriano. Questo impianto non insiste nel comune di Urbino, quindi io mi sono sempre astenuto dal fare considerazioni, proprio perché il sito individuato era in un altro comune.
  Il comune di Urbino ha un componente nell'organo amministrativo di Marche Multiservizi, che ogni volta che si è parlato di questo tema mi ha informato di quello che stava accadendo, quindi di quella che era la proposta. Peraltro, io la conoscevo, anche perché – ad inizio 2022, non ricordo la data precisa – uno dei proprietari dei terreni mi aveva chiamato ancor prima essendo stato contattato da una società per un impianto di smaltimento, come ho detto anche in consiglio comunale ai componenti del consiglio. In modo lineare, in estate, si è sviluppato il percorso anche con il sindaco di Petriano, che ne era a conoscenza ma, per quello che mi risulta, non aveva coscienza di che tipo di impianto si trattasse. Tra l'altro, si era parlato anche di impianto di smaltimento di polverino, perché comunque siamo una zona industrializzata e poiché il legno da noi va per la maggiore c'è un'esigenza da parte delle imprese. Premetto che nella nostra provincia oggi i rifiuti speciali vengono smaltiti negli impianti normali, dove vengono smaltiti anche i rifiuti urbani. Le imprese, le associazioni imprenditoriali, ma anche tutte le associazioni di categoria, le associazioni sindacali, le sigle sindacali sono a conoscenza che c'è un problema di smaltimento dei rifiuti speciali, che vanno per ora principalmente fuori regione e fuori provincia. Questa è la conoscenza mia, conoscenza acquisita da quanto detto dalle associazioni. Ci sono stati parecchi articoli sul fatto che comunque c'è questa esigenza. Al di là di questo, mi pare un po' strano che tutta questa vicenda possa essere considerata opaca. Pag. 5Il consiglio di amministrazione ha deliberato tutti i passaggi. Mi sembra che sia di novembre o dicembre del 2022 l'adesione a questa società, che è stata ratificata da tutti i sindaci in sede di bilancio consolidato, ad aprile o maggio 2023, con la nota integrativa relativa a tutte le operazioni che Marche Multiservizi ha realizzato: dall'impianto di biodigestione, che ha avuto l'autorizzazione a costruire nel 2023, con la costituzione della società; dell'acquisizione di Macero Maceratese, che è una società che lavora la carta e il cartone, della quale sono molto contento, perché è una società che funziona bene, già al primo anno di attività ha dato i suoi risultati importanti; dell'adesione alla società Aurora, con tanto di relazione che è stata fatta e portata alla conoscenza di tutti i sindaci e votata, ricordo, quasi all'unanimità, con l'astensione di un solo assessore di Montelabbate, che si è astenuto. Quindi, tutti eravamo a conoscenza di quello che stava facendo Marche Multiservizi, mi pare strano che si voglia pensare che questo non sia. È ovvio che il tema dei rifiuti è sempre un tema molto delicato e difficilmente le persone o gli amministratori riescono a dire quando ci sono delle proteste in atto, che naturalmente avvengono quando c'è un impianto del genere che viene insediato o comunque viene proposto. Dunque, non mi meraviglio più di tanto, chiaramente per questo motivo, non per altro. Fra l'altro, io non mi sono meravigliato proprio perché nel sito del quale stiamo parlando c'è una vecchia discarica, che è stata dismessa senza bonificare – e questo è un elemento non da poco, a mio avviso – e che è adiacente a un'area industriale. Insomma, non è che in quel sito c'è un giardino, come lo si vuol dipingere. È ovvio che, in vista della campagna elettorale per le prossime amministrative, tutti i partiti sono andati addirittura nei giorni scorsi a iniziare la campagna da lì. Diciamo che questa circostanza la vedo sotto questo profilo. Io ho detto queste cose, non mi nascondo dietro Pag. 6un dito. Sono stato l'unico sindaco che ha portato in consiglio comunale l'esposizione dell'impianto, perché la società Aurora, insieme a Marche Multiservizi ovviamente, ha presentato il progetto, mi pare nella primavera 2023, in una sala pubblica dove, per il motivo che ho esposto prima, solo tre dei cinquanta sindaci erano presenti. Quindi, si lancia il sasso ma si cerca di nascondersi, perché chiaramente i rifiuti sono un tema delicato. Tema delicato nei confronti di cittadini che, ovviamente, quando si fa un impianto del genere hanno le loro perplessità. Invece, siccome il consiglio comunale me l'ha chiesto, ho fatto esporre il progetto nell'ambito del consiglio, proprio per capire di fatto di cosa si trattasse. Infatti, nonostante fossi stato messo a conoscenza, non conoscevo i dettagli dell'impianto e di come veniva realizzato. Peraltro il comune di Urbino è stato sede di una discarica, chiusa un anno fa, che ha dato notevoli problemi prima che venisse Marche Multiservizi a gestirla. Voglio dire a questa Commissione che Marche Multiservizi è una società che nella nostra provincia ha sistemato parecchie cose: tre discariche abbandonate, senza post mortem e senza futuro, che sono lasciate lì con società quasi in fallimento; in questi ultimi anni siamo usciti da una situazione spiacevole sulla depurazione, eravamo in infrazione comunitaria per la depurazione delle acque, e invece ne siamo usciti; abbiamo portato la raccolta differenziata nella nostra provincia, con Marche Multiservizi e ASET, in cinque anni dal 45 al 73 per cento. Eravamo disperati perché non riuscivamo a raggiungere il 65 per cento imposto dall'Unione europea. Sinceramente, ho affrontato questo tema senza il timore che Marche Multiservizi potesse essere un soggetto che potesse essere messo in dubbio sulla limpidità e sulle certificazioni di questa società. Chiaramente, come sempre, non tutti conosciamo le cose come avvengono realmente, però mi sembra strano e onestamente non capisco. Tutti i Pag. 7sindaci hanno votato, con la nota integrativa, tutte le iniziative che Marche Multiservizi portava avanti. Andare lì con le bandiere a sostenere politicamente un'altra versione mi ha molto sorpreso. Tra l'altro, mi pare che questa vicenda sia stata attenzionata anche dalla procura, che ha sicuramente analizzato le sue cose, io non ne ho conoscenza ovviamente, che ha archiviato immediatamente la questione perché evidentemente non avrà rilevato opacità.
  Io sono qua e non ho problemi a rispondere a tutte le domande che mi farete, chiaramente per quello che conosco. Tuttavia, devo dire che ho grande fiducia. Il consiglio di amministrazione ha lavorato in scienza e coscienza, a mio avviso. Chiaramente la discarica serve, serve alla nostra provincia, l'hanno chiesta gli imprenditori a gran voce, tutte le sigle sindacali. Non deve essere fatta a Riceci? Va benissimo, però, come ho detto al collega sindaco di Pesaro, che detiene il 25 per cento della società Marche Multiservizi, se questo luogo non deve essere, noi dobbiamo indicare un altro luogo, perché l'impianto alla nostra provincia e alla nostra regione serve. Come ho detto prima, smaltiamo fuori provincia i nostri rifiuti speciali e le nostre imprese chiaramente sostengono dei costi che potrebbero anche essere un po' più contenuti. Mi mette tristezza questa vicenda perché mettere in cattiva luce la nostra società, con seicento dipendenti che lavorano e altrettanti nell'indotto... Nell'ultima alluvione di settembre 2022 la nostra è stata l'unica azienda che ha sistemato gli impianti, che è corsa dappertutto. È stato detto nella relazione di un consigliere, di un socio, di un sindaco colpito da alluvione che è una società che veramente funziona adeguatamente. Poi, naturalmente, tutto si può migliorare. Sono sindaco da dieci anni, ma sono amministratore del comune di Urbino, consigliere dal 1999. Prima che arrivasse Marche Multiservizi nella nostra provincia Pag. 8era un disastro, quindi sentire le cose che vengono dette sulla nostra società fa male.
  Vengo all'ultima cosa che vorrei dire, importantissima secondo me. Si dà la sensazione che questo impianto venga progettato sotto i Torricini di Urbino. Urbino è una città che, per fortuna, è diventata capoluogo il 29 gennaio, dopo 164 anni – c'era il decreto del re che non era mai stato convertito e questo Governo lo sta convertendo, fortunatamente – e siamo l'unica città patrimonio dell'umanità. Viene detto che la discarica è adiacente alla buffer zone, che la discarica è sotto i Torricini per le persone che sono fuori. Ho detto anche, pubblicamente, in consiglio comunale, che mi riservo di querelare chi dice che questa discarica è sotto le mura di Urbino, perché l'eventuale discarica, l'eventuale sito è a distanza di 8,5 chilometri in linea d'aria e 12 chilometri in via stradale. Chiaramente questo nuoce e lede gli interessi della nostra città e dei nostri cittadini. Dopodiché, io non sono per fare la discarica a Riceci, però so che i rifiuti vanno smaltiti e vanno smaltiti adeguatamente, come sta facendo da un decennio e mezzo questa società. Mi pare che Marche Multiservizi sia arrivata nel 2004, è stata individuata, attraverso un bando, Hera come socio privato, che ha sempre investito sul nostro territorio. Non si dica, quindi, che noi facciamo un impianto sotto i Torricini. Io sono stato l'autore di un dimezzamento della discarica che esisteva nel comune di Urbino, sempre non sotto le mura, perché il sito non era adeguato per le dimensioni con cui era stato progettato. Sono qui a dire anche questa cosa: questa discarica non è nel comune di Urbino e non è sotto le mura di Urbino. È in un altro comune. Mi preme molto sottolinearlo perché il comune di Urbino ha un'immagine nel mondo che rappresenta, credo, la nostra regione e il nostro Paese.

Pag. 9

  PRESIDENTE. Ringrazio il sindaco e do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre questi o formulare osservazioni.

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Ringrazio il sindaco di Urbino che ha espresso una posizione, rispetto ad altri, chiara e netta. Lui è favorevole alla discarica, ritiene che sia un progetto valido. Non mi risulta in nessun momento, in nessuna audizione, in nessuna situazione che qualcuno abbia espresso un giudizio di qualsiasi tipo su Marche Multiservizi. Mi sembra una scusa preventiva rispetto a una cosa che nessuno ha detto. Quello che è stato detto, di cui lei purtroppo non ci ha resi edotti, perché è stato vago, è il rapporto con il socio di San Marino. Questa è una vicenda opaca, di cui neanche lei ci ha spiegato nulla. Purtroppo, se uno fa l'amministratore, non può far finta che esistono soci occulti o non tracciabili oppure opachi rispetto a una gestione di qualcosa di pubblico. Sono stato nel luogo dove dovrebbe sorgere la discarica. Lei ha perfettamente ragione. Non è esattamente sotto Urbino, ma Urbino affaccia sulla discarica e dalla discarica si guarda Urbino. D'altronde, lei è del territorio, quindi lo sa molto meglio di me, in quella zona fu girato lo spot della regione Marche con Dustin Hoffman. C'è un legame storico con Urbino, perché è considerato un terreno in cui Raffaello andava a ispirarsi e a passeggiare. Entro subito nel merito, perché voglio chiedere delle cose più specifiche al sindaco, in modo tale da avere dei chiarimenti. La regione Campania, per conto dell'assessore regionale, ha detto che è contraria a questa discarica e ha aggiunto anche un'altra cosa, cioè che è stata volontà della provincia dare ulteriori – questo è un elemento di opacità, sindaco, non dovuto al comune di Urbino, ma sicuramente a questa gestione – sei mesi per presentare il progetto. Vi siete presi di sei mesi in sei mesi, con una situazione che può essere Pag. 10assolutamente considerata opaca. Chiediamo spiegazioni su questa società di San Marino. Continuiamo a chiederle, ma nessuno ce le dice. Sicuramente non crediamo che i lavoratori di Marche Multiservizi, che è una società sicuramente dove ci sono tantissime persone serie e corrette, abbiano delle responsabilità. Il nostro tema sono i vertici. Perché è stata scelta una società di San Marino? Qual è il rapporto? Quali rapporti personali leggano alcuni esponenti e vertici di questa società con alcuni amministratori locali? È vero o non è vero che più volte anche lei, sindaco, si è recato a Riceci con dei tecnici per alcuni sopralluoghi in quanto alcuni terreni per la realizzazione della discarica, tra l'altro, dovevano ricadere nel comune di Urbino? È vero che nella riunione pubblica della Commissione lavori pubblici del comune di Urbino del 18.05.2023 lei stesso ha dichiarato di non essere a conoscenza del progetto? Eppure qui ha detto che lo conosceva dal 2022. È vero che in detta occasione ha dichiarato che in quanto sindaco del comune di Urbino non poteva esprimere giudizi su un progetto che ricadeva su un territorio di altro comune, nonostante ricoprisse il ruolo di vicepresidente della provincia di Pesaro e Urbino e sindaco di Urbino? Tra l'altro, aggiungo una cosa su questo. Per me, come lei ha detto, ovviamente ho sentito e ho fatto anche delle domande, la posizione della provincia è incomprensibile. Ha fatto votare a favore, ma poi il presidente della provincia non è d'accordo e ha fatto dimettere il proprio delegato. Quindi, sindaco, lei chiede quali sarebbero gli elementi di opacità. Ecco, questo è un elemento di opacità. Per quale motivo un ente fa votare a favore – non sto parlando di lei, ovviamente – e poi viene qui in Commissione e ci dice che, in realtà, non era d'accordo e fa addirittura dimettere il proprio membro del consiglio d'amministrazione? Infine, secondo lei, Baccio Fiaccarini, delegato del comune di Urbino, e l'altro delegato della Pag. 11provincia di Pesaro e Urbino, il dottor Mazzoli, hanno fatto bene a esprimere parere favorevole? Immagino di sì, perché qui ha detto che era assolutamente favorevole a questo percorso e alla realizzazione di questa discarica. Le faccio una domanda che mi interessa sapere, visto che lei opera pure nel biologico, al di là del fatto che lei è sindaco pro tempore, come ognuno di noi è pro tempore espressione delle istituzioni. Come si può sostenere un percorso che palesemente mette in campo una serie di scatole cinesi? Lei stesso, lo stesso presidente della provincia e lo stesso assessore regionale, nessuno di voi è stato in grado di dirci in questa Commissione che cos'è questa società, perché è stata scelta questa società e quali sono stati gli elementi di evidenza pubblica per cui è stata scelta questa società. Immagino, da quello che ho capito, però glielo domando lo stesso, perché è mio dovere domandarglielo, che lei continuerà a sostenere e non c'è nessun ripensamento rispetto alla realizzazione della discarica a Riceci, nonostante la posizione della regione Marche e quella della provincia, con le dimissioni anche di un proprio membro nel Cda. Vorrei sentirlo direttamente da lei. Torno a ripetere che rispetto alla società in quanto tale, in particolare ai lavoratori, noi non abbiamo sollevato nessun tipo di dubbio, né nella funzionalità, né nell'attività, né in quello che ha svolto fino ad oggi. Noi stiamo ponendo dei dubbi su questo – fatemi passare il termine forzato – «affare» e sui vertici che, per stessa dichiarazione degli enti che li hanno nominati, o si sono dimessi o hanno votato in modo difforme rispetto alla volontà, o non sono stati in grado di fornirci un elemento definitivo sul socio privato, il socio di San Marino. In Italia, giustamente, quando tu fai una discarica dove vai a cercare i soci? A San Marino. Chi non lo fa? Questo è un elemento – concludo, sindaco – di enorme opacità, su cui le chiediamo, in modo assolutamente sereno, un Pag. 12chiarimento. Non c'è nessun accanimento. La questione elettorale capita per caso, per un motivo molto semplice. Se non ci fosse stato il progetto della discarica che veniva realizzato, la campagna elettorale si sarebbe fatta su altri temi territoriali. È del tutto normale che se questo è il tema che riguarda non soltanto la città di Urbino, ma tutto il territorio della provincia, e anche la stessa regione Marche, interessa tutti. Inoltre, ci lascia del tutto perplessi il fatto che ancora oggi, nel 2024, ci sia chi progetta discariche.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Posso rispondere?

  PRESIDENTE. Come preferisce. Può rispondere subito o intervenire dopo su tutto.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Se è possibile, rispondo subito. L'onorevole ha fatto diverse domande, forse non le ricordo neanche tutte. Dustin Hoffman lì non ha girato nessun film. Il video lo ha girato ai Forquini. Sarebbe opportuno che magari si venisse sul territorio e non si ascoltasse solo un elemento. È successo anche con un parlamentare, che è venuto nel mio comune per un altro motivo, per un'area industriale. Un parlamentare che viene nel comune senza invitare il sindaco non è bello. Non è il caso suo, perché lei è andato nel comune di Petriano. Dustin Hoffman ha girato lo spot altrove, non lì, era nell'area dei Forquini, che è in un'altra vallata. In ogni caso, non credo che abbia rilevanza.
  Sul fatto che io sono andato con i tecnici sui terreni, assolutamente no. Non sono mai andato con nessun tecnico. Io vado per il mio lavoro, perché faccio l'agricoltore biologico, l'ha rilevato lei, e sono il presidente di una cooperativa che va per la maggiore nelle Marche, nell'Umbria e nella Toscana, TerraBio. Onorevole, rispondo prima a questa domanda perché è Pag. 13importante. I nostri soci della cooperativa hanno e io stesso ho i terreni vicini, accanto alla discarica di Ca' Asprete e accanto alla discarica di Ca' Lucio, che è stata chiusa l'anno scorso. Le assicuro che abbiamo sempre analizzato i prodotti che nascevano vicino alle discariche. Noi lo facciamo quotidianamente. Le faccio vedere i rapporti di analisi microbiologiche, che non rilevano mai nulla. Ne approfitto per dire anche che, per quanto riguarda la discarica di Ca' Asprete, che è di fronte ai cittadini di Tavullia, nella località Babbucce, sono proprio a 500 metri di fronte, si sono complimentati per come si gestisce la discarica, che non dà impatto, nonostante sia anche rifiuto urbano, non solo industriale, che notoriamente ha più problemi di odori e di emissioni. Al di là di questo, non sono mai stato in quel luogo.
  La regione Marche e il rapporto con la provincia. Questo è stato un elemento molto importante. Ho anche conoscenza che il mio collega sindaco di Petriano, appena ha saputo che c'era questo tema dei 2 mila metri di distanza dal centro abitato, ha subito avuto dei dubbi. Come ad oggi abbiamo dei dubbi. La regione Marche, l'assessore Aguzzi, ha subito detto che le regole sono queste. È stata chiesta dalla provincia – io l'ho detto, lo abbiamo chiesto, ma non avevamo motivo di risposta – una interpretazione autentica al consiglio regionale, che non è mai arrivata. L'ha mandata, invece, il funzionario, dove dice che il rispetto deve essere di 2 mila metri. Questa è una questione dirimente. Lei lo ha citato. Io sono anche vicepresidente della provincia. Mi sono assicurato che il nostro tecnico mi desse ragguagli di cosa ne pensava. Anche lui pensa che questo impianto non si possa fare in quel sito, per il motivo della distanza, principalmente, e poi anche per altri motivi. Questo, chiaramente, è ciò di cui io sono a conoscenza. Il proponente, evidentemente, pensa qualcos'altro.Pag. 14
  Il tema della società di San Marino. Io mi meraviglio che lei si meravigli. Io non ho mai visto un gruppo imprenditoriale che non fa una newco o una società di scopo al fine di progettare un impianto. Per un impianto di smaltimento rifiuti, come in questo caso, sicuramente è sempre così. È la procedura naturale che fa un'azienda. Io non conosco la ditta di San Marino. So che lavora carta e cartone e che ha progettato altri impianti perché mi è stato detto dal mio consigliere, dal momento che su questo è stato relazionato in consiglio di amministrazione. È normale che si costituisca un nuovo soggetto per un progetto specifico, che, ovviamente, ha necessità di risorse economiche importanti. Un progetto come questo non ho idea di quanto possa costare, ma sicuramente qualche milione di euro, almeno credo. Essendo anche nel settore delle energie rinnovabili, so benissimo che progettare costa. Quello delle progettazioni, anche in riferimento a quanto sono state pagate, credo sia un valore che rappresenta lo 0,2 per cento del valore complessivo di tutta l'operazione nei venticinque anni. Anche di questo non mi meraviglio così tanto. Non conosco il caso specifico. Da quello che mi è stato detto, sono state fatte le dovute due diligence da tecnici specializzati, che hanno riferito ai consiglieri e agli amministratori.
  Volevo dire un'altra cosa. Mi meraviglio perché nessuno sapeva nulla, ma il presidente di Marche Multiservizi è nominato dal sindaco di Pesaro. Nel consiglio e nella giunta di Pesaro ci sono i 5 Stelle, i Verdi, i Comunisti, i Comunisti italiani, come si chiamano adesso. Ci sono tutti.

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Sarei io il comunista?

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. No, non lei, non so lei. Ci sono tutti. Quando un presidente di un consiglio di amministrazione propone una delibera in consiglio e non Pag. 15informa la sua proprietà, mi sembra strano. È stato ratificato – come ho detto prima – da tutti. Quindi, non è che qualcuno non sapesse, siamo chiari. Io sono sindaco da dieci anni e finisco il mio mandato a maggio. Non lo so, forse mi ricandiderò anche, però ai miei cittadini dico le cose come stanno, non racconto una storia che non esiste, poi le persone dicono quello che credono. Io il progetto non lo conoscevo fino a quando non è stato esposto in consiglio comunale. Non a Urbino, perché è stato esposto per la seconda volta. Io sono andato anche alla presentazione del progetto a Ca' Virginia, dove tra l'altro c'erano – non voglio dire un numero sbagliato – tre o quattro sindaci, compreso me, mi pare. Mi sembra improprio che un sindaco non vada alla presentazione di un progetto di questo genere. Mi domanderete perché, ma è chiaro, perché in cima alla strada c'erano le persone con lo striscione. Sappiamo che la politica ha paura di questi temi, quindi è meglio non esserci. Invece io ci sono, ci sono sempre stato. Non conosco il partner privato, l'ho incontrato un giorno a Pesaro, perché me lo hanno presentato in occasione di un evento, ma non lo conosco, non ne conosco le capacità imprenditoriali.
  Lei mi ha fatto altre domande. Quanto ai consiglieri, chiaramente non so cosa riferivano gli altri consiglieri ai propri referenti sindaci, quindi non posso rispondere su questa cosa.
  Forse non ho risposto a tutte le domande, che erano diverse. Dal punto di vista del progetto, che io ho visto rappresentato, ho detto al suo collega sindaco di Pesaro che l'unica alternativa per non far costruire quell'impianto lì – questo l'ho proposto in consiglio comunale e l'ho proposto personalmente al sindaco di Pesaro – è andare dal nostro socio privato, che è Hera, e dire che non va bene lì e proporre un altro posto. Io con il sindaco di Pesaro non sono andato dal presidente. È andato da solo. Sono tornati dicendo che i comuni potevano proporre un altro Pag. 16sito possibile. Questo non lo dico io, è scritto negli annali, però nessuno si è fatto avanti. Ovviamente non ci sarà mai un amministratore che propone un impianto sul proprio territorio, questo è quasi impossibile.
  Un'altra cosa mi è sfuggita, ma gliela volevo dire, perché è importante, onorevole. Adesso mi sfugge, ma forse mi ritornerà in mente. Sono grande, quindi mi sfuggono le cose.

  SILVIA FREGOLENT. Ringrazio il sindaco per la sua chiarezza, innanzitutto perché ci sembrava strano, anche dall'audizione del presidente della provincia della scorsa settimana, che tutti fossero contrari successivamente a delibere prese a votazione. Lo so che nei consigli d'amministrazione ci sono dei nominati degli enti e non ci sono i sindaci e i presidenti di provincia, ma i nominati dovrebbero fare riferimento a coloro che li hanno nominati. Dubito ci sia un soggetto che faccia parte del Cda che non si confronti con chi lo ha nominato. La sua analisi mi è sembrata molto chiara e molto coraggiosa. È vero che nel 2024 è assurdo fare discariche, perché bisognerebbe fare termovalorizzatori, ma per la stessa ideologia per cui si prevedono le discariche non si prevedono i termovalorizzatori.
  Io non ho domande, ma soltanto un ringraziamento per la coerenza con la quale finalmente un soggetto pubblico ha detto come sono andate le cose, cioè che tutti erano a conoscenza, poi è iniziata la campagna elettorale. Di fronte a una campagna elettorale, alle manifestazioni dei cittadini – c'è sempre una manifestazione di cittadini «non nel mio orto» una discarica, un termovalorizzatore, un impianto a biogas eccetera – hanno cambiato idea e, quindi, ci troviamo nella situazione attuale. Soltanto un ringraziamento, quindi, per la sua coerenza.

  MARCO SIMIANI. Signor presidente, ringrazio il sindaco per essere qui a chiarire queste posizioni. Io parto da una Pag. 17riflessione. Per me la storia non è tanto opaca, è chiara. Come diceva giustamente l'onorevole Borrelli, noi non entriamo nelle scelte politiche, sindaco. Noi entriamo nelle scelte amministrative che avete fatto e che ha fatto il consiglio di amministrazione. Ecco perché è importante sapere, anche per arrivare a capire meglio, e chiedo al presidente di avere questi documenti, lo statuto, ma soprattutto i patti parasociali, attraverso i quali possiamo capire come funziona il sistema decisionale della Marche Multiservizi nel rapporto con i soci. Nei patti parasociali non c'è solo la governance, ma ci sono anche elementi – nello statuto o nei patti parasociali – che possono, in questo caso, definire le decisioni in base anche al numero delle risorse, in questo caso per investimenti «superiori a». Questo credo sia importante saperlo. Nel momento in cui abbiamo i patti parasociali e lo statuto capiamo anche questi aspetti. Entrando nel merito, lei ha detto chiaramente che erano tutti d'accordo, al di là di una semplice relazione nell'assemblea dei soci, che è avvenuta – non ricordo quando ha detto – penso nel mese di giugno. Giusto? Qualcosa del genere ha detto lei.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. (fuori microfono) Nel bilancio consolidato.

  MARCO SIMIANI. A giugno?

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. (fuori microfono) Mi sembra aprile-maggio.

  MARCO SIMIANI. Avere l'ultimo bilancio sarebbe importante.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. (fuori microfono) Se vuole, glielo lascio.

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  MARCO SIMIANI. Il punto è questo. Tutti d'accordo, però come in regione e in provincia, mi risulta anche nel suo comune – visto che lei aveva fatto il 21 giugno 2023 un consiglio proprio sul tema – tutte le parti politiche, in consiglio comunale, votarono contro questa discarica. Siccome i consigli comunali rappresentano i cittadini, non si capisce come mai il consiglio di amministrazione il 12 dicembre 2023 ha dato il via all'ingresso di Marche Multiservizi per il 40 per cento, con una spesa di 3 milioni di euro. Spesa che, nel momento in cui non si farà più questa operazione, dovremo capire se sarà un danno erariale o no. Credo ci sia un'assunzione di responsabilità per quanto riguarda la scelta. Vorremmo capire cosa ne pensa anche lei non solo del fatto che c'è stato un voto in consiglio comunale, ma anche del fatto che è stata fatta una scelta dal consiglio di amministrazione dopo che c'era stato un voto contrario del consiglio comunale e se, in questo caso, il danno erariale ci sarà o non ci sarà, secondo lei, se la cosa non andrà avanti, cosa pensa su questo punto.
  L'altro aspetto che, secondo me, diventa molto importante è la questione che riguarda la scelta nel rapporto della società Aurora. Al di là del fatto che oggi, come diceva la senatrice Fregolent, si va verso la chiusura delle discariche, perché è un indirizzo dell'Unione europea in base alla direttiva dell'economia circolare, detto questo, se oggi dovessi decidere di fare una società, o comunque c'è un affare importante, ho due opzioni: o la faccio da solo e verifico se ho le forze o, se non ho un particolare know how, vado a cercare una società solida, una public company, come può essere IREN, A2A, Hera, ACEA, società che comunque sono solide. In questo caso, invece, la scelta del consiglio di amministrazione è ricaduta su una società di San Marino, che ha come amministratore una persona in merito alla quale il fatto che sia anziana o meno c'entra poco. Pag. 19Ognuno, giustamente, se fa impresa, fa impresa. Non è quello il problema. Il dubbio è come mai si sceglie la società Aurora di San Marino, si mettono in questa società 3 milioni di euro per avere il 40 per cento, senza neanche essere partiti. Sinceramente, questa cosa è chiara, non è opaca. È molto chiara e su questo vogliamo capire cosa veramente sia successo. Noi non entriamo nella campagna elettorale, sindaco, non entriamo nell'ambito della decisione politica. Per noi, per me, può farne anche due, una sopra l'altra. La questione è che, in un atto amministrativo così importante, invece di scegliere una società bella solida, si sceglie una società che nessuno conosce e che non ha neanche esperienza nel settore.

  CARMELA AURIEMMA. Signor presidente, innanzitutto, come ha detto il mio collega Borrelli, assolutamente qui non stiamo facendo un'accusa nello specifico a Marche Multiservizi, ma stiamo cercando di chiarire dei passaggi che, oggettivamente, sono poco chiari. Peraltro, si balza subito alla conclusione. Se lei ha più volte elogiato la capacità e l'operato di Marche Multiservizi in questi anni, allora ci chiediamo come sia possibile che Marche Multiservizi si affidi a una società esterna, costituita da poco, che non ha nessun know how specifico per realizzare una discarica che avrebbe potuto realizzare essa stessa, andando ad acquisire una società il cui valore in questo momento è dato soltanto dal fatto che ha in pancia questo progetto. Se è vero – e noi non lo mettiamo in dubbio – che Marche Multiservizi è questa eccellenza che lei ci ha descritto, a questo punto, perché non ha messo in piedi essa stessa questo progetto? Inoltre, c'è un passaggio della sua relazione, che io metto in rilievo, in cui lei sottolinea la necessità di questa discarica perché i rifiuti speciali vengono portati fuori regione. L'esame deve essere fatto rispetto all'accordo di programma che lei stesso ha sostenuto e voluto nel 2017, il quale ha determinato Pag. 20un'accelerazione di riempimento delle due attuali discariche presenti, una a Urbino e un'altra a Tavullia, proprio di rifiuti speciali provenienti da altre regioni. Oggi la stessa regione Marche si trova nella necessità di fare un'altra discarica, dopo che ha accolto i rifiuti da altre regioni e ha riempito le discariche a disposizione. Quantomeno questo è un dato che rileva.
  Inoltre, lei ci ha detto che il comune esprime un delegato nel consiglio di amministrazione e che il consiglio comunale si era espresso in modo contrario a questa discarica. Evidentemente c'è stato uno scollamento tra il rappresentante del comune e la volontà del comune di Urbino. Quali provvedimenti sono stati presi nei confronti di questo consigliere? Come si è evoluta questa situazione per cui da una approvazione unanime di contrarietà del consiglio comunale poi, di fatto, il rappresentante del comune ha fatto quello che sappiamo?
  Chiudo facendo un piccolo inciso sulla questione della lontananza rispetto a Urbino. Sindaco, lei non può negarlo, questa discarica si intravede dai Torricini di Urbino, che – come sappiamo – fanno da sfondo a un paesaggio oggetto di dipinti famosi, che è stato rappresentato da Raffaello e da Leonardo. Oggettivamente, non possiamo nascondere questa cosa. Per quanto possa essere la distanza, parliamo di un paesaggio che deve essere patrimonio veramente di tutti e che deve essere tutelato a trecentosessanta gradi.

  PRESIDENTE. Grazie, non ci sono ulteriori domande. Cedo la parola al sindaco Gambini per le risposte.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Parto da una cosa molto importante: perché Marche Multiservizi non poteva progettare da sola. Vi voglio raccontare un altro elemento. Marche Multiservizi ha proposto un impianto a biodigestione nel comunePag. 21 di Vallefoglia, che viene da un periodo di dieci anni che vi racconto. Forse meno di dieci, ma ne parlavamo da dieci. Dal 2017 il programma della nostra provincia era che a Fano dovesse nascere il biodigestore. Questo è un accordo di programma con i sindaci. Dopo cinque, sei, sette anni di discussioni, alla fine Marche Multiservizi ha dovuto prendere in mano la situazione e ha comprato un terreno nella Piana di Talacchio per far autorizzare l'impianto, perché noi sindaci non decidiamo mai niente. Per un motivo o per un altro, non decidiamo. Purtroppo, è successo che siamo arrivati troppo tardi, nel senso che un privato ha autorizzato un impianto vicino al comune di Fano, che è stato autorizzato, ha agganciato l'incentivo più alto rispetto a quello che aggancerebbe il nostro impianto e quindi siamo rimasti così. Arrivo all'oggetto. Ripeto, non ho seguito né le trattative né niente. Questa società, con la quale Marche Multiservizi è andata a intraprendere l'accordo, chiamiamolo così, è una società che già esisteva e che già aveva individuato quei luoghi. È una società che era vuota, ma aveva già una individuazione. A mio avviso, ha individuato quel luogo perché era il sito di una discarica dismessa senza bonifica. L'impianto di cui stiamo parlando va a bonificare anche quella discarica. Ricordiamoci bene che è stata chiusa trent'anni fa, quando non c'era la raccolta differenziata. In quella discarica ci saranno i solventi, le vernici, l'amianto. Ci sarà di tutto probabilmente. Questo progetto ci permette di recuperare anche quelle situazioni. Evidentemente, siccome è un impluvio naturale, che non ha confluenza di acqua, è un sito che i tecnici hanno valutato idoneo. Non è che Marche Multiservizi non lo poteva fare, però è arrivato prima qualcun altro. Vi ho raccontato questo tema del biodigestore, perché è una cosa che mi permetto di definire non normale. Mi riferisco al fatto che aspettiamo che qualcuno vada a individuare queste cose. L'ho detto perché è successo con Pag. 22il biodigestore nella nostra provincia, perché ovunque lo si presenti, ovviamente, succede quello che è successo a Riceci. Qualcuno in collegamento ha parlato del termovalorizzatore. Innanzitutto, è una conoscenza mia, ma non tecnica, non tutti i rifiuti purtroppo possono andare nel termovalorizzatore. Ci sono dei rifiuti speciali non pericolosi che nel termovalorizzatore non ci possono andare. Prendete questa indicazione con le molle, perché io non ho una competenza specialistica. A Pesaro è nato già un comitato contro il termovalorizzatore, anche se il termovalorizzatore non è stato neanche deliberato. Ha fatto la prima manifestazione la settimana scorsa. Non è ancora stato presentato. Questo per dire che questo è un tema complesso. Non so nulla dei rapporti tra le due società. Mi risulta, fra l'altro, che nella nostra provincia è stato proposto un altro impianto nella Val di Teva, nel comune di Macerata. Questa società – mi risulta sia la stessa, dalle voci che ho avuto, ma non ho elementi per dirlo – ha presentato un progetto e opzionato dei terreni nella Val di Teva. Io la conosco di passaggio, non ho elementi precisi. Non c'è una casa a distanza di qualche chilometro. Anche lì i comuni e alcuni rappresentanti della regione si sono messi di traverso. Questa società, evidentemente, lavorava su questo tema.
  Qualcuno dei miei colleghi ha chiesto di uscire da questa società. Il privato non vedrebbe l'ora che noi uscissimo, come pubblico, da questa società, perché rimarrebbe con un oggetto in mano che, se viene autorizzato, non vale quello che è stato pattuito, secondo il mio modesto parere, ma vale molto di più, ovviamente, perché è un progetto che ha una durata molto importante e che potrebbe smaltire due terzi del prodotto della nostra provincia. Non tutto, ma almeno due terzi. Sarebbe stato opportuno che, invece, la politica avesse fatto un'altra cosa, avesse chiesto che – come mi pare abbia detto lei, onorevole – Pag. 23si smaltissero i rifiuti speciali della nostra provincia, perché, come sapete, i rifiuti speciali sono a libero mercato non sono come i rifiuti urbani. A libero mercato vuol dire che ognuno va dove gli conviene portarli. Sicuramente, però, dal punto di vista ambientale è più idoneo portarli il più vicino possibile. Credo che su questo possiamo essere d'accordo.
  La lontananza da Urbino. Io faccio l'agricoltore di professione da sempre, ho 63 anni e sono andato in pensione a 57, con 43 anni di versamenti perché ho cominciato a lavorare a 14 anni. Il nostro consiglio comunale ha votato contro non prima della delibera di Marche Multiservizi, quando ha votato il nostro consigliere, ma ha votato dopo la presentazione del progetto, non mi ricordo la data precisa, a primavera inoltrata.

  MARCO SIMIANI(fuori microfono). Giugno.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. A giugno. Parliamo di giugno 2023, mentre l'adesione a questa società è stata tra novembre e dicembre 2022. È chiaro che il consiglio comunale si è espresso in questo modo perché non conosceva il progetto, non lo aveva mai visto, nessuno di noi, compreso io. I consiglieri hanno votato contro perché, chiaramente, dal punto di vista ambientale comunque c'è un impatto. Torno su questo perché è importante, non bisogna andare nella strada sopra, con le scarpe della domenica, ma tocca prendere gli stivali e andare giù dentro, nel luogo dove dovrebbe essere fatta la discarica. Da lì Urbino non si vede. Questo è un elemento di poco conto, non è importantissimo. Di fatto, però il Consiglio non ha votato una delibera, è stato fatto un ordine del giorno che è stato votato all'unanimità, per conoscere l'impianto. Quindi io ho convocato...

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Quindi non contro?

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  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Ha votato contro l'impianto, soprattutto per...

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Sindaco, le chiedo una cosa. Sa che io la apprezzo, a prescindere dalle posizioni, però lei deve dire le cose come stanno. La collega ha detto che il consiglio comunale «ha votato contro». Lei adesso ha detto «non ha votato contro, ha chiesto delucidazioni». Sono due cose molto diverse.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. No, ha votato contro.

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Perfetto, quindi, il consiglio comunale, organo elettivo massimo, ha votato contro e il delegato della Marche Multiservizi se ne è ampiamente «strafregato».

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Assolutamente, su questo non c'è dubbio, però il consiglio comunale di Urbino ha votato contro, perché chiaramente i consiglieri non conoscevano...

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Lei sta dicendo che poiché sono ignoranti e noi sappiamo tutto, con San Marino...

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. No, lei non può...

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Mi perdoni, ma lei sta offendendo il consiglio comunale.

  PRESIDENTE. Con calma, parliamo uno per volta.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Io non dico a nessuno che è ignorante. Sicuramente il progetto non era Pag. 25conosciuto. Voi, però, avete detto un'altra cosa, che il consiglio comunale ha votato contro e il consigliere di amministrazione di Marche Multiservizi indicato da Urbino ha votato a favore. Ma ha votato a favore a novembre 2023 e noi abbiamo votato contro a maggio 2024. A me piace conoscere le cose. Dopo quella votazione, abbiamo convocato la presentazione del progetto, che io avevo già visto due settimane prima – non ricordo quando – in un'altra sede, dove Marche Multiservizi lo ha illustrato, insieme ai soci. Di fatto, il consiglio comunale ha votato contro perché l'impatto comunque nel comune di Urbino c'è, ma io in quella sede ho detto chiaramente, e voi dovete andare a prendervi la registrazione, che siccome c'è un iter autorizzativo in corso, la votazione del consiglio comunale di Urbino conta «come zero», l'ho detto proprio con queste parole, perché è un voto consultivo.

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI (fuori microfono). Però è il popolo.

  PRESIDENTE. Lasciamo finire, altrimenti diventa un dialogo e non capiamo nulla.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Il tema è questo: è importante che le cose siano dette prima, perché nel momento in cui c'è un iter autorizzativo in corso non decidono il sindaco, i consiglieri o qualcun altro, decidono i tecnici. Ho detto in consiglio provinciale che sono stati fatti degli ordini del giorno per rappresentare la contrarietà. Il consiglio provinciale rappresenta l'organo che deve deliberare. Sarebbe opportuno che i consiglieri e gli organi amministrativi di una amministrazione, che ha i propri tecnici che devono valutare il progetto, non intervengano perché, secondo me, è illegittimo ed è inopportuno. Questo, invece, purtroppo, è stato fatto e anche questo è un elemento di rilievo, secondo me.Pag. 26
  Al di là di questo, in quella sede, ci tengo a dirlo, ho chiesto ai colleghi e anche ai colleghi sindaci, di fare quel lavoro che dicevo prima – se quel luogo non va bene, cerchiamo noi un altro luogo e indichiamolo – però non ho avuto nessuna risposta, tant'è che poi il progetto dovrà comunque essere valutato. È un'altra cosa importante, perché la regione ha sempre detto che questo progetto non era adeguato. L'ha detto l'assessore Aguzzi, è stato detto dai loro tecnici. Di fatto, non credo che questo possa bloccare l'iter, c'è stato un contenzioso con Aurora al TAR di Ancona...

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. È stato ritirato.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Sì, è stato ritirato, ma il nostro tecnico ci ha riferito che non poteva bloccare l'iter autorizzativo, perché comunque erano state modificate le richieste da parte del Genio civile. Io non sono un tecnico, quindi non lo so. Noi abbiamo interloquito con i nostri tecnici, per sapere se l'interruzione poteva essere realizzata, quindi chiudere l'iter amministrativo, però ci è stato detto che loro non se la sentivano assolutamente, perché c'era questa modifica della richiesta del Genio civile.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Auriemma.

  CARMELA AURIEMMA. Sindaco, lei ci ha detto di essere sindaco da tanti anni, io sono stata consigliere comunale. Non è possibile che un consiglio comunale si esprima e un rappresentante fiduciario – perché l'amministratore è lì in base a un rapporto fiduciario – faccia una cosa completamente diversa rispetto a quanto detto dal consiglio comunale. Lei mi dirà che non avevano visto il progetto e allora si doveva riconvocare il consiglio comunale e lo stesso si doveva esprimere nuovamente. Pag. 27Ma fa fede la volontà che aveva manifestato, tra l'altro all'unanimità.
  Secondo punto. Sulla questione per cui la società Aurora aveva dei terreni che erano utilizzabili per questa discarica, c'era questa situazione: Marche Multiservizi, che lei ci ha descritto come un gioiello, presente da tanti anni, laddove si riscontra un problema di rifiuti speciali – lei così ci ha detto, perché in questo momento vengono portati fuori – non sa che, sul territorio in cui opera, ci sono questi terreni che sarebbero – secondo la sua ricostruzione, essendo una vecchia discarica da bonificare – un sito idoneo per l'allocazione della discarica. Lo sa addirittura una società esterna che si è costituita da poco e che non fa questo. È ovvio, sindaco, che noi poniamo dei dubbi su questa ricostruzione, quantomeno sull'operato degli amministratori e di chi ha gestito questa vicenda. Tra l'altro, sempre sulla questione dei terreni, che, ritorno a dire, è un punto oscuro di tutta questa vicenda, dalle notizie che noi abbiamo recuperato e che sono state pubblicate sui giornali, in realtà sembrerebbe che gli amministratori di Marche Multiservizi fossero già a conoscenza della disponibilità di questi terreni, quindi questa operazione che ha fatto la società Aurora l'avrebbe potuta gestire tranquillamente Marche Multiservizi, alla luce anche di quello che ci ha detto, cioè dell'esperienza e della capacità che ci ha descritto. Davvero, non è un'accusa, ma è proprio dalla sua ricostruzione...

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Presidente, bisogna però che mi faccia rispondere a ogni domanda, perché si tratta di domande precise.

  PRESIDENTE. Ce le possiamo anche segnare e poi rispondere, altrimenti diventa un dialogo e non possiamo stare qui tutta la mattina. Prego, onorevole Borrelli.

Pag. 28

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Ho due domande finali, una molto semplice, non c'è bisogno che se la segni. Alla fine, noi sappiamo che la regione è contraria, la provincia ha cambiato posizione, vorrei capire se, a questo punto, il comune di Urbino è favorevole o contrario alla realizzazione di questa discarica. E, qualora fosse contrario, le domando che fine faranno i 3 milioni di euro che sono stati utilizzati per riempire quella che sembrerebbe una scatola vuota.

  PRESIDENTE. Do la parola al sindaco Gambini.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Rispondo subito alla domanda dell'onorevole Borrelli. Assolutamente io non sono contrario, mi sembra di averlo sempre detto. Non sono contrario se l'impianto viene fatto adeguatamente. Non siamo noi amministratori che dobbiamo dirlo, c'è un iter amministrativo in corso, quindi io credo – e lei, onorevole, me lo dovrebbe confermare – che un amministratore dovrebbe astenersi anche dal fare le proprie considerazioni, le dovrebbe fare in sede di conferenza dei servizi e non preliminarmente, influenzando il parere del tecnico, perché il tecnico deve scegliere in scienza e coscienza. Questo a mia conoscenza, però, ripeto, io non sono esperto. L'onorevole chiedeva perché non è stato fatto un altro consiglio comunale, perché evidentemente in quel consiglio comunale dove è stato esposto è stato chiesto da tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza. Dopo non hanno avuto evidentemente l'esigenza di chiederlo. Se lo richiederanno, lo faremo, ma non è che io devo fare un altro consiglio comunale per dire se confermano o non confermano. Non è questo il problema. Però, attenzione, io dico a tutti quanti – voi rappresentate il nostro Governo – che è bene che quando si vuole fare qualcosa rispetto...
  Non è così?

Pag. 29

  PRESIDENTE. Noi rappresentiamo i cittadini. Siamo il Parlamento.

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Non rappresentate il Governo, ho sbagliato, però, ecco, io ritengo che se non si vogliono fare danni alla nostra società o va avanti quel progetto o qualcuno propone un altro luogo. È chiaro che a me non dispiacerebbe, è un rischio imprenditoriale che un imprenditore si assume, in questo caso l'impresa è Marche Multiservizi. Quello che è più importante è che è un'impresa pubblica e avrei preferito che avesse fatto da sola. Evidentemente lei ha ragione, onorevole: poteva farlo da sola? Sicuramente poteva farlo. Ho citato prima, onorevole, il tema del digestore, e lei lo può verificare dalle delibere e da tutto quello che è successo in questi dieci anni. Alla fine Marche Multiservizi ha dovuto andare da sola perché il pubblico evidentemente non è in grado di sostenere un impianto, in qualunque luogo. Vi do un altro elemento. Noi in questo momento stiamo smaltendo, nelle nostre discariche per rifiuti urbani, i rifiuti di Macerata, perché la provincia di Macerata non è riuscita a trovare un sito adeguato e purtroppo sapete bene che i rifiuti urbani si dovrebbero smaltire all'interno della propria provincia; o meglio, non perché non è riuscita...

  CARMELA AURIEMMA. (fuori microfono) Quindi è stato un errore l'accordo di programma...

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. No, non è stato un errore.

  CARMELA AURIEMMA. Possiamo affermarlo, è stato un errore...

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Non è stato un errore l'accordo di programma, è che l'accordo di programma purtroppo non è stato rispettato.

Pag. 30

  FRANCESCO EMILIO BORRELLI. Solo a una domanda non ha risposto. I 3 milioni di euro?

  PRESIDENTE. Ho sentito anche altre domande, che non sono di competenza del sindaco. Non penso sia un dipendente della Corte dei conti, per capire se ci sono profili rilevanti o meno, però se lei ritiene di rispondere...

  MAURIZIO GAMBINI, sindaco di Urbino. Questo chiaramente lo dovrà chiedere all'amministratore delegato e al consiglio di amministrazione, non sicuramente a me. Io non gestisco Marche Multiservizi. Io so solo che, come ho detto prima, sono preoccupato, perché queste vicende potrebbero ledere la nostra società, che è un patrimonio pubblico – non mio o di qualcun altro, ma è un patrimonio di tutti – che credo vada salvaguardato. La nostra provincia – non ho timore di dirlo – sta facendo un ottimo lavoro per tutto quello che ho detto prima.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, ringrazio il sindaco e dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 10.20.