XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 10 di Martedì 12 settembre 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Colosimo Chiara , Presidente ... 3 

Esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Puglisi:
Colosimo Chiara , Presidente ... 3 
Verini Walter  ... 3 
Colosimo Chiara , Presidente ... 3 
Cafiero De Raho Federico (M5S)  ... 3 
Colosimo Chiara , Presidente ... 4 

Comunicazioni del presidente:
Colosimo Chiara , Presidente ... 4 
Verini Walter  ... 4 
Colosimo Chiara , Presidente ... 4 
Pittalis Pietro (FI-PPE)  ... 5 
Colosimo Chiara , Presidente ... 5 
Serracchiani Debora (PD-IDP)  ... 5 
Colosimo Chiara , Presidente ... 5 
Serracchiani Debora (PD-IDP)  ... 5 
Colosimo Chiara , Presidente ... 5 
Sallemi Salvatore  ... 5 
Colosimo Chiara , Presidente ... 6 
Cafiero De Raho Federico (M5S)  ... 6 
Colosimo Chiara , Presidente ... 6 
Cafiero De Raho Federico (M5S)  ... 6 
Colosimo Chiara , Presidente ... 6 
Verini Walter  ... 6 
Carrà Anastasio (LEGA)  ... 6 
Verini Walter  ... 6 
Colosimo Chiara , Presidente ... 6 
Carrà Anastasio (LEGA)  ... 6 
Colosimo Chiara , Presidente ... 7 
Orlando Andrea (PD-IDP)  ... 7 
Colosimo Chiara , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
CHIARA COLOSIMO

  La seduta comincia alle 19.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Puglisi.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Puglisi. Come convenuto unanimemente nell'Ufficio di presidenza del 3 agosto scorso, in occasione di tale ricorrenza, si è inteso rendere omaggio alla memoria di padre Puglisi con la pubblicazione, a cura della Commissione, che ringrazio, di atti giudiziari e di alcuni documenti particolarmente rappresentativi dell'opera del sacerdote. Alcune copie del testo sono in distribuzione. Questo è uno dei modi con cui abbiamo voluto ricordare chi ha sacrificato la propria vita per combattere la criminalità organizzata.
  Do la parola al senatore Verini.

  WALTER VERINI. Prendiamo atto di questa iniziativa. Si tratta da un lato della raccolta delle motivazioni delle sentenze, molto interessanti per il quadro che viene delineato. Ci sono state altre analoghe pubblicazioni in precedenti Commissioni antimafia, come ad esempio in ricordo del giudice Livatino. Naturalmente è giusto che la presidente della Commissione antimafia faccia precedere questa documentazione con un suo scritto che sarà certamente, come abbiamo visto, rappresentativo di tutta la Commissione. Le sentenze e l'altra documentazione che, se ho capito bene, è stata trasmessa dal centro Don Puglisi, saranno patrimonio di tutta la Commissione. Quando la pubblicazione sarà presentata, immagino in occasione dell'anniversario, sarebbe utile che una delegazione della Commissione possa partecipare a iniziative dedicate perché credo che questo sacrificio e il suo messaggio siano un patrimonio di tutti.

  PRESIDENTE. Assolutamente sì. Il documento, se verrà approvato, sarà per tutti disponibile da domani e, laddove lo riterremo, credo sia opportuno presentarlo in più sedi, non solo come presidente ma anche come Commissione e, soprattutto, se i commissari singolarmente volessero organizzare delle iniziative, auspico che vengano realizzate.
  La parola al vicepresidente Cafiero De Raho.

  FEDERICO CAFIERO DE RAHO. Volevo solo evidenziare come il trentennale sia una data importantissima. D'altro canto, lei, presidente, ha organizzato questo importante documento con l'allegazione di sentenze ma anche di documenti scritti dallo stesso sacerdote. Ecco questo è veramente importante e dimostra quanto la Commissione parlamentare sia partecipe a momenti di questo tipo. Vorrei però aggiungere che il trentennale si commemora anche con la presenza e quindi inviterei lei, Pag. 4presidente, o una delegazione della Commissione, a individuare quel giorno per la partecipazione al trentennale. Credo che un trentennale di questo tipo non debba andare disertato. Il 19 marzo del 1994 ci fu l'omicidio di don Peppe Diana e fin d'ora rappresento l'importanza di essere presenti anche per quel trentennale, così come per tutti i momenti importanti di commemorazione, perché la nostra Commissione credo debba dare anche il segnale di partecipazione, di presenza e di condivisione e debba essere presente in tutti questi territori, che sono stati oggetto della pressione, della reazione e della violenza mafiosa. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei vicepresidente. Sebbene la sede opportuna per occuparsi della programmazione dei lavori sia l'Ufficio di presidenza, ciononostante mi coglie preparata. Sono stata ovviamente invitata alla commemorazione che sarà celebrata dal vescovo di Palermo, commemorazione aperta a tutti. Invece è compito della Commissione occuparsi di farla in sede istituzionale e penso proprio che lo faremo, anche sulla base delle richieste avanzate.
  Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Puglisi.
  (È approvata all'unanimità)
  La pubblicazione sarà inserita nei Documenti parlamentari: «Relazioni e documenti di Commissioni parlamentari (bicamerali) di inchiesta» come DOC XXIII n. 1.

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 2 marzo 2023, n. 22, istitutiva della Commissione, e dell'apposito regolamento interno approvato lo scorso 3 agosto, è stato avviato un procedimento di controllo, su base volontaria, delle liste provvisorie delle candidature, in occasione delle consultazioni elettorali che si terranno in data 22-23 ottobre 2023. Sono state trasmesse alla Commissione sei liste provvisorie per le elezioni del consiglio comunale di Foggia. Citandole in ordine di arrivo, si tratta delle liste di Forza Italia, Fratelli d'Italia, nonché delle quattro liste civiche a sostegno della candidatura di Nunzio Angiola. Sono poi giunte da parte di Fratelli d'Italia anche le liste provvisorie per le candidature alle elezioni provinciali delle Province autonome di Trento e Bolzano.
  Tali liste provvisorie sono state trasmesse al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, dottor Giovanni Melillo, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge istitutiva.
  Al riguardo, il Procuratore Melillo nella giornata di ieri ha comunicato l'esito negativo delle verifiche in riferimento ai candidati di cui alle liste citate, riguardo a pendenze a decorrere dalla fase del rinvio a giudizio (in relazione ai reati richiamati dal codice di autoregolamentazione delle candidature), a decorrere dall'emissione di una sentenza non definitiva (in relazione ai reati richiamati dal decreto legislativo n. 235 del 2012), e a pendenze di misure di prevenzione personali e patrimoniali (a decorrere dall'applicazione del decreto).
  Comunico infine che le consulenti a tempo pieno Giuliana Merola e Barbara Zuin, magistrate, hanno ottenuto l'autorizzazione alla collaborazione dal Consiglio superiore della magistratura con comunicazione pervenuta in data 9 agosto 2023.
  Do la parola al senatore Verini.

  WALTER VERINI. La presentazione delle liste preventive è certamente utile come elemento di deterrenza, però è chiaro che si tratta appunto di liste preventive.
  Ritengo utile che venga messa a verbale la mia domanda e la relativa risposta. Le liste devono essere presentate entro sabato 23 settembre e si voterà dopo un mese. Si può fare qualcosa a legislazione vigente e a regolamenti vigenti per provare ad accelerare il più possibile le risposte, per evitare che arrivino il giorno precedente alle elezioni?

  PRESIDENTE. Senatore, se voi mi autorizzate scriverò preventivamente che vorremmo delle risposte sollecite e tempestive. Pag. 5Vi segnalo che, se è vero che c'era in mezzo il mese di agosto, tuttavia per ottenere queste risposte è stato fatto un lungo lavoro di convincimento. L'importante è che le procure inviino tempestivamente le risposte alla DNAA, che deve poi inoltrarle alla Commissione. In questo caso siamo stati abbastanza veloci perché, avendo le verifiche dato esito negativo, la Commissione non ha dovuto procedere ai riscontri di sua competenza. È interesse della Commissione, ma credo anche di tutti i candidati, conoscere il prima possibile gli esiti delle verifiche. Se la Commissione è d'accordo e mi autorizza, in occasione dell'invio della richiesta relativa alle liste definitive, chiederò che si agisca il più celermente possibile. La legislazione non stabilisce una tempistica e quindi non la possiamo imporre.
  Do la parola all'onorevole Pittalis.

  PIETRO PITTALIS. Senza alcuna vena di polemica, mi sorprende che solo alcune forze politiche, casualmente forze politiche del centrodestra, abbiano trasmesso le liste e che non sia stato fatto soprattutto da parte di quei partiti e movimenti che su questo tema ricordo hanno spesso innescato molte polemiche nel passato. È un aspetto che mi sorprende e del quale chiedo che vengano esaminate le cause e che quindi questa questione non passi inosservata, perché in altri tempi si riempivano le prime pagine di giornali per omissioni. Qui mi pare che questa carenza venga soprattutto da chi ne ha fatto, anche nel recente passato, una questione di arma politica. Grazie.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Serracchiani.

  DEBORA SERRACCHIANI. Grazie presidente. Anche da parte mia senza alcuna vena polemica, basterebbe ricordare che alcuni gruppi e alcuni partiti politici hanno codici etici, rispettano delle regole che si sono dati e, come si suol dire, potrei rispondervi che una lista provvisoria non si nega a nessuno, poi contano quelle definitive, e di conseguenza credo che il ragionamento vada fatto su quelle definitive. Penso che sia fuori luogo però l'atteggiamento che ho visto da parte di alcuni colleghi poc'anzi, presidente, quindi la pregherei magari di far notare che nessuno di noi è qui a fare quel tipo di politica, altrimenti avremmo molto, ma molto da dire, e non solo sulle liste provvisorie.

  PRESIDENTE. Non dico a nessuno, né a lei né all'onorevole Pittalis, cosa debbano dire e cosa no. Rispondo di quello che dico io e di come la Commissione viene condotta. La legge prevede un controllo preventivo volontario, quindi chi vuole aderisce, chi non vuole non aderisce, questo è evidente ed è scritto nella legge. Il resto sono scelte che attengono ai singoli partiti e che non riguardano la presidenza. Non posso rispondere né per chi ha mandato le liste né per chi non l'ha fatto. Prego, onorevole Serracchiani.

  DEBORA SERRACCHIANI. Non le ho chiesto di riprendere l'onorevole Pittalis rispetto a quanto ha detto, la politica la facciamo consapevolmente tutti e ci mancherebbe pure. Mi è capitato invece di notare un tipo di atteggiamento da parte di alcuni colleghi in aula, cosa che non è mai avvenuta da parte nostra, quindi respingo queste osservazioni, io non le ho chiesto di dire a me o a qualcun altro quello che deve dire, le stavo soltanto dicendo che, rispetto a temi così delicati, certamente il contegno della Commissione è qualcosa di cui anche lei si deve occupare, questo sì.

  PRESIDENTE. Guardi, siccome sono davanti a me, i colleghi stavano commentando sul fatto che anche loro hanno il codice etico. Chiedo se qualcuno vuole intervenire per spiegare perché sghignazzavate, vorrei semplicemente evitare che si crei un problema politico su una questione che non mi sembra lo costituisca, perché ci siamo attenuti alla legge. La parola al senatore Sallemi.

  SALVATORE SALLEMI. Grazie presidente. Intendo intervenire proprio sul punto, visto che viene sollevato dalla collega Serracchiani. Nessuno sghignazzava, era semplicementePag. 6 una riflessione fatta a labbra socchiuse sul fatto che il codice etico non esiste solamente in una certa parte politica, esiste per tantissimi altri partiti e che sono state presentate liste preventive. Era stata sollevata una questione e quindi secondo me non si va a puntualizzare che esiste un codice etico da una parte e da altre parti no. Semplicemente questo.

  PRESIDENTE. La parola al vicepresidente Cafiero De Raho.

  FEDERICO CAFIERO DE RAHO. Presidente, volevo sottolineare, anche in qualche modo sollecitato dall'onorevole Pittalis, che, a mia memoria, non è mai stato chiesto dai partiti un controllo preventivo sulle liste formate preventivamente quindi si tratta di un'iniziativa che probabilmente darà vita a una prassi nuova e ne prendiamo atto, devo dire, favorevolmente. Certo, in qualche modo, ci fa riflettere il fatto che soltanto una parte politica le abbiano presentate e l'abbiano fatto tutti assieme e il fatto che nessuno sia stato informato della richiesta di un controllo da parte di queste liste. Personalmente, lo ignoravo, però è possibile che io non abbia letto qualcosa che voi avete detto.

  PRESIDENTE. Non voglio entrare in questa polemica.

  FEDERICO CAFIERO DE RAHO. Non voglio polemizzare, non è mio costume.

  PRESIDENTE. Affinché rimanga agli atti, io non voglio entrare in questa polemica. Quello che abbiamo fatto è previsto dalla legge istitutiva della Commissione, così come ho precisato nelle comunicazioni che ho appena letto. Non è nemmeno la prima volta che viene fatto, perché ci fu anche nel 2021 nella Commissione presieduta dal senatore Morra. La comunicazione della possibilità del controllo preventivo è stata inviata a tutti i presidenti di gruppo di Camera e Senato, a tutti i rappresentanti di gruppo in Commissione e a tutti i commissari prefettizi dei comuni al voto, sciolti per infiltrazione della criminalità organizzata. Per cui su questo mi sento di dire che non si tratta di una novità né che diventerà una prassi, ma è una cosa prevista dalla legge e non è la prima volta che si fa. Non entro e non intenderò mai entrare in polemiche politiche, tuttavia non intendo nemmeno ascoltare cose che non sono vere perché lo devo all'istituzione che presiedo.
  Do la parola al senatore Verini.

  WALTER VERINI. Intervengo per chiudere questa parte dal nostro punto di vista. L'onorevole Serracchiani è stata molto chiara. Non ha accusato nessuno. È molto discutibile la norma che conoscevamo sulle liste preventive. Noi non abbiamo liste preventive, il nostro partito – come anche altri – approva le liste in organismi dirigenti collegiali e quando vengono approvate le liste si tratta di liste vere e proprie, non abbiamo liste preventive, quindi è complicato poter dare seguito a delle richieste perché siamo – come tutti per carità – un partito democratico, con mille difetti, ma democratico. In secondo luogo, il richiamo, condivisibile, che l'onorevole Serracchiani ha fatto, non era sul merito delle questioni. Se altri partiti, per modalità di organizzazione interna, hanno la possibilità di inviare liste parziali, preventive, ne prendiamo atto, lo facciano. Nel momento in cui un parlamentare del gruppo del PD richiamava queste cose, beh, francamente, qui è lei, presidente, che deve garantire. Non si tratta di problema di merito, ma nessuno è autorizzato a sghignazzare. Questa non è polemica politica, è gestione dell'organo Commissione antimafia.

  ANASTASIO CARRÀ. Dobbiamo continuare?

  WALTER VERINI. Se serve sì, caro parlamentare, se serve continuiamo.

  PRESIDENTE. Lasciamo finire il senatore Verini. Se qualcuno intende intervenire, darò io la parola. Prego, onorevole Carrà.

  ANASTASIO CARRÀ. Desideravo solo che cortesemente continuiamo i lavori e la Pag. 7finiamo con questa vicenda. Sono venti minuti che parliamo praticamente del nulla perché c'è una legge che ci impone le modalità di azione. Non ho capito perché dobbiamo ancora continuare a parlare della cosa. Abbiamo la facoltà di vigilare sulle liste preventive, è una legge che ce lo dice. La prego, presidente, non è un rimprovero nei suoi confronti, non mi permetterei mai, ma desidero che continuiamo i lavori. Grazie.

  PRESIDENTE. Per concludere questo dibattito, sperando di avere chiarito quali sono i termini di legge e come funziona il controllo preventivo, garantisco all'onorevole Serracchiani che non ho colto che qualcuno stesse ridendo di lei perché ho sentito, altrimenti sarei intervenuta, e che sarà mia premura che nessuno sghignazzi quando un collega parla e che nessuno allo stesso tempo intervenga mentre un altro collega parla. Credo che queste siano regole che valgano dappertutto e quindi se lei ha avuto questo sentore mi scuso io, esattamente come si è scusato il senatore Sallemi, non è interesse della Commissione tenere questo tipo di dibattito ma è interesse tenere un dibattito nel merito, e quindi mi auguro che lei accetti le scuse se si è sentita colpita. Avevo capito che lei voleva che io dicessi che è una scelta: è evidente che è una scelta perché è una modalità di verifica assolutamente volontaria e, in quanto tale, si può accettare o meno. Se non era questo il motivo del suo intervento, le assicuro che, per quello che ho sentito, la ragione per cui non sono intervenuta è semplicemente perché avevo capito che i colleghi si riferissero al loro codice etico. Non avendolo fatto a microfono aperto, glielo spiego adesso, sperando di avere risolto il problema.
  Infine, sebbene questa sia materia dell'Ufficio di presidenza, credo corretto esporlo anche in plenaria. Siamo ormai in dirittura d'arrivo con un programma di lavori che, proprio nello spirito dell'intervento che ho appena fatto, vuole vedere tutti coinvolti, possa trattare i temi di attualità esattamente come quelli che storicamente ci si porta dietro in questa Commissione, senza alcun condizionamento di parte. Un programma nel quale i temi possano tener conto delle esigenze di tutti i gruppi, se non sono esigenze con pregiudiziali, come è avvenuto in passato. Siccome in queste ore sono arrivate diverse proposte, nelle prossime sedute di Ufficio di presidenza vorrò condividere questo programma.
  Ci tengo solo a dire qui, affinché tutti lo sappiano, che sul filone che deve riguardare le cosiddette stragi non c'è da parte di nessuno e sicuramente non da parte mia, la volontà di scrivere o di riscrivere un pezzo di storia, ma c'è la volontà, senza alcun pregiudizio o preconcetto, di iniziare – come ho più volte dichiarato e come è noto – dalla strage di via D'Amelio e arrivare ovunque questo filone porti. Lo dico con chiarezza per rispondere a polemiche che ho trovato assolutamente strumentali. Con la stessa chiarezza, ricordo che non è intendimento di questa presidenza e che non è compito di questa Commissione, per nessun motivo, entrare in conflitto con le procure che stanno lavorando e che questo da parte mia non sarà mai possibile. Questo non vuol dire e non vorrà mai dire che non ci si possa occupare di altre stragi o di altri momenti che in quel periodo storico hanno segnato la storia dell'Italia. Mi riferisco ovviamente alla strage di Capaci, mi riferisco all'omicidio di Piersanti Mattarella, mi riferisco a tutto quel filone, e lo dico qui perché si possa lavorare con la capacità da parte di tutti di essere onesti e super partes. Sicuramente in Ufficio di presidenza adotteremo il programma con questo spirito.
  Prego onorevole Orlando.

  ANDREA ORLANDO. Siccome in alcune sue uscite pubbliche e anche questa sera le ho sentito fare questo inciso sulla partenza dalla strage di via D'Amelio e che poi ha corretto dicendo che anche altre stragi possono essere oggetto della nostra attenzione, su questo punto forse è utile che l'Ufficio di presidenza, non essendo questo il luogo per fare questa discussione, definisca un criterio, perché in verità, come lei sa, il coinvolgimento della mafia e la collusione tra mafia e altri soggetti è risalente nel tempo e non è riconducibile semplicemente alla strage di via D'Amelio. Lei Pag. 8ne ha citato una e la vicenda dell'omicidio Mattarella è probabilmente uno dei casi più evidenti, ma non è l'unico. Quindi inviterei, per quanto possibile, l'Ufficio di presidenza a trovare un criterio, perché non tutte hanno a che vedere con questa Commissione, molte però, oltre a quelle che solitamente vengono associate in automatico alle vicende mafiose, invece sì. Quindi probabilmente Ustica no, ma la vicenda Dalla Chiesa o la strage del treno di Natale, sono tutte riconducibili a vicende che hanno visto il coinvolgimento della mafia a vario titolo e probabilmente ve ne sono altre ancora che in questo momento non mi vengono in mente. Questo era l'appello che le rivolgevo.

  PRESIDENTE. Onorevole Orlando, accolgo il suo appello, che mi è già stato fatto presente dal rappresentante del suo gruppo in Ufficio di presidenza, il quale mi ha anche chiesto di stabilire una tempistica – lo dico perché non penso ci sia alcun segreto, senatore Verini – per cui si aprano le diverse pagine in modo che ci si possa occupare di queste diverse pagine insieme e non per pezzetti.
  Questo è dunque il nostro intendimento e la nostra volontà che spero sia di tutti.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 19.35.