CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 marzo 2025
463.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
Pag. 8

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 marzo 2025.

  Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 14.40 alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 marzo 2025. — Presidenza del presidente della II Commissione, Ciro MASCHIO. – Interviene il Vice Ministro della giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 15.10.

Modifiche alla legge 14 gennaio 1994, n. 20, al codice della giustizia contabile, di cui all'allegato 1 al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, e altre disposizioni in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale.
C. 1621 Foti e C. 340 Candiani.
(Seguito esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 febbraio 2025.

  Ciro MASCHIO, presidente, dà preliminarmente il benvenuto al collega Andrea Gentile, proclamato deputato nella giornata odierna, al quale augura buon lavoro a nome delle Commissioni.
  Dopo aver dato conto delle sostituzioni, ricorda che nella seduta del 12 febbraio scorso, sono stati pronunciati i giudizi di irricevibilità dei subemendamenti alle proposte emendative 1.55, 1.56, 1.57, 1.58, 1.59, 1.60, 1.61, 1.62, 1.63, 1.64, 2.17, 2.07 e 4.08 dei relatori.
  Avverte che sono state ritirate le proposte emendative Paolo Emilio Russo 1.20 e 2.01, nonché gli articoli aggiuntivi Montaruli 2.02 e 4.07.
  Ricorda che i relatori, onorevole Kelany, per la I Commissione, e onorevole Pittalis, per la II Commissione, avevano già espresso a suo tempo i pareri sugli emendamenti compresi nel fascicolo originario. Tuttavia, essendo intervenute numerose proposte emendative e subemendative, ritiene opportuno invitarli ad esprimersi nuovamente.Pag. 9
  Avverte altresì che sono state preannunciate alcune proposte di riformulazione, che verranno messe in distribuzione nel corso della seduta.

  Sara KELANY (FDI), relatrice per la I Commissione, anche a nome del collega Pittalis, relatore per la II Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 1, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, delle proposte emendative Giuliano 1.1, Alfonso Colucci 1.2, Gianassi 1.3, Alfonso Colucci 1.4, Auriemma 1.5, Alfonso Colucci 1.6, Alifano 1.7, Alfonso Colucci 1.8, 1.9, nonché dei subemendamenti Alfonso Colucci 0.1.55.1 e Bonafè 0.1.55.2 e 0.1.55.3.
  Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento 1.55 dei relatori, del quale presenta una riformulazione (vedi allegato). Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Alfonso Colucci 1.10 nonché dei subemendamenti Giuliano 0.1.56.1, Gianassi 0.1.56.2 e 0.1.56.3, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.56 dei relatori del quale presenta una riformulazione (vedi allegato).
  Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, delle proposte emendative Gianassi 1.11, 1.12 e 1.13, Zaratti 1.14, degli identici emendamenti Alfonso Colucci 1.15 e Gianassi 1.16 nonché degli emendamenti Giuliano 1.17 e 1.18, Zaratti 1.19, Alfonso Colucci 1.21 e Gianassi 1.22. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.57 dei relatori ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Montaruli 1.23 e Steger 1.24, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
  Invita inoltre al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, delle proposte emendative Giuliano 1.25, Gianassi 1.26, Zaratti 1.27, dei subemendamenti Giuliano 0.1.58.2, 0.1.58.3, 0.1.58.4 e 0.1.58.5, Dori 0.1.58.6, Giuliano 0.1.58.7, 0.1.58.8, 0.1.58.9, 0.1.58.10, 0.1.58.11 e 0.1.58.12, Dori 0.1.58.13, Bonafè 0.1.58.14 e Giuliano 0.1.58.15, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.58 dei relatori.
  Invita altresì al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giuliano 1.28, Zaratti 1.29 e 1.30, Giuliano 1.31 e 1.32 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.59 dei relatori e dell'identico emendamento Gianassi 1.33.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Giuliano 1.34 e Zaratti 1.35, nonché degli emendamenti Zaratti 1.36 e 1.37, Giuliano 1.38 e dei subemendamenti Penza 0.1.60.1, Auriemma 0.1.60.2 e Giuliano 0.1.60.3, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.60 dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento Montaruli 1.39.
  Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dei subemendamenti Giuliano 0.1.61.1, 0.1.61.2 e 0.1.61.3, Dori 0.1.61.4, Giuliano 0.1.61.5, 0.1.61.6, 0.1.61.7 e 0.1.61.8, Dori 0.1.61.9 nonché Auriemma 0.1.61.10, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.61 dei relatori, del quale presenta una riformulazione (vedi allegato).
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alifano 1.40, Zaratti 1.41, Giuliano 1.42, Gianassi 1.45 e 1.43 nonché Zaratti 1.44, raccomanda l'approvazione degli identici emendamenti 1.62 dei relatori, Gianassi 1.46 e Giuliano 1.47, mentre invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, Penza 1.48, Gianassi 1.49, Giuliano 1.50, Auriemma 1.51 e Giuliano 1.52.
  Raccomanda l'approvazione degli identici emendamenti 1.63 dei relatori e Alfonso Colucci 1.53 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Alifano 1.54 e dei subemendamenti Giuliano 0.1.64.1 e 0.1.64.2. Raccomanda infine l'approvazione dell'emendamento 1.64 dei relatori.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 2, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alfonso Colucci 2.1, Gianassi 2.2, degli identici emendamenti Giuliano 2.3 e Zaratti 2.4, degli emendamenti Auriemma 2.5, Giuliano 2.6, Auriemma 2.7 e 2.8 nonché del subemendamento Giuliano 0.2.17.1. Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento 2.17 dei relatori.Pag. 10
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alifano 2.9, Gianassi 2.10, Giuliano 2.11, Zaratti 2.12, Alfonso Colucci 2.13, 2.14, Zaratti 2.15 e Giuliano 2.16 nonché dei subemendamenti Penza 0.2.07.3, Dori 0.2.07.1, per la parte ricevibile, Giuliano 0.2.07.4, 0.2.07.5, 0.2.07.6 e 0.2.07.7 e Bonafè 0.2.07.8.
  Esprime parere favorevole sul subemendamento Candiani 0.2.07.9, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.10 e Gianassi 0.2.07.11, dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.12 e 0.2.07.13, Auriemma 0.2.07.14, Dori 0.2.07.15 e 0.2.07.16, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.17, Bonafè 0.2.07.18, Giuliano 0.2.07.19 e Alfonso Colucci 0.2.07.20, dei subemendamenti Alfonso Colucci 0.2.07.21 e 0.2.07.22, Gianassi 0.2.07.23, Dori 0.2.07.24 e Alfonso Colucci 0.2.07.25.
  Esprime parere favorevole sul subemendamento Cattoi 0.2.07.26 sugli identici subemendamenti Panizzut 0.2.07.31 e Steger 0.2.07.32, purché tutti riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.27 e 0.2.07.28, mentre esprime parere favorevole sul subemendamento Paolo Emilio Russo 0.2.07.29.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.30 e 0.2.07.33, Dori 0.2.07.34 e 0.2.07.35, Gianassi 0.2.07.36, Alfonso Colucci 0.2.07.37, Dori 0.2.07.38, Bonafè 0.2.07.39 e Giuliano 0.2.07.40, degli identici subemendamenti Giuliano 0.2.07.41 e Gianassi 0.2.07.42, dei subemendamenti Dori 0.2.07.43, Giuliano 0.2.07.44 e 0.2.07.45, Alfonso Colucci 0.2.07.46, Giuliano 0.2.07.47, 0.2.07.48, 0.2.07.49, 0.2.07.50 e 0.2.07.51, Bonafè 0.2.07.53 e Dori 0.2.07.52, degli identici subemendamenti Giuliano 0.2.07.54 e Bonafè 0.2.07.55, dei subemendamenti Alfonso Colucci 0.2.07.56 e Dori 0.2.07.57, degli identici subemendamenti Giuliano 0.2.07.58 e Gianassi 0.2.07.59, dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.60 e 0.2.07.61, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.62 Alfonso, Colucci 0.2.07.63 e Bonafè 0.2.07.64 nonché del subemendamento Alfonso Colucci 0.2.07.65.
  Esprime parere favorevole sul subemendamento Giuliano 0.2.07.66.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, del subemendamento Auriemma 0.2.07.67, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.68 e Gianassi 0.2.07.70, dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.71 e 0.2.07.72, Bonafè 0.2.07.73, Gianassi 0.2.07.74, Auriemma 0.2.07.75 nonché Dori 0.2.07.76, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.77 e Gianassi 0.2.07.78, dei subemendamenti Gianassi 0.2.07.79, Bonafè 0.2.07.80, Giuliano 0.2.07.81, Alifano 0.2.07.82, Giuliano 0.2.07.83 e 0.2.07.84, Alifano 0.2.07.85 e 0.2.07.86, Giuliano 0.2.07.87, Alifano 0.2.07.88, Giuliano 0.2.07.89, 0.2.07.90 e 0.2.07.91, degli identici subemendamenti Dori 0.2.07.92 e Gianassi 0.2.07.93 nonché dei subemendamenti Giuliano 0.2.07.94, Dori 0.2.07.95 e 0.2.07.96, Alfonso Colucci 0.2.07.97, 0.2.07.98 e 0.2.07.99 e Giuliano 0.2.07.100.
  Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 2.07 dei relatori del quale presenta una riformulazione (vedi allegato).
  Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Gianassi 2.03, Penza 2.04 e Gianassi 2.05.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Giuliano 3.2, Zaratti 3.3 e Gianassi 3.4, degli emendamenti Zaratti 3.5 e 3.6 nonché Penza 3.7.
  Passando infine all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giuliano 4.1, Gianassi 4.2, Enrico Costa 4.3, Gianassi 4.4, Giuliano 4.5 e 4.6, Gianassi 4.7, Giuliano 4.8, 4.9 e 4.10 nonché dell'articolo aggiuntivo Giuliano 4.01.
  Propone quindi di accantonare l'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 4.02.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Pag. 11Giuliano 4.03 e Zaratti 4.04, mentre esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Paolo Emilio Russo 4.05 e Montaruli 4.06, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
  Esprime infine parere favorevole sul subemendamento Calderone 0.4.08.1 e sull'articolo aggiuntivo 4.08 dei relatori.

  Il Vice Ministro Francesco Paolo SISTO esprime parere conforme a quello dei relatori e parere favorevole sugli emendamenti dei relatori 1.55, come riformulato, 1.56, come riformulato, 1.57, 1.58, 1.59, 1.60, 1.61, come riformulato, 1.62, 1.63, 1.64 e 2.17, nonché sugli articoli aggiuntivi dei relatori 2.07, come riformulato, e 4.08.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che è stato avviato l'esame dell'emendamento Giuliano 1.1, su cui sono già intervenuti per dichiarazione di voto i colleghi Giuliano, Alfonso Colucci e Gianassi. Aveva già chiesto di intervenire l'onorevole Dori. Constatane l'assenza, e nessun altro chiedendo di intervenire in dichiarazione di voto sull'emendamento Giuliano 1.1, lo pone in votazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Giuliano 1.1.

  Alfonso COLUCCI (M5S), interviene in dichiarazione di voto sull'emendamento 1.2 a sua prima firma, soppressivo dell'articolo 1, che inserisce nell'ordinamento un'ampia esimente che produce effetti tombali sulla responsabilità dei pubblici funzionari.
  Sostiene poi che l'articolo 1 comporti una trasformazione ontologica della Corte dei conti, da giudice della legittimità dell'atto a giudice del comportamento del funzionario pubblico, e pertanto un'inaccettabile modifica del contenuto della giurisdizione contabile.
  Evidenziando come, secondo la relazione illustrativa, la questione della «paura della firma» rappresenti il problema da cui muove la riforma, non intende negare l'esistenza del fenomeno della burocrazia difensiva, ma contesta le risposte insoddisfacenti che la maggioranza intende dare al problema – con l'ampliamento delle esimenti – che portano ad un nuovo problema, quello della «leggerezza della firma». Ne consegue, a suo giudizio, un deterioramento delle tutele per i cittadini e un danno all'efficienza, alla trasparenza e al buon andamento della pubblica amministrazione.
  Osserva come il Movimento 5 Stelle abbia avanzato proposte per contrastare il fenomeno della burocrazia difensiva, intendendo favorire la semplificazione normativa, la qualificazione del personale pubblico e la creazione di percorsi di coordinamento tra le pubbliche amministrazioni.
  Constata invece come l'attuale maggioranza sostenga una riforma che riduce il perimetro della responsabilità contabile, aumentando il rischio di illeciti e di danni patrimoniali allo Stato e un conseguente vulnus alla tenuta del bilancio pubblico, che avrà a sua volta effetti dannosi sul sistema tributario e dunque sulle tasche dei cittadini.
  Per altro verso, non esclude che sussistano profili di incostituzionalità del provvedimento, in relazione al principio di buon andamento della pubblica amministrazione sancito dall'articolo 97 della Costituzione. In questo senso, ritiene che le soluzioni prospettate dall'articolo 1 siano indicative di una visione miope e settoriale, dal momento che non considerano la necessità di incrementare l'efficienza organizzativa della pubblica amministrazione, ma agiscono esclusivamente sul fronte della responsabilità – che è solo una parte del problema – coprendo, con un'esimente, le ipotesi in cui i funzionari pubblici abbiano agito con colpa grave.
  Prendendo in considerazione, in una prospettiva più ampia, le iniziative legislative dell'attuale maggioranza, richiama l'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'eliminazione del controllo concomitante della Corte dei conti – strumento ritenuto particolarmente efficace per favorire le best practices nelle pubbliche amministrazioni –, la proroga dello scudo erariale – in contrasto con l'articolo 97 della Costituzione e con gli orientamenti sul tema della Corte costituzionale – e la modifica della valenza extra-Pag. 12penale delle sentenze di patteggiamento. Ritiene che con tali interventi normativi la maggioranza abbia spezzato il vincolo intercorrente tra funzione pubblica e principio di responsabilità, causando un gravissimo vulnus alla tenuta del sistema.
  Sotto un ulteriore profilo, reputa miope la scelta di non prevedere strumenti di controllo ex ante, ma solo ex post, e di valorizzare esclusivamente la funzione riparativa del sistema sanzionatorio, dimenticandosi della funzione preventiva.
  Da ultimo, osserva come l'attuale maggioranza, che in avvio di legislatura ha varato la ridenominazione del Ministero dell'istruzione in Ministero dell'istruzione e del merito, sostenga in questo provvedimento non i pubblici funzionari meritevoli, quanto piuttosto quelli che abbiano commesso irregolarità.
  Per le ragioni esposte auspica l'approvazione dell'emendamento soppressivo.

  Federico GIANASSI (PD-IDP), pur ricordando che il suo gruppo ha presentato diverse proposte emendative parzialmente sostitutive riferite all'articolo 1, dichiara comunque il proprio voto favorevole sull'emendamento interamente soppressivo Alfonso Colucci 1.2, sottolineando come molti aspetti dell'articolo appaiono molto critici, investendo l'assetto complessivo della Corte dei conti. Tra i diversi punti critici richiama le nuove limitazioni di responsabilità relative agli atti sottoposti a controllo preventivo di legittimità – ritenute particolarmente radicali –, nonché agli accordi di conciliazione nel procedimento di mediazione o in sede giudiziale, e nutre perplessità sui nuovi sistemi sanzionatori e sull'obbligo assicurativo cui già aveva fatto riferimento in un precedente intervento.

  Filiberto ZARATTI (AVS), intervenendo sull'emendamento Alfonso Colucci 1.2, riconosce la necessità di una riforma della Corte dei conti, ma prende le mosse dalla disciplina normativa e dalla prassi applicativa relative ai commissari ad acta per evidenziare le criticità della proposta di legge in esame.
  In particolare, rileva come vi sia un abuso dei commissari ad acta, la cui azione amministrativa si contraddistingue per l'assenza di controlli pubblici, ad eccezione di quelli della Corte dei conti. A fronte del drastico incremento del numero di tali commissari, cui sono conferiti poteri straordinari per affrontare numerose ed eterogenee situazioni – dal Giubileo, alla costruzione di impianti sportivi, alla crisi idrica in Sicilia – si domanda quale sia l'organo deputato al controllo dei relativi atti amministrativi, che implicano la spesa di miliardi di euro. Osserva come nessun soggetto istituzionale possa effettuare tale controllo, se non la Corte dei conti, che dunque va sì riformata, ma nel senso di un incisivo potenziamento delle relative competenze e capacità operative.
  In questa prospettiva contesta al Governo l'abitudine di approvare tante leggi senza stanziare le coperture finanziarie necessarie che, nel caso di specie, servirebbero per rafforzare le strutture amministrative e le sedi regionali della Corte dei conti, a vantaggio delle esigenze operative della pubblica amministrazione. Per altro verso, critica la decisione della maggioranza di limitare l'intervento riformatore all'eliminazione dell'elemento basilare della giurisdizione contabile, ovvero la colpa grave, ridimensionandone grandemente, di conseguenza, il ruolo. Osserva infatti che proprio mediante la responsabilità a titolo di colpa grave è possibile sanzionare condotte irregolari sintomatiche del malaffare.
  Auspicando un potenziamento del rapporto tra magistratura contabile e pubblica amministrazione in un'ottica di prevenzione, stigmatizza la scelta della maggioranza di creare un'area di impunibilità a suo giudizio irragionevole e non conforme ai principi costituzionali.
  Ritiene poi incoerente l'esimente introdotta dal provvedimento per ovviare al problema della «paura della firma» rispetto al generale aumento degli emolumenti per i funzionari di vertice della pubblica amministrazione, che certo non hanno «paura degli stipendi».
  Conclusivamente, auspica una collaborazione con l'attuale maggioranza per il potenziamento della Corte dei conti, per la creazione di una rete di controllo efficiente Pag. 13e per l'implementazione della cooperazione tra la Corte e le pubbliche amministrazioni, a vantaggio della trasparenza e della legalità dell'azione amministrativa, nell'interesse della collettività.

  Carla GIULIANO (M5S) intende ricordare alcuni principi che a seguito dell'approvazione della proposta di legge in esame verrebbero meno.
  In primo luogo enuncia la correlazione tra potere e responsabilità, grande conquista del nostro Stato di diritto. Sottolinea che tale corrispondenza trova costituzionalizzazione, ad esempio, negli articoli 77, comma 2, 89 e 28 della Costituzione. Ricorda poi la centralità dell'articolo 97 della Costituzione riguardante il buon andamento della pubblica amministrazione. Rileva quindi che ogni limitazione di responsabilità deve, in base ai principi costituzionali richiamati, essere soppesata e meditata, al contrario di quanto la maggioranza intende fare. Ricorda altresì i principi che in materia di bilancio devono essere rispettati, tra cui quello dell'equilibrio di bilancio introdotto a seguito della legge costituzionale n. 1 del 2012 e della direttiva 2011/85/UE. Fa presente che a seguito di tali norme, il legislatore ha introdotto elementi di controllo per la regolarità della finanza pubblica, anche in ossequio all'articolo 81 della Costituzione. Enfatizza il fatto che tali controlli sono preordinati a evitare danni che peserebbero sulla collettività.
  Ricorda che durante il periodo pandemico furono introdotte misure di contrasto alla burocrazia difensiva, ma si configuravano come temporanee e circoscritte.
  Evidenziato inoltre come il Piano nazionale di ripresa e resilienza preveda obiettivi che devono essere perseguiti evitando sprechi di risorse europee, afferma che non perseguire coloro che arrecano danni alla pubblica amministrazione significa incidere sulle risorse disponibili e, quindi, violare i vincoli europei.
  Riporta alcuni dati derivanti da una analisi del 2017 prodotta da ForumPA inerente alla cosiddetta «paura della firma». Afferma che, a seguito dell'intervista di 1700 dipendenti pubblici di età superiore ai 45 anni, è emerso che la burocrazia difensiva trae origine dalla mancanza di una regola certa, ossia dalla confusione normativa, nonché dalla carenza di organico, dalla demotivazione, dalla mancata formazione. Tiene a sottolineare che tra le preoccupazioni dei funzionari, la paura dei controlli e dei giudizi della Corte dei conti occupa solo l'ultimo posto. Sottolinea quindi che la problematica della burocrazia difensiva sia da affrontare con strumenti diversi e non certamente con lo scudo senza limiti introdotto dal provvedimento in esame.
  Nel citare, a proposito delle carenze della pubblica amministrazione, i piccoli comuni in cui mancano le figure in grado di gestire in modo efficiente le risorse pubbliche, sottolinea che i correttivi possibili sono l'ampliamento dell'organico della pubblica amministrazione, tramite la creazione di una rete capace di coadiuvare le amministrazioni più deboli, e l'investimento sulla formazione. Rileva infatti che non è necessario evitare la responsabilizzazione, bensì occorre impedire che nelle posizioni di potere vi siano soggetti incompetenti, inadeguati e infedeli.
  Ricordato che l'ANAC, nel corso dell'esame preliminare, ha suggerito il ricorso a strumenti collaborativi di cui la maggioranza non ha tenuto conto, fa presente che sono già in atto forme di vigilanza collaborativa della Corte dei conti nei confronti delle amministrazioni. Al riguardo fa notare che molti comuni, grazie alla collaborazione della Corte dei conti, sono riusciti ad evitare lo stato di pre-dissesto e dissesto.
  Rileva che procedere ampliando a dismisura l'irresponsabilità dei funzionari pubblici significa gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini e asserisce che il suo gruppo farà il possibile perché ciò non avvenga. Lamenta in conclusione la mancanza di tempo per evidenziare i punti critici del provvedimento in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 1.2.

  Ciro MASCHIO, presidente, come preannunciato nell'odierna riunione degli uffici di presidenza, propone di fissare alle ore 13 di domani, il termine per la presentazionePag. 14 dei subemendamenti riferiti alle proposte emendative dei relatori, con riguardo esclusivamente – come da prassi – alle parti riformulate o a quelle strettamente consequenziali.

  Filiberto ZARATTI (AVS), evidenziando la complessità dei lavori, esprime contrarietà per il termine proposto dal Presidente, reputandolo inadeguato. Chiede quindi un differimento del termine.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) si associa a quanto lamentato dal collega Zaratti, sottolineando che il termine è troppo stretto per assolvere ai lavori in modo adeguato. Chiede, dunque, un termine più congruo, anche in vista degli impegni in Assemblea della Commissione Giustizia nella giornata di domani.

  Devis DORI (AVS) ribadisce il ragionamento dei colleghi, rilevando che in Assemblea questo pomeriggio e nella giornata di domani è previsto l'esame di un rilevante provvedimento di competenza della Commissione Giustizia.

  Alessandro URZÌ (FDI) ritiene invece congruo il termine e propone che venga confermato.

  Ciro MASCHIO, presidente, al fine di conciliare le richieste avanzate, fissa alle ore 16 di domani il termine per la presentazione dei subemendamenti.

  Valentina D'ORSO (M5S), nel fare presente che le Commissioni comunque non sarebbero nelle condizioni di esaminare già domani le proposte emendative oggetto di riformulazione, insiste per un ulteriore differimento del termine.

  Ciro MASCHIO, presidente, ritenendo congruo il termine di giovedì 13 marzo alle ore 16, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.10.