SEDE REFERENTE
Giovedì 27 giugno 2024. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA.
La seduta comincia alle 9.45.
DL 60/2024: Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
C. 1933 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 giugno 2024.
Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte che sono state presentate 343 proposte emendative riferite al testo del decreto-legge (vedi allegato 1).
In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
Evidenzia come tale criterio risulti più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano affatto estranei all'oggetto del provvedimento. Fa presente, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
Considerate le materie oggetto del presente provvedimento, anche alla luce delle modifiche apportate dal Senato, fa presente che sono state considerate inammissibili le seguenti proposte emendative:
Carmina 4.15, che modifica l'articolo 57 del decreto legislativo n. 118 del 2011, in materia di armonizzazione dei sistemi Pag. 40contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, al fine di intervenire sulla disciplina dei casi in presenza dei quali l'obbligazione diviene esigibile ai fini della liquidazione della spesa;
Carmina 6.21, che al fine di far fronte alle eccezionali esigenze di potenziamento del personale della pubblica amministrazione, differisce al 31 dicembre 2024 la validità delle graduatorie di tutti i concorsi pubblici scadute alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge;
Faraone 6.22, che sopprime il requisito dell'assenza della finalità di lucro previsto dall'articolo 63, comma 10, del codice dei contratti pubblici ai fini dell'accreditamento delle istituzioni pubbliche o private che svolgono attività formative in relazione al sistema di reclutamento e alla formazione del personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza;
Alfonso Colucci 9.1, che reintroduce il controllo concomitante della Corte dei conti su ogni piano, programma o progetto, comunque denominato, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;
Scerra 11.17, che modifica la legge n. 84 del 1994 al fine di intervenire sulla composizione del Comitato di gestione dell'Autorità portuale e sul perimetro dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale;
Cantone 11.18, che modifica la legge n. 84 del 1994 al fine di intervenire sulla composizione del Comitato di gestione dell'Autorità portuale;
L'Abbate 14.02, che reca disposizioni per il completamento e l'informatizzazione della Carta geologica d'Italia;
gli identici Ubaldo Pagano 24.01 e Grimaldi 24.02, che abrogano le deroghe alle clausole di promozione delle pari opportunità e dell'inclusione lavorativa nei contratti pubblici in relazione alle procedure di gara afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR e dal PNC;
Barzotti 28.01, che reca modifiche all'ordinamento giudiziario, prevedendo, tra l'altro, l'istituzione di una direzione distrettuale del lavoro, costituita nell'ambito della procura della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto, nonché di una direzione nazionale del lavoro nell'ambito della Procura generale presso la Corte di cassazione;
Barzotti 28.02, che introduce nel codice penale i delitti di omicidio sul lavoro e di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime, reca modifiche al codice penale in materia di prescrizione e di omicidio colposo, nonché modifiche al codice di procedura penale e al testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
Aiello 28.03, che reca una disciplina organica in materia di salario minimo;
Barzotti 28.04, che reca disposizioni sperimentali in materia di riduzione dell'orario di lavoro mediante accordi definiti nell'ambito della contrattazione collettiva;
Aiello 28.05, che reca disposizioni in materia di tutela dei lavoratori pubblici e privati che recano una condizione di fragilità, nonché misure volte a incentivarne il lavoro agile;
Carotenuto 28.06, che istituisce nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali un Fondo per la detassazione del salario minimo;
Tucci 28.07, che prevede, a decorrere dal 2025, l'adeguamento annuale alle variazioni dell'indice del costo della vita per le retribuzioni annue lorde dei soggetti che percepiscono redditi da lavoro di importo pari o inferiore a 15 mila euro annui;
Carotenuto 28.08, che detta disposizioni in materia di lavoro agile per lavoratori fragili;
Pag. 41Tucci 28.09, che detta disposizioni in materia di ricorso al lavoro agile da parte di genitori con figli minori di 14 anni;
Amato 29.2, che attribuisce alle istituzioni scolastiche del sistema integrato di istruzione e formazione dalla nascita fino a sei anni la facoltà di promuovere progetti-obiettivo specifici al fine di istituire scuole dell'infanzia a indirizzo musicale;
Faraone 32.02, che detta disposizioni in materia di ristrutturazione edilizia di immobili destinati a sale teatri e sale cinematografiche la cui attività sia cessata da almeno otto anni;
Torto 36.01, che istituisce una commissione parlamentare di vigilanza sull'attuazione del PNRR.
Segnala che il termine per la presentazione di eventuali richieste di riesame delle valutazioni di inammissibilità è fissato alle ore 10.15 di oggi.
Rinvia, quindi, il seguito esame del provvedimento alla successiva seduta già prevista per la giornata odierna.
La seduta termina alle 9.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 27 giugno 2024.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 9.55.
SEDE REFERENTE
Giovedì 27 giugno 2024. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA, indi del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello.
La seduta comincia alle 11.
DL 60/2024: Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
C. 1933 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.
Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, intende sottolineare preliminarmente l'atteggiamento rispettoso e collaborativo tenuto dai gruppi di opposizione in ordine alla programmazione dei lavori sul provvedimento in esame. Lamenta, tuttavia, che, a fronte di tale atteggiamento, le forze di maggioranza abbiano sostanzialmente disatteso gli accordi che erano stati informalmente raggiunti, dapprima fissando l'inizio delle votazioni nella giornata odierna alle ore 10 e 30, nonostante fosse possibile procedere anche precedentemente, e poi posticipando l'inizio della seduta alle ore 11, con ciò comprimendo ulteriormente gli spazi di discussione. Prende atto, pertanto, dell'atteggiamento tenuto dalla maggioranza, ritenendo doveroso mettere agli atti, a futura memoria, come siano stati disattesi gli impegni precedentemente assunti.
Giovanni Luca CANNATA, presidente, fa presente preliminarmente che nella odierna seduta antimeridiana la presidenza ha comunicato le proprie valutazioni in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative presentate e che non sono state presentate richieste di riesame avverso tali valutazioni.
Segnala, altresì, che il Governo ha trasmesso in data odierna la relazione tecnica aggiornata sul provvedimento in esame ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, che è in distribuzione (vedi allegato 2).
Avverte, inoltre, che è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Dà, quindi, la parola al relatore per l'espressione del parere sulle proposte emendative.
Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite al provvedimento in esame.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO esprime parere conforme a quello del relatore.
Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sul complesso delle proposte emendative presentate, evidenzia, preliminarmente, come, alla luce della decisione assunta dalla Conferenza dei presidenti di gruppo dello scorso 25 giugno di avviare l'esame in Assemblea del provvedimento il prossimo 1° luglio, i gruppi di opposizione abbiano dimostrato responsabilità e spirito collaborativo nel corso dell'attività di programmazione dei lavori della Commissione. Osserva, tuttavia, come a tale senso di responsabilità non sia corrisposto un atteggiamento di rispetto e di collaborazione da parte del Governo e maggioranza, tanto sul piano del metodo, per le decisioni assunte in ordine all'andamento dei lavori, quanto sul piano del merito, alla luce del parere di contrarietà espresso sul complesso degli emendamenti, in assenza di alcuna motivazione di tale parere.
Venendo al decreto-legge in esame, evidenzia come esso costituisca l'ennesimo provvedimento dell'Esecutivo che promette di risolvere una questione problematica, ma che nei suoi contenuti reca una smentita delle intenzioni manifestate. Ritiene, infatti, che il provvedimento affronti in modo del tutto inadeguato il tema delle politiche di coesione del nostro Paese.
In proposito, segnala come la stessa Commissione europea, nel pacchetto di primavera del Semestre europeo, abbia invitato il nostro Paese a procedere nell'attuazione delle politiche di coesione, evidenziando in tal modo l'entità del ritardo delle regioni del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. In tal senso, rileva come anche le informazioni comunicate recentemente dall'ISTAT confermino in modo inequivoco lo svantaggio del Mezzogiorno rispetto agli altri territori, sottolineando come non basti limitarsi a stabilire dei livelli essenziali per colmare i divari territoriali allo stato esistenti.
Nel segnalare che nel corso dell'esame presso il Senato della Repubblica sono stati presentati numerosi emendamenti proprio al fine di colmare in parte tali lacune, ricorda in particolare come la propria parte politica si sia particolarmente concentrato sulle tematiche relative al lavoro. Lamenta, peraltro, anche a seguito delle modifiche introdotte dall'altro ramo del Parlamento, il provvedimento preveda diverse misure microsettoriali, che non sembrano certo mirate a risolvere i problemi del Paese. Esprime, pertanto, un giudizio integralmente negativo sul complesso del provvedimento in esame.
Daniela TORTO (M5S), intervenendo sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 1 del provvedimento, evidenzia come lo stesso dovrebbe perseguire, in linea teorica, obiettivi di rafforzamento della politica di coesione. Sottolinea, in proposito, come l'articolo 1 contenga delle indicazioni precise, in quanto focalizza l'attività del Governo su settori specifici quali, ad esempio, le risorse idriche, le infrastrutture per il rischio idrogeologico, l'energia e lo sviluppo sostenibile. A tal riguardo, chiede, in particolare, che venga potenziato il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella governance e nella gestione delle politiche di coesione. Rappresenta, in tal senso, che l'emendamento 1.7 a sua prima firma si pone, come obiettivo, proprio quello di perseguire un maggior coinvolgimento degli enti territoriali, anche attraverso un più deciso riconoscimento della potestà legislativa regionale. Chiede quindi un ripensamento al relatore e alla rappresentante del Governo in ordine al parere espresso sul predetto emendamento e, in particolare, chiede a quest'ultima se sia possibile avere un chiarimento sulle motivazioni che hanno condotto ad esprimere un parere di contrarietà su tale proposta.
Ubaldo PAGANO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.1, che è volto a rafforzare il monitoraggio delle competenti Commissioni parlamentari sullo stato Pag. 43di attuazione degli interventi relativi ai programmi nazionali e regionali della politica di coesione. Evidenzia, in proposito, come tale proposta debba ritenersi in qualche modo prodromica rispetto alle altre proposte presentate dal suo gruppo, dal momento che essa è finalizzata a garantire la centralità del Parlamento e delle Commissioni parlamentari su questa materia. Sottolinea, inoltre, come la proposta risponda anche all'esigenza di evitare che il Parlamento debba prendere atto di una situazione problematica soltanto quando questa si è già manifestata, permettendo, invece, di intervenire in anticipo, proprio grazie ad un'attività di monitoraggio costante, al fine di correggere eventuali criticità.
La Commissione respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 1.1.
Ida CARMINA (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.2, di cui è prima firmataria, evidenziando che tale proposta è volta a ripristinare la correttezza costituzionale dell'articolo 1 e, in particolare, del comma 3, riconducendo il fondamento costituzionale della disposizione alla materia dei rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni, attribuita, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione alla potestà legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Carmina 1.2 e gli identici emendamenti Donno 1.4 e Ubaldo Pagano 1.5.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO, in ordine ai chiarimenti richiesti dalla deputata Torto sul suo emendamento 1.7, conferma il proprio parere di contrarietà, rammentando che sui temi della coesione il provvedimento assicura un coordinamento costante e continuo con gli enti territoriali e che sul provvedimento la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha formulato un parere favorevole.
Daniela TORTO (M5S), nel ringraziare la rappresentante del Governo per il chiarimento fornito, ritiene tuttavia che il coordinamento attualmente previsto sia ben diverso dal coinvolgimento effettivo delle regioni cui la proposta emendativa a sua prima firma è finalizzata. Ritiene, pertanto, che la conferma del parere di contrarietà testimoni in modo evidente la mancanza di volontà del Governo di prevedere tale coinvolgimento. Manifesta, pertanto, la sua insoddisfazione per la posizione espressa dal Governo sul tema posto.
La Commissione respinge l'emendamento Torto 1.7.
Ubaldo PAGANO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.1, volto ad includere, tra i settori strategici per i quali viene prevista un'accelerazione nella realizzazione delle azioni dei programmi nazionali e regionali della politica di coesione della programmazione 2021-2027, anche quello relativo alla crisi idrica e alla disponibilità di tale risorsa per gli usi civici, agricoli e industriali. Rammenta, in proposito, che il fenomeno sempre più ricorrente e allarmante della siccità, con conseguente prosciugamento degli invasi, costituisce oramai una vera e propria emergenza nazionale, con pesanti ricadute negative sul comparto delle produzioni agricole, che interessa non solo i territori del Mezzogiorno, ma anche le imprese operanti nel Centro-Nord, come da ultimo dimostrato dalla diminuzione, nell'ordine del 60 per cento rispetto all'anno precedente, della produzione di grano.
In tale quadro, domanda pertanto alla rappresentante del Governo se esista un impedimento di carattere giuridico, a livello del diritto dell'Unione europea, rispetto all'inserimento della crisi idrica tra i predetti settori strategici finanziati a valere sulle risorse della politica di coesione per la programmazione 2021-2027, ovvero se tale esclusione dipenda da una precisa scelta politica dell'Esecutivo, evidenziando come, in quest'ultima ipotesi, si tratterebbe di una preoccupante disattenzione verso un tema di assoluta rilevanza e attualità.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO assicura che il tema della crisi idrica nel nostro Paese è sottoposto alla costante attenzione del Governo, che già nel provvedimento in esame ha previsto lo stanziamento di risorse finanziarie destinate all'adeguamento della rete idrica nazionale, ferma restando, naturalmente, l'intenzione dell'Esecutivo di intervenire con tempestività attraverso ulteriori iniziative legislative, qualora il fenomeno della siccità dovesse ripresentarsi in forme particolarmente acute.
Ubaldo PAGANO (PD-IDP), pur apprezzando lo spirito delle dichiarazioni della rappresentante del Governo, ritiene tuttavia che la sottosegretaria non abbia tuttavia risposto al quesito in precedenza sollevato, non chiarendo se l'impossibilità di destinare alla crisi idrica, quale settore strategico, le risorse afferenti ai programmi nazionali e regionali della politica di coesione per la programmazione 2021-2027 derivi da un vincolo imposto dal diritto dell'Unione europea o corrisponda, viceversa, a una deliberata scelta dell'attuale Governo.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO, nel ribadire la ferma intenzione del Governo di intervenire attraverso appositi provvedimenti normativi rispetto alle varie situazioni emergenziali che dovessero verificarsi nel nostro Paese, ivi incluso il fenomeno della siccità, pur reputando meritevole di attenzione la questione sollevata dall'emendamento Ubaldo Pagano 2.1, rileva tuttavia che, poiché il provvedimento in esame è stato trasmesso alla Camera dei deputati, per la seconda lettura, in prossimità della scadenza del termine per la sua conversione in legge, non è possibile ipotizzare ulteriori modifiche del testo. Osserva, in conclusione, che nulla osta ad una interlocuzione diretta che il Parlamento nazionale intendesse avviare con le Istituzioni europee in merito alla questione richiamata dall'onorevole Ubaldo Pagano.
La Commissione respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 2.1.
Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento 2.2 a sua prima firma, che in termini analoghi a quelli di altre proposte emendative presentate dal proprio gruppo con riferimento all'articolo 2, mira ad includere, tra i settori strategici oggetto della riforma della politica di coesione, indicati al comma 1 dell'articolo 2, la transizione digitale dei territori, nonché la riqualificazione e l'efficientamento energetico delle infrastrutture scolastiche. Nel sottolineare che tale proposta risponde a considerazioni di assoluto buon senso, stigmatizza la tendenza in atto a una gestione dell'iter parlamentare dei provvedimenti d'urgenza sempre più incentrata su un esame monocamerale, che, di fatto, preclude al ramo del Parlamento chiamato a discutere i provvedimenti medesimi in seconda lettura la possibilità di introdurre modifiche ai testi approvati dall'altra Camera.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Grimaldi 2.2, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.3, Torto 2.4 e Grimaldi 2.5, nonché l'emendamento Ubaldo Pagano 2.6.
Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento a sua firma 2.7, che mira a ricomprendere tra i settori strategici interessati dalla riforma della politica di coesione per la programmazione 2021-2027 la messa in sicurezza della rete viaria nazionale, con particolare riguardo alle strade di competenza regionale, provinciale o comunale, e la riqualificazione delle infrastrutture scolastiche. Evidenzia, in proposito, come il Governo, anziché affrontare con serietà ed efficacia le numerose difficoltà che i territori del nostro Paese stanno affrontando, come del resto ampiamente testimoniato da tanti amministratori locali di differente provenienza politica, abbia prioritariamente inteso impegnare ingenti risorse finanziarie per la realizzazione di un progetto di scarsa utilità come quello del Ponte sullo Stretto di Messina.
Ricollegandosi, invece, all'intervento da ultimo svolto dalla sottosegretaria Castiello, osserva come il fatto che il presente decreto-legge sia stato sottoposto all'esame della Pag. 45Camera dei deputati solo in prossimità della scadenza del termine per la sua conversione in legge non possa certo costituire una valida giustificazione per l'espressione di un parere contrario sulla totalità delle proposte emendative presentate dai gruppi, posto che la ristrettezza dei tempi dedicati all'esame parlamentare in seconda lettura dei provvedimenti d'urgenza è da imputare, anzitutto, a una chiara responsabilità del Governo. Si unisce, infine, alle richieste di chiarimento formulate dal deputato Ubaldo Pagano, al fine di meglio comprendere i motivi sottesi alla delimitazione dei settori strategici oggetto della riforma della politica di coesione, come elencati al comma 1 dell'articolo 2.
La Commissione respinge l'emendamento Torto 2.7.
Ubaldo PAGANO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.8, che intende ricomprendere, tra i settori strategici indicati al comma 1 dell'articolo 2, la riqualificazione e l'efficientamento energetico delle infrastrutture scolastiche, al fine di porre specifico rimedio ad una situazione di particolare difficoltà che si è venuta di recente a determinare.
Rammenta, al riguardo, che molti progetti predisposti in tale ambito dalle istituzioni scolastiche, che risultavano già nella fase avanzata della progettazione definitiva o esecutiva e, pertanto, immediatamente cantierabili, erano stati in un primo momento inseriti all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ricorda, altresì, che è in seguito intervenuta la decisione del Governo in carica, e segnatamente del Ministro Fitto, di escludere tali progetti dall'ambito di attuazione del PNRR, sulla base della motivazione che questi non avrebbero rispettato i criteri relativi alla spesa ammissibile ai sensi del medesimo PNRR, in quanto riferiti non già alla realizzazione di nuovi edifici scolastici, bensì alla riqualificazione di strutture esistenti. In tale quadro, connotato da evidenti criticità, osserva che la proposta emendativa mira, se non altro, a ricondurre i progetti concernenti la riqualificazione e l'efficientamento energetico delle infrastrutture scolastiche ai settori strategici per i quali è prevista l'attivazione, secondo un ordine di priorità, delle risorse finanziarie afferenti alla politica di coesione per la programmazione 2021-2027.
Rileva, altresì, come da un punto di vista più generale il vero problema nel nostro Paese sia costituito non tanto dalla più o meno sviluppata capacità di utilizzo dei fondi strutturali di derivazione europea da parte degli enti territoriali, quanto piuttosto dalla scarsa capacità di spesa mostrata dalle amministrazioni centrali dello Stato. In conclusione, pur prendendo atto dell'impossibilità di arrecare modifiche al testo del provvedimento in esame, invita il Governo a riflettere seriamente su un tema, quale quello della riqualificazione delle infrastrutture scolastiche, caratterizzato da assoluta rilevanza e urgenza, tanto più in un quadro di risorse finanziarie complessivamente insufficienti e inadeguate.
Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.9, di contenuto identico all'emendamento 2.8 di cui è primo sottoscrittore il collega Ubaldo Pagano, alle cui considerazioni si associa, ricordando in aggiunta come, alla luce dei dati di recente divulgati dalla SVIMEZ, nell'ambito delle infrastrutture scolastiche si registrano ancora forti divari territoriali tra le regioni meridionali e quelle centro-settentrionali. Osserva, infatti, che da questo punto di vista, pur avendo il PNRR finalizzato ingenti agli interventi nel settore dell'edilizia scolastica risorse finanziarie, pari ad oltre 11 miliardi di euro, è tuttavia mancata una sia pur minima previsione di obiettivi di convergenza tra le diverse aree geografiche del Paese.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.8, Grimaldi 2.9 e Carmina 2.10, nonché gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.11 e Torto 2.12.
Ida CARMINA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.14, volto ad includere, tra i settori strategici indicati Pag. 46dall'articolo 2, comma 1, nel quadro della riforma della politica di coesione, la transizione digitale dei territori, ritenendo irrinunciabile un pieno coinvolgimento di questi nel processo di modernizzazione del nostro Paese.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.13 e Carmina 2.14, nonché gli emendamenti Ubaldo Pagano 2.15 e 2.16.
Ida CARMINA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.18, reputa niente affatto lungimirante la scelta politica compiuta dal Governo di non considerare tra i settori strategici oggetto della riforma della politica di coesione quelli dell'occupabilità, dell'istruzione e della formazione, dell'inclusione sociale e della lotta alla povertà, nonché della ricerca e dell'innovazione, che risultano peraltro già finanziati a valere sui programmi nazionali e coerenti rispetto agli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dall'ONU.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Grimaldi 2.17, Carmina 2.18 e Ubaldo Pagano 2.19.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) illustra l'emendamento Ubaldo Pagano 2.20, di cui è cofirmataria, richiamando l'attenzione del Governo e della Commissione intera, in particolare, sulla necessità di investire in maniera adeguata non solo sulle infrastrutture materiali del Paese, rispetto alle quali il PNRR già stanzia cospicue risorse finanziarie, ma anche sulla cosiddetta infrastrutturazione sociale, ambito nel quale si registrano, invece, divari persistenti e significativamente pronunciati tra le diverse zone territoriali. Nel ricordare che un'identica proposta emendativa è stata presentata dal suo gruppo durante l'esame in prima lettura del decreto-legge ora in discussione presso il Senato e che anche in quella sede la proposta non è stata ritenuta meritevole di particolare attenzione da parte del Governo, considera miope la scelta di non includere tale ultimo settore tra quelli ritenuti strategici ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del provvedimento in esame, nel quadro delle risorse afferenti alla programmazione 2021-2027 della politica di coesione.
La Commissione respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 2.20.
Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.21, volto a garantire alle parte sociali più rappresentative a livello nazionale l'accesso diretto e in tempo reale ai dati contenuti nel sistema informativo ReGis, evidenziando che, da un lato, tale proposta emendativa non comporta alcun onere aggiuntivo a carico della finanza pubblica e, dall'altro, che una sua approvazione consentirebbe di favorire una più corretta gestione delle risorse finanziarie relative al PNRR e alla politica di coesione, prevenendo al contempo l'eventuale verificarsi di frodi.
Rileva, inoltre, l'eccessiva disomogeneità del provvedimento in esame, che, anche a seguito delle modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento, contiene numerose norme vertenti su materie assai disparate, in violazione dei requisiti dell'urgenza e della omogeneità del contenuto e della finalità degli interventi, che dovrebbero costituire il presupposto costituzionale per il legittimo ricorso allo strumento normativo della decretazione d'urgenza.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dell'Olio 2.21 e Grimaldi 3.1.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) illustra il contenuto dell'emendamento Ubaldo Pagano 3.3, di cui è cofirmataria, volto a coinvolgere il partenariato, in conformità con quanto previsto dal Regolamento delegato (UE) n. 240/2014, nell'ambito del confronto in merito all'attuazione della programmazione 2021-2027 della politica di coesione europea in seno alla Cabina di regia istituita ai sensi dell'articolo 1, comma 703, lettera c), della legge n. 190 del 2014. A tal riguardo, rimarca come sia fondamentale estendere il novero dei soggetti Pag. 47chiamati a partecipare a tale sede di confronto, ove si consideri, in particolare, il ruolo centrale attribuito alla Cabina di regia nell'ambito dell'attuazione delle politiche di coesione. Sottolinea, altresì, come il tema del coinvolgimento delle parti sociali nell'ambito delle procedure concernenti nell'ambito dei fondi strutturali e d'investimento rappresenti una priorità anche per le Istituzioni europee.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Donno 3.2 e Ubaldo Pagano 3.3.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 3.4, di cui è cofirmataria, chiarisce che, anche in tal caso, la ratio sottesa alla modifica normativa proposta è rappresentata dalla volontà di assicurare un maggiore coinvolgimento dei soggetti a vario titolo interessati nelle procedure di utilizzo di risorse pubbliche che hanno un'importante ricaduta nei territori. Ricorda, al riguardo, il ruolo centrale esercitato dagli enti locali.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 3.4 e Grimaldi 3.5, l'emendamento Grimaldi 3.6, gli identici emendamenti Grimaldi 3.7, Ubaldo Pagano 3.8 e Faraone 3.9, nonché l'emendamento Grimaldi 3.10.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) illustra l'emendamento Ubaldo Pagano 3.11, di cui è cofirmataria, sottolineando come l'intento dello stesso sia, ancora una volta, quello di rendere quanto più rappresentativa possibile la Cabina di regia istituita ai sensi dell'articolo 1, comma 703, lettera c), della legge n. 190 del 2014, in tal caso mediante la partecipazione dei rappresentanti dei corpi intermedi, delle realtà associative e del Terzo settore. Evidenzia come in questo modo si possa assicurare il coinvolgimento dei diversi soggetti radicati e attivi nel tessuto sociale del Paese che svolgono un ruolo attivo nell'attuazione delle politiche di coesione.
Marco GRIMALDI (AVS) chiede di sottoscrivere l'emendamento Ubaldo Pagano 3.11, preannunciando il proprio voto favorevole sulla medesima proposta.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 3.11 e Donno 3.12.
Daniela TORTO (M5S) evidenzia che l'emendamento a sua firma 3.13 è finalizzato ad allargare gli spazi di partecipazione alla Cabina di regia di cui all'articolo 3 del provvedimento, prevedendo che siano invitati a partecipare alle sue sedute i rappresentanti delle parti sociali, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell'università e della ricerca, della società civile e delle organizzazioni della cittadinanza attiva. Evidenzia, peraltro, che la formulazione della proposta emendativa esclude, nei confronti di tali soggetti, la corresponsione di compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati per la partecipazione alle sedute della Cabina di regia, garantendo, in tal modo, l'assenza di oneri per la finanza pubblica. Al riguardo, afferma di non comprendere la ritrosia manifestata dalla maggioranza e dal Governo a fronte del tentativo di attuare una politica che mira ad allargare gli spazi di partecipazione ai processi decisionali, evidenziando come si preferisca invece mantenere un atteggiamento divisivo, che sembrerebbe esprimere un certo timore a confrontarsi sul merito delle politiche adottate. Sottolinea, infine, come questa politica, che si traduce in un sostanziale isolamento, finisca per ostacolare il raggiungimento di quegli obiettivi di coesione che il Governo e la maggioranza dichiarano di voler perseguire.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Torto 3.13 e 3.14, nonché Ubaldo Pagano 4.1.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 4.4, di cui è cofirmataria, osserva che, anche in questo caso, la proposta emendativa intende promuovere un ampliamento del novero dei soggetti chiamati a esprimersi nelle varie sedi in cui si assumono decisioni Pag. 48che incidono sull'utilizzo di risorse pubbliche aventi un impatto significativo sulle diverse realtà territoriali. In tal modo, viene assicurato il doveroso coinvolgimento di tutti coloro i quali agiscono in prima linea e sono conseguentemente chiamati ad assumersi le responsabilità relativamente alle scelte di definizione degli interventi che incidono in modo rilevante sui territori.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Torto 4.2 e Ubaldo Pagano 4.4.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nell'illustrare l'emendamento Ubaldo Pagano 4.5, di cui è cofirmataria, fa presente che l'obiettivo perseguito dalla proposta emendativa è quello di assicurare il coinvolgimento nei processi decisionali di soggetti che sono inopinatamente rimasti esclusi dalle procedure per l'individuazione degli interventi prioritari nei settori strategici della politica di coesione europea. Allo scopo, quindi, di incrementare il livello di partecipazione, con la proposta emendativa in esame si chiede di prevedere la consultazione del partenariato economico e sociale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 4.5, gli identici emendamenti Grimaldi 4.6, Donno 4.7 e Ubaldo Pagano 4.8, nonché gli emendamenti Ubaldo Pagano 4.9 e Torto 4.10.
Daniela TORTO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.11, evidenzia come con la presentazione dello stesso si intenda sollecitare il Governo a ripensare il proprio atteggiamento sul tema dell'inclusione, mediante azioni che mirino nello specifico all'occupabilità dei giovani, delle donne e dei soggetti privi di occupazione. Ritiene che tale tema, sebbene più volte indicato come prioritario dalla Presidente del Consiglio dei ministri, non venga tuttavia tenuto in debita considerazione nell'ambito delle politiche attuate fino ad ora dal Governo. Ritiene, altresì, necessaria l'adozione di interventi mirati alla formazione e istruzione della popolazione adulta, anche alla luce dell'abolizione del reddito di cittadinanza, nonché in materia di povertà educativa, e critica la carenza di risposte da parte dell'Esecutivo. Si rivolge, pertanto, alla rappresentante del Governo, al fine di avere chiarimenti in merito alla posizione espressa dall'Esecutivo nel corso dell'esame del presente decreto-legge presso il Senato.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO, in risposta al quesito posto dalla deputata Torto, osserva che la richiesta di espunzione dal testo del provvedimento, come approvato presso la 5ª Commissione permanente del Senato, delle disposizioni corrispondenti al contenuto dell'emendamento ora in esame si è resa necessaria in ragione di talune criticità emerse con riferimento alla coerenza del contenuto delle medesime disposizioni rispetto alle condizionalità che contraddistinguono la Riforma 1.9.1 del PNRR, finalizzata ad accelerare l'attuazione della politica di coesione, con conseguente difficoltà di rendicontazione della riforma in parola ai fini del completamento della procedura di assessment della sesta rata del Piano medesimo.
Daniela TORTO (M5S), replicando a quanto affermato dalla rappresentante del Governo, sottolinea che, ove effettivamente fossero stati ravvisabili profili di contrasto con la normativa europea, la proposta emendativa sarebbe dovuta risultare irricevibile. Ritiene, peraltro, paradossale che i partiti che compongono l'attuale maggioranza si oppongano all'inserimento nel testo del provvedimento di riferimenti a politiche che erano sempre state al centro, in passato, della loro proposta politica.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Torto 4.11, Grimaldi 4.12, Zanella 4.13 e Steger 4.14.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) sottolinea che l'emendamento Ubaldo Pagano 5.1, di cui è cofirmataria, intende restituire centralità al ruolo del Parlamento nell'ambito della procedura di monitoraggio rafforzato Pag. 49degli interventi prioritari, stabilendo che le relazioni semestrali sullo stato di avanzamento procedurale e finanziario dei medesimi interventi, individuati nell'ambito dei programmi ai sensi dell'articolo 4 del provvedimento, siano trasmesse al Parlamento ai fini del monitoraggio da parte delle Commissioni competenti. Sottolinea che, attraverso un rafforzamento delle prerogative del Parlamento, si attribuirebbe maggiore rilievo al ruolo che i parlamentari esercitano rispetto alle istanze emergenti nei territori del Paese.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 5.1 e Ubaldo Pagano 5.2.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) illustra il contenuto dell'emendamento Ubaldo Pagano 5.3, di cui è cofirmataria, rammentando che l'articolo 5 del provvedimento definisce una specifica procedura per il monitoraggio rafforzato degli interventi prioritari, finalizzata alla verifica dei cronoprogrammi, che consente la rilevazione di eventuali disallineamenti nell'ambito stato di avanzamento procedurale e finanziario degli interventi prioritari rispetto alle scadenze individuate nei suddetti cronoprogrammi. Sul punto, rappresenta come sussistano molteplici profili di criticità in merito al livello di trasparenza e pubblicità afferente alle procedure di monitoraggio e che, a tale scopo, la proposta emendativa prevede la pubblicazione delle relazioni semestrali sullo stato di avanzamento procedurale e finanziario degli interventi prioritari sul sito web OpenCoesione. Ritiene che la necessità di garantire adeguati livelli di pubblicità e trasparenza sia particolarmente rilevante con riferimento agli interventi nelle regioni del Mezzogiorno.
Più in generale, esprime un giudizio critico sull'atteggiamento del Governo rispetto alla pubblicità dei dati e delle informazioni, evidenziando come siano venuti meno diversi strumenti di pubblicità in precedenza prevista. Rivendica la necessità di una maggiore trasparenza rispetto alle procedure di monitoraggio, rimarcando l'esigenza che sia garantita la più ampia pubblicità delle informazioni. Evidenzia, infatti, come la disponibilità dei dati rappresenti un presupposto imprescindibile per dare la possibilità ai membri del Parlamento di esercitare adeguatamente le proprie funzioni. Al riguardo, ritiene che la cultura della trasparenza dovrebbe costituire patrimonio comune a tutte le forze politiche, evidenziando come la carenza di consapevolezza che riscontra su questo tema rappresenti motivo di grande preoccupazione.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 5.3 e 5.4, gli identici emendamenti Grimaldi 5.5, Auriemma 5.6 e Ubaldo Pagano 5.7, gli emendamenti Ubaldo Pagano 5.8, Grimaldi 5.9, Ubaldo Pagano 6.1, Auriemma 6.2, gli identici emendamenti Grimaldi 6.3, Ubaldo Pagano 6.4 e Auriemma 6.5, gli emendamenti Grimaldi 6.6 e Ubaldo Pagano 6.7, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 6.8 e Grimaldi 6.9, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 6.10, Auriemma 6.11 e Grimaldi 6.12, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 6.13 e Grimaldi 6.14, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 6.15, Auriemma 6.16 e Grimaldi 6.17, gli identici emendamenti Auriemma 6.18 e Ubaldo Pagano 6.19, gli emendamenti Ubaldo Pagano 6.20, Torto 7.1 e 7.2, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 7.3 e Torto 7.4, gli emendamenti Ubaldo Pagano 8.1, Grimaldi 8.2 e 8.3, gli identici emendamenti Grimaldi 8.4 e Pavanelli 8.5, gli emendamenti Ubaldo Pagano 8.6, Pavanelli 8.7, Ubaldo Pagano 10.1, Torto 10.2 e 10.3, Ubaldo Pagano 10.4 e 10.5, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 10.6 e Grimaldi 10.7, nonché gli emendamenti Torto 10.8, Carmina 10.9, Ubaldo Pagano 10.10 e 10.11, Carmina 10.12, Ubaldo Pagano 10.13 e Iaria 10.14.
Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.15, che consente la riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione se non aggiudicate o destinate a progetti non finanziati, al fine di preservare le risorse del medesimo Fondo mantenendonePag. 50 la destinazione per ciascuna regione, in particolare alla luce delle problematicità emerse in ragione dell'incremento dei prezzi. In questo modo, sarebbero garantiti, a suo avviso, il rispetto delle tempistiche per la realizzazione dei progetti, nonché un'equa distribuzione delle risorse su base territoriale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dell'Olio 10.15 e 10.16, Grimaldi 10.17 nonché l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 10.01.
Gianmauro DELL'OLIO (M5S) osserva che l'emendamento 10.02, di cui è firmatario, consentendo l'istituzione di apposite contabilità speciali intestate alle amministrazioni regionali per la gestione degli interventi cofinanziati dall'Unione europea, dalla programmazione complementare e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, rappresenta un importante strumento di semplificazione in capo alle regioni per la gestione delle suddette risorse e l'attuazione dei relativi interventi. Al riguardo, rileva la contraddittorietà dell'atteggiamento del Governo che, da un lato, ha sostenuto la legge per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, mentre, dall'altro, ha attuato numerose misure di accentramento degli strumenti di monitoraggio e di controllo. Al riguardo, preannuncia sin d'ora l'intenzione di presentare un apposito ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea del provvedimento.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Torto 10.02, gli emendamenti Ubaldo Pagano 11.1 e 11.2, Grimaldi 11.3, Carmina 11.4, Ilaria Fontana 11.5, Carmina 11.6, Ilaria Fontana 11.7, Iaria 11.8, Ilaria Fontana 11.9, Ubaldo Pagano 11.10, Carmina 11.11, Aiello 11.12, Torto 11.13, Ubaldo Pagano 11.14, Fede 11.15 e Auriemma 11.16, l'articolo aggiuntivo Cantone 11.01, gli emendamenti Ubaldo Pagano 12.1 e 12.2, Grimaldi 12.3 e Donno 12.4, nonché l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 12.01.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 13.1, del quale è cofirmataria, evidenzia come la finalità della proposta emendativa sia quella di estendere, anche per gli anni 2025, 2026 e 2027, il contributo in favore delle Zone logistiche semplificate, in ragione dell'importanza dello strumento in questione. Chiarisce, altresì, che la dotazione prevista dalla disposizione del decreto-legge oggetto della proposta emendativa è corrispondentemente aumentata in ragione dell'estensione prevista da quest'ultima.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge le proposte emendative Ubaldo Pagano 13.1, Pavanelli 13-bis.1, Morfino 14.3 e 14.4, Ilaria Fontana 14.5, Grimaldi 15.1, Dell'Olio 15.01 e Ubaldo Pagano 16.1.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 16.2, del quale è cofirmataria, illustra le finalità della proposta emendativa. Ritiene, al riguardo, che, coerentemente alle previsioni della legge 22 maggio 2017, n. 81, il coinvolgimento attivo di soggetti quali i centri per l'impiego o gli ordini professionali possa assicurare maggiori prospettive di successo della misura di promozione dell'autoimpiego, oggetto delle disposizioni di cui all'articolo 16 del provvedimento in esame.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 16.2, Barzotti 16.3 e Grimaldi 16.4, nonché l'emendamento Aiello 17.1.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 17.2, del quale è cofirmataria, chiarisce che, anche in questo caso, la ratio sottesa alla modifica normativa proposta è rappresentata dalla volontà di ampliare il novero delle attività che possono beneficiare del finanziamento previsto dalla norma, affinché siano assicurate maggiori possibilità di successo agli interventi incentivanti l'autoimpiego.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano Pag. 5117.2, Grimaldi 17.3, Carotenuto 17.4, Ubaldo Pagano 17.5, 17.6, 17.7 e 17.8, nonché gli identici emendamenti Tucci 17.9 e Ubaldo Pagano 17.10.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 17.11, del quale è cofirmataria, osserva come la norma che la proposta emendativa intende modificare sia carente nella predisposizione di adeguate misure di monitoraggio e di controllo della misura incentivante. Sottolinea, dunque, come l'emendamento vada nella direzione di assicurare che i fondi erogati siano effettivamente destinati alle finalità per le quali il beneficiario li ha ricevuti.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 17.11 e 17.12, nonché Aiello 17-bis.1.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 18.1, del quale è cofirmataria, evidenzia come anche in questo la proposta miri ad ampliare la categoria delle attività imprenditoriali che possono beneficiare del finanziamento di cui all'articolo 18 del decreto-legge in esame. Ritiene, infatti, che tale proposta emendativa possa evitare quelle disparità cui, attualmente, la norma dà luogo, attraverso l'ampliamento della platea dei beneficiari e delle connesse ricadute positive per i territori.
Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 18.1, chiede di sottoscriverlo. Sottolinea, infatti, come l'emendamento si ponga il meritorio obiettivo di estendere l'alveo delle attività imprenditoriali ammesse al finanziamento previsto dall'articolo 18 del decreto-legge Chiede, pertanto, di accantonarlo al fine di permettere un supplemento di riflessione.
Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prende atto che il relatore e la rappresentante del Governo non accolgono la richiesta di accantonamento dell'emendamento Ubaldo Pagano 18.1, formulata dal deputato Grimaldi.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 18.1, Barzotti 18.2, Aiello 18.3, Carotenuto 18.4, gli identici emendamenti Faraone 18.5 e Ubaldo Pagano 18.6, gli emendamenti Grimaldi 18.7, Tucci 18.8, Ubaldo Pagano 18.9, 18.10 e 18.11, gli identici emendamenti Barzotti 18.12 e Ubaldo Pagano 18.13, gli emendamenti Aiello 18.14, Ubaldo Pagano 18.15, Barzotti 18.16, Ubaldo Pagano 19.1, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 19.2 e Faraone 19.3, Ubaldo Pagano 19.4, gli identici articoli aggiuntivi Faraone 20.01, Grimaldi 20.02 e Aiello 20.03, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 21.1, Grimaldi 21.2 e Carotenuto 21.3, nonché gli emendamenti Tucci 21.4, Ubaldo Pagano 22.1 e Barzotti 22.2.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 22.3, del quale è cofirmataria, osserva come l'agevolazione prevista dalla norma che la proposta emendativa intende modificare possa produrre, come sostenuto anche da studi e rilevazioni effettuate da istituti indipendenti, effetti negativi per il mercato del lavoro giovanile. Ritiene, infatti, che l'agevolazione prevista in favore del datore di lavoro che assume giovani, anche a tempo indeterminato, manchi di specificare il minimo di ore dell'attività lavorativa, dando luogo così a un aumento delle assunzioni mediante contratti part-time, che sfruttano le agevolazioni previste. Sottolinea, pertanto, che l'emendamento si propone di specificare il requisito minimo orario che i contratti devono possedere al fine di poter beneficiare dell'esonero dal versamento dei contributi, con l'obiettivo, peraltro, di ridurre l'instaurazione di rapporti di lavoro caratterizzati da orari di lavoro tanto limitati da andare in danno dello stesso lavoratore.
La Commissione respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 22.3.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 22.5, del quale è cofirmataria, chiarisce come la finalità della proposta emendativa Pag. 52sia quella di estendere la durata della decontribuzione per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno, in considerazione del fatto che in tali territori la percentuale di assunzione dei giovani è notevolmente inferiore rispetto a quella che riscontra nel resto d'Italia e, dunque, non sarebbe corretto prevedere le stesse agevolazioni in tutto il territorio nazionale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Grimaldi 22.4 e Ubaldo Pagano 22.5, nonché gli emendamenti Grimaldi 22.6, 22.7 e 22.8, nonché Aiello 22.9.
Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) illustra l'emendamento Ubaldo Pagano 22.10, di cui è cofirmataria. Nell'evidenziare che la proposta affronta problematiche analoghe a quelle oggetto di altre proposte precedentemente discusse, come l'emendamento Ubaldo Pagano 22.3, constata come la tipologia di decontribuzione prevista dall'articolo 22 del decreto-legge in esame non sia in grado, generalmente, di creare un effettivo incentivo all'occupazione. Sottolinea, in proposito, come la proposta emendativa sia finalizzata proprio a superare tale criticità, prevedendo un meccanismo che garantisca che l'incentivo disposto dalla norma possa determinare un vero e proprio incremento occupazionale.
Marco GRIMALDI (AVS), nel sottolineare la necessità che gli incentivi alle assunzioni siano ponderati e calibrati al fine di creare un reale incremento occupazionale, chiede di sottoscrivere l'emendamento Ubaldo Pagano 22.10, invitando il relatore e la rappresentante del Governo a valutare la possibilità di accantonarlo.
Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prende atto che il relatore e la rappresentante del Governo non accolgono la richiesta di accantonamento dell'emendamento Ubaldo Pagano 22.10, formulata dal deputato Grimaldi.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ubaldo Pagano 22.10, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 22.11 e Faraone 22.12, Aiello 22.13, Tucci 22.14, gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 22.15 e Carotenuto 22.16, nonché l'emendamento Ubaldo Pagano 22.17.
Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni I, II, VI, VII, VIII, IX, XI, XII e XIV, nonché il parere del Comitato per la legislazione, che sono a disposizione dei componenti della Commissione, mentre la X Commissione e la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno comunicato per le vie brevi che non esprimeranno il parere di rispettiva competenza.
Essendo stato raggiunto l'orario concordato nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per la conclusione dell'esame del provvedimento in Commissione, pone dunque in votazione il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge C. 1933, nel testo approvato dal Senato della Repubblica, avvertendo che si intenderanno conseguentemente respinte le proposte emendative ammissibili non ancora esaminate.
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte, infine, che la Presidenza si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove per la discussione in Assemblea, sulla base delle designazioni dei rappresentanti dei Gruppi.
La seduta termina alle 13.05.