CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 maggio 2023
119.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 31 maggio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 13.45.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-00930 Borrelli: Recepimento della normativa europea in materia di elusione fiscale delle imprese multinazionali.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmatario,Pag. 111 in particolare sottolineando come – grazie a strategie di ottimizzazione fiscale – ogni anno le multinazionali eludano un cospicuo ammontare di tasse, che per l'Italia è stimato in circa il 20 per cento del gettito IRES.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco GRIMALDI (AVS) prende atto della risposta, constatando che le pratiche elusive delle multinazionali non solo hanno un effetto distorsivo sulla concorrenza, ma sottraggono inoltre ingenti risorse alla finanza pubblica sfruttando l'opacità di alcuni sistemi fiscali obsoleti – come quello italiano – o poco aderenti ai modelli di business dell'era digitale. Rileva che le risorse così sottratte potrebbero essere invece destinate a politiche di welfare e sviluppo economico. Ribadisce dunque l'invito a valutare, in sede di recepimento della direttiva UE 2022/2523, l'applicazione di un'aliquota minima superiore al livello indicato dall'UE, pari dunque ad almeno il 21 per cento. Evidenzia che ciò avrebbe un più significativo effetto deterrente, oltre a consentire il reperimento di un extragettito annuo stimato in 4 miliardi di euro.

5-00931 Del Barba: Dati relativi agli effetti prodotti e ai risultati conseguiti nell'anno 2022 dal «Patrimonio rilancio» di Cassa depositi e prestiti.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmatario, sottolineando che, da notizie di stampa, si apprende che il Governo si appresta ad approvare un disegno di legge (cosiddetto Made in Italy) all'interno del quale intende istituire un «fondo sovrano» che appare lontano dai modelli utilizzati dai Paesi che esportano materie prime, ma che sembra – al contrario – configurarsi come una struttura di gestione di partecipazioni statali. Si tratterebbe di un fondo con dotazione di un miliardo, il cui scopo sarebbe di intervenire nel capitale delle imprese. Stanti le analogie con il Patrimonio Rilancio, istituito con il decreto-legge n. 34 del 2020 con dotazione di 44 miliardi di euro al medesimo scopo, con l'interrogazione in titolo si chiede in particolare di conoscere quali siano stati gli interventi messi in campo tramite il menzionato Patrimonio Rilancio e in che misura le risorse indicate siano state impiegate.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), replicando, dichiara di essere del tutto insoddisfatto dalla risposta del Governo, che non fornisce alcuna indicazione rispetto ai quesiti formulati. Rileva infatti che scopo dell'interrogazione non era quello di conoscere il numero di interventi effettuati dal Patrimonio Rilancio, quanto piuttosto di avere contezza delle risorse impiegate per tali interventi, anche al fine di comprendere come i citati 44 miliardi siano stati impiegati.

  Marco OSNATO, presidente, preso atto della replica del deputato Marattin, auspica che gli elementi di risposta forniti dal Governo alle interrogazioni in Commissione possano essere puntuali ed esaustivi.

5-00933 Toni Ricciardi: Estensione dell'accesso ai bonus edilizi ai cittadini italiani residenti in Italia titolari di rendite pensionistiche estere tassate alla fonte.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo. In particolare fa presenti le difficoltà di accesso ai bonus edilizi da parte dei soggetti detentori di pensione estera residenti in Italia, i cui redditi sono tassati alla fonte. Evidenzia che tali difficoltà sono insorte anche a seguito delle modifiche del decreto-legge n. 11 del 2023, in materia di divieto di cessione dei crediti derivanti dalle agevolazioni fiscali edilizie.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Toni RICCIARDI (PD-IDP), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto dalla risposta fornita dalla rappresentante del Governo. Ricorda infatti come le opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura spettino anche ai contribuenti in regime forfettario, ancorché incapienti; dall'altro lato, sottolinea come i soggetti detentori di pensione estera residenti in Italia, i quali pagano quanto dovuto all'erario secondo le prescrizioni di legge, siano al contrario impossibilitati a usufruire delle medesime opzioni. Ricorda che la questione è stata posta all'attenzione del Governo nel corso dell'esame del decreto-legge riguardante la disciplina del cd. superbonus attraverso la presentazione di proposte emendative sulle quali, tuttavia, il Governo ha espresso parere negativo.

5-00928 Matera: Chiarimenti in ordine all'applicazione del credito di imposta per l'acquisto di immobili strumentali agli investimenti nelle ZES.

  Mariangela MATERA (FDI) illustra l'interrogazione in titolo. In particolare, rileva come il requisito della «novità» dei beni immobili strumentali oggetto di investimento, richiesto dall'Agenzia delle entrate ai fini dell'accesso al credito d'imposta, si ponga in contrasto con la ratio dell'agevolazione stessa, ovvero stimolare la crescita in specifiche aree del Paese. Evidenzia come tale interpretazione rischi di mettere in crisi una notevole quantità di investimenti, effettuati nella convinzione che il requisito della novità non riguardasse anche i beni immobili. Chiede dunque quali iniziative intenda intraprendere il Governo in tal senso, eventualmente attraverso una norma di interpretazione autentica che consenta di riconoscere il credito di imposta indipendentemente dal requisito della novità.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Mariangela MATERA (FDI), replicando, prende atto di quanto affermato dal Governo. Deve osservare tuttavia che, dal momento che appare necessaria una modifica normativa, si rischia nel frattempo di vanificare l'intento della disposizione agevolativa.

5-00929 De Palma: Dati relativi al regime di imposta sostitutiva per i titolari di redditi di pensione estera che trasferiscono la residenza fiscale nel Mezzogiorno.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmatario. Consapevole dell'effetto della pandemia, che ha interrotto l'applicazione concreta delle norme menzionate nell'interrogazione, chiede al Governo quali iniziative intenda intraprendere affinché la disciplina risulti più incisiva.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Andrea CAROPPO (FI-PPE) si dichiara soddisfatto dalla risposta del Governo, riservandosi di consultare più approfonditamente quanto esposto. Da una lettura sommaria dei dati forniti in questa sede, rileva come la disposizione abbia iniziato ad avere effetti concreti dal 2021; in generale, auspica da parte del Governo una campagna di comunicazione più incisiva sulla misura oggetto dell'interrogazione. Rileva che ciò consentirebbe anche di superare le titubanze che, verosimilmente, i cittadini stranieri potrebbero nutrire nei confronti del Mezzogiorno, con particolare riferimento al rischio di criminalità e alle difficoltà legate alla mobilità o alla sanità.

5-00932 Centemero: Regime fiscale relativo alle plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni in società da parte di imprese commerciali.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo al Governo se intenda estendere la disciplina della participation exemption – PEX anche alla cessione di immobili oggetto dell'esercizio di impresa, ipotesi invece esclusa dall'Agenzia delle entrate.

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  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giulio CENTEMERO (LEGA) si riserva di esaminare nel dettaglio l'articolata risposta del Governo, riservandosi ulteriori approfondimenti della questione.

5-00934 Fenu: Iniziative per la gestione dei crediti fiscali incagliati.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando in particolare la necessità di conoscere le tempistiche che si prevedono per l'operatività di strumenti volti allo sblocco dei crediti incagliati.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Emiliano FENU (M5S) si dichiara insoddisfatto dalla risposta del Governo. Rileva come, già al momento di conversione del decreto-legge n. 11 del 2023, numerose imprese del settore si trovassero in gravi difficoltà; ritiene al riguardo che, per il mese di settembre, diverse altre realtà si troveranno costrette a chiudere.

  Marco OSNATO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 maggio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 14.40.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e C. 75 Marattin.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 maggio 2023.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che sono state presentate 659 proposte emendative al disegno di legge di Delega al Governo per la riforma fiscale (C.1038 del Governo), adottato dalla Commissione come testo base. Il fascicolo degli emendamenti è in distribuzione e sarà allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 8).
  Ricorda innanzitutto che il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2023. Rammenta a tale riguardo che il regime di ammissibilità degli emendamenti riferiti ai disegni di legge collegati è disciplinato dall'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, ai sensi del quale sono dichiarate inammissibili non solo le proposte emendative che risultino estranee al loro oggetto, ma anche quelle che contrastino con i criteri per l'introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate, come definiti dalla legislazione vigente sul bilancio e sulla contabilità dello Stato.
  Ricorda che in sede di esame delle proposte emendative riferite al disegno di legge in oggetto, quindi, il vaglio di ammissibilità coinvolge anche i profili finanziari delle proposte emendative e comporta la dichiarazione di inammissibilità di quelle proposte emendative che, pur determinando effetti finanziari negativi, non provvedono alla quantificazione degli stessi e alla loro compensazione finanziaria.
  Rileva che in questa prospettiva, appare tuttavia necessario precisare preliminarmente che il disegno di legge in esame reca un'ampia e organica riforma fiscale da realizzarsi attraverso l'attuazione di numerose deleghe legislative, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. In questo quadro, conformemente a quanto disposto dall'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, in considerazione della complessità della materia trattata e dell'impossibilità di procedere, all'atto del conferimento delle deleghe, alla determinazione degli eventuali effetti finanziari da esse derivanti, l'articolo 20 del disegno di legge in oggetto prevede, da un lato, che la relazionePag. 114 tecnica che accompagnerà ciascuno schema di decreto legislativo evidenzierà gli effetti dello stesso sui saldi di finanza pubblica, dall'altro, che qualora uno o più decreti legislativi non trovino compensazione al proprio interno, o mediante parziale utilizzo delle risorse a legislazione vigente indicate dal medesimo articolo 20 e destinate all'attuazione della riforma, essi potranno essere emanati solo successivamente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie ovvero dopo la trasmissione alle Camere degli altri schemi di decreto legislativo che rechino le occorrenti risorse finanziarie.
  In questo contesto, pertanto, in mancanza di una relazione tecnica che dimostri fin d'ora gli effetti finanziari derivanti da ciascun principio e criterio direttivo, da ciascuna delega ovvero dal complesso delle deleghe che saranno esercitate, le proposte emendative volte a modificare i predetti principi e criteri direttivi o a introdurne ulteriori, ovvero a inserire nel provvedimento in esame ulteriori deleghe nell'ambito del medesimo quadro di riforma, non potranno che essere ritenute ammissibili per i profili finanziari, non risultando al momento possibile valutarne l'eventuale impatto sui saldi di finanza pubblica, giacché non è stata ancora definita la cornice finanziaria derivante dall'attuazione della riforma.
  Viceversa, rileva che potranno essere invece quantificati e valutati gli eventuali effetti finanziari derivanti da quelle proposte emendative che, collocandosi al di fuori delle deleghe contenute nel provvedimento in oggetto – attraverso previsioni normative di portata immediatamente attuativa – modificano il quadro finanziario a legislazione vigente, quale risultante dai documenti di finanza pubblica.
  Alla luce dei predetti criteri, evidenzia che sono pertanto da considerarsi inammissibili per carenza di compensazione finanziaria le seguenti proposte emendative:

   Pastorino 1.4 e Borrelli 1.16, che, nell'istituire la Commissione per la riforma del fisco, presieduta dal Ministro dell'economia e delle finanze e composta da esponenti delle parti sociali e del mondo accademico, (e da costituirsi, secondo l'emendamento 1.16, entro 60 giorni dall'approvazione del presente provvedimento), non introducono né un'autorizzazione di spesa per provvedere al suo funzionamento né un'espressa clausola di invarianza finanziaria per escludere la corresponsione di emolumenti ai suoi componenti e, comunque, per evitare l'insorgenza di nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;

   Del Barba 6.02, che, novellando la legge n. 130 del 1999 in materia di cartolarizzazione dei crediti, reca alcune agevolazioni fiscali con riferimento ai finanziamenti in favore degli enti del Terzo settore, senza provvedere alla quantificazione delle minori entrate che ne derivano e alla occorrente compensazione finanziaria.

  Avverte quindi che è da considerarsi inammissibile per estraneità di materia l'emendamento Lupi 6.07, in quanto apporta modifiche dirette alle norme del codice civile che riguardano i revisori dei conti nelle società a responsabilità limitata.
  Infine avverte che il termine per la presentazione di ricorsi alla pronuncia di inammissibilità è fissato alle ore 16.30 della giornata odierna.

  Virginio MEROLA (PD-PPE), nel sottolineare l'eccezionalità del provvedimento, che si propone di riformare il sistema fiscale nella sua interezza, intende esprimere alcune considerazioni generali sulle modalità del lavoro che attende la Commissione sul disegno di legge. In particolare, ritiene che sia necessario concedere alla Commissione spazio per un'adeguata analisi del provvedimento, destinato a incidere su un sistema fiscale frammentato e caratterizzato da numerose imposte sostitutive e dalla progressiva erosione della base imponibile. Alla luce delle considerazioni svolte nel corso delle audizioni dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio e della Banca d'Italia ritiene necessario, ancor prima di entrare nel merito delle singole proposte emendative, che la Commissione svolga una discussione di insieme.

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  Marco OSNATO, presidente, rispondendo al deputato Merola, ricorda come nel corso delle precedenti settimane siano state svolte numerose audizioni. Ritiene quindi legittimo che si svolga un'ampia discussione sul complesso degli emendamenti, che potrebbe avere luogo già nel corso della prossima settimana, entro gli spazi concessi dai lavori dall'Assemblea. Al contempo, tuttavia, rammenta che è stato presentato un elevato numero di proposte emendative e che il provvedimento, anche in considerazione della sua natura di collegato alla manovra di finanza pubblica, potrebbe essere esaminato in tempi ravvicinati dall'Assemblea. Tali circostanze suggeriscono la possibilità di procedere alla segnalazione degli emendamenti ritenuti prioritari, questione che potrà essere affrontata nel corso della riunione dell'Ufficio di presidenza a breve convocata.

  Bruno TABACCI (PD-IDP), interviene per rendere noto che il Comitato per la Legislazione – alla cui seduta odierna ha preso parte – ha approvato un parere che reca alcune condizioni sul provvedimento in esame. Ritiene necessario porre tale parere all'attenzione dei colleghi, affinché le indicazioni formulate dal Comitato siano prese in adeguata considerazione e così possano essere evitati imprecisioni o errori nella formulazione del testo.

  Marco OSNATO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 31 maggio 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.30.