CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 maggio 2023
118.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 154

INTERROGAZIONI

  Martedì 30 maggio 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 13.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che il seguente punto all'ordine del giorno, non essendo previste votazioni, sarà svolto consentendo la partecipazione da remoto, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.

5-00648 Onori: Sulla tutela dei diritti delle persone omosessuali in Uganda

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Federica ONORI (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della rispostaPag. 155 del Governo. Ricorda che nella seduta del 17 maggio scorso il Senato ha approvato la mozione n. 1-00017, a prima firma della senatrice Maiorino (M5S) che impegna l'Esecutivo a sostenere nelle competenti sedi istituzionali, europee ed internazionali, un'ampia coalizione di Stati per promuovere la depenalizzazione universale delle condotte relative a rapporti consensuali tra persone adulte dello stesso sesso e a garanzia del rispetto dei diritti umani; il tutto, anche alla luce di quanto espresso dall'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, in una sua relazione del 2015, in cui si raccomandava agli Stati di rivedere il loro diritto penale al fine di sopprimere i reati relativi a comportamenti sessuali tra persone adulte consenzienti dello stesso sesso e altri reati utilizzati per arrestare e punire le persone sulla base del loro orientamento sessuale, dell'identità o dell'espressione di genere, ordinare una moratoria immediata sulle pertinenti azioni penali e cancellare tali reati dei casellari giudiziari delle persone condannate.
  Si dichiara rassicurata dal fatto che il Governo si sia attivato sulla materia, sia pure con grande prudenza, per non inasprire il dibattito pubblico in Uganda ed evitare ulteriori tensioni; tuttavia, suo avviso, occorre che l'Esecutivo intraprenda azioni ed iniziative più incisive, sulla scorta degli orientamenti espressi nella citata mozione, in attesa della pronuncia della Corte costituzionale ugandese.

5-00776 Porta: Sull'annullamento della procedura di elezione del Comites di Zurigo

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), replicando, in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in oggetto, testé sottoscritta, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del Governo. Evidenziando il proprio impegno personale per risolvere la controversia – di cui il viceministro Cirielli è pienamente informato – ritiene assai grave che l'Esecutivo non abbia dato seguito alla sentenza del TAR del Lazio del 2 novembre 2022, rinviando ogni decisione alla sentenza del Consiglio di Stato del 22 giugno prossimo. Tale inadempienza provocherà inevitabili ripercussioni e tensioni nella comunità di Zurigo, che conta circa 334 mila connazionali, e segnala una evidente carenza di responsabilità politica ed istituzionale da parte del Ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale.

5-00815 Boldrini: Sulle violazioni dei diritti umani in Libia.

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), replicando, si dichiara completamente insoddisfatta della risposta del Governo che – al pari di altri Esecutivi precedenti – fingono di non conoscere le tante, documentate e autorevoli denunce di gravi violazioni dei diritti umani commesse da autorità istituzionali libiche, confermate da numerose inchieste giornalistiche, testimonianze di organizzazioni non governative e rapporti del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
  In particolare, segnala che uno di questi rapporti, pubblicato nel gennaio del 2022, denunciava il fatto che ci sono oltre 12 mila detenuti ufficiali nelle carceri libiche, ma altre migliaia sono detenute illegalmente, spesso «in condizioni disumane in strutture controllate da gruppi armati o in strutture segrete». Nei medesimi rapporti, il Segretario Generale esprimeva profonda preoccupazione per le «violazioni continue dei diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Libia, che hanno continuato ad affrontare crescenti rischi di stupro, molestie sessuali e tratta da parte di gruppi armati, trafficanti transnazionali, nonché da parte di funzionari della Direzione per la lotta all'immigrazione illegale che opera sotto il Ministero dell'interno».
  Ritiene che l'appello di Guterres sia rimasto inascoltato, nonostante l'ulteriore denuncia intervenuta con la pubblicazione, Pag. 156il 23 marzo 2023, del rapporto conclusivo della Missione d'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite, istituita nel 2020 su richiesta del Consiglio diritti umani, da cui prende le mosse l'interrogazione in titolo. Tale rapporto evidenzia una situazione ulteriormente peggiorata, caratterizzata da detenzioni arbitrarie, omicidi, stupri, riduzioni in schiavitù, esecuzioni extra-giudiziali, sparizioni forzate e schiavitù sessuale, a danno di migranti e richiedenti asilo. Il rapporto rileva che tali crimini sono stati commessi in luoghi che sono sotto il controllo di Istituzioni statali quali il Direttorio per il contrasto all'immigrazione illegale del Ministero dell'interno, la Guardia costiera e il cosiddetto «Apparato di supporto alla stabilità».
  A suo avviso, è inaccettabile che l'Esecutivo consenta tali violazioni al solo scopo di contenere, a tutti i costi, le partenze dei migranti verso l'Italia. Pertanto, auspica che dopo la pubblicazione del rapporto della citata Missione indipendente delle Nazioni Unite cessi ogni forma di sostegno, diretto o indiretto, agli attori libici coinvolti in crimini contro l'umanità e in gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti, sottolineando che tale materia dovrà essere approfondita anche in sede di esame della Deliberazione sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.

5-00870 Quartapelle Procopio: Sul divieto di espatrio per Patrick Zaki

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), intervenendo da remoto in replica, si dichiara non soddisfatta della risposta del Governo, che, al di là delle considerazioni generali sulla tutela dei diritti umani in Egitto, non ha fornito alcuna rassicurazione sulla effettiva rimozione del divieto di espatrio imposta dalle autorità egiziane a Patrick Zaki, rimozione che è intervenuta a favore di altri attivisti egiziani aderenti alla ong con cui collabora lo stesso Zaki (Egyptian Initiative for Personal Rights, EIPR).
  Auspica, pertanto, un maggiore impegno dell'Esecutivo nel dialogo con la controparte egiziana, finalizzato ad ottenere al più presto la revoca del divieto di espatrio per Patrick Zaki, consentendogli così di concludere il suo ciclo di studi in Italia.

5-00878 Provenzano: Sul processo per l'omicidio dell'Ambasciatore Luca Attanasio

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giuseppe PROVENZANO (PD-IDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta dell'Esecutivo. Ritenendo che la drammaticità della vicenda oggetto dell'interrogazione imponga di evitare ogni forma di strumentalizzazione politica e di promuovere la massima coesione nazionale, ricorda che la scia di dolore provocata dalla morte dell'Ambasciatore Attanasio e dei suoi collaboratori è proseguita con il tragico suicidio di Pietro Panarello, giovane diplomatico che prestava servizio presso l'Ambasciata italiana ad Addis Abeba e che aveva nell'ambasciatore Attanasio un punto di riferimento fondamentale. A suo avviso la tragica fine di due connazionali impegnati nella promozione dello sviluppo nel continente africano dovrebbe indurre il Governo a richiamare l'intera Unione europea ad un impegno più concreto verso l'Africa, mettendo da parte la retorica velleitaria del cosiddetto «Piano Mattei».
  Pertanto, nel pieno rispetto del diritto internazionale e del ruolo dell'Italia nelle organizzazioni multilaterali, ritiene indispensabile che il Governo si costituisca parte civile nel processo che si è aperto in Italia il 25 maggio scorso nei confronti di due funzionari del Programma alimentare mondiale, tenuto conto che l'inchiesta giudiziaria condotta nella Repubblica democratica del Congo non ha fugato tutti i dubbi sulle reali motivazioni dell'omicidio di Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Pag. 157Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo.

5-00909 Marrocco: Sulla morte del connazionale Claudio Mandia a New York

  Edmondo CIRIELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Patrizia MARROCCO (FI-PPE), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta dell'Esecutivo. Ricorda che la tragica vicenda del giovane Claudio Mandia presenta ancora molti punti oscuri. Il processo penale a carico del College internazionale EF Academy, svoltosi negli Stati Uniti si è concluso con la rinuncia della Procura a perseguire la scuola. Esso ha nondimeno evidenziato una serie di gravi comportamenti della stessa scuola nei confronti di Claudio Mandia, che è stato recluso per diversi giorni, in conseguenza di una violazione disciplinare che aveva portato alla sua espulsione, in una condizione di isolamento e vera propria segregazione. Il tentativo della EF Academy di trasferire il processo civile a Zurigo, sede legale della scuola, è stato fortunatamente sventato, ma occorre che l'Italia continui a seguire con attenzione questa vicenda, fornendo tutto il sostegno necessario alla famiglia di Claudio Mandia.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.20.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 30 maggio 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sugli esiti della missione svolta dalla deputata Laura Boldrini a Tokyo e Hiroshima in occasione del Forum parlamentare dei Paesi del G7 per l'eliminazione delle armi nucleari (28-30 aprile 2023).

  Paolo FORMENTINI, presidente, ricorda che l'onorevole Boldrini ha svolto una missione in Giappone per partecipare al Forum parlamentare dei Paesi del G7 per l'eliminazione delle armi nucleari. In esito allo svolgimento della missione, l'onorevole Laura Boldrini ha quindi presentato una relazione sui temi oggetto della predetta riunione (vedi allegato 7).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), ricorda che la missione ha avuto origine da un invito dell'International Campaign to abolish nuclear weapons (Ican), premiata col premio Nobel per la pace nel 2017 in quanto promotrice e realizzatrice del «Trattato per la proibizione delle armi nucleari» (TPNW). Il Trattato in oggetto, entrato in vigore, dopo il raggiungimento della cinquantesima ratifica, il 22 gennaio 2021, è stato attualmente firmato da 92 Stati e ratificato da 68. Gli obiettivi della Campagna sono quello di rafforzare il Trattato di non proliferazione nucleare e aumentare il numero delle ratifiche del Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Ciò in un contesto in cui le minacce di uso dell'arma nucleare sono ricorrenti e crescenti, mettendo potenzialmente a rischio il futuro stesso dell'umanità. Auspica quindi che il Governo italiano invii osservatori alla Conferenza degli Stati parte del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, cosa che finora non è stata fatta, nonostante un atto di indirizzo approvato dalla Commissione Esteri nel corso della precedente legislatura. Preannuncia il deposito di una risoluzione su questo tema, per la quale auspica il sostegno di tutti i gruppi parlamentari.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 14.30.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 115 del 24 maggio 2023, a pagina 36:

   prima colonna, nona riga, sopprimere le parole: «, autorizzando la spesa di 800 Pag. 158mila euro per l'anno 2023 e di 1,6 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024»;

   prima colonna, dodicesima riga, sopprimere le parole: «di dieci unità»;

   seconda colonna, terza riga, sopprimere le parole: «di 200 mila euro annui»;

   seconda colonna, nona riga, sopprimere le parole: «è fornito»;

   seconda colonna, decima riga, sostituire le parole: «solo su richiesta della medesima o del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al fine di ribadire la competenza generale del MAECI nella materia della cooperazione allo sviluppo» con le seguenti «e al MAECI non incide in alcun modo sulla competenza generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in materia di cooperazione allo sviluppo».