ATTI DEL GOVERNO
Martedì 14 febbraio 2023. — Presidenza del presidente della II Commissione Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Ostellari.
La seduta comincia alle 15.05.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.
Atto n. 10.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 25 gennaio 2023.
Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che nella giornata di ieri è stata trasmessa, per le vie brevi, a tutti i colleghi una versione aggiornata della proposta di parere predisposta dalle relatrici sullo schema di decreto legislativo in esame.
Alice BUONGUERRIERI (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome della collega Nisini, illustra una proposta di parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto legislativo in esame (vedi allegato 1).
Sottolinea che tale proposta di parere è frutto delle riflessioni effettuate a seguito delle osservazioni sollevate da alcuni colleghi nella scorsa seduta nonché di alcuni rilievi avanzati dagli auditi.
Ad avviso delle relatrici, la proposta di parere testé presentata concilia le esigenze di tutela dei segnalanti le violazioni sui luoghi di lavoro previste dalla direttiva con le cautele che quest'ultima suggerisce di adottare in relazione a questa tipologia di procedimenti.
Sottopone quindi ai colleghi una proposta di parere condivisa con i gruppi di maggioranza che ritiene equilibrata e coerente con le finalità della direttiva, i principi e criteri direttivi della delega, anche con riguardo all'articolo 25 della direttiva, relativo al principio del trattamento più favorevole e della clausola di non regressione.
Ciro MASCHIO, presidente, avverte che è stata depositata dal gruppo MoVimento 5 Stelle una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2).
Federico CAFIERO DE RAHO si dichiara deluso del fatto che le relatrici non abbiano accolto i suggerimenti contenuti nella proposta alternativa di parere.
Pertanto, pur evidenziando l'importanza della direttiva, che il suo gruppo condivide pienamente, e sebbene consapevoli della procedura di infrazione in corso nei confronti del nostro Paese, dichiara il voto di astensione del MoVimento 5 Stelle sulla proposta di parere presentata.
Evidenzia, in primo luogo, che il suo gruppo aveva posto l'attenzione sul fatto, come sottolineato anche nel corso delle audizioni svolte, che le figure del segnalante e del denunciante non sono sovrapponibili. Ricorda infatti che per il denunciante, che può subire dei riflessi in conseguenza della propria denuncia, sono previste specifiche forme di tutela, mentre per il segnalante dovrebbe essere sempre garantita la protezione dell'anonimato.
Ritiene, invece, che con il provvedimento in esame la protezione dell'anonimato del segnalante non sia assicurata in quanto, qualora la segnalazione venisse inviata all'autorità giudiziaria quest'ultima la potrebbe utilizzare per le proprie indagine. Osserva che in tal caso, il nome del segnalante potrebbe essere rivelato come quello di qualsiasi altra fonte.
In proposito, sottolinea invece che l'articolo 16 della direttiva garantisce la riservatezza dell'identità del segnalante, stabilendo che gli Stati membri provvedano affinché l'identità della persona segnalante non sia divulgata, senza il suo consenso esplicito, a nessuno che non faccia parte del personale autorizzato competente a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. Altrettanto vale per qualsiasi altra informazione da cui si possa dedurre direttamente o indirettamente l'identità della persona segnalante, salvo che ciò rappresenti un obbligo necessario e proporzionato imposto dal diritto dell'Unione o nazionale nel contesto di indagini da parte delle autorità nazionali o di procedimenti giudiziari.
Il suo gruppo aveva proposto quindi di integrare lo schema di decreto legislativo in esame con alcune delle disposizioni previste dal citato articolo 16 della direttiva, al fine di prevedere la protezione del segnalante non solo nella sede interna ma anche in quella penale.
Ritiene infatti che se si equiparasse la posizione del segnalante a quella del denunciante si svuoterebbe di significato la normativa stessa. In più la mancata protezione del segnalante di fatto impedirebbe di usare questo strumento con riguardo a fatti di corruzione.
Fa presente inoltre che la conquista che la cosiddetta legge sul wistleblowing avrebbe voluto ottenere era quella di assicurare all'autorità procedente delle fonti quasi confidenziali ma qualificate, sulla base delle quali effettuare le indagini, trattando comunque la segnalazione e non anche il segnalante, la cui identità dovrebbe essere rivelata solo se assolutamente necessaria.
In secondo luogo rileva che la direttiva precisa che le segnalazioni debbano essere liberamente poste o attraverso il canale interno o attraverso quello esterno senza che siano poste delle condizioni. Ritiene pertanto che se si pone l'obbligo di ricorrere al canale interno si viola la clausola prevista dall'articolo 25 della direttiva in quanto vengono adottate delle condizioni più gravose.
Inoltre, per quanto attiene ai temi cui la direttiva fa riferimento, ritiene che questi dovessero essere richiamati in maniera più specifica dallo schema di decreto legislativo.
Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione la proposta di parere formulata dalle relatrici, con l'avvertenza che dalla sua approvazione discende la preclusione della proposta alternativa di parere presentata dal Gruppo MoVimento 5 Stelle.
Le Commissioni approvano la proposta di parere delle relatrici.
La seduta termina alle 15.20.