XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti

Resoconto stenografico



Seduta n. 27 di Martedì 28 giugno 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori.
Baldelli Simone , Presidente ... 3 

Audizione di rappresentanti di ASSOUTENTI, CITTADINANZATTIVA, CODACONS, CODICI, CONFCONSUMATORI.
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 3 
Baldelli Simone , Presidente ... 3 
Alliney Maria , segretaria generale di ASSOUTENTI ... 3 
Baldelli Simone , Presidente ... 4 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 4 
Baldelli Simone , Presidente ... 4 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 4 
Baldelli Simone , Presidente ... 4 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 5 
Alliney Maria , segretaria generale di ASSOUTENTI ... 5 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 5 
Baldelli Simone , Presidente ... 5 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 5 
Baldelli Simone , Presidente ... 6 
Toto Tiziana , responsabile delle politiche dei consumatori di CITTADINANZATTIVA ... 6 
Baldelli Simone , Presidente ... 8 
Di Ascenzo Gianluca , presidente di CODACONS ... 8 
Baldelli Simone , Presidente ... 10 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 10 
Baldelli Simone , Presidente ... 10 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 10 
Baldelli Simone , Presidente ... 11 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 11 
Baldelli Simone , Presidente ... 11 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 11 
Baldelli Simone , Presidente ... 12 
Colla Mara , presidente CONFCONSUMATORI ... 12 
Baldelli Simone , Presidente ... 14 
Alemanno Maria Soave (M5S)  ... 14 
Baldelli Simone , Presidente ... 14 
Bonomo Francesca (PD)  ... 14 
Baldelli Simone , Presidente ... 15 
Battilocchio Alessandro (FI)  ... 15 
Baldelli Simone , Presidente ... 15 
Zanella Federica (LEGA)  ... 15 
Baldelli Simone , Presidente ... 15 
Zanella Federica (LEGA)  ... 15 
Baldelli Simone , Presidente ... 15 
Alliney Maria , segretaria generale di ASSOUTENTI ... 16 
Baldelli Simone , Presidente ... 16 
Toto Tiziana , responsabile delle politiche dei consumatori di CITTADINANZATTIVA ... 16 
Baldelli Simone , Presidente ... 17 
Di Ascenzo Gianluca , presidente di CODACONS ... 17 
Baldelli Simone , Presidente ... 19 
Di Ascenzo Gianluca , presidente di CODACONS ... 19 
Baldelli Simone , Presidente ... 19 
Di Ascenzo Gianluca , presidente di CODACONS ... 19 
Baldelli Simone , Presidente ... 19 
Colla Mara , presidente di CONFCONSUMATORI ... 19 
Di Ascenzo Gianluca , presidente di CODACONS ... 20 
Baldelli Simone , Presidente ... 20 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 20 
Baldelli Simone , Presidente ... 21 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 21 
Baldelli Simone , Presidente ... 21 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 21 
Baldelli Simone , Presidente ... 21 
Giacomelli Ivano , segretario nazionale di CODICI ... 21 
Melluso Gabriele , vicepresidente di ASSOUTENTI ... 21 
Baldelli Simone , Presidente ... 22

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
SIMONE BALDELLI

  La seduta comincia alle 11.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, nonché via streaming sulla web-tv della Camera.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di rappresentanti di ASSOUTENTI, CITTADINANZATTIVA, CODACONS, CODICI, CONFCONSUMATORI.

  L'ordine del giorno reca l'audizione dei rappresentanti delle associazioni Assoutenti, Cittadinanzattiva, CODACONS, CODICI, Confconsumatori, nelle persone di: Gabriele Melluso, accompagnato da Maria Alliney, Tiziana Toto, accompagnata da Cinzia Pollio, Gianluca Di Ascenzo, Ivano Giacomelli e Mara Colla.
  Ricordo che la seduta odierna si svolge nelle forme dell'audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione. Saluto e ringrazio le associazioni per aver accettato il nostro invito.
  Ringrazio e saluto le associazioni che hanno accettato il nostro invito. Si tratta del secondo gruppo di associazioni del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. Ascolteremo le rimanenti associazioni nelle sedute successive.
  Ciascuna associazione interverrà secondo l'ordine alfabetico. Ogni rappresentante avrà a disposizione il tempo utile per esporre l'oggetto e l'attività della propria associazione e, al termine degli interventi dei rappresentanti delle associazioni, valuteremo se ci sarà il tempo per fornire risposta alle eventuali domande da parte dei colleghi parlamentari.
  Do la parola al vicepresidente dell'Associazione nazionale utenti dei servizi pubblici (Assoutenti), Gabriele Melluso.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Se il presidente è d'accordo lascerei la parola alla nostra segretaria generale, la dottoressa Alliney.

  PRESIDENTE. La parola alla dottoressa Alliney.

  MARIA ALLINEY, segretaria generale di ASSOUTENTI. Prendo la parola per pochi minuti, giusto per fare una breve introduzione. Innanzitutto porgo i saluti del presidente Truzzi che per una emergenza familiare non è potuto essere qui con noi oggi e quindi, come lei ha anticipato, siamo in doppia rappresentanza.
  Volevo cominciare a svolgere una breve introduzione sulle attività dell'ASSOUTENTI, in maniera particolare sulle attività educational e progettuali, che ho curato personalmente, dedicate ai giovani studenti consumatori. Abbiamo notato nella precedente audizione l'interesse dell'onorevole Alemanno, che oggi credo che sia collegamento da remoto, la quale ha posto attenzione anche su questo tema. ASSOUTENTI ha partecipato attivamente a saloni di orientamento con le scuole, ha attivato percorsi di dialogo diretto con gli studenti e con le scuole e ha inserito all'interno delle proprie progettualità queste iniziative. In particolare, vorrei ricordare il progetto «IO SONO ORIGINALE» di cui ASSOUTENTI è capofilaPag. 4 da oltre dieci anni, e la manifestazione «Expo consumatori» ideata e inaugurata da ASSOUTENTI nel 2018 a Roma presso l'Auditorium Parco della Musica. Abbiamo inteso coinvolgere i consumatori giovani, che sono poi gli ambasciatori del futuro – che è anche il tema di uno dei nostri concorsi che abbiamo lanciato e a cui hanno aderito numerose scuole a livello nazionale – coinvolgendoli in maniera attiva, quindi non solo con attività di info-formazione ma anche con attività in cui loro siano stati lo siano ancora nel tempo partecipi. Dunque, come appunto facevo riferimento prima, alle giornate info-formative, ai concorsi, ai contest, lanciati anche in questo ultimo periodo di pandemia attraverso l'attività social. Questa attività ha prodotto e ha registrato un coinvolgimento in questi ultimi anni di circa un milione e mezzo di studenti.
  Per rimanere in tema di dati vorrei segnalare che l'attività dell'associazione, grazie anche al contributo dei progetti del Ministero dello sviluppo economico, ha attivato una intensa opera di comunicazione e, nella relazione che abbiamo portato e che distribuiremo ai membri della Commissione, sono riportati i dati del nostro ultimo posizionamento. Posso solo ricordare che nell'ultimo anno ASSOUTENTI ha avuto un numero pari a 6.570 uscite con articoli di carta stampata e web, raggiungendo circa 13 milioni di cittadini, ha rilasciato 17 interviste, 21 via radio e 14 interviste televisive.
  A questo tipo di comunicazione viene dedicata e rafforzata anche un'attività social di cui ovviamente non possiamo più non tenere conto. Non voglio togliere tempo alla relazione del vicepresidente Melluso. Aggiungo solo che abbiamo raggiunto circa 10 milioni di utenti attraverso la nostra attività di web e social marketing.

  PRESIDENTE. Do la parola al vicepresidente Melluso.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Grazie al presidente e a tutti i componenti della Commissione. Chiedo se sia possibile distribuire il nostro documento dal quale prenderò spunto per iniziare l'intervento. Restando sui numeri che la mia collega, segretario generale, ha rappresentato, voglio portare all'attenzione della Commissione che ASSOUTENTI proprio quest'anno compie 40 anni di attività essendo stato istituita nel 1982. Ha 70 mila iscritti in tutte le regioni d'Italia con 15 delegazioni regionali e 47 delegazioni provinciali con iscrizione nei Registri unici degli enti del Terzo settore. Siamo presenti nelle Camere di Commercio di Napoli e Genova e abbiamo dirigenti liberamente eletti dalle nostre Assemblee. Proprio in riferimento a questa libertà insisto nel dire che la nostra associazione è un'associazione indipendente, indipendente da qualsivoglia partito, sindacato o azienda. Lo ripeto, indipendente. La nostra attività pertanto è sostanzialmente svolta dai nostri volontari che sono la prima risorsa economica della nostra associazione. Al foglio 2 della nostra tabella potrete notare come, per oltre il 70 per cento delle risorse economiche prodotte dalla nostra associazione...

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, siccome le tabelle non ce le abbiamo e comunque non le possiamo proiettare, lei ci dia il dato assoluto. Eventualmente le tabelle le allegheremo al resoconto della seduta.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Riporto dunque i numeri. Oltre 380 mila euro si riferiscono alle quote versate dei nostri iscritti, 120 mila euro si riferiscono al 5 per mille distribuito sulle varie regioni d'Italia, oltre 3 milioni e 320 mila, come dicevo prima, si riferiscono alle ore svolte dai nostri volontari nel corso degli anni e solo una quota pari a 980 mila euro riguardano le risorse provenienti dal finanziamento pubblico. Ripetendo quello che stavo rappresentando in precedenza, siamo un'associazione indipendente che incentra la sua attività economica sul lavoro dei volontari, degli iscritti e sulle risorse pervenute grazie al 5 per mille. Tutto questo vale a rappresentare l'indipendenza.

  PRESIDENTE. Quanti sono gli iscritti e qual è la quota di iscrizione?

Pag. 5

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. 70 mila.

  MARIA ALLINEY, segretaria generale di ASSOUTENTI. Possiamo calcolare una quota media perché vi sono associazioni federate in convenzione. Ipoteticamente tra 25 e 30 euro.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Oltre a quelle in convenzione che possono arrivare anche a un euro, come previsto dalla normativa.
  Sorvolando sulla parte numerica, passo a parlare dell'anima di ASSOUTENTI. Come ho detto in apertura, è un'associazione di promozione sociale, iscritta al Registro unico degli enti del Terzo settore e ha un'anima a tutela del trasporto pubblico. Dal lontano 1982 si è sempre occupata del TPL pubblico.
  Venendo agli interventi più rilevanti, ricordiamo quello nel 1994, quando fece comminare all'Alitalia una sanzione dell'Antitrust per abuso di posizione dominante per la tratta Roma Fiumicino-Milano Linate. Nel 2012 siamo intervenuti nel tragico evento della Costa Concordia riuscendo in poco più di 20 giorni a realizzare, senza alcun tipo di azione giudiziaria – e lo dico a ragion veduta perché sono avvocato amministrativista – a ottenere in via conciliativa per ogni vittima della tragedia 17 mila euro pro-capite. Questo risultato può essere paradossalmente paragonato ai vent'anni della causa per l'Eternit che ha poi portato a un indennizzo pari a 23 mila euro. La nostra azione che si basa su un profondo credo nella conciliazione e quindi nella deflazione del contenzioso ha portato dunque a dei risultati significativi. Nel 2017, a conferma della natura di paladino dei trasporti pubblici, ricordiamo la modifica dell'algoritmo delle tratte sovraregionali nel trasporto ferroviario. Siamo riusciti a trasformare l'integrale dell'algoritmo che stabiliva la tariffa dal 2007 al 2017 avendo considerevoli vantaggi con la ingente riduzione dell'abbonamento per oltre il 90 per cento dei passeggeri delle tratte sovraregionali. Nel 2019 ASSOUTENTI si è posta al fianco delle vittime del Ponte Morandi, incontrando l'allora Presidente del Consiglio, sfociando la nostra attività con l'approvazione della costituzione di parte civile nell'attuale processo nei confronti di Autostrade per l'Italia. Una piccola digressione su Autostrade per l'Italia. La notizia recentissima di stamattina è che ASSOUTENTI è scesa in campo, anche dopo l'intervento nella quotazione azionaria di Cassa depositi e prestiti, per impugnare gli eventuali aumenti indiscriminati delle tratte autostradali. Nonostante ci sia stato l'intervento nella quota azionaria di Autostrade per l'Italia, noi siamo pronti a impugnare gli aumenti indiscriminati. Con l'avvento della pandemia del 2020 siamo stati vicino alla cittadinanza e ai nostri iscritti creando Mister Prezzi 2020, un simpatico Brachetto detective che è riuscito a individuare i sovrapprezzi indiscriminati per beni di prima necessità, mascherine e gel disinfettante.
  Tutto questo ha portato nel 2021 a quello che chiamo l'«Oscar del consumerismo italiano», ovvero il premio antitrust. Ci siamo aggiudicati il premio antitrust, premiati alla presenza del presidente del CNCU, il senatore Pichetto Fratin e del presidente dell'AGCM Rustichelli. L'iniziativa aveva a oggetto l'autodeterminazione del consumatore per una crescita felice e grazie appunto all'attività di Mister Prezzi, le attività che poc'anzi il nostro segretario generale ha enunciato sulla formazione educational dei giovani nelle scuole e in più l'attività denunciata per quanto riguarda gli investimenti illegittimi sui diamanti ha dato il risultato sperato.
  Cerco di concludere.

  PRESIDENTE. Ci riesca soprattutto.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Ha ragione, mi scuso. L'associazione nasce con una vocazione trasportista ma nel corso degli anni ha saputo rivolgersi anche ad altre problematiche, dall'economia circolare allo sviluppo sostenibile, tanto è vero che è stata menzionata nelle sue attività, lo vedrete nel nostro dossier, anche da testate giornalistiche internazionali. Per quanto riguarda il rincaro Pag. 6del caffè, siamo andati sul Times e sull'Independent, e su varie agenzie stampa, coreana, africana, polacca e portoghese.
  Siamo i primi a portare in giro per l'Italia la nostra mascotte, «Ciruzzo», un simpatico arredo urbano fatto con materiali di risulta della pesca e questa ci è valsa la nomina dell'European maritime day come buona pratica italiana. Grazie.

  PRESIDENTE. Con Ciruzzo, chiudiamo dunque la sua audizione.
  Do la parola alla responsabile delle politiche dei consumatori di CITTADINANZATTIVA, Tiziana Toto, che è accompagnata da Cinzia Pollio.

  TIZIANA TOTO, responsabile delle politiche dei consumatori di CITTADINANZATTIVA. Buongiorno. Porto i saluti della segretaria generale, Annalisa Mandorino, che purtroppo per ulteriori impegni non poteva essere presente oggi.
  Darò un quadro generale di CITTADINANZATTIVA e delle sue origini, mentre nei prossimi giorni invieremo il nostro bilancio sociale del 2021 che contiene dati e numeri dal punto di vista economico e dei risultati conseguiti. CITTADINANZATTIVA è membro del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti sin dalla sua costituzione avvenuta con la legge n. 281 del 1998. Conta circa 35 mila aderenti ed è presente in tutta Italia con venti segreterie regionali, circa 40 sportelli di tutela e oltre 200 assemblee locali. È un ente del Terzo settore come associazioni di promozione sociale con una dimensione appunto sociale molto sviluppata. Nasce nel 1978 con il nome di Movimento federativo democratico dall'iniziativa comune proprio di una trentina di gruppi di giovani con a capo Giovanni Moro che intendono promuovere l'attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. Nel primo decennio, l'impegno particolare è costituito dal coinvolgimento dei cittadini come attori principali per la tutela dei propri diritti in molti campi della vita pubblica a iniziare da quello della salute. Nel 1980 viene infatti istituita la rete del tribunale per i diritti del malato. Successivamente entra nel campo di attività degli altri servizi pubblici di interesse generale. La missione di CITTADINANZATTIVA fa riferimento all'articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, che è stato da noi proposto e recepito poi nella riforma costituzionale del 2001, che riconosce l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà che prevede per le istituzioni l'obbligo di favorire e agevolare l'attività dei cittadini attivi. La nostra parola chiave è «perché non accada ad altri». Il nostro obiettivo è cioè quello di denunciare carenze, soprusi, inadempienze e soprattutto agire per prevenire il ripetersi di queste situazioni mediante un cambiamento della realtà e dei comportamenti e la promozione di nuove politiche volte non soltanto all'applicazione dei diritti esistenti ma anche alla promozione di nuovi diritti. La nostra convinzione è che fare i cittadini è il modo migliore di esserlo, nel senso che l'azione di cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie responsabilità sia un modo per far crescere la democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni. I nostri obiettivi sono certamente quelli di rafforzare il potere di intervento dei cittadini nelle politiche pubbliche, attraverso la valorizzazione delle loro competenze e del loro punto di vista, intervenire a difesa del cittadino prevenendo, come detto, ingiustizia e sofferenze inutili, ma anche attivare le coscienze e modificare i comportamenti dannosi per l'interesse generale, attuare i diritti riconosciuti dalle leggi e favorire il riconoscimento di nuovi diritti, proteggere e prendersi cura di beni comuni, fornire ai cittadini strumenti per attivarsi e dialogare a un livello più consapevole sia con le istituzioni sia con le aziende, e costruire alleanze e collaborazioni che sono indispensabili per risolvere i conflitti e promuovere i diritti.
  L'azione di CITTADINANZATTIVA è organizzata per reti tematiche, di politica e di attività, che si occupano in modo principale della salute, come già detto, con la rete del Tribunale per i diritti del malato e il CoordinamentoPag. 7 nazionale delle associazioni dei malati cronici. Sono un centinaio le associazioni che fanno parte di questo coordinamento. Tuteliamo i diritti dei cittadini nell'ambito della salute fornendo informazioni su leggi e diritti per promuovere per tutti i cittadini l'accesso ai servizi sanitari. Svolgiamo poi tutta una serie di attività di prevenzione e di tutela in caso di malpractice dovuta a errore medico, promuoviamo l'assistenza territoriale e ospedaliera.
  Ogni anno, sulla base delle segnalazioni dei cittadini e di ricerche, si realizzano tre rapporti. Il rapporto PIT salute, incentrato sull'attività di tutela nell'ambito salute, la relazione dell'osservatorio sul federalismo sanitario e il rapporto sulla questione delle malattie croniche. Tali rapporti fotografano la sanità dal punto di vista dei cittadini anche con proposte per superare determinate criticità. Già nel 2001, quindi vent'anni addietro, abbiamo ricevuto dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro al merito per la sanità pubblica.
  Ci occupiamo del tema dei beni e dei servizi con la rete delle politiche dei consumatori per la promozione di diritti nell'ambito dei servizi di pubblica utilità – acqua, rifiuti, luce, gas, trasporti pubblici, servizi bancari, finanziari e assicurativi, telecomunicazioni – con una grande attenzione nel corso degli anni verso i servizi pubblici locali. Nel lontano 2007 siamo stati promotori del comma 461 della legge finanziaria per il 2008, che include tutta la questione della partecipazione dei cittadini singoli e associati all'attività di valutazione e monitoraggio dei servizi e quindi anche alla redazione delle Carte della qualità. Purtroppo si tratta di una previsione di legge che fino ad oggi – nel lavoro comune con tutte le altre associazioni dei consumatori – ha trovato poco seguito da parte delle istituzioni e delle singole aziende e quindi facciamo fatica ad attivarla. L'obiettivo, soprattutto con riferimento ai servizi pubblici locali, è la lotta alle diseguaglianze che sono di carattere gestionale e infrastrutturali riferite alla disponibilità, alla qualità dei servizi e ai costi, a carenze conoscitive dovute a mancata o a inadeguata informazione e a carenze di empowerment, cioè la difficoltà per i cittadini di compiere scelte consapevoli. Sono aspetti che da circa vent'anni, soprattutto con riferimento ai principali servizi pubblici locali, quali l'acqua, i rifiuti, il trasporto pubblico locale o il servizio di asilo nido comunale, sono sotto la costante attenzione tramite i lavori del nostro Osservatorio prezzi e tariffe, che ogni anno redige dossier, a partire dalle tariffe applicate in tutti i 110 capoluoghi di provincia italiani e che, grazie a una progettualità tramite finanziamento del MISE, negli ultimi tre anni siamo riusciti a strutturare in modo ulteriore, dando vita a una piattaforma che si chiama «Informat», una cartina navigabile dei 110 capoluoghi di provincia dove è possibile trovare informazioni di carattere tariffario, di qualità e di tutela rispetto ai servizi citati.
  Altra sfida che ci vede impegnati in questo momento è quella della sostenibilità che può essere vinta dal nostro punto di vista solo se tutti gli attori si assumono le rispettive responsabilità e nel raggiungimento delle diverse finalità sono orientati al comune obiettivo della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ciò implica un ripensamento degli stili di vita e di consumo da parte dei cittadini consumatori, un ripensamento di modelli di progettazione, produzione e distribuzione da parte delle imprese e un ripensamento nella modalità di predisporre e organizzare i servizi anche da parte delle istituzioni e degli enti locali. Queste sono le premesse alla base di due importanti attività che abbiamo svolto negli ultimi tre anni. Da un lato, una progettualità che si chiama «Open Road Alliance» in tema di mobilità sostenibile che ha visto la partecipazione di circa 2000 giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nelle 14 città metropolitane che sono state le prime ad essere chiamate per l'implementazione dei piani urbani della mobilità sostenibile. Abbiamo fatto un'operazione con queste scuole formando inizialmente i docenti che, a loro volta, hanno formato gli studenti che hanno partecipato a un contest con la predisposizione di video o di altri elaborati per definire, dal loro Pag. 8punto di vista, la mobilità del futuro a partire dall'esperienza dei loro territori. Dalla selezione dei dieci migliori lavori è stato poi realizzato il «Manifesto della mobilità sostenibile» alla presenza del Ministro Giovannini e con i ragazzi che hanno potuto interagire direttamente con lo stesso Ministro. Successivamente questi manifesti sono stati presentati nelle quattordici città metropolitane alla presenza delle Istituzioni locali interessate e i ragazzi stessi hanno consegnato alle loro amministrazioni il Manifesto e in alcuni casi le amministrazioni comunali hanno anche approvato delle delibere includendo i lavori dei ragazzi come attività a partire dalle quali si possa arrivare a un ripensamento della mobilità nelle specifiche realtà. Con questo progetto siamo rientrati anche nel Piano rigenerazione scuola del MIUR che ci ha incluso nella parte della rete rigeneratori, la green community, secondo i quattro pilastri della rigenerazione dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture e delle opportunità.
  L'altro progetto a cui facevo riferimento è «Generazione SpreK.O.» che si inserisce nel contesto dell'obiettivo 12 dell'Agenda ONU 2030 sul consumo e la produzione sostenibile, che ci ha visto impegnati in attività di formazione, informazioni ed engagement di tutti, ma soprattutto delle nuove generazioni in tema di corretta raccolta e gestione dei rifiuti, della riduzione degli sprechi, con particolare riferimento ad acqua ed energia, ma non solo, nella promozione di stili di vita e scelte di consumo più consapevoli, e ovviamente nella promozione dell'economia circolare. Tutto ciò nel contempo dialogando anche con gli attori istituzionali e produttivi dei diversi territori e promuovendo le buone pratiche che nel frattempo abbiamo censito sui diversi territori, un centinaio di buone pratiche di economia circolare, che sono state coinvolte nell'attività di progetto e che vogliamo promuovere per un'ulteriore diffusione. Questo progetto è stato inserito come buona pratica all'interno della piattaforma ICESP (Piattaforma Italiana degli attori per l'Economia Circolare), e, a sua volta, proposta in quella europea di ECESP.
  Abbiamo una rete europea, con una sede a Bruxelles, che fa da interfaccia presso Commissione europea e Parlamento europeo delle attività che CITTADINANZATTIVA svolge in Italia, con l'obiettivo di promuovere attivismo civico, protezione dei consumatori e dei pazienti anche a livello europeo.
  Con la Rete della scuola ci occupiamo di sicurezza scolastica e politiche educative mentre con la Rete di giustizia ci occupiamo di inclusione e diritti umani. Cito soltanto una tra le campagne più recenti che è «Obiettivo cittadinanza» che viene realizzata per dare voce ai figli di stranieri che sono nati e cresciuti in Italia. Tutte queste reti di attività hanno poi il riferimento dell'attività di tutela che è trasversale a tutte le aree che noi facciamo con il nostro sistema che si chiama PIT, Progetto integrato di tutela, mi fermo qui. Nei prossimi giorni farò pervenire il nostro bilancio sociale con tutti gli ulteriori dettagli.

  PRESIDENTE. Prima di dare la parola a Gianluca Di Ascenzo, presidente di CODACONS, vorrei farvi una preghiera. Siccome molti colleghi sono interessati a capire il funzionamento fisico dell'organizzazione, ad esempio se ci siano dipendenti e quanti, se gli avvocati prestino le loro attività gratuitamente, se ci siano introiti o comunque coperture di spese dalle costituzioni di parte civile, vi chiedo di specificare tali elementi già nella parte introduttiva. Oltre alla parte puramente progettuale e culturale, sicuramente importante e centrale anche per l'identità delle associazioni, se riuscite nel quadro d'insieme a fornirci elementi anche su tali aspetti eviteremo di tornarci successivamente con le domande.
  La parola al presidente Di Ascenzo.

  GIANLUCA DI ASCENZO, presidente di CODACONS. Ringrazio gli onorevoli componenti della Commissione. Cercherò di stare nei dieci minuti sebbene sintetizzare quarant'anni di attività non sia semplice. Trasmetteremo una relazione pur sempre sintetica. Nasce nel 1976, l'associazione formalmente dieci anni dopo, da un'idea di Carlo Rienzi, che è il noto portavoce della Pag. 9nostra associazione, che utilizza prevalentemente lo strumento dell'azione giudiziaria come mezzo di difesa dei diritti dei consumatori. Il motto dell'associazione è «Non ingoiare il rospo»: in questi quarant'anni abbiamo cercato di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per cercare di rendere effettiva la tutela dei diritti dei consumatori. Due sentenze emblematiche danno la continuità dell'associazione e definiscono questa peculiarità dello strumento giudiziario. La sentenza n. 17351 del 2011 della Corte di cassazione che riconosce la legittimazione della nostra associazione a portare avanti, attraverso le azioni inibitorie, i diritti dei consumatori. Quest'azione nasce dieci anni prima dal famoso cartello sanzionato dall'Antitrust poi confermato dalla sentenza del TAR Lazio e del Consiglio di Stato tra le assicurazioni. Probabilmente ricorderete la vicenda: questo cartello aveva comportato in pratica un aumento del 20 per cento del costo delle polizze di assicurazione RC auto. Abbiamo fatto un'inibitoria all'esito della quale ci è stato riconosciuto questo compito, che è quello di semplificare la vita al cittadino e non costringerlo a confrontarsi con avversari agguerriti. Alcuni passaggi di questa sentenza, che riporteremo nella relazione, sono indicativi. Vediamo la continuità di questo strumento nella sentenza di ieri del TAR Lazio, di cui siamo molto orgogliosi, all'esito di una cosiddetta class action Brunetta, la class action pubblica che verteva sull'obbligo del Comune di Roma della manutenzione stradale – noi ci siamo fatti portatori soprattutto degli interessi dei disabili – e il TAR Lazio ha dato 180 giorni di tempo a Roma Capitale di realizzare quanto indicato nel documento programmatico e ha accolto parzialmente il nostro ricorso. Si tratta di un passaggio importante per dimostrare come in questi quarant'anni cerchiamo di utilizzare questo strumento al meglio, con alterne vicende, come potete immaginare.
  Accanto all'azione giudiziaria, abbiamo avviato iniziative educational attraverso la pubblicazione di libri sia fornendo strumenti di autodifesa, pubblicazioni editoriali da oltre vent'anni alcune con lo scopo di fornire strumenti di autotutela al cittadino con i modelli di ricorso e di reclamo, altri con la pubblicazione dei risultati del nostro osservatorio sulla pubblicità. Abbiamo fatto due edizioni, si chiama lo «Scaffale dell'inganno» che rende conto dell'attività svolta di esame e di contestazione delle pratiche commerciali scorrette soprattutto nel settore della vendita di prodotti alimentari. Quindi azione giudiziaria, attività educational attraverso le pubblicazioni, e seminari giuridici fatti sia con lo scopo di aggiornare tutti gli avvocati che sono volontari delle nostre sedi – abbiamo sedi in tutte e venti le regioni, in alcune regioni siamo molto presenti in altre un po' meno come Valle d'Aosta o Trentino-Alto Adige, dove abbiamo solamente una sede. Realizziamo l'attività di aggiornamento dei colleghi che, ripeto, sono tutti dei volontari nelle sedi con una media di almeno un seminario giuridico al mese. I seminari sono aperti grazie anche alla collaborazione dei singoli ordini forensi con i crediti formativi che consentono l'aggiornamento professionale. Vi è altresì l'organizzazione di eventi pubblici per sensibilizzare i consumatori sull'azione che svolgiamo. Ad esempio il 6 luglio, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, presenteremo i risultati della seconda edizione del Premio «Piccolo comune amico» che è un'iniziativa destinata a dare rilievo dell'attività dei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, divisi in cinque categorie. Sono stati messi a pubblica votazione per distinguere i comuni che si sono attivati in tema di sostenibilità o hanno eccellenze enogastronomiche, e così via cercando di dare evidenza alle caratteristiche del nostro territorio. L'anno scorso ci sono stati anche dei passaggi televisivi su questa attività che ha dato comunque risalto a comuni che magari non hanno i mezzi economici per poterlo fare. Presenteremo i risultati della seconda edizione di questo premio. Presidente, siete tutti invitati, vi faremo avere gli estremi, se avrete tempo ci farà piacere.
  Accanto a questa attività progettuale, dal 2009 in poi abbiamo iniziato a realizzare anche dei progetti finanziati dalla Commissione europea di natura giuridica. Penso Pag. 10al primo che era il «Concordia project» destinato alla formazione dei giudici dei nuovi Paesi membri sulla normativa antitrust, per poi trattare, sempre con l'ausilio e la collaborazione di altre associazioni europee, temi quali la privacy e il match fixing, cioè le scommesse nel mondo sportivo. Quest'ultimo progetto lo abbiamo realizzato l'anno scorso e devo dire che ho scoperto una cosa che non sapevo. Quando si pensa alle scommesse si pensa al calcio e al ciclismo o a sport un po' più noti. In realtà è emerso che in tutte le discipline sportive, soprattutto nei Paesi che non hanno una grande visibilità, si scommette su qualsiasi così. Questo progetto era rivolto ai giovani, ai ragazzi per sensibilizzarli sul tema del fair-play e infatti alla Conferenza finale abbiamo invitato anche il presidente del comitato fair-play del Comitato olimpico, Ruggero Alcanterini, che ci ha dato la panoramica della sua esperienza.
  Infine, ricordo la collaborazione con la LUISS. Sono quattro anni che portiamo avanti il master in gestione dei consumatori, un master executive destinato ai quadri delle aziende ed è organizzato dalla Business school e la LUISS school of law a cui partecipa anche l'Antitrust. Abbiamo contribuito con Carlo Rienzi insieme al professor Del Zio e al professor Punzi che sono i due responsabili della LUISS del progetto a definire il programma di aggiornamento. Visti i risultati, sappiamo già che ci sarà una quinta edizione del master, che ha consentito il confrontarsi tra mondo accademico e mondo delle imprese per cercare il bilanciamento che, come a volte vediamo dalle sanzioni dell'Antitrust, non è sempre agevole.
  Tutto questo lo facciamo collaborando anche con le Autorità indipendenti. Noi, così come i colleghi delle altre associazioni, partecipiamo da oltre vent'anni, quando le Autorità hanno iniziato a istituire questi tavoli di confronto. Penso al Garante della privacy. Nel 2001 ho avuto l'occasione di partecipare all'audizione indetta dal compianto presidente Stefano Rodotà, allora Garante privacy, sulla riforma dei codici deontologici, per poi partecipare a tutti i tavoli di lavoro oggi con ARERA, IVASS, Banca d'Italia, Garante privacy, ART, ENAC e via dicendo. Questa è la sintesi, mi sembra di essere riuscito a rimanere nei dieci minuti. Manderemo una relazione e sono a disposizione per eventuali domande.

  PRESIDENTE. Do la parola al segretario nazionale di CODICI, Ivano Giacomelli.

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Grazie presidente. Ho preso degli appunti che potranno eventualmente essere utili ai commissari per comprendere il funzionamento dell'associazione.
  Siamo molto orientati sul settore della tutela, facciamo sì attività formativa e informativa, però la nostra caratteristica principale è sicuramente quella di essere molto impegnati sul piano della tutela. Quest'anno compiamo 35 anni di età, quindi possiamo votare anche per il Senato.

  PRESIDENTE. L'abbiamo abbassata a 18 anni, per sicurezza, non è che sia una grande riforma però!

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Dei nostri 49 mila iscritti proprio questa mattina abbiamo visto che un terzo pervengono dalle azioni collettive che poniamo in essere. Siamo componenti del BEUC, l'associazione europea dei consumatori e quindi ci facciamo rappresentanti e portavoce in Italia delle azioni promosse appunto a livello europeo. Cito quella nei confronti di Tik Tok, Amazon, Apple e altri operatori del settore.
  Dunque ci occupiamo molto di tutela. Cito qualche esempio. La vicenda dei diamanti il cui processo da Milano si è diviso in mille rivoli. Le truffe online che è una delle emergenze di questo ultimo periodo. Il problema delle frodi alimentari. Proprio questa mattina ci troviamo nel processo per la contraffazione del prosciutto di Parma a Pordenone. Ricordo ancora la vicenda dei vini Brunello di Montalcino in Toscana. Svolgiamo questo tipo di attività che attiene più alla rappresentanza consumeristica ma anche ci troviamo in situazioni più particolari, come per esempio per il disastro ferroviario di Pioltello, dove l'associazione Pag. 11rappresenta 60 vittime. Siamo presenti in numerosissimi processi di mafia in Sicilia, in Calabria, e anche in Puglia e nel napoletano, poi soprattutto qui a Roma non ci facciamo mancare nulla con i processi Gramigna-bis e il processo Gambacurta, le grandi famiglie criminali romane. In quel caso noi rappresentiamo le vittime perché tra i processi di criminalità organizzata questi soggetti sono imputati anche di usura ed estorsione e le vittime non hanno chi li rappresenta e noi rappresentiamo in questi processi.

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, per capire. Sono avvocati vostri.

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Certamente, ma anche l'associazione, però. L'associazione si costituisce parte civile e poi i medesimi avvocati si costituiscono parte civile le persone offese del reato. Questo vale per tutti i processi, tranne in qualche caso particolare, quale per esempio quello delle frodi alimentari dove è l'associazione in proprio che si costituisce parte civile.

  PRESIDENTE. Ma gli avvocati con i loro rappresentati hanno un rapporto di gratuito patrocinio oppure è un rapporto di assistenza legale?

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Adesso entro proprio nella questione che credo sia la parte che vi interessa. Faccio una premessa sul costo medio di un'azione collettiva. Presidente, in questo momento ne abbiamo incardinate in tribunale circa 14. Il costo medio di un'azione collettiva varia tra i 20 e i 35 mila euro. Su questo il collega Di Ascenzo mi conforterà. Quando i giudici non accolgono la domanda e condannano le spese, tendono essere molto severi nei confronti dell'associazione, quindi c'è un'esposizione al rischio molto elevata. Noi operiamo in questo modo. I nostri legali sono convenzionati con l'associazione, quindi è l'associazione che paga i legali. Ai nostri assistiti chiediamo un contributo spese che per un'azione collettiva può variare dai 100 ai 500 euro. Nel caso dei diamanti, per esempio, la gente aveva investito in qualche caso decine di migliaia di euro, il contributo che è stato chiesto è stato di 500 euro. Nei casi per esempio di Costa Crociere e MSC, il costo medio di una crociera in famiglia va dagli 800 ai 2.000 euro, mediamente il contributo è intorno ai 100 euro, in qualche caso si arriva addirittura alla metà, quasi un'azione simbolica. Per quanto riguarda tutta la parte di assistenza legale abbiamo un sistema che abbiamo professionalizzato sia nei rapporti tra noi e gli avvocati sia nei rapporti con il consumatore. Lo abbiamo fatto per un motivo molto semplice. Abbiamo la necessità di abbattere i costi, perché oggi i costi della giustizia sono insopportabili. Se voi pensate che per impugnare un provvedimento dell'Antitrust, solo di contributo unificato ci vogliono 2.000 euro e in Consiglio di Stato ce ne vogliono 6.000. È evidente che in questo modo è inibita qualunque possibilità di operare, per non parlare dei contributi unificati civili per le quali, soprattutto per quanto riguarda cause collettive che hanno un certo numero di aderenti – mediamente le nostre azioni collettive hanno un minimo di 150 aderenti – il valore diventa indeterminato, perché si somma il valore richiesto, e viaggiamo nell'ordine di 2-4-6 mila euro di contributo unificato. È evidente che in questo modo nessun consumatore potrebbe affrontare il costo di un'azione collettiva. Le esperienze che ci sono state di comitati di cittadini, soprattutto nel settore dell'acqua, è stato disastroso. L'ultimo ha riguardato ACEA ATO 5, con una condanna alle spese del Comitato di 70 mila euro. Questo per dare un po' i numeri e i parametri di riferimento della situazione. Naturalmente poi risponderemo alle domande più specifiche che eventualmente ci verranno fatte. Voglio sottolineare un aspetto presidente, anche per ringraziare di questa sua attenzione lei e la Commissione che rappresenta. In realtà, nessun Presidente della Repubblica, della Camera o del Senato ha mai incontrato le associazioni di consumatori. Questo lo registriamo come un segnale politico che deve ricevere un'inversione di rotta. Noi ci facciamo portavoce anche di Pag. 12altri colleghi, perché, partendo dall'esperienza di Rete consumatori Italia, presidente ricorderà, quando ci siamo visti abbiamo ragionato di queste cose, le associazioni che allora hanno proposto appunto Rete consumatori Italia hanno allargato la partecipazione un gruppo di associazioni che oggi è diventata un cospicuo gruppo di associazioni e questo presenterà un documento comune alla Commissione, quindi vorremmo fare anche proposte operative. Ci aspettiamo naturalmente che la Commissione possa farsi portavoce di queste nostre esigenze.

  PRESIDENTE. La parola alla dottoressa Mara Colla di CONFCONSUMATORI.

  MARA COLLA, presidente CONFCONSUMATORI. Grazie dell'invito. CONFCONSUMATORI è nata a Parma nel giugno 1976, abbiamo già 46 anni, anche se non si vedono, mi dicono, in seguito alla protesta delle donne contro il raddoppio ingiustificato del prezzo del formaggio Parmigiano Reggiano in tutta Italia. 437 donne di Parma si rivolsero alle «massaie», come si chiamavano allora, italiane dicendo di non comprare il formaggio per almeno una settimana per combattere la speculazione che si era fissata su questo prodotto. I giornali riportavano in tutta Italia, dalla Sicilia al Piemonte, la caduta verticale degli acquisti, ma non la riduzione del prezzo. Queste donne indissero lo sciopero, mi ero dimenticata di dirlo, e fu solo la terza settimana di «sciopero del formaggio», chiamiamolo così, che finì per riportare il prezzo a quello che era precedentemente. Noi fummo molto contente e contenti. La rivista «Time» venne in Italia per intervistarci e concluse che «for once mafia was not involved», il periodo era quello. Il successo di questa iniziativa ci ha fatto considerare la necessità di continuare la nostra attività con questo nostro imprinting, dandoci anche obiettivi di interesse generale che, in quanto rappresentanti dei cittadini, dovevamo fare a favore loro.
  Quello che ha detto già una collega, Tiziana Toto, lo abbiamo intuito a un certo punto anche noi, ovvero che l'attività che svolgiamo anche adesso possa trovare fondamento nel principio di sussidiarietà orizzontale che si trova al quarto comma dell'articolo 118 del Titolo quinto, cioè «autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». All'interno di questa previsione che credo debba essere inquadrata e concepita anche dallo Stato, manteniamo la nostra funzione, le attività e le iniziative delle associazioni dei consumatori, tutte quelle di vario genere che noi stiamo conducendo. Siamo anche associazione di promozione sociale (APS) e siamo iscritti nel Registro che si tiene presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Con questa ulteriore veste, possiamo coinvolgere anche ulteriori fasce di persone perché il cittadino è consumatore, utente, malato, risparmiatore, studente o anziano. Quindi le associazioni hanno svolto e svolgono tuttora una funzione integrativa quando non del tutto sussidiaria alla pubblica amministrazione che, se vi è tenuta per legge, spesso non è in grado di realizzare i servizi necessari nei tempi necessari e magari per i costi elevati che questi servizi comporterebbero. Le associazioni si sono mosse e si muovono ancora per aiutare i cittadini, ma per aiutare anche la pubblica amministrazione, grazie alla gestione attentissima delle nostre risorse, alla moltiplicazione del valore che è dato dai nostri volontari e anche da quei beni e servizi che qualche volta sono messi a disposizione da privati cittadini gratuitamente oppure calmierandone i costi.
  Per fare qualche esempio, con riferimento al periodo della pandemia abbiamo aiutato – noi, tanti, tutti, credo – abbiamo aiutato a ottenere il fascicolo sanitario elettronico, lo SPID, la prenotazione del vaccino anti COVID-19, attraverso la piattaforma. Abbiamo fatto incontri nelle scuole e con gli anziani sui temi più sentiti e le preoccupazioni del momento. Allora erano diverse da oggi. Oggi si parla più di energia, di rateizzazioni, di combattere il carovita, ma noi continuiamo a realizzare questi incontri, in presenza o misti, anche parlando di contraffazione dei prodotti, di Pag. 13educazione assicurative e finanziaria. Non sono finite le truffe, ce ne sono tantissime in questo periodo di truffe presso dei cittadini e presso le loro banche. Parliamo di transizione digitale, di economia circolare. Lei saprà senz'altro che le 20 associazioni hanno realizzato una Carta del consumo circolare che deve essere attuata anche dai cittadini e con la spinta dei cittadini, con le imprese, con le pubbliche amministrazioni.
  Ecco tutte queste attività si affiancano a quelle che già fa la scuola essendo noi quel plus che è necessario per arrivare al cittadino, per farlo diventare partecipe, per farlo diventare attivo, consapevole e quindi per essere proattivi, per partecipare in maniera molto diretta, molto consapevole. Vorrei dire che il nostro associazionismo, che è libero ed è multiforme, – l'associazionismo in generale, noi abbiamo le nostre specificità – permette la diffusione della cultura del dare e del ricevere, che di per sé è il fondamento della democrazia e della partecipazione e riusciamo a produrre la diffusione di questa cultura anche con le strutture pubbliche e con le strutture private, ragionandoci e mettendoci a confronto. Così concorriamo alla soluzione dei problemi dal punto di vista della rapidità, della trasparenza, dell'economia, dei costi inferiori, ma soprattutto ricco di quella solidarietà umana di cui abbiamo estremo bisogno.
  Per quel che riguarda i dati – mi riservo di mandare un documento più preciso e più dettagliato – abbiamo circa 31 mila iscritti, non abbiamo convenzioni tipiche – sono proprio associati agli sportelli – siamo presenti in 16 regioni, abbiamo 125 punti di consulenza e di assistenza fra federazioni, sportelli o delegazioni territoriali, che sono in genere tutte gestite da personale volontario fra cui i consulenti e i dirigenti. Anche loro prestano la loro consulenza volontaria. L'eventuale assistenza legale e giudiziaria è a tariffa minima concordata, questa è la regola. Il personale alle dipendenze della sede nazionale è composta da sei persone, le quote sociali vanno dai 2 ai 50 euro. Devo fare un riferimento anche alle risorse economiche. Per quello che riguarda il settore privato crediamo che sia necessario definire un quadro di norme che dia maggiore certezza e piena trasparenza alle attività oggetto di finanziamento privato. Per il settore pubblico, con riferimento specifico all'Autorità antitrust, va sottolineato come lo Stato incameri annualmente somme considerevoli, anche grazie alle associazioni, che sono molto spesso il soggetto segnalante. Penso per esempio alla più recente iniziativa promossa da noi, dalla nostra associazione, contro ILIAD, che è stata sanzionata per oltre un milione di euro. Ecco, queste risorse in piccola parte vengono assegnate alle associazioni, ma non sono finalizzate a sostenere l'attività degli sportelli che invece dovrebbero essere finanziati meglio, per dare ulteriori e migliori servizi.
  Parlando di sportelli devo anche aggiungere che è necessario coordinare la normativa regionale in materia di criteri di riconoscimento delle associazioni e di impiego delle risorse ministeriali. Ogni regione fa e la disfa come ritiene, legittimamente, ma non può funzionare così, non è pensabile.
  Che cosa facciamo? Facciamo tantissima attività di consulenza e di assistenza. Per esempio le costituzioni di parte civile, da quella che ricordo meglio – Parmalat – fino a MPS attuale e passando da Costa Concordia, che è stata già citata. Noi non abbiamo firmato la proposta che ci era stata avanzata, perché mancava l'equilibrio secondo il nostro punto di vista, non c'era equilibrio in quella trattativa. Abbiamo avuto una parte importante nella questione dei diamanti venduti dalle banche. Abbiamo tantissime attività stragiudiziali con l'ABF e l'ACF, e le conciliazioni varie anche con altri intermediari con cui abbiamo sottoscritto protocolli. Ce ne sono tanti e tutto questo ha comportato il recupero di diversi milioni di euro e credo che, se mettiamo insieme tutte le associazioni, un buon gruzzolo questa gente la potuta ricevere in rimborso. Enuncio soltanto l'elenco dettagliato delle azioni, ma non è completo. Le truffe sul risparmio – quelle online poi dilagano – turismo e trasporti, contratti truffaldini per le utenze, la telefonia, l'energia, ma anche le polizze auto false sono un disastro terribile. Anche per combattere Pag. 14questi fenomeni, che peraltro continuano ad arrivare agli sportelli, realizziamo molte azioni di sensibilizzazione, di inclusione, di educazione e di tutela dei consumatori. Abbiamo realizzato due iniziative che giudico importantissime perché una aveva questo titolo «Anziano fragile verso un welfare di comunità» e l'altro «Emergenza Alzheimer, le politiche sociali». Per entrambe c'è stato il riconoscimento del Capo dello Stato con la medaglia che ci ha mandato, perché la qualità del lavoro è stata molto importante. Con queste due iniziative abbiamo voluto ragionare anche con gli enti pubblici dai ministeri competenti in avanti, sulle politiche sociali, sui costi, sulle necessità. Abbiamo fatto in modo di far crescere le reti dei cittadini attorno a questi problemi per non lasciare sole le persone, per garantire una vita sociale anche alle persone colpite da queste malattie.
  Facciamo a tutt'oggi molti interventi nelle scuole di educazione, di formazione ai giovani e agli anziani, ma facciamo formazione anche agli insegnanti, per fare in modo che l'educazione civica venga introdotta in maniera moderna, attuale.
  Credo di avere pressoché finito. Chiediamo quattro cose, ma ce ne sarebbero di più. Riconoscimento delle ADR e della loro utilità, la norma che ho già sentito sollevare da alcuni colleghi la volta scorsa e il recepimento della direttiva sul Digital Services Act. Credo che sia necessario monitorare lo stato di attuazione della legislazione in materia di tutela dei diritti dei consumatori, monitorare il grado di efficacia delle sanzioni e soprattutto l'impianto sanzionatorio. Anche noi potremmo contribuire efficacemente a qualcuno di questi obiettivi. Infine, chiediamo strumenti efficaci per combattere la speculazione. Mi fermo qui e grazie dell'invito. Un'ultima cosa a nome dei colleghi. Alcune associazioni si erano impegnate a mandare un documento unitario. Lo faremo nei prossimi giorni.

  PRESIDENTE. Grazie a tutti per i vostri interventi. Nelle prossime settimane concluderemo il ciclo degli incontri di ascolto delle associazioni per cui se c'è spazio anche per un documento non avremo nessuna difficoltà.
  Do la parola alla vicepresidente Alemanno in collegamento da remoto.

  MARIA SOAVE ALEMANNO. Ringrazio gli auditi per averci rappresentato le loro iniziative e, come qualcuno ha sottolineato, e come già fece ASSOUTENTI, effettivamente sono molto attenta a tutto il mondo dei giovani e quindi alle iniziative che sono a loro rivolte. Mi è piaciuto chi li ha chiamati «ambasciatori del futuro». La mia domanda è riferita a tutti gli auditi. Vorrei conoscere, ciascuno nel proprio settore, quali, tra le giornate formative che hanno svolto in favore dei ragazzi, hanno incontrato particolare gradimento da parte loro e in che modo si intende proseguire sulla strada del loro coinvolgimento, e se la formazione che è stata concessa loro ha avuto poi un reale riscontro nella vita quotidiana. Grazie.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Bonomo.

  FRANCESCA BONOMO. Ringrazio gli auditi per le relazioni, ma anche per il lavoro che le loro associazioni fanno giorno per giorno a sostegno dei consumatori e soprattutto per diffondere, come si diceva, la cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva. Da donna che proviene proprio dal mondo del volontariato, veramente vi ringrazio per il lavoro che fate. Anch'io voglio sottolineare l'importanza del lavoro verso i giovani ma non faccio domande perché già le ha poste la collega Alemanno. Soprattutto ho accolto con molto favore il sostegno in particolare che rappresentava CONFCONSUMATORI verso gli anziani che costituisce un'altra parte molto importante, soprattutto durante i momenti drammatici che abbiamo attraversato. Vorrei fare una domanda a CITTADINANZATTIVA per quanto riguarda la questione della Carta della qualità che mi sembrava una iniziativa molto rilevante per la quale veniva sottolineata, se non ho capito male, una difficoltà rispetto alle istituzioni. Volevo avere una precisazione su quali fossero tali difficoltà per capire in che modo potremmo aiutarvi. Sottolineo altresì con molta Pag. 15convinzione tutta la parte del sostegno giuridico. Da donna di legge capisco e condivido tutte la difficoltà che si incontrano, soprattutto nel sostegno alle azioni collettive. In particolare, ne hanno parlato CODACONS e CODICI, ma vi chiedo se avete proposte concrete che possiamo recepire per riuscire a valorizzare il lavoro che fate e che è assolutamente strategico. Ho registrato – si trattava di una suggestione che dava CONFCONSUMATORI – anche la questione dell'utilizzo dei fondi ottenuti per l'azione a sostegno dei territori da parte delle associazioni. Volevo capire che cosa possiamo fare per poter sostenere quel tipo di azioni perché credo che sia molto utile.
  Da ultimo, relativamente alla questione del carovita e dell'energia, vi chiedo le vostre suggestioni e come valutiate le azioni che abbiamo posto in essere, se sono state efficaci o meno.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Battilocchio.

  ALESSANDRO BATTILOCCHIO. Mi unisco ai ringraziamenti fatti dalle colleghe che per la verità hanno anticipato due delle domande che volevo fare io, e anche lei, presidente, perché per noi ovviamente è importante conoscere i dettagli organizzativi delle vostre rispettive associazioni che però nella gran parte degli interventi sono già stati forniti. Mi riferisco quindi ai meccanismi associativi, alle modalità per l'iscrizione, al funzionamento della vita ordinaria delle associazioni. Si tratta di elementi utili per noi e che però in buona parte sono stati già forniti. Chi non lo ha fatto magari potrebbe specificarlo adesso oppure fornendoci delle note in un momento successivo.

  PRESIDENTE. La parola all'onorevole Zanella, in collegamento da remoto.

  FEDERICA ZANELLA. Il collega Battilocchio mi ha preceduto sulla domanda. Chiedo un chiarimento a CODACONS, a proposito dei costi delle cause collettive, per le quali vengono chieste delle quote da 100 a 500 euro per costi che si aggirano in un range da 25 a 30 mila euro. Facendo due conti, 500 euro per 150 persone coinvolte in una causa collettiva sono 75 mila euro che vanno interamente a coprire i costi. Vorrei comprendere meglio la destinazione di quanto rimane, se via sia e come sia articolata la convenzione con gli avvocati. Sarebbe interessante capire i vostri meccanismi, ovviamente ringraziando voi e tutte le associazioni per il lavoro meritorio che svolgete nei confronti dei cittadini. Qual è la destinazione dell'eventuale extra gettito, cioè quello che prendete in più rispetto al costo base della causa? Lo mettete a disposizione per le attività della associazione o pagate semplicemente gli avvocati? Inoltre so che CITTADINANZATTIVA è molto attiva nei confronti del fenomeno del cyberbullismo. Me ne sono occupata spesso e ho avuto modo di incrociare anche vostri rappresentanti. Volevo sapere se svolgete attività più specifiche, specialmente nelle scuole.

  PRESIDENTE. Credo che l'onorevole Zanella si riferisse ai dati che ci ha comunicato il rappresentante dell'associazione CODICI.

  FEDERICA ZANELLA. Sì, scusate.

  PRESIDENTE. Volevo chiedere un chiarimento relativamente alle iscrizioni, perché la volta scorsa c'è chi ha fatto presente la difficoltà dei rinnovi, nel senso che in certi casi l'iscrizione all'associazione avviene quando qualcuno ha un problema urgente da risolvere, dopodiché non si procede al rinnovo negli anni successivi.
  Mi interessava capire quanti iscritti sono in convenzione rispetto al totale. Per esempio ASSOUTENTI ha stabilito una quota di 25-30 euro a iscrizione in convenzione. Vorrei dunque comprendere meglio come funzionano i meccanismi delle iscrizioni e quali servizi vengono offerti al semplice iscritto o che rapporto abbia l'iscritto con le sedi territoriali e centrale. Sulle attività legali è già stato chiesto che tipo di convenzione vi sia con i professionisti. Volevo capire se i legali che lavorano per voi fanno anche attività di sportello, di consulenza, di Pag. 16ascolto, di consiglio all'iscritto e i numeri di queste attività e infine sapere quali sono le cause collettive con maggior numero di iscritti a cui avete partecipato e che esiti abbiano avuto.

  MARIA ALLINEY, segretaria generale di ASSOUTENTI. Per quanto riguarda la domanda dell'onorevole Alemanno, sicuramente la modalità che è particolarmente gradita ai giovani è quella in cui i giovani vengono coinvolti attivamente e dove quindi non viene presentata una attività dove sono semplicemente uditori ma dove loro sono parte attiva dell'iniziativa. Nella fretta prima ho dimenticato di raccontare una delle nostre iniziative che prevede un dialogo intergenerazionale che chiamiamo metaforicamente tra nonni e nipoti, quindi tra i giovani studenti e la categoria dei nonni che in varie declinazioni progettuali può essere rappresentata da una figura diversa. Su questo tema faremo pervenire maggiori dettagli all'onorevole Alemanno.

  PRESIDENTE. La parola al dottor Melluso.

  TIZIANA TOTO, responsabile delle politiche dei consumatori di CITTADINANZATTIVA. Rispondo alla prima domanda circa l'impatto delle attività che hanno visto il coinvolgimento dei giovani. Quella che ho citato prima era sulla mobilità sostenibile. Abbiamo fatto anche un lavoro di misura dell'impatto che è stato realizzato dall'Università Cattolica di Milano per raffrontare il dato di partenza rispetto a quello post attività, perché, oltre a fare un'attività di formazione e quindi nozionistica, ci interessava anche capire se le attività che mettevamo in campo avessero la capacità di provocare dei cambiamenti di comportamenti, cosa che abbiamo rilevato. La cosa che è piaciuta molto ai ragazzi, a parte la possibilità di fare delle attività in un momento di pandemia e quindi anche di chiusura, fornendo un'alternativa all'attività esclusivamente scolastica e quindi la possibilità anche di lavorare in gruppi, è il fatto che questa iniziativa prevedesse un loro coinvolgimento da protagonisti e quindi erano chiamati in prima persona a fare degli elaborati, a immaginare, dal loro punto di vista, quali fossero le principali criticità in termini di mobilità delle realtà vissute quotidianamente e quali le soluzioni per il futuro. Questa caratteristica del protagonismo l'abbiamo mantenuta anche nel momento successivo, ovvero quello di restituzione dei lavori che hanno svolto alle loro amministrazioni e quindi sono stati loro a presentare i lavori a interagire con i soggetti istituzionali dei loro territori. Questa responsabilizzazione ha sicuramente avuto un grande impatto e sono rimasti molto soddisfatti. Il progetto vincitore della Città metropolitana di Bari ha ricevuto un premio, è stato riconosciuto dall'amministrazione regionale che lo utilizza come spot a livello regionale in termini di mobilità sostenibile.
  Rimanendo nell'ambito scuola, circa le attività di cyberbullismo, quello che dicevo in precedenza è che noi siamo molto impegnati nelle attività scolastiche con la nostra rete che nasce innanzitutto in termini di sicurezza degli edifici scolastici, ma da vent'anni fa un programma che si chiama «Imparare sicuri» proprio sulle attività nazionali e locali di informazione e prevenzione sia in termini di sicurezza degli edifici sia di comportamenti che avvengono all'interno delle scuole come quelli appunto del bullismo, ma anche per la promozione di comportamenti e stili di vita corretti in termini di alimentazione e in termini di educazione verso l'acquisto di prodotti online, per evitare il fenomeno dei farmaci e altri integratori che spesso con grande facilità possono essere acquistati anche dai ragazzi tramite piattaforme online. Ovviamente sono tante le progettualità, come diceva l'onorevole Zanella, ma nella documentazione successiva che faremo pervenire ci saranno maggiori dettagli.
  Visto che siamo stati chiamati in causa, parlo delle Carte della qualità dei servizi. Si tratta di un'attività che abbiamo curato sin dall'istituzione di questo strumento fornendo suggerimenti con un lavoro di predisposizione e di strutturazione dell'ossatura delle Carte delle qualità stabilendone i princìpi fondamentali e gli indicatori degli Pag. 17standard di qualità. Quello che prevede questa norma di legge, ovvero il comma 461 della legge finanziaria prima citata, è una partecipazione diretta e attiva, soprattutto dei cittadini e ovviamente delle associazioni che li rappresentano, a una valutazione delle loro esigenze in termini di predisposizione dei servizi e di monitoraggio per la valutazione della loro qualità, con un ruolo di primo piano nella definizione degli standard di qualità. Nel passato abbiamo sottoscritto numerosi protocolli anche con le associazioni di riferimento, come quelle che una volta si chiamavano Confservizi e Federmobilità, dico come si chiamavano un tempo perché è a quei tempi che facciamo riferimento per questi protocolli, che poi però sono rimasti sempre formalmente sulla carta. Siamo stati sempre in difficoltà tranne che in rarissimi casi per singole specificità locali dove magari la singola amministrazione o la singola azienda di gestione dei rifiuti, dell'acqua oppure del trasporto pubblico locale ha avuto la sensibilità di riconoscerci questo ruolo e quindi di intraprendere questa tipologia di lavoro con le associazioni di quel territorio.
  L'ultimo riferimento riguarda le adesioni, perché penso di non averlo specificato. CITTADINANZATTIVA raccoglie adesioni dei singoli cittadini, non ci sono convenzioni. Il costo del tesseramento varia perché siamo un'associazione di secondo livello. Le nostre federate regionali sono le associazioni di primo livello, secondo la nuova organizzazione stabilita come ente del Terzo settore. Ognuna delle nostre sedi regionali applica una tessera differenziata che va dai 5 ai 30 euro. Il contributo che viene dato a CITTADINANZATTIVA nazionale è di un euro per ciascun tesserato perché il tesserato è sia della realtà regionale sia di CITTADINANZATTIVA nazionale.
  Sulla questione degli avvocati, abbiamo un codice di condotta che vieta assolutamente di tenere centri di tutela o sportelli all'interno di studi di avvocati o altri professionisti. Abbiamo un albo degli avvocati convenzionati che aderiscono a CITTADINANZATTIVA che non possono però effettuare direttamente l'attività nei centri di tutela. Fanno quindi una consulenza successiva proprio per evitare eventuali conflitti di interessi. Sottoscrivono la nostra convenzione, c'è un onorario con tetti massimi per le prestazioni. L'altro principio è che, sempre in base al nostro codice di condotta, non possiamo essere retribuiti per l'attività di tutela quindi il tesseramento è slegato dall'attività di tutela, ma chi si tessera a CITTADINANZATTIVA lo fa per contribuire con l'attivismo civico e partecipare alla vita associativa e alle attività, anche tramite le nostre assemblee locali.

  PRESIDENTE. Do la parola al presidente Di Ascenzo.

  GIANLUCA DI ASCENZO, presidente di CODACONS. Rispondo all'onorevole Zanella circa il costo dell'attività forense. Penso al processo ILVA, dove ci siamo costituiti e siamo stati ammessi come parte civile. Se non ricordo male, la condanna alle spese è stata di circa 20 mila euro per l'associazione e in quel caso credo che abbiamo coperto solamente le spese di tutte le udienze che hanno fatto i colleghi che sono andati a Taranto per le udienze. Anche nel processo Costa Concordia siamo stati ammessi come parte civile. Ci fu un caso che per fortuna abbiamo vinto e che però si è riproposto recentemente in un altro processo. Riguardava il costo dei bolli per ottenere la copia degli atti del giudizio. In quel caso per avere i CD ci vennero chiesti oltre mille euro. Facemmo un ricorso al TAR e riuscimmo a dimostrare l'illegittimità di quella richiesta. È chiaro che è un po' come la media di Trilussa. Ci sono azioni in cui vinciamo e dove riusciamo a risparmiare sui costi perché magari l'azione è su Roma e gli avvocati sono del foro di Roma, e quindi non ci sono spese di trasferta. A proposito delle azioni collettive, se c'è l'obbligo della pubblicazione dell'ammissibilità dell'azione su un quotidiano di tiratura nazionale, il costo medio di una pagina è di circa 8 mila euro. In passato questo diventava chiaramente quasi un ostacolo. La prima azione fatta appena approvata la norma fu quella sui test dell'aviaria,Pag. 18 quindi nel 2010. Avemmo un solo aderente e in quel caso spenderemmo circa 7-8 mila euro per pubblicare la notizia, fummo condannati in primo grado e in quel caso fu condannato anche l'aderente. Per fortuna la Corte d'appello di Milano riformò la sentenza e vincemmo, però anche lì fu un flop perché alla fine il tema è il costo dell'accesso alla giustizia. Questo lo diceva prima l'amico Giacomelli di CODICI. Non è solamente in ambito amministrativo perché questa denuncia non la fanno solo le associazioni dei consumatori, ma la fanno anche i presidenti dei TAR all'inaugurazione dell'anno giudiziario. L'Ordine degli avvocati di Roma nel 2014 organizzò un convegno sull'efficienza e sui costi di accesso alla giustizia, che rischiano di equivalere a denegata giustizia perché un costo eccessivo porta sì alla diminuzione del contenzioso ma tale diminuzione registrata nei tribunali amministrativi secondo l'opinione di alcuni presidenti dei TAR, penso a quello del Friuli, ma non solo, è legata anche alla difficoltà, di cui parlava prima Ivano Giacomelli, ad accedere alla giustizia. Cosa si potrebbe fare ad esempio? L'Italia è chiamata a recepire entro il 25 dicembre di quest'anno la direttiva sulla class action europea. Sono andato a controllare stamattina, il progetto di legge di delegazione europea in corso di esame è l'atto Senato 2481, nel testo comunicato alla Presidenza del Senato il 16 giugno scorso. C'è un passaggio, cioè il «considerando 10» di cui vi do lettura. Questo non è per chiedere i soldi, onorevole Bonomo, ma solamente per dire che il problema non è solamente italiano ma europeo. Condividiamo appieno l'analisi della Commissione. «È importante garantire il necessario equilibrio tra migliorare l'accesso dei consumatori alla giustizia e fornire adeguate garanzie per i professionisti – professionisti sono le imprese oggetto dell'azione inibitoria o collettiva – al fine di evitare l'abuso del contenzioso che ostacolerebbe indebitamente le capacità delle imprese di operare nel mercato interno. Onde prevenire l'abuso del ricorso ad azioni rappresentative il risarcimento a carattere punitivo dovrebbe essere evitato». Abbiamo chiesto il modello statunitense della class action, il danno punitivo ha funzione deterrente, però in Italia è passata un'interpretazione della Cassazione, ma non è questa la sede per approfondire la questione. Evitare quindi il danno punitivo «mentre dovrebbero essere stabilite norme su determinati aspetti procedurali quali la designazione di finanziamento degli enti legittimati». Magari non il finanziamento, ma un contributo, una detrazione fiscale o un provvedimento del genere. Spero di aver risposto sui costi.
  Gli avvocati sono tutti i collaboratori volontari. C'è un piccolo rimborso spese, se si vince viene riconosciuto all'avvocato che ha patrocinato la causa. Anche noi facciamo firmare un codice etico per evitare l'accaparramento della clientela, quindi con procedimenti disciplinari nei confronti dei colleghi che fanno attività di sportello.
  Sui giovani citavo prima il progetto il progetto che si è chiuso l'anno scorso sulla lotta alle scommesse, quindi al match fixing. Adesso ce n'è in corso un altro sempre europeo sulla lotta alla contraffazione, sempre destinato ai giovani. Negli anni abbiamo fatto dei progetti con le scuole superiori sull'alternanza scuola-lavoro con alterne vicende. Cerchiamo di avvicinarci ai giovani e lo facciamo anche attraverso il servizio civile. Ai ragazzi che si avvicinano e collaborano con noi cerchiamo di trasmettere la passione che abbiamo noi, a volte ci riusciamo, a volte un po' meno.
  Sull'energia, poi chiudo per non togliere spazio ai colleghi, abbiamo condiviso alcune misure del Governo, condivise anche da ARERA. Ad esempio, recentemente c'è stata un'audizione sul documento della Commissione europea sulla opportunità di fissare un tetto massimo al prezzo. Ovviamente siamo favorevoli alla iniziativa. Sulla tassazione degli extraprofitti siamo favorevoli, consapevoli però della sua difficoltà. Quello che sicuramente va fatto ed è alla portata di tutti, è di aumentare le attività sulla promozione e la conoscenza dei consumatori e l'eliminazione delle barriere, anche questo so che è stato fatto, per l'accesso alle fonti rinnovabili. Sulle comunità energetiche i numeri sono ancora bassissimiPag. 19 in tutto il territorio nazionale. Farlo sapere ai comuni e aiutarli perché non tutti hanno le competenze tecniche per realizzare la comunità energetica. A mio avviso, ad oggi, questo sulle comunità energetiche sembra quasi un dibattito riservato agli operatori. Ce ne sono una decina in tutta Italia da nord a sud però ho provato a condividere queste esperienze con alcune amministrazioni locali e non mi hanno neanche risposto, nonostante avessimo uno sportello che dava gratuitamente risposte ai cittadini. Continueremo a farlo, probabilmente se lo facciamo tutti insieme potremo riuscire a ottenere un risultato migliore e di lungo periodo, che non sia solamente quello di un intervento d'urgenza. Spero di aver risposto alle domande.

  PRESIDENTE. Visto che un vostro tratto distintivo è l'iniziativa legale, saprebbe dirmi per sommi capi quante cause fa Codacons ogni anno?

  GIANLUCA DI ASCENZO, presidente di CODACONS. Ho chiesto di darmi il dato, ve lo farò avere. Per esperienza personale l'azione collettiva e l'azione inibitoria non sono uno strumento efficiente.

  PRESIDENTE. Al di là dell'azione collettiva, volevo capire quante cause intraprendete ogni anno, se avete dei numeri su questo dato.

  GIANLUCA DI ASCENZO, presidente di CODACONS. Non sono in grado di fornirle il numero preciso, però quello che ho notato è che sono più efficaci le costituzioni di parte civile nei procedimenti penali rispetto alle azioni in ambito civile, perché in ambito civilistico abbiamo visto alcuni consumatori che hanno rifiutato un accordo transattivo tramite procedura ADR a distanza di sei anni, causa di primo grado davanti al giudice di pace, tribunale e appello, e l'azienda ha rimborsato l'utente con lo stesso importo che avrebbe ricevuto. Vi faremo avere il dato preciso.

  PRESIDENTE. Do la parola alla dottoressa Colla.

  MARA COLLA, presidente di CONFCONSUMATORI. Per quello che riguarda i fondi alla regione avevo fatto questa osservazione, ma direi anche lamentela, perché questa gestione va coordinata per essere più efficienti e in grado di dare servizi anche migliori oltre che ulteriori. Per esempio, le regioni non fanno allo stesso modo il riconoscimento delle associazioni. Anche dal punto di vista amministrativo-contabile la normativa è diversa da regione a regione. Sono tutte cose che danneggiano l'efficienza.
  Per quanto riguarda i rinnovi delle iscrizioni, abbiamo perso un certo numero di iscritti per la pandemia perché, abituati a recarsi spesso presso gli sportelli, diventava difficile in quei mesi e anni. Abbiamo stimolato la partecipazione, e continuiamo a farlo, attraverso newsletter, webinar ed eventi, invitando le persone a partecipare, sempre del tutto gratuitamente, purché venga versata anche la quota minima di 2 euro perché alla fine giustamente, perlomeno dal loro punto di vista, se non vengono aiutati in qualche occasione non ritengono di dover dare nessun contributo. Qui ci sarebbe molto da dire, ma tant'è. Aggiungo che la sede nazionale incassa un euro all'anno dalle singole sedi locali perché chi incassa agli sportelli è effettivamente la delegazione, la sede vera e propria, provinciale o regionale, quindi la trasparenza dell'iscrizione arriva dal fatto che vengono versate alla nazionale le quote corrispondenti pari a un euro ciascuno nell'anno.
  Circa le misure del governo, benissimo, siamo molto favorevoli a discuterne e a partecipare, l'abbiamo chiesto più volte al Viceministro, il senatore Pichetto Fratin, che ci ha anche chiesto, nell'ambito del CNCU, di aiutare il Governo. Lo avremmo fatto volentieri, ma, e non mi sembra che sia presunzione, abbiamo bisogno di essere presi sul serio, che ci vengano spiegate le cose. Siamo una cerniera fra la pubblica amministrazione e i cittadini, il nostro popolo, e vorremmo essere utilizzati da cerniera cosciente e consapevole. Le informazioni che ci vengono date, le riceviamo, faremo delle proposte anche noi, ma ci Pag. 20daremo anche molto da fare per far sì che le persone partecipino, capiscano e non che contestino e basta. Ma le persone devono avere anche qualche risultato positivo. Questo è quello che ci aspettiamo che succeda. Grazie.

  GIANLUCA DI ASCENZO, presidente di CODACONS. Ho il dato dell'attività in ambito amministrativo. Per l'anno scorso, 13 ricorsi al Consiglio di Stato e 33 ai TAR. Fornirò in seguito anche quelli in ambito civile.

  PRESIDENTE. Do la parola al dottor Giacomelli.

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Rispondo anch'io per punti. Circa la domanda dell'onorevole Alemanno sui giovani, dalla nostra esperienza sulle iniziative soprattutto divulgative e informative, abbiamo rilevato una certa attenzione in tema di contraffazione, ma soprattutto di truffe on line, in particolare sulle cripto-valute. Purtroppo è un tema su cui i giovani investono molto ed è sicuramente un elemento da attenzionare, anche in una fase successiva in cui sono stati vittime di comportamenti fraudolenti.
  Sulle azioni collettive il collega ha già illustrato uno dei problemi principali ovvero la totale inutilità della pubblicazione sui quotidiani come La Stampa, Corriere della Sera, Il Messaggero, la Repubblica, 8 mila euro a pubblicazione. Per esempio, il tribunale di Genova per Costa Crociere in maniera punitiva ci ha chiesto tre pubblicazioni, quindi sono 24 mila euro, il conto è presto fatto. È assolutamente inutile perché si tratta di un trafiletto che non legge nessuno. Noi raccogliamo le adesioni attraverso i social e l'attività web, questa è la principale fonte di reclutamento, dalle pubblicazioni non arriva assolutamente nulla.
  Per quello che si può fare sulle azioni collettive, è entrata in vigore una nuova disciplina e tra l'altro ci sarà un problema di compatibilità con il reingresso dell'azione collettiva dei consumatori nel nostro ordinamento, visto che l'azione collettiva è stata trasfusa nel codice di procedura civile. Le prime cause le abbiamo avviate su una disciplina sostanzialmente identica rispetto alla precedente. C'è un tema su cui intervenire, ovvero quello dell'onere della prova. Lo dico perché in realtà l'azione collettiva ha una peculiarità, ovvero non esiste istruttoria. Bisogna produrre la prova all'inizio, nel giudizio di ammissibilità, dove il giudice vede se si ha la prova fondata dell'illecito plurioffensivo. Quando poi viene ammessa l'azione e si va nel merito, non c'è attività istruttoria. Qui c'è un problema serio sull'onere della prova soprattutto su certi settori, per esempio quelli bancari.
  All'onorevole Battilocchio e Zanella dico che magari potessimo fare per tutte le azioni collettive 500 euro a partecipante. Ovviamente non è così, ma è in funzione del numero dei partecipanti e anche del valore della causa personale che si rivendica. Nella causa forse più partecipata, quella contro Sixth Continent, abbiamo circa 1600 aderenti e la quota di partecipazione è 20 euro. Considerate che Sixth Continent ha presentato al TAR un ricorso principale, due motivi aggiunti e un numero sterminato di provvedimenti d'urgenza, quindi siamo nell'ordine di sei-sette procedimenti, che per fortuna adesso sono confluiti, due processi penali nella fase di chiusura delle indagini e poi l'azione collettiva nostra che è su Milano. Altro elemento che mi è venuto in mente, è la sospensione automatica dell'azione collettiva quando è pendente un ricorso al TAR contro un provvedimento dell'autorità, anche se sono state già prodotte tutte le prove necessarie. Più volte abbiamo detto al giudice che è indifferente l'esito del giudizio amministrativo sulla sanzione dell'AGCM perché sono state fornite le prove, e il giudice deve valutare le prove prodotte in giudizio. Invece, regolarmente, il procedimento viene sospeso. Questo andrebbe regolato, ci devono essere almeno le caratteristiche previste dal codice di procedura civile che prevede la sospensione del processo a fronte di motivi assolutamente fondati di un conflitto di giudicati.
  Circa i costi delle cause, premesso che la quota di partecipazione dipende dal numero degli aderenti e dal valore della causa, un'ulteriore premessa è che noi facciamo Pag. 21cause che vinciamo, lo dobbiamo dire con molta franchezza.

  PRESIDENTE. Avevo un collega che sosteneva di difendere solo innocenti!

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Non siamo nell'ambito penale. «Cause che vinciamo» nel senso che siano fondate sul piano del diritto e non vi sia incertezza. Adesso abbiamo un numero importante di cause nei confronti, lo dicevo prima, di MSC e di Costa Crociere, laddove c'è stata per esempio un'interruzione della vacanza, sono state saltate delle tappe. Il Codice del turismo è chiaro e quindi le azioni collettive sono molto fondate. Se vi è incertezza, non le facciamo perché la sanzione della condanna alle spese che poi si carica l'associazione, non certo i singoli i singoli aderenti, è eccessiva.
  Vi dico subito i numeri delle cause collettive. Nel 2020 sono state avviate dodici cause collettive di cui sei diventate class action. Alcune società investite da queste cause, prima del giudizio di ammissibilità, hanno condotto delle trattative rimborsando i propri clienti e quindi la questione si è chiusa così – una di queste è stata SKY.

  PRESIDENTE. Che numero di partecipanti avevate in queste azioni?

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Per SKY era molto elevato, così come per l'azione contro Eleven che è stata depositata presso il tribunale di Milano, c'è già stata una prima udienza ed è in corso l'ammissibilità con 250 aderenti. In situazioni come queste riteniamo che, qualora venga ammessa, la pubblicità conseguente porterà un certo numero di adesioni visto che vi è già un pre-giudizio sull'ammissibilità. Nel 2021 ne sono state avviate 15 e, di queste, tre sono diventate azioni collettive. La differenza di numero è perché molte di queste riguardano MSC che ha avviato un tavolo di chiusura.
  Per quanto riguarda i costi delle cause e chi paga i legali, come dicevo, facciamo cause che pensiamo di vincere e che nell'80 per cento dei casi vinciamo. Vengono liquidate le spese legali. Il 20 per cento delle spese legali rimane all'associazione, con il resto si pagano i legali che hanno costruito e seguito la causa. In più, l'associazione chiede un patto di quota lite ai propri aderenti, normalmente nell'ordine del 5-10 per cento di quello che le torna e solo in caso di esito vittorioso. Questo patto di quota lite finisce in un fondo che chiamiamo «fondo rischio», perché noi pensiamo di vincere ma non tutte le cause le vinciamo.
  L'altra domanda chiedeva se i legali fanno consulenza allo sportello. No, i nostri legali non fanno consulenza allo sportello, sono solo operatori dipendenti e professionalizzati. Il legale viene chiamato da noi quando ha già passato il vaglio in una fase stragiudiziale in cui si è avviata un'attività di mediazione.
  Un altro aspetto riguardava i provvedimenti...

  PRESIDENTE. Con la preghiera della sintesi, perché abbiamo ancora un altro intervento.

  IVANO GIACOMELLI, segretario nazionale di CODICI. Finisco con questo, ed è anche un modo per lanciare un allarme. In questo periodo ci stiamo attrezzando sul superbonus e il bonus edilizia, soprattutto per quanto riguarda la cessione del credito alle banche. Permettetemi questa piccola chiosa: sarà un bagno di sangue.

  GABRIELE MELLUSO, vicepresidente di ASSOUTENTI. Sul carovita, ASSOUTENTI ritiene che il Governo Draghi sia sulla strada giusta. Il vero punto di svolta, tra l'altro questa strada era stata già indicata da ASSOUTENTI a novembre, quindi in tempi non sospetti, si potrà avere solo con il prezzo amministrato, come del resto già rappresentato dai colleghi che mi hanno preceduto, quindi solo con l'intervento di prezzi amministrati si avranno gli effetti sperati.
  Per quanto riguarda i rinnovi, mi prendo l'onere di rispondere per quanto di competenza di ASSOUTENTI perché i colleghi che mi hanno anticipato non hanno dato Pag. 22una vera e propria risposta e lo spunto del presidente è proprio quello giusto. Il tasto dolente è proprio quello del rinnovo dei nostri iscritti perché l'iscritto, una volta che ha risolto il problema, non è detto che rimanga fidelizzato alla nostra associazione. Facciamo la proposta che permetta, come del resto accaduto in altre vicende come quella dei sindacati o delle deleghe sugli interventi INPS, di dare un effettivo automatismo a questo rinnovo. È uno spunto molto avveniristico sul quale però poter ragionare.
  Sul sistema dei servizi in convenzione con i nostri avvocati ripercorro quello che i colleghi hanno prima citato. Abbiamo, come loro, un codice etico, abbiamo una convenzione con i nostri professionisti, anzi vi porto anche il dato che prima mi è sfuggito. Abbiamo convenzioni con consulenti professionali per oltre 43 unità. Quindi sul territorio, attraverso le nostre delegazioni federate, abbiamo un coinvolgimento di 43 professionisti. Oltre al codice etico e alla convenzione stiamo sviluppando un nuovo tipo di accordo ovvero della funzione sociale dell'avvocato e lo stiamo applicando su un tema specifico di cui mi occupo personalmente. Mi onoro di rappresentare tutte le associazioni dei consumatori del CNCU presso il tavolo del contrasto alla ludopatia e al gioco d'azzardo. Su quel tavolo stiamo sviluppando un tema molto delicato, quello della sdebitazione del ludopatico, del dipendente dal gioco d'azzardo, con l'applicazione concreta della legge n. 3 del 2012, che io preferisco chiamare di contrasto al sovra-indebitamento del consumatore piuttosto che legge anti suicidi perché la sola accezione negativa già comporta un danno. Stiamo provando a dare una funzione sociale agli avvocati che non prendono un euro per la pratica sia stragiudiziale, quindi presso gli organismi di componimento della crisi, sia nella fase giudiziale, anche perché gli stessi avvocati saranno i primi pagati dall'accordo del piano, quindi avranno la bontà di aspettare la pre-deduzione. Questo è stato già accolto in una prima convenzione fatta con il COA, l'organismo di componimento della crisi. Stiamo dando una sorta di funzione sociale dell'avvocato all'interno delle pratiche. Con questo stiamo dando anche un contributo sostanziale al muro di ingresso che provoca la legge n. 3 del 2012 perché i costi di ingresso, e qui i colleghi me lo potranno confermare, e anche l'onorevole Bonomo, sono di 4 mila euro. Come possiamo mai chiedere a un sovra-indebitato 4 mila euro di ingresso per la sua tutela? Tra l'altro ASSOUTENTI è stata promotrice di un emendamento, accolto dal governo, di sospensione automatica del pagamento dei piani omologati nel tempo della pandemia, sei mesi che poi sono stati prorogati automaticamente dai magistrati. I magistrati non hanno più voluto la copertura legislativa, hanno assunto questa buona pratica e la continuano tutt'oggi fin quando esiste la pandemia. In più, e concludo, siamo stati promotori dell'esenzione dal contributo unificato per l'accesso al sovra-indebitamento. Come si può pensare di pagare ancora a tutt'oggi 98 o 27 euro nel caso di una persona sovra-indebitata, quando ci sono le più ampie esenzioni in materia di volontaria giurisdizione, famiglia, successioni?
  Ultimo spunto sul quale poi ragioneremo anche nel documento finale. Siamo associazioni che guardano al futuro e che parlano con almeno tre Ministeri, dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali, e della giustizia. C'è bisogno di armonizzare queste norme perché non possiamo avere tre regole diverse ogni volta che operiamo in campi e in ambiti diversi. La strada è percorribile, abbiamo delle idee, siamo predisposti a lavorare insieme. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a tutti per la partecipazione. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.50.