XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario

Resoconto stenografico



Seduta n. 42 di Martedì 2 marzo 2021

INDICE

Comunicazioni:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Sulla pubblicità dei lavori:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Audizione del Segretario Generale dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), Stefano De Polis, in merito alle recenti vicende della Cattolica Assicurazioni:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 
De Polis Stefano , Segretario Generale dell'IVASS ... 4 
Ruocco Carla , Presidente ... 6  ... 6 

ALLEGATO: Documentazione consegnata da IVASS ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
CARLA RUOCCO

  La seduta comincia alle 12.10.

Comunicazioni.

  PRESIDENTE. Ricordo che per ragioni di sicurezza sanitaria il foglio firme non verrà portato dall'assistente ma lasciato a disposizione sul tavolino davanti al banco della Presidenza.
  Avverto che è in distribuzione la parte libera della documentazione che è stata trasmessa oggi dall'IVASS in vista dell'odierna audizione.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione in diretta streaming sperimentale sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Ricordo che, a seguito delle recenti deliberazioni della Giunta per il Regolamento in merito al possibile utilizzo dei sistemi di videoconferenza per lo svolgimento delle sedute, nella riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'11 novembre del 2020 si è convenuto circa l'opportunità che questa Commissione, in considerazione della delicatezza delle materie trattate nonché delle esigenze di riservatezza che le stesse possono comportare, continui a svolgere le audizioni formali con la presenza fisica in Aula sia degli auditi che dei commissari.
  Al fine di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e delle altre norme connesse all'emergenza epidemiologica, ho formulato l'invito ai rappresentanti dei gruppi ad adoperarsi affinché la partecipazione alle sedute sia limitata a un solo commissario per gruppo, per quanto possibile, fermo restando la facoltà dei vicepresidenti di partecipare in presenza.

Audizione del Segretario Generale dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), Stefano De Polis, in merito alle recenti vicende della Cattolica Assicurazioni.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Segretario Generale dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Stefano De Polis, in merito alle recenti vicende della Cattolica Assicurazioni.
  La Commissione ha ravvisato l'opportunità di svolgere un approfondimento in merito alle recenti vicende della Cattolica Assicurazioni, di cui si è appreso da notizie di stampa nell'ambito delle competenze attribuitele dall'articolo 3, comma 1, lettera g) della legge 26 marzo 2019 n. 28.
  È oggi presente il Segretario Generale dell'IVASS, Stefano De Polis, che ringrazio per aver accolto il nostro invito ed essere qui con noi. Il Segretario Generale è accompagnato dal dottor Roberto Roberti, Capo del Servizio Vigilanza Prudenziale, e dal dottor Roberto Novelli, Capo dell'Ufficio Segreteria di Presidenza e del Consiglio.
  Prima di dare la parola al dottor De Polis, vorrei precisare che, per quanto l'iniziativa della Commissione sia neutrale rispetto ai mercati, in quanto sostanzialmente volta, nel contesto di un rapporto di leale e cordiale collaborazione con l'IVASS, a ottenere chiarimenti e delucidazioni su fatti già noti agli investitori, appare comunque opportuno che, dopo una sintetica introduzione, l'audizione prosegua in seduta segreta nella parte di dettaglio. Pag. 4
  Ricordo a tutti i partecipanti alla seduta che, qualora si attivi la parte secretata, è responsabilità penale di ciascuno di mantenere il massimo riserbo e di rispettare tutta la regolamentazione in merito, data la delicatezza dei temi affrontati.
  Prego, quindi, il dottor De Polis di introdurre la relazione. Grazie.

  STEFANO DE POLIS, Segretario Generale dell'IVASS. Grazie. Desidero preliminarmente rivolgere un ringraziamento alla presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, l'onorevole Carla Ruocco, per l'invito rivolto all'IVASS di svolgere le proprie considerazioni in merito alle recenti vicende della Cattolica Assicurazioni.
  Questa audizione è incentrata sull'attività che il nostro Istituto ha svolto per il perseguimento degli obiettivi che la legge attribuisce alla vigilanza: la protezione degli assicurati, in primo luogo, e degli aventi diritto alle prestazioni assicurative attraverso il perseguimento della sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione. Si è trattato di un'attività intensa e complessa soprattutto negli ultimi mesi ma, vorrei ribadire sin da ora, si è trattato di un'ordinaria attività di vigilanza.
  Cattolica Assicurazioni è una società cooperativa quotata dal 2000 ed è l'unica compagnia di assicurazione con la forma di popolare e, quindi, di cooperativa. Ha circa 18.000 soci che per la quasi totalità sono persone fisiche. Il gruppo Cattolica è composto da 12 imprese di assicurazioni più una serie di società agenziali, immobiliari e di servizi. I dipendenti sono circa 1.800. Nel 2019 i premi complessivamente raccolti sono stati di circa 7 miliardi di euro e questo ammontare fa sì che il gruppo Cattolica si ponga al settimo posto nel mercato italiano. Quindi, stiamo parlando del settimo gruppo assicurativo italiano.
  Vorrei altresì subito specificare che l'attività della compagnia e della sua rete distributiva prosegue ed è proseguita con regolarità in tutto questo tempo e che siamo formalmente convinti che l'azienda, rinnovata nella sua governance – come vedrete, sarà l'oggetto della nostra attività – presenta delle solide basi per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività assicurativa.
  Che cosa abbiamo fatto in sintesi? Negli ultimi anni l'Istituto ha svolto – come chiede la legge – un'intensa, costante e progressiva azione di vigilanza nei confronti della Cattolica Assicurazioni con particolare riferimento – come dicevo poc'anzi – al sistema di governo societario, a cui è strettamente legato il sistema di gestione dei rischi, con una attenzione particolare alla posizione di solvibilità del gruppo, che può risentire tensioni sui mercati finanziari più di altre realtà proprio per la sua particolare natura di cooperativa.
  Già nella fase di adeguamento al nuovo framework di solvibilità introdotto dalla direttiva Solvency II nel 2016, il sistema di governo, di gestione e di controllo dei rischi di Cattolica aveva evidenziato delle aree di debolezza comuni anche ad altre compagnie impegnate nel cambiamento richiesto dalle norme. Pertanto, si sono resi necessari taluni interventi di vigilanza affinché l'impresa desse avvio a un adeguamento degli assetti di governo e di controllo. L'adeguamento è stato talora sofferto anche per le dinamiche interne alla forma di cooperativa con 18.000 soci e, quindi, con una dialettica talvolta anche accesa. Tuttavia, l'adeguamento è un presupposto indispensabile per una corretta gestione dei rischi. Inoltre, ricordo che il sistema Solvency II introduce nel mondo assicurativo l'approccio alla gestione dei rischi e quindi anche la gestione delle regole prudenziali orientate a misurare e gestire attentamente i rischi.
  L'adozione nel 2019 del sistema di governo monistico, prefigurata quale soluzione per superare le debolezze riscontrate negli assetti di governance, si è rivelata insufficiente ad assicurare una corretta e costruttiva dialettica interna e ne è scaturita una forte situazione conflittuale in seno al Consiglio che nell'ottobre del 2019 ha portato alla revoca delle deleghe all'Amministratore Delegato, a cui era stata affidata l'attuazione del piano industriale 2018-2020.
  Nei mesi successivi è proseguito un clima di tensione anche con iniziative di gruppi di Pag. 5soci che sollecitavano ulteriori e più incisive regole di funzionamento della cooperativa. È in questo contesto che alla fine del 2019 l'IVASS e la Consob, di intesa, hanno avviato in parallelo delle ispezioni presso la società per verificare il funzionamento del sistema di governo aziendale.
  Nei primi mesi del 2020 la grave turbativa dei mercati finanziari, seguita al diffondersi della pandemia, ha indebolito la situazione aziendale. Ne è conseguito un pericoloso deterioramento della situazione di solvibilità del gruppo e la violazione dei requisiti prudenziali da parte di alcune società controllate a cui Cattolica ha dovuto far fronte con significativi interventi di ripatrimonializzazione.
  Per sostenere il rilevante impegno finanziario e rafforzare la solvibilità del gruppo, l'IVASS ha chiesto a Cattolica di realizzare in tempi brevi l'aumento di capitale di 500 milioni di euro già deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Come è noto, l'operazione è stata definita e approvata tra maggio e giugno del 2020 nell'ambito di un accordo di partnership con il gruppo Generali che presupponeva l'impegno della compagnia triestina a sottoscrivere un aumento di capitale riservato pari a 300 milioni dei 500 totali previsti e l'avvio di un'operazione di modifica della forma giuridica della cooperativa.
  Mi preme ricordare che già con la sottoscrizione della prima tranche dell'aumento di capitale, avvenuta il 23 ottobre 2020, e la ripresa dei mercati mobiliari dopo la profonda crisi di marzo 2020, dovuta al rapido diffondersi della pandemia, il coefficiente di solvibilità del gruppo è stato riportato su livelli di piena affidabilità, che oggi è pari a circa il 181 per cento a fronte di un minimo regolamentare del 100 per cento.
  Arriviamo così alla prima metà del 2020. Ormai da tempo l'azienda – questo è un altro background importante –, che era consapevole della complessità e dei limiti posti all'acquisizione di nuovi capitali dal proprio assetto di cooperativa quotata, aveva avviato studi e contatti per la trasformazione in società per azioni. Come è noto, la trasformazione, prevista dal richiamato accordo con Generali, è stata poi approvata dall'Assemblea dei soci lo scorso luglio e diventerà operativa il prossimo primo aprile, quindi alla fine di questo mese.
  Gli accertamenti ispettivi condotti nel difficile contesto del lockdown hanno evidenziato delle rilevanti irregolarità gestionali che trovano origine nelle serie disfunzioni della complessiva governance aziendale con un Consiglio che ha mancato di esercitare le proprie prerogative di indirizzo, di gestione e di controllo.
  Nell'ambito, invece, delle partecipazioni e in particolare delle partecipazioni immobiliari, è emerso che il processo decisionale ha privilegiato le esigenze relazionali e di visibilità sul territorio, ponendo in secondo piano la convenienza economica e i rischi legati alle singole operazioni oggetto di delibera. In questo contesto di governance è risultato inadeguato anche il ruolo svolto dal presidente del Consiglio di Amministrazione. Sulla base di quanto emerso, l'IVASS è intervenuto chiedendo la definizione di un preciso piano di rimedio, per affrontare le carenze che sono emerse e un pressoché totale rinnovo del Consiglio di Amministrazione in occasione della trasformazione in società per azioni.
  L'attività della compagnia e della sua rete distributiva prosegue con regolarità. L'attuale contesto di mercato facilita l'individuazione di valide soluzioni ai problemi emersi, il mutamento della forma giuridica, l'avvicendamento richiesto nell'assetto di governo delle imprese e del gruppo e il completamento dell'aumento di capitale programmato con il collocamento degli ulteriori 200 milioni. Ribadisco che l'azienda, rinnovata nella governance, presenta delle solide basi per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività assicurativa.
  L'IVASS continua a seguire da vicino la situazione e ritiene impegnati gli organi aziendali e l'Amministratore Delegato ad assicurare la tempestiva e corretta attuazione delle misure richieste.
  Questo è ciò che abbiamo potuto riassumere e sintetizzare di quanto abbiamo fatto. Da questo momento chiederei di segretare la seduta per entrare più nel dettaglio.

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  PRESIDENTE. Su richiesta dell'audito, propongo che la Commissione prosegua l'audizione in seduta segreta.

  (La Commissione concorda – I lavori proseguono in seduta segreta indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Saluto il dottor De Polis e lo ringrazio moltissimo per l'esaustività della sua relazione. Faremo le nostre opportune considerazioni e poi riprenderemo l'argomento.
  Dispongo che la parte libera della documentazione consegnata dal dottor De Polis sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.50.

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ALLEGATO

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