XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Resoconto stenografico



Seduta n. 95 di Giovedì 14 gennaio 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulle garanzie finanziarie nel settore delle discariche. Relatori: on. Vignaroli, sen. D'Arienzo, on. Potenti (con votazioni):
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 
Patassini Tullio (LEGA)  ... 3 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3  ... 3 
Potenti Manfredi (LEGA) , Relatore ... 4 
D'Arienzo Vincenzo , Relatore ... 4 
Trentacoste Fabrizio  ... 5 
Braga Chiara (PD)  ... 6 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 6 
Patassini Tullio (LEGA)  ... 6 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 7 
Muroni Rossella (LeU)  ... 7 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 7 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 7 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 7 

Comunicazioni del Presidente:
Vignaroli Stefano , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
STEFANO VIGNAROLI

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulle garanzie finanziarie nel settore delle discariche – Relatori: on. Vignaroli, sen. D'Arienzo, on. Potenti (Seguito dell'esame e conclusione).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della proposta di relazione sulle garanzie finanziarie nel settore delle discariche, i cui relatori sono il sottoscritto, onorevole Vignaroli, il senatore D'Arienzo e l'onorevole Potenti. Ricordo che nella seduta del 16 dicembre 2020 è stata presentata da me e dagli altri due relatori una proposta di relazione in ordine alla quale non sono state trasmesse osservazioni né proposte di modifica. Avverto pertanto che porrò direttamente in votazione il testo della proposta di relazione che è già stato trasmesso a tutti i componenti della Commissione il 16 dicembre 2020. Prego, onorevole Patassini.

  TULLIO PATASSINI. Grazie, presidente. Considerato quello che sta succedendo in questi giorni in Parlamento, la situazione attuale merita, anche da parte di questa Commissione, un'attenzione particolare. Stamattina la seduta parlamentare è stata sconvocata in quanto nella giornata di ieri il gruppo di Italia Viva ha ritirato i suoi Ministri dal Governo, di conseguenza l'attività parlamentare è sospesa poiché, come d'altronde è stato chiesto da più parti, è necessario che l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri venga a riferire in Parlamento. Infatti, non è dato ancora sapere come egli intende procedere in una situazione come quella attuale che, di fatto, può essere ormai definita crisi di Governo. Come è successo già in altri casi in passato crediamo che le attività parlamentari, almeno fino a quando non vi sarà un chiarimento in merito, vadano sospese. Per questi motivi, chiedo a lei Presidente di valutare l'opportunità di rinviare ad altra data l'approvazione della presente relazione proprio per le evidenti difficoltà legate alla situazione contingente.

  PRESIDENTE. Onorevole Patassini, dal punto di vista tecnico non vi è alcuni motivo che giustifichi il rinvio della votazione odierna. Trattandosi però di una questione di ordine politico e visto il clima di totale collaborazione che regna in questa Commissione direi di sospendere momentaneamente la seduta per lo svolgimento di un breve Ufficio di presidenza al fine di contribuire a sbrogliare l'attuale situazione.

  La seduta sospesa alle 14.10, è ripresa alle 14.20.

  PRESIDENTE. Preso atto che le obiezioni al prosieguo della seduta odierna provengono solamente dal gruppo della Lega, ritengo che i nostri lavori possano andare avanti. Avverto pertanto che porrò direttamente Pag. 4 in votazione il testo della relazione che è stato trasmesso a tutti i componenti della Commissione. Prego, onorevole Potenti.

  MANFREDI POTENTI, Relatore. Signor presidente, per il conflitto d'interesse che mi coinvolge rispetto alla posizione politica del mio gruppo, d'intesa con il nostro capogruppo e anche per rispetto istituzionale, intervengo per ringraziare i nostri consulenti e i nostri tecnici per l'egregio lavoro svolto, senza i quali evidentemente l'approfondimento che sarà sottoposto al voto di questa Commissione non sarebbe stato possibile. Rispetto alle conclusioni di questo lavoro sono opportune un paio di considerazioni. Prima di arrivare a leggerle ci tengo a sottolineare, come solitamente avviene anche in ambito professionale – essendovi abituato un po' per vezzo, un po' per deviazione caratteriale –, come abbia incarnato le osservazioni dei tecnici giunte al termine di una disamina alquanto approfondita di una serie infinita di numeri e di dati arrivati anche in maniera disordinata, parziale e confusa. Mi sono ritrovato a condividere il 90 per cento delle conclusioni elaborate dai tecnici e dai consulenti, e questo è bene sottolinearlo poiché solitamente non mi fregio di lavori che in qualche modo non ho contribuito al 100 per cento a realizzare. La comunità e la nostra azione parlamentare debbono prendere atto di un problema che, evidentemente, sino a oggi si è voluto lasciare nascosto sotto il tappeto. Mi riferisco ai costi di esercizio, di mantenimento e di chiusura di una discarica e a quali debbano essere i costi da imputare allo smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo prendere atto del fatto che prima o poi le discariche non ci saranno più e che quindi tutto si risolverà nel corso della normale fisiologia di un problema per il quale l'Unione europea ha previsto un termine. Debbo dire che a medio tempo non si è voluto prendere atto del fatto che i costi di gestione gravano sui detentori del rifiuto. Quindi, risulta evidente che è su quest'ultimo punto che bisogna agire, che bisogna andare a mettere le mani, e ciò perché probabilmente non si è preso atto del fatto che il soggetto gestore della discarica dovrà in qualche modo sopportare la difficoltà di accantonare per vedere garantite le necessità post mortem che ad oggi, purtroppo, gravano sul sistema commerciale che non è in grado di dare una risposta alle esigenze che normativamente abbiamo dovuto accettare tramite l'introduzione nel sistema ordinamentale di una direttiva comunitaria. È molto semplice la mia considerazione, quindi ringrazio ancora per il lavoro svolto dai nostri consulenti che in qualche modo ho ratificato, ho «benedetto». Si tratta di un lavoro che, evidentemente, dovrà fare opera di sensibilizzazione nei confronti dei nostri colleghi parlamentari. Quindi, concludo il mio intervento dando atto ancora una volta di questo splendido lavoro, anche se non mancheremo in seguito di approfondire una serie di questioni particolarmente delicate.

  VINCENZO D'ARIENZO, Relatore. Io ringrazio innanzitutto tutti coloro che hanno lavorato a questa relazione – i consulenti, gli esperti – e che hanno permesso l'analisi di tutti i dati che ci sono arrivati. Come emerge dalla relazione non tutti questi dati si sono rivelati esaustivi, quindi si è dovuto portare avanti un lavoro ulteriore di approfondimento. Vi ringrazio anche per aver rinviato il voto sulla relazione, causa la mia assenza dovuta alle conseguenze del Covid-19. La relazione al nostro esame è molto importante perché insiste su un punto delicato relativo alle politiche ambientali. Come anticipato già dal correlatore onorevole Potenti, vi è un importante vulnus che riguarda, sia il sistema normativo del nostro Paese sia il corretto adempimento dei gestori che si trovano in difficoltà poiché il sistema bancario e assicurativo non li supporta a sufficienza. Vi è poi da migliorare anche dal punto di vista dell'efficacia della pubblica amministrazione per quanto riguarda le fasi dei controlli e delle autorizzazioni. Stupisce il fatto che, nonostante queste pesanti ripercussioni sulle azioni e sul quadro normativo, nella revisione della direttiva originaria datata 2018 non vi sia stata alcuna riflessione di merito. Nell'analisi che è stata fatta con il supporto dei consulenti e degli esperti abbiamo cercato Pag. 5di individuare possibili soluzioni; alcune sono emerse dalla fantasia di coloro che vi hanno lavorato, alcune dalle proposte avanzate dai vari auditi che abbiamo ascoltato, alcune dall'esperienza di chi è stato amministratore locale. In questa prima fase l'incrocio di tutti questi elementi riteniamo possa essere esaustivo e a disposizione del Parlamento e, mi permetto una piccola digressione, di ogni legislatura e non solo di quest'ultima. Infatti, non è detto che in questa legislatura si riesca a portare a termine un lavoro di totale revisione delle norme che insistono in questo ambito. Si tratta di un lavoro che definirei «senza soluzione di continuità», a disposizione di qualsiasi legislatura, soprattutto nel momento in cui quest'ultimo sarà completato con la secondo parte relativa ai dati. Abbiamo cercato di individuare alcune proposte utili emerse dall'esperienza amministrativa, dalla fantasia di chi ci ha lavorato e dai soggetti auditi in Commissione. Nelle conclusioni, cari colleghi, sono evidenziate la necessità di una specifica legislazione, di strumenti di garanzia equivalenti rispetto alle polizze e alle fideiussioni, di fondi cosiddetti «segregati», di eventuali fondi di garanzia. Vi sono poi riflessioni critiche sulla durata delle fideiussioni e, comunque, delle polizze, sui contratti di tipo standard e sulle accettazioni delle garanzie. Si tratta cioè di alcune proposte di soluzione a disposizione del Parlamento per la revisione in senso positivo e costruttivo di tutto ciò che deve essere realizzato per fare in modo che le difficoltà non ricadano né sui gestori, né sull'efficacia e sull'efficienza delle pubbliche amministrazioni in termini di autorizzazioni e di controlli. Penso che questi siano i caratteri generali della proposta che è stata fatta: ritengo si sia trattato di un buon lavoro. La trasversalità non la intendo solo tra i vari gruppi parlamentari di diversa impostazione, ma mi riferisco anche alla trasversalità delle informazioni che sono giunte sino a noi e alla trasversalità del lavoro svolto dai consulenti e dagli esperti. Ritengo che questo rappresenti il punto più avanzato di mediazione sulle attività legate alle politiche ambientali.

  FABRIZIO TRENTACOSTE. Grazie presidente, colgo l'occasione per ringraziare i relatori, i tecnici e i magistrati che si sono occupati di questa inchiesta e per l'ottimo lavoro che si è condensato nella relazione che tra poco saremo chiamati ad approvare. Il fatto che la Commissione abbia deliberato di svolgere questa inchiesta, peraltro ereditando un complesso di informazioni che fanno riferimento anche alla scorsa legislatura, è in qualche modo sintomo della capacità politica della Commissione di recepire quanto è nell'aria, quanto la società civile ci restituisce in ordine alle problematiche di cui stiamo trattando. Questi segnali, la relazione stessa ce lo conferma, aprono dei dubbi sulla reale efficacia della normativa vigente in materia di garanzie finanziarie che ovviamente non garantiscono, come anticipato anche dall'onorevole Potenti, che le discariche possano contare su adeguate coperture finanziarie. Tutto ciò rischia di volta in volta di mettere in difficoltà gli enti pubblici di riferimento – siano essi le provincie o le regioni – e di riflettersi sull'ambiente. Dalla relazione emerge che gli illeciti più diffusi in questo ambito sono fondamentalmente di tre tipi: le false polizze assicurative, l'abusivismo e l'insolvenza dei soggetti garanti. La Commissione non si è limitata a prendere atto di quanto avviene, ma ha anche espresso una serie di raccomandazioni affinché il legislatore possa far fronte a questa situazione. Tra le raccomandazioni che vengono indicate troviamo l'adeguamento delle norme sulla competenza statale riconosciuta dalla Corte costituzionale, la necessità di coerenza anche con norme sovranazionali e il riconoscimento dell'ineffettività dell'istituto così come è attualmente disciplinato. Quindi, l'invito rivolto al legislatore a intervenire su questi ambiti è forte e si evince chiaramente dalla relazione; da questo punto di vista si tratta di un lavoro destinato a proseguire. I fenomeni illeciti o abusivi necessitano di un contrasto basato innanzitutto sulla circolazione delle conoscenze relative ai soggetti che si occupano di questa materia e soprattutto di un coordinamento anche transnazionale tra le varie banche dati, al fine di Pag. 6consentire un effettivo monitoraggio che possa prevenire qualsiasi tipo di frode in questo particolare ambito. Per questi motivi personalmente e a nome del mio gruppo plaudo alla qualità della relazione e ringrazio ancora una volta i relatori e tutti coloro che li hanno supportati in questo lavoro. Dichiaro quindi il voto favorevole del mio gruppo sulla relazione oggi all'esame della Commissione.

  CHIARA BRAGA. Grazie presidente, intervengo molto brevemente per ringraziare i relatori e i consulenti per il lavoro portato avanti anche in questi mesi non semplici a causa della pandemia. Si è riusciti a completare la stesura di una relazione molto importante, preziosa per le ragioni ben illustrate dai due colleghi relatori. Come è stato ricordato la relazione in oggetto raccoglie anche molti stimoli giunti in questi anni, intrecciando anche altri filoni d'inchiesta. Ad esempio, la necessità di approfondire e aprire un focus specifico sul tema delle garanzie e delle polizze fideiussorie l'abbiamo sentita molto quando come Commissione ci siamo confrontati con il tema degli incendi negli impianti di rifiuti e con le difficoltà nella gestione dei rifiuti che abbiamo registrato in alcune regioni, in alcuni territori. Credo che la capacità di allargare il campo d'indagine della nostra Commissione analizzando fenomeni finora inesplorati come in questo caso rappresenti un ulteriore valore aggiunto di questo lavoro. Credo sia utile anche riprendere alcune delle considerazioni già espresse da qualche mio collega. Una delle priorità che emerge da questa relazione consiste nel rafforzamento dell'interoperabilità tra le banche dati del nostro Paese e non solo. Vi deve poi essere la garanzia di poter esercitare controlli preventivi sulle attività dei soggetti che operano nel campo della gestione dei rifiuti e la necessità, emersa in maniera molto evidente, di aggiornare il quadro normativo. Sia per l'elemento di novità del fenomeno che analizza e approfondisce, sia per gli stimoli molto importanti che fornisce al Parlamento e al Governo, credo che questa relazione meriti non solo la giusta rappresentazione esterna, ma anche una presentazione e, ce lo auguriamo, una discussione nelle sedi preposte. Forse più di altre, questa relazione consegna alle aule parlamentari un compito e alcune indicazioni utili per il lavoro che esse debbono portare avanti. Quindi anch'io, a nome del Partito Democratico, annuncio il voto favorevole sulla relazione al nostro esame.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Braga. In considerazione del fatto che l'onorevole Potenti ha parlato come relatore, per il gruppo della Lega do la parola all'onorevole Patassini.

  TULLIO PATASSINI. Grazie, presidente. Sulla bontà e sulla qualità del lavoro svolto si sono già espressi i nostri colleghi in maniera assolutamente autorevole e precisa. Di fatto, quello trattato oggi è uno degli argomenti più importanti che il legislatore dovrà affrontare da oggi al prossimo futuro. La preoccupazione per il ripristino dei brownfields diviene strategico anche per il post mortem, per l'ambiente e per la qualità della vita delle persone, nonché per superare la famosa sindrome NIMBY che spesso colpisce tutti noi. Se una discarica fosse correttamente esercitata, giustamente dimensionata e contemplasse adeguate garanzie sul ripristino, che non possono prescindere da garanzie di carattere finanziario, probabilmente l'ambiente e la gestione sociale della discarica stessa guadagnerebbero qualche punto. Inoltre, una cosa va detta chiaramente: è ora che questo Paese inizi a ragionare in maniera seria e precisa sul superamento della discarica. In Italia la discarica rappresenta lo strumento ordinario di smaltimento dei rifiuti. Forse siamo rimasti solo noi tra i Paesi europei a privilegiare lo smaltimento in discarica e ciò per motivi che la nostra Commissione ha già affrontato e sui quali, a volte, ha glissato; ciò perché la questione legata alle discariche è alternativa a forme diverse di gestione e chiusura delle economie circolari. In particolare, nel Centro-Sud Italia vi è una forte carenza impiantistica che spesso viene dimenticata; in realtà, una delle soluzioni per diminuire l'abbancamento in discarica è rappresentata proprio dal riutilizzo, Pag. 7 ai sensi dell'economia circolare, dei residui di lavorazione. In aggiunta vi è la questione legata alla termovalorizzazione, anch'esso argomento che spesso viene dimenticato. Per concludere, ben venga la relazione assieme all'analisi approfondita della questione che affronta e alla consapevolezza di dover intervenire anche dal punto di vista legislativo relativamente ad un'adeguata tutela ambientale. Per tutti questi motivi, a nome del gruppo della Lega, esprimo il parere favorevole nei confronti di questa relazione.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Muroni.

  ROSSELLA MURONI. Signor presidente, intervengo brevemente solo per annunciare il voto favorevole del mio gruppo e per ringraziare i colleghi del preziosissimo lavoro svolto. Credo che le indicazioni e i suggerimenti provenienti da questa relazione rappresentino un importante contributo per il Parlamento al fine di superare gli storici limiti ricordati anche dalla collega Braga nel suo precedente intervento. Nel nostro lavoro di approfondimento sulle vicende legate ai rifiuti abbiamo sempre avuto a che fare con discariche che presentavano anche problemi tecnico-normativi oltre a rappresentare in questo Paese l'elemento prioritario per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti. Questa Commissione sa benissimo cosa comporta tutto ciò dal punto di vista della legalità, ma soprattutto dell'illegalità. Quindi, nel ringraziare nuovamente per il lavoro svolto, manifesto anche la mia soddisfazione per l'approvazione di questa relazione che ritengo veramente importante.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Zolezzi.

  ALBERTO ZOLEZZI. Grazie presidente. Ritengo questa relazione veramente innovativa per gli importanti argomenti trattati. È un bene che Ispra possa essere investita di uno specifico ruolo per quanto concerne le valutazioni delle fideiussioni, anche se andrebbero pubblicati più dati economici nei suoi report annuali. È stato ridotto di molto il dettaglio sulla gestione provinciale dei rifiuti; non c'è più il dato economico, mentre invece la gestione dei rifiuti riguarda anche la gestione delle discariche. È necessario che qualcuno, in Italia si potrebbe pensare alla Guardia di finanza, si interfacci con l'Interpol la cui sede di Lione abbiamo tra l'altro visitato in una delle nostre missioni all'estero. Insieme alle Forze dell'ordine a cui deve essere demandata l'elaborazione dei dati si potrebbe fare un lavoro per controllare i bilanci delle società che hanno sede all'estero. Un accenno poi al Piano nazionale di gestione dei rifiuti ancora in corso di elaborazione la cui approvazione, assieme ad altri accorgimenti, potrebbe portare anche ad una diminuzione della tassa legata ai rifiuti che colpisce sia i cittadini sia le imprese.

  PRESIDENTE. Grazie, mi fa piacere che molti di noi sono intervenuti su un tema che a me personalmente stava a cuore da anni. Ringrazio l'Ufficio di presidenza che ha permesso l'approfondimento di questo filone d'inchiesta e tutti i consulenti che hanno lavorato al progetto. La mole di dati da analizzare è stata tanta, in più si è aggiunta la consapevolezza che sia il settore bancario, sia il settore assicurativo non avevano rivolto particolari attenzioni nei confronti di questa importante tematica. Sottolineo che l'inchiesta si è limitata alle discariche, ma le stesse conclusioni valgono anche per tutti gli altri impianti, per tutti gli altri settori. Proprio a causa di questa rilevante mole di dati elaboreremo una seconda relazione attraverso la quale forniremo nuove e ulteriori soluzioni ai vari problemi che andremo ad affrontare. Alla fine verrà fornito il quadro di tutte le discariche attive e non attive distribuite su tutto il territorio nazionale e credo che ciò rappresenti una novità in materia. Ricordo per chi ha intenzione di parteciparvi che alle ore 16 si terrà la conferenza stampa con le dovute limitazioni legate alla situazione di attuale pandemia.
  Se non vi sono altri interventi apro la votazione (La relazione è approvata all'unanimità). La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento formale del testo Pag. 8approvato che sarà allegato al resoconto della seduta odierna.

Comunicazioni del Presidente.

  PRESIDENTE. Il dovere di rendere conto dell'attività svolta dalla Commissione, per obbligo costituzionale e di legge ma anche per rispetto di un principio di trasparenza dell'azione parlamentare, troverà sua sede naturale nella Relazione conclusiva che la Commissione approverà a fine legislatura. Ritengo tuttavia opportuno fornire sintetiche informazioni sull'attività svolta nel corso del 2020, considerate le particolari difficoltà determinate dall'emergenza epidemiologica COVID-19, che la Commissione, con il contributo di tutti i suoi componenti e collaboratori, è riuscita ad affrontare efficacemente. La Commissione ha operato in coerenza con gli obiettivi della legge istitutiva n. 100 del 7 agosto 2018, ed ha attualmente in corso molteplici inchieste. Nel corso del 2020 sono state approvate tre Relazioni: Relazione territoriale sulla regione Umbria; Relazione su emergenza epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti: Relazione sulla contaminazione da mercurio del fiume Paglia ed una quarta – Prima relazione sulle garanzie finanziarie nel settore delle discariche – è stata approvata a gennaio 2021. Confidiamo, sempre nel corso del mese di gennaio, di sottoporre alla Commissione tre ulteriori relazioni, frutto anch'esse del lavoro svolto nel 2020 (rifiuti radioattivi, SIN Venezia, PFAS). A proposito delle inchieste e delle Relazioni va rimarcato come, nonostante le difficoltà nello svolgimento del lavoro, esse corrispondano all'idea di fondo di sviluppare prodotti originali, di agevole fruibilità per tutti i destinatari, dalle istituzioni ai cittadini.
  Come è noto la Commissione, che indaga su fenomeni diffusi su tutto il territorio nazionale o che si verificano nei più diversi contesti territoriali, ha una naturale vocazione alla presenza, con missioni di proprie delegazioni, nei luoghi dove i fenomeni si manifestano. Le restrizioni determinate dall'emergenza epidemiologica hanno fortemente inciso su questa modalità d'inchiesta: e tuttavia si sono potute svolgere 3 missioni, con 18 audizioni, per un totale di 59 persone audite. Il lavoro in sede si è svolto in parte adeguandolo alle restrizioni in atto mediante l'utilizzo di sistemi di videoconferenza: ciò ha consentito di procedere a 49 audizioni, con un totale 119 persone audite, di cui 72 in videoconferenza. Si sono svolte in presenza le 18 riunioni dell'Ufficio di Presidenza, particolarmente importanti per determinare gli indirizzi del lavoro della Commissione di fronte alle mutevoli condizioni progressivamente determinate dall'emergenza epidemiologica. Gli effetti delle limitazioni alla presenza in sede del personale sono state superate da un'adeguata organizzazione che ha consentito di mantenere integralmente attivi i servizi amministrativi e la funzionalità dell'archivio. Nel corso del 2020 sono stati acquisiti 740 documenti, di cui 7 riservati e 13 segreti, per un totale di 69.403 pagine.

  La seduta termina alle 14.50.