XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Resoconto stenografico



Seduta n. 159 di Giovedì 21 aprile 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 

Audizione di Demetrio Martino, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto (gli auditi saranno in videoconferenza) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 3 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 5 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 5 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 6 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 7 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 7 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 7 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 7 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 7 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 7 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 8 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 8 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 8 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 8 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 8 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 8 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 10 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 10 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 10 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 10 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 10 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 10 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 10 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 11 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 11 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 11 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 12 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 12 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 12 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 13 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 13 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 14 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 15 
Martino Demetrio , già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 15

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
STEFANO VIGNAROLI

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di Demetrio Martino, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione in videoconferenza di Demetrio Martino, ex Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione, e riqualificazione dell'area di Taranto, il cui incarico è terminato lo scorso 31 marzo. L'audizione rientra nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione sta svolgendo sul tema dell'Ilva di Taranto. La Commissione è interessata, in particolare, ad acquisire informazioni sul progetto di monitoraggio integrato acqua-suolo scaturito dalla partecipazione di diversi soggetti, quali il Ministero della transizione ecologica, l'Istituto superiore di sanità, l'ISPRA e l'ARPA. Comunico che l'audito ha preso visione della disciplina relativa al regime di pubblicità del resoconto stenografico della seduta. Invito, quindi, il nostro ospite a svolgere una relazione su questo tema e poi eventualmente io o i commissari faremo qualche ulteriore domanda di approfondimento.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Buongiorno, presidente. Buongiorno anche a tutti i commissari collegati. L'argomento si riferisce al progetto per una piattaforma di sistema integrato di riqualificazione dell'area vasta di crisi ambientale, comprensiva di attività di monitoraggio e tecniche innovative e sperimentali, primo stralcio funzionale. Io ho ricevuto l'elaborato progettuale nell'ambito della trasmissione della documentazione posseduta dal precedente Commissario e nell'ambito di questo progetto, che non è ancora nella fase realizzativa, ho ricevuto sia gli elaborati descrittivi che quelli amministrativi. Si tratta di un impegno che complessivamente riguarda le risorse pari a 20.800.000 euro, con una dimensione più ampia rispetto al solo monitoraggio. Dal quadro economico di progetto solo la parte relativa al monitoraggio ambientale si riferisce a 9.432.445 per lo start-up, più 2.542.878 per il primo anno e ulteriori 5.129.172 per i cicli annuali successivi. Si tratta di un progetto che ha come finalità quella di supportare il Commissario nelle migliori scelte di carattere ambientale per successivi interventi di bonifica. Questo tipo di progetto, almeno allo stato attuale, è stato elaborato fino alla condizione di progetto definitivo, però per quanto riguarda la condivisione da parte di altri enti, sebbene dalla documentazione risultino alcune riunioni – non sono però in possesso dei relativi verbali –, vi è stata alla fine del 2019 una comunicazione che il precedente Commissario aveva rivolto al Ministero dell'ambiente, all'Istituto superiore per la protezione delle risorse ambientali, all'Istituto Pag. 4superiore di sanità, all'Azienda sanitaria locale di Taranto e all'ARPA Puglia. Con tale comunicazione venivano richiesti, al termine di un'illustrazione del progetto, eventuali contributi utili a integrare la documentazione sin qui prodotta dallo scrivente Commissario straordinario, al fine di poter dare seguito a tutte le procedure tecnico-amministrative per la realizzazione della rete in oggetto. Ora, dalle verifiche condotte anche dai miei uffici, i contributi e le risposte che abbiamo registrato si sostanziano in una nota dell'ARPA Puglia datata 27 luglio 2020, con la quale però nell'ambito di questo progetto vengono evidenziate alcune criticità. La prima è quella che si riferisce alla realizzazione di una rete organica di misurazione dei parametri fisico-ambientali e dei livelli di inquinamento periodico, che non si contrappone né sostituisce le reti di monitoraggio operative sul territorio, ma le integra sia in termini di punti di campionamento, sia in termini di parametri da analizzare. In relazione a questo, viene ulteriormente evidenziato che «Non può rilevarsi che l'impegno richiesto in termini di risorse, sia umane sia economiche, per l'implementazione e la messa a regime con il piano non è in linea con l'obiettivo primario che il territorio esige, ossia l'attuazione delle misure di risanamento e bonifica». Questo poiché ARPA ha rappresentato, in diverse occasioni e nel corso dei tavoli di confronto sul tema, la necessità che il piano di monitoraggio non si sovrapponga né si sostituisca alle indagini effettuate in applicazione delle procedure operative e amministrative definite dall'articolo n. 242, decreto legislativo n. 152/2006, sulla bonifica dei siti contaminati. In conclusione, a parere dell'ARPA, la priorità degli interventi, la destinazione delle risorse pubbliche deve essere rivolta all'attuale delle misure di risanamento ambientale e di bonifica. Considerata la limitatezza delle stesse, ogni eventuale studio e approfondimento deve essere rivolto a ottenere quanto normativamente imposto, come ad esempio le indagini finalizzate a determinare i valori di fondo naturale per i suoli e per le acque. Al di là della valutazione o, comunque, del parere espresso da ARPA, nel momento della verifica degli interventi in itinere o di quelli già in corso di esecuzione, che mi ha impegnato nel momento in cui dovevo subentrare, è emerso che in realtà qui si tratta di impegnare risorse considerevoli, se le rapportiamo a quelle complessive nella dotazione del Commissario, per ottenere un sistema di supporto alle decisioni. Non si tratta di fare interventi effettivi di miglioramento ambientale, ma è qualcosa che viene prima. In questo discorso più generale non si può non tenere conto del fatto che vi sono degli enti specifici, come l'ISPRA, come l'ARPA, che hanno una competenza per legge proprio per quanto riguarda la verifica e l'analisi dei campionamenti delle varie attività che possono produrre inquinamento e alle quali credo che il Commissario debba fare sicuro riferimento, per impegnare poi le risorse per bonifiche in senso tecnico. Al di là di questo, il motivo per cui questo progetto non è ancora andato avanti, fermo restando che manca – almeno dalla documentazione che ho potuto riscontrare – l'approvazione da parte del Ministero per la transizione ecologica, è che nel frattempo si sono verificate delle altre condizioni e nel periodo in cui ho fatto il Commissario mi hanno consigliato di proporre al tavolo istituzionale permanente all'interno del CIS la riprogrammazione di queste risorse. E perché questo? Innanzitutto per le criticità che erano state avanzate anche dall'ARPA, ma che poi ho anche indirizzato più recentemente al Ministero per il Sud, che è il titolare della presidenza del tavolo, e che si possono sintetizzare in questi elementi, e cioè: questo è un progetto che ha avuto avvio nel 2015 come valutazione anche delle esigenze, quindi la distanza temporale risulta eccessiva tra la fase di pianificazione e quella, ancora da avviare, di realizzazione dell'intervento. Ciò, rende incerta a distanza di sei anni l'attualità dell'esigenza di utilizzare rilevanti risorse economiche per attività di supporto alle decisioni. L'altro elemento che ho riscontrato riguarderebbe solo il primo stralcio funzionale, ma non si ha contezza né dei tempi né delle risorse finanziarie occorrentiPag. 5 per il completamento del progetto. C'è poi il problema del costo, perché effettivamente parliamo di 9.432.000 euro iniziali, a cui aggiungere 2.242.000 euro per il primo anno e poi cinque milioni per i cicli successivi. Ma, al di là di questo, c'è poi un altro elemento importante che riguarda il correlato intervento – questo di bonifica tecnica, chiamiamola così – dell'area PIP di Statte. Durante il mio mandato, ho dovuto constatare che su questo intervento si era formata comunque una situazione di stallo in sede di Conferenza di servizi decisoria presso l'ex Ministero dell'ambiente; per cui, questa bonifica di un'area destinata a un insediamento industriale nel Comune di Statte non aveva avuto ancora l'avallo del Ministero perché la soluzione tecnica ipotizzata non corrispondeva e non dava garanzie di tenuta nell'ambito del quadro tecnico delle bonifiche. Il che ha portato, anche d'intesa con il Ministero stesso, a rivedere la soluzione ipotizzata nel progetto, che è stata riavviata nel frattempo con la nomina di soggetti attuatori del Comune di Statte. Attualmente, ci troviamo nell'ambito della fase preliminare rappresentata dalla Conferenza di servizi, anche se passando da una situazione, da un'ipotesi di messa in sicurezza, sebbene permanente, ad un progetto di effettiva bonifica, con l'asportazione o lo smaltimento degli inquinanti che si trovano in quella porzione di territorio, si è necessario un impegno di risorse maggiori, pari a circa 80 milioni rispetto ai 39 previsti. Quindi, l'idea è stata quella di convogliare queste risorse, in precedenza finalizzate alla realizzazione della piattaforma per il monitoraggio, nell'ambito di questo intervento in modo da poterlo concretamente realizzare. È una partita che è stata valutata come urgente già dal 2012 e che, passati dieci anni, ancora dobbiamo realizzare. Tra l'altro, devo anche dire che la richiesta di riprogrammazione di queste opere e di questi soldi per tali finalità è stata portata al vaglio del tavolo istituzionale permanente del 13 luglio 2021 e ha fatto registrare il parere favorevole del Ministero per la transizione ecologica e, più in generale, anche del Comune di Taranto. Il Ministro per il Sud ha deciso in quella sede di dare mandato al Direttore dell'Agenzia della coesione nella veste di RUC (Responsabile unico di contratto) per l'istruttoria finalizzata alla decisione finale nella prossima seduta che, fino ad oggi, non si è tenuta. L'excursus sintetico è questo, tenendo anche presente che dei 20.800.000 euro che erano stati destinati nella fase iniziale, sempre dai dati, risultano già spesi 5.700.000 euro. Di fatto, anche la rimodulazione non potrà che essere per un importo minore, cioè 14 milioni più o meno. Io mi fermo qui come fase iniziale. Poi sono disponibile a rispondere a tutte le domande e osservazioni.

  PRESIDENTE. Onorevole Vianello.

  GIOVANNI VIANELLO. Grazie, presidente. Ringrazio e saluto il prefetto Martino, uomo di Stato, la cui storia è contrassegnata da un'attività di pragmatismo e di presa d'atto di situazioni non certo semplici. Quello del prefetto di Taranto è, tra l'altro, forse uno dei compiti più difficili che si possano svolgere, poiché nella città ci sono moltissime questioni e vertenze legate da competenze di ambito nazionale; proprio per questo il prefetto è doppiamente investito da numerosi compiti istituzionali. A tali compiti si è aggiunto l'impegno, non certo semplice, di andare a bonificare un'area molto grande dove sono sedimentati inquinamenti anche ultracentenari. Infatti, l'inquinamento del Mar Piccolo è dovuto oltre che all'attività antropica nata alla fine degli anni Cinquanta con le industrie, anche allo storico arsenale militare risalente alla fine del 1800, che ha riversato moltissimi inquinanti nell'area antistante. Tale area, equivalente a 170 ettari, comprende sedimenti al di sotto dei quali sono state riscontrate tracce di PCB; quindi, stiamo parlando di situazioni davvero molto complesse da gestire. Personalmente, sono rimasto un po' sorpreso riguardo alla mancata nomina di un Commissario esperto di bonifiche in generale perché queste attività sono molto difficili come si può comprendere se si analizza la situazione dei SIN in Italia. Mi lascia alquanto perplesso l'andare ad appesantire ulteriormente il lavoro Pag. 6già difficile e molto prezioso del prefetto attribuendogli un ulteriore compito. Lei sa se il Ministero della transizione ecologica o la Presidenza del Consiglio hanno dato indicazioni circa la nomina di un nuovo Commissario? Come mai sono stati annullati i bandi di gara europei sulle bonifiche? Giustamente, come lei ha già evidenziato da molto tempo, la zona è oggetto di attenzioni statali. Ricordiamo che stiamo parlando di un'area in cui è presente una crisi ambientale complessa già dagli anni Novanta. L'area poi è stata trasformata in SIN e le competenze si sono via via intrecciate tra loro tra competenze statali, regionali, di ARPA, di ISPRA e del Commissario per le bonifiche. Si è trattato di una frammentazione creatasi soprattutto in questi ultimi dieci anni e che ha portato a delle criticità legate a metodologie di approccio differenti relativamente alle analisi effettuate. Prefetto, recentemente al Ministero per il Sud ha dichiarato che secondo uno studio ARPA Puglia e ASL è necessaria la bonifica dell'intero Mar Piccolo per consentire di riprendere le attività di allevamento dei mitili. Ricordiamo, infatti, che il Mar Piccolo è fondamentale per questa attività produttiva storica, vi sono centinaia di addetti ai lavori che ne dipendono, oltre che tantissime aziende. Quando si parla di studi condotti da ARPA Puglia e dalla ASL che parlano dell'intera bonifica del Mar Piccolo a cosa ci si riferisce? È stato dichiarato che il fabbisogno delle risorse supera il miliardo di euro; in base a quale stima e a quale studio è stata quantificata questa cifra? Il Mar Piccolo di Taranto è caratteristico e rappresenta il raccordo di un bacino estremamente ampio da cui deriva tutta la conformazione idrogeologica del territorio.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Per quanto riguarda il primo quesito relativo alla scadenza del mandato, lo stesso non può essere considerato attualmente in proroga perché già proveniva da una precedente proroga. Infatti, l'11 gennaio 2022 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha reso noto al Ministero della transizione ecologica che a seguito di un'interpretazione di norme collegate allo stato pandemico del nostro Paese il precedente incarico doveva considerarsi prorogato per legge in costanza di stato di emergenza. Quindi, la scadenza era il 31 marzo, considerato il momento in cui è intervenuta questa comunicazione che risale a gennaio. Come sappiamo, il 31 marzo lo stato di emergenza non è stato confermato. Questa chiaramente è una buona notizia, ma ha portato con sé anche la scadenza di questa ulteriore proroga, per cui al momento il ruolo del Commissario non può essere esercitato da nessuno. Per quanto riguarda il futuro, sono stato contattato dal Ministero della transizione ecologica che mi ha chiesto la disponibilità a proseguire nello svolgimento dell'incarico. Tale richiesta mi era pervenuta anche nel periodo precedente e, ovviamente, io come servitore dello Stato non posso sottrarmi. Ciò, fermo restando il fatto che la valutazione su quale sia la scelta migliore non spetta a me, personalmente posso dare solo la mia disponibilità quando questa mi viene richiesta. In questo momento non saprei dire che tipo di valutazione si sta facendo, né quanto tempo ci vorrà affinché venga sciolta questa eventuale riserva e quindi si proceda ad un nuovo provvedimento di nomina commissariale. Posso dire solamente che rispetto al passato è un po' cambiato l'assetto normativo. Adesso non ricordo di quale decreto-legge convertito si tratti, ma all'interno di esso è stato inserito un articolo che riguardava proprio il Commissario di Taranto, per cui l'incarico non sarà più annuale, ma triennale. Finalmente è stata anche prevista una struttura di supporto al Commissario stesso che sarà composta da sei unità, di cui una dirigenziale e cinque di livello più basso: ciò, proprio per coadiuvare questo tipo di attività. Tengo anche a precisare che nell'ambito degli interventi urgenti di bonifica le risorse che attualmente possono essere destinate a interventi diversi sono esclusivamente quelle di cui stiamo parlando oggi: piattaforma di monitoraggio e bonifica dei sedimenti del Mar Piccolo. Tutte le altre sono già collocate per attività Pag. 7che si sono già svolte, o comunque sono in corso di svolgimento, quindi non c'è possibilità di ampliare lo spazio degli interventi, a meno che si trovino delle risorse diverse rispetto a quelle già assegnate alla gestione commissariale. A quel punto tali sopravvenute risorse saranno finalizzate a interventi sempre di bonifica, ma diversi da quelli che si stanno attuando al momento. Riguardo all'annullamento dei bandi, a me non risulta di avere annullato nessun bando. L'unico che era stato annullato non era un bando, ma un'aggiudicazione definitiva che riguardava il cimitero di San Brunone. Non so se il riferimento era a questo intervento oppure no.

  GIOVANNI VIANELLO. In merito al cimitero di San Brunone cosa ci può dire?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Quando sono subentrato ho preso possesso dell'incarico e ho dovuto ricostituire l'assetto tecnico che presidiava questo lavoro grazie a una convenzione con Investitalia che all'epoca era organo tecnico del CIS. Ho nominato il RUP, il direttore dei lavori e il direttore per l'esecuzione dei lavori in sicurezza. Relativamente all'andamento di questo lavoro, dalla verifica degli atti il RUP mi ha segnalato che vi erano delle discrasie, delle importanti anomalie che riguardavano l'applicazione del Codice dei contratti. Sulla scorta di quanto segnalato dal RUP, mi sono rivolto anche all'ANAC per avere un parere in merito e l'ANAC ha confermato purtroppo questo assetto, questo errore anche progettuale, per cui ho dovuto necessariamente procedere all'annullamento dell'aggiudicazione definitiva. Adesso siamo nella fase della contabilizzazione dei lavori già svolti dal precedente affidatario. Contestualmente, stiamo rimodulando il progetto per riportarlo nell'ambito di quanto evidenziato anche dall'ANAC, poi si procederà ad una nuova gara per il proseguimento dell'attività di appalto. Chiedo scusa, non ricordo, l'altro quesito riguardava il Mar Piccolo?

  GIOVANNI VIANELLO. Sì. Quindi, sostanzialmente, questo bando di gara, questo appalto, è stato volontariamente chiuso perché c'erano delle incongruenze, giusto?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Assolutamente sì. C'erano delle evidenti situazioni che non consentivano di potere proseguire quel percorso e che necessitavano di un intervento, confermato anche da ANAC, per salvare l'appalto. La cosa non è dipesa né dal fatto che io sono subentrato, né dal fatto che sono cambiati, sia il RUP sia il direttore dei lavori.

  GIOVANNI VIANELLO. L'altra domanda riguardava la riunione al Ministero per il Sud.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Su questo devo sicuramente far riferimento alla nota sull'argomento che ho inviato alla Commissione e a lei, presidente. Tempo fa ero stato interrogato via lettera proprio su questo tipo di problematica e ricordo di avere risposto. Ho anche trasmesso la documentazione alla quale lei faceva riferimento e facente capo a ISPRA, ARPA, ASL e ITRAM, l'ex ISPRA. Negli studi da lei richiamati si evidenzia come la diossina, il PCB siano sostanze ovviamente inorganiche, che quindi non si sciolgono in acqua, ma si levano dai sedimenti e poi fluttuano per tutto il Mar Piccolo. Non è bonificando un solo tratto del fondo marino che si può ottenere il miglioramento ambientale. L'area alla quale lei faceva riferimento, l'area cosiddetta 170 ettari, è quella prospiciente all'arsenale che, ripeto, ha avuto un percorso storico molto importante se consideriamo che le norme sulla tutela ambientale sono intervenute quasi 60 anni dopo. In tutto questo periodo si sono avuti continui sversamenti nelle acque del primo seno del Mar Piccolo di ogni sostanza inquinante che ancora oggi lo rendono fragile sotto questo aspetto. SebbenePag. 8 vi è anche un problema di sedimenti che liberano ancora queste sostanze, lo stesso problema non si rinviene nelle analisi della colonna d'acqua. Il che vuol dire che, ad esempio, altre specie ittiche che non filtrano come i mitili non sono soggette al superamento delle soglie relative ai contaminanti, neanche le ostriche sono in quella condizione. I mitili, invece, le cozze, siccome per accrescersi filtrano 7 litri d'acqua l'ora, ovviamente assumono le sostanze nutrienti. Purtroppo però, soprattutto nella fase di passaggio all'età adulta, quella che rende questo organismo un prodotto ittico, assumono anche le sostanze nocive che si trovano nell'acqua, ma non perché provengono da un sedimento posto sotto l'impianto di mitilicoltura. L'area 170 ettari, quella dei cantieri Tosi, è contaminata da queste sostanze che fluttuano nell'acqua. Per ottenere un sensibile miglioramento, anche su richiesta dei mitilicoltori, bisogna revocare l'ordinanza regionale che oggi prescrive il trasferimento dei mitili prima che arrivino nella fase adulta – il 28 febbraio di ogni anno – in acque diverse, quelle del secondo seno del Mar Piccolo o del Mar Grande che chiaramente non presentano questo problema. Bisognerebbe intervenire almeno sull'80 per cento dei sedimenti per abbassare questo tipo di inquinante. La difficoltà a portare avanti il progetto consiste però nel fatto che i 35 milioni di euro indicati nel Protocollo d'intesa del 2012 come risorse per la bonifica, per la mitilicoltura e per l'inquinamento da PCB, di fatto, venivano spesi per un'attività di verifica, di sperimentazione e di ricerca scientifica.

  ALBERTO ZOLEZZI. Grazie, eccellenza. Probabilmente, la cosa si poteva un po' desumere da quello che ci ha detto, ma un documento è stato intitolato «Piano di monitoraggio ambientale integrato dell'area di crisi ambientale di Taranto» e sintetizzato in una banca dati geografica. Vorrei sapere se questa banca dati è stata da lei acquisita e, in caso di risposta affermativa, può metterla a disposizione della Commissione? Altrimenti, vorrei sapere quali iniziative sono state intraprese per acquistare la suddetta banca dati.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Su questo argomento in particolare devo riprendere le mie note iniziali perché nell'ambito del passaggio di documentazione che c'è stato tra me e l'ufficio del precedente Commissario ho richiesto in maniera espressa, in data 10 novembre 2020, oltre alla documentazione – tra l'altro, c'è voluto anche un po' di tempo per ottenerla – il trasferimento, oltre che della documentazione cartacea, anche di quella informatica dei registri di protocollo, nonché di ogni altro elemento: banche dati, credenziali sito Internet, caselle di posta elettronica e quant'altro. A me non è stato trasferito niente; quindi, devo ritenere che questa banca dati realizzata con le risorse del Commissario non ci sia. Non ho motivo per ritenere che possa essere in possesso di qualcuno.

  PRESIDENTE. Non ci sia nel senso che è stato dichiarato come sono stati spesi i soldi e questa banca dati invece non esiste, oppure esiste e non è stata ceduta?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No. Se vado a vedere l'elenco per questa specifica branca delle risorse, se vado a vedere gli impegni e poi le spese non trovo questa voce. Di quei famosi 5.700.000 euro che sono stati spesi a valere sulle risorse complessive di 20.800.000 euro, dall'analisi dei dati, anche considerati quelli che riguardano la contabilità speciale, risultano spesi 1.599.073 euro per accordi di collaborazione onerosi con pubbliche amministrazioni, però non si parla specificamente di questa banca dati. Poi vi sono 2.575.984 euro per spesi per il progetto «Verde amico». In ultimo, 1.530.191 euro per compensi complessivamente a 51 consulenti. Ad ogni modo, non si parla della realizzazione di questa banca dati.

  PRESIDENTE. Quindi non esiste?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di Pag. 9bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Che io sappia no. Sicuramente posso dire che non mi è mai stata trasferita, quindi non ho neanche cognizione di dove fisicamente possa essere.

  PRESIDENTE. Quindi, mi viene il sospetto, ascoltandola e registrando i fatti, che non c'è stata molta collaborazione con il precedente Commissario, mi sbaglio?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non si è trattato di collaborazione. Quando sono stato nominato subentrando nell'incarico ho chiesto il passaggio di consegne che, però, per ragioni che non riguardano me non è mai avvenuto.

  PRESIDENTE. Per colpa di chi non è avvenuto questo passaggio?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. C'è stato un carteggio relativo, tra l'altro, alla mia iniziativa di mantenere lo stesso assetto che c'era prima per ovvie ragioni, per evitare di dover dare soluzioni di continuità a tutti gli interventi, ma né il RUP, né il direttore dei lavori, né altri si sono resi disponibili. Oltre a questo ho dovuto, fare di necessità virtù.

  PRESIDENTE. Quindi, se non è colpa sua, di chi è la colpa di questo mancato passaggio di consegne?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La colpa di cosa però, mi scusi?

  PRESIDENTE. La colpa di questo mancato passaggio di consegne.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ci sono state delle valutazioni diverse che ha fatto il precedente Commissario.

  PRESIDENTE. Valutazioni di tenersi la documentazione e il materiale per sé stesso?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, io non sto parlando di questo. Io sto dicendo che manca un formale passaggio di consegne. Io non ho motivo di ritenere che abbia trattenuto parti di documentazione o addirittura prodotti informatici che erano di proprietà del Commissario. Io li ho chiesti e non mi sono stati consegnati, quindi sono convinto che non ci siano.

  PRESIDENTE. Di questo se n'è già parlato, non ci sono. Prima ha detto che anche i documenti sono arrivati con estremo ritardo e che, addirittura, non c'è stato un passaggio di consegne.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ho detto con qualche ritardo, sì, è vero.

  PRESIDENTE. Non so come tecnicamente venga effettuato il passaggio di consegne, però oltre alla documentazione magari è previsto anche un dialogo, un'illustrazione. Sta dicendo che neanche questo è avvenuto? Mi sembra abbastanza grave questa cosa.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sarebbe stato sicuramente meglio che ci fosse stato, però devo dire che non c'è stato un conflitto. Tutto si è svolto con le modalità di comunicazione per lettera, per PEC. Certo, non è che abbia ricevuto tantissime spiegazioni, cionondimeno i documenti, i decreti, i provvedimenti li ho avuti. Nei limiti io li ho Pag. 10chiesti tutti, ovviamente. Per esempio, il sito Internet non l'ho mai avuto, perché comunque è stato chiuso in prossimità del mio subentro, quindi ho dovuto riallocare quelle stesse notizie, chiaramente solo per il futuro, nell'ambito del sito della prefettura di Taranto.

  PRESIDENTE. Bene, si fa per dire. Prego, onorevole Zolezzi.

  ALBERTO ZOLEZZI. Chiedo scusa, sono collegato da remoto e alcune cose non le ho sentite bene a causa di problemi tecnici. Volevo capire se, tra i documenti che sono stati richiesti, è stato espressamente chiesto per iscritto anche il piano di monitoraggio ambientale integrato delle aree di crisi ambientale di Taranto e la banca dati relativa. Un conto è chiedere i documenti a disposizione, un conto quel documento che è stato anche pubblicizzato. È stato chiesto in maniera esplicita?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, non è stato espressamente chiesto perché, come avevo detto anche in apertura del mio intervento, ho agli atti il progetto che riguarda la piattaforma di monitoraggio dei contaminanti dell'area vasta di Taranto che è ancora da realizzare, quindi, per me, è quello che in seguito organizzerà anche la banca dati. Tanto è vero che, come dicevo prima, a parte l'impegno finanziario, nello stesso quadro economico si legge come start-up all'inizio l'importo di 2.343.611 euro per strumentazione fissa, rete, strumentazione mobile, e più 2.280.000 euro per piattaforma di gestione analisi e dati. Se è qui nel progetto e il progetto non è stato realizzato, devo ritenere che non sia stato fatto.

  PRESIDENTE. Comunque sia, secondo la documentazione di ISPRA, questa banca dati esiste, quindi se non è stata trasmessa la cosa mi sembra abbastanza grave. Di conseguenza, ci occuperemo anche di verificare se è vero che esiste e perché non è stata trasmessa. Se ne accerteremo l'esistenza mi sembra opportuno che questa documentazione venga messa a disposizione di chiunque sia chiamato a operare sulle bonifiche di Taranto.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Certo, sono pienamente d'accordo. Voglio però dire che gli elementi di conoscenza di cui si è dotato il Commissario, a prescindere da chi fosse poi la persona fisica, sono a disposizione del territorio e comunque degli enti al fine di accelerare qualsiasi intervento di miglioramento ambientale. Questo è un dato di fatto ed è sicuramente così, non c'è dubbio; da parte mia almeno è certamente questa la linea, ci mancherebbe altro.

  PRESIDENTE. All'inizio lei ha parlato di 9 milioni più 2. Ascoltandola ho capito due cose: in primo luogo, non so se a causa del COVID 19, negli ultimi due anni, da quando c'è lei, di fatto non si è andati avanti con nulla, se non nel rimodulare, nel rivedere. Che cosa è stato fatto ultimamente e soprattutto volevo capire quali sono le bonifiche di competenza commissariale? Quei 9 più 2 milioni a cosa si riferiscono? Ci illustra la cosa un po' più nel dettaglio? D'altronde, a differenza dell'onorevole Vianello, non siamo del posto e le bonifiche si intrecciano tra pubblico e privato, tra SIN e non SIN. Per quanto riguarda il Commissario, quali e quante sono le bonifiche da realizzare? Quanti soldi sono stati spesi fino adesso, se sono stati spesi? Quanti ne servirebbero e quanti invece ne sono previsti da spendere?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Questo è un percorso che inizia nel 2014 ed è arrivato al 2022. Nel periodo in cui sono stato Commissario – un anno – ho concluso l'appalto che riguardava la ventilazione meccanica nelle scuole del rione Tamburi. Ho ripreso e concluso l'appalto per la rimozione del mercato ittico galleggiante sempre nelle acquePag. 11 del Mar Piccolo; ho affidato al Comune di Taranto il completamento del recupero del marine litter, sempre nel primo seno del Mar Piccolo per altri quattro milioni; sto riprendendo, come dicevo prima, l'appalto per il cimitero di San Brunone, interrotto necessariamente per riportarlo nell'alveo del Codice dei contratti. Ho dato un indirizzo specifico, speriamo definitivo, anche perché il metodo di lavoro è diverso rispetto al passato, per risolvere la questione del PIP di Statte che assorbirà circa 80 milioni. Se poi andiamo a vedere la contabilità speciale, quindi tutti i fondi assegnati al Commissario, a parte questo, quello che rimane come pianificazione di interventi sono le risorse destinate ai sedimenti del Mar Piccolo, di cui ho parlato prima, e quelli dei venti milioni per la piattaforma del sistema integrato. Il resto sono tutte risorse che, di fatto, erano appoggiate su quella del Commissario, ma che riguardavano attività di altri enti. Faccio riferimento, ad esempio, al dragaggio dei sedimenti in area Molo Polisettoriale per la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata e così via. Sono attività svolte dall'Autorità portuale di sistema con appoggio delle risorse sul Commissario delle bonifiche e sono comunque attività ormai concluse che hanno portato l'impegno e il pagamento di circa 70 milioni. Complessivamente, il fondo destinato al Commissario ammonta a 214.896.436 euro e le risorse ancora da trasferire materialmente sulla contabilità sono circa 66 milioni di euro. Teniamo presente che, sempre sulla contabilità del Commissario, sono state appoggiate risorse pari a 10 milioni di euro per la questione del sito ex Cemerad, dove sono stati ritrovati dei rifiuti che potevano anche essere radioattivi. Sempre appoggiati sulla contabilità speciale, ma di fatto sono attività dei Comuni, vi sono 12 milioni di euro che vanno a finanziare progetti dei Comuni di Crispiano, di Montemesola, Massafra e Statte. Quindi, l'attività del Commissario non è un'attività di bonifica che riguarda interamente tutto il territorio perché su questo stesso territorio la bonifica la fanno i Commissari dell'ex Ilva per quanto riguarda le aree escluse dal contratto con l'acciaieria d'Italia; la fa la stessa acciaieria d'Italia nell'ambito anche dell'AIA che riguarda bonifiche del sito industriale; le bonifiche le fa il Comune di Taranto, così come anche altri Comuni per altri tipi di attività, e ovviamente, anche la Regione Puglia. C'è un insieme di finanziamenti che gravitano su questo territorio proprio in quest'ambito. In questo sistema si colloca anche quello del Commissario, però con compiti specifici legati anche alla quantità di risorse disponibili.

  PRESIDENTE. Ci può fare un elenco delle competenze e dei siti che sono in capo al Commissario?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Le scuole del rione Tamburi; caratterizzazione e analisi e interventi di ventilazione meccanica; riqualificazione delle aree esterne e degli impianti. Questo è già concluso, però era uno di quei particolari interventi. Riguardo al PIP di Statte, sia l'ormai conclusa messa in sicurezza in emergenza, affidata al Comune di Statte, sia la bonifica per importi che al momento sono finanziati con 37 milioni di euro. Poi vi sono le risorse destinate al Mar Piccolo, come dicevamo prima, complessivamente circa 45 milioni di euro. Poi il marine litter, che rientra sempre nel Mar Piccolo e che riguarda il recupero di materiale antropico e di altri relitti dal fondo marino per un importo di circa 7-8 milioni. Comunque uno è già concluso e l'altro è in via di realizzazione. Il recupero del mercato ittico galleggiante, ormai concluso; infine, la bonifica delle aree non pavimentate del cimitero di San Brunone di Taranto per un ammontare di 13 milioni di euro. Attualmente sono in corso le attività per la ripresa dei lavori a seguito, come dicevamo prima, dell'annullamento d'ufficio. Ci sono poi altri interventi appoggiati come risorse sulla contabilità speciale del Commissario per le bonifiche, ma di fatto si tratta di attività che vengono svolte da altri enti.

  PRESIDENTE. Le chiedo se ci può far avere questo elenco di dati con i relativi Pag. 12importi. Prima però lei parlava – mi perdoni, forse non ho capito – di 9 milioni euro più 2 milioni di un progetto definitivo. Di che progetto stiamo parlando?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Io facevo riferimento al Piano di monitoraggio ambientale integrato dell'area di crisi di Taranto. I 9.400.000 euro sono quelli necessari per realizzare l'infrastruttura.

  PRESIDENTE. Ci dice in cosa consiste questo piano di monitoraggio integrato?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La piattaforma, informaticamente, può svolgere attività di campionamento, misurazione e analisi di laboratorio. A questo occorre aggiungere, sempre da progetto, per il primo anno di monitoraggio l'importo di 2.542.878 euro connesse a un'evoluzione della piattaforma per 700.000 euro; poi a campionamenti, misurazioni e analisi di laboratorio per 1.490.177 euro; poi le spese accessorie, cioè l'IVA, le spese per incentivo e le spese tecniche. Ulteriori somme sono previste per i cicli annuali successivi. Ora quanti siano i cicli annuali successivi non glielo saprei dire, però sono previsti 5.129.172 euro distribuiti sempre per attività di campionamento, misurazione e analisi di laboratorio e per manutenzione della piattaforma di gestione dell'analisi dati. Ovviamente, anche in questo caso con le spese accessorie, quindi pubblicità, contributo ANAC, Commissione di gara, spese per incentivo. Questo è il quadro complessivo. La somma di 9 milioni e 432, più 2 milioni e 542, più 5.129.000 dà il complessivo del fabbisogno per la realizzazione, così come era stato ipotizzato, del piano di monitoraggio ambientale integrato.

  PRESIDENTE. Questo piano di monitoraggio integrato in cosa consiste? Quali sono le sue finalità e che area comprende?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La finalità è quella indicata nello stesso progetto, cioè quella di fornire un supporto alle decisioni del Commissario straordinario. L'area è chiaramente quella del SIN, non complessivamente, ma soprattutto l'area del Mar Piccolo e delle zone sulla terraferma con termini. Quindi, soprattutto la parte del rione Tamburi, la parte dove c'è l'Ilva, la parte che arriva fino a Statte, nell'hinterland sempre di Taranto, ma sempre all'interno del CIS.

  PRESIDENTE. Quindi, il suo ruolo, il suo compito, non era solo quello della bonifica di questa scuola Tamburi, ma anche di realizzare questo piano di monitoraggio? Quando io le ho chiesto le sue competenze, lei ha fatto l'elenco: scuola Tamburi, Statte, queste cose qui. Non ha messo, però, questo piano di monitoraggio. È il Commissario il referente che ha le competenze per realizzare questo piano di monitoraggio? Ho capito bene?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Questa piattaforma di monitoraggio nasce da un'idea, da una convinzione del Commissario straordinario pro tempore che ha ritenuto, nell'espletamento del suo mandato, che fosse un intervento collimante con le finalità dello stesso organo straordinario, ma è una valutazione che rimane in capo a quel Commissario. Come detto anche in precedenza, le uniche risorse che possono essere recuperate e riassegnate per dare soluzione al problema del PIP sono queste. Quello che io ho richiesto per una valutazione mia diversa da quella del precedente Commissario è stato non eseguire questo tipo di piano di monitoraggio per le criticità e comunque per i dubbi che ho già espresso in sede di tavolo istituzionale permanente, e di destinare queste risorse, invece, per realizzare un intervento effettivo di bonifica sull'area PIP di Statte.

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  GIOVANNI VIANELLO. Volevo porre ulteriori due domande, giusto per comprendere al netto di una situazione estremamente articolata già per me che comunque conosco un po' il luogo e la situazione, figuriamoci per i colleghi e per il presidente. Era prevista, comunque, un'interfaccia per comunicare alla popolazione le attività, l'avanzamento dello stato delle bonifiche e di tutto il resto, un sito web sotto la Presidenza del Consiglio. Poi, come lei ha detto poc'anzi, questo sito Internet è venuto meno e la documentazione è stata poi caricata sul sito della prefettura. Qui, per onestà intellettuale, devo dirle che diversi cittadini hanno riscontrato una difficoltà nell'accedere alla documentazione. Chi ha deciso che non si dovesse più procedere con il sito Internet preposto con tutta la documentazione caricata dal Commissario delle bonifiche e di farsi supportare dalla prefettura con una diversa modalità operativa? Volevo poi sapere se lei ha avviato, in qualità di Commissario, delle collaborazioni con la Regione e/o con la Provincia e/o con il Comune per lo svolgimento delle bonifiche con risorse a carico della struttura commissariale.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Per quanto riguarda il sito Internet, ho testualmente detto che ho dovuto ricorrere a una porzione del sito della prefettura, ma solo per il mio periodo, perché la documentazione che era stata pubblicata sul sito precedente non l'ho potuta ripubblicare, né avrei potuto: questo con riferimento a quella divulgativa. Dobbiamo pure tenere presente che un sito Internet non è soltanto una facoltà per una pubblica amministrazione, ma risponde ad un obbligo di legge. Siccome la documentazione che deve essere pubblicata, proprio per il controllo diffuso da parte della comunità, deve essere mantenuta per cinque anni, io quest'obbligo, è palese, non ho potuto rispettarlo. Per questa ragione ho dovuto fare una segnalazione apposita all'ANAC proprio per evidenziare l'impossibilità di rispettare l'obbligo dal momento che il precedente sito Internet è stato chiuso e non mi è mai stata data neanche la possibilità di proseguire. Lo stesso sito Internet, però, da quello che ho potuto cogliere dalla documentazione, veniva ospitato presso un provider, a pagamento, con le risorse per la gestione straordinaria; va anche aggiunto che nel momento del mio insediamento l'aliquota dell'1,5 per cento a valere su tutte le risorse della contabilità speciale per attività di supporto tecnico-amministrativo del Commissario era già stata tutta spesa. Quindi, io non solo non ho potuto procedere all'acquisto di servizi che riguardassero anche un sito Internet strutturato in un certo modo, ma non ho potuto dare alcun tipo di collaborazione a nessuno in termini onerosi, perché non c'era possibilità di farlo. Fermo restando poi l'esposizione per danno contabile davanti alla Corte dei conti. Nessun accordo c'è stato di carattere oneroso con la Regione, la Provincia o il Comune. Ci sono stati, invece, tutti accordi di carattere gratuito, come le convenzioni con le quali ho potuto nominare anche recentemente dei RUP che si innestano nei quadri economici di appalto.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda, invece, questo progetto di monitoraggio, non è mai iniziato? Perché c'è solo un progetto su carta, giusto? Ho capito bene?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, lo ripeto: questa documentazione ce l'ho, non c'è mai stata una parte diciamo successiva, realizzativa, con gare di appalto. Anche se, per completezza di informazioni, devo dire che nell'ipotesi progettuale si ritiene di dover realizzare questo progetto mediante accordi di collaborazione onerosi. È un'indicazione inserita nel progetto, poi bisognerebbe pure vedere se questo è possibile relativamente al quadro normativo di settore. Devo ritenere che non è mai stata avviata la fase realizzativa.

  PRESIDENTE. Quindi, il suo mandato si è concluso il 31 marzo, giusto?

Pag. 14

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto.

  PRESIDENTE. E adesso il ruolo è vacante, o sbaglio?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, è così. Al momento non c'è neanche la proroga, quindi per ora nessuno può esercitare questo compito.

  PRESIDENTE. Quindi, adesso il Commissario non esiste più, giusto?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. L'istituto esiste; non esiste la figura che ne è titolare.

  PRESIDENTE. Come fa a andare avanti questo istituto, se non c'è il Commissario? Non va avanti? Sta tutto fermo?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Penso che sarò nominato a breve.

  PRESIDENTE. Però le è stato chiesto se era disposto a continuare, quindi, probabilmente, sarà sempre lei, giusto?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non ne ho idea. Immagino che si stiano facendo delle valutazioni, però non posso sapere. Immagino che magari lo abbiano chiesto anche ad altri, non lo so. La mia è soltanto una disponibilità di servizio.

  PRESIDENTE. Questo ruolo, questo posto vacante che problemi sta dando e potrebbe dare in futuro se continua a perpetrarsi?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Spero che non darà problemi; anzi, dovrebbe dare un aiuto. Adesso la situazione è forse migliorata rispetto al passato perché, come dicevo prima, c'è un intervento normativo recente. Si è data solidità alla struttura amministrativa di supporto, che io invece non ho avuto per tutto l'arco del mio mandato. Ho dovuto operare praticamente da solo o, comunque, con il supporto assolutamente volontario e nei ritagli di tempo del mio personale. È stata stabilita una struttura a tempo pieno per sei unità: un dirigente e cinque funzionari. Al momento è solo sulla carta, comunque, visto che c'è una legge che lo prevede, sicuramente sarà realizzato anche questo. Spero porti facilitazioni e non problemi.

  GIOVANNI VIANELLO. A settembre 2021 è scaduta la collaborazione con la struttura di missione Investitalia per quanto riguarda le funzioni di RUP, successivamente poi ne è stata sottoscritta una con la Provincia di Taranto per l'individuazione di un dirigente funzionario per il ruolo di responsabile unico del procedimento. Come mai non si è continuato con la struttura di missione Investitalia e si è deciso di intraprendere una convenzione con la Provincia di Taranto per avere a disposizione un dipendente, dirigente e funzionario per il ruolo di RUP?

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Infatti, nel momento in cui Investitalia, per decisioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha cessato il ruolo di supporto tecnico al CIS, sono venute meno anche quelle convenzioni e, di conseguenza, anche il rapporto che legava il Commissario straordinario ai RUP dei due interventi, quello del MIG e quello del cimitero di San Brunone. Ne Pag. 15abbiamo anche parlato in sede di RUC, quindi con il dottor Paolo Esposito, però la possibilità della continuazione, anche magari mediante una forma diversa di attribuzione dello stesso incarico, non c'è stata, proprio perché c'era una difficoltà legata al mancato ruolo, alla mancata appartenenza di Investitalia dei tecnici che erano stati incaricati. Infatti, nel momento in cui è cessato questo rapporto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli stessi tecnici sono rientrati nelle proprie amministrazioni di partenza, di appartenenza. Per cui, per evitare di perdere tempo, anche perché si trattava di appalti in corso, ho chiesto, come già avevo fatto anche con il Comune di Taranto, la disponibilità alla Provincia, all'amministrazione provinciale, di avvalermi di personale tecnico di ruolo di quell'amministrazione, cosa tra l'altro prevista normativamente. Successivamente, ottenuta la condivisione della convenzione, ho proceduto ad affidare l'incarico di RUP per il Cimitero di San Brunone e per il MIG – ormai quel lavoro è concluso –, solo per la contabilità finale, al tecnico della provincia che è stato individuato congiuntamente con il presidente.

  PRESIDENTE. Va bene, non ci sono altre richieste di intervento, quindi chiuderei qui l'audizione. Sicuramente le chiederemo, attraverso la segreteria, alcuni dettagli anche riguardo ai lavori, agli importi, se è così gentile da fornirceli in tempo utile.

  DEMETRIO MARTINO, già Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Certamente. Volevo soltanto dire una cosa però: per quanto riguarda il progetto, visto che la vostra Commissione è interessata ad acquisirlo, lo metterò a disposizione su uno di questi sistemi di trasmissione di file pesanti perché l'intera documentazione consta di circa 2 giga, quindi non ho possibilità di trasmetterla telematicamente, oppure con un'altra modalità che voi mi indicherete. Solo questo è il problema, che comunque è risolvibile.

  PRESIDENTE. Sicuramente. Grazie. Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 14.45.