XVIII Legislatura

XII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Mercoledì 29 gennaio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Lorefice Marialucia , Presidente ... 2 

Missioni:
Lorefice Marialucia , Presidente ... 2 

Proposte di legge (Discussione e approvazione):
Lorefice Marialucia , Presidente ... 2 
Menga Rosa (M5S) , relatrice ... 2 
Lorefice Marialucia , Presidente ... 4 
Zampa Sandra , Sottosegretaria di Stato per la salute ... 4 
Lorefice Marialucia , Presidente ... 4 
Pini Giuditta (PD)  ... 4 
Lazzarini Arianna (LEGA)  ... 4 
Bologna Fabiola (M5S)  ... 5 
Bellucci Maria Teresa (FDI)  ... 5 
Lorefice Marialucia , Presidente ... 5 
Carnevali Elena (PD)  ... 6 
Lorefice Marialucia , Presidente ... 6 
Zampa Sandra , Sottosegretaria di Stato per la salute ... 6 
Lorefice Marialucia , Presidente ... 7 
Carnevali Elena (PD)  ... 7 
Locatelli Alessandra (LEGA)  ... 7 
Gemmato Marcello (FDI)  ... 8 
De Filippo Vito (IV)  ... 8 
Bagnasco Roberto (FI)  ... 8 
Menga Rosa (M5S) , relatrice ... 8 

Votazione nominale:
Lorefice Marialucia , Presidente ... 9 

ALLEGATO: Ordine del giorno ... 11

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
MARIALUCIA LOREFICE

  La seduta comincia alle 9.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, nella seduta odierna la deputata Lapia è sostituita dal deputato Lovecchio.

Discussione delle proposte di legge: Senatori Sileri ed altri: Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica (Approvata dal Senato) (C. 1806); Mandelli: Disposizioni in materia di donazione e di utilizzo del corpo umano post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica (C. 600).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle proposte di legge C. 1806, approvata dal Senato, recante «Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica», e C. 600 Mandelli.
  Ricordo che la XII Commissione ha esaminato, in sede referente, la proposta di legge n. 1806, approvata dal Senato, adottata come testo base, e la proposta di legge C. 600, ad essa abbinata.
  Ricordo altresì che non sono state apportate modifiche al testo del provvedimento trasmesso dal Senato.
  È stato quindi richiesto, ai sensi dell'articolo 92, comma 6, del Regolamento, il trasferimento di tale provvedimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta dell'11 dicembre 2019.
  A questo punto do la parola alla relatrice, deputata Menga.

  ROSA MENGA, relatrice. La Commissione avvia oggi l'esame, in sede legislativa, della proposta di legge recante «Disposizioni in tema di donazione del corpo post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica», già approvata dal Senato, e dell'abbinata proposta di legge Mandelli.
  Come ha già ricordato la presidente, sul provvedimento in oggetto si è svolta la relazione in Commissione, in sede referente, nel mese di giugno 2019. È stata poi proposta l'adozione della proposta di legge approvata dal Senato come testo base per il seguito dell'esame. Quest'ultimo, non modificato nel corso dell'esame in sede referente, è stato trasmesso alle Commissioni competenti per i pareri. Sono dunque pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, V e VII, nonché della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Sono state quindi avviate le procedure per il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa con l'assenso unanime di tutti i gruppi in Commissione. Ricordo anche che la materia in oggetto è stata più volte affrontata durante le passate legislature e che nella XVII legislatura la XII Commissione, in sede legislativa, aveva approvato un testo unificato che venne poi trasmesso Pag. 3al Senato, che non ne concluse l'esame in tempo utile.
  Si tratta di un provvedimento di indubbia rilevanza, considerato che allo stato attuale non esiste una normativa specifica in materia e le uniche norme di riferimento concernenti il rilascio di cadaveri a scopo di studio derivano da un regio decreto del 1933, cui fa rinvio il regolamento di polizia mortuaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 285 del 1990. Tali norme sono da ritenersi ormai superate, come ha sottolineato il Comitato nazionale per la bioetica in un parere espresso nel 2013, con il quale ha sottolineato che «la donazione del corpo post mortem deve ispirarsi a un principio di solidarietà che presuppone una libera e consapevole decisione».
  Entrando nel merito del provvedimento, ricordo che la proposta di legge n. 1806, approvata dal Senato, si compone di dieci articoli. L'articolo 1 definisce l'oggetto della proposta, facendo riferimento a disposizioni in materia disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica da parte di soggetti che abbiano espresso in vita il loro consenso secondo le modalità stabilite. L'utilizzo del corpo e dei tessuti post mortem è informato a principi di solidarietà e di proporzionalità ed è disciplinato secondo modalità tali da assicurare il rispetto del corpo umano. Sono utilizzabili corpi e tessuti dei soggetti la cui morte sia stata certificata ai sensi di legge. Dopo il decesso il corpo del defunto deve restare all'obitorio per almeno ventiquattro ore prima di essere destinato allo studio, alla formazione e alla ricerca scientifica.
  L'articolo 2 prevede la promozione di iniziative di informazione da parte del Ministro della salute, dirette a diffondere tra i cittadini la conoscenza delle disposizioni sulla donazione del corpo post mortem, nel rispetto di una libera e consapevole scelta.
  L'articolo 3 riguarda le forme in cui deve essere manifestato il consenso e dispone che la dichiarazione di consenso alla donazione post mortem del proprio corpo e dei tessuti sia redatta in una delle forme previste dall'articolo 4, comma 6, della legge n. 219 nel 2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento (DAT). A riguardo, faccio presente che nel frattempo è intervenuto il decreto del Ministero della salute n. 168 del 10 dicembre 2019, che ha istituito la banca dati nazionale per le DAT, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2020. La revoca del consenso alla donazione post mortem può essere effettuata dal disponente in qualsiasi momento e con le stesse modalità richieste per la sua espressione, e deve essere comunicata all'azienda sanitaria di appartenenza che la trasmette alla suddetta banca dati. Viene anche introdotta la figura del fiduciario, che deve essere indicato obbligatoriamente dal disponente nella dichiarazione di consenso, a cui spetterà l'onere di comunicare l'esistenza del consenso al medico che accerta l'eccesso.
  L'articolo 4 istituisce i centri di riferimento per la conservazione e l'utilizzazione dei corpi individuati dal Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, tra strutture universitarie, aziende ospedaliere di alta specialità e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
  L'articolo 5 prevede l'istituzione, senza nuovi oneri, presso il Ministero della salute dell'elenco nazionale dei centri di riferimento, consultabile anche sul sito internet del Ministero e aggiornato tempestivamente in modo da consentire al medico che accerti il decesso l'individuazione del centro di riferimento competente per territorio.
  L'articolo 6 dispone che i centri di riferimento siano tenuti a restituire la salma alla famiglia in condizioni dignitose entro dodici mesi dalla consegna, facendosi carico anche degli oneri per il trasporto del corpo dal momento del decesso fino alla restituzione, ivi compresa la tumulazione o l'eventuale cremazione.
  L'articolo 7 stabilisce che l'utilizzo del corpo umano, di parti di esso o dei tessuti post mortem non può avere fini di lucro e destina alla gestione dei centri di riferimento le eventuali donazioni di denaro effettuate da privati per fini di studio, di formazione o di ricerca scientifica. Pag. 4
  L'articolo 8 demanda la definizione delle norme attuative a un regolamento governativo, da adottarsi entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge su proposta del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e dell'interno, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni.
  Gli articoli 9 e 10, infine, recano la clausola di invarianza finanziaria e l'abrogazione dell'articolo 32 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore.
  Faccio presente, infine, che la proposta di legge Mandelli, abbinata nel corso dell'esame in sede referente, reca un contenuto molto simile a quella che ho appena illustrato, già approvata dal Senato. Per queste ragioni, propongo di adottare la proposta di legge n. 1806 come testo base per il seguito dell'esame.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Menga.
  Do la parola alla rappresentante del Governo, sottosegretaria Zampa.

  SANDRA ZAMPA, Sottosegretaria di Stato per la salute. Il Governo esprime su questo testo, così come formulato, un parere assolutamente favorevole.
  Voglio ricordare anche che c'è un aspetto che rende particolarmente importanti e rilevanti le disposizioni su cui vi accingete ad esprimervi: la riduzione dell'utilizzo di animali per la ricerca, quindi la possibilità che avere a disposizione il tessuto umano determini una riduzione nell'utilizzo degli animali per la ricerca. Quindi c'è anche questa ricaduta che vorrei sottolineare.
  Detto tutto questo, il parere del Governo è favorevole.

  PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali; trattandosi di un provvedimento in sede legislativa, ricordo che può intervenire un rappresentante per gruppo.
  Do la parola all'onorevole Pini.

  GIUDITTA PINI. Innanzitutto ringrazio la relatrice. Visto che anche nella scorsa legislatura abbiamo discusso in questa Commissione, in sede legislativa, questa proposta di legge, ritengo sia un'ottima notizia il fatto che finalmente si possa deliberare su questo.
  Ne approfitto però per evidenziare che quanto accaduto nella precedente legislatura con questo provvedimento al Senato sta succedendo di nuovo. Faccio due esempi. Questa proposta ci è arrivata dal Senato e noi l'abbiamo subito calendarizzata, la stiamo dibattendo e la stiamo approvando, mentre ci sono almeno tre proposte di legge: quella a prima firma Lazzarini, abbinata alla mia, sul riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale, quella sui defibrillatori, oltre a quella sulla sanità trasparente, che sono state approvate dalla Camera e trasmesse al Senato e che il Senato ha «fagocitato» non si sa dove. È tutto bloccato al Senato con il pretesto ufficiale che non c'è il presidente della Commissione. Noi sappiamo perfettamente che le Commissioni possono lavorare comunque, perché ci sono i vicepresidenti, i segretari. Le Camere rischierebbero la paralisi perenne, se fosse così.
  Nel congratularmi con la relatrice e con tutta la Commissione, che anche questa volta ha fatto un ottimo lavoro, anche di serietà e correttezza nei confronti dell'altra Camera, chiedo – lo dico perché rimanga agli atti – di farci sentire dal Senato, che non può essere il «porto delle nebbie» di tutte le proposte di legge che trasmettiamo. Decidessero cosa fare, però non possono continuare a tenere ferme tutte le proposte di legge. Abbiamo visto che si può lavorare benissimo insieme in modo veloce, soprattutto su questi temi dove quasi sempre c'è una larghissima convergenza di intenti da parte di tutte le forze politiche e del Governo, per fare bene e in fretta.

  ARIANNA LAZZARINI. Condivido quanto detto dalla collega Pini. Preciso che io ho avuto notizia che ieri l'esame del progetto di legge sulla cefalea si è concluso in Commissione e che è stato dato mandato al relatore.
  Di questo problema avevamo già discusso, anche tempo fa, con la presidente. Noi facciamo la nostra parte. È un invito che rivolgo a tutti, minoranza e maggioranza: facciamo «pressione» affinché siano affrontati determinati Pag. 5 provvedimenti, trattandosi anche di temi sensibili sui quali la Commissione ha sempre lavorato bene; facciamo tutti uno sforzo, in primis la maggioranza, poiché adesso chi ci governa siete voi.
  Ripeto, la proposta sulla cefalea è uscita dalla Commissione. Ho avuto ieri questa bella notizia, che mi auguro sia di auspicio per tutti gli altri provvedimenti. Io ho fatto la mia parte, ovviamente con i miei colleghi, facciamo tutti la nostra parte. Stiamo lavorando per il bene comune.

  FABIOLA BOLOGNA. Anch'io ci tengo a ringraziare la relatrice per il bellissimo lavoro svolto e per la collaborazione di tutti i colleghi di questa Commissione. Credo che questa approvazione sia un evento davvero importantissimo, rimandato ma finalmente arrivato a compimento.
  Sottolineo anch'io che da parte degli scienziati e dei medici ci sarà sicuramente un grande plauso, anche perché questo provvedimento consentirà ai ricercatori e agli scienziati di utilizzare questa generosa offerta limitando naturalmente l'impiego degli animali.
  Ritengo che sia veramente un grande momento e credo che, grazie alla relatrice e alla collaborazione di tutta la Commissione, abbiamo raggiunto tutti insieme un grande obiettivo.

  MARIA TERESA BELLUCCI. Mi unisco anch'io alla soddisfazione per come sono stati portati avanti i lavori su questa materia. Credo effettivamente che, quando ci si trova uniti a condividere un provvedimento giusto, a sviscerarlo e a poterlo quindi redigere con puntualità e serietà, non soltanto si fa un lavoro dignitoso, in un luogo autorevole come questo della Commissione affari sociali, ma si rende un servizio agli italiani e alla scienza.
  Mi compiaccio e mi rallegro del fatto che la Commissione sia stata in grado di operare con pacatezza, con competenza, mettendo prima di tutto il valore e la difesa della vita e della scienza.
  Auspico che tale modalità, quindi anche tale clima e tale capacità, possa essere adottata rispetto ad altri provvedimenti, di competenza della nostra Commissione, aventi ad oggetto la tutela delle persone più fragili.

  PRESIDENTE. Non essendoci altri interventi, dichiaro conclusa la discussione sulle linee generali.
  A questo punto, pongo in votazione la proposta della relatrice, formulata a conclusione del suo intervento, di adottare come testo base la proposta di legge C. 1806, approvata dal Senato.

  (È approvata)

  Comunico che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di martedì 21 gennaio 2020, tutti i gruppi hanno convenuto di non presentare emendamenti. Pertanto, non verrà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti e si passerà direttamente alla votazione dei singoli articoli.
  Passiamo all'esame dell'articolo 1; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 2; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 3; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 4; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 5; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

Pag. 6

  Passiamo all'esame dell'articolo 6; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 7; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 8; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 9; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  Passiamo all'esame dell'articolo 10; non essendoci richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato)

  A questo punto, passiamo all'esame degli ordini del giorno. Comunico che è stato presentato dalla deputata Carnevali un ordine del giorno (vedi allegato) che è in distribuzione. Le cedo la parola per l'illustrazione.

  ELENA CARNEVALI. Mi permetto di rubare pochi minuti ai colleghi. Permettetemi di ringraziare l'allora sottosegretario Bartolazzi e l'attuale Governo. Ringrazio peraltro la collega Boldi, insieme alla quale ho avuto la possibilità di interloquire con il Ministero, perché è molto importante la legge che andiamo ad approvare, poi le considerazioni nel merito le farò in fase di dichiarazione di voto.
  Il motivo della presentazione dell'ordine del giorno è stata la preoccupazione che questa proposta di legge, che legge sarà dopo l'approvazione in questa Commissione stamattina, potesse incidere negativamente su alcuni centri, che magari non sono ancora centri di riferimento ma fanno poi riferimento agli IRCCS – penso a quelli molto importanti come le banche del cervello – considerando che c'è una condizione che caratterizza in particolare l'Italia, ma credo quasi tutto il contesto europeo. Noi siamo di fronte alla sconosciuta eziologia di molte patologie quali l'Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica, e solo attraverso l'indagine, quindi l'analisi dei tessuti, che può avvenire anche grazie alla donazione in seguito al consenso che queste persone hanno dato ai fini della ricerca, è possibile riconoscere tale eziologia, perché noi purtroppo scambiamo per Alzheimer qualsiasi condizione di decadimento neurologico, soprattutto in fase anziana. La proposta di legge così come è formulata rischierebbe di inficiare il lavoro delle banche del cervello, che sono una piccola peculiarità del nostro Paese.
  Ci sono un paio di centri che rischiano di non essere valorizzati e la preoccupazione – manifestata in questo ordine del giorno – è proprio quella di consentire, si traduce in un impegno che rivolgiamo al Governo, altro non possiamo fare, essendoci assunti la responsabilità intanto di non interrompere il percorso e quindi l'approvazione della legge definita «post mortem», l'espianto e il prelievo dei tessuti durante il periodo di osservazione. Sembra un argomento di natura molto tecnica, ma in realtà attraverso quello che il Governo, in seguito a questo impegno, potrà fare, daremo garanzia che questi centri di riferimento possano continuare a svolgere il loro lavoro di ricerca, utile per tutti noi.
  Mi auguro che l'ordine del giorno abbia il sostegno di tutta la Commissione e ringrazio per la disponibilità il Governo e la presidente che ha dato il suo contributo per fare in modo che questo ordine del giorno arrivasse in tempo utile. Quindi grazie davvero a tutti.

  PRESIDENTE. Do la parola alla sottosegretaria Zampa per l'espressione del parere sull'ordine del giorno Carnevali 0/XII/1806/1.

  SANDRA ZAMPA, Sottosegretaria di Stato per la salute. Il parere del Governo è favorevole. Pag. 7 Se mi scusate, approfitto anch'io per ringraziare la relatrice per il suo lavoro e devo manifestare anche l'apprezzamento per l'attenzione, la sensibilità e anche la decisione di votare in Commissione provvedimenti come questo, che rendono davvero più agevole il lavoro di tutti.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno ha avuto parere favorevole, è stato accolto e quindi non viene messo in votazione. A questo punto, chiedo se ci sono interventi in dichiarazione di voto finale.

  ELENA CARNEVALI. Vi rubo pochi secondi, che ritengo doveroso utilizzare dal punto di vista del Partito Democratico per rivolgere un ringraziamento, seppure in ritardo in quanto relativo alla scorsa legislatura, in particolare all'onorevole Gero Grassi e alla collega Miotto, che molto hanno fatto per poter arrivare alla definizione di un testo che praticamente il Senato ha fatto suo. Il lavoro preparatorio di condivisione ha origini molto lontane. Purtroppo ogni tanto impieghiamo molto tempo per approvare proposte di legge che, come questa, rivestono un carattere di necessità, oltre che un carattere etico e solidaristico.
  Ricordo a tutti che noi ci troviamo nella condizione di dover importare cadaveri, anche a fini di studio, perché ormai non abbiamo più la possibilità, soprattutto per gli studenti di medicina durante il corso di anatomia patologica e quello di chirurgia, di disporre di corpi da studiare, disponibilità che è fondamentale nella formazione della futura classe medica e anche sanitaria nel suo complesso.
  Mi permetto di sottolineare anche due questioni che mi stanno particolarmente a cuore. La prima. Faccio riferimento all'articolo 2. Mi auguro che la discussione esca da quest'aula, perché da questo momento l'informazione avrà un ruolo fondamentale nell'applicazione di questa legge, perché noi avremo lo strumento ma molto dipenderà dalla disponibilità delle persone nel consentire l'utilizzo del proprio corpo. Sappiamo che si sta registrando un incremento delle attività di cremazione, quindi sarà importante – come ci ricorda la lettera a) del comma 2 dell'articolo 2 – diffondere tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici delle strutture pubbliche e private la conoscenza dell'esistenza di questa possibilità per i nostri cari deceduti, che abbiano espresso il proprio consenso al trattamento post mortem.
  Permettetemi di sottolineare la civiltà della legge che siamo riusciti a dare a questo Paese, grazie alla quale, attraverso le dichiarazioni anticipate di trattamento e l'istituzione finalmente della banca dati, in qualsiasi luogo noi ci troveremo, il personale sanitario avrà la possibilità di sapere che in vita abbiamo espresso questa volontà di donazione del nostro corpo. Quindi è davvero fondamentale che l'iter della banca dati prosegua – siamo arrivati finalmente alla predisposizione da parte del Ministero del decreto attuativo – e diventi una realtà consolidata.
  Per quello che riguarda i centri di ricerca, il testo – che non abbiamo potuto modificare – all'articolo 4 prevede che siano solo le strutture universitarie, le aziende ospedaliere di alta specialità o gli IRCCS a diventare centri di riferimento. Questo può essere un meccanismo di tutela – lo capisco – ma lo trovo molto restrittivo rispetto alla possibilità di implementarne l'utilizzo ai fini della ricerca e dello studio.
  Ritengo che la scelta di approvare questa legge in Commissione in sede legislativa sia una scelta di responsabilità. Credo che l'operatività di questa Commissione sia sotto gli occhi di tutti, mi auguro che la stessa operatività possa arrivare anche dall'altro ramo del Parlamento, perché l'approfondimento che abbiamo fatto grazie al lavoro dei nostri colleghi e grazie anche agli uffici, che sempre ci assistono nel perfezionare le nostre proposte di legge, trovi la stessa sensibilità anche da parte del Senato, per arrivare a fare in modo che le nostre proposte non giacciano nei cassetti, ma che ciò che abbiamo prodotto arrivi a compimento.
  Credo che oggi sia una giornata positiva per tutti e, per queste ragioni, il voto del Partito Democratico sarà convintamente favorevole.

  ALESSANDRA LOCATELLI. Sarò molto breve. Per la Lega provvedimenti come Pag. 8questo sono un passo avanti per la ricerca, per la scienza, per tutti, quindi saremo sempre al fianco di chi propone e di chi vuole ragionare seriamente su questi temi.
  Per noi ha seguito il provvedimento l'onorevole Boldi, che aveva proposto anche un emendamento, come già anticipato dall'onorevole Carnevali, che per noi era molto importante e rilevante ai fini della ricerca con l'espianto del cervello per le malattie degenerative. Abbiamo accolto comunque la proposta della relatrice, durante l'esame in sede referente, di ritirare gli emendamenti al fine di velocizzare l'esame del provvedimento, proprio per dimostrare quanto noi crediamo nell'importanza di portare avanti insieme temi seri in maniera concreta, veloce e rapida. Ci fa piacere che comunque sia stato accolto l'ordine del giorno e ci auguriamo, come Lega, che si possa lavorare sempre di più su temi così importanti in maniera seria e compatta.

  MARCELLO GEMMATO. Anch'io brevemente, anche per non essere ripetitivo rispetto a quanto già detto dai colleghi. Non possiamo non esprimere un sentimento positivo rispetto al comportamento della Commissione su tematiche importanti come queste. È evidente che, quando c'è la frontiera della pubblica utilità, quando c'è l'orizzonte del bene comune, la politica sa non dividersi e produrre atti come questi, che sono prodromici di positività per la nostra Nazione.
  In particolare, plaudo alla complessità dell'articolato. Mi piace sottolineare l'articolo 2, dove si prevedono iniziative atte a far entrare nella testa degli italiani che la donazione è un fatto in sé positivo. Ritengo che non sia marginale in provvedimenti come questi. Abbiamo la frontiera dei farmaci innovativi, abbiamo malattie neurodegenerative che hanno bisogno di ricerca, hanno bisogno di strumenti per la ricerca e il fatto che questo venga normato non può che trovarci d'accordo.
  Annuncio, in conclusione, il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia.

  VITO DE FILIPPO. Intervengo per esprimere brevemente anche il nostro consenso, il nostro voto favorevole su questo provvedimento, ringraziando ovviamente chi ha lavorato negli anni precedenti ma anche nella fase attuale, a partire dalla relatrice.
  È evidente che questo provvedimento è un ulteriore tassello che forse non completa ma si aggiunge sicuramente a un mosaico di iniziative legislative che negli anni precedenti sono state approvate dal Parlamento e che mette il nostro Paese in una condizione favorevole in termini scientifici, di assistenza e di ricerca, con tutti gli effetti positivi che questi provvedimenti determineranno nel sistema sanitario italiano.
  Annunciamo quindi il nostro sostegno e il nostro voto favorevole.

  ROBERTO BAGNASCO. Anche Forza Italia dà una piena adesione, un'adesione convinta, che deriva da una valutazione positiva del lavoro fatto dalle varie forze politiche, ma soprattutto da molti colleghi che hanno profuso un impegno del tutto particolare su tematiche così importanti.
  Quello delle donazioni è un problema di fronte al quale purtroppo molto spesso non siamo preparati, perché mai si pensa nella vita di dover affrontare un tema del genere o, comunque, lo si affronta solo in alcune situazioni. Il fatto di promuovere, anche attraverso quello che abbiamo prodotto in questi giorni, questo tema, è estremamente positivo anche per quanto può dare in termini di aiuto allo sviluppo di nuovi farmaci innovativi. Come ha detto il mio collega Gemmato, è un fatto di straordinaria importanza, che ci deve far pensare a quanto si deve fare ancora di più e ancora meglio. Questo è l'augurio che il gruppo di Forza Italia fa a questa proposta di legge, ma soprattutto al nostro Paese che ne ha assolutamente bisogno.

  ROSA MENGA, relatrice. Anch'io mi permetto prima di tutto di rinnovare il ringraziamento a tutti i colleghi della Commissione per la fattiva collaborazione, che ha consentito di accelerare le tempistiche per l'esame di questa proposta di legge, su cui già la Commissione aveva avuto modo di spendersi ampiamente nelle passate legislature. A dimostrazione del fatto che Pag. 9anche la serietà con cui proseguono i lavori su un provvedimento e la capacità di approfondimento non devono necessariamente andare a scapito della celerità con cui poi si giunge all'approvazione dello stesso. In tal senso, mi permetto di accodarmi anch'io all'auspicio formulato poc'anzi dalla collega Pini, nonché dalla collega Carnevali, che con la stessa serietà e con la stessa celerità si possa procedere all'esame dei provvedimenti che questo ramo del Parlamento ha già approvato e che ha inviato alla Commissione omologa al Senato, auspicando quindi che anche il nostro lavoro non venga vanificato, che non si perda nei meandri del Senato.
  Al tempo stesso, ritengo che l'approvazione di questo provvedimento, che avviene oggi in sede legislativa – è la prima volta che la Commissione Affari sociali in questa legislatura è convocata in sede legislativa – renda onore ai lavori di questa Commissione che può fregiarsi del fatto di far entrare in vigore una legge alla quale ha lavorato in maniera così assidua già dagli scorsi anni. Sono particolarmente contenta anche della tempistica con cui si giunge a quest'approvazione perché poc'anzi parlavamo del decreto-legge proroga termini, quindi della sensibilità che tanti commissari di tutte le parti politiche hanno manifestato sul tema della sperimentazione animale. Non è un caso che proprio in questa legislatura il provvedimento che stiamo per approvare sia stato ampliato nelle sue finalità, perché è stato previsto che la donazione del corpo, dei tessuti post mortem sia fatta non soltanto a scopi di studio e di formazione. Già questo ovviamente renderebbe pregio alla proposta di legge in esame, perché sappiamo quanto sia importante, soprattutto per la formazione medica poter disporre di strumenti – perché il corpo, sia in vita che in morte, non è altro che uno strumento della persona – per l'apprendimento, ma in questa legislatura la proposta di legge in esame ha fatto un ulteriore passo avanti e ha aggiunto alle finalità della donazione del corpo anche la finalità della ricerca. In un momento in cui, nel corso dell'esame del decreto proroga termini, ciascuno dei gruppi e ciascuno dei commissari ha manifestato una sensibilità sul tema del progressivo abbandono, laddove possibile, della sperimentazione compiuta sugli animali, sapere che da oggi in Italia avremo questo ulteriore strumento di ricerca è particolarmente significativo. Per queste ragioni, mi rende realmente lieta il fatto di poter votare oggi questo provvedimento.
  Così come pure sono contenta che, con le stesse celeri tempistiche di approvazione del provvedimento in esame, si sia ottenuta in tempo utile per l'entrata in vigore di questa legge l'istituzione della banca dati sulle disposizioni anticipate di trattamento, perché anche quello sarà uno strumento essenziale per la piena attuazione del provvedimento in esame.
  Fatte tutte queste considerazioni, rinnovando il ringraziamento al Governo, alla Commissione tutta e ai funzionari, che si sono spesi affinché i lavori potessero procedere celermente e si recepissero i pareri di tutte le Commissioni che si sono espresse sulla materia, annuncio il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle.

Votazione nominale.

  PRESIDENTE. Non essendoci altri interventi, invito i segretari, i deputati Lazzarini e Gemmato, a predisporsi allo svolgimento delle operazioni del voto finale.
  Indìco la votazione nominale finale della proposta di legge C. 1806, approvata dal Senato, adottata come testo base dalla Commissione nella seduta odierna.

  (Segue la votazione)

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

  «Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica» (C. 1806), approvata dal Senato.

  Presenti e votanti... 32
  Maggioranza... 17

   Hanno votato ... 32

Pag. 10

  (La Commissione approva)

  Hanno votato sì: Bagnasco, Massimo Enrico Baroni, Bellucci, Boldi, Bologna, Carnevali, Cecconi, D'Arrando, De Filippo, De Martini, Gemmato, Ianaro, Lovecchio in sostituzione di Lapia, Lazzarini, Locatelli, Lorefice, Menga, Nappi, Nesci, Noja, Panizzut, Pini, Provenza, Rizzo Nervo, Rostan, Sapia, Sarli, Schirò, Siani, Sportiello, Sutto, Vizzini.

  Risulta pertanto assorbita la proposta di legge Mandelli C. 600 «Disposizioni in materia di donazione e di utilizzo del corpo umano post mortem ai fini di studio e di ricerca scientifica».
  Grazie per questo splendido lavoro che siete stati in grado di fare. Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 10.35.

Pag. 11

ALLEGATO

Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica. C. 1806, approvato dal Senato, e C. 600 Mandelli.

ORDINE DEL GIORNO

  La Camera,

   premesso che:

    la pratica della dissezione dei cadaveri a scopo di studio e ricerca è divenuta, in Italia, poco frequente, come già segnalato dal Comitato nazionale per la bioetica (CNB) nel parere «Donazione del corpo post mortem a fini di studio e ricerca» del 2013;

    il provvedimento in esame ha la finalità di consentire ai soggetti che hanno espresso in vita il loro consenso di disporre del proprio corpo e dei tessuti post mortem per studio, formazione e ricerca scientifica; l'utilizzo del corpo umano e dei tessuti post mortem deve essere informato a princìpi di solidarietà e di proporzionalità;

    attualmente le malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale sono quelle che hanno l'impatto più importante in termini numerici e costituiscono un crescente carico economico per i sistemi sanitari, per i soggetti che ne sono colpiti e per le loro famiglie;

    le malattie neurologiche costituiscono oggi la vera sfida della nostra società, anche in considerazione dei cambiamenti demografici e dell'aumento delle cronicità; purtroppo per molte di esse – come ad esempio la sclerosi multipla, l'Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica – è ancora sconosciuta l'eziologia;

    l'Alzheimer è una vera e propria «epidemia» sanitaria e sociale, con oltre 600.000 pazienti, destinati rapidamente ad aumentare, con un impatto crescente sul sistema sociale ed economico del nostro Paese;

    lo studio della malattia di Alzheimer, come delle altre gravi malattie neurologiche menzionate, non può prescindere dalla ricerca scientifica sul cervello e sul tessuto nervoso in generale, tessuti caratterizzati da un alto grado di deperibilità post mortem;

    il provvedimento all'esame consente la donazione volontaria anche del cervello e del tessuto nervoso nel post mortem per finalità didattiche e scientifiche;

    al fine di poter eseguire studi scientifici di rilevanza clinica e biologica risulta però essenziale poter disporre degli organi e tessuti nervosi nel minor tempo possibile dall'accertamento della morte;

    la legge n. 578 del 1993 stabilisce che la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo e che tale condizione può presentarsi in seguito ad un arresto prolungato della circolazione sanguigna (rilievo dell'elettrocardiogramma continuo per non meno di 20 minuti) o per una lesione devastante e definitiva dell'intero cervello;

    l'articolo 1 del provvedimento in esame chiarisce che esso ha per oggetto l'utilizzo, a fini di studio e di ricerca scientifica, del corpo umano e degli organi e tessuti di persone delle quali sia stata accertata e certificata la morte nelle forme di legge e che abbiano espresso in vita il loro consenso con le modalità individuate dal provvedimento medesimo;

    la finalità del provvedimento in esame è anche quella di rispettare la volontà del defunto, qualora sia redatta nelle forme previste dalla legge;

    il provvedimento all'esame, all'articolo 1, comma 4, prevede invece che, dopo il decesso e la dichiarazione di morte, il Pag. 12corpo del defunto debba restare all'obitorio almeno ventiquattro ore prima di essere destinato allo studio, alla formazione e alla ricerca scientifica,

impegna il Governo

  al fine di tenere conto delle esigenze della ricerca, come illustrate in premessa, a promuovere ogni opportuna iniziativa affinché l'espianto dell'encefalo e il prelievo di tessuto nervoso siano effettuati in tempi idonei ad evitare il deterioramento cellulare post mortem, prevedendo allo scopo anche la possibilità di eseguire l'espianto e il prelievo medesimi qualora durante il periodo di osservazione, di cui all'articolo 4 del decreto ministeriale 11 aprile 2008, si sia verificata la cessazione del battito cardiaco e, pertanto, sia stato effettuato l'accertamento di morte secondo le modalità di cui all'articolo 1 del citato decreto e sia stata certificata la morte ai sensi della normativa vigente.

0/XII/1806/1. Carnevali.