XVIII Legislatura

IX Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Martedì 31 luglio 2018

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Morelli Alessandro , Presidente ... 3 

Sostituzione ad rem:
Morelli Alessandro , Presidente ... 3 

Introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi. C. 646 Bergamini, C. 651 Meloni, C. 655 Foti, C. 656 De Lorenzis, C. 722 Murelli, C. 732 Gebhard e C. 997 Pizzetti (Discussione e rinvio):
Morelli Alessandro , Presidente ... 3  ... 3 
Fidanza Carlo (FDI) , relatore ... 3 
Morelli Alessandro , Presidente ... 5 
Murelli Elena (LEGA) , relatrice ... 5 
Morelli Alessandro , Presidente ... 7 
Dell'Orco Michele , Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti ... 7 
Morelli Alessandro , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO MORELLI

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Ricordo che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata anche mediante la pubblicazione di un resoconto stenografico e la trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ne dispongo pertanto l'attivazione.

Sostituzione ad rem.

  PRESIDENTE. Avverto che per l'esame dei provvedimenti in oggetto il deputato Fabrizio Cecchetti sarà sostituito dalla deputata Elena Murelli.

Introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi. C. 646 Bergamini, C. 651 Meloni, C. 655 Foti, C. 656 De Lorenzis, C. 722 Murelli, C. 732 Gebhard e C. 997 Pizzetti.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione in sede legislativa delle proposte di legge C. 646, C. 651, C. 655, C. 656, C. 722 , C. 732 e C. 997, relative all'introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi.
  Ricordo che nella seduta del 25 luglio l'Assemblea ha deliberato l'assegnazione in sede legislativa delle proposte di legge C. 651 Meloni e C. 655 Foti.
  In data 30 luglio, per consentire alla Commissione di procedere all'abbinamento richiesto dall'articolo 77 del Regolamento, sono state assegnate in sede legislativa le proposte di legge C. 646 Bergamini, C. 656 De Lorenzis, C. 722 Murelli, C. 732 Gebhard e C. 997 Pizzetti.

  PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
  Do la parola al relatore, onorevole Carlo Fidanza.

  CARLO FIDANZA, relatore. Grazie, presidente. In premessa, sull'ordine dei lavori, la pregherei di stigmatizzare con chi di dovere questa organizzazione dei lavori, che continua a vedere sovrapposte le convocazioni delle Commissioni con le convocazioni d'Aula. Capisco il momento delicato, ma oggettivamente è impossibile lavorare così. Noi abbiamo quattro punti assai rilevanti, all'ordine del giorno di oggi da discutere in mezz'ora e credo che onestamente questo non sia un modo degno di consentirci di fare i commissari in questa Commissione.
  Passando al merito ricordo che la Commissione è chiamata a esaminare i progetti di legge di cui agli atti C. 651 Meloni e 655 Foti-Butti, assegnati in sede legislativa il 25 luglio scorso e aventi a oggetto l'introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi, ai quali sono stati abbinati nella seduta del 30 luglio i progetti di legge di cui agli atti C. 646, C. 656, C. 722, C. 732 e C. 997.
  Le proposte di legge presentate hanno l'obiettivo comune di rispondere all'esigenza di introdurre strumenti di tutela per i bambini, che, come hanno dimostrato diversi e anche recenti fatti di cronaca, Pag. 4sono inconsapevolmente dimenticati nell'abitacolo di veicoli chiusi, che specie in periodi dell'anno come questo possono agevolmente diventare delle vere e proprie trappole mortali.
  Anche le modalità di intervento individuate dalle diverse proposte di legge sono abbastanza simili. Infatti, si prevede in quasi tutte le proposte di legge di modificare l'articolo 172 del Codice della strada, in modo da rendere obbligatorio un dispositivo di allarme "anti-abbandono" per i sistemi di ritenuta per bambini, già previsti dalla citata disposizione.
  Si stabilisce, inoltre, che tale dispositivo abbia le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali fissate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e nella maggior parte dei casi che decorra un periodo di tempo tra l'emanazione del decreto ministeriale e l'entrata in vigore dell'obbligo.
  Passando a una rapida rassegna degli elementi di differenza tra le varie proposte di legge presentate, segnalo come la proposta C. 655 Foti-Butti faccia riferimento a un obbligo di installazione del sistema di allarme "anti-abbandono" direttamente sul veicolo, vietando conseguentemente a decorrere dall'anno 2020 l'immissione in circolazione di veicoli che non presentino questo sistema integrato. Tale ultima previsione è prevista anche dalla proposta di legge C. 656, articolo 3, De Lorenzis, mentre le altre proposte di legge fanno riferimento a dispositivi di allarme anti-abbandono da abbinare ai sistemi di ritenuta per bambini, senza che tali sistemi siano integrati nei veicoli. Inoltre, la medesima proposta di legge sembra riferirsi a tutti i veicoli di cui all'articolo 47, comma 2, lettera b) del Codice della strada.
  La proposta di legge C.722 Murelli prevede espressamente la modifica anche del comma 10 dell'articolo 172, che ha a oggetto le sanzioni in caso di mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini, introducendo tra le fattispecie sanzionate anche l'ipotesi di utilizzo di un sistema di ritenuta privo del dispositivo di allarme sonoro sopra indicato.
  Inoltre, a differenza del riferimento fatto da gran parte delle proposte alla definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del dispositivo, da stabilire con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, fa espresso riferimento alla omologazione.
  Infine, la medesima proposta all'articolo 2 prevede che, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, siano realizzate campagne di informazione e sensibilizzazione sull'importanza dell'uso corretto dei sistemi di ritenuta per bambini dotati di dispositivi di allarme sonoro, atti a prevenire l'abbandono accidentale di bambini a bordo di veicoli, anche con riferimento al disturbo dell'amnesia dissociativa.
  In maniera analoga, la proposta di legge C. 656 De Lorenzis e altri, prevede all'articolo 2 che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell'ambito degli stanziamenti dedicati alle campagne per la sicurezza stradale, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, provveda a informare in modo adeguato sull'obbligo di installazione nei veicoli dei dispositivi di allarme per prevenire l'abbandono dei bambini.
  Le ulteriori differenze concernono essenzialmente i termini entro i quali deve essere emanato il decreto ministeriale volto a definire le caratteristiche del sistema di allarme e quello di applicazione degli obblighi previsti dalla disposizione.
  In particolare con riferimento al termine per l'emanazione del decreto ministeriale, le proposte di legge C.646 Bergamini e altri, C.656 De Lorenzis e altri, C.732 Gebhard e C.997 Pizzetti e altri prevedono un termine di 120 giorni (quattro mesi), la proposta di legge C. 722 Murelli un termine di 90 giorni, la proposta di legge C. 655 Foti-Butti un termine di 60 giorni, mentre la proposta di legge C. 651 Meloni e altri il termine più breve in assoluto, pari a 30 giorni.
  Con riferimento all'entrata in vigore delle descritte disposizioni, le citate proposte di legge Meloni e altri e Foti-Butti stabiliscono la data del primo gennaio 2019; le proposte di legge Bergamini e altri, De Lorenzis e altri, Pizzetti e altri prevedono l'applicazione Pag. 5 delle disposizioni decorsi sei mesi dall'entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, mentre le proposte Murelli e altri e Gebhard non prevedono una specifica disposizione sul punto.
  Ricordo in conclusione che una disposizione analoga era stata prevista all'articolo 10-bis della proposta di legge C. 423, il cui esame non si è concluso nella scorsa legislatura. Tale disposizione introduceva l'obbligo di prevedere che i sistemi di ritenuta per bambini negli autoveicoli fossero equipaggiati con un dispositivo di allarme "anti-abbandono", le cui specifiche tecnico-costruttive sarebbero state stabilite con regolamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge. L'obbligo di utilizzo di questi dispositivi sarebbe divenuto operativo decorsi sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento sopra indicato.
  Infine rinvio alla lettura della relazione per quanto riguarda gli elementi di merito di ciascuna proposta. In sintesi, come già ben evidenziato, ci sono elementi similari in gran parte delle proposte di legge. Rimangono alcuni temi su cui è necessario che la Commissione faccia chiarezza e si esprima e si crei un ampio consenso. Sicuramente uno di questi riguarda le tempistiche di adozione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del regolamento tecnico per l'individuazione e il riconoscimento di questi dispositivi e l'ulteriore termine per l'entrata in vigore dell'obbligo a seguito dell'emanazione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Negli incontri preparatori che si sono svolti in questi giorni, è emersa da parte del ministero, anche la necessità di prevedere un tempo ulteriore derivante dall'obbligo di comunicazione alla Commissione europea degli standard tecnici relativi al decreto di attuazione, quindi ritengo occorra ragionare con attenzione sulla previsione dei termini per tali adempimenti.
  C'è un elemento importante di differenziazione tra una delle proposte di legge, la proposta di legge C.655 Foti-Butti, e tutte le altre, che riguarda la possibilità o meno di prevedere un obbligo di applicazione di questo dispositivo direttamente sulle auto. Tutte le proposte, tranne la citata proposta Foti-Butti, agiscono sul seggiolino o con dispositivi esterni o con dispositivi già montati nel seggiolino. Nella proposta Foti-Butti, invece, si propone che tra qualche anno sia obbligatorio avere un dispositivo di sicurezza nell'auto, in modo da non avere più il problema del seggiolino.
  Su questo particolare aspetto credo che anche le audizioni che faremo domani mattina potranno essere utili per capire tecnicamente se questo è possibile e se va a incidere rispetto a un sistema internazionale ed europeo di omologazione dei veicoli. Credo che forse già oggi con il Governo, ma sicuramente domani mattina con le audizioni potremmo fare chiarezza.
  Segnalo, altresì che nella proposta di legge Murelli è previsto anche il tema delle sanzioni, a mio avviso positivo, che non sono previste, invece, in tutte le altre, sanzioni che vengono equiparate a quelle già previste per violazioni analoghe riguardo ai sistemi di ritenuta.
  Evidenzio inoltre la questione importante delle campagne di sensibilizzazione e di promozione sociale collegate all'introduzione dell'obbligo del dispositivo "anti-abbandono".
  Direi che questi sono i punti dirimenti su cui saremo chiamati a discutere e poi a deliberare. Grazie.

  PRESIDENTE. Do la parola alla relatrice, onorevole Elena Murelli.

  ELENA MURELLI, relatrice. Grazie, presidente. Colleghi, vi ringrazio per avermi invitato a esporre la mia relazione. Innanzitutto ringrazio il collega Fidanza, perché vi ha dato un'illustrazione delle proposte di legge in esame e a corollario di questo io ho preparato la mia relazione, proprio per lasciare agli atti alcuni dati di contesto e per evidenziare le ragioni dell'importanza che ha questa proposta di legge oggi.
  Infatti, ritengo improcrastinabile ormai l'introduzione nel nostro sistema normativo dell'obbligo di dispositivi atti a prevenire Pag. 6 l'abbandono accidentale dei bambini in auto. Ci accingiamo a discuterne proprio oggi, 31 luglio, che è la Giornata mondiale per la prevenzione contro i colpi di sole. Questo sicuramente è un segnale molto positivo.
  Negli anni abbiamo assistito ad alcuni tragici incidenti che hanno visto vittime i bambini dimenticati in auto. In Italia dal 1998 al 2017 i casi sono, purtroppo da una parte e per fortuna dall'altra, solo otto. Purtroppo, si aggiunge l'ultima vittima recentemente il 18 maggio 2018, una bambina lasciata in macchina da sua madre.
  Nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge a mia firma ci sono tutte le stime. Forse non sono particolarmente dettagliate, perché i dati a livello europeo non ci sono; ci sono i dati relativi ad alcuni Paesi, ma non tutti. Quello che lascia più sconcertati è il numero di bambini morti in auto negli Stati Uniti, che sono 468 negli ultimi 12 anni.
  Dobbiamo, però, chiederci perché succede questo e come legislatori siamo chiamati a sanare questa lacuna. In particolare, vista la frequenza con la quale venivano registrati casi di bambini lasciati chiusi all'interno delle automobili, non potevano che prendere avvio in America alcuni studi specifici. È, infatti, un professore dell'università di Tampa che ha deciso di studiare dal punto di vista scientifico questo aspetto, non dal punto di vista della negligenza del genitore, ma chiedendosi dal punto di vista neuroscientifico quale fosse la causa. Ha, quindi, elaborato la teoria del forgotten baby syndrome. Tale sindrome deriva dall'impatto che i ritmi incalzanti della vita stressante che caratterizzano la nostra moderna società possono avere sui genitori e in particolare sul loro funzionamento mnemonico, tanto da renderli a volte incapaci di mantenere il passo con le loro vite così occupate.
  La forgotten baby syndrome, detta anche «FBS», è assimilabile a quella che viene chiamata in Italia «amnesia dissociativa», che viene riconosciuta per la prima volta nel 2013 nel nostro sistema, a fronte purtroppo della morte del piccolo Luca, un caso avvenuto a Piacenza di cui conosco personalmente i genitori. È un caso che mi ha toccato particolarmente e da cui è nata la mia volontà di proporre questa proposta di legge. Ho seguito direttamente tale iniziativa fin dagli inizi, ho firmato la prima petizione da cui sono partite poi tutte le successive proposte di legge. All'interno della mia relazione è ricostruita tutta la storia delle varie iniziative legislative, che purtroppo non hanno portato ancora ad una soluzione. Quella di oggi mi sembra l'occasione giusta per poter, invece, introdurre finalmente l'obbligatorietà del dispositivo "anti-abbandono" nel nostro sistema.
  Esistono, infatti, in commercio molti dispositivi volti a prevenire l'abbandono accidentale dei bambini in auto, che emettono un segnale sonoro se il bambino è seduto sul seggiolino nel momento in cui viene spento il motore e chiusa la portiera. Ci sono negli Stati Uniti alcune case automobilistiche, come la General Motors, che hanno compreso l'entità del problema e hanno dotato gli ultimi modelli di auto di un sistema chiamato «rear seat reminder», oltre che sistemi installati direttamente sui seggiolini.
  La stessa cosa avviene in Italia. Non abbiamo avuto specifiche iniziative delle case automobilistiche; abbiamo, però, in commercio dei dispositivi che vengono aggiunti ai seggiolini, oppure case produttrici di seggiolini che hanno già predisposto il proprio seggiolino con questo tipo di dispositivo.
  Dunque, il mercato sta rispondendo a questa richiesta. Molte aziende e start-up si stanno attivando. Ne audiremo domani alcune, per esempio Remmy è stata la prima. Audiremo anche Artsana, la famosa Chicco, che ha già predisposto il seggiolino con il dispositivo anti-abbandono.
  Tuttavia, le principali rivendicazioni mosse da molti, specialmente dai genitori che purtroppo hanno perso i bambini in questi anni, prevedono di rendere obbligatori per legge i sistemi "anti-abbandono" nelle auto. Da qui è nata appunto la petizione popolare, come dicevo prima.
  Siamo arrivati, quindi, a un momento di svolta. Finalmente ci sono sette proposte di legge sul tavolo e, quindi, in Commissione Pag. 7riunita in sede legislativa, possiamo apportare direttamente un cambiamento, non solo nel sistema italiano, ma nel sistema europeo e addirittura dare l'esempio al resto del mondo. Infatti, in Europa non esiste una legge che riguardi i sistemi "anti-abbandono" e non è ancora stata approvata una legge nemmeno negli Stati Uniti.
  Ne discutevamo prima con il collega Fidanza. Questa potrebbe essere l'idea. La relazione tecnica del ministero delle infrastrutture e dei trasporti che verrà predisposta successivamente all'approvazione della disposizione di legge sarà poi inviata in Europa per poter essere la base per un'eventuale disposizione di legge o una direttiva europea. Lo ritengo un passo molto importante. Dunque, possiamo «fare la storia». Siamo noi che possiamo cambiare questa situazione.
  Ritengo, quindi, fondamentale e necessario dare una risposta concreta a questo drammatica questione che si trascina da alcuni anni e dare un segnale forte all'esterno. Siamo qui riuniti in sede legislativa proprio per questo, per dare un vero valore al nostro lavoro, che avrà un importante impatto sociale e morale.
  La collera del padre di Luca è comune a tanti altri genitori protagonisti di queste tragiche vicende, così come la volontà di dimostrare che dimenticare un bambino in macchina è possibile, perché l'altro problema fondamentale è il riconoscimento dell'esistenza dell'amnesia dissociativa. Infatti, collegandomi a quello che diceva il relatore Fidanza, nelle campagne informative che ci sono e che anche i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e della salute stanno portando avanti sulla sicurezza dei bambini in auto è fondamentale far capire che l'amnesia dissociativa esiste, non è un problema che si può prevedere e non si risolve introducendo l'obbligatorietà per le scuole e per gli asili nido di chiamare direttamente i genitori nel caso di mancanza del bambino all'appello al mattino, perché può succedere in qualsiasi momento. Non succede solo al mattino; può succedere al pomeriggio, mentre andiamo al supermercato, in qualsiasi momento della nostra giornata.
  Dunque, a mio avviso l'inserimento di questi dispositivi è molto importante e ve lo dice una collega deputata, ma anche una mamma di tre bambini che a seguito di queste vicende ritiene tutto questo un incubo non prevedibile che può succedere a qualsiasi persona.
  Dobbiamo anche considerare, come vi dicevo prima, che possiamo essere i primi, non solo in Europa, ma anche nel mondo.
  Concludo ringraziandovi per l'attenzione, ma desidero precisare che il contenuto della mia relazione, se volete leggerla, è preso dal prezioso lavoro svolto da Sara Cappannella, che circa quindici giorni fa ha discusso la sua tesi di laurea presso l'Università di Torino, dipartimento di psicologia e criminologia forense, con il relatore professor Franco Freilone, dal titolo «Analisi forense dell'amnesia dissociativa e sua attualità nella forgotten baby syndrome».
  A lei vanno i più vivi ringraziamenti e complimenti, in quanto, oltre a trattare un tema d'attualità sociale, lo ha voluto approfondire affrontando anche un suo problema personale. Non l'ho scritto, ma il suo fratellino è vivo per miracolo. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Murelli. Chiedo al rappresentante del Governo se intenda intervenire in questa fase.

  MICHELE DELL'ORCO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Grazie, presidente. Ovviamente il Governo apprezza molto questa iniziativa parlamentare, come ha già annunciato sull'argomento il ministro nelle settimane scorse.
  Condivido con i relatori Fidanza e Murelli la necessità di ulteriori approfondimenti riguardo alle date, alla questione dell'omologazione, al tema della comunicazione all'Unione europea, al passaggio che dovremo fare e alla relazione tecnica che il ministero dovrà inviare a Bruxelles. Sicuramente occorre un focus su questi aspetti.
  Inoltre, ci riserviamo nelle prossime ore e nei prossimi giorni di presentare una proposta del Governo in merito all'istituzione di un Fondo ad hoc, che potremmo individuare di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, per consentire Pag. 8 detrazioni fiscali per venire incontro alle famiglie, perché naturalmente questo dispositivo "anti-abbandono", seppur tendenzialmente economico, comunque avrà dei costi per le famiglie.

  PRESIDENTE. Ringrazio tutti i colleghi intervenuti e avverto che il seguito della discussione sulle linee generali si svolgerà in altra seduta. Per gli altri punti all'ordine del giorno di oggi la Commissione sarà convocata subito dopo il termine dei lavori dell'Aula.

  La seduta termina alle 15.