XVIII Legislatura

Commissioni Riunite (IV e VII)

Resoconto stenografico



Seduta n. 7 di Mercoledì 7 luglio 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI GRUPPI SPORTIVI MILITARI:

Audizione del dottor Giampiero Pastore, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI.
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Pastore Giampiero , Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 6 
Rossini Roberto (M5S)  ... 6 
Mariani Felice (LEGA)  ... 7 
De Menech Roger (PD) , intervenendo da remoto ... 7 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 
Pastore Giampiero , Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI ... 8 
Mariani Felice (LEGA)  ... 10 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 10 
Pastore Giampiero , Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI ... 10 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Facciamo Eco-Federazione dei Verdi: Misto-FE-FDV;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-MAIE-PSI: Misto-MAIE-PSI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DELLA IV COMMISSIONE GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 15.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la diretta sulla web-tv e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione del dottor Giampiero Pastore, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno delle Commissioni riunite Difesa e Cultura, Scienza e Istruzione reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui Gruppi sportivi militari, l'audizione del dottor Giampiero Pastore, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI.
  Saluto e do il benvenuto al nostro ospite, che ringrazio per la presenza all'incontro di oggi, e agli altri colleghi che partecipano alla seduta anche secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta fruizione dell'audio.
  Ricordo che, dopo l'intervento dell'audito, darò la parola ai colleghi che intendano porre domande o svolgere osservazioni. Successivamente il nostro ospite potrà rispondere alle domande poste. A tal proposito chiedo ai colleghi di far pervenire fin da adesso al banco della Presidenza la propria richiesta di iscrizione a parlare.
  Do, quindi, la parola al dottor Giampiero Pastore. Prego, a lei la parola.

  GIAMPIERO PASTORE, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI. Buonasera, signor presidente e onorevoli deputati. Sono Giampiero Pastore, responsabile dell'Istituto di Scienza dello Sport del Comitato olimpico nazionale, all'interno del quale mi occupo di tutti i rapporti con i Gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato.
  Per quanto riguarda il Comitato olimpico nazionale, i rapporti sono inquadrati all'interno dell'Area Sport e Preparazione Olimpica, che gestisce direttamente i rapporti con lo stato maggiore della Difesa per i Gruppi sportivi militari attraverso il quinto reparto Affari generali e l'ufficio Sport, che coordina i rispettivi Corpi militari. Poi abbiamo rapporti diretti con tutti i comandanti dei Gruppi sportivi dei Corpi civili dello Stato.
  La nostra funzione fondamentalmente è quella di coordinare tutte le esigenze delle varie federazioni e condividere insieme ai Gruppi sportivi le strategie e le linee da tenere nel corso del quadriennio olimpico, sia sulla base degli investimenti per quanto riguarda le strutture sportive, sia per quanto riguarda tutte le attività sportive che vengono messe in piedi dai Gruppi sportivi e coordinarle con quelli delle federazioni sportive nazionali. Chiaramente l'attenzione, trattandosi di Area Sport e Preparazione Olimpica, è prevalentemente quella sull'alto livello ma, come poi vi mostrerò, considerando un po' tutti i parametri che vengono utilizzati, si fa molta attenzione anche a tutto quello che riguarda l'organizzazione di manifestazioni sportive nazionali e, soprattutto, lo sviluppo dei settori giovanili Pag. 4anche attraverso i Gruppi sportivi con le sezioni giovanili dei Gruppi sportivi.
  Altro ruolo importantissimo che rivestono, a nostro avviso, i gruppi è proprio quello di favorire anche la crescita dei tecnici al proprio interno, il che permette alle federazioni di potersi avvalere di un ulteriore supporto. Oltre a queste che sono collaborazioni di carattere generale, abbiamo anche collaborazioni ad hoc per singoli eventi, come Piazza di Siena, con la collaborazione, per esempio, quest'anno, del Reggimento Corazzieri o con altri corpi particolari appartenenti comunque all'amministrazione della Difesa e civili.
  Le principali fonti normative sono quelle dei vari decreti del Presidente della Repubblica che si occupano soprattutto della messa a disposizione di beni, servizi e di personale. Proprio da lì nasce la possibilità degli atleti e dei tecnici, o comunque del personale inquadrato all'interno dei Gruppi sportivi, di poter essere messi a disposizione del CONI e delle federazioni sportive, e quindi di poter svolgere la propria attività sportiva all'interno dell'orario di servizio e poter contribuire in qualità di atleti, tecnici, ma anche di tutte le altre figure che l'attività sportiva e il movimento sportivo richiedono.
  Gli otto Gruppi sportivi sono cinque militari e tre civili. Sono coordinati e gestiti attraverso accordi che nascono da questi decreti del Presidente della Repubblica, e sono i protocolli d'intesa con i vari Ministeri di appartenenza e le convenzioni impiantistiche che riguardano esclusivamente gli investimenti fatti sull'impiantistica sportiva. Tutto questo è sempre da inquadrare nell'ambito di rapporti dove il Comitato olimpico funge da primo attore ma di concerto con le federazioni e con i Gruppi sportivi, perché quello che viene fatto fondamentalmente, anche e soprattutto attraverso riunioni periodiche, è proprio condividere scopi e obiettivi dei vari settori, da un lato quello federale e dall'altro quello dei diversi Gruppi sportivi.
  Chiaramente, avendo come area sport e preparazione olimpica la visione generale di tutto il movimento sportivo, sappiamo anche, sulla base di quelle che sono le nuove indicazioni del CIO (Comitato Internazionale Olimpico), quelli che sono i settori sui quali magari poter più investire sulla base dei cambiamenti del programma olimpico. La grande differenza che c'è stata negli ultimi anni rispetto al passato è stata che dal 2020 il contributo che il CONI riservava direttamente ai Gruppi sportivi e che seguiva parametri molto precisi non viene più erogato dal CONI bensì dalla società Sport e Salute Spa, secondo criteri di cui, però, non siamo a conoscenza.
  I criteri per la distribuzione di questo budget annuale per quanto riguarda il CONI si basavano soprattutto sullo sviluppo di vari settori, ognuno con un fine preciso. A base fissa c'è quello di premiare il maggior numero di atleti appartenenti al Club Olimpico che è una sorta di Nazionale delle Nazionali. Accedono al Club Olimpico tutti quegli atleti che ottengono nel corso dell'anno un risultato di prestigio stabilito e fissato precedentemente dalla Giunta nazionale del CONI; tutti gli atleti di interesse federale, quindi tutti quegli atleti che hanno partecipato almeno all'ultima edizione del Campionato del mondo o del Campionato europeo; i tecnici di interesse federale, cioè quei tecnici che lavorano con le squadre nazionali, i concorsi di beni e servizi (quindi tutto quello che i Gruppi sportivi attraverso le proprie amministrazioni mettono a disposizione del mondo dello sport: l'utilizzo di infrastrutture, l'utilizzo di pullman durante un'organizzazione di un evento e tanti altri aspetti). Gli arruolamenti, quindi la capacità di un Gruppo sportivo di ringiovanirsi ogni volta, proprio per evitare quelle situazioni che nel mondo dello sport sono poco produttive, sono da attenuare attraverso un continuo ricambio generazionale. Soprattutto negli ultimi anni è stato dato rilievo alla valorizzazione delle sezioni giovanili dei Gruppi sportivi, compatibilmente con le altre realtà delle federazioni. Questo per permettere anche in zone disagiate o dove ci sono difficoltà economiche di poter fare sport attraverso le strutture e i tecnici dei Gruppi sportivi, accessibili un po' a tutti.
  Per quanto riguarda la parte impiantistica, che rappresentava più o meno il 30 Pag. 5per cento del totale del budget come investimento, si valutavano progetti presentati dai Gruppi sportivi; se ne condividevano le finalità, che dovevano essere prevalentemente di preparazione olimpica, quali la ristrutturazione o il rifacimento ex novo di strutture appartenenti alle amministrazioni della Difesa o degli altri Ministeri e che potevano essere utilizzate fondamentalmente dalle squadre nazionali in preparazione dei giochi olimpici.
  Questo è il quadro per dare l'idea di come si indirizzavano i rapporti e tutti i criteri condivisi con i Gruppi sportivi di riferimento, criteri che potevano subire leggere variazioni di anno in anno; ma, a inizio anno erano chiari per tutti e trasparenti, proprio per permettere a tutti di poterne usufruire. Tra i principali impegni del CONI ci sono quello di supportare l'attività sportiva dei Gruppi sportivi attraverso questa forma di contribuzione e quello di mettere a disposizione le proprie conoscenze dal lato impiantistico.
  Per quanto riguarda i principali impegni dei Gruppi sportivi sia militari che civili, l'impegno era quello di valorizzare le discipline sportive praticate nell'ambito dei Gruppi sportivi, puntando sempre all'obiettivo principale, che è quello dei Giochi olimpici. Sono tanti gli esempi, soprattutto negli ultimi anni, dove con un coordinamento tra Federazione, Gruppo sportivo e Comitato olimpico si sono ottenuti risultati importanti, tant'è che una singola squadra è composta esclusivamente da un Gruppo sportivo. Attraverso questa funzione di coordinamento si creano inutili dissapori tra Gruppi sportivi, però ognuno inizia ad avere una sfera di competenza. Così le discipline sono tante. Basti pensare che ai Giochi olimpici di Tokyo saranno 50, e quindi non c'è bisogno di mettersi in rivalità all'interno del proprio mondo. Il CONI fondamentalmente svolge questo ruolo di coordinamento.
  Le strutture e gli impianti sportivi sono messi a disposizione anche di associazioni e società sportive: tutte le società sportive sul territorio nazionale regolarmente affiliate presso una federazione, attraverso un iter che abbiamo definito con un disciplinare, possono fare richiesta di utilizzo di quella struttura, in permuta o in co-uso, i due istituti che vengono utilizzati, e quindi poter usufruire di strutture delle amministrazioni a costi accessibili e permettere la pratica sportiva all'attività di base. Il concetto, vista l'importanza e la consapevolezza del ruolo fondamentale che svolgono i Gruppi sportivi, è quello di non separare mai la base dall'alto livello, ma dare sempre un flusso di continuità, altrimenti col tempo non ci sarebbe alto livello. Questo è un punto fondamentale soprattutto negli ultimi anni, fortunatamente, per via della professionalizzazione del ruolo del tecnico: avere a disposizione sempre più tecnici appartenenti ai Gruppi sportivi. Quelle agevolazioni che si hanno avendo quanti più atleti possibili all'interno dei Gruppi sportivi, valgono anche per i tecnici.
  In fatto di organizzazione, svolgimento delle manifestazioni sportive e aspetti giovanili, questi sono gli impegni principali dei Gruppi sportivi militari e dei corpi civili. Per quanto riguarda esclusivamente i rapporti con lo stato maggiore della Difesa, visto il ruolo di coordinamento dei quattro Gruppi sportivi militari dello stato maggiore della Difesa, è stata istituita una commissione paritetica, con due rappresentanti della preparazione olimpica e due rappresentanti dell'Ufficio Sport, per coordinare tutte le attività, mentre con gli altri Gruppi i rapporti sono diretti, uno a uno.
  Ho inserito un po' di numeri negli ultimi sette anni. Partono dal 2014, da quando c'è stato il nuovo corso, perché prima i protocolli e le convenzioni erano diverse. Dal nuovo corso del Comitato olimpico sono cambiate le modalità e le tipologie di investimenti. Questo è un po' un riepilogo generale di tutti gli atleti. Stiamo parlando di circa 1.400 atleti per otto corpi per quanto riguarda le discipline olimpiche, ma diciamo che il 96-97 per cento delle discipline coperte dai Gruppi sportivi è olimpica.
  Per quanto riguarda i tecnici, nell'ultimo anno siamo intorno ai 400-450. Gli arruolamenti – ed è un dato molto importante – sono comunque in costante crescita, sempre perché si sta dando vita a Pag. 6quel continuo ringiovanimento. E comunque c'è da dire anche una cosa: i Gruppi sportivi sono molto ligi nel far sì che per tot persone che entrano all'interno di un Gruppo sportivo, altrettante ne vengano rimesse al servizio attraverso opportuni corsi; quindi non si sfora mai il numero legato agli organigrammi. Ripeto, i concorsi sono uno strumento molto utile al movimento sportivo, in quanto permettono un abbattimento dei costi dell'organizzazione degli eventi, che si ripercuote sia sulle federazioni, sia sulle società sportive. A volte sappiamo che con poco si può fare molta differenza. Non stiamo parlando di cifre enormi, però per l'attività del movimento sportivo sono cifre molto importanti.
  Dal 2014 è stata valorizzata molto l'attività giovanile e, come potete vedere, dal 2014 ad oggi è praticamente raddoppiato il numero degli atleti che sono tesserati per Gruppi sportivi affiliati alle federazioni sportive nazionali. Si è passati da 3.162 a 6.204, divisi un po' su tutti i Gruppi. Mentre all'inizio c'erano alcuni Gruppi che non ce l'avevano, adesso di fatto sette su otto hanno la propria sezione giovanile.
  Per quanto riguarda l'alto livello – ed è proprio quello il settore quando si parla degli atleti – i numeri sono molto importanti. Andando a ritroso, ieri è stata chiusa la squadra per i Giochi olimpici di Tokyo. Ben 265 atleti su 384 totali saranno presenti ai Giochi olimpici, quindi il 69 per cento. Considerando che sono state qualificate cinque squadre e che la maggior parte di esse non ha atleti appartenenti al Gruppo sportivo, al netto delle squadre la percentuale si alza molto. Questo a dimostrazione che i Gruppi sportivi militari dei Corpi civili dello Stato sono fondamentali per l'alto livello. Ai Giochi di Pyeongchang: su un totale di 122 atleti, ben 100 erano appartenenti ai Gruppi sportivi, con un indice dell'82 per cento. A quelli di Rio si era un po' indietro rispetto a Tokyo.
  Ripeto che dal 2020 i contributi non vengono più gestiti dal Comitato olimpico ma dalla società Sport e Salute. Quelli illustrati erano i criteri chiari, trasparenti e pubblici che venivano utilizzati e distribuiti ai corpi secondo quei parametri di cui vi ho parlato precedentemente. Io ho concluso, sono a disposizione per qualsiasi domanda. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, dottor Pastore, per la sua relazione, certamente molto esaustiva e dettagliata. Ho l'onorevole Rossini già pronto per intervenire e poi il collega Mariani. Prego.

  ROBERTO ROSSINI. Ringrazio il dottor Pastore per la relazione. Andrò in modo molto diretto alle domande. Innanzitutto, mi fa molto piacere vedere come è aumentata l'attività giovanile, che è passata da circa 3 mila a quasi il doppio rispetto agli inizi. Fa impressione la percentuale degli atleti provenienti da Gruppi sportivi militari che arrivano a Tokyo: quest'anno il 70 per cento circa. È segno anche dell'importanza del lavoro che si fa all'interno dei Gruppi sportivi militari e civili. Noi dovremmo essere bravi ad aiutare i Gruppi sportivi a crescere ulteriormente per portare maggiori risultati e maggiore prestigio al nostro Paese. Una prima domanda: cosa possiamo fare, come possiamo aiutarli?
  Ho visto che è stata istituita con i Gruppi sportivi militari una commissione paritetica, mentre diceva che con gli altri Gruppi il confronto è diretto, uno a uno. Come mai? E quale delle due cose è meglio secondo voi? Il confronto uno a uno rimane più smart, più semplice? Nel caso, si può pensare di modificare le cose?
  Poi voglio fare una domanda su quella che può essere l'agevolazione per il sistema sport, ma a partire non solo dai Gruppi sportivi militari bensì anche da quelli che sono gli inizi di un atleta, quindi già a livello scolastico. Come si può fare per non arrivare ad avere solo quegli sport maggiori come il calcio, per arrivare già a livello scolastico ad avere una preparazione dell'alunno che possa anche dimostrare qual è la sua predisposizione? Magari ci sono molti ragazzi predisposti per un certo sport, ma che non emergono mai, perché, alla fine, vanno a fare il calciatore o l'atleta. Attraverso questa integrazione tra scuola e Gruppi sportivi avete mai pensato a come si può migliorare questo sistema? Pag. 7
  Ho visto l'arruolamento dei Vigili del fuoco, che è molto basso; in alcuni casi non c'è neanche più stato. C'è stata una motivazione particolare? Grazie, presidente.

  FELICE MARIANI. Grazie, presidente. Dottor Pastore, benvenuto. Questa serie di audizioni ha avuto spunti veramente interessanti. Ho una certa esperienza di Gruppi sportivi, avendone fatto parte per tanti anni. Stavo vedendo questi numeri, che conoscevo solo sommariamente: 1.413 per otto corpi militari. Sono numeri importanti, che chiaramente poi ci danno anche lustro. Se ho capito bene, sono 265 gli atleti partecipanti alle Olimpiadi, giusto? Questo dimostra quanto incidano poi nei risultati. Ma proprio per questo, visto che il CONI ha questa funzione di coordinare e supportare, anche perché dal 2020 le risorse vengono attribuite da Sport e Salute, credo che sia ancora più importante questo coordinamento del CONI.
  Abbiamo visto, nel corso delle audizioni dei vari Gruppi che sono intervenuti, qualcosa a cui ha accennato anche lei. L'ha chiamato «ringiovanimento» dei Gruppi, dei settori, degli atleti che smettono, ovvero le dismissioni degli atleti. Abbiamo visto che non c'è tanta omogeneità nei vari Gruppi, e quindi diversi Gruppi sportivi hanno difficoltà. Per esempio, c'era qualche Gruppo sportivo che ci chiedeva anche se si potesse trovare una sorta di linea comune, perché alcuni Gruppi sportivi sono molto solerti. Nella fattispecie, quando un atleta, un campione italiano o magari una medaglia di un campionato europeo non mantiene quel trend, significa che qualcosa non va, a meno che non si sia infortunato; quindi è importante questa gestione.
  È altrettanto importante che poi i Gruppi sportivi, in un certo periodo di tempo, li dismettano e li mandino a fare il servizio che dovranno svolgere: Carabinieri, Polizia, quello che sia. Questo è un punto che è emerso e credo che anche il CONI potrebbe aiutarli, vedendo le difficoltà che hanno. C'era un Gruppo sportivo che con i sindacati aveva qualche problema a dismettere questi atleti.
  Un'altra domanda che vorrei fare riguarda il fatto che alcuni rappresentanti di questi Gruppi militari hanno espresso qualche criticità ora che si stanno per reclutare e assumere atleti. È stata fatta una sorta di proposta – e la ritengo anche intelligente – per cercare, anche se non sarà facile, di specializzarsi. Poiché alcuni Gruppi sportivi sono più specializzati, per esempio, negli sport di combattimento, altri negli sport acquatici, altri negli sport invernali, si potrebbero convogliare queste energie per far sì che si ottengano migliori risultati, oltre che un miglior contenimento degli atleti e una migliore performance degli allievi. Mi sembra un'iniziativa molto interessate.
  Questo coordinamento, avendo ora meno impegni, visto che non deve impegnarsi per quanto riguarda le risorse, può contribuire a snellire determinate situazioni che frenano un po' questa crescita degli atleti una volta entrati in questi Gruppi militari, perché 1.400 atleti sono un costo notevole. Forse siamo uno dei pochi Stati al mondo che ha una situazione del genere, anche invidiata. Il mio auspicio è che si continui a mantenerla a questi livelli, avendo sempre un occhio attento a far sì che i vari allenatori – oltre a 1.400 atleti ci sono 432 tecnici – e i vari comandanti dei Gruppi sportivi abbiano cura che anche i tecnici si impegnino a mantenere sempre quel trend al livello che avevano gli atleti nel momento in cui sono entrati. Grazie.

  ROGER DE MENECH, intervenendo da remoto. Grazie, presidente. Ringrazio per la relazione, per i tantissimi dati che ci ha fornito, che testimoniano in maniera, credo, la più concreta possibile, l'importanza del movimento dei Gruppi sportivi militari e civili all'interno del CONI.
  Alcune domande molto puntuali. Come abbiamo visto, stiamo quasi chiudendo la parte di indagine conoscitiva. Spesso le discipline praticate dai vari Gruppi sportivi militari si sovrappongono, con un effetto di giusta competizione fra i vari Gruppi sportivi. Secondo lei, una maggior dose di coordinamento fra tutte le forze e un maggior grado di specializzazione relativa alle discipline che poi si vanno a strutturare nei vari corpi potrebbe essere un elemento per aumentare la qualità di un servizio che è Pag. 8già molto elevato e che ci invidiano assolutamente in tutto il mondo? Cioè, è meglio lasciare libera la scelta ai vari Gruppi sportivi o indirizzare, anche rispetto magari a quegli sport meno considerati, che magari subiscono di più le varie crisi di vocazioni e quindi di praticanti? Questa è una domanda.
  La seconda. Anche qui, i Gruppi sportivi sono consigliati nell'arruolamento dai punteggi, dai concorsi per titoli fatti dalle varie federazioni, o meglio, i titoli che si spuntano nelle varie competizioni. Questo sistema di arruolamento, al di là dei numeri che abbiamo visto e che sono importanti, soddisfa appieno tutte le caratteristiche delle attività del CONI, oppure un grado di coordinamento maggiore – anche sopra l'aspetto delle federazioni – può aiutare a ottimizzare di più anche la fase di arruolamento?
  Queste sono le due considerazioni, proprio per il compito di coordinamento tipico di un ente come il CONI, che dovrebbe essere il cappello a tutte le attività sportive italiane. Ancora grazie per la relazione.

  PRESIDENTE. Non ho altre richieste di intervento. Pertanto do la parola al dottor Pastore per la replica. Prego.

  GIAMPIERO PASTORE, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI. Parto dall'onorevole Rossini. Per quanto riguarda gli aiuti ai Gruppi sportivi ci sono tante possibilità. Già adesso, dalle domande che sono emerse, sono tanti gli aspetti che si possono vedere. Teniamo conto però che stiamo parlando comunque di Gruppi sportivi non completamente autonomi, nel senso che sono comunque appartenenti ad amministrazioni differenti cui devono dar conto. Ci sono alcuni limiti che impediscono per forza di cose al CONI, così come ad altri, di entrare. Se magari un'amministrazione permette determinate cose e un'altra no l'importante è che si resti all'interno delle norme, però quanto investire in un Gruppo sportivo rientra nella competenza diretta dell'amministrazione stessa.
  L'aiuto che noi, come Comitato olimpico, ci sentiamo di dare è mettere a disposizione tutto il nostro supporto e le nostre conoscenze dal punto di vista tecnico, organizzativo e di coordinamento con tutte le federazioni. Per quanto riguarda poi le specifiche di ogni singolo Gruppo sportivo, è chiaro che ogni Gruppo sportivo avrà le sue regole interne. Faccio un esempio. Ci sono stati negli anni passati alcuni Gruppi sportivi che hanno sofferto molto sia negli arruolamenti – e qui mi riallaccio anche alla domanda sugli arruolamenti – sia anche dal punto di vista qualitativo, perché da parte dei loro comandi c'era un'intenzione sui Gruppi sportivi diversa, ad esempio, da quella di un altro comando. Dipende molto anche dalle decisioni che vengono prese dall'interno delle singole amministrazioni.
  Per quanto riguarda la Commissione paritetica, è perché lo stato maggiore della Difesa svolge un ruolo di coordinamento dei corpi militari dei Gruppi militari, quindi è dovuto a questo. Comunque, con i comandanti dei Gruppi sportivi militari, abbiamo sempre un rapporto diretto e costante che esula anche dal coordinamento dello stato maggiore della Difesa, ma sempre nel rispetto dei ruoli.
  Considerate che, periodicamente, due o tre volte all'anno – negli ultimi due anni o nell'ultimo anno e mezzo ci sono state alcune limitazioni – solitamente facciamo tavoli congiunti con tutti i comandanti dei Gruppi sportivi militari e civili e con i rappresentanti dello stato maggiore della Difesa, proprio per dar vita a quel coordinamento di cui abbiamo parlato prima. Ha solo un ruolo istituzionale, non è meglio o peggio. Alla fine la maggior parte delle decisioni viene presa durante questo tavolo oppure nei rapporti personali, che sono uguali e indistinti sia con i militari che con i civili.
  Per quanto riguarda le agevolazioni dello sport all'interno del mondo scolastico, penso ci siano «praterie» per poterne parlare; sicuramente l'aumento delle ore di educazione fisica, il ruolo degli insegnanti. Ce ne sono tantissime. Alcuni Gruppi sportivi svolgono iniziative lodevoli anche all'interno delle scuole, e queste sono molto apprezzate. È chiaro che lì il Comitato olimpico Pag. 9non può intervenire, perché riguarda un settore che compete ad altre amministrazioni. Sono sicuramente da lodare e da apprezzare.
  Per quanto riguarda l'arruolamento dei Vigili del fuoco, ho risposto prima. Il primo concorso del Gruppo sportivo dei Vigili del fuoco, quindi le Fiamme Rosse, di recentissima costituzione, è stato qualche anno fa, quindi ancora non ha avuto quella consistenza e quella stabilità di un Gruppo sportivo, magari centenario, che è già consolidato. Però dipende sempre dal Comando generale: il numero degli arruolamenti e delle dismissioni è comunque frutto di decisioni che cambiano da amministrazione ad amministrazione. Qualora si volesse intervenire su questo, penso si debba fare attraverso un intervento legislativo. Allo stato attuale cerchiamo di coordinarci per tutto, fin dove si può arrivare, tenendo conto delle differenze da corpo a corpo.
  Per quanto riguarda le dismissioni – mi riferisco all'onorevole Mariani, che conosce benissimo le realtà dei Gruppi sportivi – il Comitato olimpico, di concerto con le federazioni, mette un livello qualitativo elevato, che è quello dell'appartenenza alle liste d'interesse nazionale. Ci sono quasi tutti i concorsi ai quali non sono ammesse le persone che non sono di interesse nazionale, così come nel momento in cui non appartieni più alla lista di interesse nazionale, è facoltà del Gruppo sportivo decidere o meno.
  Per quanto riguarda i rapporti con i sindacati, anche lì dipende molto dal singolo caso. Tendenzialmente, la qualità si può gestire solo fissando alcuni paletti e mettendo un'asticella uguale per tutti, perché poi l'interesse nazionale è della federazione, quindi vale per tutti i Gruppi sportivi. Anche per le dismissioni, dipende da come intende muoversi la singola amministrazione. Per fare alcuni esempi concreti, ci sono stati alcuni Gruppi sportivi che hanno sofferto molto questo, in quanto essendo congelati dal proprio comando, praticamente per anni non hanno fatto nuovi arruolamenti, né, allo stesso tempo, hanno dismesso qualcuno dal Gruppo sportivo. Praticamente c'erano ex atleti che continuavano a stare all'interno del Gruppo sportivo, non per mancanza di qualcuno, bensì proprio perché il sistema era bloccato. Per questo motivo lo spirito del CONI era quello di favorire gli arruolamenti anche attraverso i contributi, quando lo si poteva fare, proprio per mantenere vivo questo ricambio generazionale.
  Per quanto riguarda il reclutamento degli atleti, per rispondere anche alla domanda dell'onorevole De Menech, soprattutto per quanto riguarda le discipline con un numero limitato di praticanti, noi siamo completamente d'accordo. Il lavoro di questi tavoli viene fatto proprio per questo. Se stiamo parlando di squadre nazionali composte da due o quattro atleti, che ci siano gli interessi di otto gruppi sportivi non ha senso. È bene magari andare nello specifico. Posso portare sicuramente con piacere alcune iniziative sviluppate direttamente con i Gruppi sportivi, che hanno portato di recente anche alla vittoria di medaglie olimpiche o, comunque, alla crescita importante di tutto il movimento, sia a livello di discipline estive sia di discipline invernali. Quindi siamo assolutamente d'accordo su questa specializzazione, tenendo conto sempre che comunque ci sono sport dove la richiesta di numeri prevede un tot per ogni Gruppo sportivo, e poi avere una sana competizione interna. Quello che si vuole evitare, come Comitato olimpico, è che si faccia una rivalità interna su numeri molto bassi. Ma ci sono discipline che vanno alle Olimpiadi con 70-80 atleti, il che significa che c'è necessità di avere il supporto. È vero che 1.400 è un numero che può sembrare molto elevato, ma stiamo comunque parlando di otto corpi, quindi una media di 150-170 atleti per corpo, tenendo conto che c'è la prima linea di questi 265, c'è una linea immediatamente successiva di altrettante persone e poi tutta la parte delle seconde linee che servono e sono propedeutiche alle prime, che poi magari in un futuro immediato costituiranno le squadre nazionali. Non si può pensare di ridurlo solo ai 265 partecipanti ai Giochi olimpici. Avere una rosa allargata permette a tutti di poter fare attività sportiva da veri professionisti, perché il valore Pag. 10aggiunto per gli atleti di alto livello, quando a diciotto anni riescono a entrare in un Gruppo sportivo, è proprio quello: potersi dedicare a pieno titolo alla pratica sportiva e, nell'arco di quattro-cinque anni, raccogliere il frutto dell'investimento dei Gruppi sportivi, delle federazioni e dello stesso Comitato olimpico.
  Penso, onorevole De Menech, di aver risposto anche alla sua domanda sulle discipline che si sovrappongono.
  Per quanto riguarda il discorso dei punteggi e la domanda se sono soddisfacenti per il CONI, rispondo che lo sono assolutamente, perché sono chiari, trasparenti e soprattutto non danno adito a pareri. Il sistema dei paletti e dei punteggi chiari sicuramente è opportuno, giusto, facile e meritocratico. Magari potrebbero essere identici per tutti: purtroppo non lo sono, per un semplice motivo. Torno al discorso delle decisioni delle amministrazioni. Sono tutti inquadrati nel DPR e sono ben chiari. Poi, all'interno di quelli c'è un margine di manovra minimo, dove ogni Gruppo sportivo si comporta di conseguenza. Però sia chiaro che tutti quelli che partecipano al concorso sono messi nelle stesse identiche condizioni.

  FELICE MARIANI. Ha risposto a quasi tutto quello che avevo chiesto. È chiaro che i Gruppi sportivi militari e civili tendono ad avere atleti di eccellenza, questo è l'obiettivo. Nelle varie audizioni abbiamo anche visto, però, che qualche Gruppo sportivo non è riuscito a qualificare nemmeno un atleta nelle ultime due Olimpiadi. Magari sono gli stessi che hanno un numero minore di dismissioni.
  Prima diceva che in questo processo di assunzione e dismissione – non so a chi si riferiva – qualche Gruppo sportivo non dismetteva perché non poteva assumere. Però non credo che sia questa la logica: mi risulta che addirittura aveva un Gruppo sportivo non più atleti – non faccio nomi, però è importante richiamare l'attenzione – e, nonostante non avesse più atleti in una certa disciplina, l'allenatore voleva continua a fare l'allenatore: è piuttosto anomalo. Credo che quando un atleta non consegua dei buoni risultati, andrebbe mandato a fare servizio come fanno tutti gli altri colleghi. Cosa ne pensa?

  PRESIDENTE. Prego, dottor Pastore.

  GIAMPIERO PASTORE, Responsabile dell'ufficio Rapporti con i Gruppi sportivi militari e civili del CONI. Sono d'accordo, tanto è vero che condivido questo processo degli arruolamenti, tutto il Comitato olimpico lo condivide. Queste tipologie di intervento sono state introdotte proprio per ovviare a quelle criticità che qualsiasi sistema può portare. È vero che ci può essere il caso del tecnico o il caso dell'atleta, ma stiamo parlando di un movimento che comprende circa 2.000 persone. Su 2.000 trovare due o tre casi penso sia fisiologico.
  L'importante è che adesso i numeri dell'alto livello stanno aumentando esponenzialmente un po' in tutti i Gruppi sportivi e, laddove sono fermi, è perché gli altri crescono. Questo lo si può evincere da tutti i dati che vi ho portato. Si sta alzando piano piano il livello di competitività un po' in tutti i Gruppi sportivi, anche grazie a tutta una serie di interventi fatti negli ultimi anni che vanno a premiare sempre di più la meritocrazia.

  PRESIDENTE. Grazie. Non ho altre richieste di intervento. Pertanto ringrazio il dottor Pastore per il contributo che ha dato ai lavori della nostra Commissione e all'indagine conoscitiva. Ringrazio tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.05.