XVIII Legislatura

Commissioni Riunite (IV e VII)

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Martedì 30 marzo 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
De Menech Roger , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI GRUPPI SPORTIVI MILITARI

Audizione del Capo Ufficio Sport – V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito, Colonnello Giovanni Francesco Consoli, del Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, Generale di Brigata aerea Francesco Adamo e del Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri, Colonnello Vittorio Fragalà.
De Menech Roger , Presidente ... 3 
Consoli Giovanni Francesco , Capo Ufficio Sport V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 3 
De Menech Roger , Presidente ... 8 
Adamo Giovanni Francesco , Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare ... 8 
De Menech Roger , Presidente ... 12 
Fragalà Vittorio , Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri ... 12 
De Menech Roger , Presidente ... 15 
Rossini Roberto (M5S)  ... 15 
Mariani Felice (M5S)  ... 16 
Deidda Salvatore (FDI) , (intervento da remoto) ... 17 
De Menech Roger , Presidente ... 17 
Consoli Giovanni Francesco , Capo Ufficio Sport – V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Adamo Giovanni Francesco , Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare ... 19 
Fragalà Vittorio , Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri ... 20 
De Menech Roger , Presidente ... 22 
Acunzo Nicola (Misto-CD)  ... 22 
Consoli Giovanni Francesco , Capo Ufficio Sport V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 22 
Adamo Giovanni Francesco , Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare ... 22 
Fragalà Vittorio , Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri ... 23 
Acunzo Nicola (Misto-CD)  ... 23 
De Menech Roger , Presidente ... 23 

Allegato 1: Presentazione informatica illustrata dal Capo Ufficio Sport V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 24 

Allegato 2: Presentazione informatica illustrata dal Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare ... 42 

Allegato 3: Presentazione informatica illustrata dal Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri ... 57

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Cambiamo!-Popolo Protagonista: Misto-C!-PP;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Facciamo Eco-Federazione dei Verdi: Misto-FE-FDV;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Europeisti-MAIE-PSI: Misto-EUR-MAIE-PSI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
DELLA IV COMMISSIONE ROGER DE MENECH

  La seduta comincia alle 10.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Capo Ufficio Sport – V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito, Colonnello Giovanni Francesco Consoli, del Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, Generale di Brigata aerea Francesco Adamo e del Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri, Colonnello Vittorio Fragalà.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui Gruppi sportivi militari, l'audizione del Colonnello Giovanni Francesco Consoli, Capo Ufficio Sport del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito, del Generale di Brigata aerea Francesco Adamo, Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica e del Colonnello Vittorio Fragalà, Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri, che ringrazio.
  Saluto tutti e do il benvenuto ai nostri ospiti, che ringrazio per la loro presenza all'incontro di oggi, e agli altri colleghi che partecipano alla seduta anche secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta fruizione dell'audio.
  Ricordo che, dopo l'intervento degli auditi, darò la parola ai colleghi che intendono porre domande o svolgere osservazioni. Successivamente, i nostri ospiti potranno rispondere alle domande poste.
  A tal proposito chiedo, quindi, ai colleghi di far pervenire fin d'ora la propria iscrizione a parlare.
  Iniziamo l'audizione e do la parola al Colonnello Giovanni Francesco Consoli del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito. Prego.

  GIOVANNI FRANCESCO CONSOLI, Capo Ufficio Sport V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito. Presidente, onorevoli deputati, buongiorno. Desidero innanzitutto esprimere loro il ringraziamento di aver concesso questa occasione di fornire elementi informativi in merito al CSE (Centro Sportivo Esercito) e in generale all'organizzazione dello sport militare dell'Esercito nell'ambito dell'indagine conoscitiva da loro avviata.
  Sono il Colonnello Giovanni Francesco Consoli, Capo Ufficio Sport dello Stato Maggiore dell'Esercito e presidente del Centro Sportivo dell'Esercito.
  Inizio questa audizione con una sintetica premessa relativa agli obiettivi e alle funzioni principali che rendono lo sport di eccellenza particolarmente importante per l'Esercito. In particolare gli intenti della Forza armata in tale contesto sono quelli di reclutare i migliori atleti di interesse nazionale, garantirsi un ritorno di immagine ai fini del reclutamento attraverso il conseguimento di risultati sportivi di rilievo, trasferire l'esperienza maturata dagli atleti Pag. 4nella preparazione fisica dei militari attraverso un loro reimpiego presso i vari reparti della Forza armata al termine della carriera agonistica, sostenere lo sviluppo del patrimonio sportivo nazionale e svolgere una funzione sociale educativa a favore delle giovani generazioni.
  Il Centro Sportivo Esercito, inteso quale società sportiva, è stato costituito il 1° gennaio 1960 con lo scopo di favorire lo sviluppo dell'attività sportiva tra tutti i militari alle armi. Successivamente, con l'abolizione della leva obbligatoria si è, invece, voluto dare risalto allo sport agonistico riservato agli atleti militari di interesse nazionali in grado di rappresentare l'Italia e la Forza armata nelle competizioni nazionali e internazionali. Si è così proceduto a un naturale passaggio all'attività sportiva definita «di eccellenza» o «di élite», concretizzatesi a partire dal 2006 con l'arruolamento di militari con l'incarico di atleta. Passiamo a illustrare la struttura ordinativa e organica che riguarda il comparto sportivo dell'Esercito. Nell'ambito della Forza armata, la competenza di definire la policy dello sport militare risale all'Ufficio Sport che è posto alle dipendenze del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito.
  L'Ufficio pianifica organizza e dirige l'attività di quattro centri sportivi della Forza armata che non hanno da esso dipendenza gerarchica e di impiego, ma con cui esiste un collegamento tecnico finalizzato alla gestione dell'attività sportiva. I quattro centri sportivi dell'esercito sono: il Centro sportivo olimpico dell'Esercito, il Reparto attività sportiva del Centro addestramento alpino, il Centro militare di equitazione e il Centro addestramento di paracadutismo. Vediamo ora dove sono dislocati i quattro citati centri sportivi. Gli atleti dell'Esercito, in relazione alla disciplina sportiva praticata, sono effettivi a uno dei centri sportivi della Forza armata, che sono: il Centro sportivo olimpico dell'Esercito per gli sport olimpici estivi, che ha sede a Roma Cecchignola; il Reparto attività sportive del centro addestramento alpino per gli sport invernali, con sede principale a Courmayeur e sede distaccata a Brunico; il Centro militare di equitazione per gli sport equestri, con sede a Montelibretti; il Centro addestramento paracadutismo per il paracadutismo sportivo, con sede a Pisa. Nel corso degli anni, presso i centri sportivi della Forza armata, sono state create le sezioni agonistiche per ogni disciplina sportiva di interesse qui riportata: 20 presso il Centro sportivo olimpico dell'Esercito, 15 presso il Reparto attività sportiva di Courmayeur, 3 presso il Centro militare di equitazione e una presso il Centro addestramento di paracadutismo.
  Passiamo ad alcuni dati numerici relativi al personale impiegato nelle attività sportiva dell'Esercito. Come accennato in precedenza, in considerazione delle discipline sportive praticate, gli atleti vengono assegnati ai vari centri sportivi della Forza armata. Attualmente il Centro Sportivo Esercito conta un totale di 333 atleti e 73 tecnici federali, la cui attività dal punto di vista sanitario è supportata da 5 ufficiali medici, 4 ufficiali veterinari, 4 sottufficiali fisioterapisti e quattro sottufficiali infermieri.
  Il reclutamento degli atleti militari dell'Esercito avviene ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n. 90, tramite apposito bando di concorso per titoli sportivi emanato ogni anno. A tale scopo, l'Ufficio Sport ha il compito di indicare il numero dei posti e le discipline sportive da inserire nel concorso e la selezione avviene tenendo conto delle esigenze di reclutamento nelle varie discipline di interesse. In merito a queste ultime, si evidenzia che nell'intento di ottimizzare le risorse dedicate al settore sportivo, il personale, le strutture e le risorse finanziarie vengono concentrate sulle discipline olimpiche che per tradizione, visibilità e possibilità di affermazione offrano concrete prospettive di successo in campo nazionale e internazionale. L'Esercito nel periodo 2015-2020 ha reclutato un totale di 215 atleti, con una media di 35 atleti ogni anno.
  Relativamente ai risultati sportivi conseguiti in questi ultimi anni dagli atleti dell'Esercito, qui sono riassunti i risultati ottenuti nelle ultime due edizioni dei giochi olimpici estivi di Londra 2012 e di Rio de Janeiro 2016 e nelle ultime due edizioni dei Pag. 5giochi olimpici invernali di Soči 2014 e di Pyeongchang 2018. In particolare, il Centro Sportivo Esercito ha conseguito un totale di tre medaglie d'oro, quattro d'argento e sei di bronzo. Una particolare soddisfazione è rappresentata dal numero di medaglie vinte ai giochi olimpici di Rio de Janeiro, nel 2016, e Pyeongchang, nel 2018, che testimoniano un trend crescente per quanto riguarda i risultati ottenuti dagli atleti dell'Esercito in contesti internazionali di altissimo profilo rispetto alle precedenti edizioni.
  Per quanto riguarda le altre competizioni sportive, il Centro Sportivo Esercito ha ottenuto risultati di particolare prestigio pur essendo un gruppo sportivo relativamente giovane, avendo iniziato a dedicarsi alla vita sportiva di eccellenza solo nel 2006. Ciò è confermato dal numero di medaglie vinte negli anni dal 2015 al 2020 in competizioni che vanno dai campionati mondiali, ai campionati italiani. In tale periodo il totale dei titoli vinti dagli atleti dell'Esercito ammonta a 482 medaglie d'oro, 376 medaglie d'argento e 33 medaglie di bronzo. Meritano particolare considerazione le 63 medaglie totali conquistate ai campionati mondiali e le 129 medaglie totali ottenute ai campionati europei.
  Qui sono riportati con orgoglio gli atleti più rappresentativi dell'Esercito. Sono atleti che si sono affermati ai giochi olimpici e ai campionati mondiali o europei. A riguardo, tengo particolarmente a citare: il Caporal Maggiore Michela Moioli, medaglia d'oro nello snowboard cross ai giochi olimpici del 2018 e vincitrice della coppa del mondo assoluta del 2016, del 2018 e del 2020; Dominick Windisch, vincitore di tre medaglie olimpiche nel biathlon; Roland Fischnaller che, con i suoi 42 podi e vincitore di sette coppe del mondo, è un mondiale nello snowboard; la punta di diamante, la I Caporal Maggiore Marta Bassino, vincitrice della coppa del mondo 2021 nello slalom gigante di sci alpino; il Caporal Maggiore Scelto Aaron March, vincitore di tre coppe del mondo nello snowboard; il Caporal Maggiore Scelto Robert Antonioli, vincitore di dieci coppe del mondo – di cui l'ultima vinta questo fine settimana – e sei mondiali nello sci-alpinismo, una disciplina difficilissima; il giovane Caporal Maggiore Ludovico Fossali, vincitore di un campionato mondiale nell'arrampicata sportiva; il Primo Caporal Maggiore Alberto Zorzi, vincitore della coppa delle nazioni e di un gran premio nel salto di ostacoli; la Caporal Maggiore Scelto Diana Bagosi, oro nel tiro a volo nei giochi olimpici del 2016 e campionessa mondiale nel 2019; il Caporale VFP4 Fabio Basile, oro nel judo ai giochi olimpici del 2016, nonché la duecentesima medaglia d'oro olimpica per l'Italia; il Caporal Maggiore Odette Giuffrida, argento nel judo ai giochi olimpici del 2016 e campionessa europea del 2020; il Primo Caporal Maggiore Gabriele Detti, vincitore di due bronzi nel nuoto nei giochi olimpici del 2016 e campione mondiale nel 2017; il Caporal Maggiore Frank Chamizo Marquez, bronzo nella lotta ai giochi olimpici del 2016 e campione mondiale nel 2015 e nel 2017; il Caporal Maggiore Capo Francesca Dallapé in coppia con Tania Cagnotto, che vinsero la medaglia di d'argento alle Olimpiadi di Rio nel tuffi sincronizzati; il Caporal Maggiore Sara Cardin, campionessa del mondo di karate kumite nel 2014; il Caporal Maggiore Scelto Vanessa Ferrari, campionessa del mondo del 2006 e argento e 2013 nella ginnastica artistica che, dopo due Olimpiadi, sta lottando per qualificarsi alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
  Passando all'attività giovanile, lo statuto del Centro Sportivo Esercito prevede la possibilità di costituire sezioni giovanili presso i centri sportivi della Forza armata, nei quali i giovani atleti di interesse nazionale dai 16 ai 22 anni vengono tesserati per il Centro Sportivo Esercito al fine di essere valutati in funzione di un eventuale futuro arruolamento. Attualmente è attiva una sezione giovanile presso il Reparto Attività sportive sport invernali di Courmayeur e in un futuro molto prossimo saranno avviate sezioni giovanili anche presso gli altri centri sportivi.
  Mi preme evidenziare che, unitamente a questo tipo di attività, l'Esercito ricerca e promuove il consolidamento nei rapporti con la popolazione civile soprattutto giovanile mediante la costituzione di gestioni Pag. 6sportive dilettantistiche riconosciute dalla stessa Forza armata.
  In merito alle infrastrutture, in questa lastrina a sinistra sono riportati i principali impianti sportivi militari dell'Esercito presenti su tutto il territorio nazionale. Tali infrastrutture sono state individuate e ammodernate tenendo in considerazione l'ampiezza del bacino d'utenza, le dimensioni e le tipologie degli impianti sportivi fruibili.
  In quest'altra lastrina sono riportate le attività sociali e i progetti speciali in cui è impegnato l'Esercito che, per propria natura e per i compiti istituzionali assegnategli, su tutto il territorio nazionale ha sempre operato in favore della popolazione civile, impegnandosi a garantire utilità sociale e assistenza con finalità altruistica e fondata sulla solidarietà. Con riferimento alle attività sociali, la policy di Forza armata è stata sempre incentrata sulla promozione e l'organizzazione di eventi in favore della comunità civile su tutto il territorio nazionale. Tra queste merita una particolare menzione il contributo dell'Esercito nell'organizzazione e nello svolgimento dei seguenti eventi sportivi: la corsa benefica denominata «Race for the Cure», la maratona della città dell'UNESCO, l'evento benefico «trisome games», i campionati italiani con la FISDIR (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali, le Universiadi e la Corsa dei Santi – «International day of military sport».
  Per quanto attiene invece i progetti speciali, due risultano di particolare rilevanza. Il primo è relativo al Centro polifunzionale Albricci, un impianto sportivo che si trova a Napoli che è oggetto dal 2018 di profondi interventi infrastrutturali tesi a riqualificare le strutture ivi esistenti, al fine di poterle rendere fruibili dalla componente militare e civile presente nel territorio nazionale. Il progetto costituisce un punto di riferimento per la moltitudine di attori coinvolti tra cui l'Esercito, il CONI, lo Sport e salute, le federazioni nazionali, le associazioni sportive coinvolte e la regione Campania. In sintesi per questo impianto sono in via di effettuazione interventi per la realizzazione di un campo di rugby in erba sintetica e l'ammodernamento dei locali degli spogliatoi, per la riqualificazione della piscina coperta, per la realizzazione di un campo di tennis in erba sintetica e di un campo polifunzionale in cemento e opere complementari.
  Il secondo progetto è relativo al Centro polifunzionale Tenente Onorato. Sul modello Albricci, anche questo impianto sportivo che si trova a Palermo sarà oggetto in un prossimo futuro di importanti interventi infrastrutturali che consentiranno la trasformazione del vetusto impianto sportivo in un moderno ed efficiente centro polifunzionale denominato «Città Esercito» a vantaggio della comunità militare e civile palermitana che prevede, tra l'altro, la realizzazione di un campo da calcio regolamentare, di una piscina e una palestra al coperto, di campi multifunzione, di un punto ristoro e di un asilo. A tal fine, in data 2 dicembre 2020, è stato stipulato un protocollo d'intesa tra l'amministrazione Difesa, il comune, l'università di Palermo, il CONI e l'Agenzia del demanio.
  In ultimo intendo evidenziare ulteriori due iniziative di forte impatto sociale che prevedono l'utilizzo della componente equestre di Forza armata. La prima è il protocollo di intesa tra lo Stato Maggiore dell'Esercito e il Centro di riabilitazione equestre Girolamo de Marco ONLUS che – attraverso uno specifico percorso riabilitativo presso il Centro ippico militare di Tor di Quinto, mediante l'utilizzo di cavalli, unitamente al supporto medico psicologico del citato centro – consente il recupero dei militari affetti da patologie fisiche, cognitive, psicomotorie e relazionali ingenerate da eventi traumatici subìti sia in patria sia all'estero.
  La seconda iniziativa è il protocollo d'intesa tra la Scuola Militare Nunziatella e il comune di Napoli per garantire un percorso di orientamento professionale con particolare riferimento all'equitazione in favore del complesso tessuto sociale giovanile napoletano più disagiato. Attraverso lezioni frontali presso il Centro ippico militare di Agnano della citata scuola militare, a questi giovani sono stati insegnati i primi rudimenti di scuderia, mascalcia ed equitazione con il rilascio della relativa Pag. 7patente. Le sopracitate iniziative potranno essere replicate anche presso gli altri dieci centri ippici militari della Forza armata.
  Per quanto riguarda i protocolli d'intesa e le convenzioni attualmente in atto per la promozione dell'attività sportiva dell'Esercito, per i compiti istituzionali che è chiamata a svolgere e per la dislocazione delle proprie unità, la Forza armata promuove da sempre sinergie e consolidamento tra le componenti militari e il tessuto sociale in cui è inserita. In tale ambito, in aderenza alle linee programmatiche individuate dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito per il settore infrastrutturale e, al fine di consolidare il binomio inscindibile Esercito – società civile, la Forza armata ha posto in essere una serie di iniziative al fine di promuovere l'attività sportiva amatoriale e di eccellenza anche mediante l'utilizzo delle proprie infrastrutture. Ai sensi della convenzione tra Coni-Difesa del 2018, l'Esercito garantisce, a mezzo di atti negoziali ad hoc, l'utilizzo degli impianti sportivi militari alle federazioni sportive nazionali e alle realtà sportive ad essi riconducibili, abbattendo di fatto i costi di esercizio per le società e gli atleti. Lo strumento della convenzione, in cambio della cessione temporanea di strutture sportive, prevede una controprestazione pattuita da apposita Commissione che garantisce assoluta equità e trasparenza di gestione.
  Procediamo illustrando i concorsi non operativi forniti dall'Esercito a sostegno degli eventi sportivi nazionali. La possibilità di fornire i concorsi per l'organizzazione di eventi sportivi in termini di mezzi personali militari e materiali è prevista dal protocollo d'intesa tra il CONI e il Ministero della difesa e a giudicare dai numeri essi risultano fondamentali in tale contesto. Nella presente lastrina sono riportati i concorsi forniti dall'esercito nel corso del 2019 a seguito di specifiche richieste del CONI o delle federazioni sportive nazionali in occasione di numerose manifestazioni sportive. Si evince facilmente che le maggiori richieste hanno riguardato la disponibilità di mezzi di trasporto, bus e minibus per il trasferimento di personale per e dalle sedi di svolgimento degli eventi e di personale militare utile per l'organizzazione di convegni, di assemblee o per costituire cordoni di sicurezza.
  Concludendo, vorrei portare all'attenzione l'argomento relativo alla valorizzazione dell'attività degli atleti militari soprattutto al termine della loro carriera agonistica. Attualmente gli atleti che al termine dell'attività agonistica decidono di continuare a prestare servizio nell'Esercito possono essere confermati presso il Centro sportivo in cui sono effettivi in qualità di tecnici, se sono in possesso della qualifica di tecnici conseguita presso le federazioni sportive nazionali, oppure reimpiegati presso i vari reparti dell'Esercito o come istruttori di discipline sportive a favore del personale militare o con altri incarichi.
  A seguito del conseguimento dei risultati sportivi della quasi totalità dei casi, gli atleti vengono ricompensati con la concessione dei riconoscimenti, encomi o elogi previsti da un'apposita normativa di Forza armata. In tale contesto, allo scopo di valorizzare l'operato degli atleti e di fornire loro un incentivo motivazionale, si ritiene opportuno proporre di prevedere l'avanzamento al ruolo superiore per meriti sportivi a favore di coloro particolarmente distintisi nel tempo in competizioni nazionali e internazionali, con il conseguimento di risultati di prestigio come, ad esempio, i plurimedagliati, i pluricampioni mondiali o i vincitori di medaglie olimpiche. La valutazione per un eventuale avanzamento al ruolo superiore, oltre ai risultati ottenuti, dovrebbe tenere conto anche di ulteriori fattori e criteri quali il mantenimento dell'assetto formale adeguato allo status derivante dall'appartenenza alla Forza armata, un contegno improntato a lealtà, correttezza e regolazione, un comportamento eccellente sotto il profilo etico-professionale soprattutto in materia di doping e un'adeguata attività di promozione dei valori e dell'immagine della Forza armata. A riguardo si evidenzia che l'attuale legislazione non consente all'Esercito di concedere avanzamenti di ruolo nei meriti sportivi e pertanto tale iniziativa necessiterebbe di un apposito provvedimento legislativo. Pag. 8
  Nel ringraziare per l'opportunità accordata alla Forza armata, sono a disposizione per eventuali domande e per ogni approfondimento ritenuto utile in merito. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei per l'esposizione e per la precisione dei dati che ci ha fornito. Do quindi la parola al Generale di Brigata aerea Giovanni Francesco Adamo, Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica.

  GIOVANNI FRANCESCO ADAMO, Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare. Signor presidente e onorevoli deputati, vi ringrazio per l'opportunità che mi è stata concessa per trattare e approfondire una realtà che è quella del settore sportivo militare che ha radici profonde nella nostra struttura organizzativa e rappresenta uno dei tanti vanti della nostra Forza armata, grazie ai preziosi e prestigiosi risultati acquisiti sia in campo sportivo che in campo sociale. Inizierei quindi dà una descrizione delle origini del Centro Sportivo dell'Aeronautica militare, dell'attuale struttura ordinativa, dei risultati conseguiti e delle attività svolte e in corso di svolgimento al fine di inquadrare al meglio l'organizzazione del settore sportivo dell'Aeronautica militare. Partirei dai cenni storici.
  La storia del Centro sportivo ha inizio nel 1964, quando lo Stato Maggiore dell'Aeronautica militare decise di riorganizzare sull'aeroporto militare di Vigna di Valle tutte le attività sportive praticate al suo interno dagli appartenenti della Forza armata con modalità prevalentemente amatoriale e di dedicarsi in modo prevalente alla valorizzazione dell'attività agonistica di alto livello. Appena istituito, l'allora Nucleo Centro Sportivo Aeronautica militare orientò il suo sviluppo in due direzioni: la prima fu quella dell'attività dedicata agli atleti di interesse nazionale ai quali, dovendo assolvere l'obbligo di leva, veniva data la possibilità di allenarsi e di mantenere la propria efficienza sportiva; la seconda fu quella riservata a tutto il personale dell'Aeronautica militare che poteva in tal modo curare il proprio benessere fisico. Le competenze inerenti alle attività ricreativa di Forza armata oggi possono considerarsi superate presso il Centro Sportivo, anche se tale fondamentale attività viene comunque svolta e incoraggiata presso tutti i reparti dell'Aeronautica militare attraverso un'organizzazione delegata agli alti comandi di Forza armata sotto lo stretto coordinamento dello Stato Maggiore, in quanto la policy di Forza armata ha orientato ancora di più le attività del centro sportivo verso l'eccellenza del panorama sportivo, consentendogli di potersi accreditare come uno dei più attrezzati centri di accoglienza dello sport italiano che opera costante sostegno dello sviluppo dello sport nazionale, contribuendo alla crescita e alla valorizzazione dei migliori talenti in stretta collaborazione con il CONI e le principali federazioni sportive.
  Da sempre la parte più rilevante dell'attività agonistica di alto livello è stata svolta da scherma, atletica leggera, equitazione e pallacanestro; quest'ultima, naturalmente, fino alla sospensione della leva. A queste discipline tradizionali poi se ne sono aggiunte di nuove ed emergenti negli ultimi anni che hanno consentito di proiettare l'attività di tutto il centro sportivo verso una nuova realtà di altissimo livello. Tra le tappe più significative di questa trasformazione vanno sicuramente evidenziati l'arruolamento delle prime «Farfalle» nella ginnastica ritmica nel 2004, l'ingresso del tiro con l'arco nel 2006, l'arruolamento dei migliori specialisti del beach volley nel 2009 e l'apertura agli sport di ghiaccio nel 2013.
  Fra i campioni del passato che hanno vestito e onorato i colori dell'Arma azzurra spiccano tra tanti: Pietro Mennea, Giacomo Crosa e Manuela Levorato in atletica leggera; Michele Maffei per la scherma; Dino Meneghin, Gianmarco Pozzetto e Andrea Bargnani nel basket; Matteo Morandi e Alberto Busnari nella ginnastica artistica; Elisa Santoni nella ginnastica ritmica; Valentina Marchei nel pattinaggio sul ghiaccio. Sono tutti atleti storici che con i loro prestigiosi successi hanno dato lustro al centro sportivo, lasciando idealmente il testimone ai campioni di oggi, fra cui citerei Pag. 9Alessio Foconi e Paolo Pizzo per la scherma, Marco Lodadio per la ginnastica artistica, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli per il tiro con l'arco, Daniele Lupo e Paolo Nicolai per il beach volley, nonché le già citate «Farfalle» della squadra nazionale di ginnastica ritmica. Questo era giusto per citarne alcuni fra i più rappresentativi. Grazie al loro impegno e alle loro affermazioni, stanno dando continuità e ancora più prestigio all'Aeronautica militare e, più in generale, all'intero movimento sportivo nazionale.
  Passiamo adesso alla struttura ordinativo-organica. Il Centro Sportivo AM (Aeronautica militare) è un'articolazione del Comando Aeroporto di Vigna di Valle, Centro storiografico e sportivo dell'Aeronautica militare. Il Comandante di corpo è il comandante del Comando Aeroporto Vigna di Valle: gerarchicamente dipende dal Comando Aeronautico di Roma, mantenendo però una dipendenza funzionale dal V Reparto dello Stato Maggiore Aeronautico. Da statuto sociale, io rappresento, quale Capo del V Reparto dello Stato Maggiore dell'Aeronautica, il Presidente della società sportiva del Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare.
  Passiamo ora alla dislocazione e alla disciplina praticate. La sede di servizio, come già detto, è l'aeroporto Luigi Bourlot di Vigna di Valle. Gli atleti attualmente in forza praticano le discipline che sono mostrate in lastrina, ovvero l'atletica leggera, il badminton, la canoa e il kayak, la ginnastica artistica, la ginnastica ritmica, il beach volley, il pentathlon moderno, la scherma, l'equitazione, il tiro con l'arco, il tennis da tavolo, il tiro a volo, la vela, lo sci alpino, lo snowboard, il bob, lo skeleton, il pattinaggio su ghiaccio, il pattinaggio di figura, il pattinaggio di velocità a rotelle e il curling.
  Passiamo adesso ai dati numerici. In forza presso il Centro Sportivo AM abbiamo al momento 136 atleti, 11 tecnici federati, un operatore sanitario che è un incarico rotazionale e 35 unità di personale di staff. Inoltre, la società del Centro Sportivo AM si avvale di un medico sociale sempre della Forza armata. Il settore poi è completato dal personale in servizio, da due ufficiali e tre sottufficiali presso il mio reparto e in particolare nella sezione politiche dello sport dello Stato Maggiore dell'Aeronautica.
  Passiamo ora ai reclutamenti. Il reclutamento degli atleti del Centro Sportivo dell'Aeronautica militare avviene, in ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 957 del Testo unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare (TUOM), attraverso un apposito concorso pubblico per titoli rivolto ad atleti che abbiano conseguito nella disciplina prescelta risultati agonistici di livello almeno nazionale certificati dal CONI o dalle federazioni sportive nazionali, la cui valutazione è devoluta ad un'apposita commissione esaminatrice sulla base dei parametri fissati dal bando di concorso. L'attuale policy di Forza armata prevede un'aliquota annua di incorporamento di 14 atleti da reclutare sulla base delle esigenze tecniche segnalate dal Centro Sportivo e valutate dallo Stato Maggiore Aeronautica in stretta collaborazione con il CONI e con le federazioni sportive nazionali, al fine di assicurare un adeguato sostegno ai programmi di sviluppo delle varie discipline sportive elaborate dai vertici sportivi nazionali. Tale linea di policy ha consentito negli ultimi anni di affiancare alle tradizionali discipline praticate presso il Centro Sportivo – quali la scherma, l'equitazione e l'atletica leggera – nuove discipline emergenti come quelle che ho citato prima – il tiro con l'arco, il beach volley e la ginnastica ritmica – che hanno regalato tanti successi e prestigiosa affermazione non solo all'Aeronautica militare, ma in generale a tutto il movimento sportivo nazionale.
  Nella lastrina sono riportati i principali risultati conseguiti dagli atleti del Centro Sportivo alle ultime due edizioni estive dei giochi olimpici e dei giochi mondiali militari nonché i risultati conquistati nelle principali manifestazioni sportive nazionali e internazionali del quinquennio. Come si può osservare, il numero dei risultati di oro, argento e bronzo è particolarmente significativo.
  Passerei ora all'attività giovanile. Il Centro Sportivo dell'Aeronautica militare è da Pag. 10sempre molto attento allo sviluppo e alla valorizzazione dell'attività giovanile attraverso molteplici iniziative che hanno visto negli anni la diretta organizzazione di attività sportive rivolte ai giovani come i corsi di scherma o i corsi di vela, oltre che la collaborazione di sostegno in termini di disponibilità di strutture logistiche sportive e il supporto di personale qualificato a diverse iniziative federali di sviluppo dell'attività giovanile, come i raduni giovanili periodici, le manifestazioni sportive, fra le quali spicca senz'altro il rapporto di collaborazione, regolato da un apposito protocollo d'intesa tuttora vigente con la FIPAV (Federazione italiana pallavolo), che ha individuato proprio nel Centro Sportivo dell'Aeronautica militare di Vigna di Valle il contesto ideale per far crescere i propri atleti.
  Passando adesso alle infrastrutture, il nostro Centro Sportivo – come ho già detto – insiste sul sedime dell'aeroporto di Vigna di Valle, avvalendosi di una splendida cornice naturale costituita dal lago di Bracciano. Nel corso degli anni, con la collaborazione del CONI e di alcune Federazioni sportive nazionali, il Centro Sportivo ha più volte ampliato e ammodernato gli spazi e gli impianti, rendendo tutte le strutture idonee e funzionali alla pratica sportiva di eccellenza. Attualmente il Centro dispone di: una pista di atletica leggera a sei corsie con pedane per i salti – alto, asta, lungo e triplo – e i lanci di peso, disco, martello e giavellotto; una zona lanci esterna per l'allenamento dei lanci lunghi; un pistino indoor, in sportflex, da 50 metri a due corsie; un palazzetto coperto in parquet taraflex con doppio campo regolamentare per pallacanestro e pallavolo con possibilità di attrezzare una sala d'armi per la scherma con dieci pedane regolamentari, complete di attrezzature elettroniche e di segnalazione con spalti e tribune; una tensostruttura in parquet con campo regolamentare da pallacanestro; un campo esterno da tennis; un campo esterno da calcio a 5; due campi da beach volley con fondo riscaldato e coperti da struttura pressostatica; una sala d'armi al coperto per la scherma con dieci pedane regolamentari complete di attrezzature elettroniche di segnalazione; una sala muscoli di 200 metri quadrati attrezzata per una zona cardio training; una sala fisioterapica con attrezzature predisposte per terapia con laser, ultrasuoni e tecarterapia; un'area rimessa imbarcazioni con scivolo; spogliatoi e aule didattiche.
  Passando adesso all'attività social e ai progetti speciali, oltre all'attenzione rivolta alla valorizzazione delle attività sportive giovanili, il Centro Sportivo ha da sempre improntato la propria attività al costante e costruttivo dialogo con la comunità locale, implementando il valore sociale del proprio operato attraverso la fattiva collaborazione alla realizzazione di numerose iniziative e progetti, di volta in volta promossi dagli enti territoriali, dagli istituti scolastici, dalle associazioni sportive dilettantistiche e del comprensorio che hanno visto la loro realizzazione presso le strutture logistiche sportive del Centro, anche grazie al contributo qualificato del personale dipendente. In particolare, le strutture sportive di Vigna di Valle costituiscono da anni la naturale sede di svolgimento della principale competizione sportiva scolastica del territorio, le famose «Etruschiadi», e sono altresì concesse all'utilizzo da parte delle principali associazioni sportive locali attraverso le forme di convenzione previste dagli attuali accordi Coni-Difesa.
  Mi piace evidenziare, inoltre, come sia particolarmente incentivata la partecipazione di atleti dell'Aeronautica militare in qualità di testimonial per la promozione di numerose iniziative di carattere sociale quali, per citarne alcuni in campi diversi ma uguali, l'educazione alla legalità e le iniziative come i giorni della ricerca AIRC e la lotta al bullismo e al doping che sono ritenute ovviamente meritorie dalla Forza armata e sono promosse a vari livelli istituzionali dai ministeri, dagli enti territoriali, dagli istituti scolastici e dagli enti di promozione sportiva e da associazioni varie.
  Passando ai protocolli, segnalo che ad oggi è attivo un protocollo d'intesa tra l'Aeronautica militare e la Federazione italiana pallavolo – che ho brevemente citato prima – per la promozione e la valorizzazione Pag. 11 del patrimonio atletico giovanile nella disciplina sportiva della pallavolo e per le attività di collaborazione con la Federazione italiana pallavolo. L'accordo vigente, valevole per il quadriennio 2018-2022 va a implementare il proficuo rapporto di collaborazione iniziato nel 2007 e successivamente regolamentato da appositi protocolli d'intesa che ha consentito la crescita presso il contesto e le strutture del Comando Aeroporto Centro Sportivo di Vigna di Valle delle varie rappresentative giovanili nazionali della pallavolo, permettendo alla FIPAV l'ideale sviluppo dei programmi tecnici, volti alla crescita dei principali talenti giovanili nazionali e alla Forza armata di poter usufruire di risorse esterne per il miglioramento delle infrastrutture degli impianti e delle attrezzature del Centro Sportivo.
  Per quanto riguarda, invece, i concorsi non operativi, nel corso dell'anno 2019, su richiesta del CONI e delle Federazioni sportive nazionali, in linea con le procedure previste dal vigente protocollo d'intesa tra il CONI e lo Stato Maggiore Difesa, l'Aeronautica militare ha supportato le esigenze organizzative dei vertici sportivi nazionali, concedendo in occasione di eventi manifestazioni a carattere sportivo – solo a titolo di esempio per l'anno 2019, perché con la pandemia in corso il 2020 è stato un anno molto particolare – 57 bus, 74 unità per attività di rappresentanza, 24 strutture per l'alloggiamento di circa 1.000 unità e 4 presenze della Banda dell'Aeronautica militare.
  Passiamo al sostegno e alla valorizzazione delle carriere e delle professionalità tecniche e sportive degli atleti. In ottemperanza alle procedure previste dall'articolo 962 del TUOM, gli atleti militari in forza al Centro Sportivo dell'Aeronautica militare ritenuti non più idonei sono dimessi dall'attività agonistica con provvedimento del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, sulla base di motivata proposta dei superiori gerarchici. Una volta dimessi dall'attività agonistica, gli atleti militari possono scegliere fra il proscioglimento dei vincoli della ferma, ovvero il congedo, e la permanenza in servizio attraverso il reimpiego nei reparti e nei comandi di Forza armata compatibilmente con le esigenze organiche e di servizio.
  Risulta evidente che il momento delle dimissioni dell'attività agonistica apre una fase particolarmente delicata della carriera professionale di un atleta militare in considerazione delle importanti scelte professionali che lo stesso è chiamato a fare. Proprio per questo motivo la policy di Forza armata è sempre stata quella di far avvicinare l'atleta a tale momento in maniera graduale e consapevole, sensibilizzando da sempre il personale di staff del Centro Sportivo a una prima attività di orientamento sulle possibilità professionali inerenti al reimpiego dell'atleta. Ovviamente, anche in considerazione della dislocazione geografica delle parti dell'Aeronautica militare, non così capillare e diffusa sul territorio come per le altre forze armate, non sempre è stato facile coniugare le desiderate aspettative professionali dell'atleta con le esigenze organiche della Forza armata; ma, dallo scorso anno, grazie anche alla sensibilità dei vertici alla problematica, l'attività di orientamento professionale è stata implementata ancora di più e attualmente svolta dallo stesso organo di impiego della Forza armata, la DIPMA (Direzione per l'impiego del personale militare dell'Aeronautica), in coordinamento con il comando del Centro Sportivo dell'Aeronautica militare. Tale attività di orientamento professionale, così come recentemente definita, ha consentito una ottimizzazione delle possibilità di impiego degli atleti militari dimessi, con conseguenti benefici sia per le aspettative professionali degli ex atleti sia per la stessa Forza armata, che ha visto notevolmente ampliate le capacità di impiego di tale particolare e pregiata categoria di personale, spesso apprezzata dai comandanti dei vari reparti di impiego per le particolari qualità di base possedute e sviluppate in virtù delle precedenti esperienze agonistiche, come lo spirito di sacrificio, la capacità di lavorare in team, la conoscenza delle lingue e la capacità di sapersi relazionare. Va comunque evidenziato come, nel processo di orientamento professionale degli ex atleti, venga prioritariamente valutata Pag. 12 la possibilità di reimpiego compatibilmente con le esigenze organiche di servizio presso il Centro Sportivo o in mansioni attinenti lo sport – a titolo di esempio, gli istruttori ginnici – anche presso altri reparti dell'Aeronautica militare; ma, sempre più spesso, gli stessi ex atleti hanno manifestato interesse all'impiego in altri settori della Forza armata e dopo la frequenza di appositi corsi hanno trovato un utile e apprezzatissimo impiego presso i reparti di Forza armata.
  Da quanto esposto risulta evidente lo sforzo e l'attenzione posti dall'Aeronautica militare all'opportuna valorizzazione delle carriere di questa particolare categoria di personale che risulta ormai trovare utile impiego in Forza armata e che ovviamente saremmo ben lieti di implementare ulteriormente.
  Ho concluso la mia esposizione e nel ringraziare nuovamente per l'opportunità che mi è stata concessa, resto a disposizione per eventuali domande. Grazie.

  PRESIDENTE. Ringrazio il Generale di Brigata aerea Giovanni Francesco Adamo per l'esposizione. Adesso do la parola al Colonnello Vittorio Fragalà, Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri. Prego.

  VITTORIO FRAGALÀ, Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri. Grazie, signor presidente e onorevoli deputati. Desidero innanzitutto ringraziare le Commissioni qui riunite per l'opportunità offerta di fornire elementi di conoscenza sulla struttura e sulle attività del Centro Sportivo Carabinieri. Nel corso dell'audizione odierna cercherò di fornire un quadro sintetico, ma completo, circa l'attività sportiva nei Carabinieri che possa essere utile nell'ambito dell'indagine conoscitiva in corso.
  L'attività sportiva è da sempre parte integrante dell'addestramento del personale militare e, pertanto, l'Arma ne agevola la pratica, sia come elemento della formazione professionale, sia per favorire il benessere del personale. La promozione dell'attività sportiva a livello agonistico e il mantenimento dei livelli di eccellenza sono assicurati dal Centro Sportivo Carabinieri.
  Veniamo ora a dei brevi cenni storici. Fin dagli anni Sessanta del secolo scorso, l'attività sportiva nell'Arma veniva svolta da militari isolati, tesserati dalle varie federazioni sportive, ovvero da nuclei sportivi temporanei creati all'esigenza per partecipare alle attività interforze. Successivamente, l'organizzazione sportiva ha visto numerose modifiche, di cui citerò solo le tappe più salienti. Nel 1962 è stato istituito un Centro sportivo presso la scuola Allievi di Roma e nuclei sportivi presso le divisioni territoriali, tutti posti alle dipendenze di una sezione dell'Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale. Nel 1965 le competenze del Centro sono state trasferite presso il Comando Generale con la creazione, nell'ambito del V Reparto Relazioni Esterne, di un Ufficio Attività Sportiva, a cui facevano capo del distaccamento atleti di Roma e le dieci sezioni sportive. Nel 2000, con l'elevazione dell'Arma dei carabinieri a rango di Forza armata, gli assetti sportivi istituzionali sono stati ricondotti nell'alveo del I Reparto, Gestione delle risorse umane, costituendo la IV sezione Attività Sportiva dell'Ufficio Addestramento e Regolamenti, con il quale il Centro Sportivo ha mantenuto un legame funzionale. Il 26 ottobre 2009, per assicurare la gestione unitaria del settore sportivo e coordinare più efficacemente le attività espletate dalle sezioni, è stato istituito il Centro Sportivo Carabinieri con sede a Roma. Dal primo gennaio 2017, per effetto del decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016, il Gruppo Sportivo Forestale è confluito nel Centro Sportivo Carabinieri.
  Veniamo ora ai compiti del Centro Sportivo. Il Centro Sportivo Carabinieri istituzionalmente coordina, dirige e sostiene l'attività delle sezioni sportive alle dipendenze. In particolare, il reparto cura l'esercizio e la diffusione delle discipline olimpiche – ovvero degli sport che abbiano attinenza con il servizio d'istituto –, la formazione il perfezionamento degli atleti e dei tecnici delle varie specialità, l'organizzazione e la partecipazione alle gare nazionali ed internazionali, la promozione dell'immagine dell'istituzione Pag. 13 attraverso i risultati sportivi e il mantenimento dei contatti con gli organi federali di riferimento.
  Veniamo ora alla struttura ordinativa. Il Centro Sportivo dipende gerarchicamente dal Comando delle Scuole dell'Arma dei carabinieri e, come dicevamo, a sua volta ha un legame funzionale con il Comando Generale Ufficio I Reparto Ufficio Addestramento e Regolamenti. Il Comandante del Centro Sportivo ha alle dipendenze un vicecomandante per garantire la continuità di comando, un Ufficio Comando articolato in due sezioni: Comando e Servizi e preparatori e le 12 sezioni sportive, ciascuna retta da un ispettore. Di queste, sei sezioni hanno sede a Roma: equitazione, arti marziali, nuoto, scherma, pentathlon moderno, triathlon e ciclismo – che costituiscono un'unica sezione – tiro a segno e tiro a volo; una sezione di atletica a Bologna, che ha un distaccamento sul piano effettivo a Rieti, ereditato dal Corpo forestale dello Stato; una sezione pugilato a Napoli; una sezione di paracadutismo sportivo a Livorno, che ha un collegamento tecnico funzionale con il Centro Sportivo Carabinieri, ma che per la peculiarità delle funzioni dal 2011 è alle dirette dipendenze del Primo Reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania; una sezione canoa fluviale a Carpanedo, in provincia di Vicenza; una sezione di canottaggio e canoa olimpica a Sabaudia; una sezione sport invernali a Selva Val Gardena che ha un distaccamento ad Auronzo di Cadore, che era già sede della sezione sport invernali del Corpo forestale dello Stato.
  Al momento il Centro Sportivo ha una forza effettiva di 350 militari complessivi, di cui 25 sono i comandanti delle sezioni addetti all'Ufficio, 68 sono i tecnici e 257 gli atleti.
  Il reclutamento degli atleti avviene con cadenza annuale tramite un apposito concorso pubblico per specifiche discipline individuate di volta in volta in base all'esigenza di garantire il costante aggiornamento qualitativo dell'organico delle diverse sezioni. Nell'ultimo quinquennio sono stati arruolati mediamente circa 30 militari all'anno, assicurando un costante ricambio generazionale. I vincitori di concorso sono ammessi a uno specifico corso formativo di 6 settimane al termine del quale sono immessi in ruolo con il grado di Carabiniere. Dal 2019, per essere sempre più aderenti alle esigenze degli atleti e dello sport nazionale, sono stati banditi due concorsi all'anno, uno relativo agli sport invernali e uno per le altre discipline al fine di poter svolgere il corso in favore degli atleti delle discipline invernali nel periodo meno intenso della stagione agonistica e non incidere sulla loro preparazione.
  Per quanto riguarda i risultati, il Centro Sportivo dalla costituzione ad oggi ha contribuito ad alimentare il medagliere olimpico nazionale con 31 ori, 28 argenti e 41 bronzi, oltre che arricchire quelli delle competizioni mondiali, europee e internazionali in genere, come si evince dalla tabella relativa al computo complessivo delle più importanti manifestazioni sportive. Venendo in particolare alle ultime due edizioni dei giochi olimpici estivi e invernali, gli atleti del Centro Sportivo hanno conseguito i risultati che vedete nella slide, di cui mi piace ricordare il complessivo di 3 ori, 4 argenti e 8 bronzi. Per quanto riguarda le ultime quattro edizioni dei giochi mondiali militari, sono stati vinti 9 ori, 16 agenti e 18 bronzi. Nelle ultime cinque stagioni agonistiche a livello internazionale e nazionale desidero solo sottolineare i 14 ori mondiali, i 27 ori europei e i 7 sette ori ai giochi del Mediterraneo, i 4 ori alle Universiadi e i 343 titoli italiani assoluti. Solo a titolo esemplificativo abbiamo riportato l'elenco degli atleti vincitori di medaglie olimpiche tuttora in servizio al Centro Sportivo e, quindi, in attività agonistica per non volere far torto ai numerosi atleti sia del passato e non più in attività che tuttora, invece, prestano servizio al Centro Sportivo, che sono le nostre giovani speranze.
  Venendo all'attività giovanile, a partire dalla stagione agonistica 2015-2016 il Comando Generale ha disposto la riattivazione delle sezioni giovanili insieme al comparto sportivo dell'Arma, con lo scopo di promuovere e utilizzare l'attività sportiva come mezzo di elevazione sociale e promozione di uno stile di vita sano e migliore, in Pag. 14particolare tra i giovani. Attraverso l'attività delle sezioni giovanili dislocate presso le sedi delle singole sezioni del Centro Sportivo Carabinieri, l'Arma intende anche portare avanti un progetto di crescita sportiva e agonistica finalizzata alla creazione di validi vivai di giovani atleti, dai quali poi poter individuare i potenziali campioni di domani e, ove possibile, reclutarli nel Centro Sportivo per proseguire l'attività agonistica ai massimi livelli. Nel tempo sono state attivate nuove sezioni, ma contiamo di attivare anche quelle restanti, per un totale di 73 atleti attualmente tesserati presso il centro sportivo che gareggiano con i colori sociali dell'Arma.
  Venendo alle infrastrutture, il Centro Sportivo si avvale delle strutture di reparti dell'Arma che ospitano le sezioni dipendenti che, come avete visto, sono sparse su tutto il territorio nazionale e che in molti casi sono dedicate esclusivamente alla preparazione degli atleti. Tutte le sedi dispongono dei servizi essenziali per il corretto svolgimento delle attività, ovvero palestre, sale di muscolazione e fisioterapiche nonché, nella maggior parte dei casi, sale di riabilitazione e saune. In particolare, la sezione arti marziali presso la caserma Podgora a Trastevere a Roma dispone di una palestra attrezzata con tatami per il judo, per la lotta, per il karate e per il taekwondo. La sezione scherma, il pentathlon moderno, nuoto, equitazione, tiro a segno e tiro a volo, che hanno tutte sede presso la caserma Salvo D'Acquisto a Tor di Quinto a Roma, dispongono di pedane per la scherma, di una pista di atletica, di scuderie e di maneggi indoor e all'aperto e sono le strutture del IV Reggimento a cavallo. La sezione atletica, nel V Reggimento dei Carabinieri Emilia-Romagna a Bologna, dispone di una pista d'atletica dedicata, completa di aree per salti e lanci. La sezione pugilato, presso il X Reggimento Carabinieri Campania a Napoli, è dotata di una palestra con l'attrezzistica specifica per l'attività. La sezione sport invernali a Selva di Val Gardena dispone di una parete di roccia per arrampicata sportiva e un campo sportivo polifunzionale. Il distaccamento della sezione sport invernali di Auronzo di Cadore dispone di una mini pista di atletica, un rettilineo di 100 metri e un campo sportivo polifunzionale. La sezione canottaggio e canoa olimpica di Sabaudia dispone di una struttura per la messa in acqua e rimessaggio delle imbarcazioni nel bacino del lago di Paola, dove gli atleti si allenano.
  Veniamo alle attività e ai progetti sociali. Nell'ambito dell'attività svolta in favore della collettività e finalizzata alla promozione della pratica sportiva nei diversi contesti sociali, desidero ricordare le seguenti iniziative. Il 4 dicembre 2017 presso la caserma Caretto – la sede del X Reggimento Carabinieri Campania a Napoli, che si trova nel quartiere Scampia – è stata inaugurata la palestra per le attività della sezione giovanile di pugilato, nell'ambito dell'iniziativa «Minori a rischio» a voler sottolineare ancora una volta la forte volontà dell'Arma di essere presente e vicina alla popolazione in un contesto urbano e sociale complesso come quello della periferia dell'area metropolitana di Napoli, utilizzando la pratica sportiva come un mezzo per avvicinare i giovani alla cultura della legalità e al rispetto delle regole e del prossimo.
  Con le stesse finalità è stato sottoscritto nel 2000 l'accordo con l'Opera Pia Asilo di Savoia per lo sviluppo – presso la Palestra della legalità di Ostia, sequestrata alla criminalità organizzata – di iniziative nell'ambito del programma «Talento & tenacia – Crescere nella legalità». Attraverso l'impegno degli atleti e dei tecnici della sezione arti marziali, il Centro Sportivo coordina e svolge corsi in favore dei giovani della zona, promuove azioni finalizzate all'educazione e alla legalità tramite lo sport.
  Desidero ricordare, inoltre, che da oltre 20 anni presso le strutture del IV Reggimento a cavallo vengono ospitate le associazioni abilitate a praticare interventi assistiti con gli animali, che organizzano attività di ippoterapia con i cavalli della componente equestre dell'Arma in favore di persone in condizioni di disabilità, promuovendo anche la loro partecipazione a competizioni sportive nel settore paralimpico. Pag. 15
  L'Arma dei carabinieri e il Centro Sportivo, per perseguire le citate finalità istituzionali e sociali e promuovere la pratica dello sport, hanno nel tempo sottoscritto protocolli e convenzioni con federazioni sportive, enti e istituzioni. Da ultimo, ricordo i protocolli di intesa sottoscritti dall'Arma dei carabinieri con Sport e Salute Spa e con la Federazione motociclistica italiana, mentre il Centro Sportivo, sempre nell'ambito della convenzione tra il CONI e il Ministero della difesa, ha sottoscritto degli accordi con la Federazione italiana sport invernali, con la Federazione italiana canoa e kayak, con la Federazione pugilistica italiana e con la Federazione italiana sport equestri. Sono, inoltre, stati sottoscritti accordi con la facoltà di medicina e psicologia dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza e con l'Azienda ospedaliera San Giovanni di Roma.
  Veniamo ai concorsi non operativi. L'Arma garantisce da sempre un importante contributo in termini di uomini, mezzi e infrastrutture per lo svolgimento e l'organizzazione di manifestazioni sportive di livello nazionale e internazionale, in particolare con mezzi di trasporto collettivi con conducente, con la collaborazione dell'organizzazione di gare, con atleti di rappresentanza in occasioni istituzionali, con l'alloggiamento al vitto per partecipanti a eventi sportivi, con strutture nello svolgimento di gare nonché la banda, le fanfare e il Carosello equestre in occasioni di rilievo. A titolo esemplificativo sono stati riportati i dati del 2019 che sono più attendibili del reale entità.
  Mi avvio a concludere. Ai sensi dell'articolo 962 del Testo unico dell'ordinamento militare, gli atleti in forza al Centro Sportivo Carabinieri ritenuti non più idonei sono dimessi dall'attività agonistica con un provvedimento del Comandante Generale e impiegati, compatibilmente con le posizioni disponibili, in mansioni attinenti allo sport presso il Centro Sportivo o altro reparto, ovvero nel normale servizio di istituto, previa frequenza di un corso di aggiornamento di dodici settimane che si unisce a quello di sei, frequentato al momento dell'arruolamento. L'impiego è tendenzialmente orientato a venire incontro, compatibilmente con le esigenze organiche di servizio, ai desiderata degli atleti, le cui competenze possono trovare anche utile collocazione nei settori di specialità più affini alle discipline sportive praticate quali, ad esempio, il servizio di soccorso alpino sulle piste, la difesa personale, il tiro, l'equitazione e il paracadutismo.
  Signor presidente e onorevoli deputati, ho concluso. Rinnovo il mio ringraziamento per avermi consentito di illustrare la struttura e l'attività del Centro Sportivo Carabinieri. Rimango a disposizione per qualsiasi domanda.

  PRESIDENTE. Grazie a lei per l'intervento. Adesso iniziamo con gli interventi dei colleghi deputati. Do la parola al collega Rossini. Prego.

  ROBERTO ROSSINI. Grazie, presidente. Ringrazio tutti gli intervenuti, il Colonnello Consoli, il Generale Adamo – colgo l'occasione per fare anche gli auguri perché mi sembra che oggi sia la festa dell'Aeronautica – e il Colonnello Fragalà. Vi ringrazio per la relazione e vi chiedo se poi sarà possibile avere le slide.
  Ringrazio ancora il Colonnello Consoli, perché sono andato in visita al Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito e spero che ci sia occasione di visitare anche i centri delle altre Forze armate. Sarebbe bello sentire in questa indagine conoscitiva anche qualche campione, ovviamente con il vostro consenso e la vostra disponibilità, per conoscere anche il punto di vista dell'atleta. Avete dato molte informazioni e, in particolare, ho apprezzato la parte che coinvolge il territorio dell'Aeronautica, le Etruschiadi e il fatto che siano state riattivate le attività giovanili per trovare nuovi campioni. Peccato che le vostre strutture rimangono nel territorio e non sono capillari, perché sarebbe bello coinvolgere tutta l'Italia.
  Una domanda che ho fatto anche nella precedente audizione è se avete delle collaborazioni scolastiche e se ci sono degli eventi che organizzate nelle scuole, perché sarebbe bello integrarle, dal momento che Pag. 16– come avete detto – lo sport è importantissimo sotto tanti punti di vista, dal sociale all'integrazione, al rispetto della legalità eccetera. Sarebbe bello far arrivare dei campioni e far conoscere l'importanza dello sport già a livello scolastico. Mi è piaciuto molto anche il passaggio del colonnello Consoli sul recupero psicologico, a cui tengo in modo particolare, perché ho presentato una risoluzione su questo tema e credo che lo sport aiuti tantissimo ad ottenere dei risultati a livello psicologico.
  Tutti i successi che avete mostrato e che sono stati ottenuti dall'Esercito, dall'Aeronautica e dall'Arma dei carabinieri sono successi a livello nazionale. Tutti i cittadini italiani e tutti noi, quando ci sono queste manifestazioni, siamo lì a incitare i nostri atleti, perché comunque danno prestigio a tutto il Paese. I risultati che portate sono importantissimi per il Paese. Infatti, il livello sportivo fa crescere la popolarità del Paese e possiamo dire che negli ultimi anni l'Italia se l'è cavata abbastanza bene, ma secondo me potremmo fare di più. Ci si potrebbe mettere anche a tavolino per ragionare su come far crescere il nostro Paese a livello sportivo anche per aumentare le medaglie, che sarebbe comunque un'iniziativa importante da portare avanti.
  Volevo chiedervi, a livello di retribuzioni – dal momento che non lo so – quanto può percepire più o meno un atleta? Questi atleti hanno la possibilità di fare altro, magari avere degli sponsor o poter fare pubblicità? C'è differenza tra le varie Forze armate, ovvero qualcuno lo può fare e qualcun altro no? Sto cercando di capire queste cose. Siete un mondo complesso, avete tante sfumature e, quindi, mi interesserebbe sapere se gli atleti, previa autorizzazione ministeriale, possano fare anche sponsorizzazioni eccetera e, quindi, avere altri introiti, perché fare questo tipo di attività richiede molti sacrifici già da quando sono giovani (i genitori devono indirizzarli e gli atleti devono lasciare le proprie famiglie). Quindi, mi chiedevo se ci fosse questa possibilità. Intanto vi ringrazio per la disponibilità e ringrazio in anticipo per le risposte.

  FELICE MARIANI. Grazie, presidente. Ringrazio il Colonnello dell'Esercito Consoli, il Generale dell'Aeronautica Adamo e il Colonnello Fragalà. Grazie di essere qui. Partecipo molto volentieri a questa indagine conoscitiva. Sono stato per oltre 40 anni nelle Fiamme Gialle, quindi conosco bene la realtà dei gruppi sportivi militari che svolgono un'attività di eccellenza, ma anche una funzione sociale importante. Proprio per questo motivo ci tengo anche a sottolineare questa importanza per lo sport italiano, per i campioni che arruolate e per come li tutelate e li fate progredire. Con i colleghi magari potremmo anche stabilire di fare un tavolo per poter aumentare, se è possibile, questi posti che annualmente si lasciano per gli atleti. In particolare, mi sembra che quest'anno si potranno erogare gli arretrati per gli atleti paralimpici e con disabilità, una cosa a cui tengo molto, che ho seguito e che ho fatto in modo di far approvare con la mia collega Giusy Versace. So che ne avete parlato prima, ma magari vi chiedo se potreste fare un accenno a questo, visto che ogni gruppo militare e ogni gruppo sportivo si comporterà in maniera diversa in base alle amministrazioni.
  Una cosa che ho già detto nell'altra audizione che c'è stata con gli altri comandanti, proprio perché svolgete un'attività di eccellenza, è di fare in modo che vorrei che una volta arruolati, gli atleti continuassero ad impegnarsi – ciò vale anche per gli allenatori e gli istruttori – perché, a volte succede che cala un po' l'attenzione o l'impegno da parte dell'atleta dopo essersi arruolato. Io ne ho arruolati tanti, essendo anche direttore tecnico delle Fiamme Gialle oltre che della Nazionale e ho seguito un po' tutti i vostri atleti, i Carabinieri e l'Esercito alle gare giovanili. Non ho seguito quelli dell'Aeronautica, perché non avete giocato, ma speriamo che in un prossimo futuro si potrà fare in modo di arruolare gli atleti del judo. Alcuni atleti, sia della prima che della seconda fascia, una volta entrati, continuano ad allenarsi costantemente ad alti livelli, mentre ad altri, invece, cala un po' questa voglia. Secondo me è bene e far sì che non si indugi su questo Pag. 17proprio perché, è un peccato che atleti, campioni italiani, con medaglie europee, una volta arruolati non riescano più a vincere e quindi, in sostanza, vincendo più da civili che da militari. Credo che sia giusto prestare attenzione a questo, proprio per il lustro che devono dare ai centri militari.
  Volevo fare alcune domande sulle sezioni giovanili: quali sono i criteri con cui vengono ammessi i ragazzi nelle vostre sezioni giovanili? Come siete connessi con il mondo della scuola? Ci sono progetti in merito con la scuola? Grazie.

  SALVATORE DEIDDA, (intervento da remoto). Ringrazio il presidente per questa audizione interessante e istruttiva. Tutte le relazioni hanno dato un contributo importante. A questo riguardo, proprio per capire meglio questo bellissimo mondo, chiedo se in questi anni ci siano stati dei tagli ai bilanci che abbiano pregiudicato l'attività, i risultati e anche l'attrattività che possono avere le Forze armate. Forse avete dovuto rinunciare anche a qualche atleta.
  La seconda domanda è: se ci fosse la possibilità di fare una richiesta che poi venga accolta, cosa chiedereste per migliorare il vostro settore? Grazie.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, vorrei fare alcune considerazioni essendo colui che ha promosso quest'indagine conoscitiva, nata da due grandi necessità. La prima è quella di esaltare il lavoro che state facendo nell'interesse della nazione. Spesso un Paese come l'Italia non ha coscienza – e nemmeno il Parlamento nel suo complesso – della capacità che hanno i corpi sportivi militari di produrre relazioni positive ed educare allo sport. Per la formazione dei nostri ragazzi lo sport è un elemento fondamentale, tanto è vero che è una materia che fa curriculum all'interno dell'attività scolastica. Bisogna, quindi, conoscere tutto questo per fare in modo che queste attività che le Forze armate e le Forze di polizia portano avanti siano riconosciute e, soprattutto, stimolate nel miglioramento continuo. La seconda, è stata appena citata dal collega Deidda, ovvero capire se il Parlamento con l'attività legislativa possa venirvi incontro in qualche maniera per migliorare l'efficacia e l'efficienza di questo vostro lavoro.
  Vi ho sentito con molto interesse e mi sembra di capire che – provo a fare un po' un riassunto delle tre relazioni – sul profilo del reclutamento, al di là dell'osservazione sui numeri, oggi le tecniche di arruolamento e di reclutamento siano abbastanza consolidate e congrue rispetto all'attività che fate.
  Quanto alla possibilità di avanzamento per meriti sportivi, che è stata sottolineata soprattutto dall'Esercito, se serve un intervento legislativo e una mano da parte del Parlamento, credo che per capire come portare a casa dei risultati dovremmo premiare il merito sportivo e l'impegno professionale a tutto tondo. Direi che sulla parte prettamente sportiva e della carriera i risultati dimostrano che c'è un'efficacia di fondo da parte delle vostre attività.
  Sul trasferimento dell'esperienza una volta finita l'attività sportiva vi faccio una domanda molto diretta. Il trasferimento è solo dentro alla Forza armata oppure è permeabile rispetto alle altre Forze? Inoltre, possiamo pensare a una permeabilità anche all'interno della pubblica amministrazione in un processo di riqualificazione, con l'intento di esaltare e portare sempre di più a fattor comune le potenzialità dell'atleta, che magari ha dato tanto alla nazione sotto il profilo sportivo e forse, dopo l'attività sportiva, può essere riqualificato per fargli dare il massimo apporto sia sotto il profilo professionale, che sotto quello della capacità educativa che lo sport può avere? Mi vengono in mente dei progetti di collaborazione che questi grandi sportivi potrebbero avere con il mondo della scuola. Secondo me, su questo aspetto, siamo disponibili per capire se possiamo aiutare da un punto di vista normativo.
  L'ultimo punto è se ci sono degli sport in sofferenza o anche degli sport che oggi non vengono ricompresi. La domanda è: nel rapporto con le federazioni sportive e il CONI, ricevete degli stimoli per intervenire negli sport considerati più deboli da un punto di vista del marketing e della comunicazione Pag. 18 e, quindi, del supporto economico privato delle società sportive dilettantistiche? Avete magari delle sollecitazioni per intervenire proprio dove alcuni di questi sport sono in sofferenza nell'attività ordinaria? Queste sono le domande.
  Se non ci sono altri interventi darei di nuovo la parola al Colonnello Consoli per una rapida replica e poi, a seguire, agli altri auditi.

  GIOVANNI FRANCESCO CONSOLI, Capo Ufficio Sport – V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito. Partirei proprio dall'ultima domanda. Per le attività dello sport in generale, penso che se non c'è una programmazione non si vada da nessuna parte. Trovare una federazione che non sia in sinergia con l'Esercito – ma penso di interpretare anche il pensiero delle altre Forze armate – non porta da nessuna parte. Voglio dire che bisogna stabilire un programma, perché altrimenti non si ottengono risultati e si reclutano atleti che, poi, nel corso degli anni si perdono. E qui vengo alla risposta dell'onorevole Mariani. Non si arriva da nessuna parte se non c'è una sinergia con le federazioni e anche con le società sportive di provenienza. Noi teniamo molto a mantenere il rapporto con la vecchia società, ma spesso e volentieri in determinati contesti, qualora lo statuto della federazione lo consenta, noi non obiettiamo sul doppio tesseramento e manteniamo il cordone ombelicale con la vecchia società. Questo aiuta nel portare avanti dove la vecchia società non arriva in termini di sostegno, di preparazione e di crescita dell'atleta in generale, ma aiuta anche a progredire in un programma. Dunque, la Federazione a quel punto viene in soccorso e ci traccia una linea che noi sosteniamo. Questa è la cosa che per noi in assoluto più importante: il rapporto con la società civile e la federazione e i programmi ben definiti con i tecnici. Con tutto questo, le collaborazioni vengono migliorate e noi stiamo crescendo, perché siamo una società sportiva – consentitemi questo termine – giovane e, quindi, anche il numero di tecnici che si stanno formando è aumento.
  Per venire alla risposta dell'onorevole Mariani, siamo un po' fuori dall'aspetto paralimpico, nel senso che con la costituzione del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa il ruolo primario è il loro. Siamo ancora nella fase embrionale, poiché il decreto è stato approvato da poco, ma stiamo lavorando in stretta collaborazione con lo Stato maggiore della Difesa, anche se siamo ancora indietro perché si stanno ancora definendo le norme. Non ci sarà un reclutamento, perché la Difesa non ha optato per questa scelta, ma sarà un'attività di contrattualizzazione, nel senso che l'atleta paralimpico verrà supportato come se fosse un rapporto di collaborazione. Da quello che ho capito, se questo rapporto proseguirà per almeno tre anni, gli verranno riservati dei posti a concorso nella Difesa. Questo a grandi linee, poi nello specifico si andrà avanti con i lavori.
  Cosa avviene dopo riguarda l'accertamento di quanto un atleta ha costruito, perché, oltre ad aver fatto l'atleta, molti studiano. Noi sosteniamo la formazione anche facendoli partecipare a dei corsi. Infatti, abbiamo un ottimo link con Tor Vergata, dove abbiamo dei nostri atleti e tecnici che collaborano e partecipano a dei corsi e a dei master. Il dopo è, quindi, anche frutto di quanto uno è riuscito dal punto di vista dello studio e di quanto si è applicato al di là dell'attività fisica e dei risultati ottenuti. Qualche volta qualcuno a malincuore ci lascia e passa ad attività presso altri consensi, però noi speriamo di trarre beneficio da questi atleti. Mi immagino, quando sarà – speriamo il più tardi possibile – una Diana Bacosi, una campionessa olimpica che ha un peso nell'ambito della Federazione, che diventa commissario tecnico del tiro al volo. Mariani ce lo insegna, lui è stato medaglia olimpica e diventare direttore tecnico di una federazione è importantissimo, perché ha esperienza, ma anche peso in campo nazionale e internazionale.
  Per quanto riguarda i bilanci, questi sono sempre adeguati, nel senso che cerchiamo di mantenere il numero di atleti congruo alla spesa. Cerchiamo di fare i buoni padri di famiglia perché i fondi sono Pag. 19soldi pubblici e noi siamo dei servitori dello Stato e cerchiamo di amministrare nel miglior modo possibile. Chiaramente la difficoltà è gestire le infrastrutture, gli atleti, farli crescere, cercare qual è il corso giusto per farli migliorare e seguirli dal punto di vista medico con la Federazione, ma tutto avviene insieme alle federazioni.
  Per quanto riguarda, invece, i premi e le sponsorizzazioni, gli atleti possono essere sponsorizzati. È chiaro che l'atleta più è in vista più ha immagine e più viene richiesto. La procedura è un decreto dirigenziale della Direzione generale del personale militare attraverso tutta la catena gerarchica che si esprime. Anche i premi vengono riconosciuti dalle federazioni in funzione dei risultati sportivi e anche qui c'è una differenziazione tra federazione e federazione. Le federazioni più virtuose e più attente elargiscono premi più sostanziosi. Spero di aver risposto.

  GIOVANNI FRANCESCO ADAMO, Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare. Parto subito dall'onorevole Rossini, che ringrazio per gli auguri. Oggi, in effetti, festeggiamo con una cerimonia al Palazzo dell'Aeronautica il nostro novantottesimo compleanno, che abbiamo compiuto domenica 28 marzo. Ci stiamo avvicinando al grandissimo traguardo del centenario del 2023 e, quindi, lo celebriamo con grande entusiasmo e sarà accompagnato già da quest'anno – speriamo che la pandemia ci consenta di fare sempre meglio – da una mostra di quadri restaurati e da un convegno sulla storia del Palazzo, sperando che con l'estate migliorino anche le condizioni.
  Per quanto riguarda la visita conoscitiva, sarei felicissimo di accogliere – insieme al Comandante di Vigna di Valle e a tutto il Centro Sportivo – una delegazione della Commissione e cercheremo di organizzarci anche con la presenza di alcuni campioni. Qui mi collego a un'altra domanda che è stata fatta in merito alla possibilità di dare modo ai campioni e agli atleti di allenarsi e di prepararsi per mantenere gli standard che avevano da civili. Per la preparazione, ricordo che gli atleti che si sono qualificati per partecipare ai Mondiali di Tokyo sono oltre 22 e si allenano con regolarità, a volte anche lontano dal centro di Vigna di Valle.
  Per quanto riguarda le collaborazioni scolastiche, sono state citate le Etruschiadi, però tengo a sottolineare che quello che è più importante è l'invio degli atleti come testimonial nelle varie scuole. Gli atleti provengono da tutte le parti d'Italia e, quando vengono distaccati dalle loro città di provenienza perché in occasione di particolari eventi le strutture delle federazioni a cui sono agganciati gli consentono degli allenamenti mirati, hanno la possibilità di andare come testimonial e come rappresentanti di questo mondo nelle scuole.
  A livello di retribuzione, loro sono dei volontari in ferma prolungata VFP4, quindi il loro stipendio si attesta intorno ai 1.100 euro. Questa è la loro retribuzione.
  Per quanto riguarda le attività extra, possono farle con le regole e con le norme che sono previste per i lavoratori dello Stato. Esiste un parere gerarchico e anche io do il mio parere ai nostri atleti che è positivo nel 90 per cento dei casi, perché sono ovviamente lavori inerenti. Facciamo un controllo di merito, poi arriva l'autorizzazione dalla Direzione del personale militare, però tutti gli atleti che chiedono di fare eventuali pubblicità o legarsi a un logo, se consono alla loro attività e alla Forza armata, non trovano alcun fattore limitativo se non le norme di legge.
  Per quanto riguarda la domanda dell'onorevole Mariani, ovviamente siamo assolutamente disponibili a parlare dei posti, ma ci sono dei limiti imposti dalle norme. Adesso siamo attestati a 14 e questo è un equilibrio che si è venuto a creare negli anni, ma non è detto che non potremmo magari aspirare a qualcosa in più. Bisognerà vedere quello che sarà possibile fare.
  Per quanto riguarda i paralimpici è tutto allo studio dello Stato maggiore Difesa. Noi diamo la massima collaborazione, però sarà un qualcosa di coordinato fra le Forze armate. C'è la massima apertura, ma bisognerà vedere qual è il miglior strumento per fare questo tipo di contratti e questo tipo di attività. Ci dedichiamo molto agli sportivi e quando è necessario li distacchiamo. Pag. 20 Il loro obiettivo è vincere e, quindi, noi verifichiamo che loro continuino a vincere e a eccellere nelle loro rispettive discipline, come facevano prima, cercando sempre di migliorare. Questo è il loro obiettivo istituzionale. Lo facciamo con i nostri tecnici, ma anche con i tecnici delle federazioni sportive nazionali; lo facciamo all'interno quando è possibile e, quando quelle interne non sono sufficienti, ci appoggiamo ad altre strutture.
  Per quanto riguarda le sezioni giovanili, non abbiamo dei reclutamenti mirati. Abbiamo le Etruschiadi, le collaborazioni con le scuole e cerchiamo di essere attivi nel territorio per avvicinare i giovani allo sport.
  Per quanto riguarda le domande dell'onorevole Deidda, negli ultimi anni abbiamo avuto un budget stabile e, quindi, non mi risulta che ci siano stati atleti che non sono stati presi a causa della carenza di fondi.
  Cosa fare per migliorare? Questa domanda è stata fatta anche dal presidente. Si può premiare il merito sportivo. Il loro sforzo si misura dalle loro prestazioni e dai loro risultati e, quindi, sarebbe sicuramente positivo poterlo premiare in qualche modo.
  Per quanto riguarda le domande del presidente, per noi produrre conoscenza e stimolo è uno sforzo continuo che cerchiamo di fare in tutti i settori. Il mio reparto si occupa proprio di comunicazione e relazioni esterne e gli sportivi hanno un link diretto con noi proprio per questa attività. Per questo spesso partecipano anche a trasmissioni. Già questo fine settimana c'è stata la partecipazione del Capo della sezione sportiva insieme a una persona della ginnastica artistica e svolgiamo continuamente questo tipo di attività.
  Quando l'attività agonistica finisce, cerchiamo il miglior prosieguo della loro carriera. Le esigenze individuali a volte sono le più disparate. Avere la possibilità di transitare in un'altra Forza armata o fuori nella vita civile ci favorirebbe, perché al momento abbiamo la possibilità o di farli rimanere all'interno come tecnici, come sportivi, dove c'è la possibilità o di transitare in una delle categorie previste per la nostra Arma. In questo momento non abbiamo la possibilità di transitarli né in altre Forze armate, né in ruoli civili, quindi, e questa sarebbe un'ulteriore possibilità per loro.
  Una cosa ho tenuto alla fine, perché secondo me è uno dei nostri fiori all'occhiello, è quello degli sport in sofferenza. Come Aeronautica militare siamo il gruppo sportivo più giovane e anche più piccolo. Proprio nell'ottica di ovviamente cercare di contribuire al meglio in questo settore – l'ha visto nella presentazione con il badminton e con il curling, sport non troppo diffusi – abbiamo cercato di essere ricettivi con il CONI e con le federazioni sportive italiane anche in quei settori che non sono così conosciuti e dove gli atleti di livello hanno difficoltà a trovare sponsor e la giusta visibilità. Da questo punto di vista siamo assolutamente sensibili e continueremo ad esserlo.

  VITTORIO FRAGALÀ, Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri. Anch'io, se posso, ripercorrerei le domande, iniziando da quelle dell'onorevole Rossini. Ovviamente la attendiamo al Centro Sportivo per la visita o alle sedi distaccate presenti sul territorio. Diamo anche la massima disponibilità per individuare degli atleti di punta che possano essere eventualmente auditi.
  Lei e l'onorevole Mariani avete centrato il tema della capillarità delle strutture sui criteri di selezione giovanile. È evidente che i giovani – stiamo parlando spesso di minorenni nella maggior parte dei casi – che possono espletare attività con i nostri tecnici presso le nostre strutture, normalmente sono dell'area di riferimento. Come lei accennava, sarebbe auspicabile avere delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale come le nostre stazioni, ma è evidente che questo comporterebbe dei costi e un impegno non sostenibili anche in termini di risorse umane e infrastrutturali. Cercando di rispondere a entrambe le domande, sarebbe auspicabile avere più sedi per i giovani che si vogliono avvicinare al mondo dello sport – che, come lei ben sa, sono segnalati spesso dalle stesse federazioni o già praticano quell'attività sportiva a un buon livello – fermo restando che è Pag. 21anche un bacino per avvicinare i giovani che magari non sono di livello ma che vogliono iniziare proprio dalle basi e la sezione sportiva giovanile può essere un buon punto di partenza.
  Venendo, invece, alla retribuzione, i Carabinieri al termine del corso vengono inquadrati come Carabinieri effettivi, sono in periodi di ferma volontaria e poi passano in servizio permanente e, quindi, hanno lo stipendio del Carabiniere.
  Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, non posso che confermare l'intervento del Colonnello Consoli che ha ricordato la normativa che consente l'autorizzazione ministeriale per l'attività extraprofessionale con i pareri gerarchici. Aggiungo anche che alcune federazioni – faccio l'esempio della Federazione italiana sport invernali – adottano un sistema diverso, nel senso che la sponsorizzazione è in capo alla Federazione e non all'atleta e, nel caso voglia coinvolgere un singolo atleta, poi c'è un protocollo d'intesa tra la Federazione in questo caso, che noi stipuliamo in virtù del protocollo tra il CONI e il Ministero della difesa con l'Arma dei carabinieri. Quindi, l'accordo avviene tra lo sponsor e la federazione sportiva e non con il singolo atleta. Questo era solo per citare un sistema che viene utilizzato, anche perché ogni Federazione ha una disciplina delle sponsorizzazioni diversa.
  Venendo agli eventi con le scuole, la domanda mi consente di ricordare che l'Arma dei carabinieri ormai da anni a un progetto che si chiama «Cultura della legalità» proprio nelle scuole. L'anno scorso è stato stipulato anche un protocollo d'intesa con il Ministero dell'istruzione, firmato dal Comandante Generale, proprio perché tutti i dirigenti scolastici possono rivolgersi ai comandi dell'Arma presenti su tutto il territorio nazionale per fissare degli incontri e delle iniziative come visite ai reparti presenti – per le scuole, in particolare, ci riferiamo ai più giovani – oppure incontri verso gli istituti da parte dei vari rappresentanti dell'Arma del posto. È un tema centrale perché l'impiego degli atleti anche in questa attività ha dei ritorni estremamente positivi, veicolando l'immagine dell'Arma non solo come quella di Forza armata in servizio di Polizia, ma anche come Forza armata che sviluppa le attività sportive. Il modello dell'atleta in generale e dello sportivo che si reca presso le scuole è un modello chiaramente positivo, che invoglia i giovani a seguire quell'esempio. Le confermo che questo progetto è in atto da anni, che è stato ratificato questo protocollo e che continuerà sicuramente. L'utilizzo e l'impiego degli atleti è sicuramente uno strumento importante come tutte le altre specialità dell'Arma, le unità cinofile e gli artificieri e anche il settore forestale, che destano l'interesse dei giovani. Questo rapporto con le scuole sul territorio è praticamente costante e consolidato da anni e continuerà sicuramente.
  Per quanto riguarda il Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, non posso che confermare gli interventi di chi mi ha preceduto e la norma stessa che incardina lo Stato Maggiore della Difesa e il compito di procedere su questa contrattualizzazione. È ovvio che noi, come tutte le altre Forze armate, ci siamo resi disponibili a fornire il massimo supporto in termini di personale e di strutture.
  Venendo alle domande dell'onorevole Mariani, è evidente che gli atleti devono mantenere standard elevati e su questo sono seguiti dai nostri tecnici. Inoltre, vengono stimolati a avere una crescita. È chiaro che abbiamo detto che, allorquando non dovessero conseguire risultati, sarà valutato l'interesse a mantenerli in attività agonistica, ma devo dire francamente che raramente questo succede per gli atleti giovani, perché i concorsi sono particolarmente selettivi.
  Venendo alle domande dell'onorevole Deidda, i tagli di bilancio hanno sempre inciso proporzionalmente, fermo restando che negli ultimi anni non ce ne sono stati e la quota parte dedicata allo sport con il contributo anche delle risorse che pervengono dal CONI prima e Sport e Salute adesso consentono di mantenere degli standard che ovviamente rimangono compatibili con quelle che sono le prioritarie esigenze istituzionali, ma riteniamo che sia altrettanto importante mantenere questo Pag. 22contributo allo sport italiano che cerchiamo di fornire.
  Venendo alle domande del presidente, desideravo solo sottolineare che per l'Arma dei carabinieri l'avanzamento tra ruoli è attualmente già consentito dalla norma specifica del codice dell'ordinamento militare. Quindi, noi dell'Arma dei carabinieri abbiamo già questa norma. Faccio l'esempio del Luogotenente Zöggeler, il grado più elevato della categoria degli ispettori, che è stato promosso per meriti sportivi e che per noi è una leggenda dello slittino.
  Per quanto riguarda il trasferimento di esperienze, mi sembra un tema estremamente interessante. A tal proposito desidero ricordare l'aspetto dei distacchi, perché in realtà – penso che i colleghi condividano – già avviene che alcuni tecnici di una Forza armata – parliamo, quindi, di atleti non più in attività agonistica – possono svolgere funzioni di tecnico nei confronti di atleti di un'altra Forza armata o addirittura di diatribe che non appartengono al comparto dello sport militare. Inoltre, atleti che non svolgono più attività agonistica e che non sono neanche all'interno del gruppo sportivo, quando richiesti dalle federazioni in virtù del protocollo tra il CONI e il Ministero della difesa, vengono distaccati delle esigenze delle singole federazioni a 360 gradi, come il tecnico o il commissario tecnico. Quindi, c'è già questo travaso di esperienza e di conoscenza.
  Venendo al discorso degli sport in sofferenza, è chiaro – condivido quanto detto dal Colonnello Consoli – che i progetti si fanno d'intesa con le federazioni. La Forza armata sicuramente favorisce principalmente l'adesione agli sport olimpici e a quegli sport che hanno un'attinenza con le Forze armate stesse, ma è chiaro che le progettuali si sviluppano d'intesa con le singole federazioni. Quindi, non è un'iniziativa della singola Forza armata, ma se la Federazione trova un accordo con la Forza armata, è chiaro che si possono sviluppare dei progetti anche su delle discipline meno note al grande pubblico. Non avrei altro da aggiungere. Ringrazio ancora per la parola.

  PRESIDENTE. Ringraziamo tutti gli intervenuti per la disponibilità e per le ottime relazioni. Autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna delle presentazioni informatiche (Vedi allegati). Vi ringrazio. Prego, collega.

  NICOLA ACUNZO. Ne approfitto brevemente per chiedere, a proposito della riflessione che facevate sul rapporto tra le federazioni, se il tutto sia in linea con la profusione all'interno delle Caserme delle singole Forze armate. Nel ringraziarvi per il lavoro che fate, in modo particolare per avvicinare con lo sport i giovani alle varie Forze armate, come membro della Commissione vigilanza Rai, volevo capire come poter facilitare la promozione del vostro lavoro e quello degli sportivi insieme alle Federazioni. L'idea è quella di supportare il vostro lavoro veicolandolo attraverso l'audiovisivo – per esempio con Rai Sport –, se un ragionamento di questo tipo può essere utile al vostro tipo di impegno.

  GIOVANNI FRANCESCO CONSOLI, Capo Ufficio Sport V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell'Esercito. Il mio flash è relativo al risultato sportivo: più l'atleta buca il video, più siamo appetibili e visibili. Ultimamente con gli sport invernali – parlo della Forza armata – siamo andati fortissimi, Marta Bassino su tutti, ma dietro c'è un mondo di sci alpinismo. Proprio questo fine settimana c'è stato un bel servizio sul programma Linea Bianca della Rai dove hanno messo in luce la fatica quotidiana di questi atleti fantastici. È chiaro che i risultati sportivi ci mettono in mostra. Inoltre, ci sono federazioni che ci tengono nascosti e altre che invece ci esaltano e, quindi, riprendendo il discorso degli sport invernali, per noi la Federazione italiana sport invernali è molto virtuosa, è particolarmente attenta e noi siamo ben felici di collaborare con qualunque settore.

  GIOVANNI FRANCESCO ADAMO, Capo del V Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell'Aeronautica militare. Come diceva giustamente il Colonnello Consoli, sono gli atleti che bucano lo schermo, che vengono chiamati e che raggiungono dei risultati. Questo fine settimana il nostro campione di ginnastica artistica è stato richiesto Pag. 23per partecipare a una trasmissione in diretta e sicuramente partecipare a trasmissioni di Rai Sport aiuterebbe, perché aiuterebbe le federazioni, aiuterebbe noi e diffonderebbe la comunicazione. Credo che sia tutto collegato ai risultati che riescono a ottenere, ma sono assolutamente favorevole e disponibile a consentire agli atleti a partecipare, perché ovviamente tutti quelli che sono nelle Forze armate sono un esempio che possono ben rappresentare in TV. Grazie.

  VITTORIO FRAGALÀ, Capo Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale dei Carabinieri. Non posso che condividere gli interventi e penso che vada attivato un circolo virtuoso di tutto quello che è un po' la sintesi di quello che diceva prima il presidente, ovvero che sicuramente il risultato fa più notizia, ma è importante che il mondo dell'informazione, soprattutto quello pubblico esalti i risultati conseguiti anche negli sport minori, perché, come diceva il Colonnello Consoli, mettendo in evidenza queste discipline – perché purtroppo talvolta hanno visibilità solo nel momento delle Olimpiadi o talvolta solo nei Mondiali – tramite la televisione pubblica con risultati degli atleti delle Forze armate, ma non solo, consente di innescare un meccanismo virtuoso di avvicinamento dei giovani a quello sport. Ovviamente lo sport è sempre sacrificio, però comunque è importante valorizzare questi aspetti per consentire di promuovere questo meccanismo virtuoso. Penso che questo sia assolutamente importante soprattutto nella società di oggi.

  NICOLA ACUNZO. Il motivo per il quale facevo questa riflessione è per eventualmente immaginare anche un accordo interforze in modo tale da poter chiedere o progettare insieme alla Rai la possibilità di vederli nel momento in cui loro ci si allenano e avere così una striscia che potrebbe essere di Rai Sport anche in un determinato orario che possa consentire il divulgare anche tutti i progetti come, ad esempio, i progetti delle scuole.
  Auguri per il compleanno dell'Aeronautica con cui noi con l'Intergruppo cinema – ecco perché parlo di audiovisivo – lanciamo un progetto con chiamato «Cultura condivisa» che utilizzava le sale polifunzionali dell'Aeronautica. A Capodichino c'è una bellissima realtà a riguardo. Volevo manifestare la possibilità con un accordo interforze, visto che c'è una grande unione, di poter dire che non ne parliamo solo quando vinciamo grazie ai sacrifici, o quando vinciamo e abbiamo questi risultati, ma facciamolo nel percorso in modo da attecchire soprattutto con i nostri studenti. Soprattutto oggigiorno con questa pandemia tra cellulari e televisori abbiamo la possibilità di trasmettere il senso delle istituzioni attraverso lo sport nelle istituzioni che avvicina i ragazzi. Questo era il mio intento nel ringraziarvi. Grazie, presidente.
  Il motivo che mi ha spinto a fare questa riflessione risiede nell'idea di un eventuale accordo interforze, da chiedere o progettare insieme alla Rai, per una striscia di Rai Sport in un determinato orario che renda possibile vedere gli allenamenti, per esempio a supporto di progetti delle scuole.
  Auguri per il compleanno dell'Aeronautica con cui l'Intergruppo cinema ha lanciato un progetto chiamato «Cultura condivisa» che utilizzava le sue sale polifunzionali. A Capodichino c'è una bellissima realtà a riguardo. Vorrei raccomandare un accordo interforze per non parlarne solo in occasione delle vittorie, ma per realizzare un percorso da proporre agli studenti che, attraverso i diversi canali trasmetta il senso dello sport nelle istituzioni e li avvicini allo sport. Questo era il mio intento nel ringraziarvi. Grazie, presidente.

  PRESIDENTE. Grazie. Rinnovo i ringraziamenti agli intervenuti e a tutti i colleghi per le domande e le sollecitazioni. Dichiaro così conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.30.

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