PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIUSEPPE BRESCIA

La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Discussione e approvazione del disegno di legge C. 3319: Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Associazione «Chiesa d'Inghilterra», in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione, approvato dal Senato (C. 3319).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, in sede legislativa, del disegno di legge C. 3319, approvato dal Senato, recante «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Associazione “Chiesa d'Inghilterra”, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione».
Ricordo che la Commissione, a partire dalla seduta del 3 novembre 2021, ha già esaminato in sede referente il disegno di legge, sul quale sono stati acquisiti i pareri favorevoli delle Commissioni II, IV, VI, VII, XI e XII nonché il parere favorevole con un'osservazione della V Commissione.
Nella seduta del 2 dicembre 2021 la Commissione ha concluso l'esame in sede referente, conferendo il mandato al relatore a riferire favorevolmente sul provvedimento nel testo approvato dal Senato.
Rammento che tutti i gruppi hanno già rinunciato in sede referente alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti. Resta pertanto inteso che anche in questa sede tutti i gruppi rinuncino alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.
Successivamente alla conclusione dell'esame in sede referente, essendo maturati i presupposti in tal senso, è stato chiesto il trasferimento in sede legislativa e l'Assemblea ha acconsentito nella seduta di oggi.
Dichiaro pertanto aperta la discussione sulle linee generali e rinvio, in qualità di relatore, alla relazione introduttiva svolta all'inizio dell'esame in sede referente.
Nessuno chiedendo di intervenire, ed avendo altresì rinunciato a intervenire il rappresentante del Governo, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
Avverto quindi che, come relatore, rinuncio a intervenire in sede di replica e che anche il rappresentante del Governo rinuncia a intervenire in tale sede.
Ricordo che tutti i gruppi hanno rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.
Passiamo quindi all'esame degli articoli.
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

Pag. 4

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

Pag. 5

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.

(È approvato)

PRESIDENTE. Passiamo ora alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare il deputato Ceccanti. Ne ha facoltà

STEFANO CECCANTI. Ritengo che questa sia un'ulteriore tappa positiva, dopo alcuni anni in cui non c'erano state leggi sulle intese (l'ultima era stata con una confessione buddista), che rispecchia il pluralismo esistente nel nostro Paese, pluralismo che dà anche ai contribuenti, con il meccanismo dell'8 per mille, la possibilità di scegliere tra una gamma sempre più vasta di proposte.
Questo, tuttavia, non annulla la necessità di una legge generale sulla libertà religiosa. Sono due cose diverse: le intese servono soprattutto per la specificità di ogni confessione, la legge sulla libertà religiosa serve a garantire pari diritti a tutti. Per noi è importante l'intesa, ma sarà anche importante arrivare il prima possibile a una legge nuova sulla libertà religiosa al posto di quelle che, ahinoi, risalgono addirittura al 1929.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Prisco. Ne ha facoltà

EMANUELE PRISCO. Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarare il voto favorevole di Fratelli d'Italia sul provvedimento in esame, che è attuativo, come si è ricordato, dell'articolo 8 della Costituzione, che tutela la libertà religiosa. Va detto che la realtà della Chiesa d'Inghilterra è una realtà solida, che va avanti da molti secoli. In particolare, il provvedimento in esame rappresenta la certificazione di quello che è l'approccio dello Stato italiano rispetto a quelle confessioni religiose che ritengono di voler entrare in rapporti di reciprocità, di rispetto delle regole, di trasparenza nelle regole con lo Stato italiano. Questa è la migliore attuazione di quella libertà religiosa che uno Stato laico assicura, garantendo il diritto di professare la propria fede in piena libertà.
È evidente che è un processo molto lungo. C'è voluto un po' di tempo per realizzare questo obiettivo. Non sfugge a nessuno anche il ruolo che la Chiesa d'Inghilterra ed altre confessioni religiose hanno rappresentato nei confronti del Governo e del Parlamento nei momenti in cui si tentava di approvare la legge Zan sull'omofobia. Si sono anche schierate, con libertà, in modo contrario a questo provvedimento, che se dovesse essere un giorno mai approvato – mi auguro ovviamente di no – andrebbe a incidere, come questa ed altre confessioni religiose hanno rappresentato, anche sulla pienezza dei diritti costituzionali, in particolare quelli alla professione della libertà religiosa.
Ribadendo il voto favorevole, ricordo che Fratelli d'Italia, nonostante sia l'unico partito di opposizione, ha comunque favorito, consentendo il passaggio in sede legislativa in Commissione, l'accelerazione di questo procedimento. Non è scontato per le forze di opposizione, è giusto ricordarlo. Ovviamente voteremo anche favorevolmente, auspicando che questo possa essere il sistema per regolare rapporti con chi vuole Pag. 6professare giustamente la propria religione nella nostra Nazione nel rispetto della trasparenza e delle regole. Chi questo non lo vuole fare o non lo intende fare è evidente che vuole avere un approccio differente da quello che la Chiesa d'Inghilterra, e le altre confessioni riconosciute dal nostro Stato, hanno con lo Stato e con la Nazione italiana.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, si procederà ora alla votazione finale per appello nominale.

Sostituzioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, le deputate Baldino e Azzolina sono sostituite, rispettivamente, dalla deputata Ruggiero e dal deputato Tuzi.

Votazione nominale.

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale sul disegno di legge di cui si è testé concluso l'esame.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Disegno di legge «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Associazione “Chiesa d'Inghilterra”, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione», approvato dal Senato (C. 3319):

Presenti ......................... 34
Votanti........................... 34
Maggioranza ....................18
Hanno votato sì....... 34

(La Commissione approva).

Hanno votato sì: Alaimo, Berardini, Bordonali, Brescia, Cattoi Maurizio, Ceccanti, Ciampi, Corneli, De Carlo, Di Maio Marco, Di Muro, Dieni, Fiano, Fogliani, Fornaro, Gebhard, Gentile, Giorgis, Iezzi, Milanato, Montaruli, Pollastrini, Prisco, Raciti, Ruggiero in sostituzione di Baldino, Sarro, Silvestri, Stefani, Tartaglione, Tonelli, Tripodi Elisa, Tuzi in sostituzione di Azzolina, Vitiello, Ziello.

La seduta termina alle 14.35.